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Ave Maria!
2 giugno 2013
"Venite al tabernacolo! Sono l'Innamorato che arde di
nostalgia
ed attende con trepidazione l'arrivo dell'amato"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra il Corpus
Domini, il Corpo e Sangue mio dato a voi in riscatto: quella
Carne che non si è risparmiata in ogni suo lembo, tanto è
stata trafitta e offerta a voi, e quel preziosissimo Sangue
che è stato versato sino alla sua ultima stilla per la
vostra salvezza. L'unico vero riscatto che ha potuto saldare
e pagare tutti i vostri debiti all'Onnipotente Signore. Io
stesso mi sono offerto spontaneamente, e l'ho fatto per
amore. Vi dono il mio Corpo e il mio Sangue per sfamarvi di
ogni fame, per assimilarvi a Me, per rendervi divini.
Usufruite, approfittate, venite ad abbondare, a colmarvi
dell'Eucaristia: Io ci sono! Non sono un assente: vi vedo,
vi guardo; conosco ogni vostro stato d'animo, i vostri
problemi, e ciò che è nascosto a chi vi è accanto è da Me
conosciuto, e mi dono a voi per aiutarvi; ma ho bisogno
della vostra fede, della vostra vera fede, e che veniate a
Me ben puliti, ben confessati, in stato di grazia. Può la
santità amalgamarsi al peccato…? Vi nutrireste voi con le
mani ricolme di sterco? Fondendolo, il vostro cibo verrebbe
contaminato; lo stesso avviene nello spirito. Venite al
tabernacolo! Sono l'Innamorato che arde di nostalgia ed
attende con trepidazione l'arrivo dell'amato; mentre invece
vengo sempre più lasciato solo e abbandonato. Venite con
amore! Sapeste come l'indifferenza mi ferisce! Sapeste come
la vostra freddezza tormenta il mio amore! Venite
all'adorazione! I miei raggi salutari danno guarigione: è
una cura che, protratta nel tempo, guarisce dalle malattie,
libera dai demoni, vi dona santificazione. Fate ad ogni
Comunione un atto di ringraziamento profondo: distaccatevi
dal rumore esterno, entrate nell'interiorità, in intimità
con Me: cuore a cuore; parlatemi, ed Io saprò farmi
ascoltare. Partecipate di Me! Io sono vivo, palpito
nell'Eucaristia: amo, sono presente; vi offro in Essa la
parte della Carne del mio Cuore, vi infondo i miei
Sentimenti, il mio modo di vedere, la mia capacità di amare.
"Date voi stessi da mangiare!", dico agli Apostoli nel
Vangelo di stasera; lo dico ai sacerdoti : "date voi stessi
da mangiare!". Ma non solo i Sacramenti: date le vostre
persone, fatevi anime eucaristiche, sfamate il mio popolo
del mio Amore divino. Fate, o sacerdoti, adorazioni! Venite
dinanzi ala Santissimo e pregatemi, innamoratevi
dell'Eucaristia, ed Io in Essa vi ricolmerò di quell'amore
con cui nutrire i fedeli. Amate la Madonna! Lei è il
Collante dell'Eucaristia: vi farà diventare anime
eucaristiche. Pregatela con il popolo prima della Santa
Messa: Lei vi aiuterà a viverla con amore, ad unirvi a Me in
grazia. Diverrete così le particole che si fanno luci, fari,
nell'oscurità di questo mondo: aiuterete le anime a divenire
altrettante particole, a divenire carne e sangue che, con la
loro vita, si offrono in riscatto al Padre, divenendo
nutrimento per i fratelli dell'amore di Dio che si comunica.
Tanto più ci si unisce a me, tanto più mi si assimila e,
simile ad una scala, si sale e ci si santifica, sicché al
Giudizio, guardandovi, riconoscerò la mia Carne e il mio
Sangue, e non potrò che assorbirvi al mio Corpo Santissimo
per l'eternità. Non mandate sprecato tale dono celestiale!
La Comunione è la perla, il gioiello di inestimabile valore,
un valore infinito che potrà arricchire e dare bellezza,
salute e santità a voi, e impreziosirà l'umanità. Fate che
il vostro cuore si faccia degno scrigno per poterla
accogliere ed ospitarla. Ti benedico".
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5 giugno 2013
"Vivete prima quest'amore sponsale dell'anima
che vi forgerà
a vivere bene il matrimonio"
"Mia piccola Maria, non avere paura; Io mi protendo su di te
e ti ricopro con le mie ali. Nel vangelo di stasera Io dico:
"Siete in grande errore!". Siete in grande errore, figli
miei, poiché voi pensate e agite con lo stomaco, con il
ventre, e con i vostri attaccamenti umani. Dinanzi ai
sadducei che mi chiedono di chi sarà moglie una vedova di 7
fratelli alla sua morte nei Cieli, Io rispondo: "Non
conoscete le Scritture; in Cielo non si è più marito o
moglie, ma solo Angeli". Quello che è un Sacramento nel
Matrimonio dura per il tempo terreno, per la sua utilità
alla discendenza, ma poi, alla dipartita di uno, l'altro è
libero. Se fosse un vincolo eterno non sarebbe concesso da
vedovi di potersi risposare. Non vivete il matrimonio come
un bene assoluto, sottoponendo le vostre scelte, il vostro
pensiero, sacrificando l'amore di Dio per subordinarlo agli
dèi pagani dell'altro. Vivete anzitutto la sponsalità
personale dell'Amore con il vostro Signore; vivete prima
quest'amore sponsale dell'anima che vi forgerà a vivere bene
il matrimonio: vi insegnerà ad amare nella verità, vi donerà
le ali che innalzeranno la vostra unione a divenire bene per
l'altro, un amore nella libertà e nella dignità di essere
prima figli del Signore Dio da cui tutto proviene, e la
medesima capacità di averne sentimento che vi estranea dal
matrimonio inteso come possesso, dominio, una proprietà per
soddisfazione di sé e del proprio egoismo o asservimento per
il quieto vivere ad una falsa pace per la salvezza della
propria persona e del proprio benestare. Non sacrificate per
l'umano la sponsalità primaria con il vostro Dio! Il Padre
Santissimo vi offre in cambio un amore capace di dare la
vita, ma con un'anima libera, protesa alla sua Verità che
non possiede, che non si accaparra cose, persone, sposi o
figli, e ne fa idolatria. Tutto passa! Tutto viene dato
dall'Onnipotente, tutto vi viene preso e richiesto del suo
uso: vi rimarrà solo il bene che ne avrete saputo trarre
nell'amore con Me, vostro Signore. Ti benedico".
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7 giugno 2013
"Venite ad abbeverarvi al mio Cuore che travasa
misericordia, pietà, partecipazione:
è il Cuore di un
Innamorato che vi ama di Amore infinito"
"Mia piccola Maria, non prendertene pena! Quale medico
migliore potrebbe avere tua madre se non Me? É affidata alla
cura delle mie mani. Oggi, giorno dedicato al mio divin
Cuore, Io richiamo la vostra attenzione su di Esso, alla sua
contemplazione e al suo amore. Il mio divin Cuore è un Faro
luminosissimo; Esso fa luce nell'oscurità del mondo per far
sì che le pecorelle, pur disperse, ritrovino la via e,
seguendola, giungano al sicuro, nel santo Ovile. Nel Vangelo
vi ricordo le 99 pecorelle lasciate sole nel recinto per
pormi alla ricerca dell'unica pecora persa. Oggi sono poche
le pecorelle al sicuro nel santo Ovile, mentre la maggior
parte sono disperse, ed Io, vostro Pastore, ne sono alla
continua ricerca. Il mio cammino è continuo; la luce del mio
Cuore illumina e le ritrovo cadute nei dirupi, ferite e
morse dai lupi, avvelenate, moribonde, avvolte e
aggrovigliate, prigioniere degli spini, dei rovi. Il mio
Cuore le illumina, ma esse guardano altrove: non vogliono la
mia Luce, e rimangono in tale stato. La mia ricerca però non
si arresta, e quando ne trovo una che ricambia la mia luce,
mi ci soffermo, e chiede aiuto: ecco Io la prendo tra le mie
braccia, fascio le sue ferite, la pongo sulle spalle e la
riconduco all'Ovile per curarla. Rallegratevi con Me per
questo: ho ritrovato una mia pecora che si era perduta! Dopo
il mio passo riprende il cammino che non ha sosta.
Amate il mio Cuore, diffondete la devozione dei primi 9
venerdì: l'amore al mio Cuore è segno di salvezza certa.
Fate conoscere ed amare il mio divin Cuore ai bambini nel
Catechismo: dalla prima Comunione fate fare loro le nove
Comunioni riparatrici della mia santa Promessa: essi saranno
predestinati a salvarsi. Io donerò, per i meriti della mia
Promessa, una grazia certa: pur se dovessero perdersi nel
mondo, pur feriti e gementi, pur agonizzanti, dinanzi alla
luce che il faro del mio Cuore donerà loro, saranno
accalamitati e attratti; non guarderanno altrove, mi
ricambieranno e mi cercheranno; ed Io non potrò che
ricondurli a casa.
Fate adorazioni particolarmente nel I° venerdì del mese in
riparazione al mio Sacratissimo Cuore, che è sanguinante,
tanto è lacerato dagli oltraggi e dai peccati. Con questo
atto voi fascerete le mie ferite e, fasciando Me, giungerete
a fasciare tanti cuori spezzati dei vostri fratelli.
Portando il mio amore in voi, andrete a consolare, sostenere
ed aiutare tanti fratelli, trafitti dal dolore; con questa
carità vissuta, facendolo ad essi, ugualmente fascerete e
riparerete al mio. Venite ad abbeverarvi al mio Cuore che
travasa misericordia, pietà, partecipazione: è il Cuore di
un Innamorato che vi ama di Amore infinito. Chi avrà mai
cura di voi e vi amerà così? Amandomi vi farete un rintocco
del mio Cuore, e spargerete il mio battito ovunque nel
mondo; vi farete i miei piccoli fari per aiutarmi nella
ricerca delle pecorelle, vostre sorelle, che si sono perse.
Non considerate la devozione al mio divin Cuore una piccola
cosa, una devozione per creature di poco senno,
sempliciotte: essa è Vita! Come quando il battito del vostro
cuore cessa, e giunge la morte del corpo, nello stesso modo,
se non batte il mio Cuore in voi, giunge la morte dello
spirito. Lo spirito ha origine dall'Amore, senza il mio
Cuore che lo contiene non avete l'Amore. Il mio battito
continua e perdura in eterno; nel Regno vi immergerà
nell'infinito dell'oceano del mio bene e sarà per voi la
maggior gioia: conoscere e godere la sublimità dell'Amore di
Dio. Ti benedico".
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9 giugno 2013
"Io vengo a spiegare per darvi ulteriore luce:
Padre Pio è
Santo, ed è in Paradiso, ma il Paradiso…"
"Mia piccola Maria, alla tua richiesta in obbedienza al tuo
padre spirituale, e per la carità e la verità che Io sono ed
attesto, vengo ulteriormente a spiegare: Gocce di luce sono
un dono di Dio! Esse nascono dalla sorgente del mio Cuore
divino per far sì che arricchiscano nello spirito di una
sapienza che aiuti a crescere nell'amore di Dio. Il demonio
cerca il pungolo per vagliare e mettere in discussione la
mia Opera: Opera mia e non di chi la riceve o del sacerdote
che la deve seguire. Essi sono poveri strumenti, e questa
mia piccola figlia non ne riceve nessun interesse, né lucro,
né vanto; ella ascolta e scrive in servizio al Divino Volere
e in obbedienza alla Chiesa, e smetterà prontamente
all'ordine di cessare. É un dono, e voi non sapete qual tipo
di croce, quale sacrificio sia ad esso amalgamato e
partecipato. Gratuitamente e liberamente vi viene dato.
Dinanzi ai miei discepoli che si scandalizzavano di Me dopo
il mio discorso sull'Eucaristia: "Vi offro il mio Corpo da
mangiare", Io non sono diventato accomodante dinanzi alla
Verità per trattenerli a Me; ho detto loro: "Ve ne volete
andare via anche voi?". Non ho cambiato nulla alla Verità
per divenire compiacente alla simpatia degli uomini. Così
dico a voi: "Gocce di luce è una ricchezza data per amore,
per conoscermi; e ciò che ho detto è, ma siete liberi di
ascoltarmi, di leggere o voltare pagina, o chiudere.
Dinanzi ai miei miracoli, dinanzi alla mia Sapienza divina
persino i farisei rimanevano sconcertati e stupiti, ma
invece di trarne il bene per un cambiamento di vita per la
loro salvezza, ne cercavano il cavillo per mettermi in fallo
e mi accusavano di compiere opere nel giorno di sabato,
vietato dalla Legge. Non manifestavano di alleluia alla
carità, ma ponevano in rilievo le trasgressioni al loro
pensiero e al loro limite umano per screditare in esso
l'intera mia Persona e il mio Operato. Lo stesso avviene in
Gocce d luce: Io vi parlo al cuore per insegnarvi ad amare,
… avete trovato qualcosa che sia contrario al mio Vangelo?
Cercate la pagliuzza per mettere in ridicolo l'abbondanza di
ricchezza spirituale del discorso di contenuti che vengono a
formare e a fare il bene dell'anima vostra. Io vi dico:
cercate piuttosto di trarne il massimo profitto per la
santità!
Io vengo a spiegare per darvi ulteriore luce: Padre Pio è
Santo, ed è in Paradiso. Ma il Paradiso ha una struttura
gerarchica; tutti godono della Gloria di Dio: tutti i Beati,
i Santi e gli Angeli godono in pienezza dell'Amore e della
Visione beatificante dell'Eccelso, ognuno però ne riceve
secondo la capacità acquisita che nasce dalla santità
raggiunta in terra o in Purgatorio. É una gioia e una
conoscenza continuamente in movimento ed in evoluzione
nell'Eden celeste, ma di cui ognuno ha il proprio posto, e
nessuno può accedere al posto dell'altro, sicché un Beato,
un 'piccolo' del Cielo, non potrà mai accedere alla gloria
di San Francesco o di Santa Caterina, o di altri. Solo
alcuni eletti sono posti e possono beatificarsi di essere
perennemente dinanzi alla magnificenza del Trono della
Santissima Trinità, come la Madonna, i Santi Arcangeli, San
Giuseppe, San Giovanni Battista. E i Santi tutti, la
Madonna, gli Angeli e le Anime purganti acquisiscono le
potenzialità di Dio e l'ubiquità: stanno in Purgatorio o in
Paradiso, ma possono, nello spirito, venire in terra per
aiutare i fratelli. Io regno nella gloria, ma sono presente
nei tabernacoli, prigioniero d'amore e ancora crocifisso nei
vari Sacrifici Eucaristici, e sono sempre la medesima
Persona.
Padre Pio possedeva già in terra il dono della bilocazione:
poteva effettuare il suo Ministero sacerdotale stando in
confessionale e porsi in aiuto e in visione dinanzi ad un
malato o portare conforto ad un soldato in guerra... Ci sono
anime di defunti, o che muoiono in concetto di santità, o
sono già veri Santi per le loro eroiche virtù che non hanno
bisogno di nessuna purificazione, eppure passano attraverso
il Purgatorio. Allora molti diranno: "Ecco l'eresia!...".
Può un Santo andare in Purgatorio?… Sì, ma ci và non per una
sua colpa, ma per suo merito: essi chiedono al Signore Dio
di poter ancora offrire, di voler soffrire delle pene del
Purgatorio per donarle in riscatto di salvezza per la loro
Congregazione, per la famiglia, per altri intenti, e per la
salvezza di anime. Ed il Padre Santissimo accoglie, dato che
Egli agisce in funzione del bene e dell'amore.
Padre Pio è tra quei che, per l'eccellenza, per l'eroismo
dei meriti acquisiti in santità, gli è stato donato e
accreditato dalla Santissima Trinità di poter stare sempre
dinanzi alla sua Maestà dinanzi al suo Trono, ma Egli, pur
godendo della sua Visione nel Gaudio del Giardino delle
delizie, ha chiesto di poter offrire questa momentanea
rinuncia di maggior estasi di godimento e di glorificazione
per far sì che la sua offerta andasse a beneficio dei figli
sulla terra: e Padre Pio s'approssima alle porte del Regno
per accogliere e dare il benvenuto ad ognuno dei suoi figli
che s'introducono nella bellezza del Divino, e vi si accosta
per essere più accanto, con lo sguardo e l'orecchio, al
popolo che ancora geme, ed essere loro sempre vicino e
pronto al soccorso.
La Santissima Trinità ha accolto: è per amore, e l'amore
maggiora il bene che scende a beneficio sulle anime nel
mondo, e maggiora, nell'amore dato, la sua glorificazione
che rallegra l'intero Paradiso. Figli miei, voi ragionate
secondo certi dettami che, pur buoni, Iddio supera, dato che
Egli va oltre, sconvolge i vostri pensieri e insegnamenti
che rimangono trincerati all'umano. L'Altissimo è meraviglia
che sconcerta poiché tutto agisce in Lui, e promuove dal suo
di Pensiero che crea sempre, ed evolve, e solo nel fine
dell'amore.
Io vi dico, prendete il bene di queste mie parole! Un giorno
ringrazierete e loderete Iddio in Cielo che ve le ha donate,
e ringrazierete anche coloro che ne sono stati i suoi poveri
strumenti. Abbiate pietà di questa mia povera figlia che
compie questo compito come un servizio per mio volere. È' un
dono più grande di lei; è simile ad una pioggia di Sapienza
che le scende, ma che è recepita e filtrata comunque da un
piccolo cuore e dall'angustezza della limitatezza umana.
"Gocce di luce" è una verità, uno scrigno di pietre lucide,
pietre preziose, nobili, ornatevene ed abbellitevene! Vi
farete belli per essere degni della presenza del Re. Ti
benedico".
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11 giugno 2013
"Ricordatevi: il sacerdote è un pane eucaristico dato da
mangiare al popolo"
"Mia piccola Maria, è un tuo difetto quello di parlare in
giudizio e che ti è difficile da superare; chiedi in ogni
preghiera che tu sia aiutata. Oggi nel vangelo Io comando i
miei Apostoli ad evangelizzare, ad andare nel mondo per
risuscitare i morti, per sanare i malati, per liberare dai
demoni. Quello che dico agli Apostoli però lo dico a tutti i
sacerdoti di ogni tempo. Tutti i cristiani sono chiamati ad
evangelizzare. Ma i sacerdoti sono in prima linea: essi
debbono essere i Pastori che guidano il popolo e che devono
porsi dinanzi ad esso per operare il ministero di
liberazione. Ma per operare tale mandato devono essere
intimamente uniti a saldi all'altare, essere uomini di
profonda preghiera, le cui ginocchia siano anche illividite
per l'adorazione; solo allora potranno ricevere ed essere
ricolmi di Spirito Santo, divenire quei sacerdoti
spirituali, forti, capaci di amare per porsi in
combattimento contro il male, capaci di una predicazione
della santa Parola in verità, che sappiano sanare e donare
salute ai malati nel corpo e nello spirito, a ridare vita,
risuscitandoli dalla morte del peccato, perché riabbiano
vita nella grazia. Io cerco figli a Me datesi e consacratesi
nel ministero sacerdotale che abbiano realmente preso
coscienza, che essi hanno offerto la loro persona che non
appartiene più a sé, ma a Dio.
Invece vedo tra di loro molti apatici, freddi, distaccati da
Me!... Staccatevi dall'apatia, sacerdoti! Staccatevi dalla
superficialità, staccatevi dalle vostre scrivanie e dai
computer: siete diventati spesso degli impiegati o
ragionieri nelle vostre case, mentre Io cerco portatori di
Spirito Santo. Dovete imporre le mani sul capo dei vostri
fedeli, imporre l'olio degli infermi sempre in ogni
confessione, in ogni colloquio, e non solo nei casi estremi,
dovete fare esorcismi, invocazioni al mio preziosissimo
Sangue: fatelo nel Sacramento della Penitenza; e andate e
pregate con il popolo anche al di fuori della Santa Messa.
Sapeste quanti verrebbero sanati da malattie fisiche,
psichiche e spirituali, e quanti verrebbero sciolti dalle
catene del diavolo! Il sacerdote spesso dimentica che il suo
operato è una lotta contro le forze oscure, una lotta nello
Spirito contro il diavolo; che si fortifichi dunque con
l'adorazione e con l'amore alla Madonna, e torni ad
innamorarsi del suo Maestro, ad amare come l'Innamorato con
l'innamorata: così sia l'unione con Cristo. Lo potranno se
essi faranno adorazioni dinanzi al Santissimo. Io stesso
forgerò e darò questo amore. Tornino i sacerdoti a sgranare
il Rosario, a consacrarsi a Maria, che li aiuterà, li terrà
saldi: Ella sarà scudo contro gli assalti del nemico, li
guiderà ad essere santi.
Dunque: Adorazione eucaristica e Maria, provate…!
Purtroppo
molti sacerdoti credono che siano povere devozioni relegate
alla povera gente ignorante; mentre loro sarebbero i dotti,
gli studiosi delle sacre Scritture, e non ne necessitano…!
Io dico: "Faccio sorgere dalle pietre i dotti, e non so cosa
farmene di una cultura, pur umanamente sapiente, della santa
Parola se Essa non è corroborata dall'Amore, dallo Spirito
Santo. Io cerco i cuori, cuori che si aprono a Me, che si
fanno arricchire di Spirito Santo: solo vivendo tale
preziosità di stato voi acquistate una grande forza, un
grande amore da esser capaci di scavalcare gli oceani, di
entrare nelle case e di portare il Ministero della mia
liberazione, ovunque; e ne vedreste i frutti! Con questo
ardore, con questo spirito, voi sarete capaci di affrontare
ogni barriera con gioia, anche a costo della vita.
Ricordatevi: il sacerdote è un Pane eucaristico dato da
mangiare al popolo. Ti benedico".
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13 giugno 2013
"Vi chiamo ad essere portatori di pace"
"Mia piccola Maria, Io ascolto la tua preghiera. Oggi la
Parola vi dice: "Dio è Spirito, e ove c'è lo Spirito del
Signore c'è la libertà". Quindi ove c'è sopraffazione,
dominio, prevaricazioni, possesso, ecc. non può esserci lo
Spirito del Signore e né libertà, ma c'è lo spirito del
nemico. Come avere questa libertà se non vivendo la santa
Legge che rende liberi? Ed Io nel mio Insegnamento la scevro
nella sua profondità: ne entro nelle viscere per invitarvi a
non essere superficiali ma profondi, intensi, gravi, nella
sua integrità, in modo da rendervi puri, santi, autentici,
nella mente, nel corpo, nell'anima. Per questo nel Vangelo
vi dico: "La Legge dice: non uccidere!". Ma Io affermo:
uccidere non è solo nel corpo. Non uccidete il fratello,
ferendolo nell'intimo, insultandolo, defraudandolo, ecc. La
Legge dice: "Non commettere adulterio!". Ma Io vi richiamo:
non tradite nemmeno con il pensiero, desiderando un'altra
donna o un altro uomo nella vostra mente, poiché
commettereste già peccato nel cuore. La Legge vi invita al
primato del Padre vostro, a non nominare invano il suo Nome,
a santificare il suo giorno. Ma Io vi dico: Non nominate il
nome di Dio per discorsi inutili e vani, non fate alleanza
con dèi pagani. Sapeste quanti vengono in chiesa e praticano
l'occulto! Venite al Signore vostro partecipando con
adorazione e sacro contegno.
Vi chiamo ad essere portatori di pace, ad aborrire le
guerre. Vi dico: prima di tutto non fate guerra in voi
stessi: quanti vengono a comunicarsi ed hanno in sé odio e
rancore per il fratello! Andate e portate pace e perdono. E
se l'altro la rifiuta? Voi siate portatori di pace, se
l'altro non l'accoglie la pace scenderà su di voi e con essa
la mia benedizione. Portate il bene: la purezza, la verità,
la misericordia. Ma per poterla diffondere dovete prima di
tutto viverla in voi. Come potete considerarvi puri, integri
e retti nell'intimo, nella coscienza, se non lo siete pure
nel corpo? L'azione parte dal pensiero, e se agisce nel
male, entrambi contaminano l'anima; accordatevi con il
rivale, con chi è nemico anche se egli non accetta, fatelo
nel vostro cuore finché siete sulla terra perché non abbiate
poi ad incontrarvi con il Giudizio divino, che sarà severo.
Iddio è Buono e misericordioso: è la Misericordia! Ma dovete
incontrarvi con essa, abbracciarla, parteciparla, poiché se
non la vivete cosa resterà senza la sua Misericordia se non
la Giustizia? E nella Giustizia si aprono le prigioni, e se
non degli inferi, poiché non siete dei malvagi, si apriranno
le porte del Purgatorio, figli, e non se ne esce sino a
quando non si è saldato l'ultimo debito non pagato e
riscattato nella Misericordia. Le pene del Purgatorio sono
spesso così dure e penose, anime mie…! Ed Io voglio che ne
siate liberati. Lo potrete se vivrete la profondità del mio
Insegnamento, se porrete il massimo della buona volontà per
adempierlo: in esso voi siete già liberi da qui, sulla
terra. Ti benedico".
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15 giugno 2013
"Chi ha un cuore generoso, chi fa del bene, chi ha la
compassione,
quando poi nella vita incontra il Signore di
certo riconosce poi
i propri errori, si riconosce peccatore"
"Mia piccola Maria, non sentirti abbandonata, Io ci sono,
non preoccuparti! Io sono il tuo sostegno: provvederò a te.
Quel che tu vivi è una battaglia contro il nemico che cerca
di portarti alla disperazione e all'isolamento proprio per
questa mia Opera. Non pensare alle colpe del passato, ai
tuoi peccati: essi sono stati lavati nel mio preziosissimo
Sangue. Io non penso più a ciò che eri ieri; Io ti guardo
per il presente di oggi. Ecco, dice la Parola, dinanzi a
Davide che aveva pur gravemente peccato, e attesta: "Ho
peccato contro il Signore!". Natan risponde: "Il Signore ha
rimesso il tuo peccato, tu non morirai". E nel vangelo,
dinanzi ad una donna conosciuta nella città per la sua
cattiva reputazione, infatti si prostituiva, ella compie nei
miei confronti un atto di profonda adorazione; disprezzata e
reietta dagli abitanti per i suoi costumi, era però di cuore
buono, di grande pietà per le altre donne come lei in
disgrazia nel mondo, soccorrendole. Ella viene a Me con
ardimento, si prostra adorandomi, e piange con vero
pentimento il suo peccato e lo lava mediante questo suo
amore. Ed Io le dico: "Ti sono rimessi i tuoi peccati!". Chi
ha un cuore generoso, chi fa del bene, chi ha la
compassione, quando nella vita incontra poi il Signore di
certo riconosce i propri errori, si riconosce peccatore; e
già riconoscendolo, è nella via della salvezza e alla
ricerca della santità. Chi invece ha un cuore chiuso, arido,
egoista, che non ama, è colui che giustifica sé stesso, si
ritiene un giusto e non si riconosce peccatore:
difficilmente verrà giustificato dei suoi peccati poiché non
ha compatito, non ha amato. Solo quando si è caritatevoli la
luce penetra, se mi si ama, se ci si riconosce per quel che
si è e si fa atto di emenda: la sua strada è strada di
guarigione e santità, di cambiamento e crescita; e nella sua
conversione c'è un amore che cresce in un'evoluzione che non
potrà avere termine; nell'adorazione a Me, vostro Signore,
nel dare balsamo al mio amore ferito, e nel portare conforto
e sollievo, carità ai fratelli, voi lavate già le vostre
colpe passate. Nel braciere del mio Cuore, con un'esistenza
che testimonia l'amore, voi bruciate persino le scorie dei
vostri peccati.
Figli miei, venite a Me! Sono a braccia aperte: ho donato il
mio Sangue proprio perché sapevo della debolezza dell'uomo.
Amate! Amando Me e i vostri fratelli voi, nell'amore, siete
creature nuove. Io vi guardo e dico: "ove sono i vostri
peccati?... Avete amato!". Ti benedico".
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19 giugno 2013
"Non ho detto Io che il Regno dei Cieli è dei violenti? Di
quale violenza?"
"Mia piccola Maria, la carità non è donare solo le cose o il
danaro: è donare sé stessi, è fare rinunce della propria
vita per divenire offerta. Stasera nel vangelo il comando
che vi viene dato per la maggioranza dei cristiani è "duro".
Il loro cristianesimo si ferma dinanzi a tale scalino,
troppo alto per poterlo salire e superare: amare i nemici! E
come è possibile quando poi essi sono malvagi, cattivi, e ti
perseguitato? Figli miei, l'amore al nemico come il perdono
ad una grave ingiustizia, ad una grave offesa, non è umano:
è divino! Voi non potete da soli, perciò vi chiedo di
pregare, di stare uniti ai Sacramenti; Io ve ne do capacità,
Io vi aiuto. Voi dite di amare; quanti credono di essere
nell'amore mio dato che dicono di amare Dio perché vengono
in chiesa, di amare i loro cari e quanti fanno loro del
bene, ma poi il loro amore si infrange dinanzi allo scoglio
delle inimicizie, dei rancori, delle rivalse dei propri
fratelli ormai nemici… che amore è?... É un amore
imperfetto, fermo a sé stesso, che non richiede sacrifici e
né battaglie.
Non ho detto Io che il Regno dei Cieli è dei violenti? Di
quale violenza? Di quella della propria volontà, del proprio
cuore che si amalgama per mio amore ai miei dettami. L'amore
che Io chiedo è assoluto come le acque dei mari che non si
fermano a bagnare certe terre e non altre, ma tutte le
lambiscono; così deve essere l'amore. Andate incontro ai
nemici nell'umiltà, nel silenzio o nella parola buona, nel
perdono, poiché se al fuoco si accende altro fuoco, divampa
un incendio. Se a guerra voi rispondete con la guerra del
vostro cuore sarà conflitto. Se l'onda del male,
dell'ingiustizia, della malvagità, s'innalza potente per
venire a colpire la terra, se troverà inciampo, se troverà
mura ad opporsi, essa si abbatterà con maggiore violenza; ma
se troverà il terreno libero, essa si placherà piano piano,
e si dissolverà da sola. Spesso coloro che sono malvagi non
posseggono, non conoscono né l'amore di Dio, né l'amore
degli uomini; se andate incontro ad essi nella mia carità
molti lo assaporeranno e torneranno anch'essi ad amare e
divenire buoni. Per coloro che voi dite che sono
irriducibili date a Me: Io guardo e do merito anche alla
vostra buona intenzione, alla vostra buona volontà, e la
premio. Solo Io in questi cuori posso agire anche per mezzo
della vostra preghiera, e a Me risponderanno della loro
responsabilità, ma su di voi la mia benedizione scenderà
sulla vostra persona, sul vostro operato, sulla vostra
discendenza. Coraggio! Io vi aiuto. Ti benedico".
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22 giugno 2013
"Oggi molti mi riconoscono per un personaggio storico;
per
altri sono una figura astratta"
"Mia piccola Maria, puoi dire a don… che rimanga
abbandonato, fiducioso. Iddio gli prepara la via che dovrà
percorrere: viva l'oggi senza pensare al dopo. Il domani è
occupazione del Padre Santissimo che già prepara.
Stasera la Santa Parola vi invita a guardare Me, a Colui che
hanno trafitto, a contemplare il Crocifisso che conduce a
Risurrezione, a riconoscermi non solo Signore, Maestro, ma
Redentore, Colui che ha pagato il vostro pedaggio, che ha
riscattato il vostro peccato per condurvi alla vita eterna.
Solo chi mi riconosce tale sa adorare, contemplare, essere
riconoscente, guardando Colui che hanno trafitto sulla
Croce: ne fa meditazione, ne ama l'orazione nella sua Santa
Passione, sa guardarlo con amore. A questa riconoscenza e
gratitudine scenderà su di lui, come dice la Parola, la
benedizione di Dio sulla sua casa e su quelli che la
abitano: scenderanno acque sorgive di purificazione dai
peccati. Per questo chiedo ai miei Apostoli: "Chi dice la
gente che Io sia? …Chi sono Io per voi?". Oggi molti mi
riconoscono per un personaggio storico; per altri sono una
figura astratta. Ai mie tempi ero per molti un messia
politico, mentre Io desideravo di essere conosciuto come il
Salvatore, la persona che ha dato la vita per voi per
donarvi il Regno. Solo coloro che mi riconoscono per
Redentore sanno poi seguirmi con la propria croce: non la
rifiutano, non la rigettano, ma comprendono nella mia che la
indico come via di salvezza e pegno per il Cielo; per questo
l'ameranno. Più si immergeranno e sviscereranno il Mistero
della mia Croce, adoreranno il Cristo in essa crocifisso,
ringrazieranno per il suo tributo riconoscenti, e
maggiormente si faranno eroici, generosi, intrepidi
nell'amare la loro che diventa, per il mio merito, percorso
per tanti di risurrezione. Ti benedico".
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26 giugno 2013
"Mia piccola Maria, prendi pace! Tua madre è nella pace.
Ella è quasi giunta, è serena, vive una lieve purificazione
di un Purgatorio breve, simile al distacco della lontananza
da Dio e della sua nostalgia. Quando sentirai le campane
suonare forte e gioiose saprai che tua madre è entrata in
Paradiso. Ella è là presso la sua porta: quando varcherà la
sua soglia sarà come una bimba che saltellerà nella luce e
nell'intensità del suo sfavillio. Sarà così poca cosa
l'antica vita vissuta: la sua sofferenza, la sua malattia e
la sua pena. Non fartene colpa: le preci che ha ricevuto
sono molte e per le Sante Messe che riceverà sarà molto
breve la sua entrata nel gaudio. Ti benedico".
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28 giugno 2013
"Siete chiamati anche voi, figli miei, a divenire santi"
"Mia piccola Maria, tua madre va al Cielo, al Cielo…, e per
questo è felice. Non temere le dicerie e i giudizi con cui
il nemico cerca di colpirti. Cerca di smussare i loro colpi,
sappi che Io sono davanti a te. Oggi la Chiesa celebra i
Santi Pietro e Paolo, due giganti nella fede, due Pilastri
che sostengono l'intera sua costruzione. Essi così diversi
nel loro modo di essere: Paolo colto, ligio, fine nei suoi
scrupoli e nell'adesione ai dettami ebraici; Pietro così
semplice, grossolano; eppure sono simili nell'essere
fiduciosi e abbandonati in Dio, così disposti all'amore a
Lui nel divenire sacrificio, oblazione d'offerta sull'altare
del Padre perché il loro sangue sia costruzione,
edificazione a santità nella Chiesa.
Oggi la Chiesa deve guardare a loro per assimilarsi a questa
santità: il Santo Padre, i vescovi, i sacerdoti, i
religiosi, e sino ai più umili fedeli che sono al suo
servizio, devono da Essi prendere esempio ed assimilarvisi
per vivere e diffondere la Santa Parola gratuitamente e nel
sacrificio di sé stessi, obbedienti al mio Insegnamento, ai
dettami del Papa che ha le chiavi per liberare dalle catene,
dalle prigioni sia l'uomo che la medesima Chiesa. Iddio
gliene ha dato il potere, ma vi libera se siete obbedienti
al Santo Padre. Siete chiamati anche voi, figli miei, a
divenire santi, anche se non raggiungerete le mete delle
altezze di Pietro e Paolo, ognuno nel suo piccolo è chiamato
ad esserlo. Non esistono solo le grandi vette, le alte
montagne, ma pure i piccoli monti e le colline, tutte però
protese al Cielo. Guardate a Paolo, che pur era un
persecutore di cristiani, a Pietro che aveva rinnegato:
eppure nella loro conversione, nell'adesione all'amore di
Dio, il Santissimo Padre quale grande santità ne ha tratto!
Ugualmente voi, se vivrete e diffonderete la Parola divina,
se sarete obbedienti al Papa, se sarete fiduciosi e
abbandonati per divenire gradito sacrificio al Cielo della
vostra vita, anche voi, piccole anime, anche voi vi farete
costruzione ed edificazione a santità dell'intera Chiesa:
potete essere santi, credeteci! Ti benedico". |
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