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Ave Maria!
1 agosto 2012
"Ah, se vedeste per un istante il Paradiso, cosa vi attende
e ciò che contiene!
Se poteste sentire e vedere la pena del Purgatorio o gli
orridi orribili degli inferi!"
"Mia piccola Maria, quel che ascolti è mio. Stasera il
Vangelo vi esorta a guardare e a protendere con desiderio al
possesso del Regno dei Cieli, il bene dei beni, il cui
raggiungimento dà senso alla vostra esistenza. Questo tempo
in cui vivete è breve: la terra, sia per i buoni come per i
cattivi, tutti la lasciate, e cosa vi potrà rimanere se non
l'eternità acquistata con Dio? Il vangelo ve lo descrive: è
simile ad un tesoro ritrovato in un campo, e colui che lo
trova vende tutti i suoi averi per comprare il terreno e lo
possiede; è simile a chi ritrova una perla preziosissima il
cui valore inestimabile supera le altre gemme preziose
sicché i mercanti vendono tutti i loro averi per poterla
acquistare.
Ma quanti sono gli uomini che lo comprendono e che ne danno
stima? Per lo più rimangono indifferenti, superficiali: la
ritengono una favola; e per quelli pur credenti, dinanzi
alle realtà della vita, alle prove, alle durezze che essa
comporta, le sofferenze soffocano la speranza ritenendola
lontana da essi, mentre invece la Beatitudine celeste è
certezza che già vive in chi la desidera e la brama, in chi
lotta per raggiungerla e dà sollievo a tanta pena,
motivazione alla sua accettazione.
Persino Geremia si lamenta della sua nascita e di essere
stato generato ad una vita di dolori e persecuzioni; eppure
Io vi dico che nel Regno dei Cieli voi loderete,
ringrazierete, amerete Colui che vi ha creato, che vi ha
redento, che vi ha santificato, e coloro che vi hanno
generato aprendovi l'entrata a tale gloriosa esistenza.
Come raggiungere il Regno dei Cieli? Io sono la Via
luminosa, Colui che traccia il cammino con la sua luce, e
voi dovete ripercorrere le mie orme. Ah, se vedeste, per un
istante il Paradiso, cosa vi attende e ciò che contiene! Se
poteste sentire e vedere la pena del Purgatorio o gli orridi
orribili degli inferi! Cosa non fareste per venire in Cielo…
lottereste con sacrificio, ma anche con gioia pur di
possederlo Paradiso, ritenendo tutto ciò che prima era
prioritario e considerato vitale nel mondo, solo spazzatura,
dando senso vero, reale, concreto al Regno dei Cieli:
ricchezza delle ricchezze, tesoro dei tesori, gioia e perle
preziosissime la cui luce riflessa s'infonderà in voi per la
Beatitudine eterna. Ti benedico".
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3 agosto 2012
"Venite a Me, voi che avete fatto una esperienza autentica
del mio amore divino
diffuso nell'incontro con il mio Cuore
divino!"
"Mia piccola Maria, tutto benedico, tutto si adempie. Oggi
in cui ricordate il mio divin Cuore nel I° venerdì del mese
Io dico: quanti sono coloro che lo ricordano? Soprattutto in
questo tempo di vacanze, gli uomini presi dal mondo, sono
così indifferenti se non addirittura rifiutano e lo
rinnegano, dimenticando Colui, il Signore Dio, che li
mantiene in vita. Quanti genitori soffrono l'abbandono dei
propri figli per la lontananza e l'indifferenza ai loro
sentimenti! Quanto più ciò è valido per Me che sono Padre di
una moltitudine di figli innumerevoli in un Cuore che ama e
non è riamato e che, provvidente, sempre dona e non è
ricambiato; e questo perché accade? Perché non mi conoscono.
Il mio Cuore è un pozzo infinito che attraversa la terra da
parte a parte nella sua profondità e ancora travasa colmo
delle acque della Grazia a cui tutti possono attingere ed
abbeverarsi; ma quanti vengono a dissetarsene?
Il mio Cuore è simile ad una tavola imbandita di cibo
divino, dolce e succulento, ma quanti vengono a nutrirsene?
Il demonio pone tutti gli ostacoli possibili nel frastuono e
lo stordimento del mondo per far sì che non vi giungano;
pone mille paure a non accostarsene, come il timore alla
limitazione di chissà quali privazioni, di quali sacrifici e
responsabilità nel mio incontro che non vogliono assumersi.
Molti, pur venendo in chiesa ed accostandosi, mi ricevono
indifferenti senza amarmi, e perché questo? Non mi
conoscono.
E come conoscermi? Per conoscersi bisogna incontrarsi,
colloquiare, vivere un rapporto a Tu per tu, vivere
un'intimità Cuore a cuore, dato che solo conoscendo ed
assaporando in verità il mio Cuore: la sua dolcezza,
l'amabilità, ciò che Io sono, allora s'impara ad amarmi.
Cosa fanno i fidanzati per amarsi? Prima si conoscono essi
soli, per capire, per scoprirsi nella loro interiorità: ciò
che sono, e nell'accoglienza l'uno dell'altro si amano. Da
questo amore, dalla capacità di amarsi ci sono poi le nozze
che fondano e fecondano questo amore che apre alla
figliolanza ed alla vita ed al servizio nella comunità.
Ugualmente è nella mia conoscenza, nella vita dello spirito.
Venite a Me, voi che avete fatto una esperienza autentica
del mio amore divino diffuso nell'incontro con il mio Cuore
divino! Anche se vi foste allontanati e fatti distanti da
Me, pur se caduti, di certo, se ne avete gustato la dolcezza
del suo incontro, di certo rimane sempre il desiderio di
ritornare al mio Cuore: dissetatevi nel pozzo delle acque
della sua grazia, nutritevi nel cibo celeste della sua
tavola e portatemi tutti quelli che volete, che conoscete,
quelli pur così lontani, perché tramite di voi il mio amore
li raggiunga, dato che, seppur dimenticato, rinnegato,
rifiutato, questo mio Cuore continua ad amare. Ti benedico".
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5 agosto 2012
"Io richiedo questo amore: che vi amiate,
che sappiate
amarvi da fratelli, da amici, consanguinei nello spirito"
"Mia piccola Maria, rimani abbandonata e fiduciosa in Me.
Verrai esaudita. Stasera nella Santa Parola il Padre
Santissimo manda la manna nel deserto non solo per nutrire
il suo popolo affamato, ma perché sia segno del suo amore
divino. Nel vangelo Io dico: Voi vi affannate e cercate solo
il pane che nutre il corpo, mentre Io vi chiedo di
affannarvi e prendere cura di cercare il Pane dello Spirito
che non si estingue. Qual è questo Pane se non Io vostro
Signore che vi nutre di Me stesso? Qual è la fame più
bramata dalle creature oltre a quella dello stomaco? É la
fame dell'amore, di sentirsi amati, dato che solo nella
pienezza dell'amore l'uomo è felice, e questo amore solo Io
posso donarvelo: nel Pane Eucaristico, nel Pane dell'Amore
voi venite saziati ad esso se venite con cuore aperto e
sincero. Allora sarete pronti e capaci di amare in verità i
vostri fratelli.
Come mai questo mondo è infelice? Perché non sa amare,
brancola nel buio alla sua ricerca e non lo trova, mentre Io
sono qui a mani piene per potervelo dispensare. Molti
vengono in chiesa e si nutrono dell'Eucaristia, ma vengono
con un cuore chiuso che non riceve, e per questo non
condivideranno l'amore ai fratelli. Altri mi amano ma
rimangono, pur se nutriti, a Me anelanti e soli nella
ricerca di una condivisione che non ritrovano in questo
mondo spesso incapace che non sa nemmeno ricevere un amore
autentico che viene da Dio, e per questo sono sofferenti e
nel dolore richiedono una risposta alla loro ricerca e
donazione; la loro diviene offerta che si unisce a Me, che
simile nell'orto degli ulivi, voglio depositare amore in un
mondo posseduto dal male.
Perché ci sono i drogati, gli alcolisti, i posseduti dal
gioco, tante violenze, ecc…? Ciò accade poiché sono malati
nell'amore, di un amore ferito, sconosciuto, tradito,
violato… e cercano in queste realtà cattive di appagare il
vuoto interiore nelle sensazioni che possono trarne, ed è
allora che giunge il diavolo che dà piaceri che imprigionano
e conducono al male. Come amare? Figli miei, siete chiamati
all'Amore di Dio e ad amarvi fra di voi. Quando seguirete
questo comando, quando l'umanità volgerà il suo cuore al
Padre Eterno allora, solo allora, saprà condividere,
partecipare, avere tenerezza gratuita l'uno per l'altro.
Io richiedo questo amore: che vi amiate, che sappiate amarvi
da fratelli, da amici, consanguinei nello spirito. Anche i
sacerdoti debbono amare d'un amore di donazione, uomini e
donne, l'intero popolo, e tutti lo potranno se non verrà
posticipato alla priorità dell'amore di Dio, condito,
irrorato, penetrato di questo amore nella purezza, nella
gratuità, senza cercare di riportare tutto a sé stessi.
Quando la spiritualità si eleva e s'innalza, si supera ogni
brama, ogni egoismo e carnalità: ogni affetto è così accolto
da Dio e benedetto e ne porta il suo frutto.
Cosa ha creato la creazione? L'Amore! Cosa ha redento!
L'Amore! Cosa vi santifica? L'Amore. Cosa sarà il Paradiso?
Amore, Amore senza limiti e restrizioni, che si eleva e si
maggiora, si compenetra in Dio e riceve continuamente
l'amore fra voi nella massima libertà senza più impedimenti
e chiusure di vincoli, non più ristretto ad una sola
creatura, ma la pienezza dell'amore in tutti. Questa sarà la
felicità! Ti benedico".
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6 agosto 2012
"Ai miei eletti dono un cammino sul monte, spesso ancor più
aspro,
che passa tra aridità di spirito, deserti
nell'anima…
"Mia piccola Maria, non attenderti fratelli; quanti
realmente ce ne sono? Pur se ora attraversi questa agonia
d'assenza di ogni amore, ci sono Io per te, figlia mia.
Niente è casuale nei tuoi incontri con le creature perché
tu, amandole, possa ricondurle presso di Me e aiutarle al
loro ritorno. In Cielo si godranno il frutto di tali
amicizie e della sua affettività.
Stasera nel vangelo vi viene narrata la Trasfigurazione:
salgo sul monte Tabor con i miei Apostoli e mi trasfiguro
dinanzi ad essi, rivelando la realtà della mia natura divina
nella sua bellezza. Questo evento straordinario avviene
perché sia di testimonianza e di sostegno alla loro fede
quando giungeranno i tempi dolorosi della mia Passione e
Morte e per i loro tempi bui di sofferenze e persecuzioni
per attestare, nella visione ricevuta, la prossima mia di
risurrezione e poi la loro. Altra motivazione: per far sì
che comprendessero che per giungere a tale visione di
partecipazione e compenetrazione di luce divina e radiosa
bisogna salire il monte dello spirito tra le fatiche e le
asprezze dietro la mia Persona che indica il cammino.
Nell'ascesa della salita dello spirito vengono eliminate
tante zavorre della carnalità, i pesi della materia, gli
intralci, gli ostacoli del peccato in modo che si possa
giungere alla sua sommità e godere, nello spirito acquisito,
la possibilità di vivere la propria trasformazione
nell'incontro con Dio; Iddio che in esso si rivela nella sua
Trasfigurazione per essere trasfigurati nella sua bellezza e
trasfiguranti vi farete sue luci, vi accenderà di Sé perché
possiate portare luminosità a tante oscurità nel mondo e nei
vostri fratelli.
Ai miei eletti dono un cammino sul monte, spesso ancor più
aspro, che passa tra aridità di spirito, deserti nell'anima,
assenza di emozione di senso, prove nella fede, per far sì
che giungano ad essere coloro che più intensamente si fanno
luce nella mia Trasfigurazione. In Cielo, figli miei, non ci
saranno più questi deserti del cuore, agonie dell'anima, le
salite della prova: voi godrete dello splendore
dell'Altissimo che ve ne irradia, simile alla luce riflessa
nello specchio e ne godrete in eterno. Ti benedico".
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9 agosto 2012
"Stasera viene presentata dalla Chiesa la figura eroica di
Edith Stein,
la mia Benedetta della Croce"
"Mia piccola Maria, stasera viene presentata dalla Chiesa la
figura eroica di Edith Stein, la mia Benedetta della Croce:
donna forte, vigorosa, verace, simile ad un Geremia ella si
staglia forte dinanzi all'umanità, ponendo in rilievo lo
scudo della fede e la spada della Verità e della Carità per
annullare e sconfiggere le forze del male e per essere
testimone alla Verità sino all'oblazione di sé stessa. Lei,
prode nel suo coraggio spirituale, supera più di milioni di
uomini combattenti e soldati: richiama le vostre coscienze.
…Cosa fate voi per operare per la Verità? Profonda
pensatrice umana, dotata di lumi profondi, ella li pone al
servizio di un' autentica ricerca del vero, di Dio e
dell'esistenza, e alla sua scoperta non si piega a
compromessi: và diretta per la via dell'ascesi più alta, che
non la piega dinanzi alle tradizioni pur forti, radicate,
della sua religione d'origine, né agli affetti familiari che
la lacerano: ella combatte per la conquista del tesoro più
prezioso ritrovato nella Rivelazione e nel possesso dello
Sposo: Cristo Signore in cui trova ogni risposta e a Lui si
dona sino all'immolazione.
Ella è la vergine saggia di cui parla oggi il vangelo, che
opera, lotta, per far sì che l'olio della lampada della fede
non decada: lo alimenta nella preghiera e nella ricerca di
Dio, nel prodigarsi nella carità e nella penitenza perché
tale luce fosse ancor più delle vergini del vangelo solo
personale, ma luce diffusiva anche per gli altri.
Figli, siate come le vergini sagge, siate desti e pronti
all'arrivo dello Sposo che sempre viene, dato che se la
vostra anima è illuminata, il Signore vi riconoscerà e vi
aprirà la porta; ma se la vostra anima rimarrà
nell'oscurità, se non avrete alimentato l'olio della fede,
al buio come potrà riconoscervi? E come la porta potrà
aprirsi per voi? Siate desti e ardimentosi per andare
incontro al Signore che viene per amarvi. Ti benedico".
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10 agosto 2012
"Vivete distaccati dai tanti piaceri del mondo;
essi vi
fanno divenire solo aridi steli senza senso"
"Mia piccola Maria, ci sono Io! Io sono la tua consolazione.
Lo so che sei stremata per questa solitudine e prigionia, ma
in Me troverai il ristoro. Stasera voi ricordate San
Lorenzo, uomo di ardore il cui fuoco dell'amore divino vibra
nell'anima sua, sicché questo fuoco si scinde e si forma in
tante fiammelle che vanno a depositarsi nella carità su
molti fratelli. Egli si consuma in questo ardore d'amore; il
suo martirio sarà ancor fuoco sul quale consumare sé stesso,
offrendosi al Padre e chiedendo che le sue ceneri si
spargessero ovunque nel mondo per portare il calore di
quest'amore in mezzo a tanto gelo nel cuore degli uomini.
Egli è realmente ed ha vissuto il vangelo di oggi. È il
piccolo seme che muore nella fecondità della terra di Dio
per plasmarsi ad essa, per fondersi e lasciarsi rendere
fertile per divenire una spiga ricca e matura che sarà di
nutrimento a molti. Siate così, figli miei! Vivete
distaccati dai tanti piaceri del mondo; essi vi fanno
divenire solo aridi steli senza senso. Divenite invece
questo seme che si amalgama nella profondità dell'amore
divino, che si lascia irradiare dal Fuoco dello Spirito
Santo per divenire accesi della sua Vita, pianta che fa
frutto e nutre, fuoco di carità a cui tanti verranno a
riscaldarsi. Ti benedico".
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11 agosto 2012
"Sono passati secoli, ma quanti hanno compreso
la preziosità
del valore dell'Eucaristia?
Quanti hanno compreso come va
vissuta, come va amata?"
"Mia piccola Maria, sono Io che ti colmo il cuore, ma ti
farò rincontrare certe creature perché dovrai cercare di
aiutarli a rincontrarsi, a tornare a Dio. Stasera nella
Santa Parola Elia è sfiduciato, smarrito, stanco,
disamorato: non ha più forze per proseguire il cammino, e
chiede al Padre celeste persino di morire; ma il Padre Buono
interviene soccorrendolo e mandando l'Angelo che lo esorta a
mangiare il pane che gli offre il Cielo perché riacquisti
vigore. Elia ubbidisce e riprende solerte il cammino della
sua missione. Nel vangelo ancora vi richiamo: Io sono il
Pane venuto dal Cielo! Vi esorto a nutrirvi di questo Pane
che è la mia Persona: Pane vero che non si corrompe, ma dona
la vita eterna: chi lo mangerà non potrà morire.
Sono passati secoli, ma quanti hanno compreso la preziosità
del valore dell'Eucaristia? Quanti hanno compreso come va
vissuta, come va amata? Vero Cibo che sostiene, vero
farmaco, salute per ogni male. Quante grazie infinite
potreste ottenere se amaste, adoraste e partecipaste ad
Essa! Ma molti cristiani o non si accostano più alla Mensa
celeste o vengono persino nel peccato; altri sono non
curanti e superficiali e altri, pur devoti, dicono solo
qualche giaculatoria e già sono distratti e dimentichi!
Non si sa più vivere il tempo di grazia eccelsa nel momento
della Consacrazione quando, esposto, Io vi guardo e vi
benedico, e il tempo del ringraziamento, quando mi avete nel
cuore e potreste sviscerare voi stessi, parlarmi e chiedere
senza timore a chi vi è Padre, Amico, Sposo, Signore,
Maestro, e che sa parlare ad ognuno di voi se vi poneste in
ascolto: innumerevoli grazie che vanno così sprecate! Se
riceveste, se vivreste l'Eucaristia in verità e grazia,
amando, di certo chi fermerebbe il vostro cammino dato che
Iddio vi sostiene? Ti benedico".
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15 agosto 2012
"Datevi alla Madonna! É la Via più esigente ma completa, più
vicina al mio Cuore,
più semplice e breve per giungere al
Padre Santissimo"
"Mia piccola Maria, oggi celebrate l'Assunta, la Madre
Incorrotta che sale nella sua Perfezione le altezze del
Cielo. Ella, trasfigurata dalla bellezza e dalla Luce
dell'Altissimo, è sua Gemma più risplendente. La Madonna è
creatura, somma, pur nella sua umanità: Ella varca ogni
trascendenza, supera ogni carnalità, ogni fisicità, per
irradiare e innestare di Spirito la materia; ma non solo,
Ella supera tale stato per divenire spirito purissimo in una
Carne spiritualizzata: Lei dà il passo, segna la via. É
immagine di ciò che l'umanità deve essere e raggiungere: la
perfezione dell'essere che si è trasformato nella sua
metamorfosi sì da farsi prima anima santa e salvata che poi
si unisce ad un corpo che risorge da morte, irrorato di
nuova vita in Dio: una carne che si fonde e si unisce
nell'anima santificata e nella Santissima Trinità divina.
Datevi alla Madonna! É la Via più esigente ma completa, più
vicina al mio Cuore, più semplice e breve per giungere al
Padre Santissimo. Maria vi prende in Sé come Madre
tenerissima che non si scandalizza di voi, Lei che è luce,
che è trasparenza nella Grazia, sa inchinarsi pur all'ombra
più tenebrosa che la invoca per aiutarla e ripartorirla nel
suo Grembo alla Vita eterna. Basta affidarsi a Lei con cuore
sincero che vi prende subito per mano: ispira il vostro
cuore, plasma il pensiero, vi indirizza l'anima; vi dona
parte di Sé, il profumo della sua preghiera e delle sue
virtù, l'incenso della sua santità, il calore della sua
carità. Vi fa, già da questo mondo, un'anima santa risorta
che, pur camminando e stando con i piedi sulla terra, ha il
cuore proteso verso le altezze del Cielo. Ti benedico".
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16 agosto 2012
"Voi mi direte: "Signore, ma quando il torto ricevuto,
l'ingiustizia,
è enorme: è difficile!". Lo so, figli miei..."
"Mia piccola Maria, stasera voi celebrate la
Riconciliazione, dato che il vangelo tratta del perdono. A
Pietro che mi chiede quante volte dovrà perdonare: 7 volte
7?... Io do una risposta che equivale all'infinito: siete
chiamati a perdonare sempre. Ci sono state anime virtuose
che hanno saputo mantenere la castità per tutta la vita o
han vissuto altre virtù o anche hanno sostenuto
coraggiosamente grandi dolori, eppure sono stati incapaci di
perdonare a torti subiti. Mentre ci sono stati grandi
peccatori che, riscattandosi, hanno perdonato grandi offese
subite, redimendosi. Voi mi direte: "Signore, ma quando il
torto ricevuto, l'ingiustizia, è enorme: è difficile!". Lo
so, figli miei, anche se spesso non si perdonano nemmeno i
piccoli torti e i malintesi, dinanzi ad una ferita
sanguinosa… Vi dico: "Pregate e date a Me l'ingiustizia, le
ferite arrecatevi", offrite Sante Messe, datemi il vostro
dolore: Io risano il vostro cuore, pongo la mia mano e do'
balsamo ad esso, cicatrizzo tale piaga, porto pace, accorro
alla conversione di coloro che l'hanno provocata, ne faccio
storia di salvezza, la trasformo sempre a un bene maggiore.
Iddio crea continuamente nuova vita, e ciò è possibile nel
perdono, poiché se non lo date rimanete bloccati: viene
bloccata la vostra vita spirituale, ma anche quella
naturale, dato che il vostro dolore vi arresta a sé, vi
tormenta e vi fa anche arrabbiare: non cambierete la
situazione ormai già provocata che, se solo data a Me, ne
do' salute. Io accorro e faccio rifiorire nella mia
Misericordia in un percorso di guarigione che dà pace, il
fiore di una rinnovata esistenza. Come mai non si riesce a
perdonare? Perché dentro di sé c'è ancora molto amor
proprio, e si è incapaci di pregare e chiedere aiuto a Dio:
c'è chiusura nel proprio io e chiusura all'amore divino.
Ma, come dice bene il sacerdote, anche Io dico: spesso è
ancor più difficile saper chiedere perdono poiché se chi
dona il perdono ritiene di essere un innocente ferito che
compie un'opera nobile e meritoria nel perdono dato; chi
chiede perdono si ritiene che si sia posto in conversione,
che abbia riconosciuto il suo peccato e senta di essere il
colpevole: colui che ha provocato il male e che si sottopone
all'attesa della misericordia altrui. Come è difficile che
ci si riconosca tali, riconoscere la proprie colpe! Se ciò
non si è effettuato, se non ci sono state lacrime amare di
pentimento sincero e di chiedere perdono a Dio e al
fratello, o se non si è stati capaci di perdonare, quale
sarà la vita eterna che li attende?... Ti benedico".
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19 agosto 2012
"L'Eucaristia… ha l'effetto di un'esplosione più che nucleare
negli effetti dello spirito:
cambia totalmente l'uomo, ne fa
un altro Cristo"
"Mia piccola Maria, ancora oggi la mia Chiesa e il mio
vangelo vi richiamano all'Eucaristia, al Pane celeste, Pane
mio: Carne e Sangue mio che vi nutre per l'eternità. Io
vengo al mondo per glorificare e vivere per il Padre; voi,
nutrendovi di Me, venite a vivere per Me. L'Eucaristia
v'infonde la vita, la santità; vi infonde la Sapienza, la
saggezza del retto agire, la via da condurre per giungere
alla vita eterna. Come mai allora, mi direte, Essa nei
cristiani non ottiene tale santità, ed essi non si fanno
questo lievito per l'umanità che sarebbe di conseguenza
convertita? L'Eucaristia, se vissuta nelle sue disposizioni
di Verità - Grazia ed umiltà, ha l'effetto di un'esplosione
più che nucleare negli effetti dello spirito: cambia
totalmente l'uomo, ne fa un altro Cristo.
L'Eucaristia però non è stata ancora compresa pienamente nel
tesoro che è: quanti miliardi di volte mi sono offerto sugli
altari del mondo! Quanti i miracoli eucaristici, quante
encicliche papali, trattati… eppure non hanno ottenuto il
massimo traguardo ed esito nei suoi figli. Ciò accade perché
i cristiani sono ancora molto dubbiosi sulla profondità
della realtà dell'Eucaristia: "Dio è in Essa!". Molti
nemmeno si pongono il problema e la vivono con
superficialità, in modo abituale e per tradizione; non ne
sviscerano la natura per amarla e viverla.
Venite all'Eucaristia come il bambino che si pone sulle
ginocchia della Madre e da Lei si lascia nutrire. Fatevi
piccoli e comprenderete l'Eucaristia e saprete amarla
parteciparla, anime mie! Otterrete questa pienezza d'amore
mediante la Confessione che vi introduce in un percorso di
autentica conversione; la mia Carne poi v'infonderà la Vita
divina.
Posso però ben dire e affermare che Essa è stata comunque
Vittoria poiché, nonostante che i cristiani non abbiano
saputo viverla come dovevano in profondità e verità, la
Comunione, se il cuore ricevente era buono, ben disposto, ha
ottenuto sempre i suoi effetti, salvando la maggior parte
dei figli di Dio.
Nutritevi dell'Eucaristia in Grazia! Se vissuta nel peccato
rimane solo la morte. Mi offro come nessun altro: chi vi
avrebbe dato sé stesso da mangiare se non Chi vi ama
follemente come Me? Contraccambiate questo mio Amore! Ti
benedico ".
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26 agosto 2012
"Se tutte le creature ricorressero a Maria, invocandola con
amore,
ogni cosa rifiorirebbe"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra la Madre della
Polonia, la Madre nera violata. Nera e violata per il
peccato e il disonore degli uomini che continuamente La
colpiscono e La oscurano. Cosa fare? Figli miei, tornate
alla Madonna, tornate a pregarla, a farvi vicino a Lei, a
consacrarvi a Maria. Se questo mondo và avanti è per
l'intervento e l'intercessione di Lei che, mesta, piange
lacrime dinanzi al trono dell'Altissimo e prega
incessantemente per la salvezza delle sue creature che non
si avvedono di tanto amore: rimangono così indifferenti!...
Ove sono più le famiglie che si riuniscono per pregare
insieme il Rosario? Ove i sacerdoti che, devoti, sia da soli
che in comunità, pregano il Rosario per l'infelicità di
questo mondo e per consolare la Madre? Sono così pochi!...
Se oggi la Chiesa decade, se questa umanità precipita, è
perché poco è amata e poco è pregata la Madonna. Chi le si
fa accanto e prega con Lei, La onora, La solleva, rafforza
la sua intercessione, collabora e aiuta in questo modo così
tutti gli uomini? Come mai questa natura che si corrompe è
così inquinata? Come mai i ghiacciai si sciolgono e la terra
sempre più si surriscalda? Perché il frantumarsi degli
affetti e di ogni bene dell'uomo? Ciò accade per il peccato.
Ma se tutte le creature ricorressero a Maria, invocandola
con amore, ogni cosa rifiorirebbe. Ove è amata la Madre
Santissima ritorna la vita, rifiorisce la fede, sono
rinnovati i costumi e ogni morale, si purifica la natura e
la stessa aria; torna la salute e il lavoro. Ogni
benedizione discende sulla terra perché in Maria è la Vita:
non può, nella sua Maternità, che ripartorire Vita. Per ogni
Santo che serve ed ama la Madonna migliaia di creature si
salvano; e non c'è Santo che non L'abbia amata e che non
abbia compreso che tesoro è il possederla nel cuore, quale
via di santità e grazia Ella sia.
Pregatela! Tornate a Lei, amorosi figli! Allora l'oscurità
del suo Volto verrà trasformata nel suo originario colore
ambrato, il suo Volto mesto si farà radioso sorriso, i segni
delle ferite verranno cancellati, e il Bambino Gesù sposterà
il suo sguardo dalla Madre all'umanità, aprendo le braccia
per portare tutto il suo soccorso. Ti benedico".
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28 agosto 2012
"Quando l'anima è alla ricerca del vero, pur se peccatore,
ma se cerca con cuore autentico la Via della luce,
Iddio gli
andrà incontro e si farà sempre trovare"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra Sant'Agostino,
segno per voi di grande speranza poiché se egli, che pur
aveva grandemente peccato, non solo si è convertito, ma si è
fatto Santo e Maestro nella fede il cui insegnamento vi
offre luce anche ai giorni vostri, quanto più per i molti
che, non avendo commesso così gravi colpe, possono non solo
emendarsi, ma giungere alla santità. Agostino, partorito da
sì tale santa madre in Santa Monica, non solo alla vita
naturale ma, dalle sue lacrime, alla grazia, è stato uno
spirito inquieto alla ricerca della Verità, e trovandola, ne
è stato poi testimone fedele sì da divenire luce nella
Chiesa. Quando l'anima è alla ricerca del vero, pur se
peccatore, ma se cerca con cuore autentico la Via della
luce, Iddio gli andrà incontro e si farà sempre trovare.
Cosa aborrisce di più il Signore se non l'ipocrisia, se non
la doppiezza? Mascherarsi con atteggiamenti di bontà, che
camuffano nelle sembianze di una pecora mansueta mentre
invece si è lupi feroci, ammantarsi alla docilità di una
colomba e invece si è falchi pronti a colpire, camuffarsi in
cuccioli indifesi mentre si è serpenti dalla lingua
velenosa: gli ipocriti si travestono per ingannare. Ma Io li
smaschero; per questo rimprovero fortemente i farisei nel
vangelo di oggi e ne do l'immagine reale di ciò che sono.
Essi filtrano il moscerino ma ingoiano il cammello, sono
accorti e avveduti nel manifestare agli uomini le loro buone
opere e la rigorosità alle tradizioni, ai precetti giudaici
che sono solo formalismi ad esteriorità, ma trasgredendo
l'essenza, la profondità della Legge divina nella
Misericordia che è Carità, nella Giustizia che è fedeltà ad
essa. Hanno un cuore duro, sono così corrotti… e tradiscono
per i propri interessi.
Figli miei, non sia così in voi! Abbiate un cuore sincero,
operate nella carità, siate giusti nell'Insegnamento divino,
fedeli testimoni alla Verità. Dato che se adempienti ad
essi, sarete integri osservanti dell'intera Legge. Se avrete
pulito bene l'interno del vostro cuore anche l'agire sarà
scrupoloso pur nei dettami umani che sono buoni: il vostro
operato sarà benedetto. Ti benedico".
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29 agosto 2012
"Siate veritieri, non piegatevi ai compromessi del mondo!
La
Verità è assoluta e và vissuta così come vi è stata data"
"Mia piccola Maria, cosa dice stasera la Parola?... Vi
faranno guerra, cercheranno di sconfiggervi; ma voi sarete
sempre vincitori poiché Io sono con voi. Ugualmente è nella
tua vita. Stasera in cui celebrate il martirio di Giovanni
Batista voi mi direte: Ov'è la sua vittoria? Figli miei,
Iddio non ragiona secondo le vostre vedute umane. La
vittoria con Dio è proprio nel suo martirio. La vittoria è
nello spirito che vince il male, offrendo sé stesso.
Vittoria è il deserto e le persecuzioni che Giovanni ha
subìto. E su di essi si è eretta: non piegandosi egli al
mondo e ai suoi compromessi, rimanendo integro come un
vessillo che non si piega, non si distende a venti e a dèi
stranieri. Vittoria è la sua parola integra, fedele, che non
teme per sé, ma testimonia nella verità fino al martirio.
Vittoria è il suo martirio ove, ancor prima che la scure
spenga la sua vita terrena, egli si è donato al Padre
Celeste per amor mio e perché si erga alta e vittoriosa nel
suo frutto il trionfo della mia Redenzione. Vittoria è il
raccolto che ne è conseguito dal suo sacrificio di cui
ancora la Chiesa recepisce. Giovanni Battista è l'araldo
vittorioso, l'eroe, che dinanzi al trono di Dio si erge con
la sua parola e il suo cuore nel segno della luce e del
sangue della sua persona, testimone verace della Verità che
Io sono.
Egli dal Cielo è vicino e si fa presso ogni battistero nel
battesimo di ogni creatura: infonde coscienza, lumi,
particolarmente agli uomini di Chiesa perchè vivano inerenti
e siano coerenti e fedeli all'Insegnamento di Cristo. E qual
è la vittoria nei suoi tempi alla sua morte? Ecco, molti dei
suoi discepoli si faranno presso il Messia: le folle che lo
seguivano diventeranno cristiani ferventi e molti di loro, a
sua volta martiri. La scure che tagliò la sua testa sarà
scure che taglierà molti vincoli di coloro che sono legati a
satana e la stessa Erodiade con Erode cambierà rapporto.
Nonostante le apparenze (hanno seguito a vivere per la loro
posizione e nel persistere nel loro peccato personale), il
martirio del Battista sarà di divisione per essi da non
poter più vivere in concubinato. Giovanni indica la via e
ancora grida "Siate veritieri, non piegatevi ai compromessi
del mondo! La Verità è assoluta e và vissuta così come vi è
stata data poiché non c'è via intermedia; se la corrompete
entra la menzogna di satana! Sappiate che essa acceca il
maligno: dà fastidio, lo irrita perché svela i suoi inganni,
e per questo ci sarà la persecuzione: avrete battaglia. Ma
Io, il Signore, sarò con voi e voi sarete vincitori, gli
araldi nel Cielo, i miei eroi che hanno combattuto per
rendere migliore il mondo, nell'illuminare le coscienze, nel
vivere al bene. Chi vive il mio Insegnamento illumina sé
stesso, il suo sguardo, il suo agire, e diffonde e
partorisce la Verità. Ti benedico". |
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