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Ave Maria!
2 febbraio 2013
"Figli miei, vivete la carità!
Essa è il germe di ogni bene, è la medicina di tutti i mali"
"Mia piccola Maria, stasera la Parola vi evidenzia la
carità. Tutto il vostro agire senza la carità perde senso,
dato che solo la carità rimarrà della vostra vita. Ma perché
sia autentica, fattiva, essa deve essere vissuta come
un'offerta, un dono d'amore. E per essere dono, la carità va
vissuta nell'umiltà, nel nascondimento, nel silenzio, nella
discrezione, nella gratuità. Non attendete, al bene fatto,
il contraccambio; non mettete il manifesto per il
beneplacito delle creature; sappiate che la carità ha
diritto al suo premio e, se non riconosciuta dagli uomini,
essa dovrà essere premiata da Dio, che paga all'infinito.
Non pensate che essa vada sprecata perché rinnegata,
defraudata, se al bene compiuto avrete l'irriconoscenza,
dato che il bene non va mai perso: Iddio lo raccoglie; è
Egli il banchiere divino che lo racchiude nei suoi forzieri
celesti e li moltiplica con gli interessi per l'eternità.
La carità porta sempre i suoi benefici e la sua benedizione.
Prima di tutto migliora voi stessi, v'irradia l'anima, vi
fate un conduttore di fuoco d'amore che sparge ovunque il
suo calore, al quale molti si riscalderanno e torneranno a
vivere. Sappiate che l'amore è contagioso, divulgatore,
diffusore: si espande e nobilita l'uomo, migliora l'umanità
poiché il suo linguaggio è quello del cuore; lo comprendono
tutti gli uomini di ogni luogo, costume e religione. Fate
che la vostra esistenza sia offerta veritiera e il vostro
operato sia unito all'Offerta massima della carità che è il
Sacrificio di Cristo. Il vostro vivere e agire, con quello
che comporta, sia intessuto ad Esso, e ne acquisterà il
massimo valore e bene di salvezza propagato a tutti.
Sia, in questo modo, la vostra preghiera aperta alle
molteplici intenzioni per aiutare i fratelli: la vostra
orazione si fa così carità. Le vostre Sante Messe,
partecipate e offerte per donarle anche alle necessità
altrui, si faranno così carità. Siano le vostre
mortificazioni, il lavoro, il sacrificio, e le gioie,
offerte al Padre per il bene di tutti: si faranno carità.
Fate opere concrete, gesti tangibili per soccorrere al
bisogno: esse si fanno testimonianza vera all'amore di Dio,
riscalda i cuori, li rende grati, riapre le porte al bene e
al Signore.
Pure per i doni mistici, per i carismi più alti, che vi
possono essere stati dati dal Cielo nella sapienza, nella
guarigione, nella profezia, … sappiate che devono essere
vissuti nell'ottica del dono, dell'utilità per il prossimo,
nell'umiltà, nel silenzio, nella gratuità,… perché portino
il loro effetto salutare e salvifico, dato che, se vissuto e
ristretto a sé stessi, se privati di questa condizione nel
dono, essi si fanno sterili, vengono sviliti nel loro
valore, se non addirittura passare al nemico.
Figli miei, vivete la carità! Essa è il germe di ogni bene,
è la medicina di tutti i mali. La carità è d'oro perché
virtù regale; essa appartiene a Dio. La carità è Dio! Ti
benedico".
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4 febbraio 2013
"I sacerdoti dovrebbero tutti fare esorcismo ogni giorno
per
far sì che sia salvezza di liberazione sui loro fedeli"
"Mia piccola Maria, vedo scritto sul tuo cuore non solo il
nome dei tuoi figli ma anche quello di molti altri. Stasera
nel vangelo s'approssima a Me un posseduto che mi intima:
"Non tormentarmi!". Egli era posseduto da una legione, una
moltitudine di demoni così forti che nessuno riusciva a
tenerlo legato e fermo, e trascorreva le notti e i giorni
gridando e percuotendosi. Grande è la mia Misericordia su di
lui che lo libero. L'intera mia Redenzione è un'azione di
liberazione dell'uomo dalla prigionia di satana. La
possessione del demonio è una delle croci più terribili per
l'essere umano: essa spersonalizza, toglie la libertà
dell'agire e del suo più profondo pensiero, snaturalizza il
suo io. Il demonio lo odia e il suo intento è distruggerlo,
ma lo occupa per fomentare ai suoi progetti malsani.
Poco è attuato il Ministero di liberazione, eppure mai come
in questo tempo le creature, i luoghi, le cose sono invase e
possedute dal demonio, ed ogni sua conquista fa avanzare il
suo potere sulla terra. I più grandi posseduti sono gli
adepti di satana, coloro che si offrono e si consacrano
direttamente a lui in piena volontà, e sono soprattutto tra
i potenti del mondo: i politici, nella finanza, nello
spettacolo, nello sport, … in cambio dei vantaggi che egli
offre, e che sono: successo, salute, ricchezza, piaceri, …
Questi adepti hanno una certa libertà nel loro agire, nel
loro spazio e movimento, nelle loro capacità, ma sono
posseduti nell'anima, che il diavolo usa per i suoi scopi
malvagi e per poter avanzare e decretare la sua potenza.
Quanto difficilmente questi uomini, a lui datesi, si
salveranno poiché non vogliono rinunciare ai loro vantaggi.
Gli altri posseduti lo sono a causa del persistere del loro
peccato che finiscono per essere occupati dal diavolo, che
li schiavizza a sé; e ci sono altri che sono innocenti che,
pur posseduti, sono gli agnelli che soffrono tale male
poiché fatto da altre creature malvagie. Il loro dolore si
fa redentivo, soprattutto quando viene accompagnato dalla
preghiera e da una cura salvifica nello Spirito Santo. Su di
queste creature particolarmente si estende la mia
Misericordia poiché sono coloro che vorranno poi liberarsi,
e ne soffrono da vittime.
Per far sì che l'azione salvifica di liberazione possa
attuarsi c'è bisogno, prima di tutto, del desiderio della
creatura tormentata, che lo voglia nel cuore; l'altra
condizione è la preghiera degli altri, dato che essi non
possono perché satana li lega; e sono i loro cari, i
familiari, gli amici,… che devono aiutarli e pregare per
loro, e condurli dai sacerdoti.
La Chiesa ha il compito poi fondamentale della liberazione
per questi figli con le Sante Messe e gli esorcismi con un
percorso di cura che avrà bisogno spesso del tempo, dato
che, se dinanzi alla mia Persona c'è il potere di Dio e la
liberazione è anche istantanea, per voi c'è bisogno di una
cura spesso più o meno lunga a secondo dei benefici ricevuti
nella preghiera e nel Sacrificio, e a secondo del male
protratto o grave.
I sacerdoti dovrebbero tutti fare esorcismo ogni giorno per
far sì che sia salvezza di liberazione sui loro fedeli,
sulla Chiesa ove operano, sul gregge loro affidato e per la
loro missione e, seppur da lontano, sarà ugualmente vitale e
operante il suo effetto per l'intera terra, la Chiesa, i
luoghi circostanti, creature distanti, … in questo modo si
ferma l'avanzata del male di satana: molti verrebbero
riacquistati a Dio e liberati; e per ogni figlio che si
risana e si riscatta è una sconfitta e una vittoria sul
maligno. TI benedico".
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5 febbraio 2013
"Figli miei, vi voglio combattenti, soldati di
Cristo,
che non si piegano alle lusinghe di questa società
profana"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa ricorda S. Agata Vergine
e Martire che ha offerto il suo sangue in libagione per la
difesa del suo Credo in Cristo. Oggi la Parola vi dice: "Non
avete ancora resistito fino la sangue nella lotta contro il
peccato!", e per il sangue non intendo solo quello versato
dalle vostre vene, ma il sangue che nasce dal sacrificio,
dalla lotta, dal combattimento, che rinnega sé stesso, lo
piega per amore del bene che è sangue dello spirito.
O cristiani, ove è la vostra lotta contro il peccato? Io
vedo che vi lasciate andare passivi alle onde del mare che
trasportano sempre più lontano, pur se le sue acque si fanno
putride e oscure. Se lottaste, nuotando contro corrente, per
non cadervi, ciò vi costerebbe sacrificio, fatica, sudore...
Voi chiedete grazie, miracoli, ma come potete riceverne se
non lottate contro il male, ma anzi ne andate a braccetto?
La prima lotta da dover affrontare è con voi stessi,
rinunciando ai piaceri e ai desideri cattivi; la seconda è
quella contro il mondo e il suo pensiero malsano quando
accogliete la catechesi di satana che inneggia in esso; la
terza è nel rifiutare i compromessi che vi fanno accettare
un poco di credo e di bene ma anche certi peccati poiché
sono entrati nella consuetudine dei tempi. Iddio vuole che
sia vissuta una fede nella sua integrità!
Come mai l'emorroissa e la figlia di Giairo, nel vangelo di
questa sera, vengono sanate? Perché hanno lottato contro il
male ed hanno avuto fede. La fede è un dono, una grazia del
Cielo; ma bisogna combattere per far sì che essa si
mantenga, viva ed accresca. L'emorroissa ha lottato non solo
contro il suo male fisico ma contro l' emorragia dei suoi
beni, causata da perfidi cosiddetti medici, che cercarono per
anni di intaccarla pure nelle sua correttezza morale, ma lei
ha continuato a credere e a pregare il Padre Santissimo, che
le è venuto in soccorso nella mia Persona.
Giairo viene graziato, dato che egli mi aveva già accolto, a
costo di essere screditato dai suoi del suo rango, dalle
consuetudini ed usi del suo popolo, dalla mentalità delle
sue amicizie; egli andò contro tutti e credette al di là
della morte.
Figli miei, vi voglio combattenti, soldati di Cristo, che
non si piegano alla lusinghe di questa società profana che
invade e circuisce persino la Chiesa. Siate forti, chiedete
la fortezza allo Spirito Santo perché la ricompensa è
grande, e possiate vivere e credere nella Verità a costo di
tutto. Io vi sostengo e combatto con voi. Ti benedico".
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6 febbraio 2013
"La terra è permeata nella croce;
non v'è altra via nel
riscatto: i lutti, le malattie, i dissesti"
"Mia piccola Maria, stasera nella santa Parola vi viene
detto: "IL Signore corregge chi ama, percuote chi riconosce
come figlio", perché se un padre non si prendesse cura del
figlio, non avesse autorità su di lui, e lo lasciasse nel
vuoto, che amore sarebbe? Iddio vi corregge per temprarvi e
formarvi nelle prove della vita, nella sofferenza, per
riscattarvi e rendervi atti alla vita eterna. E… quando non
si accoglie la sua correzione? É quando non Lo si riconosce
come Padre. Invece quando Lo si ama si accoglie la sua
guida, che è autorevole, ferma, a volte dura, che costa, ma
che offre a voi la formazione di un'anima, che si santifica
per il Cielo.
Finché siete sulla terra, figli miei, tutto è fallace e
caduco, tutto ciò che vi è stato dato vi viene ripreso;
coloro che vi hanno accompagnato poi, uno ad uno, li
perdete; non porterete nulla al di là della vita terrena, ma
ogni cosa vi verrà restituita, se avrete accolto e vissuto
la croce.
La terra è permeata nella croce; non v'è altra via nel
riscatto: i lutti, le malattie, i dissesti, … tutto è mezzo
che Iddio vi manda proprio perché vi facciate esseri
spirituali che sanno guardare verso l'alto e non fermarsi
alla terra. Oh, questo mondo non l'accetta perché ritiene la
sofferenza come negativa, un male da evitare: è la catechesi
del demonio che vuole finalizzata un'esistenza solo ai
piaceri e allo star bene.
Temete la sorte per chi vedeste solo gaudente e nel
benessere, nel riso sguaiato che non ha senso, chiude il
cuore e fa morire l'anima, dato che senza croce ci si perde;
mentre con la croce avrete l'eternità del gaudio, di un
figlio che ha compreso, pur nel dolore, la verità e il bene.
Lo so, fa male, ma Iddio è pietoso: vi dona il balsamo della
sua consolazione, i Sacramenti, la preghiera, e vi è
accanto. Egli non richiede autoflagellazioni o tormenti, ma
una croce che dovete rivestire nell'amore: in esso si fa
dolce, non è più pesante, fa meno soffrire; nell'amore ne
date significato e vi si fa amica: non la temerete più e vi
darà forza per superare tutti gli eventi.
Io, vostro Salvatore, condivido con voi la croce, vi sono
accanto, passo dopo passo e, quando sarete più stanchi e
privi di forze, vi prenderò Io stesso in braccio per
proseguire il cammino fino al Cielo. TI benedico".
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9 febbraio 2013
"Anche oggi dico ai sacerdoti: "Figli, sulla mia Parola
gettate le reti!"
"Mia piccola Maria, dico a te quello che ha detto San Pietro
nel vangelo di stasera: "Sulla tua Parola getterò le reti,
Signore!". Sulla mia Parola, figlia mia, potrai vivere
ulteriore bene. Stasera San Pietro, dopo aver invano
faticato l'intera notte senza aver pescato nulla, al mio
invito di riprendere il largo mi dice: "Signore, sulla tua
Parola getterò le reti!". E il suo pescato sarà abbondante,
le reti ricolme per il suo peso.
Anche oggi dico ai sacerdoti: "Figli, sulla mia Parola
gettate le reti!". Una Parola che ancor prima di essere
predicata agli altri deve essere da voi vissuta. Come si può
richiedere la conversione, il cambiamento di vita, un'
adesione al vangelo nei fedeli se prima non siete voi a
vivere con coerenza la Santa Parola? Si trasmette quello che
si è; e se un sacerdote è proteso alla santità aiuterà i
fedeli a farsi santi.
La Parola divina non è mai superficiale, essa va accolta
nella sua profondità: deve scandagliare fino alle viscere e
spaccarsi nella sua metà per portare il suo effetto. Il
sacerdote deve mettersi sempre in discussione, porre in
analisi la propria coscienza, quanto in realtà viva quel che
Io insegno. Egli non può accontentarsi mai di una certa
stabilità acquisita nella Santa Parola poiché essa non è mai
un laghetto circoscritto, ristagnante e chiuso, ma acque che
scorrono continuamente, che evolvono e si maggiorano in
fiumi, mari, oceani, in un perpetuo movimento, che dà vita.
La seconda condizione richiesta è la fiducia. Pietro si fida
di ciò che gli chiedo e ne ottiene pieni benefici; sicché la
vostra fede non può essere tiepida, annacquata,ma una fede
che vibra d'amore intenso per far sì che divenga simile ad
una calamita che attira e raccoglie nell'amore. Le vostre
reti si faranno attrattive, e molti vorranno entrarvi per
rincontrarsi nell'abbraccio con Dio; sia che le acque del
mare siano burrascose perché tempestose nelle difficoltà,
nelle durezze, e sia che siano tranquille perché placate
dalla indifferenza e dalla noncuranza, comunque porterete il
raccolto di una grande pesca di anime.
Quel che dico ai sacerdoti lo dico anche ai fedeli, ai
laici: se le vostre reti nell'offerta delle vostre preghiere
e delle Sante Messe, rimangono vuote della conversione dei
vostri cari, di tanti che conoscete, ponetevi ulteriormente
in discussione: fate esame di coscienza per vedere quanto in
voi è incarnata la Parola di Dio. Il Vangelo sia vissuto:
siate aderenti al mio Insegnamento, perché nella misura in
cui voi mi vivete, mi partecipate, mi siete fedeli e credete
in Me, le vostre reti si faranno mani, braccia, cuore; si
faranno amabili, portatrici di uno spirito che chiama e
raccoglie, ed esse non potranno che portare la pesca di
molte anime tornate a farsi sante. Ti benedico".
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11 febbraio 2013
"Il Papa lascia il soglio di Pietro non solo per motivi di
fatica e amarezza…" (*)
"Mia piccola Maria, il Papa lascia il soglio di Pietro non
solo per motivi di fatica e amarezza, per le battaglie
vissute, per i malanni della sua tarda età, ma soprattutto,
Io ti dico, per la cospirazione dei veleni di molti che gli
sono intorno: per non cedere alle pressioni di coloro che
vogliono che egli attui il consenso a leggi inique e
contrarie alla Legge di Dio.
Stasera nel vangelo si appressano a Me folle di malati che
cercano di potermi toccare il lembo del mantello, e quanti
lo toccano vengono sanati. Io sono il grande Medico, Colui
che, tra le sue funzioni, ha quello di guarire l'uomo in
tutte le sue realtà; e sono sempre Colui che ha dato luce
alle menti degli uomini di scienza per la ricerca al
ritrovamento delle cure per le varie malattie. Ad ogni male
Iddio ha già pronta la sua medicina negli stessi ritrovati
semplici delle cose create, nei medesimi elementi naturali.
Se tutti pregassero quanta luce per la scoperta di cure a
malattie ancora sconosciute e dolorose! Chi meglio può
conoscer l'uomo se non chi l'ha creato in tutti i suoi
elementi e capirne le funzioni, i suoi mali e la sua cura?
Io sono l'Energia che crea, che può, nel suo potere
illimitato, debellare ogni disfunzione, ogni malattia, e
rifare, ricreare vita nuova. Ah, se tutti gli uomini con
fede riconoscessero il grande Medico, ove sarebbe più la
malattia?
Oggi, festa della Madonna di Lourdes vi fa pensare
all'ammalato, al tribolato, al sofferente. Molti di loro
ricorrono alla Madre di Lourdes per tuffarsi nelle sue acque
ed avere guarigione, e Maria a tutti dona qualcosa, a tutti
quelli che vengono con cuore sincero dona conforto,
sostegno, forza; ad altri dona anche guarigione fisica o
spirituale. E come mai non a tutti la guarigione? Il Signore
Iddio ha decretato che la malattia sia elevata ad un ordine
superiore che si fa salvifico per i fratelli. Essa stessa si
fa cura per il male altrui, il cui fine è sempre la salute.
Il Padre Creatore creò le acque sulle quali aleggiava lo
Spirito Santo perché nascesse la vita; l'Immacolata è Colei
che detiene una parte delle acque del Padre Eterno su cui
aleggia sempre lo Spirito, e che possono, per suo volere,
dare salute, guarigione, vita. Se l'intera umanità tornasse
a Me, al grande Medico, se tornasse all'Immacolata, a
tuffarsi nelle sue Acque, tutti verrebbero sanati; ma poiché
l'uomo non ascolta, pochi vogliono realmente toccarmi il
mantello e pochi cercano la mia cura; dovrà l'Eterno
intervenire con la sofferenza ed il dolore come medicina
proprio perché il mondo non si corrompa totalmente.
Ora inizia la grande purificazione per far sì che, simile ad
un parto, nasca un'umanità e una Chiesa nuova nella salute
di ritrovare e vivere il bene. Ti benedico".
(*) La sera dell'11 febbraio a Roma mentre pioveva a
dirotto, la piccola Maria è andata a Messa e, nonostante
l'ombrello, si è inzuppata tutta, ed ha partecipato alla
Santa Messa tutta bagnata, e lo ha fatto come fioretto a
Gesù per il Papa e per la Chiesa.
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13 febbraio 2013
"Perché il Santo Padre lascia il soglio di Pietro?
Perché
intorno a sé non ha trovato conversione"
"Mia piccola Maria, Io forgio il tuo cuore e ti sono vicino
più che mai. Sei così fragile, così fragile che devo stare
con te per sostenerti continuamente, dato che senza di Me tu
non sopravvivresti. Benedico anche il Santo Padre per cui
preghi.
Ecco, oggi ha inizio la quaresima, e con essa l'invito
pressante alla conversione. Convertitevi! Convertitevi, dato
che solo nella conversione c'è il ritorno dell'uomo a Dio.
Ma… forse l'umanità si converte? Perché il Santo Padre
lascia il soglio di Pietro?...Perché intorno a sé non ha
trovato conversione. Nella sua tarda età non riesce più ad
affrontare i duri colpi che gli vengono inferti da cuori
malvagi che lo circondano e che vogliono far passare, con le
loro pressioni, leggi inique. Quanti tra i grandi della
Chiesa non si convertono, non si piegano; impongono agli
altri quello che essi stessi non vivono. E come deve
avvenire questa conversione?
Il Vangelo vi elenca le condizioni: mediante la carità, la
preghiera, la mortificazione; ma per far sì che siano
vissute in autenticità queste virtù ci vuole la primaria e
fondamentale disposizione dell'umiltà. Siate umili! Siate
umili, poiché solo nell'umiltà è vissuta la verità e ogni
forma di bene nella vita ecclesiale e sociale, ogni forma di
giustizia; sicché la carità deve essere nascosta, discreta;
la preghiera sempre primaria in un rapporto intimo di
colloquio a Tu per tu con il Padre Celeste; e la
mortificazione: un dono da dare con gioia. Nell'umiltà esse
si nobilitano, danno testimonianza alla gratuità dell'amore
vissuto.
Cosa insegna invece questo mondo? La superbia, la
vanagloria, il protagonismo: in questo stato i cuori si
fanno duri al dare e incapaci di rapportarsi con il Padre
Divino, improntate solo al godere; e anche quando si compie
del bene si richiede ammirazione, ringraziamento: il suo
pagamento di riconoscenza dall'uomo, perdendo, in questo
modo, la sua santificazione, e rendendo inutile e vano il
suo dono da offrire come primizia al Signore Dio, secondo la
sua Sapienza; perde la sua utilità e preziosità
nell'economia del Cielo.
L'umanità non si piega al mio richiamo, la Chiesa non si
converte alla mia continua e ripetuta chiamata alla
conversione… Chi ascolta?... Pochi! E cosa dovrà fare il
Padre vostro nei Cieli? Interverrà con mano potente per far
sì che il mondo non vada in completa rovina, e per mezzo del
dolore e della sofferenza, che si fa educativa, toglierà
all'uomo le cose e le condizioni che lo conducono al male,
che lo piegano alla coscienza della sua realtà di una natura
povera e limitata, bisognosa di tutto, che torna a riaprire
finalmente le mani per chiedere al Cielo: si fa umile per
rivivere il bene. É nella conversione, figli miei, che
riscoprirete la vera gioia nell'intimo vostro. Ti benedico".
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14 febbraio 2013
"Più il passo del nemico avanza verso il trono di Pietro,
tanto più voi sapete che è vicino il mio ritorno"
"Mia piccola Maria, stasera la Parola vi invita: "Prorompete
in canti di gioia, giubilate perché vedrete il ritorno del
Signore! La vostra liberazione è vicina". Dinanzi
all'abominio che avanza sempre più sfrontato e palese nel
suo male, dinanzi a richieste che si fanno arroganti e
pretenziose, pur se contro natura, guardate in alto e
pregate con gioia: la vostra liberazione è vicina! Più il
passo del nemico avanza verso il trono di Pietro, tanto più
voi sapete che è vicino il mio ritorno. Al nemico gli manca
il suo Seggio per avere l'intera vittoria sulle nazioni
poiché vengano autorizzate le sue leggi inique. Il Santo
Padre lascia il suo mandato perché le sue canizie non
abbiano a sottoporsi ed avere la responsabilità alle
pressioni di leggi contrarie a Dio. Io vi dico: pregate che
non venga a giungere l'iniquo per porre la sua influenza
sulla direzione, sulla conduzione del governo della Cattedra
di Pietro, e voi lo riconoscerete gradualmente dalle
direttive, dalle leggi oscure e contrarie all'Insegnamento
divino, che potranno essere accolte .
Allora alzate gli occhi al Cielo e pregate, cantate con
gioia al Signore che viene, che interviene. E, se Io
intervengo, chi potrà sostenere il mio Sguardo? Se Io
giungo, chi mi potrà resistere? Chi potrà porsi contro il
mio intervento? Io vengo a debellare ogni male; e dinanzi a
Me il demonio, come una belva ferita e moribonda, manderà il
suo ululato sulla terra: cercherà di dare gli ultimi morsi
ma, al mio Sguardo, si scioglierà come il ghiaccio al mio
Sole ardente per liquefarsi alla terra dei suoi inferi.
Pregate perché la messe, dice il vangelo di stasera, è
molta: l'umanità è vasta, ma gli operai santi che vi
lavorano sono pochi, e molti di essi disperdono. Pregate con
fede e speranza, dato che giunge la persecuzione della
Chiesa e dei cristiani, per far sì che, nella sua
sofferenza, venga purificata dai mali che l'hanno occupata e
inquinata: che ha occultato e non sanato. Pregate perché
nasca un sacerdozio santo che formi un cristianesimo
rinnovato, un sacerdozio che si faccia lievito puro,
incorrotto, per far sì che ne nasca una mietitura di grano
buono che diventi un pane fragrante, saporoso, degno di
essere servito e offerto sulla Mensa del Santissimo. Ti
benedico".
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16 febbraio 2013
"Perché la prova, figli miei?"
"Mia piccola Maria, stasera la Parola vi esorta: "Resta con
noi, Signore, nel tempo della prova!". Pregate il Signore
nel tempo della prova: invocatemi, cercate la mia amicizia,
sia che sia nella prova della vostra storia individuale, sia
che sia nel tempo della prova di questo tempo storico ove la
prova è già presente, e si farà sempre più palese e
sofferta; e solo chi mi avrà pregato, che avrà vissuto la
mia Alleanza, la potrà sostenere ed esserne vincitore. Io
ricorrerò alla vostra angoscia e in modo particolare per chi
Mi è stato vicino ed ha accompagnato alla mia di prova; e
sono coloro che hanno meditato, amato e consolato la mia
Passione terrena, che con il loro amore l'hanno consolata:
essi hanno varcato i confini del mio tempo passato e sono
venuti a darmi sostegno e consolazione: nel mio Cuore
riconoscente mi propagherò su di loro con maggiore
misericordia.
Ugualmente per quelli che mi sono accanto oggi, nel tempo di
questa prova che Io vivo nei miei figli sofferenti,
tribolati e perseguitati, che pregano ed offrono per la mia
Chiesa che vivrà la sua purificazione, per il Santo Padre
per il quale la prova non è terminata con il suo ritiro,
offrendosi in oblazione di salvezza per la Chiesa.
Pregate per i meriti della mia atroce Passione nel deserto,
vissuto per voi, per aiutare il vostro di dolore: una
Passione inenarrabile per il suo tormento, tribolato come
nessun uomo ha mai potuto soffrire e dovuto sostenere
Passione nelle sue membra, nelle privazioni delle necessità
per cui grida la natura della propria corporeità, nei
flagelli e tormenti dei diavoli, nel silenzio assoluto del
Cielo…; e il demonio si appressa quando vede che l'uomo si è
fatto più debole e provato nel corpo e nel morale, e le
tentazioni sono sempre le medesime: quelle delle
soddisfazioni degli istinti primordiali, dell'appagamento
nella materia, l'acquisizione del potere e della supremazia
e il poter ricevere la possibilità di doni superiori che
diano la sensazione di essere Dio; tutti comunque servono
per giungere allo stesso fine: l'estromissione del Padre
Celeste per ottenere il possesso del bene più
prezioso"l'anima divina" che possedete, e quanti,
innumerevoli, si prostrano a satana per avere tali successi
e doni straordinari, perdendo sé stessi. E come Io lo vinco?
Nell'umiltà della Parola che sono, e che testimonio nella
carne che vivo, ed è presente.
Ugualmente voi, figli miei, nel tempo della prova e della
debolezza, quando il nemico vi si accosta per tormentarvi,
per farvi cadere e per farvi rivoltare contro il Padre
Celeste, ribattete con la Parola di Dio, che si è fatta
concreta nella vostra carne; pregate e invocate aiuto a Me
che in voi mi faccio presente: parlo e agisco, vi sono
avanti nel cammino; con Me voi lo sconfiggete, e non potrà
che fuggire.
Perché la prova, figli miei? Siete sulla terra per essere
vagliati in modo che testimoniate l'autenticità della vostra
anima, la fedeltà a Me vostro Signore. L'oro, figli miei, è
un metallo prezioso, ma allo stato naturale è ancora grezzo;
perché si faccia puro nella sua bellezza, si faccia nobile e
acquisti più valore, va purificato nel fuoco. Nella prova
voi date conferma della vostra veridicità e del vostro
amore: non siate messi secche, vuote o marce, ma messi
ricche, sane, perché possiate biondeggiare nelle celesti
praterie. Ti benedico".
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19 febbraio 2013
"La Madre mia ha già predetto con i suoi messaggi non
ascoltati,
alla Salette e a Fatima, del tempo della
divisione"
"Mia piccola Maria, sono con te e ti attesto la verità.
Stasera nel vangelo vi viene presentato il Giudizio
Universale. Il mio terribile Giudizio, attuato e pesato
nella misura della carità vissuta, carità nella dimensione
dell'amore di Dio, e carità verso i fratelli; e per
praticarla c'è bisogno del servizio, dell'umiltà. La Parola
vi richiama ad essere santi poiché Dio è Santo! Chi si dà
pensiero di farsi santo? A grandi falcate l'umanità, e gran
parte della Chiesa, cammina veloce verso i burroni
dell'inferno, e non se ne avvedono. Molti sono curiosi e
dicono: "Cosa accadrà ora che il Santo Padre si è dimesso?
Figli miei, non è la curiosità che cambia gli eventi, e chi
vive nella luce dello Spirito Santo, nel suo cuore già gli
viene indicata la via da seguire, e cosa fare.
La Madre mia ha già predetto con i suoi messaggi, non
ascoltati, alla Salette e a Fatima, del tempo della
divisione, della lotta e della purificazione nella Chiesa; e
solo la preghiera, le offerte, i sacrifici da offrirsi in
oblazione al Cielo possono cambiare gli eventi. Chi è
disposto a combattere con Me? Ora questi tempi predetti sono
giunti poiché non si è dato ascolto e si è perseverato nel
male, e la Chiesa ha cercato sempre di coprire e non curare
i suoi peccati.
Ora i tempi si compiono. Il demonio ha intrecciato la sua
tela come un'enorme ragnatela: ha intessuto i suoi fili
ovunque, in ogni realtà sociale, finanziaria, politica,
dello spettacolo, … ed ha deposto le sue uova nei punti di
potere. É una ragnatela chiamata massoneria, che si riveste
pur di opere sociali, di belle parole, di concetti di
fraternità, il cui intento però è quello di avere il comando
assoluto e il monopolio sul mondo. Nelle sue logge segrete,
e sino alla scalata ai suoi alti vertici, si compiono anche
cose innominabili per offrirle a colui al quale sono
asserviti ed è padrone, il grande burattinaio di tutto, che
è satana. Il suo regno si estende fino alla Chiesa. Egli,
non riuscendo a farla crollare come istituzione, la corrompe
al di dentro, l'avvelena nel pensiero e nell'insegnamento.
Ha corrotto molti, e quelli di alto rango: i suoi fili
stringono e imprigionano, danno potere, ma richiede tutto
per sé, il suo governo, il suo trono, cercando di formare,
con parte di essa, una chiesa che vuol estromettere lo
Spirito Santo, la Verità di Dio, per renderla un'istituzione
forte, di prestigio, che però si fa umana, terrena, andando
incontro all'accoglienza delle necessità primordiali ed
istintive dell'uomo: una Chiesa che non è più divina e
sacra, e nemmeno poi più umana, poiché al suo comando vorrà
regnare satana. Cosa fare?... Alzatevi con Me, combattete
con Me, ora che siete ancora in tempo! Consacratevi al mio
Sacratissimo Cuore e al Cuore Immacolato di Maria
Santissima, pregate con fervore uniti all'Eucaristia. Fate
sacrifici, uniti a Me con una vita santa in modo che quando
Io ritorno non vi troviate anche voi a combattere contro
Dio. E… chi mi potrà resistere? Chi mi potrà vincere?... Ti
benedico ".
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20 febbraio 2013
"Conversione! Conversione!... dico alla Chiesa"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo dico: "Questa
generazione è una generazione malvagia!", e se lo affermo
per i miei tempi terreni, quanto più oggi questa generazione
è malvagia e perversa nel persistere nel suo peccato e nel
rifiuto di Me. Per questo, se allora ho detto che si alzerà
la regina di Saba e il popolo di Ninive, che si sono
convertiti ed hanno fatto ammenda al loro peccato per
giudicare a condanna i giudei che non mi hanno riconosciuto
e né accolto, quanto più, al mio Giudizio, si alzeranno
contro i cristiani, per loro condanna, genti di ogni credo
religioso che sono vissuti in onestà e purezza di coscienza,
poiché essi hanno screditato i doni divini e mi hanno
scacciato dal proprio cuore. Quale grande responsabilità dei
cristiani!
Iddio si è posto in mezzo a loro, ha donato mezzi santissimi
che hanno sprecato. Ove è la testimonianza del loro
cristianesimo vissuto? …Conversione! Conversione!... La
conversione che richiede un cambiamento di vita, un distacco
netto dal peccato, lacrime sincere di pentimento, una
purificazione da esso che si attua nella penitenza ed una
carità che ripara. Nella conversione il Dito di Dio non si
alzerà a Giudizio e condanna, ma la sua mano si alzerà a
benedizione e carezza paterna: la creatura si rincontrerà
nell'Alleanza del suo amore.
Questi cristiani di oggi però non vogliono mortificarsi, né
pentirsi, né emendarsi; persistono nel peccato e vogliono
solo godere. …Conversione! Conversione!... dico alla Chiesa.
Una Chiesa che ha peccato, ed è ancora coperta dei suoi
mali, a cui non basteranno gli esercizi spirituali che si
fanno in quaresima, né le sue belle parole e virtuosi
concetti a salvarla. Io richiedo la pulizia del suo male:
ginocchia che pregano ferventi, sacerdoti ed alti prelati
che facciano il loro ravvedimento, che piangano i loro
peccati commessi e per quelli del popolo. Non è il tempo di
pensare al prestigio e agli onori che la Chiesa vuol avere e
mantenere per gli occhi del mondo, ma la ricerca autentica
alla santità che passa per la penitenza e la preghiera. Se
così farete Iddio, che della Chiesa ne è il Custode, la
ornerà e la ricolmerà di Spirito Santo che potrà illuminare
ed essere effluvio alle intere nazioni, luce di conversione
per i popoli.
Nel Giudizio finale si alzeranno tutte le genti
dell'umanità, di ogni credo di buona volontà e retto agire,
che benediranno e onoreranno la testimonianza di un
cristianesimo santo che ha glorificato l'Altissimo, ed è
stata anche per essi mezzo di salvezza. Ti benedico".
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22 febbraio 2013
"Ora che Benedetto XVI sta per ritirarsi,
il suo Ministero
petrino sarà sempre vitale, operante,
presente nella sua
offerta al servizio della Chiesa"
"Mia piccola Maria, stasera il vangelo vi dice: " Pietro, su
questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le forze degli
inferi non prevarranno su di essa". Oggi la Chiesa celebra
la Cattedra di Pietro, Cattedra perché Seggio di sapienza,
illuminata dallo Spirito Santo, ove il Sommo Pastore deve
governare e guidare le greggi dell'umanità nella verità e
nella carità. Il Papa rimane sempre tale: non solo fino alla
morte, ma oltre per l'eternità, ove egli conserva la sua
dignità e il suo onore, se nella sua approvazione nei Cieli,
o se riconosciuta tale nella sua responsabilità tradita, a
sua condanna negli inferi. Tutti i successori di Pietro che
risiedono in Paradiso sono in comunione per assistere,
guidare, illuminare il Santo Padre che opera ed è attivo e
presente sulla terra, per far sì che sia sostenuto e
accompagnato in un Ministero tanto gravoso e delicato.
Ora che Benedetto XVI sta per ritirarsi, il suo Ministero
petrino sarà sempre vitale, operante, presente nella sua
offerta al servizio della Chiesa tramite la sua sofferenza,
la preghiera, lo scritto, il consiglio, … Egli non
interferirà, non intralcerà, non si immetterà nell'autorità
del nuovo Papa, anche se sempre testimone nella sua parola
alla Verità, pur se costasse il sacrificio della propria
vita. Come possono coesistere due poteri petrini? Figli
miei, sono così eccezionali questi tempi tanto malvagi…! Io
benedico Benedetto XVI: egli lascia non per salvare sé
stesso, ma è una rinuncia per il bene della Chiesa, per far
sì che il Soglio di Pietro non sia macchiato dalla menzogna,
non cada avvinghiato alle pressioni del nemico. Egli rimane
nel nascondimento, operando nella sua oblazione e lasciando
l'opera attiva al prossimo. Pregate per lui e pregate perché
giunga un nuovo Papa verace, e non l'iniquo, forte nei
principi cristiani e che non cada asservito agli
avvinghiamenti delle serpi che cercano di arrotolarsi
accanto, per salire sul trono di Pietro, che vogliono
soffocare e ricoprire con le loro spire velenose. Sappiate
che il nemico vuole regnare su questo seggio per poter avere
il potere assoluto nel mondo e sulle coscienze, e usa le
debolezze e le ambizioni degli uomini che sono all'interno
della Chiesa. Sappiate che sulla Cattedra di Pietro,
irrorata dallo Spirito Santo, che è Fuoco di Verità e
Carità, non può sedersi la menzogna, l'iniquo, per farne
sacrilegio: se ciò accadrà, avrà un regno breve, dato che lo
Spirito Santo lo arderà di Sé, bruciandolo. Ancora la mia
Parola, che è viva ed opera in eterno, si eleverà per
gridare. "Le forze degli inferi non prevarranno sulla mia
Chiesa!". Ti benedico".
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23 febbraio 2013
"Dovete salire verso l'alto, salendo sul monte Tabor della
vostra anima,
che deve purificarsi"
"Mia piccola bambina, non dartene pensiero, sono Io che ti
illumino. Il vangelo di stasera Mi presenta nella mia
Trasfigurazione. Io mi manifesto non solo nella bellezza
della mia natura divina, ma anche nella luce piena delle
virtù, della santità che sono nella mia natura umana. É solo
un guizzo, un bagliore della visione della gloria di Dio che
Io dono ai miei Apostoli per ritemprarli, per dare forza
alla loro fede, prossimi come sono alla partecipazione della
visione della mia passione e morte, per far sì che, dinanzi
a tale dolore e oscurità, questa visione sia ricordo che è
certezza della mia gloria, e dia vigore alle loro forze
spirituali che in Me è vittoria.
I Beati del Cielo contemplano perennemente la mia luce;
trasfigurati in Me, ne godono sempre, e non è più solo un
lampo, un velo che si svela della sua luce, non più
transitoria. Ora è richiesta a voi la vostra di
trasfigurazione che nel vangelo vi indica i vari passaggi.
Dovete salire verso l'alto, salendo sul monte Tabor della
vostra anima, che deve purificarsi, farsi radiosa, vivendo
nella concretezza della vostra esistenza, nelle prove
tangibili, pratiche, che Iddio vi chiama a vivere. Voi
salite, e nella fatica che vi comporta, nel sudore del
vostro sacrificio, eliminate le scorie del peccato, vi
sgravate dai fardelli del male, rendendovi così sempre più
leggeri, lievi in un'ascesi spirituale conquistata con le
forze della vostra povera realtà umana. Io vi accompagno
così come accompagnai i miei Apostoli verso l'alto, e invito
voi, come loro, a pregare come Io pregavo. Vi comunico il
desiderio di Dio, del Cielo, di comunione con Lui: di porvi
in attesa del suo incontro nella contemplazione e
nell'adorazione. Vi porto verso la cima del monte
dell'ascesi perché possiate giungere a contemplare e gustare
l'interiorità, la presenza, la bellezza del Padre Celeste,
che v'irrorerà della sua Luce, di ciò che Egli É: vi
illuminerà delle realtà celestiali.
Nella mia Trasfigurazione apparvero con Me Mosè ed Elia per
ricordare ed esser segno che si entra nella gloria solo se
si vive la via che vi hanno trasmesso: quella dei divini
Comandi, della Santa Legge, e quella del Fuoco dello Spirito
Santo, che è la Carità vissuta. Partecipando in esse voi
trasfigurerete la vostra anima e vi renderà atti di
irradiare di luce la croce che vivete, di renderla nobile e
santa. Ritemprati da questa realtà che il Padre Santissimo
vi manifesta e richiede, fortificati dal suo amore, voi
potete vivere e affrontare con fede la croce, il dolore, il
buio che ogni uomo è chiamato a vivere per purificarsi ed
avere la salvezza.
É la croce che, infusa di amore di Dio, s'incarna nella
vostra quotidianità fisica e spirituale, che vi mette le
ali, permea di chiarore l'anima vostra: la rende uno
specchio nel quale il Signore Iddio può specchiarsi e
riversare Sé stesso, irradiandovi di Sé, compenetrare della
sua Essenza, che è luce nell'amore. Figli miei, come san
Paolo, vi dico: non attaccatevi alla terra! La terra alla
terra finisce. Non fate del vostro ventre il vostro Dio
nell'appagare gli istinti primordiali e carnali: innalzatevi
alle cose celesti, allo Spirito, unendovi la vostra
carnalità per santificarla. La carne, fine a sé stessa, si
corrompe e muore, ma la vostra umanità corporea, unita e
permeata in un'anima, trasfigurata dalla radiosità di Dio,
s'innalza e santifica l'intera persona; la rende atta a
contemplare e a godere della visione della gloria divina in
eterno, ove la simbiosi tra il ricevere e il dare,
nell'estasi della sua luce, è perenne. Ti benedico".
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25 febbraio 2013
"La donna porta in sé la scintilla della vita e, pur se
peccatrice,
c'è in lei riflessa l'immagine della Madre
Santissima"
"Mia piccola Maria, Io ti dono la mia parola. Stasera nel
vangelo vi viene presentato il fondamento, il pilastro da
vivere e che incentra l'insegnamento cristiano: "il
perdono!". E dinanzi a situazioni dure, gravose, di uno
stillicidio continuo, di perdoni importanti, come è
possibile ancora perdonare…? Solo chi è nella preghiera e
che vive dell'amore di Dio può essere capace di questo
perdono. Perdonando, il primo bene che ne acquisite è
proprio per voi, discende come un balsamo sulla vostra anima
ferita dolorante, portando la sua pace, e il Padre Celeste
rimarrà edificato e disarmato poiché dinanzi a chi è capace
di tale perdono non può farsi vincere in generosità e dovrà
perdonare i vostri di peccati.
Mi chiedi come mai tanta violenza e omicidio sulle donne e
come poter, dinanzi a ciò perdonare. Io dico: scempio e
omicidio grida con il suo sangue da terra fino al Cielo, e
che Iddio non vuole: nessuno può conoscere il dolore che ne
prova per l'intensità di un amore sviscerato di Padre
Creatore verso le sue amatissime figlie. Ora Io vi chiedo:
ove sono cresciuti, in quale famiglia, ambiente, questi
figli divenuti malvagi e omicidi? Li hanno cresciuti in un
clima di preghiera, d'amore di Dio, di rispetto e amore per
l'altro, o in un contesto di superficialità, di vuoto, di
sopraffazione e violenza? Dato che, se cresciuti nel mio
amore, ciò non accadrebbe.
La donna porta in sé la scintilla della vita e, pur se
peccatrice, c'è in lei riflessa l'immagine della Madre
Santissima, e satana La odia. Il suo scopo è quello di
portare a distruzione il genere umano, e per questo uno dei
suoi mezzi per giungervi, uno dei suoi attacchi, passa
attraverso la possibilità di vietare che nasca questa
scintilla della creazione alla vita, partendo dall'origine:
dalla donna che ne è il mezzo, la portatrice, ne è il grembo
che la contiene, ed è per natura anche madre nel cuore,
perché nel suo essere femminile è oblativa e portata al
dono, possedendo una maternità sia fisica e sia spirituale;
non in tutte le donne viene vissuta, ma nella sua
maggioranza, e persino la più peccatrice, nel suo essere
madre, essa si dona, ama, protegge; e questa capacità
d'amare ricrea e riscatta queste figlie ed altre creature; e
satana che è l'odio, non può sostenere tale amore che
sottrae l'avanzata al suo potere. Di conseguenza egli
attacca pure la vita nascente e l'infanzia, poiché l'
innocenza ferma ancora il suo potere. Ugualmente per le
creature in grazia di Dio che hanno in esse la scintilla
della vita nella grazia sì da poter far nascere negli altri
la fede, e ciò limita ancora il suo potere. Le anime che
sono nella grazia sono quelle che mantengono un cuore
pietoso, di sentimenti misericordiosi, che possono nascere
soltanto da un cuore materno, di quella maternità contenuta
nelle stesse viscere del Creatore.
Può l'uomo orgoglioso, superbo nella sua virilità maschile
volerle? É come se, accogliendole, venisse in sé annullata
l'autorità della propria mascolinità, considerandoli
sentimenti inferiori e banali, ed è per questo che il nemico
può insidiarsi e fomentare. Lo stesso procedimento può
accadere quando la donna rifiuta questo cuore materno e la
sua umiltà, e si fa dura. Il demonio ispira sempre più
all'uomo la sopraffazione, la violenza, l'odio verso la
donna, che maggiormente possiede e contiene questa
maternità, perché avvenga una spaccatura nell'umanità, l'
incapacità di amare e dare la vita.
Nello modo lo Stato, i politici, e gran parte della Chiesa,
non posseggono questa maternità di Dio, che il Padre ha
infuso nella Madre Santissima perché ne fosse segno e
conquista per voi, per rendervi a Lei simili e migliori, e
di conseguenza non danno rilievo alla grandezza della
nobiltà, della capacità, della maternità della donna, che la
fa vivere e ne porta frutto nel grembo e nel cuore. Ella
andrebbe difesa, tutelata, sostenuta, mentre invece spesso
viene vilipesa, usata, sfruttata ad uso e commercio per
soddisfacimento dei propri istinti.
Cosa fare per quelli che sono stato già feriti ed offesi
gravemente dall'usurpazione, dalla violenza, dall'omicidio?
Figli miei, Io vi dico: venite a Me e sviscerate l'intero
dolore e le vostre lacrime sul mio Cuore Crocifisso: Io vi
comprendo. Chiedetemi la capacità di perdonare perché il
perdono è divino; Io solo ve lo posso dare, e ve lo chiedo
non pensando prima a chi è reo e colpevole e ne è stato
l'artefice, che magari non ne è nemmeno pentito , e non lo
merita. Io vi chiedo di darlo, per mio amore, per i peccati
che ho pagato sulla Croce, per il perdono che dono ai vostri
cuori. Allora il bene scenderà su di voi, la guarigione e la
pace scenderà nel cuore che troverà finalmente sollievo e
vita nuova. Sarà la conquista del vostro Paradiso e l'aiuto
ai vostri cari, per quelli che sono nell'attesa della loro
purificazione, per molti di essi, che possano acquistare
pace e salire prima in Cielo.
Anime mie, il perdono non è giustificare il male fatto che
richiede riparazione dinanzi al Padre Celeste, e in chi se
ne è macchiato, le sue lacrime di dolore e di pentimento
sincero, una pena che sia scontata, perché sia attivata la
sua purificazione e il suo riscatto, non come tanta
giustizia fallace umana, che abbona gratuitamente e non dà
modo così né di pentirsi e né di avere, nel suo percorso di
ravvedimento e di dolore, la possibilità di emendarsi, né di
salvarsi. Ti benedico".
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27 febbraio 2013
"Coraggio, non siete soli!"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo, mentre sto andando
verso Gerusalemme e mi appresso a vivere la mia grande
tribolazione, la mia prossima passione, morte e
risurrezione, Io la manifesto agli Apostoli, elencando nelle
successive situazioni, i dolori da patire. Forse che essi si
dispongono a partecipare alla mia pena…? Essi si preoccupano
quali siano i vantaggi e gli onori che potranno ricevere
dalla mia sequela, e disputano chi fosse tra di loro il più
grande. La madre di Giacomo e Giovanni mi chiede persino
posti di eccellenza per i suoi figli presso il trono di Dio.
L'uomo pensa a volere il primo posto, a primeggiare anche
nelle cose di Dio, nella Chiesa; egli vorrebbe distinguersi
persino acquistando troni superori di potere e nobiltà nei
Cieli.
Io dissi a loro e dico a voi. "Siete disposti a bere il
calice amaro che Io ho bevuto? Non attendetevi, per chi è
sinceramente alla mia sequela di cristiano, chissà quali
tributi, ricompense e onori: più mi si assimila e mi si ama
e più ci si attenda la persecuzione, il combattimento dagli
uomini.
Stasera nella santa Parola Geremia viene perseguitato dai
suoi nemici che cercano di metterlo in fallo poiché la
Parola, che gli viene da Dio, può mettere in crisi la loro
cattiva condotta, la loro cattiva coscienza, e per questo lo
ostacolano e lo combattono per farlo tacere. Se siete miei,
se dite di amarmi, allora siete chiamati, da veri cristiani,
a partecipare con la vostra sofferenza, ognuno di voi, con
una vera partecipazione personale alla mia Passione, per
ricevere e dare salvezza nella Verità che sono; e
nell'essere veritiero non posso che dirvi questo.
Non attendetevi di essere serviti, ma ponetevi in servizio
come Io ho fatto; servite con amore senza pensare a posti di
prestigio. Servite e lasciate a Dio di preoccuparsi del
resto nella vostra vita, e il premio che ne riceverete sarà
quello del posto migliore, del posto che per eccellenza è il
meglio per voi e che il Padre Santissimo vi ha preparato in
Cielo, ove riceverete il compimento dell'amore, del gaudio,
della bellezza, della pace, che nella vita terrena avete
tanto ricercato.
Figli miei, il primo servitore sono Io che non ho cercato
troni sulla terra, ed ho dato la vita per voi su una Croce e
continuamente la offro al Padre in ogni Santa Messa per voi.
Coraggio, non siete soli! Ti benedico". |
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