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Ave Maria!
1 luglio 2017
"Offrendo i primi sabati del mese, così come da Lei
richiesto,
riparate ai tanti oltraggi, le offese, l'odio che la Madre
riceve;
togliendo le sue spine, Lei viene a togliere le vostre: nel
suo Cuore voi trovate il rifugio, il riparo.
Ella vi conduce a salvezza e si prende cura delle vostra
esistenza:
vi alimenta spiritualmente, vi rafforza nella fede".
"Mia piccola Maria, e così sarà, ricorda però che sempre
intervengo, sempre accorro. "Signore, se ho ricevuto grazia
ai tuoi occhi, non passare oltre!", m'invoca Abramo, e nel
Vangelo il centurione mi supplica: "Signore, non sono degno
che Tu entri nella mia casa, ma dì una sola parola e il mio
servo sarà guarito!". Cosa attrae nel Signore Santissimo la
sua compiacenza su di essi? È la fede! L'obbedienza nella
carità ai suoi Comandi, che è per gli uomini il loro massimo
bene. Abramo ne avrà un figlio, il centurione il servo
sanato. Iddio vi chiede la fede, una fede che supera gli
affanni e le tribolazioni, i vostri stessi limiti e miserie,
per questo vi è venuto incontro, dandovi in soccorso la
Madre Celeste, il suo Cuore Immacolato. In questo giorno del
primo sabato, offerto in onore al suo Cuore, Ella ve lo
presenta, a vostra cura: io sono il Medico, Lei la mia
Medicina.
Offrendo i primi sabati del mese, così come da Lei
richiesto, riparate ai tanti oltraggi, le offese, l'odio che
la Madre riceve; togliendo le sue spine, Lei viene a
togliere le vostre: nel suo Cuore voi trovate il rifugio, il
riparo. Ella vi conduce a salvezza e si prende cura delle
vostra esistenza: vi alimenta spiritualmente, vi rafforza
nella fede.
La Chiesa cerca soluzioni alla sua credibilità e sussistenza
in dibattiti, tavole rotonde, eccetera; l'uomo cerca cose
contorte, Iddio vi offre quelle semplici, e vi offre il suo
rimedio in questi giorni oscuri: la cura nel Cuore materno
di Maria! Se la Chiesa accogliesse interamente, se vivesse
l'invito del suo Cuore che chiama, esso congloberebbe in Sé
ogni situazione, per quanto difficile e ardua: la
discioglierebbe per darne in cambio la fede, l'ubbidienza,
la salvezza. Credete questo? Dato che, se così fosse, non
vivreste un tempo attuale così tanto sofferto.
Abbandonatevi fiduciosi nel Cuore della Madre, che è simile
ad un utero materno nel quale vi depone, come embrioni, per
nutrirvi alle sue e mie proprietà, che sono fuse, per
riformarvi a nuovo essere; ne nascerà un figlio come ad
Abramo, o verrà sanato il suo male come al servo del
centurione.
Questo è il tempo della Madre! l'Altissimo vi offre questa
via. Se non ci fosse stata l'Intercessione e l'offerta di
Maria, Egli avrebbe già duramente colpito il mondo. Quando
la Chiesa e l'umanità comprenderanno che nel Cuore
Immacolato di Maria sarà la rinascita? Ti benedico".
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2 luglio 2017
"È il mio Divin Sangue che, simile ad una madre che nel
parto genera un figlio nel suo sangue,
o come a un martire che, nella sua effusione di sangue,
è seme di rinascita nella Chiesa: il Sangue è vita!
Invocate, irroratevi, abbeveratevi di Esso, che solo ha il
potere di redimere e cancellare il peccato,
di sconfiggere il demonio: è il Farmaco, l'Antidoto ad ogni
male"
"Mia piccola Maria, la Chiesa in questo mese fa memoria
del mio Preziosissimo Sangue , che non è nemmeno menzionato
dal sacerdote, eppure esso è fondamentale e vitale per la
sussistenza della mia Chiesa e dell'umanità. È presente nei
sacramenti: nell'Eucarestia di cui vi nutrite, nella
Confessione, nel perdono dei peccati rimessi nel mio Sangue.
Esso non è rimasto fermo, attaccato alla croce, ma è vivo,
scorre, è inestinguibile: sana, guarisce, redime, santifica,
rigenera continuamente. È il mio Divin Sangue che, come una
madre che nel parto genera un figlio nel suo sangue, o come
a un martire che, nella sua effusione di sangue, è seme di
rinascita nella Chiesa: il Sangue è vita! Invocate,
irroratevi, abbeveratevi di Esso, che solo ha il potere di
redimere e cancellare il peccato, di sconfiggere il demonio:
è il Farmaco, l'Antidoto ad ogni male.
Quando siete nel tormento, nella dura prova, o attaccati
dalle tentazioni del nemico, meditate, contemplate,
invocando il mio preziosissimo Sangue, la mia Santissima
Passione che, ad ogni suo passo, ad ogni sua vicenda, è
ricoperta, bagnata del mio Sangue. Persino i miei occhi
erano irrorati, colmi di lacrime di sangue. Ammantatevi di
esso! Simile ad un manto ricopritevene, sicché vi nasconda
al demonio che, solo vedendo il mio divin Sangue,
indietreggia fuggendo. Ah, se tutti gli uomini pregassero,
supplicando per i suoi meriti! Quel Sangue è ancora
presente, vivo, sulla terra, e da essa grida il suo potere,
il suo riscatto e la sua vittoria. Amalgamate ad Esso ogni
cosa per lavarla dal male, e per allontanare ogni forza
demoniaca, dalla quale scaturisce ogni guerra, ingiustizia,
desolazione.
Consacratevi al mio Preziosissimo Sangue! Rivestitevene,
pregando e ricevendo l'Eucaristia! Abbeveratevi direttamente
ad Esso: la vostra famiglia, il vostro operato, la vostra
casa e tutto ciò che contiene, eccetera. Oggi tutto viene
contaminato! Ma le vostre persone, le vostre mura, saranno
asperse, come ai tempi dell'Egitto, del Sangue dell'Agnello
innocente immolato, e l'angelo della morte passerà oltre.
Invocatelo, per lavare le colpe degli antichi della vostra
progenie, e dalla loro maledizione: Esso cancella e annulla,
trasformando in bene i patti cattivi. Ugualmente, come le
anime suggellano con il nemico il patto attraverso il
proprio sangue per avere vantaggi e potere, cosi il mio
Divin Sangue ha il potere, il solo, di superarlo e
dissolverlo. Infusi del mio Divin Sangue in voi, nelle
vostre vene scorre la linfa della sua salute, della sua
benedizione, del suo esorcismo, e il diavolo non avrà presa
su di voi: non sarete alla sua mercé e possesso perché in
voi scorre il Sangue di un Dio. Io offro il mio Sangue per
ricreare l'Alleanza con il Padre e gli uomini: voi rimanete
stabili e fedeli alla sua effusione per mantenervi uniti
all' Alleanza divina, a cui vi ho conquistato. Ti benedico".
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3 luglio 2017
"Ecco perciò che Io cerco il vostro aiuto e la vostra
collaborazione, anime mie,
divenute la mia Carne spiritualizzata, la mia Carne ove io
vivo:
siate mio Cuore e mio respiro, sicché toccando voi,
guardandovi,
essi riscoprano la mia presenza fattiva;
le loro mani tocchino i segni della vostra carne che si è
fatta mia,
ed esauditi e contenti, tornino alla mia adorazione, ove la
loro materia si piega
per farsi duttile al mio amore e, come Tommaso, facciano la
loro testimonianza di fede
professando: "Mio Signore, e mio Dio!"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra San Tommaso,
uomo pratico, concreto, pragmatico, abituato a lavorare con
le mani nel trasformare la materia dei metalli per forgiarli
a preziosi monili, in ori finissimi con abile incesellatura
e di ottima manifattura. Tommaso, che pure mi amava, doveva
fare un salto di qualità: varcare l'amore umano per
abbandonarsi ad un amore spirituale, che va oltre, nella
propria fede. Al mio mancato incontro, egli dice agli altri
apostoli: "Se non metto il dito nelle piaghe e la mano nel
costato non crederò!". Per questo motivo alla mia prossima
visione Io gli intimo: "Metti qui il dito e qui la mano
nelle mie carni, e non essere più incredulo, ma credente!".
In quell'istante tutte le sue resistenze decadono ed
esclama: "Mio Signore, e mio Dio!".
Il suo amore non avrà più transenne per donarsi fino alla
testimonianza del martirio. Ora Io chiedo anche a voi una
fede che ama senza aver bisogno di certezze in visioni, o
nel tocco fisico della mia Persona. Io ci sono! Vi ho
lasciato segno di Me nella realtà presente e vivente dell'Eucarestia,
nella mia Santa Parola nella quale ancora vi parlo e
insegno, nei Sacramenti e nella Chiesa.
Ma "Io sono!", e do testimonianza di Me stesso nel miracolo
della vita di ogni creatura e della creazione. Se voi mi
cercate, se mi desiderate, se volete come Tommaso sentirmi,
Io vedo, scruto il sincero desiderio, e vi vengo incontro:
mi faccio percettivo, mi faccio presente, mi faccio sentire
nel vostro cuore. Io vi tocco, e vi faccio vibrare della mia
presenza nella preghiera.
Molti cercano giustificazione alla mancanza di fede e di
amore verso di Me, interpellando questo episodio di Tommaso,
ma vi dico che egli mi cercava e pregava, essi invece non mi
cercano, non mi vogliono, non mi desiderano. Ecco perciò che
Io cerco il vostro aiuto e la vostra collaborazione, anime
mie, divenute la mia Carne spiritualizzata, la mia Carne ove
io vivo: siate mio Cuore e mio respiro, sicché toccando voi,
guardandovi, essi riscoprano la mia presenza fattiva; le
loro mani tocchino i segni della vostra carne che si è fatta
mia, ed esauditi e contenti, tornino alla mia adorazione,
ove la loro materia si piega per farsi duttile al mio amore
e, come Tommaso, facciano la loro testimonianza di fede
professando: "Mio Signore, e mio Dio!". Ti benedico".
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7 luglio 2017
"La preghiera è il miele che addolcisce la durezza, ed ogni
amarezza.
È l'olio che insaporisce e ridona gusto alla primitiva
insipienza.
È luce che penetra le tenebre e ridona la vista, la visione
della realtà.
Ogni prece è simile a un mattoncino: l'uno sopra l'altro,
costruiscono l'intero edificio della guarigione e della
liberazione"
"Mia piccola Maria, pazienta, pazienta! La grazia della
liberazione dal Cielo l'hai già ricevuta, ora però bisogna
attendere l'alternarsi degli eventi che nel tempo umano ne
portano l' attuazione. Il nemico non avrà l'ultima parola:
la vittoria su questo figlio sarà piena. A casa troverai
provveduto a ciò che chiedi.
Vado incontro a Matteo, nel Vangelo di questo giorno, per
liberarlo dal suo peccato. Egli, esattore delle tasse,
defraudava i poveri e i disperati, ma il mio incontro lo
sana dalla sua idolatria, e Matteo passerà il resto della
vita a saldare i suoi debiti con il Signore, contratti verso
questi miei poveri figli. Cosa lo ha liberato se non la
preghiera? Egli riceveva sì imprecazioni e maledizioni dai
suoi debitori, ma aveva anche amicizie che aveva beneficato,
degni figli di Israele che, per lui, avevano interceduto e
supplicato il Signore Dio, ed Io vengo!
Io sono il Medico che viene a curare i malati, i poveri, i
peccatori: vengo per sanare sia per le malattie del corpo,
che pur hanno sostanze che possono placare il dolore, come
per le malattie dello spirito, alle quali spesso la
sofferenza non da tregua e scava fino all'intimo delle
proprie viscere, sì che debbo intervenire, dato che solo Io
posso placare e dare pace. Anche il vostro Salvatore e
Medico ha bisogno però, per soccorrere, del vostro richiamo,
della vostra preghiera, del sacrificio donato per essi:
tutto si fa offerta d'amore, cura per le creature che si
unisce e viene condito con il mio amore divino che sana.
La preghiera è il miele che addolcisce la durezza, ed ogni
amarezza. È l'olio che insaporisce e ridona gusto alla
primitiva insipienza. È luce che penetra le tenebre e ridona
la vista, la visione della realtà. Ogni prece è simile a un
mattoncino: l'uno sopra l'altro, costruiscono l'intero
edificio della guarigione e della liberazione. Pregate,
abbiate fede, persistente, pur nelle situazioni più aspre,
inestricabili! Pregate, chiamatemi, poiché Io vengo! Ti
benedico".
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9 luglio 2017
"Se la Chiesa si facesse umile, come la terra
che, bagnata dalle proprie lacrime e sacrifici, si fa umida,
morbida e si lascia plasmare,
Iddio ne farebbe dei vasi per racchiudere le sue gioie più
preziose,
e ne arricchirebbe la Chiesa in sempre maggiore santità:
si sarebbe già diffusa e sarebbe stata accolta già da tutti
i popoli"
"Mia piccola Maria, non ti abbattere, figlia, non ti
abbattere! É bene che tu vada per fare questo passo: si è
maturato il tempo giusto per farlo; esso è la porta che
introduce alla liberazione. Vieni a Me! Non ti aspettare in
questo mondo comprensione, consolazione, sostegno: sei
circondata da persone dure, senza compassione, poiché non
hanno Dio. Sono Io il tuo rifugio, il tuo riparo, la tua
consolazione.
"Venite a Me, dice il Vangelo di stasera, voi tutti che
siete affaticati e tristi, ed Io vi ristorerò!". Io cerco i
miei piccoli, i miei fedeli che si fanno creature nel cuore:
gli umili. Se guardate la storia della salvezza, da sempre
il Padre Santissimo ha scelto i piccoli, i dimenticati, per
attuare i suoi piani. Sceglie Davide, il pastorello, il più
minuto e scordato; fa nascere suo Figlio nell' umiltà più
profonda, e lo manifesta per primo a poveri pastori; Io
scelgo e chiamo alla mia sequela, come Apostoli, uomini
semplici.
Gli umili sono la mia attrattiva, dato che Io sono
"l'Umile": mi sono simili! Sono Io che mi piego ad essi e
parlo con loro, poiché solo gli umili mi sanno ascoltare ed
accogliere; sono Io che li prendo e li poggio sul mio divin
Cuore, e ne svelo ad essi i segreti e la sua intimità:
scopro il lembo del manto che nasconde e vi preclude di
conoscere i misteri del Cielo.
Ah, se la Chiesa vivesse l'umiltà, l'infanzia dello spirito!
Se lo comprendessero gli uomini di Chiesa, che a parole
dicono: "Dovete diventare come bambini per entrare nel Regno
dei cieli!", ma poi non si piegano, poiché in loro vive la
superbia, la prosopopea, l'ambizione. Se la Chiesa si
facesse umile, come la terra che, bagnata dalle proprie
lacrime e sacrifici, si fa umida, morbida e si lascia
plasmare, Iddio ne farebbe dei vasi per racchiudere le sue
gioie più preziose, e ne arricchirebbe la Chiesa in sempre
maggiore santità: si sarebbe già diffusa e sarebbe stata
accolta già da tutti i popoli.
In Paradiso entra solo chi si è fatto umile, piccolo;
nell'inferno non può entrare l'umiltà. Come averla? Primo di
tutto ricercatela nella preghiera come fate per richiedere
la fede. Secondo: pregate e onorate il mio divin Cuore e il
Cuore Immacolato di Maria, la cui sostanza è tutta composta
di umiltà. Terzo: fate un servizio, ponetevi al servizio che
è più difficile per voi fare, più umiliante per voi da
accettare, senza acclamazioni, ma nel nascondimento: esso vi
amalgama l'anima di umiltà.
Siate umili, perché Dio è umile! Siate umili, perché il
Regno divino si conquista con la piccolezza e l'umiltà. Ti
benedico".
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10 luglio 2017
"Andate spesso alla ricerca affannosa di veggenti,
sacerdoti, carismatici,
per la risoluzione dei vostri affanni, e ciò può anche
essere d'aiuto per la preghiera che se ne riceve;
ma se avrete la fede che Io chiedo, la confidenza e la
fiducia che cerco forte e inossidabile in voi,
pur non spostandovi, riceverete le grazie.
Stando in ginocchio dinnanzi al tabernacolo,
al sole radioso dell'Eucarestia ove Io sono, chi potrà più
di Me?"
"Mia piccola Maria, la strada è aperta, rimani fiduciosa!
A cosa invita stasera il salmo? "Siate confidenti, abbiate
fiducia! Chi crede nel Signore non resterà confuso". È la
confidenza, l'abbandono, la fede, che fanno discendere
grazie, e si attuano i miracoli. Lo evidenzia anche il
Vangelo stasera: l'emorroissa pensa: "Se solo toccherò il
lembo del suo mantello, sarò guarita!". E a tale fede viene
esaudita e sanata dalla sua malattia. Un padre mi chiede per
la sua bambina ormai esanime: "Poni la tua mano sulla fronte
e tornerà in vita!". É dinanzi a questa fiducia in Me che la
bambina risorge! Ah, se questa fede sussistesse nel cuore
degli uomini! Una pioggia di miracoli, di salute e grazie
discenderebbero sulla terra; e quante soluzioni e problemi
risolti a necessità inestricabili!
Le richieste però rivoltemi Io le vedo trascritte nei cuori
nello scetticismo, nel dubbio, nella titubanza. Andate
spesso alla ricerca affannosa di veggenti, sacerdoti,
carismatici, per la risoluzione dei vostri affanni, e ciò
può anche essere d'aiuto per la preghiera che se ne riceve;
ma se avrete la fede che Io chiedo, la confidenza e la
fiducia che cerco forte e inossidabile in voi, pur non
spostandovi, riceverete le grazie. Stando in ginocchio
dinnanzi al tabernacolo, al sole radioso dell'Eucarestia ove
Io sono, chi potrà più di Me? Anche quando però, pur avendo
pregato con veemenza e fede, e non venite esauditi, credete
che tale croce, se vi è lasciata, è per la gloria di Dio,
per i suoi disegni, e che Iddio ve l' apporta ad un bene
maggiore: vi sarà accanto e di sostegno senza mai
abbandonarvi, maggiorerà il vostro merito, porterà salvezza
e vi sarà di glorificazione.
Chiedete la fede, chiedete! A chi la desidera e vuole che si
accresca, se è un sincero desiderio, volete che il Signore
non ve la concederà? Se un figlio vi chiede di mangiare un
piatto pieno di cibo per nutrirsene, voi non ne date? E se
ancora ne volesse altro non glielo ricolmereste? Chi ha fede
in Me, chi ha confidenza e fiducia di Me non resterà deluso!
Ti benedico".
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11 luglio 2017
"Benedetto guarda in questo tempo i suoi monaci mesto:
vede la barca del monachesimo con le sue molte falle, una
barca che decade,
e dalle cui acque del mondo viene sovrastata e quasi
sommersa"
"Mia piccola Maria, non ti crucciare per ciò che pensa
tuo marito di te, e gli altri che gli sono intorno che, se
non si ravvedono, rischiano la perdizione. Pensa che hai Me,
il più grande tesoro, l'immensa ricchezza nella tua persona.
Rallegrati di ciò che Dio pensa di te!
Oggi nel 50º dell'anniversario di sacerdozio di Don A…, io
lo benedico. Ho benedetto il suo sacerdozio: passo dopo
passo, e in questi anni, gli ho camminato accanto; ed anche
quando ha commesso degli errori l'ho tratto, e l'ho
sollevato di nuovo a Me. Ho amato di lui la sua profonda
preghiera e il suo cuore amante e misericordioso nella
ricerca sempre del primato della mia Persona. La Madonna
l'ha continuamente rivestito e ricoperto del suo manto di
amore, di predilezione e sul suo Cuore verserà il suo ultimo
respiro. Lo porrà a godere nel suo giardino, mostrando a
tutti coloro, che pure lo discriminavano per l'amore a Lei,
dicendo: "Questi è il figlio di cui mi sono compiaciuto e
allietato l'animo, e che amo". E per l'amore da lui avuto,
Io lodo.
Oggi celebrate San Benedetto, il grande Benedetto: che è
stato l'orante, l'eremita, il fondatore, il padre, per la
cui grandezza di fede si è fatto cardine, muraglia, che ha
tenuto salda le mura della Chiesa per far sì che non
crollasse. Ha posto ad indice il primato dell'Unicità di
Dio, il primato del suo amore, che nella sua unicità rende
uniti i fratelli. Ha basato la sua missione in una preghiera
profonda personale e comunitaria, nel lavoro offerto, sia
manuale che Intellettuale, a gloria Dio; e il distacco dai
beni del mondo per essere sua offerta di santità.
Da lui è nata l'intera figliolanza dei monaci, a lui
proseguiti nel corso dei secoli; e dai suoi monasteri fari
di luce che rifulgono accoglienza e carità per il popolo.
Benedetto guarda in questo tempo i suoi monaci mesto: vede
la barca del monachesimo con le sue molte falle, una barca
che decade, e dalle cui acque del mondo viene sovrastata e
quasi sommersa. Al posto dell'orazione e alla ricerca
dell'unicità di Dio spesso c'è la ricerca dei beni terreni e
finanziari, al posto del lavoro, pur umile, all'affermazione
di uno sfoggio di cultura umana e boriosa. Dice il salmo:
"Dalla bocca di Dio escono scienza e sapienza", ora dalla
bocca di questi figli esce la vanagloria dei propri studi, e
parole.
Benedetto allarga le sue braccia per raccogliere l'Europa,
di cui è Patrono, ma la vede disperdersi poiché abbandona le
sue radici cristiane e non ricerca unità con il suo
Creatore, e chi non ne ricerca unione con Lui non potrà
unirsi fra i vari stati.
O monaci, guardate al vostro Padre Fondatore! Ritornate
all'integrità della sua guida e della sua Regola, e
ritroverete il fulgore delle vostre origini! Così come vi
dice il Vangelo stasera: "Oh, Signore! E noi che abbiamo
lasciato per te: terra, figli, mogli, beni, eccetera, cosa
ne avremo?". "Coloro che saranno a Me fedeli riceveranno
mille volte tanto, in mezzo a persecuzioni, e la vita
eterna". Il vostro frutto seguirà oltre il vostro passo
sulla terra, nel cuore dei vostri figli. Ti benedico".
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13 luglio 2017
"Quando un'anima vive unita alla divina Volontà, obbedendo
ai suoi divini Comandi,
confidente nel cuore, egli vive già nel suo giardino,
passeggia nel suo orto, che è provvidente di ogni bene"
"Mia piccola Maria, passo dopo passo, la strada si apre,
e tu non te ne avvedi, e porta alla sua risoluzione: tante
lacrime, preghiere, Sacrifici Eucaristici offerti portano il
suo frutto nella liberazione.
Oggi il Vangelo vi richiama alla fiducia nella Provvidenza
di Dio, ad essere abbandonati al suo intervento, al suo
soccorso. In un tempo in cui viene inneggiata l'efficienza
umana l'uomo corre e si affanna al possesso di ogni bene
terreno, che dà senso alla sua esistenza
nell'autoaffermazione e nella rincorsa delle ricchezze,
mentre la mia Parola vi richiama a non ambire e a non
ricercare oro o argento, né denaro avvolto alle vostre
cinture. Soprattutto nel praticare l' apostolato, che è
missione divina, vi invito ad essere poveri, simili a chi
non si preoccupa delle provviste, di aver sandali o tuniche
di riserva, ma fiduciosi e ricchi della fede nel proprio
Signore che sfamerà ogni vostra necessità.
Quando un'anima vive unita alla divina Volontà, obbedendo ai
suoi divini Comandi, confidente nel cuore, egli vive già nel
suo giardino, passeggia nel suo orto, che è provvidente di
ogni bene. Non che non dobbiate operare, lavorare e porre
mani alla fatica, dato che, come dice la santa Parola: "chi
lavora ha diritto al suo nutrimento", ma con il cuore povero
di sé e ricco di Cielo: che non si affanna, non rincorre il
mondo con la paura di essere miserabili e sprovvisti del
necessario alla vita; chi è con Dio e si occupa delle sue
cose è saziato di ogni fame. Chi vive di sé stesso, e non ha
Dio, è un affamato mai appagato, è un indigente ad ogni
sazietà: ha perso la figliolanza con il Padre Celeste, che è
il Provvido, che provvede alle sue creature.
Guardate a Giuseppe, nella prima lettura, guardate come il
Santissimo Signore, da un gesto malvagio quale la sua
vendita ad un Paese straniero, da parte dei suoi stessi
fratelli, ne trae un bene maggiore. Da un figlio a Lui
fedele nella Legge, in Giuseppe, dalla sua preghiera e dalla
sua vita santa, pur vissute nella sofferenza di una primaria
ingiustizia, essa diviene un'anticipazione alla carità di
una carestia mortale, soccorrendo la fame del popolo egizio
e dei suoi stessi cari.
Abbiate l'animo rivolto al munifico Sovrano, che è generoso
e di ogni abbondanza: nel nuore svuotato della terra, Egli
colmerà di Sé. Abbiate le mani aperte di chi chiede in
umiltà e necessità, e il Creatore ve le ricolmerà
pienamente. Ti benedico".
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15 luglio 2017
"Il Seminatore di questi tempi è la Madonna che, con le sue
lacrime, si riversa su ogni terra rocciosa,
cercando di far nascere fiori, pur in mezzo a massi, e oasi
tra i deserti,
ma gli uomini spesso respingono tali lacrime, ne recidono i
fiori, ricoprono con la sabbia le Oasi.
Lei cerca di dare tempo anche al terreno più inaridito con
la sua cura,
ma per lo più ne viene respinta, e il suo dolore con quale
rammarico ne duole
poiché Iddio è già pronto, con la sua mano, a recidere ciò
che è inutile"
"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo vi viene
presentata la parabola del seminatore che si basa su tre
punti fondamentali: il seminatore, i semi, la terra. Il
seminatore è il Signore Dio vostro che, munifico, sparge il
suo Seme, la sua Parola, su ogni terra; Egli non bada alla
sua conformazione e proprietà, ma a tutti si dona perché
porti la sua salvezza. Il Seme è la sua santa Parola, i suoi
talenti e beni che sono le ricchezze, il farmaco, le virtù,
per formare la terra al suo raccolto. La terra è la terra
dell'anima vostra che è formata dagli ingredienti di cui è
composto il vostro cuore. Se la terra è rocciosa, colma di
pietre, perché il vostro cuore è duro, insensibile, il Seme
non vi può attecchire. Se la terra è sabbiosa, simile ad un
deserto, è perché il vostro cuore è arido, aspro, vuoto e
fatuo: non ha acqua di saggezza che ne amalgami a ricevere
il Seme. Se la terra è irta di rovi e di erbacce che la
soffocano: sono gli affanni della vita, le sue
preoccupazioni e la sua ricerca nell' avidità, non danno
spazio alla semente. Se la terra è popolata di uccellacci e
bestiole voraci che ai primi germogli li divorano, non dando
possibilità alla sua fioritura, è perché il vostro cuore è
insidiato dai diavoli per i vostri vizi.
Quando invece la terra è buona, pulita, umida, ben
coltivata, essa si fa grembo che accoglie il Seme, che la
penetra e ne assimila, amalgamandosi, per portare il suo
raccolto.
Sulla vostra terra e conformazione c'è bisogno del vostro
lavoro, della vostra collaborazione con l'orazione, I
sacramenti, la carità, la mortificazione; tutto è opera in
Dio che ne libera dalle asprezze, ne pota gli intralci, ne
taglia le erbacce, ne caccia le bestiole nocive, ne
lubrifica il terreno per renderlo buono.
Il Seminatore di questi tempi è la Madonna che, con le sue
lacrime, si riversa su ogni terra rocciosa, cercando di far
nascere fiori, pur in mezzo a massi, e oasi tra i deserti,
ma gli uomini spesso respingono tali lacrime, ne recidono i
fiori, ricoprono con la sabbia le Oasi. Lei cerca di dare
tempo anche al terreno più inaridito con la sua cura, ma per
lo più ne viene respinta, e il suo dolore con quale
rammarico ne duole poiché Iddio è già pronto, con la sua
mano, a recidere ciò che è inutile. Quando però il mio
sguardo si posa su una Terra buona ecco che cospargo di ogni
abbondanza di semi e ne faccio giardini mirabili, frutteti
copiosi e orti rigogliosi, al quale nutrimento molti figli
verranno per forgiare la terra delle anime loro. Io
trapianterò questi giardini, orti e frutteti nell'Eden, nel
Giardino celeste, e me ne diletterò a mia gloria, facendoli
attraversare dai miei Beati.
State attenti! Guardate al Seminatore, e alle sue mani, ove
sparge il suo seme, per accoglierlo e riceverlo in voi: ne
farà una sua nuova creazione. Ti benedico".
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16 luglio 2017
"Una dimensione mistica che i primi eremiti sul monte di
Elia hanno ricercato e vissuto,
nel distacco dal mondo, per incontrarsi e unirsi al Padre
Eterno:
farsi un tutt'uno con Lui, trasfondere la propria anima
nella sua Anima,
il proprio spirito nel suo Spirito, il proprio cuore nel suo
Cuore, ed anche la propria corporeità,
che i vari Santi e Mistici hanno incarnato, portandone anche
segni fisici di questo abbandono e proprietà.
Iddio ha preso completamente dimora in essi!"
"Mia piccola Maria, ogni giorno l'attesa si fa salita
che, scalino per scalino, ti conduce con la sua fatica alla
porta che si apre, e non ha più grate, ma la via è
completamente libera. Oggi la Chiesa celebra la Madonna del
Carmelo, la Madonna delle divine altezze che indica la via
del Cielo. Ella vi indica di salire verso l'alto, di
distaccarvi dalla terra per incontrarvi con Dio e, fusi a
Lui, ricolmi delle sue proprietà e beni, far discendere tali
ricchezze su tutta l'umanità. Vi distacca dalla terra per
portare il Cielo sulla terra.
Ricordate anche l'apparizione di Maria a San Simone, e il
dono del suo Scapolare che porta in sé tanti benefici, segno
della sua appartenenza e protezione, viatico per l'aldilà;
ma per far sì che sia effettivo e che porti nel concreto le
sue promesse, Ella vi chiede di vivere ciò che vi indica, e
cioè la via dell'interiorità, l'intimità profonda del
dialogo nella fusione con il vostro Dio, nella
contemplazione dei divini Misteri, che si fanno adorazione
perpetua; una dimensione mistica che i primi eremiti sul
monte di Elia hanno ricercato e vissuto, nel distacco dal
mondo, per incontrarsi e unirsi al Padre Eterno: farsi un
tutt'uno con Lui, trasfondere la propria anima nella sua
Anima, il proprio spirito nel suo Spirito, il proprio cuore
nel suo Cuore, ed anche la propria corporeità, che i vari
Santi e Mistici hanno incarnato, portandone perfino segni
fisici di questo abbandono e proprietà. Iddio ha preso
completamente dimora in essi!
Questa Via celestiale di ascesi ha proprio per frutto la
salvezza e la redenzione per il mondo intero, che si compie
con una vita di oblazione offerta, e unità d'amore nel
Santissimo Signore: incenso che si innalza, che penetra il
Cielo e si incontra con l'Altissimo Sovrano che lo benedice
e lo trasfonde, ricolmandolo della sua santità, facendolo
ridiscendere come pioggia di benedizioni su tutta l'umanità:
esso si fa luce che acceca Satana e ne svela le trame di
inganno, riporta la Verità e si fa baluardo, muraglia, che
ferma il nemico a protezione delle creature. È calore che
scioglie i cuori induriti e riconduce a conversione verso il
Santissimo, anche per quelli che pur, non essendo cristiani,
li riforma e riconduce a vivere secondo coscienza e nella
rettitudine.
Figli miei, la Madonna vi chiama e vi dice: "Seguitemi!".
Ella vi indica la scala da salire, che è quella della vostra
croce, che vi conduce alla santità; anche se non
raggiungerete le grandi vette simili ai Santi, ponete la
vostra buona volontà, e aggrappatevi a Lei, che vi precede
nella salita e, scalino dopo scalino, salite, e non vi
fermate! Troverete già fatto, già tracciato dalla Madre
questo percorso, e uniti a voi, aggrappati a voi, ci saranno
molti vostri cari e anime, che Iddio vi ha affidato, che
nella vostra ascesi non andranno perdute.
Guardate a Lei! E, come quando si sale sui sentieri pur
impervi dei monti, ne gusterete l'aria che si fa più pura e
tersa, l'ossigeno più leggero, la visione che si amplia nei
suoi più vasti orizzonti, sicché, giunti alla cima, vi
incontrerete con il Padre vostro: occhi negli occhi, uno
sguardo nell'infinito, che non vi lascerà mai più. Ti
benedico".
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19 luglio 2017
"Guardate a Davide che sconfigge il gigante Golia,
o ai giovani tra le fiamme di fuoco salvi, come Daniele
nella fossa dei leoni!
Se avrete fiducia in Dio, Egli sarà il vostro scudo, la
vostra spada, il vostro elmo.
Il Potente, da solo, potrebbe, con il suo solo sguardo, o
con un battito di ciglio, vincere la vostra battaglia,
ma chiede la vostra collaborazione, il vostro intervento,
sennò che merito ne avreste?"
"Mia piccola Maria, prosegui la strada che stai facendo!
Nella prima lettura Iddio si manifesta a Mosé nel Roveto
ardente e gli intima di tornare in Egitto per fronteggiare
il faraone in suo Nome. Mosé si spaventa:"Io, Signore?!...
un pover'uomo, rivestito ormai di pelli di animali,
fronteggiare il faraone, portare alla liberazione l' intero
popolo ebreo, schiavo di una potenza come l'Egitto?". E il
Padre Santissimo risponde: "Io sarò con te!". Ciò basta! Se
si è con Dio di che cosa temere?
Guardate a Davide che sconfigge il gigante Golia, o ai
giovani tra le fiamme di fuoco salvi, come Daniele nella
fossa dei leoni! Se avrete fiducia in Dio, Egli sarà il
vostro scudo, la vostra spada, il vostro elmo. Il Potente,
da solo, potrebbe, con il suo solo sguardo, o con un battito
di ciglio, vincere la vostra battaglia, ma chiede la vostra
collaborazione, il vostro intervento, sennò che merito ne
avreste? Questo lo dico per voi in ogni situazione gravosa,
in ogni difficoltà che vi pare enorme, ardua, quando mi
dite: "Io, Signore, come potrò?". Ed Io rispondo: "Se
pregate, se state uniti a Me con i sacramenti, se vivete con
Me, Io sarò con voi, e ne sarete vittoriosi".
A chi viene data questa fortezza, questa fede, che crede, e
si fa nella persona verità primaria, che supera la paura di
perdere anche la propria vita, se non nei piccoli, nei
semplici, negli umili? Come dice il Vangelo: la Sapienza
divina, i suoi segreti, vengono rivelati non ai dotti del
mondo, ma ai minimi, ai piccoli di spirito che, bimbi
nell'animo, sono a Lui abbandonati e, fidenti della sua
protezione, come bimbi che danno e stringono la mano al
Padre, si lasciano condurre, pur se Egli li porta per vie e
terre pericolose e impervie, ma fiduciosi, dato che sanno
che il Padre protegge e viene in soccorso, viene ad essi
data una fortezza e fiducia speciale, che nasce da quest'incontro
e infusione nell'amore.
Siate combattenti, in qualunque campo sociale! Operate per
Me! Sarete coloro che hanno lasciato il solco nella storia,
forgiandola al mio bene, sia che sia in missioni in terre
sperdute, sia in magistrati, che operano nella giustizia, o
nei medici per difendere ad ogni costo la vita, eccetera,
anche quando sembra umanamente una causa perduta.
Se combattete in mio Nome, Io ne farò riscatto, vittoria e
raccolto pieno. Ti benedico".
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22 luglio 2017
"Perché Signore? Perché non strappi la zizzania da questa
terra
he tutto cerca di inquinare e marcire, Tu che tutto puoi?".
Ed Io, come nel Vangelo, intimo: "Bisogna attendere il tempo
della mietitura,
il tempo del raccolto perché non venga strappato anche il
bene con il male,
per dare al grano il merito e alla zizzania il tempo di
convertirsi e trasformarsi in buono"
"Mia piccola Maria, sei desolata: tutt'intorno a te si fa
deserto, ti senti abbandonata; anche i tuoi figli non
rispondono al tuo richiamo: non hanno di te il desiderio e
non comprendono la tua sofferenza, né la tua storia, poiché
il demonio li smemora di te, hanno una fede debole e non
vivono di profonda preghiera, per questo il nemico ha gioco
facile con loro, ma cambieranno; ricorda la profezia di
Don…: torneranno e cambieranno, allora ti cercheranno e
comprenderanno in pieno la tua persona.
Oggi il Vangelo vi presenta il campo con il grano buono e la
zizzania, che lo invade e cerca di soffocarlo. Il grano
buono sono le anime Sante, la zizzania quelle malvagie.
Questo mondo è diventato un campo disseminato da sì tanta
zizzania per l'abbondanza dell'infestazione della malvagità
e corruzione, che cerca tutto di corrompere e devastare,
sicché si eleva alto il grido delle messi buone: "Perché
Signore? Perché non strappi la zizzania da questa terra che
tutto cerca di inquinare e marcire, Tu che tutto puoi?". Ed
Io, come nel Vangelo, intimo: "Bisogna attendere il tempo
della mietitura, il tempo del raccolto perché non venga
strappato anche il bene con il male, per dare al grano il
merito e alla zizzania il tempo di convertirsi e
trasformarsi in buono".
Ma come riconoscere ciò che è grano dalla zizzania? Dal
peccato! La zizzania è il peccato, mentre il grano è la
virtù. Spesso però ha il potere di camuffarsi così bene da
non essere riconosciuto e distinto, simili a certi animali
in natura che si mimetizzano in modo da nascondere le loro
insidie. Per questo motivo, per avere discernimento, dovete
essere uniti al Signore Dio nella preghiera, e nei
sacramenti, che solo vi può dare luce e far comprendere, e
che sono l'antidoto al veleno che il demonio, mordendo,
sparge già alle radici del suo germoglio.
Diffondete il Bene e vivete il bene! E si diffonderanno
spighe sane, dorate e mature. "Come, mi direte, possiamo,
Signore, noi piccole e semplici creature, cambiare la
zizzania in grano?". Voi foste pure il più piccolo dei semi
di senape, come insegna il Vangelo, se irrorati, abbeverati
e nutriti dello Spirito Santo, dell'amore divino e della
santità, per quanto minimo esso sia, crescerà e si farà il
più grande tra le piante e i cui semi si spargeranno
ovunque, nelle campagne e nei campi circostanti, sì da
divenire praterie di messi di grano, da cui nascerà una
farina ottima, con la quale fare un pane sano, un pane che
cura con i suoi ingredienti alle virtù: mangiandolo, ne
trasformeranno a loro volta le erbacce, le ortiche, ogni
pianta selvatica e cattiva in spighe di grano ricche e
dorate.
Iniziate, figli miei, da voi stessi, estirpando dal vostro
cuore il peccato, le sue radici maligne, con la confessione
e la conversione; ed ogni vostro stelo di grano migliorerà
il mondo con la sua presenza: ad ogni stelo se ne aggiungerà
un altro da formare un campo, al quale si aggiungerà un
altro, sino a scomparire allo sguardo umano. Ti benedico".
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24 luglio 2017
"Io vi dico che vi saranno dati segni nel cielo presto,
come vi predicono molte profezie, Santi e Medjugorie
ma ancora torno ad affermare che la massa, la moltitudine non crederà:
ne darà spiegazioni razionali e scientifiche, perché non c'è
fede.
Solo "il piccolo Resto", una parte, li accoglierà, poiché
crede in Me.
E beati loro, perché avranno così il tempo di prepararsi,
nella mia misericordia, ed essere salvi"
"Mia piccola Maria, sempre ti perdono: Io so che mi
cerchi per amarmi. Stai nella pace: sei nella mia Grazia! La
prima lettura vi evidenzia la vittoria di Dio, alla cui
potenza tutte le potenze umane e spirituali si piegano. Egli
libera il suo popolo dall'oppressione della potenza egizia,
ma dinanzi alla debolezza della fede degli israeliti, mentre
fuggono, è Mosé che esorta vigorosamente: "Siate forti!
Iddio agirà per voi: voi non vedrete più gli egiziani, e
sarete tranquilli!". Questa esortazione alla fede è per ogni
tempo e per oggi. Credete nella vittoria del Supremo che è
il Padre, che non conosce sconfitta, la cui potenza è
autorità suprema che non può essere scardinata: essa opera,
agisce alla sua fiducia.
Quando, anche ora, siete schiacciati dagli aguzzini, dalle
prove di ogni genere, spesso fomentate e, attivati dagli
egiziani, dai diavoli, che cercano di distruggervi, credete
in Me! Abbiate fede! Riponete con fiducia il vostro carico a
Me, ed Io interverrò alla vostra liberazione. Non fermatevi
però alla prima invocazione o a poche preghiere: perseverate
nella preghiera! Ogni cura ha bisogno dei suoi tempi.
Guardate alla Cananea come grida verso di Me che pare non
ascolti, mentre saggio la sua fede e ne do in premio la
piena liberazione.
Lo stesso voi, pur se si richiedessero dei periodi a voi
lunghi, credete che Io ne aprirò il tunnel alla sua uscita.
Ne è richiesta anche la vostra opera, il vostro
combattimento, sennò che merito ne avreste? È quello il
tempo che sana, che sta guarendo e porta al suo termine,
alleàti a Me vostro Signore. Abbiate fede!
Molti mi chiedono, come nel Vangelo, di avere un segno per
poter avere fede, un segno portentoso! Ma io dico che è una
generazione perversa e malvagia che non merita e che gli
basta il mio Segno, il Segno della mia Persona, della mia
vita: morte e risurrezione. E per ottenere tale fede c'è
bisogno di conversione, prima di chiedere grazie, favori e
segni miracolosi. Siate alla ricerca autentica e sincera di
essa, e Iddio ne verrà in soccorso. Cambiate prima la vostra
interiorità, e poi vedrete segni di cambiamento nella vostra
esistenza e intorno a voi. La vostra interiorità, illuminata
dalla fede, vi darà sapienza e luce per comprendere i segni
esterni, i segni esteriori, che il Creatore può dare.
Io vi dico che vi saranno dati segni nel cielo presto, come
vi predicono molte profezie, Santi e Medjugorie; ma ancora
torno ad affermare che la massa, la moltitudine non crederà:
ne darà spiegazioni razionali e scientifiche, perché non c'è
fede. Solo "il piccolo Resto", una parte, li accoglierà
poiché crede in Me. E beati loro, perché avranno così il
tempo di prepararsi, nella mia misericordia, ed essere
salvi.
Oggi molti cercano alleanza con i diavoli per aver potere ed
essere dio: stolti! Vanno contro il proprio Creatore, che li
ama, e non sanno che loro, da creature, vanno contro la
propria natura? E non sanno che il Santissimo Sovrano è il
Vittorioso che non può essere sconfitto? Siate savi, ed
alleatevi con Dio, e con lui sarete vincitori! Ti benedico".
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25 luglio 2017
"Io vi darò una casa grande e aperta, che non ha spazi al
suo sguardo e né confini,
la cui luce sovrasta e tutto irradia: vi farò viaggiare
nell'amore di Dio,
farò conoscere le meraviglie di luoghi e natura simili alla
terra
ed altri mondi sconosciuti nelle sue bellezze e delizie.
Vi farò incontrare solo sguardi terzi e limpidi
che vi ameranno e da cui non esisterà più inganno.
Voi godrete della Casa di Dio!"
"Mia piccola Maria, non sai riconoscere i Segni? Non vedi
che le grate alle finestre si vanno dissolvendo per aprirsi
al cammino della completa liberazione? Per queste
manifestazioni sataniche, celebrate anche pubblicamente, per
cui preghi che non avvengano, ti dico che esse sono un
attacco alla mia Persona, e spargono, come vedi, la loro
caligine sul mondo; ma ci sono anche preghiere di altri che
si elevano a loro riparazione, che cingono, e non permettono
che possano maggiormente diffondere il loro male; e povere
queste anime assatanate che vivono e vanno per la via della
loro maledizione!
Oggi il Vangelo vi presenta la dimora che vi attende in
Paradiso, e che, dall'eternità, è stata preparata apposta
dal Creatore per ognuno di voi. A Salòme, che viene per
intercedere e chiedere i posti di eccellenza nel Regno per i
suoi figli: che siano posti, uno a destra e l'altro a
sinistra del mio trono, Io le dico che non è dato a Me, ma
al Padre Celeste disporre ad ogni creatura il posto, e che
tale rilievo è ottenuto dalla grande santità vissuta, dal
calice amaro dal quale ci si è abbeverati di una sì dolorosa
croce.
Ognuno, per conquistarsi la dimora celeste: tanto più essa
s'innalza nelle altezze divine, che deve aver vissuto in
pieno la missione che Iddio gli ha predestinato, il disegno
che deve aver portato a termine. A voi è dato il compito di
attuare nella santità la vostra missione, grande o piccola
che sia: un piccolo orto come una vasta prateria, che abbia
però portato il suo raccolto di bene e salvezza, se avete in
essa amato, e se a Me vi siete offerti e affidati.
Non rimpiangete, non abbiate recriminazioni se siete vissuti
in case povere e anguste nelle quali anche la luce del sole
fa fatica ad illuminare, se siete stati rinchiusi in case di
cura o prigionieri del vostro stato misero in esse, se non
vi siete appagati della bellezza del creato, non avendo
viaggiato e conosciute le delizie della terra, pur nel suo
lecito, o se non avete assaporato le dolcezze delle amicizie
sincere, ma ingiustamente trattati: Io vi darò una casa
grande e aperta, che non ha spazi al suo sguardo e né
confini, la cui luce sovrasta e tutto irradia: vi farò
viaggiare nell'amore di Dio, farò conoscere le meraviglie di
luoghi e natura simili alla terra ed altri mondi sconosciuti
nelle sue bellezze e delizie. Vi farò incontrare solo
sguardi terzi e limpidi che vi ameranno e da cui non
esisterà più inganno. Voi godrete della Casa di Dio!
Come compiere tale missione, per giungervi, se non ponendovi
a servizio di essa? Nella misura in cui avrete servito
sarete serviti nella Dimora del Cielo. Ti benedico".
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26 luglio 2017
"Figli miei, pregate per la vostra genealogia! Pregate, e
invocate il preziosissimo Sangue:
offrite Sante Messe perché esso scorra e attraversi,
irrorandole,
le vostre generazioni passate e odierne, ed ogni sua anima,
in modo che veniate santificati dal loro bene, che non viene
mai cancellato,
e in voi continua ad operare; e venga redento ogni male non
riscattato,
il peccato annullato e ogni maledizione dissolta,
perché la vostra di vita sia redenzione per loro e
benedizione per la vostra discendenza"
"Mia piccola Maria, le sofferenze che in terra avrai
provato saranno le gemme preziose e i fini ori con cui verrà
intessuto e stampato il tuo abito in Cielo, e cospargeranno,
al tuo passo, il suo sentiero. Io ti amo, mia diletta sposa,
e non sai quale grande posto ho preparato per te! Ora guarda
come le reazioni di questo figlio si vanno ammorbidendo e si
avviano alla sua risoluzione. Fidati di Me! Fidati, e non
aver paura di nulla! Chiamami, ed Io accorro in tuo aiuto.
Oggi ricordate i miei Santi Nonni e Genitori della mia
Santissima Madre in Gioacchino ed Anna. Essi vi riportano
all'evidenza di come siano fondamentali le generazioni dalle
quali provenite, la discendenza che vi ha preceduto: voi
siete il composto di esse: ne siete formati e ne riportate
le conseguenze, l'eredità nelle fattezze fisiche nella
vostra umanità, come anche nello spirito. Ognuno di voi
riporta un bagaglio ereditato di beni e dei mali dei vostri
avi, simile a come accade per la salute o le malattie, per
le forme caratteriali o nella benedizione o nella
maledizione, a seconda della vita che essi hanno vissuto, o
nella santità e nell'alleanza con Dio e nel bene fatto, come
nel peccato e nel male non riscattato, se non persino
abbiano fatto alleanza con il nemico!
Gioacchino ed Anna, pur essi, provenivano maggiormente da
dinastia benedetta che ha tralasciato loro ricchezze di beni
di santità, che essi hanno innalzato e maggiorato nel loro
operato. Sono stati santi vissuti, protesi e offerti nella
loro esistenza dl adorazione a Dio, e con le mani aperte e
generose ad una carità sì grande da essere chiamati
Genitori, Padre e Madre, di carità verso i fratelli. Il
Santissimo Padre si è così edificato del loro amore, che ha
decretato di dare in dono ad essi la Perla della sua
creazione umana in Maria, Colei che doveva esser Scrigno del
suo Figlio Divino.
Seppur in tarda età, essi accolgono, pieni di lode, tale
mirabile Creatura, che nasce da anime grate, colme di
speranza nell'accogliere un Bocciolo di rosa, bella nelle
sue fattezze esterne e candida come gemma preziosissima
nella sua interiorità, simile ad un virgulto di giglio, che
essi crescono e preparano perché sia offerta, sempre più
degna e perfetta, da rioffrire a Gloria del Divin Padre.
Gioacchino, uomo giusto fra i giusti, ligio e rigoroso alle
Sacre Leggi, pronto a dare la vita, trasparente nella sua
correttezza, e pur così tenero e premuroso a difesa della
sua famiglia. Anna, candida Colomba protesa all'amore, Donna
attiva e generosa: Lei, madre della Maternità in Maria
Santissima, Lo è stata in ogni sua fibra per tutte le
creature che ha avuto accanto e incontrato nella sua vita.
Il loro bene prosegue e li precede in eterno.
Figli miei, pregate per la vostra genealogia! Pregate, e
invocate il preziosissimo Sangue: offrite Sante Messe perché
esso scorra e attraversi, irrorandole, le vostre generazioni
passate e odierne, ed ogni sua anima, in modo che veniate
santificati dal loro bene, che non viene mai cancellato, e
in voi continua ad operare; e venga redento ogni male non
riscattato, il peccato annullato e ogni maledizione
dissolta, perché la vostra di vita sia redenzione per loro e
benedizione per la vostra discendenza. Ti benedico".
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28 luglio 2017
"In questo tempo i Comandamenti, come non mai, sono visti
dall'uomo come manette
che imprigionano la sua vita, mentre sono proprio la via
della sua libertà
che lo rende creatura degna e santa per il Signore.
Fuori dalla Legge l'uomo diviene il prigioniero di sé
stesso, del mondo, di satana.
I Comandamenti sono libertà per il Regno: chi li vive
trasforma la sua persona, la sua famiglia,
ramifica il suo bene ovunque, ed ogni anima, che li incarna
in sé, incarna Dio nel mondo"
"Mia piccola Maria, ogni anima a Me portata è un fiore
che, pur se disseccato, riarso, oscuro, o che abbia perso le
sue forme, nella mia benedizione Io ne riformo i suoi colori
e dono nuova vitalità. Oggi la Santa Parola vi presenta il
Decalogo, i Divini Comandi, che sono immutabili, e non
possono variare nel suo insegnamento di Verità. È l'abito
perfetto che il Creatore vuole, su misura, su ogni creatura
che la riforma a sua immagine, è il faro che illumina la
strada che il demonio cerca sempre di oscurare in modo che
non si riconosca più il percorso di salvezza.
In questo tempo i Comandamenti, come non mai, sono visti
dall'uomo come manette che imprigionano la sua vita, mentre
sono proprio la via della sua libertà che lo rende creatura
degna e santa per il Signore. Fuori dalla Legge l'uomo
diviene il prigioniero di sé stesso, del mondo, di satana. I
Comandamenti sono libertà per il Regno: chi li vive
trasforma la sua persona, la sua famiglia, ramifica il suo
bene ovunque, ed ogni anima, che li incarna in sé, incarna
Dio nel mondo.
Iddio vi chiama all'osservanza dei primi che sono
fondamentali: l'unione al Padre Celeste che, nel suo
adempimento di amore, vi dona il vigore, la carità, il senso
per rispettare ed onorare gli altri Comandi nel prossimo.
Seguendoli, vi danno conoscenza della loro fratellanza
poiché figli dell'unico Padre. Per poter adempiere ad essi
dovete però prima fare silenzio, silenzio in voi, nel vostro
intimo, dal vostro 'ego', bombardato da tutti i suoi
messaggi e richieste. Silenzio dal mondo che stordisce con i
suoi rumori. Il Padre Celeste chiama all'ascolto.
"Ascolta Israele!": ascolta, anima mia, dato che solo nel
silenzio mi potrai ascoltare ed imprimere, incarnare, la mia
divina Legge che trasforma la tua persona e la tua
esistenza, portando il suo effetto di bene al mondo intero.
Mi direte: "E quando, Signore, siamo tentati o siamo caduti
nel suo inadempimento?". Figli miei, vi ho data la preghiera
che irrora di Spirito Santo e dà nuova forza per riprendere
il cammino.
Vi chiamo poi alla penitenza: una parola che non piace oggi,
ed è quella mortificazione che piega il vostro egoismo, ne
fa riconoscere i limiti e i bisogni. La sua difficoltà ad
accoglierla e viverla si fa superiore alla tentazione
stessa; la mortificazione si fa offerta d'amore data a Dio,
che vi costa nel vostro sacrificio ma acceca, allenta la
presa di satana, che si allontana.
Vivete la Santa Legge non solo nell'asprezza del suo rigore,
ma intessuta ed amalgamata dalla dolcezza e dall'intimità
dell'amore! Da solo il cuore, dato a caso, senza la legge
che lo diriga, diventa dispersivo, si fa vuoto; ma nella
loro unità è la perfezione e la via del riscatto e l'effetto
del suo bene. Ti benedico".
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30 luglio 2017
"Oggi la Santa Chiesa, l'uomo, il mondo è insipiente,
perché se possedessero la Sapienza divina ascolterebbero Dio
e la sua Parola,
avrebbero discernimento nella sua retta coscienza e il
giusto percorso di fraternità e giustizia da vivere"
"Mia piccola Maria, su tutte le creature per cui preghi
Io veglio, e conduco chi per la via della liberazione, chi
della guarigione, chi della conversione. La preghiera è luce
per il loro cammino. La Santa Parola di stasera vi parla
della Sapienza. La Sapienza è il dono più prezioso da
chiedere: Salomone la proferì a tutte le ricchezze, gli
onori, la salute e il potere, poiché essa è Maestra: insegna
e guida. Senza la Sapienza perdete il senso della virtù da
vivere. Cosa sarebbe la fede, la speranza, la carità, se non
guidicata dalla Sapienza? Diverrebbero caotiche, dispersive,
come i soffioni che, sparsi al vento, si perdono lontano
senza portare semenza.
Oggi la Santa Chiesa, l'uomo, il mondo è insipiente, perché
se possedessero la Sapienza divina ascolterebbero Dio e la
sua Parola, avrebbero discernimento nella sua retta
coscienza e il giusto percorso di fraternità e giustizia da
vivere. Qual è il tesoro che dovete possedere, quale la
perla preziosa di cui parla il Vangelo, se non la conquista
e il possesso della mia Persona, del vostro Maestro e
Redentore? E chi ne dà cognizione e ragione se non la
Sapienza? È essa che svela la mia preziosità, la nobiltà che
mi riveste e dà discernimento alla sua ricchezza, che
maggiora e intensifica le virtù della fede, della speranza e
carità, che vi fanno conquistare il Regno dei cieli.
Chiedete la Sapienza, ambìtela, ricercatela! Essa fa
rifulgere la luce della Verità della mia Persona, che dà
comprensione e conoscenza della mia autorità e della mia
potenza, quale unico mezzo per la salvezza. San Paolo vi
indica la mia priorità: la fede in Cristo Signore, che è il
tesoro per eccellenza da scegliere al di sopra di tutto ciò
che offre il mondo, e che egli considera 'spazzatura'. La
Sapienza fa brillare come gemma il mio amore in voi nello
scrigno delle vostre anime. Quando sarete giunti al Regno,
Iddio aprirà lo scrigno dell'anima vostra e, incantato dalla
luminosità della vostra gemma, la depositerà nei suoi tesori
divini.
Ad una gemma rilucente dell'amor mio, quale ricompensa vi
darà l'Eterno?! Ti benedico".
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