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Ave Maria!
1 febbraio 2009
"Oggi il mondo grida e dice: "Dov'è Dio, dov'è?…"
"Mia piccola Maria, lo so, da tutto ciò che
ti è intorno, dalle vicende che vivi, sembra che niente sia
vero di ciò che ti ho predetto. Ma non sai che i miei
diletti vanno provati? Pensa ai miei grandi: ad Abramo, ad
Elisabetta e Zaccaria, come anche ad Anna e Gioacchino, a
Simeone… anime benedette che hanno atteso, e per molto tempo
ciò che Io avevo loro promesso. Questo è stato permesso
perché il tempo e la grazia fosse arricchita dalla loro
preghiera, dalla fede, dalla speranza, ma poi la Parola di
Dio sempre si compie.
Oggi il mondo grida e dice: "Dov'è Dio, dov'è ?"…Ci sono
omicidi, stupri, violenze, guerre, dolori di ogni genere, e
gridano: "Dov'è Dio ?!". Io ci sono, sono presente e sarei
già intervenuto, ma l'umanità non invoca il mio aiuto: è
così poca la preghiera e la fede in confronto al peccato che
c'è nel mondo, che permette che satana entri e lo possieda.
Ma tornerò, tornerò Io su questa terra, che vedo immersa,
sempre più nelle tenebre. Tornerò proprio quando il nemico
crederà di avere ormai vinto e, dinanzi alla mia Luce, alla
mia Voce che grida: "satana, esci dalla terra!". Egli, nel
suo solito modo, emetterà urla, grida, …sconquasserà per un
po' il mondo, ma poi, per mia autorità, ritornerà,
precipitando, agli inferi. La terra sarà simile al
travaglio, ai dolori del parto, ma ne uscirà la nascita di
un nuovo figlio, un'umanità rinnovata, in cui tutto, anche
l'aria sarà tersa, pura, le strade del mondo pulite, e ogni
cosa porterà il senso e il sapore di Dio. Ti benedico!".
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2 febbraio 2009
"Anche la Madonna veniva formata nella Sacre Scritture, sin
da bambina"
"Mia piccola Maria, …Ecco, oggi Maria e Giuseppe mi conducono
al tempio per offrirMi al Padre. Anche per l'offerta per
eccellenza Iddio ha preparato i tempi, ha formato le
creature. Negli antichi profeti annunciava la mia Venuta, la
mia Offerta, per prepararne il popolo. Anche la Madonna
veniva formata nelle Sacre Scritture, nella preghiera, sin
da bambina, a questo Evento. E quando esso si realizza nella
presentazione al Tempio, ancora continua questa preparazione
nell'arco dell'intera mia vita, in ogni giorno, che è già
mia donazione, che mi prepara e mi forma all'estrema offerta
nel martirio.
Ancora nell'orto degli ulivi ho vissuto la grande battaglia
per dare il mio ultimo consenso a morte tanto cruenta. Oh,
non era battaglia che veniva dall'offrirmi in olocausto al
Padre, del quale ero felicissimo, e gioia era per me la
salvezza che ne veniva per l'umanità. Ma era il dover
accogliere in Me l'aberrazione di tutte le nefandezze umane,
il fango e il malsano di tutte le colpe di cui dovevo
assimilare, prendere in Me per poterle lavare.
Pochi sanno che nel momento della Presentazione al tempio,
alla mia offerta, alla quale si univa la Maternità
purissima, ma pure trafitta e addolorata, di mia Madre in un
unico martirio, in un unico dolore offerto, c'era anche
l'offerta della vita di San Giuseppe. Egli, nella sua
preghiera umile e nascosta, dona la sua persona, la sua
vita, il suo operare, la sua orazione adorante e silenziosa,
la sua malattia dolorosa, sino al suo ultimo respiro, perché
fosse sostegno all'Opera della Redenzione, fosse aiuto e
forza nel tempo della mia predicazione.
Anche a voi è chiesta l'offerta della vostra esistenza, che
viene presentata al Padre perché sia santa e dia santità.
Fosse anche la vita, solo per un istante, un solo vagito
dopo la nascita, o una creatura che è presente ed è entrata
da poco nel grembo, è sempre un palpito, è sempre vita, e
tutto di essa si fa donazione, come gemma preziosa, che
viene offerta. O è dono nel vostro sì spontaneo, poiché
adulto e cosciente, o è dono che viene offerto da altri per
mezzo di chi accoglie l'esistenza, dato che ancora così
piccolo e inconsapevole. Io vi dico che sulla terra
l'offerta è un tempo vissuto e accompagnato dalle lacrime,
ma è riscatto che vi conduce ad un tempo nel quale il
sorriso non ha mai termine. Ti benedico".
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3 febbraio 2009
"Io mi faccio presente per dire: Sono con voi! Bisogna
aiutare le anime, figlia mia!"
"Mia piccola Maria, Io ti tengo nascosta. Se ci fosse
qualcuno che venga a conoscenza della tua storia è perché Io
l'ho permesso a quei pochi che servono per aiutare a
sostenere la mia Opera. Bisogna aiutare le anime. Oggi
quante, pur buone, che vengono in chiesa, sono così
smarrite; mi vanno cercando, ma non trovano la strada
sicura, e la loro anima si va spegnendo in un mondo così
terribile: perdono la fiducia, la speranza, ed Io, tramite
anche questi messaggi, vengo a sostenere, illuminare,
curare, vengo a condurre ad una profondità spirituale, che
si fa più intima per far sì che siano più certe, si
ritemprino e riprendano il cammino, e aiutino, esse stesse,
in tanta oscurità, a far
luce ai tanti persi, confusi e smarriti nelle tenebre.
Ai
miei tempi quanti venivano Io guarivo. Solo il tocco del
lembo del mantello e la donna emoroissa guariva, il sangue
s'arresta. Solo al tocco della mia mano e il suono della mia
Voce e la fanciulla riprende vita.
Così anche queste mie parole, che sono il soffio della mia
Voce, che scaturisce dal mio Cuore divino, sanano,
guariscono, conducono all'intimità della fede, della mia
unione. E ancora Io vi grido: "Vieni a Me, lascia i medici,
che non sono riusciti a sanarti, vieni a Me che sono il vero
Medico!". A quelli con l'anima che geme, e sta morendo Io
dico: "Alzati, tirati su, prendi vigore! Si riaccenda la
vita alla fede nella tua anima!". Io mi faccio presente per
dire: "Sono con voi!".
Bisogna aiutare le anime, figlia mia! Ti benedico".
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6 febbraio 2009
"Il mio Cuore divino è interamente dilaniato e squarciato
dal dolore"
"Mia piccola Maria, tutti i problemi, le rotture dei tubi
nella casa, le visite, le analisi, i contrattempi… tutto si
fa croce e, come tu hai ben pensato, è il demonio che li
crea per cercare di fermarti, per toglierti il tempo e
impedirti la preghiera e soprattutto lo scrivere. Ma, come
ben vedi, Io ti aiuto, ti sostengo. Questa croce poi la
unisci a Me, la deponi sull'altare, ed Io ne faccio un bene
prezioso. La casa verrà sistemata, e riparati i danni, e i
figli che ora sono lontani, o nel dolore, torneranno.
Oggi onorate il mio Cuore divino, che è interamente
dilaniato e squarciato dal dolore. É un Cuore tutto forato,
di fori che vengono attraversati, bagnati dal mio
preziosissimo Sangue. Non c'è pausa tra un lembo di carne
all'altro, che sia sano. Non trovo consolazione né
riparazione. Ciò che mi dilania è che il peccato viene ora
legittimato, viene propagandato come bene, come un valore
che viene legalizzato. Satana attacca, in questo tempo,
soprattutto la vita, l'innocenza, i miei Sacramenti, dato
che, attaccando essi, attacca e colpisce, ferisce e piaga il
Cuore di Dio. Egli attacca e perseguita i miei diletti che
amano con cuore sincero, che amano con la tenerezza e
l'affettività del mio Giovanni, e cerca, come con te, di
fermarli perché non abbiano a fare riparazione e
consolazione.
Riparate al mio Cuore con l'offerta di Sante Messe, con inni
e preghiere, dirette al mio Cuore divino, amando,
intercedendo, pregando, tramite il Cuore di mia Madre, che è
il più simile al mio: con digiuni, e pregando, onorando,
meditando la mia Santissima Passione. Chi onora la mia
Passione, medita i miei dolori, conosce la profondità dei
sentimenti del mio Cuore, ne partecipa, e mi ama.
Se voi avete avuto carità per un fratello, essa non sarà mai
dimenticata. Ma se avete avuto carità per il vostro Dio, voi
ne riceverete un amore che sarà godimento eterno. La
riconoscenza alla vostra riparazione e consolazione, data a
Me, vi verrà ricambiata nella pienezza del vostro cuore, che
scoppierà, per la gioia, di una carità che riceverete per
sempre. La carità offerta a Dio è sublime, e vi viene
settuplicata per il Regno dei Cieli. Ti benedico".
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7 febbraio 2009
"La Madonna riceve così poca preghiera di riparazione al
suo Cuore"
"Il Cuore della Madonna palpita e partecipa di ciò che
vivete sulla terra, di tutti i suoi eventi. Lei è presente,
li condivide. Il suo Cuore gioisce in Paradiso con i figli,
ormai al sicuro, nella Patria celeste, ma guarda la terra e
ne è desolata. Il suo Cuore soffre ed è desolato dai figli
che non pongono più barriere al peccato, non hanno più
recesso contro il male, non si difendono da esso per
proseguire la via della Verità. Il demonio scandaglia le
coscienze e vi inietta il suo veleno, le ottenebra
nell'oscurità del suo pensiero, e lo può, dato che gli
uomini non pregano più, non hanno più luce per opporsi.
La Madonna riceve così poca preghiera di riparazione al suo
Cuore ma pur, per quella poca, ne è lieta, e La rende
gioiosa così come una Madre di molti figli, che pur
abbandonata da tutti e rifiutata, ne rimane uno solo ad
amarLa; questo figlio diviene fortezza alla sua speranza e
consolazione alle sue pene.
Per Eluana, ti dico che è una creatura benedetta, una
vittima d'espiazione che soffre per i peccati contro la
vita. La sua stessa storia, è segno e testimonianza dinanzi
alla coscienza umana, che pone in crisi, e dinanzi ad una
scelta. Lei, nella sua sofferenza, si fa genitrice di anime.
Per questo il demonio l'attacca, e la vuole far perire; ha
comprato e oscurato la coscienza di molti. Ecco, Eluana si
va spegnendo, e si spegne una luce sulla terra, ma nasce una
nuova stella in Cielo. La sofferenza, il suo dolore, ha un
senso, ha una motivazione: è un valore, sennò Dio la
toglierebbe. Niente Egli lascia sulla terra che non sia
utile all'economia della salvezza. Il dolore, la malattia
sono grazia che purifica dal peccato, sono luce all'anima e
via di ritorno a Dio.
Per quelli che sono innocenti, i bambini, i benedetti,
quelli come Eluana: essi, nella loro storia di sofferenza,
si fanno e sono i generatori di vita, croce che, nella
sofferenza e nell'amore, diviene potenza che esplode e
genera vita come due cellule che si uniscono, si fondono, e
formano una nuova esistenza, simile alla sorgente che dà
origine allo scorrere delle altre acque. Pur piccoli, sono i
capo-cordata che tirano su molte altre anime, rigenerandole
per la vita eterna.
Vedi, Io sulla terra guarivo, sanavo dalle malattie, e ciò
per accrescere, rafforzare, essere di testimonianza alla
fede, e per dare gloria al mio Nome, perché quella croce
aveva finito il suo ciclo vitale, ma poi ne giungeva
un'altra. Sempre nel percorso della vostra esistenza c'è la
croce, la cura che vi risana dal peccato e dona salvezza. Ti
benedico".
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8 febbraio 2009
"C'è un'organizzazione a livello mondiale,
di ispirazione satanica; satana la dirige…"
"Mia piccola Maria, tutto si fa croce,
anche lo scrivere. Questi scritti sono conditi con il sudore
del tuo sacrificio, sicché ti fai parte di questo dono, che
diviene così meritorio per te. É per mezzo della tua partecipazione
che può essere donato ai fratelli.
Stasera la mia Parola vi ricorda proprio la sofferenza e la
croce nella figura di Giobbe, mio diletto, così provato, ma
così duramente provato…! Perché queste prove? Perché venisse
fuori e fosse manifestata la sua fede. Oggi la sofferenza,
più che per manifestare la fede, è lavacro, pulizia,
purificazione dal male, dal proprio peccato, ed è via che
riconduce al Padre. La croce ha una dimensione personale,
per cui ogni uomo vivrà il fardello del suo dolore per la
propria salvezza. Ma c'è anche una croce di purificazione
comunitaria, che l'umanità dovrà vivere, per lavarsi e
potersi ancora salvare.
C'è un'organizzazione a livello mondiale, di ispirazione
satanica, satana la dirige, il cui scopo, il suo programma è
quello di rendere il mondo un paradiso terrestre: l'uomo
chiamato a vivere una felicità pienamente umana, fisica,
legata alla terra, nella quale viene così aborrita ogni
forma di sofferenza, eliminata ogni adesione alla Croce, per
cui i malati fisici o mentali, la vecchiaia con le sue
conseguenze, difetti e handicap, che non rispecchiano i
canoni dell'estetica, dell'esteriorità, andranno eliminati.
Ciò nell'assoluta libertà, la felicità pretesa agli estremi,
togliendo ogni forma di divieto morale, ogni residuo o
limite dei Comandi di Dio, ogni barriera ad ogni coscienza
etica, che porterà l'uomo alla sua aberrazione.
Per questo il Signore Iddio tornerà, per salvare l'umanità
dalla perdizione. Ed è ancora: per i meriti e il valore
della Croce, che intercede, e viene offerta dal Sacrificio
di Cristo nella Santa Messa e dalle lacrime della Madonna,
che piange per voi, per i figli diletti che amano e offrono
se stessi e le proprie sofferenze al Signore; è per questo
che Dio tornerà. La Croce è la Gemma preziosa che ogni uomo
dovrà mostrare dinanzi al Giudizio di Dio! Ti benedico".
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9 febbraio 2009
"Oggi la mia Parola annuncia la creazione del mondo"
"Mia piccola Maria, Io sono presente in te come Cristo
crocifisso: la mia crocifissione in te è per la
risurrezione, e sarà risurrezione per te, per la tua
famiglia, per molte anime, e particolarmente per i
sacerdoti. Solo in Cielo ne vedrai il frutto e capirai il
senso. Vedrai il risultato di tante sofferenze,
contrattempi, problemi che facevano risorgere, davano vita.
Oggi la mia Parola annuncia la creazione del mondo (*). Essa
viene creata per amore. Dio non poteva contenere l'eccesso
del suo Amore, ne travasava, ne effondeva tanto, ne era così
ricolmo che esplode nella creazione. Egli ne vuole riversare
su altre creature, perché ne partecipino, lo condividano, lo
vivano. Per questo crea un luogo, formato di cieli, terra,
acqua, e ciò che lo contiene, perché gli uomini vi possano
vivere, per conoscerLo e amarLo.
La natura ha sempre contraccambiato l'amore di Dio,
lodandolo nella manifestazione della sua bellezza, della sua
armonia, nell'ubbidienza alle sue leggi, nell'alternanza
delle sue stagioni. Ha partecipato agli eventi della storia,
condividendo con l'uomo la vita nel susseguirsi dei tempi.
L'uomo ha compiuto in essa cose buone e cose malvagie, della
cui responsabilità ha dovuto rispondere al suo Giudizio.
Ma mai, come in questo tempo, la creazione soffre e geme
(**), prigioniera del male, dato che il suo inquinamento
fisico nasce da un inquinamento interno, morale. Nasce dal
peccato umano, che la oscura, la possiede, la lega.
Il demonio attacca tutto ciò che porta l'impronta della
magnificenza della potenza di Dio, e le sue meraviglie.
Sconvolge la natura, la provoca. É da lui che nascono i
disastri, le catastrofi, le calamità: ne ha il potere, che
assorbe, che scaturisce, dal peccato nel mondo. La natura
attende: Essa è presente, reale, viva, ed attende che sia
liberata. Ogni preghiera, ogni gesto di bene è amore che ad
essa ritorna, dato che, per amore, è stata creata e lo
recepisce. Questo le dà la possibilità di poter ancora
vivere. E per questo sussiste.
Giungerà ancora l'oscurità, le tenebre, per cercare di
distruggerla, ma giungerà pure il Soffio divino di Dio, che
spira forte il suo Alito, per togliere la polvere, i
detriti, la caligine, il fumo nero che la ricopre, perché ne
vengano allontanati, e se ne rivedano il mulinìo dei
variopinti colori. La creazione tornerà ad essere pura,
libera, bella, così come l'Altissimo l'ha creata. Ti
benedico".
(*) Gen 1, 1-19
(**) Rm 8, 22
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10 febbraio 2009
"Scolastica è stata il sostegno, il bastone,
nella vita spirituale di San Benedetto"
"Mia piccola Maria, ..Oggi la Chiesa celebra e ricorda Santa
Scolastica, la mia dolce Colomba. Colomba perché candita,
innocente, piena di stupore; come suscitano i colombi che
pure voi, quando li rimirate, ne rimanete incantati, e così
Io, al suo sguardo, rimanevo meravigliato. Ella mi si dona
totalmente nella sua persona e nel servizio, come una sposa.
Non trattiene niente per sé, ma si offre con la dedizione,
con l'ardore di una vergine innamorata, che si dà in
oblazione totale al suo Sposo celeste.
Scolastica è stata il sostegno, il bastone, nella vita
spirituale di San Benedetto, e anche la lucerna, che ha
illuminato i suoi passi, in un percorso tanto tortuoso. Lei
si offre, dona se stessa, e la sua orazione,
anticipatamente, per le sue figlie e per tutte le anime che
avrebbero scelto questa via di servire Dio; sicché
Scolastica può ben dirsi la madre dei Benedettini. Essi
nascono per quest'amore sponsale che l'ha unita a Me, e ha
partorito sì tanta figliolanza santa. Simile a Maria nel
Vangelo, ella si pone ai miei piedi, tutta intenta e protesa
all'ascolto della mia Parola, completamente fusa nella
contemplazione e nell'ardore dell'adorazione della mia
Persona, sì da esserne compenetrata ogni sua azione, ogni
sua opera, ogni suo lavoro. E guarda quale frutto ne è nato!
Dico a voi: quando anche il lavoro è buono, utile, operoso,
non sia fine a se stesso: vi inaridisce. Ma conditelo con
l'amore di Dio e con la preghiera, e sarà fecondo. Chiamo la
Chiesa, i miei consacrati, i sacerdoti, le religiose, che si
tuffano in questi tempi soprattutto nell'azione, nelle opere
sociali: non dimenticate il servizio primario da dare al
Signore. Non dimenticate la priorità della preghiera, e di
vivere accanto all'altare nell'adorazione, perché esso
benedica e santifichi l'intero operato della mia Persona.
Figlia, mia piccola, ti faccio mio megafono, mia eco, e mia
voce per farmi ascoltare, far ricordare la mia Parola,
affinché tutti poi la vivano. Ti benedico".
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11 febbraio 2009
"A chi vuol essere figlio suo si getti, si tuffi nelle sue
acque materne…"
"Oggi a Lourdes, come in molte altre parti
del mondo, la Madonna viene onorata, ricordata con novene,
preghiere e celebrazioni. É venuta per richiamare gli uomini e per
ricordare a tutti che Ella è presente, e che vive nella loro
storia. Lei viene nei luoghi dove essi vengono più
dimenticati, là dove più hanno bisogno, usa le creature
piccole nel cuore, che possono vedere, ascoltare ed essere
suoi strumenti, che sono innocenti nell'animo come
Bernardette, che può contemplarLa, in visione, perché pura,
e può essere anche mezzo per trasmettere il suo messaggio.
Maria viene a dire agli uomini che vuole conversione,
preghiera, ma anche riparazione. Poco si pensa che al
peccato fatto, al male compiuto, ci vuole riparazione
mediante l'esercizio della carità. La Madonna viene a dire
che è vicina, sta presso la sofferenza, viene a dire che
cura i malati, che è accanto a loro, e che la malattia è
preziosa. Ella guarisce dai mali, dal peccato, e risana,
risana dando grazia alle anime, e gli stessi corpi ricevono
salute. Sì, il loro stesso corpo malato è avviato alla
guarigione, che si attua poi entrando in Cielo, dato che in
Paradiso non può entrare che ciò che è sano, ciò che è
perfetto nello Spirito. Ma giungerà pure il tempo che il
corpo si ricongiungerà all'anima e godrà dei suoi meriti. La
Madre viene a ricordarvi che l'uomo deve lavarsi e ricorrere
alle acque, le acque dei sacramenti: del Battesimo, della
Confessione, l'acqua del proprio pentimento e della propria
sofferenza… attraverso l'acqua della sua Immacolata
Concezione.
L'uomo si sporca nel peccato e ha bisogno di lavarsi. A chi
vuol essere figlio suo, si getti, si tuffi nelle sue acque
materne: la Madre lo immerge nelle acque del suo Grembo per
lavarlo e farne una creatura nuova. Ella lo lava
continuamente, immergendolo in Lei, dona così la sua
purezza, il suo desiderio di un rinnovarsi in un percorso in
cui lo prende per mano e lo conduce alla santità completa,
ove si fa pieno del suo candore, e diventa nuovo figlio di
Dio".
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13 febbraio 2009
"La Parola vi chiama ad aprirvi: apriti, apriti allo
Spirito!"
"Mia piccola Maria, il percorso spirituale è fatto così: di
smarrimenti, di crisi, di lotte, di croce. La Grazia perenne
e pacifica della visione di Dio l'avrete solo in Cielo.
Sulla terra la vita nello spirito, che si forma in Me, vive
così. Non mi scandalizzo quindi del tuo smarrimento, del tuo
grido di aiuto; e come si può, dinanzi ad un figlio che
grida perché le acque lo sommergono, o che sta precipitando
in un dirupo, se non accorrere e aiutarlo?
I miei più cari, le anime che Mi seguono, sono quelli che di
più il demonio perseguita e percuote. Sono le ultime
sfuriate nella tua casa. Egli lo sa che Io sto venendo a
cacciarlo, a cacciarlo per sempre.
Oggi la mia Parola vi chiama ad aprirvi: "apriti, apriti
allo Spirito!". Il tatto di Dio dà la sua energia, l'alito
della mia saliva crea, sanando, e dà nuova vita. In questo
gesto vengo soprattutto a richiamare la potenza di Dio, che
opera nella vostra apertura di cuore e di ascolto. Già agli
albori della creazione Dio grida all'uomo: "apriti! Apri lo
spirito!", e ciò avviene nell'obbedienza ai suoi Comandi, e
alla fiducia nella sua Parola. Per questo vi ha posto nel
giardino dell'Eden l'albero che vi aveva detto di non
toccare, proprio per la prova dell'obbedienza e della
fedeltà. L'uomo si è chiuso al Signore, e ha scelto la
disobbedienza; e attraverso di essa si è formata una
feritoia, uno squarcio che ha permesso a satana di entrare
con la sua morte e le conseguenze del suo male, rendendo
l'uomo sordo e muto nello spirito.
Ancora Io grido, per le strade del mondo, e dico: "Apriti!".
Apriti la mente alla sapienza della Luce di Dio, che ti
viene dall'ascolto della sua Parola e dall'obbedienza ad
essa. Apriti, apri la bocca per lodare la sua gloria, per
inneggiare all'attuazione della diffusione del suo Regno.
Ma quanti sono ormai i sordomuti nel mondo, quanti nel
popolo ascoltano con il cuore la Sacra Parola, la meditano e
la confrontano con la propria vita? Quanti sono quelli che
pregano e lodano? Quanti sono quelli la cui esistenza si fa
orazione? Quanti evangelizzano con il fremito dell'anima,
che fa scoprire il mio Amore? Io vengo, chiamo; ma torno a
ripetere: se non è l'uomo che cerca, che mi vuole, che grida
aiuto, non posso forzare la volontà. Per questo vado dai
miei figli che ancora si pongono in ascolto: vengo da te per
far ascoltare le mie parole, la mia voce, che grida a tutti:
"Apriti, apriti a questa mia Parola!" (*), falla entrare nel
cuore perché venga approfondita, e cresca nel tuo spirito. E
tu stesso ti faccia mia parola, che propago; e guarisca
tanti sordomuti.Ti benedico".
(*) "Apriti!". É come "l'effeta" che Gesù pronunciava,
guarendo i sordomuti. É "l'apriti" che il sacerdote
pronuncia sul neo battezzato, toccandogli l'udito e
l'olfatto.
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16 febbraio 2009
"Si cerca di legalizzare l'omicidio,
così che la legge metta a tacere le coscienze"
"…Oggi che ricordate anche la figura di Eva, la madre di
tutti i viventi, vi faccio notare come, pure se lei è stata
la porta per l'entrata del peccato e della morte per
l'umanità, Iddio che è l'Autore che genera continuamente
vita, ne fa una nuova storia, dona una maternità che,
attraverso il dolore, si purifica e redime nell'attesa di
una nuova maternità, che sarà quella che in Maria, nuova
Eva, porterà vita, non solo naturale, ma vita nello spirito,
rinascita nella Grazia, per lavare e vincere tanto peccato.
Da Eva è entrato il male. L'uomo, nel susseguirsi delle
generazioni, porterà in sé l'istinto, la fomentazione
all'omicidio. Io chiedo il dominio a non piegarsi a tale
istinto, ma il sangue dell'omicidio ha bagnato la terra,
dall'albore del suo sorgere, per il dominio e
nell'oppressione del fratello. Eva trasmette questo male già
nel frutto della sua carne in Caino, che uccide Abele, e
questo male prosegue ai nostri giorni. Se nei tempi antichi
esso era palese, violento, per dominare e opprimere l'altro,
oggi si nasconde, si camuffa persino nel bene, e lo si
giustifica con molti pretesti. Si cerca di legalizzare
l'omicidio, così che la legge metta a tacere le coscienze, e
lo Stato si sostituisca a Dio.
La vita è di Dio! Da Lui prende origine, in Lui si alimenta,
a Lui ritorna. Il Padre genera continuamente, ma chi Lo
comprende? Solo chi rimane unito al suo Creatore, ai mezzi
donati nella sacra Parola, nei Sacramenti, nella preghiera,
nella Santa Madre, che vi rigenera nella vita dello Spirito.
Solo rimanendo nutriti alla Vita di Dio, voi venite
alimentati e illuminati dalla luce dello Spirito Santo, che
vi mantiene, che vi rivela la Verità, dato che, senza la sua
luce, il demonio ha il potere di oscurare le menti, di
pervertire le coscienze.
Il Padre è Colui che crea. Egli può dare solo vita, e cerca
persino di trasformare Caino, i tanti Caino, e di cambiare
loro il cuore, di portarlo a sé, dato che un figlio che
torna è un figlio riconquistato, riacquistato; è una
vittoria! Un figlio che va perduto è un dolore, una
sconfitta! Ogni vita ha valore, è preziosa. Ognuna ha un
disegno, un progetto, anche quando per l'uomo è
incomprensibile, perché egli ragiona nei suoi limiti umani
di spazio e di tempo. Dio guarda oltre: il suo sguardo si
protende all'infinito, al bene della vita eterna, ai suoi
piani che sono salvezza, sapienza che genera vita per
l'eternità. Voi dite: "…E gli Abeli, gli innocenti uccisi,
perché non vengono difesi e lasciati a sé?…?". Io vi dico
che mai questi sacrifici verranno dimenticati: sono il
sangue che irrora la terra, e che Dio rigenera dal peccato a
farne risurrezione.
Il sangue di Abele è santo, benedetto; non è andato perso.
Si è unito alla terra, che lo ha assorbito con il Sangue di
Cristo, che ne ha fatto Redenzione. Ove è stato sparso il
sangue di Abele è stato sepolto Adamo, e su quella terra è
stata posta la Croce e crocifisso Gesù Cristo. L'effusione
del suo Sangue si è unito al sangue di Abele: hanno infuso e
bagnato il corpo morto di Adamo per far si che ne rinascesse
un uomo nuovo, un uomo ad immagine di Gesù Cristo, e non più
fomentato all'omicidio, ma generatore di vita, Ti benedico".
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17 febbraio 2009
"L'Arca, che Io offro oggi per rifugio,
è il Cuore Immacolato della Madonna"
"Mia piccola Maria, ti do nuova conferma che presto è
risurrezione per i tuoi figli che saranno benedetti.
Oggi la mia Parola richiama Noè ad entrare nell'Arca. Il
mondo si era fatto così malvagio da non trovare giusti sulla
terra, tranne lui. Il diluvio viene per lavare il male e, da
questo germe buono, far rinascere una nuova umanità.
Oggi i tempi sono più malvagi di quelli del diluvio, tempi
orribili, ed Io chiamo i miei piccoli, che ancora mi amano,
ad entrare nell'Arca. E l'Arca, che Io offro oggi per
rifugio, è il Cuore Immacolato della Madonna. Coloro che vi
entreranno saranno i salvati. Verranno le tempeste, le
persecuzioni, verrà la discesa del fuoco sulla terra. I miei
piccoli sono le anime, il germe buono che ricrea una nuova
umanità. Non verrà più il diluvio, ma la discesa del fuoco
dal cielo, che purificherà la terra da ogni male. Ti
benedico".
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18 febbraio 2009
"Con la discesa del fuoco dello Spirito Santo
verrà rigenerata una nuova
umanità"
"…Dopo il diluvio è ritornata a nascere la vita sulla terra.
Dopo terremoti, cataclismi, carestie, guerre, sempre è
ritornata a vivere un'esistenza nuova. Anche nei prossimi
tempi, con la discesa del fuoco dello Spirito Santo, verrà
rigenerata una nuova umanità. Il Padre dei cieli richiama,
con mille inviti. E solo quando non c'è più possibilità al
cambiamento, e il male prevale e ricopre, è allora che Egli
interviene con la sua Potenza. E interviene per togliere il
male, per liberare, purificare, per rigenerare a vita nuova:
una vita degna di Dio perché, contemplandola, Egli possa
ancora dire della sua creazione: "É cosa buona! (*)".
Ecco, viene posto il cieco dinanzi a Me, e gli ridono la
vista, la luce degli occhi e dello spirito. Io sono la Luce,
e in questa umanità, pervasa da tenebre, ricoperta di buio,
i cui cuori e le menti sono ormai ciechi e privi di luce;
solo se vengono a Me, che illumino, si può rigenerare in
essi il chiarore di una esistenza rinnovata. Senza la mia
Luce da chi la potranno ricevere?
Per questo scenderà lo Spirito Santo. Egli viene, viene a
ridare la Luce che rischiarerà i cuori di questo mondo nella
notte, per ricreare su di essi una nuova generazione, e un
nuovo giorno, una vita vera che continua… Ti benedico".
(*) Gen 1,18
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20 febbraio 2009
"La croce fa male, e Io la conosco"
"…Cosa dice stasera la mia parola?
'Chi è mio discepolo
rinneghi se stesso e mi segua'. La croce, figlia mia, è
l'unica strada che vi salva. Lo so, fa male. É un duro
legno sulla pelle morbida: sgraffia, ferisce, a volte fa
sanguinare. Io per primo mi sono adagiato su di esso, e mi
ha scavato in ogni mia fibra; per questo ho così
compassione. Ho pena della croce degli uomini! Iddio aveva
creato l'uomo perché fosse felice, gioioso. Gli aveva donato
il paradiso terrestre per condividere l'Amore e l'amicizia
con il Padre Celeste. Ma all'uomo non è bastato, non gli era
sufficiente, e ha scelto la conoscenza del male, ha aperto
la sua porta, e con essa, ha permesso che penetrasse il
dolore, la morte. Iddio è fedele alla sua Parola, ed è fermo
dinanzi alla scelta dell'uomo, ma ha trasformato la
sofferenza in croce di redenzione, di salvezza. L'ha resa
meritoria. In essa la vita della persona si nobilita, si
impreziosisce, acquisisce santità, e con essa l'accesso di
nuovo al Paradiso, al Regno dei cieli.
La croce fa male, ed Io la conosco. Ma vi dico che sono con
voi: partecipo, condivido, vi curo, lenisco, consolo, sano,
guarisco, santifico. E se, a volte, vi si fa così dolorosa o
ingiusta, Io dico: pregate, e fate pregare, ascoltate e
partecipate a Sante Messe, fate opere di misericordia,
operate nella carità, che si facciano gesti d'amore
concreti, e meditate la mia santa Passione. Se il mondo
facesse questo, la mia Croce diverrebbe balsamo, e sarebbe
consolazione alla vostra croce. Io stesso sono l'anestesia
che placa, mitiga, rende lieve e soave la croce. Quanti la
vogliono rigettare, e la rifiutano perché non la
comprendono, e la vedono oscura; e gettandola, la pongono
sui fratelli, divenendo causa di maggiore sofferenza, e la
loro vita perde il senso, si svuota, non ha motivazione, si
fa povera.
Si tuffano di conseguenza nei piaceri della terra, della
materia, e finiscono per essere schiacciati dall'angoscia,
dalla schiavitù. Gli stessi piaceri si rivoltano contro di
essi e li conducono alla morte.
Vivendo con Me, Io vi do la pace. Chi mi rinnega e mi
lascia, viene coperto dalla croce del diavolo, che è più
pesante: è una prigione che conduce alla disperazione.
Chiamo i miei giganti nella fede, i miei amanti, che hanno
compreso la sapienza della Croce. Ne hanno capito il valore,
la preziosità, il senso dell'offerta e dell'amore, che in
essi si fa gioia. Così si fanno cirenei (*): prendendo su di
sé il peso dei fratelli deboli, fragili, che ne rimarrebbero
schiacciati, per sollevarli. Tramite loro, la croce diventa
amore, e si illumina. Allora le si va incontro, la si
accoglie, la si prende con pace, e la si ama.
É la croce che vi unisce a Me, l'unica via che vi porta in
cielo. Ti benedico".
(*) Nella Via Crucis a San Giovanni Rotondo si nota San P.
Pio che porta la Croce insieme a Gesù: fa il Cireneo.
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21 febbraio 2009
"Faccio nuove tutte le cose"
"Mia piccola Maria, Io sono con te. Vivo nella tua anima,
sono presente, e condivido la tua croce, la tua sofferenza,
i tuoi problemi, ma anche le tue pause di gioia e le tue
consolazioni. Stai certa quindi che Io ci sono, e sono Colui
che può.
Stasera la mia Parola vi dice: "Ecco, Io faccio nuove tutte
le cose (*). Dio è Colui che fa rinascere continuamente la
vita. É Colui che rigenera, crea, che fa evolvere, non è
mai statico, fermo, ma fa crescere ogni cosa, maggiora,
trasforma, dà la vita e fa nuove tutte le cose, fa una nuova
creazione su ciò che Egli stesso ha già creato.
Cambiano perennemente le stagioni, si seccano le piante,
appassiscono i fiori, ma ritornano poi a rinverdire i loro
rami, e a rifiorire i prati, e nuovi frutteti e raccolti
nell'estate. Muore il giorno al suo tramonto, ma torna a
rinascere poi con l'alba; e nel susseguirsi di secoli, la
vita si rigenera, si perpetua, si rinnova, e fa vivere.
Muore l'uomo vecchio, ma viene alla luce il bambino, e
l'uomo si rigenera e vive. Ma ancora più il suo stesso
spirito cresce in continuazione in Dio, cresce, e non si
ferma. Solo chi è con il diavolo sta fermo, stabile,
impantanato, prigioniero, e muore. Nel Padre Celeste la
crescita è perenne, evolve alla sua conoscenza, e non solo
qui sulla terra, ma anche in Cielo, ove l'anima si fa
perpetuamente nuova, cresce nell'Amore di Dio, sale e
continua la sua ascesa, dato che Iddio è l'Altissimo, l'Irraggiungibile. Ma, nella misura in cui si evolve, l'anima
aumenta la sua conoscenza, la sua santità, e partecipa della
sua Gloria, irradiandosene, inondandosi di infinito gaudio.
E così i Santi, morti secoli fa, oggi sono ancora più santi.
"Faccio nuove tutte le cose", e richiamo i miei figli, che
vivono nel peccato, a rigenerarsi nella Grazia, a venire al
confessionale, ove il mio Sangue fa nuove tutte le cose. É
richiesto solo un vero, reale pentimento, e il desiderio del
ravvedimento: e Iddio compie una nuova creazione nell'anima
che, per quanto nera e più oscura di ogni tenebra, Egli la
fa divenire candida come l'innocenza di un bimbo, che ha
appena ricevuto il Battesimo.
IL Signore fa nuove tutte le cose: vi aiuta nel cammino per
rigenerarvi di continuo, perché abbiate a ricevere la sua
Vita. Sono con voi per aiutarvi in questa nascita e in
questa crescita".
(*) Ap 21, 5
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22 febbraio 2009
"Chiamo i miei sacerdoti a fare, in ogni confessione,
un'analisi accorta dei Comandamenti"
"Mia piccola Maria, non t'abbattere. Questo tuo carisma
viene vissuto nei fastidi, nelle molestie,
nell'incomprensione, nei contrattempi. Ma sempre è così
quando un dono di Dio è autentico: viene continuamente
provato e perseguitato. …Ma Io ti dico: "vai avanti!", pur
se non riesci a portare l'interezza del mio messaggio, quel
che porti è buono, è ottimo, viene da Me, e ha con sé tutto
il contesto del mio contenuto, ne ha il senso vero.
Ancora Io grido, questa sera, nella mia Parola: "Ecco, Io
vengo a fare nuove tutte le cose". E vi indico ove: nel
sacramento della confessione. Essa nasce come dono dei miei
inenarrabili dolori, morte e risurrezione, per dare a voi
una rigenerazione continua nell'anima, per ritemprarvi dalle
cadute, dai fallimenti, e dalle tristezze del peccato. Ecco,
Io vi faccio rinascere a vita nuova: nella confessione vi
rigenerate a nuove mie creature. Ma quanti sacrilegi in
questo sacramento! Quanti pochi sono quelli che vengono nel
pentimento, e in verità! I più omettono di dire le colpe e
tornano ingiustificati. S'accostano poi a riceverMi con
ulteriore peccato. Quanti, e ancor di più, sono coloro che
non si confessano più e vengono, con sacrilegio, a fare la
Comunione, dato che non hanno più il senso del peccato che
commettono. Quanti ancora usano la confessione come una
seduta psicologica, mentre la direzione spirituale è
tutt'altra cosa: è entrare nelle realtà dello spirito, è
divenire introspettivi della vita con Dio, e crescere.
Chiamo i miei sacerdoti a fare, in ogni confessione, e in
ogni penitente, un'analisi accorta dei Comandamenti, un
aiuto per entrare nell'esame di coscienza e nella dimensione
dello spirito.
Aborrisco le confessioni generali o il perdono comunitario.
Ogni confessione è unica e personale. Solo in casi di
estrema urgenza, quando c'è il desiderio di confessarsi, ma
c'è l'impossibilità a farlo, nel pericolo di vita, è
accolta. Ma sono casi limite.
Chiamo i sacerdoti a stare nei confessionali. In molte
chiese non ci sono più, e i fedeli devono andare alla loro
ricerca. Grave sarà la responsabilità quando saranno dinanzi
a Me! Si vede la santità del sacerdote anche dal tempo che
vive nel confessionale: se un sacerdote poco confessa, è
perché poco è santo, poco ama le anime, e poco ama Gesù
Cristo. Ti benedico".
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23 febbraio 2009
"Nel Vangelo Io scaccio il diavolo in un ragazzo"
"Questa sera, nel Vangelo, Io scaccio il
diavolo in un ragazzo, che ne è tormentato sin da piccolo. É un demonio
sordo e muto perché non parla, non mi attacca con le parole,
ma attacca la creatura, la occupa per cercare di farla
perire. Questo ragazzo era innocente. Il male gli era stato
procurato da altri, e il Signore Iddio lo ha permesso per
trarne la santità. La sua sofferenza è stata espiazione per
il peccato altrui, e sofferenza santificatrice per la sua
famiglia, in un padre che ne ha stimolato la fede e la
crescita in Dio, preghiera e offerta. Liberato, il ragazzo
si è incamminato in un percorso, che lo ha condotto alla
santità. Egli morirà martire cristiano.
Cosa ci vuole per scacciare satana? Prima ancora di
ricorrere all'esorcista, ai sacerdoti, ci vuole una
preghiera che sia generale nella chiesa, quella dei fedeli,
per questi figli tormentati. Poco si prega per i posseduti.
I vessati dal maligno vengono ritenuti alleati di satana, o
colpevoli, e s'allontana la preghiera, che ferma l'avanzata
del male, e molti, figlia mia, sono innocenti. Il male è
procurato da altri, e ciò può essere fatto; e Dio ne trae,
come da questo ragazzo, espiazione e santità.
A volte il maligno interviene in una creatura perché subdora
una sua santità, e allora viene per fermarlo, occupandolo;
ma sono vittime innocenti, e la preghiera può salvarli e
liberarli. Per gli altri, per quelli che ne sono la causa,
c'è la colpa; sono quelli che si sono dati a satana in
libera e piena volontà, e si fanno suoi adepti, suoi
collaboratori; e satana li lascia in qualche modo liberi
nelle loro azioni, lucidi e responsabili, per far sì che
possano diffondere il suo regno del male. Questi sono
veramente suoi.
Guarda questa generazione di ragazzi ribelli, disobbedienti,
molte volte anche violenti: sono vessati, posseduti,
sobillati dal maligno, dato che egli trova la strada libera;
nella famiglia non c'è preghiera, non c'è fede, non c'è vita
sacramentale; ed egli può venire per farne sue prede, e
cerca di condurli a perdizione. Satana cerca di deturpare in
loro la stessa somiglianza ad immagine di Dio, stravolgendo
in mille modi anche la loro fisionomia fisica, oltre che
nell'anima, nel dare la sua somiglianza, a bestia.
Povera generazione, nata in questi tempi così oscuri!
Giungerà, giungerà una nuova generazione, che sarà tutta ad
immagine e somiglianza di Dio, e non più posseduta dal male.
Ti benedico".
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25 febbraio 2009
"Oggi inizia la quaresima con le ceneri"
"Mia piccola Maria, anche se tutte queste tribolazioni,
molestie, e attacchi ti vengono dal maligno, sappi che Io
sono le Ali premurose che, tutt'intorno, ti cingono e ti
proteggono. Gli permetto ciò che tu puoi accogliere, e
perché questo ti dà una sofferenza che tu poi unisci a Me
sull'altare. E ciò ti è di beneficio, non solo per la tua
famiglia, ma per i miei figli sacerdoti. Tu rimani fissa in
Me. Io ti proteggo, ti circondo, ti salvo, ti sano, ti
libero.
Oggi inizia la quaresima, con le ceneri, che vi ricordano il
tempo che passa, e la terra a cui ritornate. Siete impastati
della terra, e solo lo spirito, che Dio vi ha immesso
dentro, vi dà vita. Esso sostenta la vostra esistenza. Ma il
corpo è terra, e alla terra ritorna. Lo spirito vivrà per
sempre, ma vi chiedo di ammantarlo, di rivestirlo delle
opere di Dio, del suo Amore; allora vivrà di Lui. Ma se,
quando il corpo si spegne, lo spirito è nudo, non porta
niente in sé, o si è ammantato di opere malvagie, non solo
la terra, ma sotto di essa viene assorbito per vivere negli
abissi degli inferi.
Rivestite il vostro spirito delle opere che il Vangelo vi
elenca: la carità, la preghiera, il digiuno. Ma vivetele
nell'umiltà e nel nascondimento. Solo nell'umiltà e nel
nascondimento si ama, si vive l'Amore di Dio. Chi, pur
compiendo cose buone, ne fa magnificenza per il mondo,
glorifica se stesso e ruba, toglie la gloria a Dio. Solo chi
s'impoverisce di sé dà maggior gloria al Signore, ed Egli,
nella sua grande generosità, ne prende di sé per rivestirne
l'anima, per la beatitudine dell'eternità. Ti benedico".
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26 febbraio 2009
"La Croce è il mezzo di vittoria contro il diavolo"
"Mia piccola Maria, ogni volta il mio divin Sangue spezza i
legami, le catene del male. Continua è la mia opera di
liberazione, continua contro di lui, il demonio. Egli
persevera nel suo male, ed Io rispondo, operando
perennemente nel guarire, nel sanare. Mi pongo accanto
all'uomo per combattere nell'intera sua vita, sino a quando
lo avrò cacciato per sempre.
Cosa stasera viene meditato dal Vangelo e messo in evidenza
se non la Croce? La Croce è il mezzo di vittoria contro il
diavolo: la Croce lo caccia. É il mezzo di liberazione.
Iddio avrebbe potuto, con un solo sguardo, far precipitare
agli inferi il nemico, ma ha voluto compiere un'opera
perfetta, che manifestasse il suo smisurato amore per gli
uomini, sconfiggendolo nel compiere un'Opera d'amore.
Io stesso mi sono fatto presso il trono del Padre mio, e Gli
ho detto: "Vado Io, Padre! Io mi offro in riscatto per i
miei fratelli", perché solo un Dio poteva essere riscatto
per Dio, ma anche perché fosse manifestazione di un'Opera
d'amore. Sono venuto sulla terra per soffrire; a tanto bene
compiuto ho ricevuto persecuzione e incomprensione; alla
Salvezza e alla Verità, che portavo, mi è stata data una
morte, e morte di Croce. Ma qui sta il miracolo di Dio:
nella sua accoglienza Egli l'ha trasformata e l'ha resa, a
tanto male, a tanto odio, alla morte che perisce, l'ha
cambiata in Opera di salvezza, in amore, nell'Amore che ha
trionfato. Nell'Amore la Croce di Cristo ha vinto. Ancora
nell'Amore Dio supera ogni male.
Se questo è stato per Gesù Cristo lo è anche per voi nella
vostra esistenza: accogliendo la Croce, voi non solo vi fate
redentori, ma vivendola nell'amore, voi sconfiggete il
nemico, e date salvezza e liberazione a voi e al mondo
intero. Come potete accogliere la Croce? Rinnegando se
stessi, i propri desideri, i propri istinti, piegando le
ginocchia, nell'umiltà, al sevizio di Dio, alla sua Volontà.
Allora Egli vi viene incontro, ve la rende dolce, vi prende
per mano, e vi conduce: si fa vostro Cireneo. La sua persona
vi aiuta a sostenere la croce, e la irrora di fuoco del suo
amore. Sicché, da croce, si fa scala per salire il Cielo, e
in Cielo si fa casa, ove abiterete per sempre con Lui. Ti
benedico".
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27 febbraio 2009
"C'è un digiuno che riguarda la castità, di cui poco si
parla"
"Mia piccola Maria, richiamo anche te al digiuno, che può
essere effettuato nei suoi svariati modi d'essere: c'è il
digiuno dagli alimenti, in ciò che è puramente fisico e vi
fa sentire la privazione del cibo, la fame. Ciò vi dispone
in un atteggiamento di povertà, di bisogno, mediante il
quale comprendete di quanto siate poveri, limitati dalla
vostra materia, e ad avere necessità della presenza e del
sostegno di Dio. C'è un digiuno che vi conduce a vivere, in
questo tempo particolare, nell'impoverire voi stessi nel
donare il vostro tempo, il vostro agire, nel dare soccorso
ai malati, ai poveri. Date pure il vostro denaro, del
necessario, per soccorrere il fratello.
C'è un digiuno che riguarda la castità, di cui poco si
parla, nell'offrire al Signore un tempo di purezza e di
astinenza dalla concupiscenza, per gli sposi. C'è un digiuno
nel quale limitate, o fate rinuncia, nello sguardo da
letture, film, immagini, telefonate, divertimenti, da ciò
che è pur lecito, e non ciò che è comunque peccato, e vi è
sempre vietato, ma di quello che il Signore vi dona per
farne gradita offerta, sacrificio santo al Padre, ed esprime
che c'è una ricerca sincera di Dio, e un cammino nello
Spirito. C'è poi un digiunare, per le anime sante, che è
quello di un tempo nel quale non si è allietati dalla
presenza di Cristo, che c'è sempre, è accanto, ma si
nasconde ad esse. Egli le pone in un digiuno in cui ci si
priva delle consolazioni, delle gratificazioni, delle
sensazioni, che si fanno percezione della presenza amorosa
del suo Cuore, per cui si vive una grande sofferenza:
accogliendola, se ne fa offerta, un tesoro d'offerta al
Cuore rinnegato di Cristo.
C'è un digiuno nella fede provata, che non dà luce, sembra
senza risposte, e si sente il buio, eppure l'anima
persevera, e crede; ed è un digiuno offerto nella fiducia.
C'è il digiuno di un'intera vita, offerta nella preghiera,
vissuta per amore di Dio e dono per i fratelli. C'è il
digiuno dell'offerta del proprio corpo, del proprio essere,
quando la propria esistenza diviene solo dono e riscatto, e
si rinuncia a sé, in un digiuno che è perenne, e che diviene
oblazione gradita, e redenzione con Cristo.
Il digiuno vi prepara a liberarvi dal peccato, purificandovi
per essere pronti alla risurrezione. Ti benedico".
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28 febbraio 2009
"Il deserto è l'anticipazione che annuncia la mia futura
Passione"
"Mia piccola Maria, Io entro nel deserto, e vado a vivere
una purificazione di inenarrabili dolori. Non avevo bisogno
di purificazione, ma la vivevo in anticipazione per
acquistare forza, meriti e tesori per voi, per il Vangelo
che stava per essere annunciato, per la Chiesa di quei tempi
e per tutti i tempi. Ecco, il deserto è l'anticipazione che
annuncia la mia futura Passione. Ho sentito il gelo
penetrare sin dentro le ossa, la fame, con i suoi morsi,
lacerare le viscere, l'arsura della sete spaccare la bocca e
riardere la gola. Ma ancor di più, tormentato continuamente
nelle visioni terrificanti dei diavoli, che passavano da
visioni bestiali alle allettanti, per darmi tormento e
tentarmi. Mi laceravano le carni con i morsi, e mi colpivano
con pietre.
Ma ancor di più il mio spirito geme, soffre di un deserto,
come è rappresentato dalle aridità della sabbia e delle
pietre così com'era tutt'intorno a me nel paesaggio. La mia
orazione è continua, il mio pianto, fatto di suppliche che,
con singhiozzi, rivolgevo al Padre. Non erano che ricambiate
dal silenzio, dalla mancanza di qualsiasi risposta: non
c'era né consolazione, né lacrima asciugata. Solo mia Madre,
da lontano, mi accompagnava con la preghiera, aiutandomi a
sostenere il mio lacerante dolore. Da Lei sono poi ritornato
per ritemprare le membra e lo spirito, prima d'iniziare la
mia vita pubblica.
Queste sofferenze sono per voi, figli, e poco la Chiesa le
ricorda e ne fa ricorso. Pregate, invocate, chiedete per i
meriti di tali mie sofferenze. La lotta con il diavolo è
impari: voi siete deboli e facilmente cadete nel peccato e
in suo potere. Sono Io che ho vinto per voi. Sono Io che mi
pongo dinanzi per combattere e difendervi. Solo con Me voi
potete vincerlo. Ti benedico".
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