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Ave Maria!
2 dicembre 2012
"Mai come in questo periodo storico gli uomini giungono al
mio Giudizio
impreparati e sconcertati, e decadono all'inferno"
"Mia piccola Maria, mia piccola bambina, Io ti sostengo
il cuore e la pressione: Io ti aiuto. Oggi il tempo di
Avvento vi viene a ricordare la vigilanza e l'attesa al
Signore che viene; ora come in ogni tempo. Non dissipate il
tempo! É una clessidra che scorre veloce e, a volte, anche
interrotta precocemente… I suoi granelli non siano sabbia
impastata a fango, ma granelli d'oro. Impreziosite il vostro
tempo perché sia oro finissimo, celestiale, da offrire e da
presentare a Dio. Non dissipatelo in ubriachezze, in vanità,
in cose cattive. Siate pronti al Signore che viene perché
mai come in questo periodo storico gli uomini giungono al
mio Giudizio impreparati e sconcertati, e decadono
all'inferno. Quell'inferno di cui la Chiesa parla poco per
timore della riprovazione del popolo; eppure Io ne parlo
chiaramente nel vangelo; anche la Madonna lo ha rivelato ai
bambini di Fatima. Cosa è meglio: non parlarne per non
intimorire, o averne timore ma potersi così preparare per
non precipitare nel terrore eterno? L'uomo crede di vivere
sempre e, in nome di una sua personale ed ottusa libertà,
crede di poter vivere come gli aggrada, pur a costo di
prevaricare, defraudare e arrecare male al prossimo, e
finisce nel decadere nel male fatto in un vortice che lo
inghiotte a sua condanna.
Siate pronti, vigilanti, in attesa, con una coscienza
corretta, pensiero puro, in mani operose nel bene che, in un
contesto come quello della società odierna, è difficile, se
non mi siete più che mai uniti, dato che Io sostengo e
difendo. Se non c'è la fiamma viva d'amore nel cuore che vi
elevi, come non potrete cadere nella putredine della terra?
Lontani da Me, il demonio ottenebra con la sua nebbia la
mente e il cuore, facendovi disperdere nel vano del mondo,
rendendovi preziose le nullità del fango terreno fino ad
imprigionarvi.
L'Avvento vi viene a ricordare la fallacità del tempo, e il
Signore che viene a nascere. State attenti con una preghiera
fervorosa, un'unione sacramentale partecipata, amando con
una carità che si fa ardente. Come potete dire di essere
cristiani, che rimangono vigilanti, se la vostra preghiera è
solo uno scarabocchio di croce o qualche giaculatoria detta
frettolosa? Come potete dire di amare se non mi vivete? Come
potete dire ai vostri cari: sposi, figli, genitori, amici…
di voler loro bene, di partecipare alla loro esistenza, se
poi non condividete ogni giorno alla loro affettività?
Siate, figli miei, simili a coloro che attendono con
trepidazione, con nostalgia e desiderio, il Signore che
viene per la sua Nascita; ma può essere ad ogni momento dei
vostri giorni, poiché il tempo e la vita non vi
appartengono: vi è data in prestito e richiesta con il
frutto dei suoi benefici fatti fruttificare.
Ponetevi all'uscio come chi guarda all'orizzonte,
trepidante, l'amato che ritorna. Questa sia la disposizione
del vostro cuore che può formare la culla, che può
accogliere la mia Nascita, ed Io potrò depositarmi
nell'anima. Se l'uscio però rimarrà chiuso, perché
disinteressati e presi solo da sé stessi, come potrà esservi
nascita o incontro? Siate pronti e arricchiti del Cielo per
far sì che il Giudizio non sia di riprovazione o condanna,
ma sia l'abbraccio gioioso con l'Amico ritrovato: l'incontro
non di morte, ma di risurrezione. Ti benedico".
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4 dicembre 2012
"La piccolezza, l'umiltà, l'infanzia spirituale, è lo stato
che più si fa simile,
che più s'accosta all'Unità del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo"
"Mia piccola Maria, com'è difficile che si comprenda e si
viva la realtà di cui invita il vangelo di stasera! Siate
piccoli, siate umili! Quanti uomini di chiesa, alti prelati,
blaterano la piccolezza! Quante parole, e a vuoto, che essi
non vivono perché hanno timore in esse di disperdere sé
stessi: il proprio stato di autosufficienza; e il loro cuore
si fa duro e distante da Me!
In questa settimana in cui vi preparate con la novena
dell'Immacolata riflettete…: cosa ha reso così mirabile la
Madre Santissima? Ella è stata una Bambina tra i grandi,
virgulto di innocenza che non si è corrotto, ed è sbocciata
una pianta fiorita di infinita Sapienza, somma nella sua
conoscenza di Dio, che supera la totalità delle scienze di
tutti i dottori della Chiesa esistiti e che verranno. Infusa
e preziosa conoscenza delle cose divine che, come un tesoro,
ha conservato nel Cuore e vissuto; ma che la Chiesa
acquisisce a tasselli nel tempo, e che ad ogni gemma di luce
ne viene arricchita, e che le verrà rivelata poi nella sua
pienezza nei Cieli, ma che la Madre già allora possedeva e
contemplava.
La piccolezza, l'umiltà, l'infanzia spirituale è lo stato
che più si fa simile, che più s'accosta all'Unità del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo. Lo sguardo
dell'Onnipotente si fa presso l'umile, che lo rimira
compiaciuto: il suo cuore trabocca di tenerezza, le sue mani
si fanno predilette e prodighe nella misericordia. Se un
povero peccatore riconosce il suo peccato, conserva un animo
umile, Iddio gli si fa incontro e rintreccia una nuova
storia d'amore sì da poterne poi farne anche un santo. Ma
se, pur andando in chiesa, ci si ritiene giusto fra i giusti
e si conserva un atteggiamento di durezza, pur nascondendo
nei bei modi e non facendosi riconoscere dagli altri per
quel che realmente si è: la realtà della propria natura, il
cui cuore è superbo, come potrà incontrarsi egli con l'amore
di Dio? É l'umiltà, la piccolezza, che fa nascere in voi
quest'amore.
Figli miei, accogliete il mio invito, fatevi poveri, infanti
nel cuore, piegatevi, sforzatevi, accogliendo la
mortificazione. Chiedete al Padre Celeste che vi aiuti ad
assimilare questa virtù. L'umiltà sconfigge sempre satana:
lo fa fuggire; non può sostenere il duello con l'umano che
si abbandona fiducioso, come una creatura, alle braccia del
Padre. Essa intreccia di nuovo un'autentica amicizia con
Dio; ed Egli, da Padre, vi prende, voi infanti, sulle sue
ginocchia: vi poggia il capo sul Cuore e vi sussurra i suoi
segreti. Ti benedico".
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6 dicembre 2012
"Non potete vivere il vostro cristianesimo soli
senza la comunione intima alla mia Persona"
"Mia piccola Maria, mi sei unita più di quanto tu non
creda. "Non chi dice: Signore, Sgnore, potrà entrare nel
Regno dei Cieli"; non chi dice "Signore, Signore!" potrà
salvarsi. Non saranno le belle parole, le buone intenzioni,
la parvenza, a farvi entrare in Paradiso. Dio vuole la
verità e l'opera: un'adesione alla santa Parola,
un'interiorizzazione al mio Insegnamento.
Non basterà una parola, pur in fin di vita, a salvarvi, se
non sia intrisa di reale pentimento, una ricerca sincera
della mia Persona: che ci sia un riscatto dal peccato
commesso. Stolti coloro che credono che la fede sia una
limitazione, quelli che mi vivono lontani; ma stolti pure
quei cristiani che vivono un cristianesimo di facciata che,
pur venendo il chiesa, vivono secondo i loro schemi umani, e
non sanno che la propria anima si forma ed è composta di
quel che vive, ama e compie. Essa si fa simile ad una spiga
che fuori sembra matura, ma se i chicchi sono vuoti, a cosa
potrà servire? Non sono nè buoni e né cattivi: sono tiepidi
che tornano a Me con un'anima che porta in sé il vuoto,
l'insulsaggine, la mancanza di senso, e come potrà entrare
nel Regno? Iddio guarda, desidera e richiede verità ed
opera. Non potete vivere il vostro cristianesimo soli senza
la comunione intima alla mia Persona: non potrete crescere
nell'amore e non potrete che decadere e precipitare.
Vivetemi accanto! Io sono una fortezza inespugnabile che vi
costruisce ogni giorno la casa, di cui parla il vangelo;
casa forte a cui tempeste, venti e uragani, non potranno
farla crollare; rimarrà salda. Io cemento le sue pareti,
fortifico le sue fondamenta, irrorando di Spirito Santo,
sicché Io possa viverci: la formo a casa degna dei Cieli.
La fede vissuta non è una perdita, figli miei, ma una
ricchezza che dà motivazione all'esistenza. Mi direte: "Come
possiamo averla, Signore?". Io rispondo: "Pregate!
Chiedetemi: Io vengo, vedo la buona volontà, l'impegno, e vi
cammino accanto per donarvi la pienezza di un cristianesimo
nella concretezza della carità. Ti benedico".
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8 dicembre 2012
Unitevi all'Immacolata! Insieme a Lei vi unite profondamente
a Cristo, suo Figlio,
e sarete intimi del Padre Celeste, irradiati di Spirito
Santo"
"Mia piccola, oggi è l'Immacolata Concezione, la Tutta
Pura, Trasparenza assoluta che non ha varcato ombra poiché
rimasta intatta così come il Padre Santissimo L'ha concepita
nella sua creazione perché fosse degna dimora per
l'Incarnazione di suo Figlio. Anche la Madre vuole aiutare
voi a farvi questa ‘terra e cielo nuovi', degni di essere
abitazione per l'Incarnazione di Cristo perché nasca in voi
l'amore di Dio, il Vivente, l'Operativo, Colui che vive
presente nella vostra anima. Ma come poter acquistare questa
nuova verginità in voi che avete peccato? Iddio vi presenta
l'Immacolata, l'Essere umano a cui dovete protendere, che
dovete emulare e vivere, assimilandola in voi.
Lei è il Grembo, la Maternità, il Parto: ha il compito di
ridare le nuove fattezze nello spirito a somiglianza di Dio
per far sì che ci sia accesso all'entrata del Regno. Così
come siete nati al mondo per una madre terrena, così dovrete
rinascere allo Spirito per la Madre Celeste, ripercorrendo
le tappe del suo Figlio divino.
Unitevi a Maria, pregatela: consacratevi a Lei che, pur
essendo il Virgulto verginale, il Candore Immacolato,
l'Innocenza, non si scandalizza dell'onta più peccaminosa
del peccatore più ostinato che, pentito, le chiede aiuto. Se
volete, Lei vi prende in Sé e vi cura: vi forma, spazza la
vostra anima, la libera dagli ingombri, la pulisce,
l'adorna, ne fa Regno per il suo Figlio che si incarna per
essere carne, sangue e spirito nella vostra intera persona:
una dimensione nuova, totale, completa che vi forgia a
creature spirituali, degni del Padre Supremo. Unitevi a Lei,
la Forte, che schiaccia il nemico: lo vince sempre; vi fa
assimilare le sue stesse virtù, le natura del suo Cuore, a
cui egli non può resistere, e pure da voi dovrà fuggire.
Sapeste come egli odia coloro che le appartengono, l'amano e
la seguono, e che in Lei lo sconfiggono! Unitevi a Lei che è
Regina e trionfa: vi fa non solo salvi, liberi, ma vi fa
salire alle altezze della santità, vi rende divini e regali
per il Cielo.
Unitevi all'Immacolata! Insieme a Lei vi unite profondamente
a Cristo, suo Figlio, e sarete intimi del Padre Celeste,
irradiati di Spirito Santo che vi feconda nella santità. Ti
benedico".
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9 dicembre 2012
"La Misericordia divina interverrà nella Giustizia per poter
salvare
questo povero mondo, ‘il piccolo resto', dalla sua
distruzione"
"Mia piccola Maria, oggi nel vangelo il Battista è una
voce che grida nel deserto per richiamare a conversione, al
cambiamento di vita e del cuore dell'uomo. Cosa direbbe oggi
Giovanni di questa terra invasa e ricoperta di peccato? Egli
griderebbe con furore e lacrime, ma la sua voce, come in un
deserto, chi l'ascolterebbe…? Tanto sarebbe sommersa dal
rumore di un marasma enorme di male. Giovanni per amor di
Dio ancora risuonerebbe dicendovi: "O uomini, cosa ne avete
fatto di questo mondo? Cosa ne avete fatto dei doni del
Padre? Che se non fosse per la Misericordia sua, per l'amore
di Maria, per le preghiere dei piccoli che invocano per la
salvezza, questa terra sarebbe stata già bruciata e riarsa
dal fuoco della mano di Dio e ridotta in una sterpaglia di
cenere".
Il Padre Santissimo cerca in ogni modo di salvare ogni
minima creatura. Giungerà però un tempo in cui non
basteranno più le lacrime della Madonna ad intercedere, né
le preghiere dei piccoli che si faranno più fievoli e
povere: la Misericordia divina interverrà nella Giustizia
per poter salvare questo povero mondo, ‘il piccolo resto',
dalla sua distruzione. L'Onnipotente sarà obbligato ad
intervenire per misericordia con la sua Mano potente poiché
l'uomo non ha voluto ascoltare né il suo richiamo, né il
grido di Giovanni, né le lacrime di mia Madre, né le
suppliche e gli inviti dei fratelli che mi amano.
Al posto della penitenza richiesta volete solo godere, al
posto della preghiera quanti sono quelli che la vivono con
intensità e fervore? Al posto della carità i cuori si fanno
sempre più duri e chiusi nel dare. Ancora Io invito:
sappiate fare qualche mortificazione, qualche sacrificio in
offerta, sappiate trovare un tempo, ogni dì, solo per il
Signore e aprire il cuore e le mani alla carità, dato che
solo questa vi rimarrà. E ciò che vi richiedo sappiate che è
per voi, per il vostro bene e per la vostra salvezza. Vi
farete così quei burroni, di cui grida il Battista, che si
colmeranno, quei colli che si abbasseranno, quelle strade
tortuose che si raddrizzeranno: un terreno morbido, piano,
quel giardino creato, tornato verginale, nel quale
rincontrarsi con il Padre Santissimo. Ti benedico".
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13 dicembre 2012
"Il Regno dei Cieli è dei violenti", di coloro che
violentano sé stessi per amore di Dio"
"Mia piccola Maria, continuamente Io ti soccorro: corro
al tuo richiamo, ma tu continui a dubitarne. Stasera il
vangelo vi esorta: "Il Regno dei Cieli è dei violenti", di
coloro che violentano sé stessi per amore di Dio: che si
piegano, sottopongono i propri limiti umani per un ordine
superiore. I coraggiosi non sono coloro che non hanno paura
ma quelli che sacrificano la loro persona, che lottano con
la paura, i timori, l'ingiustizia, e vanno oltre. Anche Io,
vostro Signore, ho sentito tutta la frustrazione e i limiti
umani, il terrore delle forze oscure nel Getsemani, ma sono
andato oltre per la Volontà del Padre mio.
Il martire è colui che sente tutta l'angoscia che giunge
sino alle viscere del cuore, che prova la repulsione del
corpo che recalcitra al dolore, ma lo accoglie e lo supera
per farsi dono d'amore. Il martire non cerca più
comprensione e né la sua giustizia, per farsi olocausto
all'amore.
Ai più non è richiesto il martirio del sangue, ma il farsi
violenti in sé, riscattandosi da un mondo pagano e dai
propri malsani desideri, nella fedeltà al mio Insegnamento
che non mi rinnega, ma lotta ed è fedele per mio amore sino
all'ultimo respiro della vita.
Oggi che ricordate Santa Lucia: chi è Santa Lucia martire? É
una fanciulla pura, una debole fanciulla, ma intrepida nella
fede, e che fa violenza alla sua persona, accettando il
martirio per Me. Lucia, la cui purezza e passione sono luce
dell'anima che si profonde tramite lo sguardo, quella luce
che penetra e diffonde e che il demonio non riesce a
sostenere; per questo cerca di strapparle gli occhi e di
distruggerla. Quella luce dell'amore divino che ancora vive,
e nel cui sguardo si tuffano i Beati per irradiarsene.
Chiedete a Santa Lucia che vi dia tale luce perché penetri
la vostra anima, e giunga poi ad illuminare il vostro
sguardo perché sia via nell'incontro con i fratelli, e nel
quale il Padre Santissimo si possa rispecchiare. Ti
benedico".
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14 dicembre 2012
"Guardate a Giovanni della Croce di cui oggi ricordate"
"Mia piccola Maria, stasera la Santa Parola vi esorta:
prestatemi ascolto! Se aveste prestato attenzione,
attenzione ai miei Comandi, sareste come un fiume che
conduce all'abbondanza: la giustizia simile alle onde del
mare, la figliolanza ricca come i granelli della sabbia. Non
date ascolto alle voci del mondo e né di chi vi critica e vi
allontana dalla mia attenzione. Siate fusi in Me, in quanto:
sia che viviate la fede nel gaudio, sia che la viviate
nell'austerità e nella penitenza, sempre vi porrebbero in
giudizio e cercherebbero di darvi ostacolo e persecuzione;
mentre la mia via conduce a salvezza, sostiene fedele,
nonostante i limiti, le contrapposizioni e le persecuzioni:
e il suo frutto sarà proprio abbondanza, giustizia e
figliolanza.
Guardate a Giovanni della Croce di cui oggi ricordate: egli
ha cercato continuamente il mio ascolto e il mio sguardo
oltre le tenebre dello spirito, oltre la prigionia dell'angustezza
delle pareti, oltre le persecuzioni derivanti non tanto
dall'esterno della Chiesa, ma dai suoi confratelli e, pur
Giovanni ha continuato a credere in Me. É dalla morte della
sua oscurità e della sua prigionia che è scaturita la
risurrezione della luce di una sapienza che mette le ali e
s'innalza nell'incontro con l'Altissimo.
Egli ha portato e fatto conoscere la conoscenza di una
mistica che ha sondato le profondità di una fede che vola
alto e scandaglia le viscere delle altezze divine. La sua
esperienza ha dato un raccolto nell'abbondanza, nella
giustizia e nella figliolanza di generazioni che si sono ad
essa formati. Ove sono coloro che lo hanno perseguitato?
Mentre Giovanni è una firma intangibile che timbra nelle
anime; è una firma d'oro nella Chiesa, è una firma a
caratteri d'oro nei Cieli. Ti benedico".
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16 dicembre 2012
"La gioia vera nasce dalla correttezza, dal vivere nel bene
così come vi ho insegnato,
nel vivere l'amore di Dio che dà significato alla vostra
vita"
"Mia piccola Maria, Io accendo tutte le stelle delle tue
speranze. Tu riconoscerai, nei tempi della nuova vita, come
tu abbia potuto sopravvivere proprio perché Io ho acceso la
tua speranza. Oggi nel vangelo ripetutamente viene chiesto:
"Cosa dobbiamo fare?". E in questa domenica del gaudio,
della gioia …cosa fare per avere gioia? La gioia, figli
miei, nasce dalla retta coscienza che dà pace, dalla
rettitudine, dall'onestà, dalla verità, che fanno scaturire
la pace. La gioia, che viene da me, non è il ridere sguaiato
nel vuoto di questo mondo, né il riso dell'insulsaggine, o
il godere dei piaceri illeciti, o ancor più, ciò che è stato
defraudato nel piacere dalla sofferenza altrui.
La gioia vera nasce dalla correttezza, dal vivere nel bene
così come vi ho insegnato, nel vivere l'amore di Dio che dà
significato alla vostra vita. Cosicché, pur se avete subito
l'ingiustizia, in voi nasce sempre la speranza. Sono Io che
accendo in voi la luce della speranza, Io che dono la gioia
pura. Non defraudate, non rubate al prossimo, e non solo gli
averi, il denaro, i terreni, le case, le cose terrene; non
rubate gli affetti, la moglie o il marito altrui, i figli o
altro che non vi appartiene. Non rubate l'onore, la stima,
il buon nome altrui, diffamando, o il posto di lavoro, o
altro che non vi aspetta, prevaricando in qualsiasi modo.
Non rubate all'amore di Dio che vi offre i suoi doni,
dissacrando tradendoli, poiché rubando credete d'aver
ottenuto un piacere che momentaneamente e umanamente
soddisfa, ma è simile ad un veleno che prima è dolce ma poi
avvelena l'anima e vi rende oppressi, aggressivi,
insoddisfatti e alla ricerca di nuove brame. "Cosa poter
fare, Signore…?". Giovanni indica la via. Nel battesimo di
fuoco e Spirito Santo che Io, vostro Signore, timbro
nell'anima vostra nel riceverlo, ma anche nel farlo vivere
nel cuore che lo rende tangibile: esso darà significato,
forza, valore, nella fedeltà alla rettitudine, all'onestà,
alla verità, donando la pienezza di una serenità che dà
armonia di pace alla vostra esistenza e certezza del "gaudere"
per il Cielo. Ti benedico".
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18 dicembre 2012
"Come avviene la scelta, la nascita di un'anima, concepita
ed incarnata,
per essere consacrata al servizio divino?"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo San Gabriele
annuncia il concepimento la nascita di Giovanni Battista a
Zaccaria. Gabriele è Colui che annuncia le grandi nascite,
non solo quella di Gesù Cristo, del Battista, di Sansone, ma
di molti consacrati al Padre Celeste tra i profeti e
patriarchi della Bibbia e che la Parola non riporta.
Gabriele è anche Colui che aiuta nel concepimento e
nell'Incarnazione per far sì che l'umano concepisca e
s'incarni nello Spirito; egli aiuta nella trasformazione
della materia creata con la fusione allo Spirito di Dio
perché sia nascita al Cielo. Così come avviene il
concepimento naturale, fisico, in cui il bimbo riporta i
tratti ereditari dei genitori e dei suoi avi, i tratti
somatici, la predisposizione a determinate malattie… riporta
con sé anche il bagaglio delle ricchezze spirituali che i
suoi predecessori hanno vissuto nel bene, nell'amore di Dio,
nella preghiera, …ugualmente riportano, pur essendo
innocenti, il recesso del male compiuto, dei peccati
commessi e non riscattati, la povertà di una eredità
spirituale.
Gabriele aiuta tutti gli uomini nel fondare le opere di
carità che compiono, nella loro orazione spontanea al Cielo,
ad incarnare, mediante esse, lo spirito alla loro materia.
Egli aiuta i cristiani per far sì che incarnino Gesù Cristo
attraverso il bagaglio che posseggono alla nascita per
evolverlo nella crescita, arricchendola tramite la Parola di
Dio, i Sacramenti, le opere sante, particolarmente
nell'Eucaristia.
E come avviene la scelta, la nascita di un'anima, concepita
ed incarnata, per essere consacrata al servizio divino…?
Essa è già concepita nel Pensiero del Padre Celeste da
sempre: da sempre Egli l'ha pensata, le ha pensate, e che
conosce una ad duna, creandole per renderle atte a compiere
tale servizio: una vita di consacrazione, già dal grembo
materno. Iddio però si compiace e desidera anche che l'uomo
collabori con la risposta positiva, e con il consenso, per
essere dono per l'umanità, ed ispira, tramite la luce dello
Spirito Santo, il cuore in modo che l'uomo offra
spontaneamente il proprio figlio, nipote, fedele…al Padre
Santissimo, e accompagni con tesori di orazioni, di opere
buone, di offerte personali e di Sante Messe perché la
benedizione di Dio arricchisca di ulteriori beni, virtù e
sapienza sì da farne un santo.
Quante mamme hanno così sentito e aderito all'ispirazione di
donare il frutto del loro grembo a Cristo Signore per il
santo servizio: parenti, genitori o persone care o altri
familiari o conoscenti, e se non essi, qualche suora o
sacerdote; di certo c' è stato qualcuno che ha offerto e
pregato per tali consacrazioni poiché le vocazioni nascono
sempre sì da un dono di Dio, ma sorgono dalla preghiera e
dalla carità. Gabriele aiuta perché le anime non rimangano
sterili, vuote, ma acquisiscano una maternità spirituale che
doni la nascita di una grande figliolanza, di copiose
vocazioni, di consacrazioni sacerdotali, religiose, di
santi.
Gabriele annuncia! Annuncia la vostra nascita: tocca a voi
lasciarvi plasmare. Ti benedico".
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20 dicembre 2012
"Datevi alla Madonna! Lei che ha vissuto la perfezione
dell'Incarnazione in Cristo,
nel Verbo che si fa Carne, prenderà voi
e vi porrà nel suo Grembo che è il suo Cuore"
"Mia piccola Maria, Io ti aiuto sempre, vengo sempre a
sostenerti, pur in mezzo ai tuoi molti timori. "Ecco la
Serva del Signore, si faccia di me seconda la tua Parola!",
dice la Madonna, da sempre disposta all'abbandono alla santa
Volontà di Dio. Solo un ‘ma' si frappone al suo Sì totale:
per il timore di mancare al voto fatto all'Eterno per
l'offerta della sua Verginità; illuminata però, Ella
accoglie completamente il volere divino perché sa che nella
Volontà santa del Padre c'è il bene assoluto, c'è la
perfezione che va oltre le disposizioni, pur buone e pure,
dell'umano. Ed Ella accoglie la Divinità nel suo grembo per
dare la sua stessa carne al Figlio di Dio; ed è lo Spirito
che intesse, intreccia in questo connubio tutti gli elementi
perché sia effettuata l'Incarnazione, e crea nella Carne di
Maria e nell'Energia santa del suo Spirito la Carne divina
dell'Uomo Dio, vivendo di conseguenza una Maternità piena,
perfetta, che unisce quella fisica in quella spirituale e,
accogliendo la Divinità e concependo il Figlio di Dio, Ella
si fa Madre nella Grazia per tutti gli uomini.
Lei, la prescelta dal Padre Creatore, fin dalle origini, ma
che in Maria Egli trova le disposizione al consenso,
disposta ad essere la Madre Incarnante, consona ad esserlo,
vivendo la stato di Grazia piena, l'Immacolatezza,
l'adesione alla Volontà divina di un'anima vivente di fede
pura.
Ugualmente voi, per poter vivere il processo
dell'Incarnazione, dovete divenire carne abitata da Dio,
dovete disporvi ad essere in stato di grazia, esenti e
lontani dal peccato, abbandonati al volere del Padre
Santissimo, viventi nella fede. Vi farete così terreno
fecondo, pronto ad accogliere il seme dell'amore santo che
viene concepito in voi e da cui il Signore fa crescere,
evolvere, ed impreziosire di Sé: v'infonde i suoi meriti, le
sue virtù, la sua Carità, in uno stato di benedizione in
cui, accogliendolo, potete divenire, mediante la sua azione
creatrice, redentrice e santificante, un'anima il cui
spirito si fa completo, e giunge a santità; così come il
Signore Iddio crea nel grembo materno le creature, e nella
sua azione plasma, unisce, forma tutti gli elementi fisici,
gli organi e le potenzialità, per far sì che ne nasca un
essere completo, espressione della sua immagine e bellezza.
Datevi alla Madonna! Lei che ha vissuto la perfezione
dell'Incarnazione in Cristo, nel Verbo che si è fatto Carne,
prenderà voi, e vi porrà nel suo Grembo che è il suo Cuore,
e vi aiuterà ad attuare questo processo; vi farà, nelle sue
mani di abile ricamatrice, una fattura rifinita e preziosa
che porta in sé le fattezze, le forme, lo stampo dell'opera
più prodigiosa compiuta, ridelineandosi, nella vostra anima,
l'Incarnarsi di suo Figlio: l'Immagine mia, sicché
presentandovi al Padre Santissimo, Egli potrà dire: "Questo
è mio Figlio, carne della mia Carne, sangue del mio Sangue,
spirito del mio Spirito". Ti benedico".
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22 dicembre 2012
"Figli miei, la Madonna è perennemente Pellegrina:
bussa alle porte e ai cuori degli uomini: rispondete al suo
richiamo!"
"Mia piccola Maria, Io accolgo tutte le tue richieste nel
mio Cuore ma, così come la pioggia discende sul terreno e
c'è bisogno del suo tempo perché le sue acque portino il
frutto del suo germoglio, avviene ugualmente per la pioggia
celeste che travasa la manna delle grazie e il suo effetto.
Stasera voi celebrate la Visita di Maria Santissima a Santa
Elisabetta. La Madonna va al richiamo del Padre divino; è
solo una fanciulla, ma porta in Sé il Tesoro dei tesori: già
il Cuore di Dio batte in Lei. Ed Ella non tiene questo
Tesoro, geloso a Sé, ma Lo porta, offrendolo al mondo intero
e al suo bisogno, perché doni Grazia, consacrazione e il suo
bene di salvezza. Và intrepida per strade incerte e senza
protezione per quei tempi, ma è certa della protezione
divina, perché è Tabernacolo vivente della Presenza di Dio
che benedice e porta già salvezza e santificazione.
Giunta alla casa di Zaccaria, Maria saluta Elisabetta, che
è, al suo saluto, irradiata dalla Luce dello Spirito Santo
che manifesta in Lei il Mistero della magnificenza della
Maternità della Madonna. Ed è alle parole della Madre
Santissima che il Verbo di Dio emana, attraverso di Lei,
grazia, consacrazione e bene di salvezza, che scendono in
Elisabetta e nel suo bambino, disponendo l'anima a poter
accogliere l'effluvio della Sapienza dello Spirito che li
rende tutti gioiosi, ospitali verso la Madonna. La prendono
in casa e nel cuore e ciò farà sì che Maria, nel suo
servizio, irradi, giorno dopo giorno, l'amore, l'azione
santificante e le grazie che forgeranno queste creature a
grande santità, e fino al martirio. É da questo incontro che
questa famiglia subirà un'ascesi di trasformazione che, pur
nella loro bontà e benedizione di vita, evolverà salendo
alle vette dell' offerta.
Zaccaria, già sacerdote del Padre Onnipotente, subirà, per
testimonianza alla fede, il martirio da parte dei nemici del
Signore. Elisabetta vivrà per la cura del figlio e la carità
per i poveri, ma poi subirà la persecuzione per il mio Nome
e si rifugerà nelle caverne del deserto, vivendo, tra gli
stenti, l'offerta della sua vita: morirà tra le braccia del
suo Santo Figlio.
Giovanni sarà una donazione totale per l'Eterno: nasce e
vive per Gesù Cristo, muore ed è martire per amore di
Cristo; sarà ed è testimonianza e gloria per Gesù Cristo.
Figli miei, la Madonna è perennemente Pellegrina: bussa alle
porte e ai cuori degli uomini: rispondete al suo richiamo!
Accogliete il suo saluto, e lo Spirito Santo discenderà in
voi, donandovi la luce di comprendere la preziosità della
sua Maternità; vi darà la gioia di prenderla in voi, ed Ella
si porrà al vostro servizio: Lei perennemente incinta dello
Spirito Santo, che La feconda per l'eternità della sua
santità, è Tabernacolo vivente che porta Cristo, che in Lei
v'irradia e vi forgia della sua Grazia, nella sua
Consacrazione, nel suo bene di salvezza; farà di voi delle
perle di Dio. Con Lei potrete poi cantare il magnificat
all'Altissimo e poter dire: "Hai fatto di noi, Signore,
grandi cose!", Ti benedico".
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25 dicembre 2012
"Solo poche creature hanno partecipato, vissuto e compreso
il Natale:
sono stati gli umili!"
"Mia piccola Maria, in questo giorno abbondanti sono i
doni dati che vengo a portare per i meriti della mia
Nascita; ed essi vanno a depositarsi sui malati, sui
sofferenti e sopra le anime purganti e i moribondi, in
grazie di liberazione, guarigione, salute, conforto,
sostegno…
Oggi le chiese del mondo celebrano il mio Natale: tempo
storico concreto, attuato, accaduto, vissuto, che ha
cambiato gli eventi dell'umanità… è stata una bomba
silenziosa nello Spirito, che attraverso la Venuta del
Figlio di Dio, ha cambiato il cuore, le menti, l'agire.
Ecco, la carne del mondo, in Maria, dà vita e nascita a
Carne divina, mediante lo Spirito, che avviene in un tempo,
ma che Iddio perpetua continuamente. Egli non vuole solo
ricreare l'Alleanza perduta, ma farsi un tutt'uno con
l'uomo: vita, carne, mente, sangue, anima, spirito, perché
l'uomo si unisca a Dio e Dio all'uomo, sì da farsi ed essere
Uno: unità nell'essenza.
In quel tempo pochi attendevano la Nascita di Cristo, così
nascosto e umile, al di fuori di Maria e Giuseppe, adoranti.
Solo poche creature hanno partecipato, vissuto e compreso il
Natale mio, e sono stati gli umili! Nel corso dei secoli
molti hanno vissuto la realtà della mia Nascita in sé, ma in
questo tempo l'umanità vive per lo più una celebrazione nel
vuoto, piena com'è di luminarie, banchettamenti e
abbondanze: si rendono ciechi e, sordi gli uomini alla luce
dello Spirito, relegano, i più, questa celebrazione al
folclore e alla tradizione, snaturandone il senso; ma sono
così attaccati alla festa che, pur avendone perso la
profonda motivazione, continuerebbero a festeggiarla,
estromettendo Me.
Cosa è il Natale? Dio si fa Bambino e apre le braccia alle
creature per far comprendere che si nasce, si vive e si
muore per imparare ad amare: solo nell'amore si entra nel
Regno, solo vivendo la Nascita di Cristo s'impara ad amare.
Attendo, nel freddo della grotta, che vengano a riscaldarmi
con il calore dell'adorazione, portando gli uomini la loro
povera carne limitata e corruttibile: viene rivestita in Me
dei doni di santità e immortalità, in un abbraccio nel quale
la povertà umana incontra la nobiltà, la magnificenza della
divinità che innesta sé stessa per mezzo dello Spirito, che
lega, intreccia, infonde. É l'amore che comunica la sua
energia, trasfonde la sua potenzialità, innesta ciò che fa
parte della sua santità perché la mia Nascita faccia nascere
l'uomo a nuova creatura. Il Natale verrà vissuto quando si
spegneranno tante luminarie, tante opulenze e banchettamenti
per porsi nel silenzio presso la culla di Gesù Bambino;
farsi adoranti dinanzi al tabernacolo, silenziosi nella
meditazione del Mistero che vi può così avvolgere e
rivestirvi: vi fa nascere nel cuore l'amore che voi
porterete per far sì che sia nascita ai fratelli.
Il Natale è per chi trasmette la carità ai sofferenti e ai
bisognosi; si celebra in questo modo un giorno che ricorda
ed è segno della mia Nascita, ma pure della vostra che deve
avvenire, e partecipare nella Carità ogni giorno. Il Natale
lo ricorda: Io nasco per voi perché voi nasciate in Me. Ti
benedico".
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26 dicembre 2012
"Quanti sono i cristiani che gridano al Cielo, sofferenti e
stanchi:
"Signore, non riusciamo più a vivere in un mondo contrario e
avverso!"
"Mia piccola Maria, giunge presto un nuovo mondo e una
nuova libertà. "Chi avrà perseverato sino alla fine sarà
salvato", dice oggi alla fine il vangelo e, in un mondo
tanto pervaso dal male, quanti sono i cristiani che gridano
al Cielo, sofferenti e stanchi: "Signore, non riusciamo più
a vivere in un mondo contrario e avverso!". Io dico: "Figli,
non preoccupatevi! Se voi mi pregate, Io sono con voi. Se mi
cercate come posso abbandonarvi? Se mi amate, Io sono la
vostra forza e il vostro sostegno. Con voi combatto questi
eventi e questo periodo: con Me voi perseverate, per quanto
in verità vi costeranno sofferenze e persecuzioni per
essermi testimoni; voi in Me riuscirete a superarli e
giungere al mio Regno ove vi sembrerà poca cosa ciò che
avrete patito per mio amore in confronto al premio che
godrete e che vi attende.
In questo giorno ricordate il martirio di Santo Stefano.
Come mai la celebrazione di una morte dopo la nascita? É
forse una sconfitta, una perdita tale martirio…!? Se oggi
esso viene ricordato e celebrato è per annunciarvi la sua
vittoria! Vittoria, prima quando Stefano testimonia e
annuncia nella sapienza e nei prodigi che trasmette ed opera
per mezzo dello Spirito, che vive in lui e che proclama la
gloria di Dio agli uomini e fa digrignare i denti a satana e
ai suoi affiliati; vittoria poi con la sua morte poiché
egli, accogliendola, vi si abbandona per testimoniare
l'amore di Dio, la superiorità, l'eccellenza dell'amore
divino che supera il sacrificio della vita umana. Egli vede
la gloria dei Cieli: è irradiato della sua bellezza e,
dall'intera forza che ne riceve, dà luce e vigore alla sua
offerta, il cui frutto vive tutt'ora e ne porta il segno nel
mondo intero.
Perché celebrare il martirio di Stefano dopo la mia Nascita?
Perché Stefano porta impresso in sé i caratteri innocenti
della trasparenza di una creatura verginale nell'anima che
più è simile al divino Infante e per far sì che sia segno
per voi che la nascita alla terra e la nascita al Cielo
prende motivazione l'una dall'altra; una prescinde la sua
esistenza per la venuta dell'altra: si nasce alla terra
perché si possa nascere al Cielo, si nasce al Cielo per
essere ricchezza, testimonianza e bene per quelli che devono
nascere nella Grazia sulla terra.
Figli miei, non preoccupatevi! La vostra vita, fosse pure un
piccolo martirio, se vissuto in Me, ne avrete capacità e
grazia per viverlo; Io vinco anche sugli eventi, sul male,
su questi tempi: il mio amore divino in voi partorisce una
nuova vita ed energia che li supera e li sconfigge. Siate
perseveranti! Io sono venuto, e verrò! Ma sono già con voi,
e con Me siete, oltre le lacrime, la mia gioia e la mia
vittoria. Ti benedico".
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28 dicembre 2012
"Abbiate cura degli innocenti, dei piccoli!
E chi può averne cura se non chi gli è simile?
Anche da lontano con la preghiera…"
"Mia piccola Maria, ciò che hai chiesto a San Giuseppe ti
è già stato accreditato. Oggi voi celebrate il martirio dei
Santi Innocenti, trucidati a Betlemme, il cui grido di
dolore delle madri si è innalzato sino ai Cieli; ma anche le
lacrime del pianto sommesso e profondo di Maria e Giuseppe,
mentre fuggivano per la difesa della mia vita. Molti
diranno: "…e perché gli altri non sono stati anch'essi
avvisati e preservati da tale morte?". Figli miei, è per voi
un mistero difficile da comprendere: essi erano predestinati
a dare il loro sangue per la difesa e per accompagnare la
fuga di Me, divino Bambino: il loro sangue arresta la furia
dei demoni che vogliono uccidermi. E ciò avviene poiché
doveva compiersi la mia Missione; e il mio Martirio è solo
posticipato per la Redenzione, ma sono con essi Martire tra
gli Innocenti.
E molti diranno ancora: "…ma non è giusto il sacrificio di
queste creature!... Non è giustizia il martirio degli
Innocenti!". Figli, l'amore di Dio supera la giustizia umana
e il suo pensiero è una sapienza che vive per la salvezza.
Questi piccoli, da allora e in eterno, aleggiano intorno al
trono del Supremo, gaudenti, e le loro madri, che allora non
volevano essere consolate, ora sono premiate e pienamente
consolate.
Iddio vuole la cura, la dedizione al servizio della vita, ma
non oltrepassa l'inviolabilità della libertà umana, che pur
opera l'abominio; ma del martirio, della morte in suo nome
ne fa un trionfo, una vittoria, una esaltazione, una
risurrezione. Guai a coloro che l'hanno perpetrato!... Ove
andranno a porsi al riparo dinanzi al mio Sguardo? Ove
troveranno rifugio, giunti alla loro terribile pena…? Il
demonio perseguita e vuole distruggere particolarmente gli
innocenti, i piccoli, gli indifesi, gli inermi, poiché
l'innocenza irradia di purezza il mondo e ferma la sua
azione, calamita lo Sguardo dell'Onnipotente, per essi,
sull'umanità nella benevolenza e nei suoi doni: gli
innocenti sono una benedizione!
Da sempre, e nei secoli, c'è stata una strage di innocenti:
Io piango su di loro… vengono strappati ancora dal grembo
materno e non vedranno luce: embrioni e feti che vengono
manipolati e poi gettati nelle fogne: bambini dì tutte le
età, violati, usati, sfruttati, uccisi, patendo fame e
guerre, che pagano le colpe dei grandi e dei loro peccati.
Questi bimbi che muoiono innocenti saranno quelli che
intercederanno in Cielo. Bimbi lacerati e usurpati sono pure
i figli di questa società occidentale opulenta a cui viene
strappato l'amore di Dio alle loro anime, crescendo nel
vuoto e nel disorientamento.
Abbiate cura degli innocenti, dei piccoli! E chi può averne
cura se non chi gli è simile? Anche da lontano con la
preghiera e i mezzi divini che Iddio vi ha dato, e con una
cura che li assista, crescendoli nell'amore di Dio e
nell'amore umano: nell' amore divino che sarà guida nella
Verità, e calore e fortezza, amore umano, che sarà rifugio,
sostegno e conforto per crescere un individuo sano,
equilibrato e santo. Ne nascerà non solo una società
migliore ma una società sana e santa. Ti benedico".
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29 dicembre 2012
"Il matrimonio, che forma il nucleo familiare, deve essere
sempre trinitario,
come Maria, Giuseppe e Gesù"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo Io, Fanciullo, mi
ritrovo nel tempio per illuminare nella Verità la conoscenza
divina nei Dottori della Legge. I miei Genitori mi cercano
con affanno e sono nell'angoscia poiché hanno smarrito il
loro Tesoro più grande; non solo perché sono l'amato Figlio,
ma anche perché Figlio di Dio; e ne sentono tutta la grave
responsabilità presso il Padre Eterno. Essi sono
meravigliati: pensano ad una mia prima trasgressione in
quanto sempre sottomesso e obbediente al loro volere. Ma Io
mi ero recato al tempio per desiderio, spinto dal Padre mio,
che voleva che Io dessi luce della sua Sapienza nella sua
Casa.
Oggi che celebrate la Santa famiglia la chiesa la pone in
evidenza, all'attenzione per questa vostra società in cui la
famiglia decade ed è fortemente in crisi. E come mai succede
questo? La famiglia non mi vive più!... Non sono più il suo
Tesoro: mi hanno smarrito, e non sono alla mia ricerca. Io
sono la sua sola cura che può sanarla e saldarla in unità.
La famiglia è la base, le fondamenta della società;
disgregandosi crolla la costruzione dell'intera umanità.
Solo in Me se ne ritrova la saldezza: Io cementifico le sue
fondamenta e la sostengo nell'intera edificazione.
Il matrimonio, che forma il nucleo familiare, deve essere
sempre trinitario, come Maria, Giuseppe e Gesù; devono
vivere d'adorazione in Dio e il servizio reciproco in un
amore che non si chiude a due ma si apre nella fusione con
il Signore che dona unità nel dono.
La famiglia si rincontri nella preghiera in una fede vissuta
ancora prima che tra i famigliari, prima che in coppia, in
una fede personale, partecipata e vissuta interiormente in
modo individuale perché possa essere radicata, forte,
profonda, per divenire poi ricchezza di comunione che si
fonde e accresce con i propri cari, sicché nel momento delle
crisi e delle prove di uno, l'altro supplisca.
Unitevi, consacratevi, emulate ed amalgamatevi alla Santa
famiglia che ha vissuto e vive, ha partecipato e partecipa
la loro fusione nell'adorazione all'Eterno. Essa vi darà
comunione e santità per far sì che la vostra unione non sia
solo un rapporto fisico, né solo sentimentale, ma si superi
e s'innalzi verso l'alto nel farsi dono, offerta di sé,
l'uno per gli altri. Ti benedico".
Iddio non voleva lasciarvi orfani, e così come non si viene
alla vita naturale, al mondo, senza una madre, vi ha voluto
dare un segno concreto, tangibile di Sé, della sua Maternità
che crea, redime e santifica in Maria: una persona, una
Donna, Eccelsa e Immacolata, per poter contenere tale dono,
ma sempre Creatura femminile che è Madre nella misericordia,
nell'amore, nella tenerezza. Per quanto una madre terrena
potesse dimenticarvi, la Madonna è la Madre che supera,
nella sua Maternità universale, divina, umana e santa, le
debolezze sì da non perdervi mai dal suo occhio vigile che
vi accompagna, vi segue, vi ama.
I Magi e i pastori vanno alla grotta per incontrare e
adorare il Divino Bambino, ma anche per accogliere in loro
la divina Maternità. La riconoscono e la accettano, e ne
escono da Essa trasformati. La Madre Santissima attende il
vostro consenso, il vostro sì. Consacratevi al suo Cuore:
Ella vi porta nel Grembo, vi forma nelle sue Acque, che sono
irradiate, infuse e formate di Luce, Sangue ed Energia
santificante: Lei è gestante perennemente di voi per
ripartorirvi ed innestarvi di nuovo alle origini della
Santissima Trinità. Ti benedico". |
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