Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Giugno 2009

La Santa Trinità è Amore!

 

 

Ave Maria!

 

1 giugno 2009
"Qual è l'opera di misericordia maggiore se non dare la vita?"

"Mia piccola Maria, Io ti sto conducendo alla profondità del mio Amore. Non prenderti colpa per …lascia che i morti seppelliscano i loro morti, e seguiMi. Lascia a Me la sua povera morte spirituale perché Io solo posso dargli vita. Tu intanto seguiMi!

Stasera la mia Parola vi presenta Tobia, uomo dal cuore buono, pietoso, misericordioso, che di notte seppellisce i morti, a rischio della sua vita. A questa sua pietà il mio sguardo vede e premia, poiché per la sua misericordia, il Signore compirà meraviglie nella sua casa. Fatevi operatori di misericordia, abbiate il cuore buono, abbiate pietà per i fratelli, e Iddio preparerà meraviglie nella vostra casa. Ancor più vi chiede di fare opere di misericordia verso Dio stesso, offrendo la vostra vita per essere oggi testimoni, custodi, della sua Verità. In questo tempo così oscuro, per sconfiggere la morte dello spirito e la morte eterna, bisogna essere testimoni, pronti a dare se stessi, ad offrire anche la vita.

Così annuncio nel mio Vangelo: da sempre il Padre manda sulla terra i suoi profeti per annunciare la sua Parola e, dagli uomini vengono feriti, perseguitati, percossi, uccisi, …così faranno poi del suo proprio Figlio.

Ora siete chiamati voi, figli miei, in questo periodo tenebroso, a dare la Verità. Qual è la carità più grande? Qual è l'opera di misericordia maggiore se non dare la vita?

Allora il sangue dato, che viene versato, irrora la terra, la penetra, la feconda, e fa nascere germogli nuovi di santità. Il sangue scende e scorre sulla terra e fa fuggire il demonio che la possiede, e può essa tornare bella, pura e benedetta, così come il Signore l'ha creata, e può tornare a santificarla. E se non è il sangue che vi è richiesto, è l'offerta dell'intera vita, che si fa dono totale al Padre, in tutto il suo vissuto, e chiede a te, figlia mia, l'offerta della vita, che non passa per il sangue del martirio fisico, passa per il martirio del cuore, delle lacrime, che sono il sangue dello spirito, che ancora fecondano la terra e fanno germogliare a nuova vita. Ti benedico".

 


2 giugno 2009
"Date a Cesare quel che è di Cesare…"

"Mia piccola Maria, ti porto la pace: stai nella pace! Questo figlio che tu vedi qui stasera è buono, ma ancora deve fare molto percorso nel cammino dello Spirito. Non è stata casuale la sua conoscenza e lo stesso affetto avuto per lui da ragazza. Niente è casuale nella tua conoscenza, tutti sono uniti alla tua preghiera.

Stasera, nella Parola, i farisei vengono a Me con l'inganno e usano il tranello "É bene dare il tributo a Cesare?…". Io dico adesso come dissi allora: date alle autorità i tributi richiesti, dato che essi sono per il servizio, per il bene comune; date rispetto, siate sottoposti all'autorità che rappresenta la legge, che viene data per l'equilibrio e la pace del vivere comune. Chi è rispettoso delle autorità sa ubbidire anche alla Legge superiore di Dio. Date a Dio però il primato della vostra vita, ed Egli vi aiuterà a vivere l'autorità umana, sottoponendovi.

Solo quando la legge dell'uomo è contraria a contraddice quella di Dio, allora siate forti, combattete, non nell'avversarvi e colpire l'autorità, anche se ingiusta, ma sottoponendo voi stessi ad essere testimonianza alla Verità, saldi ad essa.

Meditate la visita di Maria a Santa Elisabetta, di cui oggi il sacerdote vuole fare ricordo. Guardate come lo Spirito rivela ad Elisabetta la Maternità divina di Maria, che era nascosta. Ciò accade perché ella viveva dello Spirito, e lo Spirito rivela i suoi Misteri; ed Elisabetta si comporta di conseguenza. Siate creature spirituali, siate di Dio, e lo Spirito rivela a voi come comportarvi ad ogni evenienza, ad ogni evento; nella storia in cui vivete lo Spirito vi dà la luce della scelta e della risposta giusta, vi dà grazia anche quando tutto sembra un muro, e che non ci sia via d'uscita. Lo Spirito vi apre la porta, vi aiuta ad aprire uno spiraglio per far sì che voi siate adempienti alla Volontà del Padre, e senza trasgredire le leggi delle autorità civili. Ti benedico".

 


3 giugno 2009
"Come il pensiero umano è così carnale…"

"Mia piccola Maria, sappi guardare oltre le pene e i problemi. Sappi guardare oltre le nubi e il tempo nuvoloso, oltre ove c'è dietro un sole radioso, ove non ci sarà più il buio, né i pesi e il dolore della terra. Ah, se gli uomini sperassero continuamente nelle realtà del Paradiso, non temerebbero: la speranza irrora di luce le loro situazioni e in essa le vivrebbero.

Guardate a Tobi, di cui parla la Parola stasera: Egli, nonostante le prove e le afflizioni, è riconoscente, loda Dio, e Lo prega nella speranza. Ugualmente Sara, per quanto colpita, pur prega il Padre e spera nella sua liberazione, e il Padre Celeste accorre.

Mi interpellano i sadducei, che non credono nella risurrezione; non hanno la speranza del Cielo, e mi chiedono di chi sarà moglie una vedova di sette mariti, in Paradiso. Ed Io dico: "Come il pensiero umano, che è così carnale, sia così limitante alla propria esperienza, che non s'innalza al Cielo, ove vive lo Spirito, dove pure il corpo, quando si congiungerà ad esso, viene spiritualizzato, e non ha più le esperienze, le necessità, le esigenze per cui tanto vi affannate e vi è di così pena sulla terra! Ove non avrete più limiti di spazio e di tempo, non più legati alla vostra carnalità, ma liberi di una gioia che è perenne. Pensate al Paradiso, colmatevi della sua speranza, pregate, e lo Spirito vi illuminerà i tempi bui della prova, vi indicherà il cammino da percorrere che vi conduce in Cielo. Ti benedico".

 


4 giugno 2009
"Fatevi seminatori dell'Amore di Dio!"

"…Fatevi seminatori dell'Amore di Dio! Ponete ciò che avete seminato nei forzieri della sua banca e ne raccoglierete ricchi raccolti, e ne raccoglierete frutti d'amore. Solo amando Dio, voi potete avere vita, poiché Io sono il Creatore, che nell'amore dà vita e, colmandovi in esso, voi sapete amare le creature.

Oggi Io guardo il mondo e vedo la sua oscurità, sento la sua freddezza; non mi riproduce più con la mia immagine perché il mondo non si rispecchia più nel mio Amore. Solo in Me l'uomo riprenderà la sua vera essenza. Quanta lotta c'è perché l'uomo non raggiunga quest'Amore! Quante battaglie perché non s'incontri con questo sentimento! Persino in chiesa quanto frastuono, quante parole d'uomo, mentre è nel silenzio, nella contemplazione, nella preghiera, che voi vi nutrite, assimilate il mio Amore e, colmi, siete capaci di portarlo per le vie del mondo a dare vita; e sfamate così la fame d'amore nei miei figli, portate sollievo alle pene dei sofferenti, portate pace ai rabbiosi, portate vita nuova ove c'era la morte.

Ti preparo, figlia mia, ad essere questo amore. Solo nell'amore sarai capace di vivere questa mia missione. Questo tuo compito, e ogni missione, può essere compiuta realmente solo nell'amore di Dio. In esso voi trovate la luce per percorrere la strada, che porta all'incontro e alla fusione totale con l'Amore. Se non hai un marito, Io ti faccio da Sposo, se i tuoi figli non hanno un padre, Io faccio loro da Padre. Io sono il Padre, l'Amico, il Signore. In Me tu ritrovi tutto, e ogni sostegno. Ti benedico".

 


5 giugno 2009
"Nei nuovi tempi il mio Cuore sarà amato"

"Mia piccola Maria, conosco tutte le tue situazioni, sono qui dinanzi al mio sguardo; le tengo tra le mani, quindi non ti allarmare. Anche tu vedessi alzarsi alte le onde minacciose contro di te, ci sono Io! A Me sei donata, Io non posso che occuparmene. Alla preghiera sincera, all'amore di un sì vero, come non può il Signore non intervenire, non occuparsene e farne vittoria?

Guardate a Tobi in questi giorni: egli, pur nella sua prova, dopo aver fatto tanta carità, è stato provato con la cecità e con l'incomprensione. E cosa fa?…Continua nella preghiera di lode e Mi ama. Ad essa Io rispondo, accorro, vengo a risollevare tutte le sue situazioni. La prova, figlia mia, viene sempre data per una motivazione, per una fede che viene provata, per il raccolto che ne deriva e che è un frutto di santità.

Oggi ricordate anche il mio Divin Cuore, il mio Cuore così addolorato, il mio Cuore trafitto, il mio amore così rinnegato. Quale dolore a un Amore che vi ama così tanto, e che viene rifiutato! Non ne soffrireste voi? Quale pena avete quando coloro che amate vi rifiutano e rinnegano il vostro amore? Quanto più Io che amo nella dimensione di un amore che vi ama immensamente, e viene rifiutato! Non soffrireste voi? Quanto più ciò vale per Me, che amo nella dimensione di un Amore profondo, infinito, perfetto nella sua integrale purezza, e di una sensibilità di cui non potete capire, che non ha limiti; un amore che non ha spazi né ampiezza, è, ed è dilatato non a poche creature, ma ha le dimensioni dell'umanità intera. Quanto ancor più quindi soffre e geme e attende di essere riamato, e cerca la riparazione.

Riparate, figlia mia, a questo mio Cuore lacerato, riparate con la preghiera, con atti d'amore continuo, e ditemi: "Gesù, ti amo, amo il tuo Cuore!", "Gesù, ti ringrazio, ringrazio di ciò che mi dona il tuo Cuore", "Gesù, ti chiedo perdono, chiedo perdono al tuo Cuore per i peccati con i quali ti ho offeso!". Quanto amo questa preghiera! A tanta preghiera e amore Io farò travasare da Esso grazie e soccorso. Dio interviene, si fa visibile e concreto nel suo di amore, che ricambia da Dio, così come ha fatto in Tobi.

Nei nuovi tempi il mio Cuore sarà amato, Io vivrò fuso nel cuore degli uomini, come Giovanni, essi poseranno il loro capo sul Mio e Lo ameranno. Già Io mi diletto nel pensiero, e pregusto questo tempo che viene. Ti benedico".

 


6 giugno 2009
"Tutto è occasione per far festa in chiesa…!"

"Mia piccola Maria, sono gioioso di vedere tanti figli in questa celebrazione in onore della Madonna; tanti presenti, dato che hanno così modo, per molti, di ascoltare la mia Parola e di potermi ricevere. Ma c'è anche ciò che tu hai già avvertito, e cioè che la Madonna avrebbe desiderato, in questa festa in suo onore, e oggi dedicato al suo Cuore Immacolato, nel primo sabato del mese, che ci fosse stata la preghiera a Lei offerta in preparazione pure della Santa Messa, mentre è stato dato rilievo a ciò che è così entrato in modo subdolo: quello di fare festa per ogni occasione, e ne è motivazione: le ricorrenze, anniversari, celebrazioni …tutto è occasione per far festa in chiesa, e si dimentica così il vero significato della Santa Messa, che è il raccoglimento, la preghiera di adorazione al Sacrificio di Cristo; e ne viene snaturato il vero senso.

Tutto si fa frastuono, non c'è silenzio, non c'è silenzio! Il canto non è equilibrato, melodioso; sia da sottofondo, e non deve ricoprire la preghiera. Ed è così difficile, in questo modo, che l'uomo si possa incontrare on Dio, persino in chiesa! Tanti canti gridati, battimani e saluti… Si sta quasi a teatro, e tutto ciò concorre a non vivere l'interiorità, l'adorazione, la fusione nel ringraziamento nell'Eucaristia, e l'anima non Mi incontra.

Per questo, figlia mia, uso te, e altri figli, perché siate mezzi di comunicazione che rivelano, mettono in luce quali siano i miei desideri, quel che Io voglio, come deve essere partecipata e vissuta la Santa Messa.

Quanti vengono a riceverMi e così pochi si confessano stasera. Essi onorano, a parole, la Madre. Mentre onorare Lei è venire a Me in stato di Grazia. Questo la Madonna desidera: che Mi riceviate, che veniate in Grazia dal Figlio suo, che viviate questa unione, questa profondità d'amore con Lei per poterla inserire a Me. Questo Lei vi invita a vuole indicarvi mediante l'onore al suo Cuore Immacolato, così poco amato e onorato. Così poco gli si dà rilievo in grande parte della Chiesa, ove ci si sente superori anche a mia Madre.

Verranno i nuovi tempi, verranno, e li sto già preparando. É bene, sì, andare, come dice il Celebrante stasera, andare a propagare la Parola di Dio ovunque, nelle case. Ma se prima non si fa adorazione, se non si prega e non ci si irrora dello Spirito, l'uomo porterà nella mia Parola se stesso. Quando i miei Apostoli ricevevano il mio insegnamento avevano dinanzi la mia Persona. Ma hanno avuto bisogno dell'Eucaristia e della discesa dello Spirito perché fossero capaci di diffonderla nel mondo, poiché l'uomo è umano, porta la sua corporeità; lo Spirito è Spirito e diffonde lo Spirito. Ti benedico".

 


7 giugno 2009
"La Santissima Trinità è Amore!"

"Mia piccola Maria, oggi celebrate la Santissima Trinità, il Mistero ineffabile e insondabile della Santissima Trinità. Della Trinità vi è stato rivelata l'esistenza, nel conoscerne il nome, ma non potete sondare la profondità della sua Essenza, poiché il suo Mistero, la sua conoscenza, ciò che Egli è, è così immenso, così vasto, non ha confini che non può essere recepito e contenuto nelle vostre piccole menti, nei vostri lumi limitati. Per questo Io vi chiamo alla fede della mia Parola, che ve ne ha rivelato l'esistenza, la presenza reale, attiva, che và in voi soprattutto vissuta. Voi dovete vivere la Santissima trinità per rendere tangibile così la sua presenza nella vostra via. Cosa è la Santissima Trinità se non il Padre che crea continuamente, il Figlio che ha redento sulla Croce e redime l'uomo a nuova vita, e lo Spirito Santo che santifica ed ama: Tre Persone distinte, tra loro, che sono Amore, che emanano Amore, che compartecipano, si effondono e vivono dell'Amore, l'Uno nell'Altro, sì da essere un'unica Essenza.

La Santissima Trinità è Amore! Amando, voi la vivete. Nella misura in cui amate divenite segno tangibile e concreto della sua presenza. In questo luogo dedicato al Cuore della Madre, Ella viene qui proprio per effondere ed aiutarvi a vivere l'Amore della Santissima Trinità. Vi ci conduce, fondendovi all'Amore del suo Cuore, dato che Maria è la Creatura umana, che più si è effusa, si è fusa, ha compenetrato, vissuto, glorificato la Santissima Trinità. Qui Lei vuole che divenga punto, segno, luogo della glorificazione di questo Amore alla Santissima Trinità mediante il suo Cuore, particolarmente per il Sacerdozio. Qui si adempiranno tutti i disegni della Madonna. Ti benedico".

 


9 giugno 2009
"Siete luce con la vostra presenza"

"Mia piccola Maria, ti sfiduci, figlia mia, ma Io non vengo a rimproverarti, ma a portarti consolazione, perché comprendo la prova che è continua e il tuo dolore di madre; ma vengo anche a dirti che hai Me, hai Me! E non ne comprendi, fino alla sua pienezza, il significato. Per quanto il martello possa colpire il legno della porta per scardinarla, Io mi pongo sopra di essa come un supporto forte, spesso, che il suo colpire non ti può intaccare, non può incrinare o deformare il legno.

…Cosa dico stasera nel Vangelo? Il cristiano deve essere sale e luce. Se perdesse il suo sale diverrebbe insipido e non darebbe quindi più senso, più sapore, alla testimonianza della sua fede. Senza luce darebbe ombra e non potrebbe più illuminare, avrebbe perso l'essenza del suo cristianesimo. Da chi prendere il sale e dove la luce? Il sale si acquista nella Sapienza di Dio, abbeverandovi alla fonte del suo insegnamento: vi salate di esso, ne prendete il gusto e, vivendolo, la sapienza che è in voi, vi fa luce. Voi stessi, annunciando nella sua Sapienza, vi fate torce accese. Ovunque vi recate, voi date luce.

Siete luce con la vostra presenza, con l'atteggiamento, i gesti, le parole, lo sguardo: tutto di voi emana luce, riflette la luce del Maestro, indica la via alla sua Sapienza.

Cos'è per … questa sofferenza? É sale e luce; da qualunque via provenga, lo sala e lo illumina sino al tempo che ne prende motivazione, fino a quando ne prende coscienza e si reca da solo per la via che lo arricchisce, lo forma alla Sapienza mia, viene a Me, che sono Sapienza e luce divina. Stai fiduciosa, sono con te. Ti benedico".

 


10 giugno 2009
"La vita fisica dipende dalla salute dello spirito"

"…Cosa sono venuto a fare nel mondo se non per portare Vita? Vita alla Grazia, allo spirito; ma Dio è Autore di ogni forma di esistenza: quella fisica, vita creata nella materia, che vi forma ogni giorno nuovo, vi fa nascere il sole e lo porta al tramonto; tiene saldi i limiti degli oceani, dona l'aria che respirate; nelle sue mani le creature nascono e si spengono. É Lui la Vita! Ma la vita fisica, la sua salute, dipende dalla salute dello spirito. Se lo spirito è sano, è in Grazia, anche la creatura vive, e pure il corpo si sana. Se l'uomo non peccasse, lo Spirito, vivo in lui, plasma a vita nuova tutto il creato.

Stasera vi indico le mia Parola, a seguirLa, a vivere i Comandi di Dio. Essi vi tengono sul retto sentiero, vi danno luce e non permettono che il mondo possa possedervi, né che il peccato entri con il suo tarlo. Se seguirete la mia Parola, avrete Vita, più di Mosè, che scende dal Sinai con il volto luminoso, raggiante, poiché ha incontrato la Parola di Dio, la sua Legge; e nel suo incontro, come uno specchio, si è riflessa la sua luce. Voi ora potete ascoltare e, seguendo la mia Parola, avere di più: voi vi fondete a Me, Mi fate vivere nella mia Parola vissuta, e spargete Vita. Ti benedico".

 


11 giugno 2009
"Certe conversioni… hanno avuto bisogno di tempi"

"…Oggi celebrate San Barnaba, mio Apostolo, che ha venduto tutti i suoi beni per donarsi completamente a Dio. Ma questa donazione non è stata istantanea, fulminante: c'è stata una preparazione. Quando anche voi vedete certe conversioni, che sembrano attuarsi in quel momento, hanno avuto invece bisogno di tempi per formarsi e dare una risposta positiva. Ci sono stati segni, persone, avvertimenti, preghiere di fratelli: quante tappe il Signore ha posto nel cammino del suo incontro per far sì che l'uomo tornasse, Lo incontrasse, Lo riconoscesse.

Ci vuole la Grazia di Dio, ma pure preghiera: la propria e quella di altri. C'è bisogno della sofferenza: la propria o quella altrui che, offerta al Cielo; fa luce, luce per la via del ritorno, per la conversione e la formazione alla chiamata di Dio. Così sarà per F…

É così preziosa un'anima che Iddio, nella sua economia, usa tutto, lascia che soffra il corpo per il bene dell'anima, prende persino la sofferenza, che viene dal demonio, che è negativa e malevola ma, offerta a Lui, Egli la trasforma, la fa preziosa, ne fa risurrezione. Queste sofferenze che infligge il nemico, se offerte al Padre Celeste nel divino Sacrificio, Egli ne fa tesori di santità. Ti benedico".

 


12 giugno 2009
"Il parto sarà continuo nella crescita"

"Mia piccola Maria, tu soffri come mamma e ti preoccupi della sofferenza di tua figlia: andrà tutto bene! … Nascerà un bel bimbetto che sarà mio, un mio consacrato. Il dolore, nella notte, si attenua e il parto sarà vissuto nella pace. Io sono l'Autore della vita, l'Autore di ogni nascita. Sono Colui che apre il parto, il parto degli esseri umani e il parto degli animali. E ho voluto che esso sia accompagnato dal dolore perché si comprendesse che l'entrata alla vita è preziosa, se ne acquistasse il senso del suo valore, e ne ricordi sempre che la esistenza è un entrare alla sua sofferenza, a vivere la Croce. Il parto sarà continuo nella crescita, particolarmente nei vari stadi più importanti, nelle scelte della propria vocazione, che non è esente dal dolore. Non nasce niente dalla superficialità, figlia mia!

Il parto continua nelle ferite della vita, nell'accoglienza della vecchiaia, il passaggio della morte, che introduce, con i suoi dolori, alla Patria celeste: bisogna morire alla vecchia vita per poter nascere alla nuova. Le sofferenze però, vissute in questi parti, se dati a Me, non sono sofferenze inutili e perdute: esse vengono da Me santificate e benedette. In esse Io ridono vita nella Grazia e vi preparo tesori per la vita eterna, ove non ci sarà più un parto nel dolore, ma se un parto c'è, è per un'evoluzione in crescita che fa nascere gaudi infiniti, in una santità crescente, che fa nascere nuove gioie. Anche a te è richiesto il parto per far nascere un sacerdozio rinnovato, e ciò non è esente da sofferenza, perché nasca. Ma hai accanto la Madonna, la Madre, la Maternità. E chi più di Lei ti può aiutare e sostenere? Ti benedico".

 


13 giugno 2009
"Siete chiamati a divenire mio Corpo e mio Sangue…"

"Mia piccola Maria, la liberazione nella tua famiglia si fa completa e vedrai adempiersi le mie parole…tuo marito diverrà una nuova persona. Tante sofferenze, date a Me, figlia, sono sempre seme per una crescita, per una vita nuova.

Oggi celebrate il Corpus Domini, il mio Corpo ed il mio Sangue, che vi è dato per viatico, per sostegno, per nutrimento, per fortificarvi, per aiuto nel viaggio della vita, che conoscendo la sua debolezza umana, l'uomo non sarebbe riuscito a compiere. Il mio Corpo e il mio Sangue divengono così come una barca che vi sostiene a galla, pur tra le onde minacciose, e non vi fa in esse precipitare, portandovi fino all'altra riva. Si fa, il mio Sacramento, ancora più: si fa ponte che vi permette di passare oltre, pur guardando, sottostante, farsi forte la tempesta. Ancor più: si fa ali, si fa aereo che vi permette di volare tra le nubi e, pur tra i fulmini, i tuoni, e le intemperie, di giungere in una dimensione nuova, celeste, spirituale,

Ecco, Io sono in ogni Santa Messa, e in tutti i tabernacoli. Mi offro a voi nelle specie degli alimenti primari, semplici, quali quelli del pane e del vino, e per mezzo della consacrazione, della discesa dello Spirito Santo, esso si trasforma, e si fa mio Corpo, mio Sangue; e questo voi lo sapete. Ma non sapete che voi siete chiamati a farvi, ad essere questa trasformazione: il vostro corpo naturale, gli elementi primari, fisici, che Dio vi ha creati, vanno trasformati, nutrendovi al mio Corpo e al mio Sangue, per divenire mio Corpo e Sangue, per divenire Me, altri Gesù Cristo. E nella misura in cui vivete delle virtù, dell'amore di Dio, nella santità, voi vi fate Me, vi fate Eucaristia; e come Me, siete redentivi.

Io sono più di un ospite: sono un Ospite regale, sono un Dio, eppure sono così bistrattato! Per i potenti voi fate celebrazioni, mettete tappeti e arazzi, fate inchini e vi prostrate, mentre Io sono spesso così dimenticato e banalizzato! Vengono a Me, Mi ricevono sepolcri di peccato, cloache aperte, e non più si inchinano, e mi ricevono in piedi e in fretta, come se fosse ad un self service o a un fast food. Mi ricevono come se Io fossi solo un segno, un ricordo di ciò che ho celebrato, mentre: Io sono! Mentre Io sono presente, vivo, reale: Io sono! Fate adorazioni, amateMI nell'Eucaristia, riceveteMi in Grazia!

Per divenire Eucaristia dovete vivere bene l'Eucaristia, nel silenzio, nell'interiorità, nella meditazione, nell'amore. Ponetevi in ginocchio e adorate! RiceveteMi in bocca (*). Questi atteggiamenti esteriori vi aiutano a vivere con profondità la sacralità dell'Eucaristia, vi aiuta ad entrare nell'interiorità e a fondervi con Me, con il vostro Dio, per essere mio Corpo e mio Sangue. Ti benedico".

(*) Il Papa Benedetto XVI distribuisce sempre la Comunione all'antica.

 


14 giugno 2009
"Da quando vengo ricevuto in mano… i sacrilegi si sono centuplicati"

"Mia piccola Maria, sì, don… si fa coraggioso per Me. Egli è fedele alla difesa dei miei desideri, e per questo lo benedico. Ah, come vorrei che tutti i sacerdoti facessero così, e che il Santo Padre rendesse pubblica la lettera in difesa alle disposizioni su come ricevere il Santissimo Sacramento, che è nel mio volere. Da quando vengo ricevuto in mano gli oltraggi e i sacrilegi si sono centuplicati. Se l'anima ha zelo in Dio, anche se non comprende pienamente, accoglie l'invito per prudenza, per accortezza, per riparazione, per esserMi gradita, per vivere al meglio la Comunione.

Quante volte vengo preso tra le mani e poi vengo tutto stropicciato e gettato! Quante volte, preso e rubato, per oltraggi terribili, e il mio Cuore ne geme, trafitto. Non soffrireste voi se veniste morsi nella carne e strappate le viscere, se veniste dilaniati dai morsi dei cani e lacerati a pezzi, se le lame vi si conficcassero e vi ferissero? Così è per Me, per la mia Carne. Ancor di più gemo quando vengo ricevuto nella melma del peccato: la Santità entra nella fogna della putredine, ed Io in esso, sento ancor più le mie Carni morse dai denti dei cani, che vengono ulteriormente a dilaniarMi.

Questo peccato ricade sulla persona e sul mondo intero…! Quanta noncuranza, quanta superficialità, quanta indifferenza, quanta freddezza, quanta trascuratezza, di cui la stessa Chiesa è responsabile. E proprio perché è vissuta male l'Eucaristia, che scende il buio, e che tanta tenebra può oscurare e occupare la Chiesa! Se vissuta bene, l'Eucaristia fa rivivere la santità, e si può diventare Eucaristia.

Nei nuovi tempi il tempo sarà 'il tempo eucaristico', nel quale sarò amato, adorato, vissuto in questo Santissimo Sacramento. Oggi non si comprende, da molti: Chi si va a ricevere, e non si comprende che Egli necessita di un'accoglienza per lo più degna, per quanto all'uomo è possibile, di creare le condizioni, anche esterne, che aiutano a vivere la sacralità, l'autenticità di questo incontro.

Se si amasse di più la Madonna, se nella Chiesa fosse amata di più mia Madre, Ella vi aiuterebbe a vivere bene il rapporto con l'Eucaristia. Lei che ha incarnato la mia Carne e il mio Sangue, aiuterà voi, nel vostro cammino; ve ne illuminerà il modo, ad assorbire, a fondere in voi degnamente il mio Santissimo Corpo, perché si formi in voi Carne mia e Sangue mio.

 


15 giugno 2009
"Io chiamo ad andare incontro al malvagio"

Mia piccola Maria, … Questo piccolino è già nel mio Cuore e nel Cuore della Mamma Celeste: benedetto e consacrato, sarà tutto mio. La tua funzione di nonna sarà importante nella sua vita.

Oggi il Vangelo non mette in crisi solo te, ma tutti. Solo Io, e pochi Santi, lo hanno vissuto nella sua pienezza, poiché Io chiamo ad andare incontro al malvagio, ad arrendersi a lui. E ciò che è malvagio è difficile da accogliere: egli è contrario al mio insegnamento, lontano dalla Verità. Anche a Me è costato il duro legno della Croce: vi ho dovuto morire, ho rinnegato Me stesso, mi sono completamente piegato, piegato e violentato. Ciò che è malvagio dà il male, ha per conseguenza il male, e fa male, fa soffrire, così come anche a Me ha fatto male. Mi è stato difficile, mi è costato il Getzemani accoglierne il veleno e l'amaro del male, per vincerlo.

Cosa può sconfiggere il male, figli miei, se non l'amore? Sono due forze contrapposte: l'una deve vincere sull'altra. Non maledire, ma benedire; non invettive o giudizi, ma preghiere; non mancato soccorso ma aiuto, carità, e dare anche la vita. Offrite la propria carne: immolarsi nella carne come agnelli immolati, non solo la Mia, ma pure la vostra, poiché, nutrendosene, i lupi si ammansiscano, si rivestano della vostra bontà. Ed essi stessi poi si trasformino, e le loro carni si facciano così buone e docili.

Amare chi è buono è facile, dare a coloro che hanno bisogno, ma sono deboli, è facile; e oggi non si fa quasi più nemmeno questo. Andare incontro al malvagio è difficile, e come è possibile? Figli miei, pregate, pregate Dio che vi darà la grazia di esserne capaci. Offrite santi Sacrifici e il Signore ve ne darà l'amore. Egli giunge ove voi non riuscite, e ve ne offre la grazia, come dono. Ciò che a voi non è possibile, Dio lo rende possibile".

 


18 giugno 2009
"Oggi la mia Parola vi indica la preghiera nel Pater noster"

"Mia piccola Maria, i tuoi figli, per cui soffri, sono i figli di questi tempi. Respirano l'aria velenosa di oggi. Ricevono la luce del sole che pare illumini, ma è ormai tenebra. Sono come tutti i giovani di questo oscuro tempo. Rarissimi sono ormai i ragazzi in grazia di Dio. La corruzione è giunta sino ai bimbi in tenera età, dell'età della ragione. La tua preghiera si attua. Quando giungeranno i segni nel cielo, i tuoi figli diranno di sì a Dio. Lascia ora che vivano nelle loro scelte. Sarà la tua preghiera a ricondurli a Me.

Oggi la mia Parola vi indica la preghiera nel Pater noster. Non che sia l'unica preghiera da fare, ma è la preghiera che vi indica il percorso, le condizioni che vi elenca per far sì che voi possiate pregare e pregare bene. Per pregare bisogna guardare in alto, al Cielo; credere a un Dio che è un Padre, Padre amoroso, che vi ama, e dal quale nasce ogni bene. Credere che è Colui che provvede, generoso nella sua Provvidenza, e non vi fa mancare ciò che vi è necessario. Non potete pregare se avete l'odio o il risentimento nell'anima, poiché pregate l'Amore.

In questo stato d'animo, che Gli è contrario, come può essere accolta la preghiera? Bisogna credere che è Lui che libera: Egli il Liberatore da ogni male, non solo dal demonio, ma da ogni forma di male esistente. Egli può liberarvi! Bisogna credere che nelle situazioni più disperate, ove l'uomo non può fare nulla e non c'è più da sperare umanamente, il Signore è Colui che vi dona ciò che è insperabile, e vi fa nascere la speranza che si attua e dà vita concreta.

Nell'umiltà, nella fiducia, nell'abbandono di un cuore sincero e veritiero, che vuole il bene, che si sottopone alla volontà di Dio, il Padre non può che accogliere. Ad una richiesta, che nasce da un cuore buono che vuole il bene, il Signore non può che corrispondere con il suo bene, e la preghiera si attua e matura nel tempo di Dio.

Per cui, stai certa che la tua invocazione è accolta: è in Me! Essa è accompagnata dalla sofferenza, e per questo è più preziosa. La sofferenza si fa così preghiera santa, che si diffonde e si dilata. E ti viene non solo per i tuoi figli, ma per molte atre creature. Ah, se tutti gli uomini pregassero! Quali grazie, quale rinnovamento nel bene, dato che la preghiera è germinatrice di vita nuova. Ti benedico".

 


19 giugno 2009
"La Chiesa indica il mio Sacratissimo Cuore"

"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa indica il mio Sacratissimo Cuore. Rendetene grazie a Dio, che ve ne ha fatto grazia perché la Chiesa Lo celebrasse in questo giorno per ricordare che, nella presenza del mio Cuore, Dio è reale, concreto: ha sentimenti, vive, soffre, ama! Questo Cuore, che nasce per essere trafitto dall'amore, che nasce per amarvi, chi è poi che lo ricorda? Sono così pochi!… Io gemo d'amore..! Sono riarso più di una brace ardente, d'un amore appassionato, che travasa, e che non riesco a contenere, e che voi non potete comprendere. É simile a un incendio che dà fiamma continuamente, come il Roveto ardente, non si esaurisce mai: ama, ed è così grande questo amore per ogni creatura, che diviene un dolore indicibile perdere un'anima.

Sono simile a un assetato riarso: l'arsura di quest'amore, non corrisposto, Mi fa gemere, e cerco anime che Mi diano refrigerio che, con il loro affetto, le loro consolazioni, i loro atti d'amore, siano le gocce che vengono a dissetare tante arsura.

Io sono presente in tutti i tabernacoli, sono nell'Eucaristia e pulso, batte il mio Cuore, batte per voi, per darvi amore, per darvi continuamente amore, ma attende che sia riamato, che il vostro amore sia refrigerio, sia l'acqua che dà sollievo a tanto incendio. Sono invece allontanato, vilipeso, colpito, colpito anche dall'indifferenza degli uomini, che non amano. Per questo chiamo voi, figli miei: unitevi all'Eucaristia, unitevi alla Madonna. In Lei voi riuscirete a comprendere, ad entrare nella profondità del mio Cuore, che nasce al mondo perché vuole venire a battere dentro di voi. Ti benedico".

 


20 giugno 2009
"Il Cuore Immacolato di Maria"

"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa ricorda, e si celebra, il Cuore Immacolato di Maria. In Cielo Esso appare, dinanzi a tutti, come un Cristallo che si svela, si apre e appare, grande e rosso, a caratteri cubitali. Emana raggi di colore che si espandono in tutto il Paradiso, e le anime dei Beati vengono ad onorarLo e amarLo, e rendere grazie dei suoi benefici.

Dal suo Cuore travasa e si versano gocce, che sono gocce delle sue Acque materne, e le anime se ne abbeverano. Esse scendono, come rugiada, in loro e rinnovano, donando nuova vita alla conoscenza di Dio, ulteriore gloria, e dà ad esse uno speciale potere, che, per mezzo di questo Cuore, esse possano dare grazie alle anime, che chiedono, per loro intercessione. Tutti i beati sono intorno al Cuore di quest'unica Madre, e ne assorbono del suo Amore, sì da compartecipare poi, l'uno con l'altro, fondendosi; e Dio guarda compiaciuto, glorificandosi di questo amore scambievole, poiché Dio si glorifica nell'amore.

Sulla terra pochi ricordano questo Cuore. Il sacerdote non ne fa nemmeno menzione. Eppure è da questo Cuore che tutto ha preso vita nella Chiesa, che è stata possibile la mia Venuta, la Redenzione, i Sacramenti, tutto ciò di cui ancora oggi potete usufruire nella Chiesa; e così poco Lo si comprende e Lo si vive.

Quando la Chiesa guarderà a questo Cuore, ad Esso si nutrirà. Così come da Lui ha preso vita l'umanità di Cristo, e per mezzo di Lei è la via per la sua maggiore conoscenza, così per mezzo di Lei, del suo Cuore, alla Chiesa verranno rivelati i Misteri di Dio, di cui ancora non ha conoscenza, per arricchirne la sua Sapienza. Ti benedico".

 


21 giugno 2009
"Ed Io ancora grido: abbiate fede!"

"Mia piccola Maria, la preghiera che fai per i tuoi figli non rimane relegata ad essi. Io la diffondo per molti altri figli, di cui saprai solo in Cielo. Cosa dico Io a Giobbe che, pur si lamenta della sua infermità: "Non sono Io che limito le acque dei mari, degli oceani perché non oltrepassino e inondino le vostre terre, arrecandovene danni…?". Se questo è il potere di Dio, abbiate fede di credere che tutto mi è possibile. Ciò accade pure con i miei Apostoli, che richiamo alla fede, nonostante i miracoli, i prodigi a cui avevano assistito, dinanzi alle onde tumultuose nella tempesta, quante paure per la loro vita! E basta un mio gesto alle acque: "Taci! Calmati!". Ed esse come obbediscono al loro Creatore!

Richiamo loro alla fede: …c'è la mia Persona! Eppure dinanzi agli eventi della vita, con le loro tempeste, con i loro problemi, che vi si fanno così grandi, che vi provocano angosce, paure, che vi ricoprono, quanta poca fede, quanto smarrimento…! Ed Io ancora grido."Abbiate fede!". Fede nel mio potere che può arrestare i germi che invadono il corpo e le cellule, che impazziscono, e vi dono una linfa vitale, che la scienza non conosce, e che vi guarisce dai mali. Io che districo ogni nodo che si è avvolto e contorto nella vostra vita. Io che ridono pace a uno spirito del più ribelle e nel tormento simile a una tempesta nel mare. Io do conversione al peccatore più duro e incallito, Io che dico: "Alzati e cammina!" al paralitico, e caccio satana, gridando: "…fuori dalla mia creatura!". Tutto mi è possibile!

Ma… e perché spesso non si attua?… Perché, figlia mia, non c'è fede, non c'è preghiera, e quella dei pochi… essi sono spesso nella prova costante per essere di sostegno e aiuto per quelli che non credono, e sono testimonianza della fede in una prova, che è lunga, per santificazione, e per far sì che giunga il tempo di maturazione, che è di Dio, che sa. Ma sempre poi Egli dà la sua guarigione, la sua liberazione, la sua Grazia, che è vita, anche quando giungesse per chiudere gli occhi al moribondo, per condurlo alla pace del suo riposo. Abbiate fede! La scena di questa vita, con i suoi problemi, le sue paure e con i suoi tumulti, passa presto. Ma Io ci sono sempre, Io rimango in eterno. Ti benedico".

 


22 giugno 2009
"L'uomo è sempre pronto a puntare il dito verso il fratello"

"Stasera il mio Vangelo vi indica cosa fare nel giudizio. L'uomo è sempre pronto a puntare il dito verso il fratello, mentre giustifica continuamente se stesso: vede illuminate chiaramente le colpe degli altri, mentre nasconde le sue, e si ammanta di bene di sé. Persino il malvagio accredita la sua causa, ne dà ragione di giustizia nel suo modo di vedere, anche se perverso. Il demonio occulta il suo male: è infingardo, subdolo, si camuffa, e camuffa il suo male, persino nel poco bene, per nascondersi e nascondere il maggior male che vi può compiere; si traveste da angelo di luce spesso, per non farsi riconoscere, e poter meglio ingannare. Sono casi eccezionali quando il malvagio si rivela per quel che è. Ma per voi, figli miei, che Mi seguite, non sia così.

Il cristiano guarda a sé, si pone in conversione, si confessa, si mette in cammino per migliorarsi, vede le sue mancanze, le riconosce, e si sottopone a violenza per migliorarsi. Come può un'anima, che è sporca, oscurata, malata, riprendere un altro? Come può essere di educazione, di ammonimento, avere reale luce per riconoscere il peccato dell'altro, e curarlo, se egli stesso è condannato dallo stesso male? Prima si lavi, si purifichi e poi, quando fosse purificato, stando in Grazia, e posto in cammino di conversione, preghi per il fratello che vede errare, faccia digiuno; e poi, irrorato dallo Spirito, lo chiami in disparte e, nella carità, in riservatezza, ma nella verità, senza cadere nei suoi compromessi, lo riprenda, lo ammonisca; ma mai per condannare, sempre per educare, insegnare, curare la creatura. Quando ciò non fosse bastato, e vani i tentativi, pur costanti, discostatevi da lui, per non cadere nelle stesse trame del male. Solo i Santi, fra gli eletti, coloro che vivono pienamente di Dio, irrorandosi fortemente e colmandosi dello Spirito Santo, possono convivere con questa creature malvagie, sino alla fine, così come Io ho fatto con Giuda. Per i più, quando non c'è più niente da fare umanamente, affidate tutto al Padre Celeste, nelle sue mani, perseverando nella carità della preghiera per la loro salvezza. Ti benedico".

 


23 giugno 2009
"La sofferenza sembra per gli uomini una maledizione…"

"Mia piccola Maria, il tuo è un dolore di mamma e per questo mi è così caro, e lo stringo a Me nel Cuore, e ne condivido, partecipo al tuo dolore. Questo male, anche se ha una derivazione dall'altro, Io lo uso per plasmare. Quando il mio Corpo era crocifisso sulla Croce, si poteva mai credere che sarebbe diventato poi risorto, rigoglioso e glorioso? Quest'attesa così lunga, e le tue lacrime, sono perché ne deve nascere un frutto così prezioso! La sofferenza, figlia mia, sembra per gli uomini una maledizione, mentre è benedizione.

Oggi la Chiesa guardi a Giovanni Battista, al suo avvento. Cosa lo ha fatto nascere se non la sofferenza? La sofferenza di un'attesa lunga nella speranza, nella preghiera e nella carità; e quando non vi si credeva più, e si era persa ogni speranza del suo arrivo… Giovanni nasce! Così lunga attesa per essere Precursore del Signore e luce tra gli uomini, e non solo per quel tempo, ma per tutti i tempi. Egli nasce per la penitenza, essere luce nel suo dolore, e preparare così la via per tutte le generazioni nella Chiesa. Le sue lacrime hanno lavato, e ancora lavano.

Oggi la Chiesa guarda a Lui, ed è chiamata ad assimilarsi alle virtù di Giovanni, ad essere lavacro nella sua penitenza, ad essere Battistero che si lava per essere pura, per far sì che le sue acque siano pure per poter lavare i figli. Come ciò è possibile? Assimilandovi a Giovanni nell'umiltà, nella verità, nella povertà, nella penitenza: in esse la Chiesa, da decadente, torna a farsi florida, a rifiorire, e si fa riparazione. Ti benedico".

 


24 giugno 2009
"Oggi è la nascita del mio Battista"

"Mi piccola Maria, oggi la Chiesa celebra la nascita del mio Battista. Nascita santa perché egli nasce per vivere Me, per essere parte di Me, altra parte del mio Essere: la sua vita è in funzione della mia, la sua gioia è viverMi. La sua nascita è già consacrata e benedetta fin dal grembo di sua madre, poiché nasce da genitori santi, che da anni, avevano offerto sacrifici, doni, sofferenze, preghiere per avere un figlio, che fosse però offerto al servizio di Dio; e ciò che è offerto al Signore, dai genitori, è consacrato e benedetto, e quindi appartiene a Dio. Già egli è donato e consacrato da Elisabetta, ma ulteriormente la sua venuta viene benedetta e santificata dalla presenza e dalla Maternità divina di Maria, che lo ricolma di Grazia; ed egli ne gioisce esultante. Maria è la Madre quasi fisica, che lo accompagnerà nella sua strada di consacrazione e di servizio a Dio: una Maternità quasi corporea. La Madonna pregherà per lui già nell'attesa, è presente alla sua nascita, e lo accoglie nelle sue braccia.

Quante volte lo incontra nella sua vita da bambino! E quante volte lo tiene accanto a Sé e lo abbraccia! Lo segue nella fanciullezza e nella sua giovinezza, è presente in tutto il suo percorso di vita, e sino alla morte. Quante volte, da bambino, vi ho giocato insieme, ed egli, irrorato dallo Spirito Santo, che gliene dava grazia, si poneva accanto a Me, come in adorazione, facendo di tutto per allietarMI, per far sì che fossi agevolato nei giochi, cercando di renderMi tutto gioioso.

Giovanni entra nel deserto, prima della predicazione, per prepararsi ad essa, e il suo deserto è inferiore solo al mio, così doloroso, poiché molti i diavoli che lo hanno avversato. Ne è uscito però forte, temprato, pronto per la predicazione, che prepara la via al Signore, per far sì che sia riconosciuto ed accolto. Egli Mi annuncia e predica per darMi gioia, per glorificarMi in essa. Si mantiene fedele alla Verità e alla penitenza per darMI offerta, dono, per farMi felice, e muore, offrendo la sua vita perché fosse trionfo, vittoria la mia Evangelizzazione e la mia Redenzione.

Giovanni nasce, vive, e muore per Me. La sua vita sono Io; la funzione della sua esistenza è glorificarMi. Per questo Io lo indico ad esempio alla Chiesa, e particolarmente ai sacerdoti".

 


25 giugno 2009
"La Volontà del Padre mio in te è accogliere questa sofferenza"

"Mia piccola Maria, il tuo è un dolore di mamma che Io accolgo, ma è un dolore prezioso che và a tante creature….

Oggi Io dico: "Non chi dice; Signore, Signore! … ma chi fa la volontà del Padre mio!". Ecco, la Volontà del Padre mio in te è accogliere questa sofferenza, tu la innesti in Me, la unisci nel mio Sacrificio, nell'Eucaristia, e la preghiera che ne viene tutta irrorata, penetrata, condita dello Spirito Santo, per cui si fa oro fino e risurrezione, gemme che vanno ad impreziosire tanti carboni, tante oscurità, perché riprendano la luce di Dio: Abbi fede… Io non ti abbandono!".

 


26 giugno 2009
"Guardate ad Abramo stasera: quanta fede provata!"

"…Bisogna perseverare nella fede, figlia mia! La prova continua sempre nella fede, vi conduce a santità, vengono aumentate le preghiere, le offerte e molte preghiere vanno per quelli che non pregano, e che sarebbero andati perduti. E quanto vale un'anima davanti a Dio!… Voi dite: 'ma perché una grazia non giunge mai, o dopo tanti anni?… Perché quella malattia, quel dolore, quel problema dura magari una vita?…'. Perché la vostra fede, unita alla preghiera, vi porta in alto. É quella croce che vi conduce alle soglie del Paradiso, ove vi viene data intera grazia, giunge il frutto della vostra perseveranza.

Guardate ad Abramo stasera: quanta fede provata! …Attendere un figlio fino all'estrema vecchiaia, averlo a cent'anni e poi essergli chiesto, questo stesso figlio, in sacrificio… , e nonostante tutto: continuare a credere, ad avere fiducia nel proprio Signore, essere provato sino alle fine dei suoi giorni… E la sua fede cosa ha portato?… Figli…, figli come granelli di sabbia! Così in voi. Ne vedrete il frutto dal Cielo, e gioirete e benedirete coloro che hanno pregato per voi, che hanno perseverato nella fede, e vi hanno salvato.

Ah, lo so, … è dura! A volte è così dura…, ma Io vi offro l'intero appoggio, la consolazione, vi do fortezza e grazia. A tanta prova vi do tanto aiuto, vi offro la mia Grazia, (sarei, sennò, un Dio ingiusto!) perché ne possiate vivere. Ti benedico".

 


27 giugno 2009
"Medita Abramo:…quanta sofferenza, quanto peregrinare!…"

"Mia piccola Maria, Io voglio che… guarisca, ma, come dico al lebbroso: vada dai sacerdoti, si confessi, si faccia benedire, e si riaccosti ai santi Sacramenti, e la guarigione sarà piena. Molte sono le preghiere elevate per lui e ancora continueranno, e così le Sante Messe. Io ora prendo questa sua sofferenza, e la tua, per farne un bene, un bene maggiore, per preparare, forgiare questo figlio alla sua consacrazione. Pure il tuo dolore è offerta per questa preparazione per lui e per molti altri figli.

Medita Abramo, di cui oggi ricordate nella Santa Parola: quanta sofferenza! Quanto peregrinare, quanta incertezza di vita, messa così duramente alla prova nella sua esistenza, in un'attesa lunghissima, premiata nel figlio dell'Alleanza, il figlio che sarà frutto di benedizioni per le generazioni successive…Ti benedico".

 


28 giugno 2009
"Dove gli uomini non possono, può solo intervenire Dio, e guarire "

"Mia piccola Maria, vieni a riposarti in Me. Io ti amo, ti bacio sulla fronte, ti faccio posare il tuo capo sul mio Cuore per prendervi pace, per riposarti. Sei la mia sposa. Se tu avessi sempre fede nella mia presenza in te, non temeresti, le paure della solitudine non ti avvolgerebbero. Ci sono Io!… La tua prigionia, figlia mia, dà consolazione alla mia, e dà uno spiraglio di luce alla prigionia di tante oscurità.

…Figlia mia, dove gli uomini non possono, può solo intervenire Dio e guarire, ma c'è bisogno della fede e di una preghiera autentica. Guardate oggi al Vangelo. Giaìro mi testimonia pubblicamente la sua fede, e per questo Io risorgo sua figlia, che diverrà una grande martire cristiana e santa. L'emoroissa, seppur tremante e, in modo più riservato, nascosto, mi testimonia nei suoi anni di preghiera e sofferenza, e quando sperimenta l'inutilità dell'intervento umano, si affida pienamente in Dio, credendo in Me, nella mia energia divina. Così tu, figlia, persevera nella fede e vedrai compiersi grandi guarigioni. Ti benedico".

 


29 giugno 2009
"Il male non prevarrà sulla Chiesa: lo Spirito Santo la irradia"

"…Oggi la Chiesa guarda e celebra San Pietro e Paolo, che hanno ricevuto grazie speciali, grandi, per essere travi, colonne, cemento che sostiene l'intero edificio della Chiesa. La loro offerta, che non è solo il martirio finale, ma l'offerta della propria vita, l'apostolato nella predicazione, la loro unione con Dio, la carità vissuta con i fratelli, era offerta totale di sé per la Chiesa di quei tempi. e per quella futura. Il Signore Iddio non ha guardato a grandi cose che potevano essere in loro, ma ne ha visto l'autenticità di cuore e, con essa, ha lavorato e ha preso la povertà, l'ignoranza di Pietro, e ne ha fatto un gigante, un testimone, il Pastore che guida la Chiesa, poiché ha guardato alla schiettezza, alla sincerità d'animo, nonostante la sua fragilità.

Ha usato la cultura e lo zelo di Paolo che, sottoposta al servizio di Dio, della Verità, viene filtrata dallo Spirito Santo perché venisse ampliata, arricchita e giungesse a tutti. Quando il cuore è veritiero e non c'è doppiezza, ci si pone al servizio del Padre Celeste, si è in cammino per la santità della Chiesa.

Ancora in questo tempo il frutto dei Martiri sussiste, il loro sangue la sostiene. Il male non prevarrà sulla Chiesa: lo Spirito la irradia, e le grazie ancora scendono, ma spesso non penetrano, dato che trovano una muraglia, la durezza del peccato, il male. Quanta ipocrisia, quante controversie, quanta doppiezza e mancanza di autenticità! Per questo le grazie dello Spirito Santo non penetrano. Roma, che doveva essere segno, simbolo, testimonianza vivente del cristianesimo, rimane, non perisce con la sua Chiesa, ma dovrà vivere la persecuzione, e il sangue del martirio: le strade saranno rosse di sangue e il santo Padre dovrà dare la vita. Ma questa purificazione laverà il male, per far sì che la Chiesa torni ad essere Santa, Vera, come Pietro e Paolo, e a dare santità. Ti benedico".