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Ave Maria!
2 ottobre 2013
"Siate operatori con gli Angeli! Operate con essi che
attendono
che voi li chiamiate in modo che vadano a portare e a
diffondere il bene"
"Mia piccola Maria, viene celebrata la festa degli Angeli
Custodi: ah, se sapeste quale tripudio avviene nel Regno per
gli Angeli! In questo giorno essi si svestono delle loro
tuniche di bianco splendore di luce per rivestirsi di
tuniche d'oro e andarsi a presentare tutti, uno ad uno,
dinanzi alla Maestà dell'Altissimo, portando il loro omaggio
d'amore; e sono miriadi di miriadi… Per ognuno il Padre
Creatore ha dato un nome, ma desidera che anche voi diate il
nome al vostro Angelo Custode, dato che nel nome voi date
attestazione della considerazione di un essere vivente, di
una realtà presente, di una persona. Fatevi loro amici,
figli miei!
Gli Angeli sono dati da Dio quali tutori, confidenti, quali
aiuto, consiglieri, difensori e vostri responsabili che vi
guidano per la via della salvezza. Ma sappiate che sono
anche molto severi: vi amano teneramente, ma sono
intransigenti, integri nella loro adorazione
all'Onnipotente. Sono Puri Spiriti che vivono per la sua
adorazione, ed ogni offesa arrecatagli provoca in loro
dolore e mestizia. Essi vi sono accanto sempre; perderete
nella vita i genitori, i cari, gli amici, ecc… ma l'Angelo
vi sarà continuamente vicino dal primo istante di
concepimento fino alla morte. Vi sarà vicino poi nel
Giudizio nel quale perorerà la vostra causa, vi aiuterà in
Purgatorio consolandovi, vi introdurrà nel Regno. Vivete un
comportamento corretto di chi vive stando alla sua presenza,
rispettoso della sua sacralità.
Gli Angeli sono coloro che vi amano ed adempiono, con la più
grande responsabilità possibile, al loro compito, a vostro
servizio, che Iddio ha loro richiesto. E cosa non fanno per
condurvi, attraverso il viaggio della vita, per il
raggiungimento del Cielo! Quale gioia per l'Angelo Custode
aver condotto un suo tutelato, un figlio di Dio, suo
fratello, al Giudizio, salvo: lo presenta con giubilo
sorridendo, lo offre nelle mani di Cristo Signore,
dicendogli: "Te l'ho condotto, è salvo!". Invece quale
mestizia per un Angelo il cui protetto va perduto:
sconsolato, lo pone dinanzi a Cristo Signore e volge le
spalle con il volto in lacrime.
Siate operatori con gli Angeli! Operate con essi che
attendono che voi li chiamiate in modo che vadano a portare
e a diffondere il bene. Mandate i vostri Angeli dai vostri
defunti perché portino le vostre preghiere, i vostri
pensieri amorosi per loro, i vostri baci e saluti. Esortate
gli Angeli a dare soccorso ai vostri fratelli in bisogno, in
grave necessità. Mandateli ad aiutare e a consolare i vostri
malati, ad esortare e a guidare i vostri figli. Date ad essi
le vostre orazioni: gli Angeli le presenteranno, come
incenso, alla Maestà del Signore. Date nelle loro mani le
vostre sofferenze che si faranno olio profumato, che dalle
altezze regali di Dio, scenderanno per sanare.
Offrite le vostre opere buone agli Angeli che diverranno
gioie preziose da mostrare e deporre nei forzieri celesti
dell'Onnipotente. Date ed offrite nelle mani dell'Angelo
nella Santa Messa le vostre offerte, la vostra persona,
perché ogni Angelo, in processione dinanzi all'altare, le
presenta e le unisce a Cristo Signore nell'Eucaristia per
far sì che siano benedette e fatte sante.
Fatevi bambini, convertitevi, come dice il vangelo: i bimbi
piccini, nella loro innocenza, vedono gli Angeli e sorridono
loro; poi ne vengono smemorati. Ma chi si fa bimbo nella sua
innocenza dell'anima e del cuore, come i Santi, riescono di
nuovo a rivedere la loro presenza, e anche a colloquiare con
essi. Spesso, quando si ha avuto una devozione particolare
per gli Angeli, o per grazia divina, o perché le creature
talmente purificate e prossime al Cielo, moribondi, ne hanno
la visione e ne sono confortati. Pure in Purgatorio, mentre
l'anima si depura e si eleva, nella trasparenza acquisita,
rivede il suo Angelo custode che viene per rincorarlo e
dargli speranza finché, gioioso, gli dica: "Ecco, sei
pronto! Dammi la mano: ti conduco in Cielo!". Ivi ne sarete
compagni per il gaudio eterno. Ti benedico".
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6 ottobre 2013
"Io sono il Verbo Incarnato, la Parola che si è fatta Carne,
che è venuta e viene a parlare, insegnare, guidare l'uomo
non solo nel mio tempo terreno, ma in ogni tempo e
generazione:
continuamente Io parlo"
"Mia piccola Maria, non dispiacertene se tua sorella ti
considera strana, se i sacerdoti non riescono a
comprenderti. Io so il tuo intimo travaglio, il tuo percorso
di dolore; solo Io posso comprenderlo. Oggi la santa Parola
vi dice: "Ascoltate la mia voce! Io sono il Verbo Incarnato,
la Parola che si è fatta Carne, che è venuta e viene a
parlare, insegnare, guidare l'uomo non solo nel mio tempo
terreno, ma in ogni tempo e generazione: continuamente Io
parlo. E come mai allora voi non ascoltate? Perché pochi
recepiscono? Io parlo attraverso il creato che mi
testimonia: se lo si contempla, se si medita dinanzi alla
bellezza, alla perfezione della sua Opera, ne dareste lode
al suo Creatore. Nella natura, in ogni suo suono, Io vi
parlo. Vi parlo mediante la Santa Parola, nel mio Vangelo, e
vi insegno: i miei Ministri ve ne fanno perennemente
richiamo al suo Insegnamento. Come mai pochi lo vivono?
La mia Santa Madre, nelle sue apparizioni, con materna e
infinita pazienza richiama e vi parla per portarvi alla mia
Persona. Quanti sono nel numero dell'umanità coloro che La
seguono? I miei amici, quelli che mi amano e vi esortano
alla via del bene, sono in loro le mie Parole che vi
giungono in aiuto; quanti poi le recepiscono? Figli miei, a
chi si pone in adorazione nel silenzio Io comunico e do'
Parola nella luce che do' alle coscienze. Nell'Eucaristia,
nel ringraziamento intimo, nel colloquio amoroso, Io mi do a
voi e vi trasmetto la mia Parola che è, e si fa Carne in
voi, e vi trasfonde la fede, quella fede che Io vi dono,
sostengo, alimento e accresco ed inala in voi una carità che
si innalza sopra l'umano: non richiede ma ama, si offre, si
fa servizio, e loda il Signore del dono di essere solo un
servitore inutile.
Creature mie, oggi le Sante Messe si fanno rumorose e
chiassose: i canti ricoprono e sovrastano; non danno spazio
ad una preghiera interiore e personale. Questo tempo sacro
spesso si fa distrazione ed esteriore a discapito
dell'intimità, che vi porterebbe al mio ascolto. Venite a Me
nel silenzio, nel silenzio nella mente, lontano dal
frastuono del mondo, nel silenzio del cuore e dei suoi
richiami. Se venite a Me con le mani aperte e il cuore
desideroso, come non potrei ricolmarvi di Me, della mia
Parola? Ponetevi in ascolto! Ti benedico".
"Dì a don... che ho accoltato il suo "Eccomi!", ma che egli
viva fiducioso e abbandonato nella fede, nel percorso alla
quale lochiamo, che è un disegno che Io traccio nella via
alla salvezza. Non ha bisogno di richiedere, anche
attraverso di te, altre conferme".
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7 ottobre 2013
"Amate il Rosario, recitatelo, diffondetelo!
Chi lo vive di certo è per lui pegno di sicura salvezza"
"Mia piccola Maria, oggi, già alla vigilia, si celebra la
Beata Vergine Maria del Santo Rosario: questa preghiera è
stata ottenuta e impetrata dalla Madonna per il suo Fuoco
d'ardente amore al Padre Santissimo e per le sue lacrime
offerte per il dolore patito; preghiera potente che la Madre
Santa ha donato a voi perché essa fosse difesa, baluardo ai
colpi, agli attacchi del demonio, intercessione a aiuto per
i vostri bisogni e necessità, lode al Padre Celeste nella
meditazione dei suoi Santi Misteri.
Il Rosario sono le mani di Maria che traboccano delle vostre
preci, che in questa preghiera si fanno boccioli di rosa che
la Madonna presenta all'Onnipotente che benedice, e che
formeranno in futuro la cintura d'oro che ornerà i vostri
fianchi sulla vostra tunica celestiale.
Quante vittorie con il Santo Rosario, quanti frutti, quanti
beni e grazie elargite nel corso della storia e dei secoli
sull'umanità! É potente presso il Padre Celeste; eppure la
maggior parte che lo recitano sono per lo più solo donne,
mentre la Madre Santa desidera e richiede che lo preghino
tutti: bambini, giovani, uomini, religiosi e sacerdoti. E
questi ultimi per lo più lo relegano ai laici,
considerandolo una devozione popolare per i sempliciotti e
le donne in tarda età. Ahimé, se ne comprendessero il tesoro
capirebbero le Ave Maria che, se meditate, vissute, recitate
con il cuore e nella verità, portano sempre con certezza i
suoi benefici effetti. Se tutti dicessero il Rosario,
vivendolo, nella Chiesa sarebbero sconfitti in essa i
demoni, verrebbero appagate ed esaudite le sue richieste ed
esigenze: quale fecondità all'apostolato e che ricchezza di
vocazioni ne nascerebbero!
La Madre Santissima prende le Corone del Rosario e, dopo
averle fatta benedire dall'Altissimo, le fa discendere come
petali di grazie sull'umanità, simili a fiocchi di neve, che
nel loro candore ricoprano le creature. Amate il Rosario,
recitatelo, diffondetelo! Chi lo vive di certo è per lui
pegno di sicura salvezza. Esso è la cintura che vi lega a
Lei e che non permetterà che andiate perduti: è il seno con
cui vi allatta del latte della Grazia, quel Latte che vi
santifica e vi permette d'introdurvi al Seno del Padre
Celeste che trabocca, nella terra promessa dell'Eden, di
latte e miele di felicità. Recitate il Rosario! Avrete la
Madonna che vi aiuterà al trapasso: vi accompagnerà con la
Misericordia, la tenerezza e la pace di una Madre nel
passaggio, e quale Madre…! Ti benedico".
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9 ottobre 2013
"Insegnaci a pregare, Maestro!"
E qual è la disposizione per porsi in contatto con il Cielo?
Il "Padre nostro" che vi insegno vi risponde…"
"Mia piccola Maria, oggi nel vangelo gli Apostoli mi si
accostano e notano estasiati il mio Volto radioso,
illuminato, estatico per la notte di preghiera e comunione
con il Padre mio, e per questo mi chiedono: "Insegnaci a
pregare, Maestro!" E qual è la disposizione per porsi in
contatto con il Cielo? Il "Padre nostro" che vi insegno vi
risponde: accogliere, credere e amare la Paternità di Dio;
tutto il resto viene con sé. Amando il Padre Celeste si
accoglie la sua Santa Volontà, ci si rende fiduciosi alla
sua Provvidenza che non farà mancare il pane del corpo e il
Pane dello spirito. Egli vi aiuterà nel vostro percorso al
perdono: vi difenderà e vi libererà dagli attacchi del
maligno. Tutto nasce dal Padre, tutto è suo dono; e nella
misura in cui si vive e si ama la sua Paternità ci si pone
in relazione, si crea amicizia, alleanza: si vive una
partecipazione filiale, amorosa, da Padre a figlio, da
Creatore a creatura, da Amante ad amato. Iddio vi ricolma di
tutte le necessità, ed offre Sé stesso.
In questa dimensione Egli trasfonde in voi la sua Paternità,
il suo Amore pietoso e misericordioso, e richiede a voi la
medesima capacità di farsi parte con l'altro, di divenire
l'ala che si alza per proteggere il fratello, come fa la
chioccia con i suoi pulcini, che difende, simile alla lupa,
i suoi cuccioli e li pone al sicuro nella tana, simile alla
madre che cura le sue creature; così voi vi farete
protezione, difesa, cura del vostro fratello: cuore, mani, e
casa, a tutela del prossimo che è figlio del medesimo Padre.
Voi ponetevi in preghiera verso il Cielo per la salvezza dei
fratelli: vi farete sua Carità per diffondere e rendere vivo
il suo amore. Ti benedico".
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11 ottobre 2013
"Questi sacerdoti che non credono a quest'azione indefessa
del nemico
non credono nemmeno nell'integrità del mio vangelo"
"Mia piccola Maria, benedico tutti quelli che mi
presenti; ma non essere così severa con la tua parrocchia
nella quale ci saranno grandi cambiamenti. Stasera nel
Vangelo mi accusano di liberare gli uomini dal demonio con
il potere di Beezebul, ma Io dico: "Come può satana
scacciare sé stesso? Quale guadagno ne avrebbe? In questo
modo si disgregherebbe il suo regno; e se non è il demonio
che scaccia non può essere che il potere di Dio a liberare
dal suo dominio. Il diavolo è come un lupo feroce con la
bava alla bocca nella ricerca continua, instancabile, di
divorare l'uomo: egli lo odia, lo vuole distruggere; come
può quindi liberarlo dalla sua prigionia e dal suo potere
che lo incatena? Mentre Io, vostro Medico e Redentore,
libero le creature, e le libero per amore; e l'amore non è
la qualità che gli appartiene.
Venite a Me voi, figli tormentati dal demonio, posseduti,
vessati, attaccati… solo il Dito di Dio ha il potere di
sanare da lui; da soli non potete nulla, e nemmeno cercando
aiuto in altri esseri umani. Io vedo: quanti di questi figli
tormentati che cercano di liberarsi per mezzo di pseudo
guaritori di ogni titolo; e inizialmente possono anche
usufruire di un certo sollievo, di un'apparente, transitoria
liberazione, ma il nemico, come dice il vangelo, va alla
ricerca di altri suoi sgherri, peggiori di lui, per tornare
a devastare l'anima.
Figli miei, ricorrete al sacerdote che ha questo potere
datogli dal Cielo. Fatevi imporre le mani sul capo e fatevi
benedire, fatevi fare esorcismi, fatevi ungere con l'olio
benedetto: dite che celebrino e che vi ricordino nelle Sante
Messe; e così, come Io vi insegno, fatevi una corazza che lo
Spirito divino vi intesse con i Sacramenti, con una vita
corretta e impregnata di carità, che profumi di preghiera.
Questa corazza vi protegge: i dardi del nemico, al suo
impatto, si piegheranno e cadranno a terra, e i suoi morsi,
i suoi denti aguzzi non potranno forarla.
Molti diranno: "I sacerdoti non credono e quest'azione del
diavolo, non operano liberazione da lui". Io vi dico che
essi saranno grandemente responsabili delle lacrime dei miei
prigionieri poiché non hanno combattuto contro il mio
nemico, lasciando gemere i miei figli tra le sue mani.
Questi sacerdoti che non credono a quest'azione indefessa
del nemico non credono nemmeno nell'integrità del mio
vangelo; vivono un sacerdozio mondano e vuoto e non si sono
ancora incontrati con l'amore di Dio: è un sacerdozio
spento.
Nella prima lettura per questo esorto: "O sacerdoti, fate
penitenza, piangete i vostri peccati e quelli del popolo.
Digiunate! Solo chi vive questa continua purificazione può
operare liberazione nelle anime. A questo lavacro interviene
l'azione di Dio che colma il sacerdote del potere dello
Spirito Santo che dà a lui fortezza, ardire, sapienza: si
fanno così guerrieri che combattono, che si pongono a difesa
dinanzi alle genti. Dinanzi all'Opera, all'intervento di Dio
che riveste di Sé, dei suoi attributi, il demonio da belva
si fa povero cane ferito che languisce, guaisce nel terrore,
e fugge da voi. Ti benedico".
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12 ottobre 2013
"Mai come in questo periodo il messaggio di Fatima è
attuale,
non superato e ancora non compiuto, come invece molti
affermano"
"Mia piccola Maria, Io mi protendo su tutti quelli che mi
porti, mi curvo su di essi: li benedico, do' la mia carezza
ed il mio aiuto. Stasera voi anticipate la solennità della
Madonna di Fatima, che giunge, nella sua Immagine, nel
santuario di Roma. Lei viene per ricevere nelle sue mani
l'offerta al suo Cuore Immacolato che il Santo Padre le farà
dell'intera umanità. La Madonna attende la sua
consacrazione, che se fosse stata effettuata già a suo
tempo, come aveva richiesto, il mondo non sarebbe finito
nelle difficoltà di questi vostri tempi: non ci sarebbero
stati i tanti dolori che hanno segnato il vostro secolo.
Quest'affidamento allevierà, per i meriti dell'unione di
Pietro alla Maternità di Maria, una purificazione tanto
penosa. La Madonna viene per ricordare alle creature e al
popolo romano che Lei non li abbandonerà e sarà loro accanto
nei tempi gravosi che Roma dovrà affrontare. Mai come in
questo periodo il messaggio di Fatima è attuale, non
superato e ancora non compiuto, come invece molti affermano.
La Madre, come allora, richiama alla penitenza e a
conversione: conversione e penitenza, se il mondo vorrà
salvarsi, poiché esso è tutto ricoperto e invasato dalla
lebbra del peccato. Come a Naam, nella prima lettura, Ella
vi invita a lavarvi. Egli lo fa nel fiume Giordano per sette
volte, e ne riacquisterà la salute e la sanità di una
carnagione tornata giovane e intatta. Pure voi tuffatevi nel
pentimento, nel lavacro delle vostre lacrime: tornate alla
Confessione per emendarvi, vivete i Sacramenti che
continuamente vi lavano e vi ricreano la grazia della
giovinezza dell'anima. Se vivrete questa di purificazione
non avrà più motivazione che giunga l'altra, molto più
gravosa. Lei vi invita a seguirmi, a compiere ciò che vi
dico, poiché solo in Gesù Cristo vi è salvezza, e vi precede
nella via.
La Madonna viene per richiamarvi ad essere grati,
riconoscenti al Padre Santissimo che tutto vi dona, a non
farvi simili ai dieci lebbrosi che, pur sanati dalla lebbra,
uno solo tornò per ringraziare del beneficio ricevuto. Anche
oggi così pochi sono quelli che danno lode in verità di
cuore all'Altissimo Signore, riconoscenti del bene ottenuto
da Colui che ne è l'Autore e l'Artefice. Solo chi sa lodare
Iddio ha capito, si è posto in conversione, ha iniziato ad
amare. La Madre Santissima viene per sollevare l'uomo e
innalzarlo a Dio. Ti benedico".
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14 ottobre 2013
"Pur se apparissi, la maggior parte degli uomini, e anche
della Chiesa,
non crederebbero: darebbero ogni spiegazione umana e
scientifica a tale evento"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo gli uomini
cercano segni, prodigi, per poter credere; ma Io dico loro
che è una generazione malvagia e non le sarà dato che il
segno di Giona. Pure quest'oggi gli uomini cercano portenti
e segni eclatanti per voler credere, ed Io dico: "É forse
diversa questa generazione da allora?". Anzi essa è più
perversa; per questo non le varrà dato che il segno di
Giona. E cosa è questo segno se non un tempo di dolore e
sofferenza che sarà purificazione per la rinascita e la
risurrezione di un mondo nuovo? Non sono bastate le
innumerevoli grazie: il costo della mia vita che vi ha
offerto la Redenzione, la Santa Chiesa, la testimonianza del
Santi, le perenni e continue catechesi, i Sacramenti, le
Apparizioni e i richiami della mia Santa Madre, gli infiniti
benefici ricevuti. Non è bastata l'infinita pazienza e
l'amore di un Dio per cui vi dico: "pur se apparissi, la
maggior parte degli uomini, e anche della Chiesa, non
crederebbero: darebbero ogni spiegazione umana e scientifica
a tale evento, ogni loro ragione, pur se si trovassero
dinanzi alla mia Persona, poiché la durezza del loro cuore
li rende prigionieri di satana che li acceca.
Non sono bastati baci e abbracci nell'amore da parte di Dio
per avere accoglienza alla fede in quest'ultimo periodo
storico; dovrà quindi intervenire la sofferenza: uno
sconvolgimento nel mondo che stravolga i piani umani che
legano all'indifferenza, ad un modo di vita che indurisce e
inaridisce, conduce le creature alla perdizione. É per la
salvezza che giunge il travaglio di un parto che solo può
dare la rinascita di un'umanità nuova. Il segno di Giona,
che è la mia Passione, morte e risurrezione, è ridato a voi
perché è solo mediante questo passaggio vissuto che si fa
vostro e vi purifica: c'è la conquista e la visione di una
rinascita a vita nuova. É questa partecipazione che vi potrà
lavare e vi potrà cambiare il cuore. Ne verrà alla luce un
mondo che si farà umile, che saprà alzare le braccia in alto
verso il Cielo e saprà dare la mano al fratello
nell'accoglienza di un'umanità che si fa famiglia.
Ne nascerà una Chiesa che si farà povera, pura e santa, una
Chiesa vera che non cerca più grandezze e primati; non è
protagonista di sé, ma si piega al servizio, non fatto di
bei concetti, di parole altisonanti, ma di una testimonianza
concreta, come dice questo Papa: un servizio che si sporca
le mani nel raccogliere e assistere le povertà del popolo.
La Chiesa diventerà Casa di preghiera e di adorazione al
Padre Santissimo, e non più teatri... L'uomo tornerà ad
amare, dato che la sofferenza avrà lavato e sciolto il gelo
che lo attorniava, e saranno slegate le catene del nemico
che lo imprigionava; e l'anima sarà di nuovo pronta a
ricevere in sé l'azione dello Spirito Santo. Ti benedico".
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17 ottobre 2013
"Andate dalla Madonna, invocatela, amatela! Lei che ha dato
Carne alla Parola,
incarnerà in voi la Parola divina, che si farà Sapienza"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo riprendo i
dottori della Legge, che hanno la chiave della conoscenza
delle Sacre Scritture di allora, che hanno studiato, ma che
non sono entrati nella loro interiorità: non ne hanno
acquisito la Sapienza divina e non ne fanno entrare gli
altri poiché non ne hanno dato testimonianza, non
riconoscendo e non accogliendo Me, il Verbo Incarnato, la
Parola che ha ispirato la Sacra Scrittura.
Tutt'ora oggi: teologi, sacerdoti, catechisti, nei seminari,
ecc… hanno la chiave della conoscenza di Essa perché l'hanno
studiata, ma non ne hanno acquisito la Sapienza; e il loro
insegnamento spesso travisa, deforma, cambia il mio; la fa
divenire una parola dotta, psicologica, umana, ma ne snatura
il senso che è soprannaturale, sacro, spirituale: non mi
rispecchia, non mi incontra. Per entrare nella Sapienza non
ci vuole la mente, ma il cuore. Solo con il cuore si
acquista la conoscenza reale di Dio. Ci vuole il cuore che
pulsa e batte, e che dà vita. Senza di esso è parola morta:
non fruttifica. Ci vuole l'irradiazione dello Spirito Santo,
la sua Energia santificante che feconda e dà nascita: senza
è un seme sterile, non ci sarà raccolto.
Non basta la mente e né la cultura, mentre chi, pur
conoscendo poco, ha cuore, è ricco di Spirito Santo; pur nel
silenzio, pur senza emettere suono dalla sua bocca è segno
fattivo, tangibile: testimonia nella sua persona e
santifica, poiché in lui vive la mia Parola. Come avere il
cuore e lo Spirito Santo? Figli miei, non basta studiare,
bisogna pregare e amare la Santa Parola, in adorazione
presso il Santissimo Sacramento, ove Io dono il cuore e vi
irradio di Spirito. Andate dalla Madonna, invocatela,
amatela! Lei che ha dato Carne alla Parola, incarnerà in voi
la Parola divina, che si farà Sapienza, che diviene chiave
che aprirà molti cuori perché possa entrare la santità. Ti
benedico".
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19 ottobre 2013
"Molti dicono: "Io ho tanto pregato, ma non sono stato
esaudito". Io rispondo…"
"Mia piccola Maria, Io sono la tua compagnia e vedrai che
le cose cambieranno. Stasera nella santa Parola e nel
vangelo si mette in evidenza l'importanza fondamentale della
preghiera. Cos'è la preghiera? É il dialogo tra l'uomo e
Dio, il rapporto tra la creatura e il suo Creatore. Quando
volete avere una relazione con un altro dovete farlo
mediante il dialogo; quando cessa la comunicazione ne
termina l'unità. Attraverso la preghiera il Padre Santissimo
nutre del suo Amore, riforma a santità, ricrea nella grazia
le creature. Molti dicono: "Io ho tanto pregato, ma non sono
stato esaudito". Io rispondo: "Come avete pregato, e che
cosa avete chiesto?", dato che se la preghiera è vera,
buona, umile, fiduciosa, essa è simile all'attrattiva della
calamita al ferro: passa attraverso il Cielo e fa scendere
lo Spirito Santo nella Manna delle sue grazie. Ed anche
quando, figli miei, l'orazione è buona, è vera, deve essere
perseverante e fiduciosa poiché essa è una medicina: ogni
invocazione, ogni prece, è come una compressa, un farmaco,
che risana ma che ha bisogno dell'intero percorso di cura
per la sua guarigione. La preghiera è un'opera di creazione
al bene, ed ogni opera in Dio ha necessità del suo tempo.
Il Padre Creatore aveva già presente nel suo Pensiero e
desiderio la creazione del mondo, ma ha avuto bisogno dei
suoi giorni per attuarla, ed era cosa buona; un bimbo è già
esistente nel concepimento ma deve alla gestazione dei suoi
nove mesi e al parto la sua nascita e visibilità. Un frutto
è già presente nel seme ma necessita della sua maturazione
per far sì che sia completo e atto a mangiarne. Il pane già
sussiste, nel suo futuro, nelle spighe di grano, ma ha
l'esigenza della sua lavorazione perché giunga alla tavola.
Figli, dovete essere coerenti e perseveranti: non stancatevi
nella preghiera!
La Parola stasera vi presenta Abramo: è per la sua fiducia e
instancabile prece che ha ottenuto la protezione divina e la
vittoria sui suoi nemici. E nel vangelo è per l'insistenza,
anche invadente, della vedova, che il giudice, pur malvagio,
per non essere più infastidito, perora la sua causa e ne
ottiene la giustizia. Quanto più, Io vi dico, il Padre
vostro lo farà per voi? Ah, se tutti gli uomini alzassero le
mani al Cielo, impetrando al Padre Santissimo! La loro
invocazione e supplica diverrebbe una potenza di esplosione
da far scaturire e discendere tutti i benefici delle altezze
celesti sulla terra, sicché ci sarebbe vittoria piena su
ogni male, guarigione sui malati, e la fede verrebbe
irrorata a crescita ovunque sul mondo. L'unità della
preghiera è forte ed ottiene anche la brevità del suo
effetto ma, pur se la vostra orazione rimane solo personale,
intima, non demordete! Abbiate fiducia che Io ascolto; essa
è segno di sicura salvezza per voi, per i molti per i quali
avete pregato, pur doveste attendere per l'intera vita: essa
sarà esaudita. Siate certi che verrà premiata. Ti benedico".
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21 ottobre 2013
"Il mio divin Sangue è tesoro infinito e incommensurabile,
farmaco di salute per ogni male e rimedio ad ogni bisogno e
problema"
"Mia piccola Maria, io soffio nella boccuccia della tua
nipotina per far sì che il mio alito dia a lei di nuovo il
giusto respiro. Poso la mia mano rinfrescante sulla fronte
febbricitante di tua figlia; dono la mia carezza salutare su
tutti gli altri. Oggi nel vangelo vi viene detto che il
valore della vita di un uomo non è nei suoi possedimenti, ma
nella ricerca dei beni eterni. Tutto vi verrà ripreso e
tornerete da Me nudi, poiché anche il corpo vi verrà
richiesto e porterete solo il bene che avrà impreziosito,
simile a gemme, l'anima vostra.
Volete essere i ricchi del Cielo? Date ed amate! Invece gli
uomini si affannano, si dibattono per possedere i beni
terreni, alla ricerca di una felicità che è spesso vacua,
velenosa e che si perde. Io vi dico. "Colmatevi di opere di
misericordia, di carità: amate! Fate tutto ciò che potete
nel fare il bene". Io vedo moltitudini di genti prevaricare
sul fratello per ammassare i propri granai, impoverendo gli
altri e, in questo modo, parte dell'umanità trabocca nello
sterco del superfluo, mentre l'altra geme nella fame. Si dà
spesso colpa al Padre dei Cieli delle miserie, delle
indigenze dei poveri. Io vi dico che se ci fosse equità,
giustizia, se non ci fosse furto, ciò che il Padre
Santissimo dispensa sulla terra, nella sua Provvidenza,
sarebbe bastante per tutti e per ogni necessità.
Oggi che ricordate San Gaspare del Bufalo sappiate che era
povero, così povero da rasentare l'estrema sopravvivenza:
viveva della carità offerta ma, irradiato dalla Luce dello
Spirito Santo, ricco di Lui, aveva compreso, in verità, a
cosa bisogna dare valore, e ne portava e sbandierava il
vessillo ovunque, il vessillo rosso del mio Preziosissimo
Sangue, che adorava, pregava, invocava, divulgava: vi
operava, sicché nel bene, nella carità, nella santità che ne
traeva, si spargeva ovunque, sul suo cammino, una scia d'oro
della sua preziosità.
Il mio divin Sangue è tesoro infinito e incommensurabile,
farmaco di salute per ogni male e rimedio ad ogni bisogno e
problema. É liberazione dagli attacchi del nemico, dalle sue
catene che, al suo apparire, indietreggia e fugge
terrorizzato. Il mio Sangue Santissimo si fa chiave che
apre, dissolvendo, le prigioni del Purgatorio; è Energia di
fortezza nei tempi di combattimento e di prova; è mezzo
straordinario di santificazione per la Redenzione che offre
in conversione, purificazione e vita nuova nella carità.
Esso è scaturito dalle mie Vene regali; non ne ho trattenuto
in Me nemmeno una stilla per far sì che ve ne poteste
abbeverare, infondervene, in modo che nelle vostre di vene
scorresse il mio, che vi rende nobili, regali, santi: è il
Sangue di una Dio! Non ha mai fine, scorre continuamente e
forma un oceano d'oro nel quale vi chiedo di immergervi per
acquistarne le ricchezze, la bellezza, i tesori divini. E
come lo potete? Andando ad abbeverarvene nell' Eucaristia:
adorandola, e invocandolo, offrendolo al Padre, operando e
intercedendo per i suoi meriti.
Volete sanarvi da ogni male o ricorrervi per ogni necessità?
Adorate e nutritevi del mio divin Sangue! Volete liberarvi
ed aiutare gli altri a liberarsi dalle catene del nemico?
Invocate, pregate e offrite il mio Preziosissimo Sangue.
Volete spalancare le porte del Cielo ai vostri defunti,
abbreviarne la pena? Chiedete per i meriti del mio Sangue
Santissimo. Volte aiutare i moribondi nel loro transito,
avere forza nel tempo di croce, vivere e diffondere la
santità? Offrite, offrite il sacrificio del mio divin
Sangue.
Figli miei, nella misura in cui avrete operato il bene,
amato per i meriti di questo mio Sangue salutare e
redentivo, voi formerete una scia d'oro, una sorgente, un
laghetto, un ruscello d'oro che vi accompagnerà e vi sarà
sempre intorno, arricchendovi per l'eternità. Ti benedico".
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23 ottobre 2013
"Il Paradiso, il Purgatorio, l'inferno sono realmente
esistenti, presenti, operanti.
Ma la Chiesa ne parla così poco"
"Mia piccola Maria, Gocce di luce è mia luce: i
chiaro-oscuri entrano quando riguardano le vicende personali
poiché dovete vivere la fede; ma tutto ciò che riguarda la
sapienza, è di Dio, è mia verità.
Ecco, se tutti conoscessero la data, il giorno, l'ora della
morte, molti, i più, non si lascerebbero trovare
impreparati: emenderebbero la loro coscienza e farebbero il
bene non compiuto e si convertirebbero a Dio, ma non se ne
avvedono; lo avvertono come un traguardo lontano, mentre
essa non ha età e vi corrono incontro senza esserne pronti:
resteranno sorpresi e sgomenti di una vita eterna che
continua sia nella condanna come nella salvezza.
Anche oggi quanti figli hanno varcato la soglia del trapasso
dalla vita umana a quella sopranaturale e, la maggior parte
di essi, erano sconcertati e disorientati. Eppure il
Paradiso, il Purgatorio, l'inferno sono realmente esistenti,
presenti, operanti. Ma la Chiesa ne parla così poco; e se a
volte incontra il discorso sui defunti traccia il Purgatorio
come una blanda realtà formata da uno stato di nostalgica
lontananza da Dio, che è per pochi, figli miei; i più
passano nel tormento, lambiti e riarsi dalle sue fiamme
purificatrici. É per questo, per evitarvi ciò, che vi
chiedo: siate pronti, desti, nel vivere il santo timor di
Dio, la carità, amando.
Per dare senso al tempo che passa e non si trattiene, non si
ferma a voi, al bene che fate, all'esistenza che vivete,
siate coscienti degli anni che avete avuto in dono: passano,
e non tornano più. Per questo vi esorto accorato,
particolarmente gli uomini di chiesa, e coloro che hanno
ricevuto doni divini, doni sacri, e che sono addentrati alla
sua conoscenza: ad essi di più sarà richiesto, per la
maggiore responsabilità; e se avranno peccato senza
emendarsi o non hanno operato, per negligenza, grave sarà il
Giudizio e la pena! Mentre per quelli che non hanno
conosciuto il vangelo, come si legge stasera, per quelli che
non sono cristiani, pur avendo peccato, più lieve sarà la
pena.
Anime care, il Padre Onnipotente è la Misericordia, e vi
offre tutti i mezzi di salvezza, di perdono e assoluzione
dai vostri errori, e pone, nel mare della vostra esistenza,
i salvagenti, zattere, barche, della sua divina Misericordia
a cui aggrapparvi perché voi viviate e doniate misericordia
ai vostri fratelli. Ma se ad essa non avete fatto ricorso e
trovato rifugio, in verità, Iddio è Padre Giusto e tutto
verrà filtrato dell'anima, e richiesto il conto. Da Padre
Egli valuterà quando il peccato commesso è stato debolezza
umana: se perché oppresso e spinto dal dolore e
dall'affanno, o se avete peccato per non curanza, per
superficialità, per non combattere, perché avete pensato
solo a voi stessi.
Siate vigili, operanti! Non lasciate che il sonno malsano
del demonio, come nebbia si posi nelle coscienze, e vi
addormenti. Simili agli studenti solerti che si affannano
nello studio per esser pronti a superare l'esame, simili
agli atleti che si allenano instancabili per la vittoria;
ugualmente voi operate per Me in modo che, nel varcare la
soglia dell'eternità, non avrete amare sorprese; ma la
sorpresa della meraviglia del Cielo! Ti benedico".
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26 ottobre 2013
"É entrato nella Chiesa uno stato di fariseismo:
si è fatta, in molta di essa, razionale, dotta, superiore:
vuole detenere un potere"
"Mia piccola Maria, le tue sono miserie, ma Io sono con
te perché tu cresca nel mio cammino. Puoi dire a don… ciò
che hai ascoltato nella catechesi di don Amorth, per
avvalorare la sua chiamata che, nell'apparizione della
Madonna a San Vincenzo Pallotti, Ella disse: "É sublime
l'ufficio del Ministero di esorcista poiché esso riprende i
passi di mio Figlio nel cammino della Redenzione. É compito
del sacerdote, il primo, quello di liberare l'uomo da
satana. Quanto bisogno c'è di avere esorcisti, di liberare
un popolo che geme, oppresso, dominato e schiavizzato dal
demonio!
Il problema, all'origine, sta proprio nella Chiesa: è dalle
sue cariche più alte che viene arrestata tale Ordinazione
per una macchinazione subdola e sottile del maligno che non
vuole che ci siano guerrieri che lo combattano e possano
arrestare e contrastare il regno del suo dominio. E perché
avviene questo? Lo dice bene il vangelo di stasera: è
entrato nella Chiesa uno stato di fariseismo: si è fatta, in
molta di essa, razionale, dotta, superiore: vuole detenere
un potere, non vuole quindi apparire ridicola, accogliendo
riti ritenuti superati e medioevali; vuole mantenere
un'apparente immagine di forma, di modernità, per
l'accettazione del mondo. É entrato, da tempo, questo fumo
nero di satana che porta, come descrive il vangelo: boria,
autosufficienza, saccenza, poiché ci si ritiene, dato che si
è alla conoscenza e al servizio di Dio, che ciò è bastante a
sé: ci si ritiene giusti e sopra le righe dei poveri
peccatori; non se ne comprende la necessità, il grido di
dolore dei miei poveri figli. Se ci si riconoscesse
peccatori, miseri, ultimi, nella povertà di sé e del proprio
stato, tra poveri ci si riconosce e ci si comprende: si
parteciperebbe al bisogno dell'altro.
Come avviene la liberazione? Base fondamentale è la
preghiera, la Santa Messa, i Sacramenti, il digiuno, la
carità: in questo modo i fedeli possono unirsi ed
accompagnare i sacerdoti; ma non solo, vengono dati alla
Chiesa segni e mezzi specifici propri, quali quello
dell'esorcismo, della preghiera di liberazione,
l'imposizione delle mani, l'unzione dell'olio degli infermi,
che non appartiene e non viene dato solo per i moribondi ma
per tutte le creature, e soprattutto per quelle tormentate
nelle malattie mentali che sono spesso fomentate dal
demonio. Se questo fosse effettuato, il Soffio dello Spirito
Santo si farebbe forte, impetuoso, gagliardo, sì da
allontanare le tenebre, l'oscurità o la nebbia velenosa che
il nemico sparge ovunque: le nubi si squarcerebbero sì che
la luce del Sole tornerebbe ad illuminare la Chiesa,
l'umanità; e le anime non sarebbero più tormentate da lui
perché protette e difese da una Chiesa che si fa dico".
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30 ottobre 2013
"Fatevi creature spirituali, dato che lo Spirito che vi
trasforma,
ve ne rende atti, capaci: vi plasma a saper passare per la
porta stretta"
"Mia piccola Maria, tu ti spaventi, figlia mia, ti lasci
prendere dal terrore dello strepitio al fracasso che ti fa
il demonio; lo so, la sua azione è dura, ma Io c'ero. Egli
usa i tuoi figli, entra attraverso le loro miserie e, in
quel dato tempo sotto il suo influsso, sono come posseduti
dalla sua azione che egli compie contro di te proprio per
disarmarti e portarti alla disperazione a causa di questa
mia Opera. Ricordati però che Io ci sono, e mi farò ancora
più palese della mia presenza con te.
La Parola stasera vi dice che lo Spirito viene in soccorso
della debolezza dell'uomo. Eh, sì! Gli uomini sono così
deboli nelle loro fragilità, e nelle vicende che devono
affrontare, e cadono, cadono nello sconforto,
nell'abbattimento, lasciando così anche la mia Via. Questa
debolezza però non è di giustificazione poiché Iddio dona ad
essi lo Spirito Santo che viene in soccorso, dà fortezza
negli eventi da affrontare, luce nel percorso che è via di
rettitudine a di giustizia, consolazione allo sconforto. Lo
Spirito forma la coscienza, plasma l'essere a Sé, viene a
supplire all'incapacità umana. Egli, vivendo in voi, agisce
ed opera ciò che voi non potete, ma vi aiuta a trarre il
meglio della vostra persona; vi dona la Parola, vi fa arditi
nel vivere la Volontà di Dio.
Fatevi creature spirituali, dato che lo Spirito che vi
trasforma, ve ne rende atti, capaci: vi plasma a saper
passare per la porta stretta di cui parla il vangelo
stasera. Non si entra nel Regno se non ci si piega, se non
ci si abbassa ad entrarvi; e lo Spirito vi modella perché vi
facciate umili, piccoli e conformi a tale passaggio. Molti
di quelli che, pur non avendola varcata, verranno ugualmente
con orgoglio e pretenziosità a bussare alla mia porta, ma Io
dirò ad essi: "Non vi conosco!". Essendo stati primi sulla
terra per il loro potere, ancora crederanno, nella loro
superbia, che esso valga, che abbia valore e diritto, per la
loro entrata nel Regno; ma da questa parte questo potere
umano, transitorio e fallace, non ha più nessun valore, non
conta niente.
Essi, non possedendo lo Spirito Santo, non sono passati,
piegandosi in umiltà per la porta stretta; hanno fatto
fuggire lo Spirito, contristandolo con le loro opere inique,
e le tenebre li hanno permeati: tenebre che non permettono
la vista di tale porta; la loro grandezza nella boria e
nelle vanità non li ha resi piccoli per piegarsi: tenebre
alle tenebre, essi verranno calamitati ad esse, a quel regno
degli inferi a cui appartengono, e di cui la Chiesa ha così
vergogna di parlarne, e che Io vi riporto alla sua realtà,
non per spaventarvi, figli miei, ma per salvaguardarvi
perché non vi cadiate: luogo chiuso… non più porte lo
recingono, ove non c'è più cambiamento, né speranza, non
varca più luce, dato che la luce è sostanza ed essenza dello
Spirito Santo, ed è per chi lo ha ospitato, seguito, amato.
Ti benedico".
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31 ottobre 2013
"Invocate lo Spirito Santo, amate la Madonna, fatevi
fratelli i Santi!
Date a loro il vostro cuore e le mani, ed essi vi aiuteranno
a farvi santi"
"Mia piccola Maria, in questa notte vengono compiute
molte scelleratezze che si camuffano sotto specie di festa
(*), compiute in onore e nel nome di satana, per dare
maggior forza al suo potere. Molte dovrebbero essere le
Comunioni e l'adorazione in riparazione, e per contrastare e
limitare tale azione malefica.
Stasera la Chiesa, alla sua vigilia, celebra la solennità
dei Santi. Cosa è questa solennità? É la festa del Paradiso:
il giubilo di tutti i suoi abitanti che, per farne parte,
per entrarvi, non possono che essere Santi. E cosa fanno?
Godono, gioiscono, amano! Godono dell'amore di Dio,
gioiscono fra di loro, e amano ricevendo quell'amore
traboccante dall'Altissimo Signore, e fra gli stessi Beati:
un amore che travasa per la sua fusione e ne viene sparsa la
sua essenza, il suo profumo, l'energia, per l'intero
Paradiso, sul Purgatorio e sulla terra. Essi vivono una
felicità che non è ferma, non è statica, ma in perpetuo
movimento nella misura in cui si accresce la conoscenza di
Dio, il godere della sua presenza, faccia a faccia, del suo
ardore, sì che lo spirito dei Beati si dilata e maggiora la
sua possibilità di ricevere sapienza e amore che evolve in
un gaudio che sviluppa ed amplia senza fine.
Chi sono i Santi? Sono coloro che hanno amato il Signore e
L'hanno seguito; e lo sono anche quelli che, pur facendo
parte di altre religioni, e non conoscendone l'identità, Lo
hanno però vissuto nella concretezza della vita, nella retta
coscienza e nel bene fatto; quando poi si troveranno dinanzi
al Signore nel Giudizio personale, nella scelta alla sua
adesione, essi si fanno Santi.
Come divenire Santi? Il Vangelo delle Beatitudini di stasera
vi risponde: fatevi poveri in spirito, miti della terra,
accoglienti delle persecuzioni, fedeli alla lotta per la
giustizia e per il bene, testimoni per il mio Nome e per la
fede. Santi si fanno, come dichiara la santa Parola, coloro
che lavano le loro vesti nel Sangue dell'Agnello: quelli che
hanno lavato la loro anima nel proprio sacrificio e nel
combattimento per la Verità, che Io sono, e che uniti e fusi
nel mio Sangue, li rende Santi. Quelli che si sono fatti
poveri per la terra saranno i ricchi per il Cielo.
Figli miei, fatevi amici i Santi! Conoscete la loro storia,
emulate le loro virtù: ognuno di essi è un tassello della
bellezza dell'Eterno. Fatene parte di questo Corpo glorioso
per divenire il compendio della melodia della magnificenza
dell'Altissimo. Molti diranno: siamo poveri peccatori,
Signore, e come potemmo divenire Santi? Quante meraviglie
vedrete in Cielo…! Quanto stupore dinanzi a tanti peccatori
ritornati sui miei passi, la cui trasformazione è una mia
opera. Invocate lo Spirito Santo, amate la Madonna, fatevi
fratelli i Santi! Date a loro il vostro cuore e le mani, ed
essi vi aiuteranno a farvi Santi. Ti benedico".
(*) Halloween |
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