|
Ave Maria!
1 gennaio 2010
"Bisogna attendere l'Effusione, la discesa
del Fuoco dello
Spirito Santo, perché la Grazia sia infusa"
"Mia piccola Maria, tutte le intenzioni del
tuo cuore, le creature per cui preghi e porgi alla Maternità
di Maria, vengono prese nel suo grembo. Lei è la Madre più
sollecita, amorosa e pronta, e se ne occupa. Così come è
nato il Figlio di Dio da Donna, voi nascete da Lei, la Donna
che ha in Sé il Grembo di Dio, in cui tutte le generazioni
dell'intera umanità possono essere contenute.
Il Grembo suo è stato divinizzato dalla presenza divina, dal
Cristo, e si fa così Grembo santo, universale. Lei vi offre
le sue acque, il suo sangue, le sue carni e così, come ne ha
formato il Corpo mio, il Corpo di Cristo, rigenera i vostri,
che sono macchiati dal peccato; siete caduti, poiché la
fragilità dell'uomo è grande, e gli eventi della vita sono
spesso così duri: pregate poco e vi abbattete.
Date alla Madre, portatevi, affidatevi nel suo Grembo
divino, ed Ella vi riforma ad essere nuova creazione nella
Grazia, sì da ridarvi l'immagine a somiglianza del Padre
Celeste, che vi ha creato.
Figlia mia, Io ti amo, e vedrai in questo anno cambiamenti:
avverranno cose nuove nella tua famiglia, nella parrocchia,
in molte creature che conosci.
Tutto ciò che viene posto nel Grembo di Maria viene
trasformato e si evolve nella creazione di Dio. Cos'è la
Consacrazione al Cuore Immacolato della Madre se non la
partecipazione di vita, vissuta nella sua Maternità? Ah, se
il mondo, la Chiesa lo comprendesse! Rinascerebbe secondo la
Volontà della Santissima Trinità. Ora solo i piccoli, gli
umili, lo comprendono e si tuffano nelle acque del suo
Grembo per vivere Dio. Bisogna attendere l'Effusione, la
discesa del Fuoco dello Spirito Santo perché la Grazia sia
infusa, e la Chiesa stessa ne comprenda e ne assimili il
tesoro, le ricchezze, e ne viva il mistero. Ti benedico".
▲
2 gennaio 2010
"Maria è tutta cristificata, è completamente incarnata
nell'Essenza della Santissima Trinità"
"Mia piccola Maria, la preghiera che tu fai
per i tuoi figli non è perduta. Essa li prepara a vivere i
nuovi tempi, e ad accogliere i segni: che Cristo viene e
torna tra voi.
Stasera la mia Parola vi annuncia:"Il Verbo si è fatto carne
ed è venuto a vivere in mezzo a voi". Già durante la Santa
Messa lo Spirito ti rivela il mistero di ciò che è. Il Verbo
è da sempre, ed era già presente agli albori della
creazione. Il Padre è il Pensiero che crea; il Verbo è la
Parola che lo attua; lo Spirito Santo è il Cuore, è l'Amore
che dà energia, e soffia, vibra la santità, perché ciò abbia
vita.
L'Incarnazione è nella fusione della Santissima Trinità: il
Pensiero del Padre, la Parola nel Verbo e l'Amore dello
Spirito, che divengono insieme l'accensione che vi ha dato
la creazione del mondo e dell'uomo.
Iddio però ha voluto darvi di più: si è voluto incarnare
nella umanità per venire in mezzo agli uomini, e questo per
far sì che l'uomo divenisse parte di Lui: la sua natura
fisica fosse divinizzata.
Voi non potete comprendere la grandezza di questo mistero.
L'Altissimo lascia la Gloria del Cielo, le altezze, le
ricchezze, le meraviglie del suo Regno e, Colui che è
Incontenibile, che non conosce spazi e argini, di cui
l'universo è solo una particella, che non ha un punto che
possa farsi limite, si fa piccolo Bambino. L'umiltà di Dio!
Il Signore viene per arricchire la creatura, per la sua
generosità e per il suo folle Amore; viene a prendere carne
per santificarvi e divinizzare la vostra.
Dio si è incarnato perché l'uomo ricevesse la sua; ed anche
a voi è richiesta l'incarnazione, così come pure la Madonna
l'ha vissuta; e questo è possibile con ciò che il Signore
vi ha dato, i mezzi donatevi da Lui: i Sacramenti,
l'Eucaristia, la Parola di Dio vissuta, amando.
La Carne di Dio in voi si fa sua carne, il vostro sangue si
fa suo, il vostro pensiero è il suo, cuore e anima, l'agire
si fa suo. Dio viene a vivere in voi, a darvi santità e a
rendervi divini. Dio è concreto: carne nella Carne, spirito
nello Spirito. In questa fusione d'amore voi Lo vivete. Mi
direte: "non siamo capaci! Siamo fragili!". Per questo vi ho
dato la Madonna, Lei che ha incarnato il Verbo, che è
l'Incarnante da cui ho ricevuto carne e sangue. É anche
Colei che è tutta incarnata nella Santissima Trinità, è
intessuta e immersa nel Pensiero del Padre, nella Carne del
Figlio, nell'Amore dello Spirito. La Carne e il Sangue
stesso di Dio La alimenta e La riempie sì da vivere nella
totalità del suo Essere; per cui Maria è tutta cristificata,
è completamente incarnata nell'Essenza della Santissima
Trinità (*). Andate da Lei, che vi aiuterà a vivere
l'Incarnazione. Ti benedico".
(*) Il 12 aprile 1947, alle Tre Fontane a Roma, apparendo a
Bruno Cornacchiola, la Madonna disse: "Io sono Colei che
vive nella Trinità Santissima. Sono la Vergine della
Rivelazione".
▲
3 gennaio 2010
"Perché la Madonna a Fatima ha detto:
"Pregate perché moli
figli vanno all'inferno?"
"Mia piccola Maria, la preghiera per i tuoi
cari, per coloro per cui preghi, si fanno incarnazione.
Queste creature, attraverso la tua preghiera e la tua
offerta, innestati nella mia Carne e nel mio Sangue, nella
Comunione che continuamente ricevi, li incarna in Me. La mia
Carne in te li assimila, il mio Spirito li raggiunge e li
forma; e quando la preghiera è continuativa, perseverante,
coerente, duratura, essi divengono parte di Me. Nella mia
Carne e nel mio Sangue non possono questi figli essere
dimenticati, non possono andare persi (*).
Perché la Madonna a Fatima ha detto. "Pregate perché molti
figli vanno all'inferno perché non c'è nessuno che prega per
loro"? La preghiera, l'offerta, la vostra unione e fusione
all'Eucaristia fa sì che questa Incarnazione, che nasce da
Dio, si faccia anche vostra, divenga partecipata tra di voi,
per far sì che, mediante l'amore, si adempia in voi questo
mistero, e Cristo viva in mezzo a voi!
Io sono la Fonte, la Sorgente dalla quale si diramano tutte
le acque, e voi vi potete abbeverarne. Io sono il Sole dal
quale prendere calore e nutrimento. Sono il Seme dal quale
la pianta prende vita e cresce; ma, assimilati a ciò, dopo
esservene assorbiti e nutriti, voi stessi vivete questa
Incarnazione, e vi fate incarnanti per coloro per cui
pregate, soffrite, amate, per coloro che vivono nel vostro
cuore, nello spirito, e nella vostra carne che è la mia; si
fanno sempre più miei, s'incarnano in Me.
Voi, amando, dando tutto ciò che potete fare nell'aiuto, nel
bisogno materiale o nel bisogno spirituale verso i fratelli,
fate sì che questi figli tornino, siano come i tasselli che
si riuniscono, fate sì che meno parti mancanti si
ricompongono al mio Corpo, che tutte le cellule, gli organi,
gli elementi del mio Corpo, che in voi si riuniscono,
tornino per formare l'interezza del Corpo Mistico del
Cristo. Ti benedico".
(*) Com'è preziosa la preghiera di ogni mamma, di ogni papà,
di ogni persona che crede, ama e che prega!
▲
4 gennaio 2010
"Mia piccola Maria, il bacio di don… mi
giunge diretto al Cuore, ma ogni qualvolta egli si reca in
preghiera al mattino in Chiesa mi bacia, ogni qualvolta
compie un atto di carità verso un fratello. Ora accolgo
questo bacio, che mi raggiunge attraverso di te e viene al
Cuore, e non alla guancia, per riparare l'altro vissuto per
tanti anni, e datomi sul viso. Egli vivrà del resto della
sua vita di questo tenero amore.
Per R… non è bene che le sia data l'Eucaristia poiché
bisogna essere obbedienti al procedere delle leggi della
Chiesa e alle tappe della mia vita: Io muoio crocifisso per
darvi la mia Carne, ma ancor prima il Battesimo, dato che la
mia Carne può essere ricevuta da un corpo cristiano, da un
figlio di Dio, fatto cristiano, Ébene che a lei, dopo le
fondamentali nozioni, venga dato il Battesimo e
l'Eucaristia, poiché l'animo di questa donna è già pronto.
Ti benedico".
▲
5 gennaio 2010
"L'Epifania, la mia manifestazione al mondo intero"
"Stasera, in chiesa, si annuncia
l'Epifania, la mia manifestazione al mondo intero, che
allora era rappresentato da soli Tre Sapienti, che venivano
da lontano, ma che simboleggiano le genti di tutti i tempi,
che avrebbero riconosciuto e adorato in Me il Signore. Ecco,
essi cercano, in verità, la mia Venuta, per adorarmi; e non
sono alla ricerca di luoghi fastosi o ricchezze, ma seguono
la luce di una stella che il Cielo rivela ove è la mia
Presenza. E pur nella povertà di un luogo angusto, essi
riconoscono nel mio piccolo Essere, la presenza di Dio.
Chiunque nella vita mi desidera trovare, e in verità mi
cerca, mi troverà sempre, in qualsiasi luogo, tempo o
condizione.
I Magi portano a Me in dono ciò che, in terra, di più nobile
non poteva essere donato, per dare lode a un Dio, e che era:
oro, incenso e mirra. L'oro che rappresenta la mia Regalità,
ma anche ciò di cui voi possedete e date della ricchezza
della vostra vita e del vostro operato al Signore Dio.
L'incenso, che è offerta, la parte spirituale di voi, che
siete nella preghiera, nell'incontro con Dio, nella sua
adorazione. La mirra, la sofferenza che è stata mia, ma
anche la vostra, nell'offerta del vostro patire, che è
santo, e che mi viene donata.
Questi tre doni, che sono le tre realtà della mia Essenza
vissuta, è pure ciò che a voi è richiesto per essere
adorazione dell'Altissimo. La ricchezza di ciò che più avete
di prezioso, offerto alla presenza di Dio, nel profumo santo
della vostra preghiera nella Santa Messa, partecipata e
vissuta, nel balsamo salutare della vostra sofferenza, che
redime. In queste tre realtà, vissute e donate a Me, voi vi
fate autentici adoratori, e riconoscete, nel piccolo, Gesù
Bambino, il Signore della vostra vita. Ti benedico".
▲
6 gennaio 2010
"Cos'è stato poi dei Magi?"
"Mia piccola Maria, tu innesti queste
creature in te, ed Io le innesto in Me. Questa sofferenza è
simile al dolore del travaglio perché avvenga la loro
nascita in Me.
Stasera celebrate la mia manifestazione al mondo che, ai
miei tempi, è stata luce per poche creature, ma una luce che
poi si è effusa al mondo intero e in ogni luogo, a tutte le
genti; Luce che viene ad annunziare che Io nasco tra gli
uomini per parlare ad essi, per donare Me stesso, e la
salvezza. Ancora Io invito a venire, a partecipare alla mia
nascita, sia nella gioia come nella sofferenza, così come è
stata la mia Venuta, poiché solo nella sua partecipazione
c'è la mia nascita in voi.
Guardate i Santi Magi, che al segno del Cielo, si sono
affidati per la loro ricerca, e mi hanno riconosciuto
attraverso di esso, nella stella che si posa, si ferma là
dov'è la mangiatoia; e lì vengono e mi adorano.
Essi mi hanno trovato e amato, dato doni, ma Io ho dato ad
essi il dono intangibile nel loro cuore, di un fuoco
d'amore, che sarà impronta indelebile per essi.
Cos'è stato poi dei Magi? Essi hanno propagato questo fuoco
d'adorazione nel cuore, continuando ad insegnare le verità
comprese nella sacra Scrittura, che si compiono nella mia
Venuta, da essi testimoniate: "Dio tra gli uomini, che nasce
per annunciare la Verità".
Pure voi, figli miei, venite a Me, dinanzi alla mangiatoia;
basta un cuore veritiero, autentico, ed Io darò a voi, che
mi riconoscete e mi adorate, un segno, un timbro di fuoco
nel cuore, che porterete con voi, e che si fa mia luce e mia
manifestazione ovunque andiate. Ti benedico".
▲
8 gennaio 2010
"Nell'amore di Dio non temete.
Non potete immaginare quanta forza dà l'amore"
"Mia piccola Maria, per quanto le acque si
fanno agitate, le onde giganti intorno alla tua barca, ci
sono Io che vi soffio, e le allontano. Non permetto che
possano farvi precipitare nel fondo del mare. Queste
situazioni con i tuoi figli presto avrà una risoluzione. Sii
fiduciosa, rimani nell'attesa, in preghiera.
Cosa avete letto stasera nel vangelo? Io vedo le acque del
lago farsi agitate, e la barca dei miei apostoli che viene
sballottata, e per questo accorro, camminando sulle acque,
per recare sostegno e pace. Eppure quando essi mi vedono, si
spaventano ulteriormente! Perciò esorto e dico: "Coraggio,
sono Io!". Ci sono Io a camminarvi davanti. Per quanto gli
eventi della vita siano dolorosi, vi pongano angoscia, e ne
siete timorosi, se la vostra vita la intrecciate in Me, in
Me l'innestate, di chi temete?
Io plasmo la vostra esistenza, che vive tra le mie mani.
Rimanete fiduciosi nell'abbraccio dell'amore di Dio. Il
tempo passa, e ciò che vi gravava ieri, pensate: oggi non
c'è più, è passato. Se avrete vissuto nell'amore di Dio,
avrete pace; e delle inquietudini cosa rimane?
Come avere quest'amore di Dio? Vivendo, come dice bene
stasera il sacerdote, nell'adesione di vita ai Comandamenti,
alla Legge che si unisce ai Sacramenti, e alla preghiera,
che Il Signore, in questo stato di Grazia, la irrora di Sé,
e vi dà l'amore per condirla e farla santa. Solo nell'amore
voi avete poi la fortezza di accogliere l'esistenza, che vi
è donata per offrirla a Dio, e saprete così amare.
Nell'amore di Dio non temete. Non potete immaginare quale
forza dà l'amore, cosa l'uomo, acquistandola, sia capace di
vivere e di operare per testimoniare la fede, e diffondere
l'ardore dello Spirito Santo nel mondo.
Questi scritti è bene darli. Sono Io che spingo don…, e
cerco sacerdoti che li accolgano. É bene che essi li
leggano e, pure se timorosi, non esprimono a voi
testimonianza. Essi ne possano vivere l'interiorità che
insegno. Cerco figli che mi aprano la porta per far sì che
la mia parola possa entrare ed essere rivelata alla Chiesa.
Ti benedico".
▲
9 gennaio 2010
"Vi ho dato la Madre Santissima, che è il
Battistero nel quale immergervi"
"Mia piccola Maria, Io ti stringo a Me, sono Io che vengo ad
abbracciarti, e a sostenere anche il tuo tremore. Già
durante la Santa Messa lo Spirito ti annuncia ciò che è
stasera la mia Parola: vi annuncia il mio Battesimo, che
avviene per voi. Io mi battezzo per far vivere il vostro di
battesimo. Ecco, si aprono le acque del fiume Giordano, che
rappresentano le acque creative del Padre; le acque del
grembo materno, ove prende vita l'uomo; le acque della
sofferenza, che sono le lacrime del dolore dell'umanità.
Sono le acque che lavano dal peccato, dal male che l'uomo
compie, seppur siano però ancora acque naturali, per questo
vi passo Io in mezzo, per renderle da naturali a spirituali,
e poi divine. Vi entro, e vi unisco le acque delle lacrime
del mio dolore, con il Sangue della mia Redenzione, con lo
Spirito che sono, per santificarle.
Mi immergo in esse, e vi è presente, con Me, la stessa
Santissima Trinità: il Padre conferma con la sua Voce, la
mia Essenza, e lo Spirito Santo timbra con il suo Fuoco
d'amore per dare a voi il sacramento del battesimo, che vi
rigenera a figli di Dio, vi rende eredi diretti
dell'eternità e dei doni celesti. É però un germe di vita
divina, dal quale c'è bisogno della vostra collaborazione
perché fruttifichi, e dia vita, porti altra vita.
Ciò sarà possibile se vivrete poi un secondo battesimo che è
quello della conversione, di un cambiamento, della
trasformazione della vostra esistenza, di un allontanamento
da tutto ciò che è peccato, dal male che inquina le acque,
per far sì che vi facciate trasparenti e cristallini, simili
alle acque sante del Creatore, dalle quali siete nati.
Sappiate elevarvi allo Spirito perché possiate far vivere un
battesimo, che offre nuove acque; vi unirete le vostre
sofferenze che, congiunte alle acque del Battesimo di
Cristo, nel suo Sangue, nel suo Spirito, divengono dono,
offerta, nel quale lavare non solo voi, ma molti altri
figli, per esserne rigenerati, per tornare alle origini, nel
vostro percorso, alle acque limpidissime e creative del
Cielo.
Nell'adesione al Signore, nella via di conversione e
purificazione dal peccato, che viene continuamente lavato
dal Sangue e dall'Acqua di Cristo, santificate dallo
Spirito, voi vi fate sempre più spirituali, e salite, salite
verso le altezze, ove le vostre stesse acque si fanno
cristalline, si fanno sante, ed il vostro battesimo vive e
lava anche le altre anime.
Per aiutarvi in questo percorso spirituale vi ho dato la
Madre Santissima, che è il Battistero nel quale immergervi.
In esso siete aiutati e facilitati a vivere un battesimo
santo. La Madre là vi lava, vi aiuta ad essere candidi, vi
trasforma nel Sangue di suo Figlio.
Dì a don… che è sempre bene scrivere in verità di Me, ma Io
gli chiedo che mi aiuti a diffondere la mia parola. Ti
benedico".
▲
10 gennaio 2010
"Il battesimo è sacramento dato da Me, e
quanto grande è il suo valore!"
"Le intenzioni che i battezzati rivolgono al Padre hanno una
presa diretta. Sono i prediletti, la Progenie di Dio, sua
stirpe, poiché innestata in suo Figlio: suoi cristiani, sua
eredità. Ecco, Io vengo battezzato, e prego per voi, mentre
sono assorto nella preghiera. Io sto pregando per tutti i
battezzati, per tutti quelli che riceveranno il battesimo:
uno ad uno. Ed il Padre celeste attesta il suo
compiacimento, e lo Spirito Santo si effonde in ogni
creatura, che riceverà il battesimo.
É sacramento dato da Me, e quanto grande è il suo valore,
dato che caro è costato! Mi è costato le lacrime della mia
sofferenza, il Sangue della Redenzione e il Soffio dello
Spirito, che lo santifica: immersi in essi, voi lo ricevete.
É l'Acqua, il Sangue e lo Spirito, che ve lo offre.
Siete poi chiamati a far alimentare questo dono, a farlo
vivere; e lo potrete, vivendo queste tre condizioni: unendo
le lacrime della vostra sofferenza, il sangue della vostra
testimonianza, che è adesione alla mia Parola, nelle vicende
della vostra esistenza, congiungendole ai miei sacramenti,
che infondono lo Spirito.
Ecco, venite battezzati alla nascita, e poi siete chiamati,
nell'evoluzione degli anni che seguono, a fonderli in
Cristo, a lavarvi continuamente dal vostro peccato, e farvi
puri. Nella misura in cui santificate il vostro battesimo,
che viene irrorato di Me, voi purificate le anime vostre,
salite alla trasparenza dello Spirito; e le vostre acque si
fanno feconde, sicché le anime dei vostri fratelli possono
immergersi in voi per essere lavati. Ciò si attua, dato che
la vostra unione al mio Sangue divino vi lava, redime, e voi
vi fate così redenti e redentivi; e dalla proporzione in cui
vi sarete tuffati e immersi nello Spirito, ve ne viene data
la santità. La vita santa del vostro battesimo dà vita e
santità al battesimo altrui. Quanti ne laverete e condurrete
in Cielo! Siete chiamati a vivere il battesimo nella
vocazione che il Signore vi dona e vi indica, per irrorarlo
nell'amore dello Spirito.
E per te, figlia mia, la vita vissuta, il tuo battesimo,
fuso a Me, ti ha portato a giungere ad avere dono
dell'ascolto della mia parola. Ti benedico".
▲
11 gennaio 2010
"In questo tempo, ancor oggi, Io chiamo;
…ah, quanto chiamo!"
"Ecco, Io chiamo gli uomini a venire a Me, e li chiamo, da
sempre, come nel vangelo di stasera, perché fossero miei
Apostoli. Chiamo a seguirmi, ed i miei Apostoli subito, al
mio richiamo, gettano le reti e mi seguono. Così accade
poiché sono spiriti semplici, spiriti liberi, che desiderano
Dio e la sua parola, atti al sacrificio sin da piccoli,
duttili, plasmabili, perché umili.
In questo tempo, ancor oggi, Io chiamo; …ah, quanto chiamo!
Ma persino quelli della Chiesa non sanno più ascoltarmi,
dato che il cerume del peccato ha ostruito e reso sordi gli
orecchi. Non riconoscono la mia Persona poiché il loro
sguardo non è limpido, ma accecato dalle tenebre spirituali.
Il loro cuore non sente il mio invito d'amore perché volge i
suoi desideri al mondo.
Come liberarli? Come può giungere ancora la mia voce?
Tramite la vostra preghiera Io posso giungere a loro. Ho
bisogno del vostro aiuto per far sì che il mio Alito santo
soffi nelle orecchie per togliere il cerume, e mi possano
ascoltare; che soffi negli occhi per snebbiarli dalle ombre
delle tenebre in cui vivono, e mi vedano, sappiano
riconoscermi per quel che sono; che soffi sui legami, sui
lacci che tengono prigionieri i cuori al mondo; sciolti da
essi, percepiscono il mio invito ad amarmi; e amino!
Sono prigionieri, ed anche quando spesso, per grazia di una
luce particolarissima dello Spirito, o per la preghiera
altrui, ascoltano il richiamo, il richiamo alla mia sequela,
quanti combattimenti, quante lotte per venire a Me! Quante
catene da cui sciogliersi dal mondo!
Pregate, figli miei, unitevi a Me. Io continuo a chiamare;
il mio grido si eleva con trepidazione. Io vi cerco con
amore ardente, e struggo nella vostra ricerca e attesa.
Chiamo tutti gli uomini, ma… quanti ascoltano la mia voce?
Quanti rispondono ad essa? Ti benedico".
▲
12 gennaio 2010
"Io sono lo stesso Maestro e ancor parlo
e
vi insegno, con autorità, anche attraverso queste mie
parole"
"La mia parola agisce. Quando, nei miei tempi, alla mia
parola la folla grida: "Chi è mai Costui che parla con
questa autorità? Mai si è sentito uomo che parli così!".
Alla mia parola i demoni hanno subbugli, vengono
risvegliati, sono infastiditi; da essa sono infastiditi, e
fanno di tutto perché non venga ascoltata dagli uomini, non
accolta. "Cosa sei venuto a fare, Gesù, a rovinarci?". La
mia parola vi risana, guarisce, vi converte, vi libera dal
diavolo, lo rivela, dato che in essa Io vengo manifestarvi
il mio Volere, ad evidenziare il male nel suo operato, ove
risiede il diavolo, smascherarlo, e darvi i mezzi per
sconfiggerlo, per sanare voi stessi, e venire a Me.
Io sono lo stesso Maestro, e ancor Io parlo, e vi insegno,
con autorità, anche attraverso queste mie parole: per far sì
che gli occhi abbiano la vista, la luce entri nelle menti;
Io possa tornare a vivere e il nemico sconfitto. Ti
benedico".
▲
13 gennaio 2010
"Perché questo terremoto di Haiti?"
"Mia piccola Maria, il demonio fa le sue bizze e ti attacca,
fa il suo lavoro, ma ci sono Io a difenderti. Sono il tuo
aiuto, il tuo sostegno. Questa mia parola l'iniquo non vuole
che sia divulgata, che sia ascoltata; per questo ti mette
paura, per scoraggiarti. La mia parola vuole venire ancora a
parlare, ma gli uomini non riescono ad ascoltare la mia
voce, poiché il loro cuore è coperto dl peccato. Mentre per
ascoltare c'è bisogno del cuore di un fanciullo. Ci vuole
la piccolezza per far sì che ascolti la mia voce, che
accolga la mia parola, ed essa può così venire a guarire, a
curare, e a cacciarne il diavolo.
Perché questo terremoto ad Haiti? Le loro grida giungono
sino a Me; ma non è Iddio che vuole questo grido. Tutto ciò
è provocato dal peccato, dal male perpetrato continuamente,
il ricorrere al richiamo del diavolo nei vari riti che si
effettuano, Wu du (*) e altro, corrompe la terra; i diavoli
richiamati, vi albergano, e li scatenano per provocare
distruzione agli uomini. Il Signore usa questa sofferenza,
che è ne la conseguenza, per la loro purificazione e
redenzione.
Chi ha però annunciato la mia Parola, con veemenza, in mezzo
a questo popolo? Quanti l'hanno ascoltata? Avrebbe
allontanato da essi tanta idolatria. Io percorrevo e
camminavo per le strade, di paese in paese, per sanare i
malati, cacciare i diavoli, gli ossessi, annunciando con
autorità la mia parola: dove sono i sacerdoti che fanno
questo?
Ecco, Io ti uso come un portavoce, un megafono di Me, per
far sì che questa mia parola giunga, particolarmente ai
sacerdoti, che l'accolgano e la diffondano ai fedeli, ai
miei figli, per liberarli da tanto errore, e dal nemico, che
li tiene prigionieri. Essa spezza le trame del nemico: lo
rivela e lo scaccia. La mia parola vi trasforma, e lo vince.
Nell'esorcismo diretto è sempre la mia parola, sono Io che,
nel sacerdote, lo scaccio dalla persona. Quando la parola è
mia, essa libera dal male, trasforma e vi cambia in Me.
Così questi scritti, figlia mia, sono mia parola che va
annunciata, va propagata, diffusa. Lo dico ai sacerdoti che,
per grazia, hanno avuto questi scritti; li diffondano! Ti
benedico".
(*) Nei pericolosissimi riti diabolici di magia nera viene
evocato il demonio, che si fa presente e che poi distrugge
ogni cosa. Egli è omicida dall'inizio.
▲
15 gennaio 2010
"Quest'umanità è simile al paralitico…"
"Cos'è stata la liberazione del paralitico del vangelo di
stasera, se non scatenata da un atto di fiducia, che ha per
ricompensa la grazia della sua guarigione? Quest'umanità è
simile al paralitico sul lettino, tutto appestato e
ammorbato del male, che gli impedisce di camminare, di porsi
in piedi per giungere a Me, che solo posso sanarlo.
Ci vogliono questi forti giovani, descritti dal vangelo, che
si fidano, che pongono fiducia alla mia persona per far sì
che il paralitico mi sia portato. Ci vogliono le mie anime
amanti, i miei figli forti nella fede, che si fidano di Me,
perché intercedano con la loro fiducia. Mi portino
quest'umanità paralizzata dinanzi al mio sguardo, dinanzi
alla mia persona, perché la risani.
Cos'è questo scoperchiare il tetto se non scoperchiare se
stessi, porsi in discussione, farsi poveri, divenire umili?
Poiché solo nell'umiltà nasce la fiducia e l'abbandono, che
fa scaturire la guarigione. Spesso intorno a voi c'è così
male che, per raggiungermi, potete solo scoperchiare le
vostre anime, la vostra vita, che si mette in gioco per la
salvezza degli altri, per i molti paralitici, che giunti,
tramite voi a Me, Io possa liberarli e sanarli. Al vostro
abbandono fiducioso do grazia, risano.
Cos'è questa paralisi che investe l'umanità, se non il male
più grave che la può colpire, se non il peccato? Esso la
insidia e la corrompe, devasta lo spirito, distorce le
menti, la corrode nel suo tarlo. Oscura e deforma i cuori e,
per mezzo di esso, ha il potere di attaccare e invadere,
nelle malattie, il corpo. Il peccato paga, il nemico vi dà
un soldo subito, per poi farvi morire.
Cos'è questa malattia nel corpo e nella mente? Tutto questo
male ha una derivazione comune e unica, che è quella del
peccato, mediante il quale il demonio vi lega e vi
immobilizza nel suo male. Solo ricorrendo a Me riavrete la
salute nella sua interezza. Solo, se data a Me, la
redimerete; è offerta che diviene strumento e dono di
salvezza per l'eternità. Ti benedico".
▲
16 gennaio 2010
"Fate ciò che Egli vi dirà!"
"Questi scritti sono miei, come dice la parola stasera: lo
Spirito dà i suoi doni, a te il dono della sapienza. É la
mia sapienza che parla in te, e nella sapienza c'è la
conoscenza della Volontà di Dio, di come Iddio desidera che
l'uomo viva ed operi.
Nel suo ascolto e nella sua vita vissuta c'è già la
guarigione. La prima guarigione avviene proprio
nell'assimilazione della mia parola che vi fa vivere in modo
tale da liberarvi da ogni male. Anche quando soffrite una
malattia, da innocente, se è vissuta in Me, è vissuta per la
libertà, per la redenzione; unita a Cristo, redime, e non è
più schiavitù del demonio.
Cosa dice la Madonna stasera alle nozze di Cana? "Fate ciò
che Egli vi dirà!". Poiché nell'accoglienza della mia
parola, Dio vi guarisce, vi ridona il vino buono che non
c'era più, il mio divin Sangue che torna a scorrere nelle
vostre vene, vi riporta il Santo Spirito, che suggella la
Santa Alleanza tra Dio e l'uomo: la sponsalità d'amore tra
l'Onnipotente e l'anima, che è vita nuova, vita ricreata,
sana, risorta, pur nella sofferenza; è vita per l'eternità.
La Madonna vi aiuta a vivere la sponsalità d'amore con Dio,
e lo potete nella sua parola. Ti benedico".
▲
17 gennaio 2010
"Stasera la mia Parola vi annuncia la sponsalità,
l'unione, il Patto d'Alleanza"
"Mia piccola Maria, abbi pace! Questi figli, che ora ti
fanno soffrire tu li unisci a Me. Ogni Eucaristia li fa
parte di Me, del mio Corpo e del mio Sangue, e diviene un
nuovo passo, un nuovo tassello al percorso che riconduce al
suo tempo di maturazione perché abbiano luce e conoscenza,
luce e desiderio di cercarmi e venire a Me.
Stasera la mia Parola vi annuncia la sponsalità, l'unione,
il patto d'Alleanza che Dio vuole con l'uomo. Colui che è
l'Eterno, che da sempre vive e tutto può, vuole unirsi,
fondersi alla creatura per far sì che creatura, suo figlio
creato, divenga unità. Il suo Corpo e il suo Sangue, mente e
Spirito, tuta la sua essenza sia fusa con l'uomo per essere
una unica unità.
"Ecco, dice la santa parola, non ti chiamerai più desolata o
abbandonata poiché il Signore Dio viene a sposare la tua
terra". E cos'è la terra se non l'anima tua nella quale Dio
vuole unirsi per fecondarla a santità, e potervi abitare? E
come si attua il Patto d'Alleanza, le nozze, se non con il
Sangue che ne dà l'autenticità, la preziosità, la santità?
Nei tempi antichi venivano offerti al Padre Creatore, il
sangue dei capri e vari altri animali, ma Iddio ha mandato
suo Figlio perché formasse, con il suo divin Sangue,
l'offerta degna di Lui e l'Alleanza, la sponsalità con
l'uomo.
Cristo timbra, con la preziosità del suo Essere, ne bagna
l'uomo con il suo Sangue che, nella sua natura decaduta, ne
acquista così il tesoro e la divinità. A voi è richiesto,
figlia, il dono di voi che è la fusione al mio Sangue, con
il sangue delle vostre lacrime che sono il sangue dello
spirito, poiché con che voi potete testimoniare di donare se
non con ciò che vi costa, e testimoniare nella fedeltà ad
essa, che voi amate? Potete dire: "Signore, io ti amo!", se
non quando avete dato prova, quando avete temprato nel
sangue della sofferenza vissuta che, unita al Cristo, vi fa
un tutt'uno, un'unica cosa con Me; in questa fusione può
così essere fecondata la Chiesa e l'umanità, e far nascere
figli alla santità. Se non riuscite a vivere questa
sponsalità è perché, come dice la Madre alle nozze di Cana,
"non hanno più vino!". Non scorre più il Sangue mio nelle
vostre vene; il Sangue che ve ne dà la forza, l'amore, il
senso, e irrora di santità il vostro.
Voi ricevete questa fusione nei sacramenti: il mio divin
Sangue nell'Eucaristia, nella preghiera, nell'esistenza che
vivete, che viene provata, saggiata dalla sofferenza che si
fa sangue, amore, germe di vita perenne. Voi vi unite così a
Me, che sono il Crocifisso, e in questa fusione d'amore voi
vi fate Corpo e Sangue mio: vi fate mie spose ed Io vostro
Sposo.
Ricorrete alla Madonna! É Lei che vi aiuta a vivere la sponsalità d'amore con Dio e che, da Madre, non vi farà
mancare il vino che ne dà vita. Ti benedico".
▲
18 gennaio 2010
"Ancora stasera Io vi parlo della mia sponsalità"
"Mia piccola Maria, …e non è bene essere miei debitori? Non
è gioia essermi debitori? I vostri debiti vi legano a Me ed
Io stesso li pago. Sono lo stesso vostro pagamento. E per i
tuoi figli dirai: "Perché me ne sono presa così tanta
pena?". Sei la mia sposa, sei innestata in Me (*), e in
qualità di sposa Io, di persona, mi occupo delle tue
incombenze, dei tuoi sacrifici, del tuo operare.
Ancora stasera Io vi parlo della mia sponsalità. Sono venuto
per sposarvi, per unirvi a Me, per far sì che voi vi
facciate Me, ed Io mi faccia voi; e in quanto Sposo, Io
prendo su di Me i dolori, i problemi, i sacrifici. Io li
vivrò in voi. La mia sponsalità è nuova, viene a portarvi la
gioia, la pienezza, il senso della vita, perché è una
sponsalità nell'Amore, e l'Amore mio sovrasta su ogni croce,
su ogni sofferenza, su ogni buio. Il mio Amore è sponsalità
che vi riveste, è l'abito nuovo che integro vi viene dato, e
non può essere diviso: deve farsi il vostro vestito, ve ne
dovete rivestire, e voi stessi vi fate mio abito. Io sono il
vino nuovo, il Sangue divino, che viene nelle otri nuove,
che sono le anime vostre, che vivono nella Grazia di Dio.
Questa sponsalità è l'Amore mio che si fonde nel vostro e
ricolma, e diviene prioritario su ogni cosa. Non sai quale
fortezza è l'Amore divino! É la più grande fortezza, è
l'energia vitale che dà vita su ogni forma ed essere creato:
sovrasta e regna su tutto. Ti benedico".
▲
19 gennaio 2010
"Pregate stasera per l'unità dei cristiani.
E l'Unità è Dio"
"Mia piccola figlia, per i tuoi figli, per i quali tu
soffri, Io me ne occupo, e se pare, pare che niente si
muova, essi saranno e faranno ciò che Io desidero. Sappi
attendere!(*). Gli uomini guardano all'esteriorità, agli
eventi accidentali. Dio guarda al cuore. Ed Io sto operando
nel loro cuore per farli giungere a trasformazione; come
dice stasera la mia Parola: Samuele unge il fanciullo
Davide, che è prescelto da Dio, creatura di poca importanza
e non tenuto in considerazione, ma l'Altissimo non guarda
all'imponenza dell'uomo, ma al suo cuore, e in esso opera, e
si manifesta.
Pregate stasera per l'unità dei cristiani. E l'unità è Dio.
Per essere uniti fra di loro i cristiani devono prima vivere
l'unità con il Padre Celeste. E l'unità con Dio si vive
mediante la verità, l'umiltà e l'amore. Questi sono i
presupposti, le cose essenziali e basilari per vivere
l'unità con Lui, poiché l'Altissimo è Verità, Umiltà e
Amore.
Solo se la Chiesa Cattolica, ove Io sono, vive queste tre
realtà, prima in sé per poter essere segno e mia
testimonianza, può essere unita con le altre Chiese. Ma se è
divisa in sé, se non vive tutto questo, se non ha unità con
Dio e con sé, come può vivere l'unità con le alte Chiese?
Solo nella verità, nell'umiltà, nell'amore mi viene data
testimonianza, che diviene attrattiva e ricerca di Me.
Così per le altre Chiese cristiane: se non vivono queste tre
basi fondamentali non possono unirsi ed essere Unità; se non
sono alla vera ricerca, e se non hanno un desiderio
autentico della mia Persona, come possono avere verità,
umiltà e amore?
Nella preghiera, che è comune a tutte le fedi, nel suo
esercizio che vi è richiesto, voi potete ricevere la luce
del suo percorso, e in essa vi viene donata la carità, che
negli atti d'amore si fa effettiva e si fa comprensiva
chiave, che apre le porte che chiudono e dividono, si fa
apertura che testimoniata la mia presenza. La carità fa
luce, è attrattiva della mia ricerca e del mio trovarmi,
nell'unità, si fa unità. Come potete avere, voi che potete,
l'amore se non fondendovi nell'Eucaristia? Vi fate così
anime amanti, che sono simili alla calamita, ed attraggono a
Me, e riconducono le Chiese ove Io sono. Ti benedico".
▲
21 gennaio 2010
"É dura, figlia mia! Passi attraverso il
reticolato del filo spinato"
"Mia piccola Maria, Io sono con te. Ci sono Io nel tuo
penare. Quando sei tra le persone evita ciò che ti può far
cadere nella mormorazione, e dì solo ciò che è importante
senza prolungarti, dato che ciò arreca male alla tua anima e
ti allontana da Me. É dura, figlia mia! Passi attraverso il
reticolato del filo spinato, ma anche questo reticolato ha
da finire. Il diavolo è invasato contro di te, ricrea
problematiche, intoppo, e tutto questo per sfiduciarti e per
farti allontanare dell'Eucaristia. Tu vieni sempre a Me. Io
sono la tua forza; solo con me tu lo sconfiggi. La
preghiera, l'Eucaristia, il tuo sacrificio, che qui mi è
offerto, figlia mia, sconfigge. Io vengo a sconfiggere
questo demonio. Sono con te, ti prendo per mano, e sono
anche nella tua paura. Ti benedico".
▲
22 gennaio 2010
"Chiamo i miei Apostoli, li scelgo
non tra i
sapienti e i forti, ma tra gli umili"
"Mia piccola Maria, il Signore sceglie ciò che è semplice,
povero, nei suoi limiti, ma ne fa, con la sua grazia, opera
sua, così come con te e con altri figli, perché si possa
dire: "qui è solo opera di Dio!".
Stasera nel vangelo chiamo i miei Apostoli, riscelgo non tra
i sapienti o i forti, ma tra gli umili, i piccoli, di poca
conoscenza, così diversi tra loro per carattere, con i loro
pregi e i molti difetti. Eppure scelgo loro perché so che si
sarebbero abbandonati alla mia Grazia, si sarebbero fatti
plasmare per ricavarne la gemma della loro santità, e ne ho
fatto la Chiesa, di cui ancora oggi voi ne vivete. Ne ho
ricavato la santità, che non avrei avuto da tanti sapienti e
forti.
Ciò sarà pure con i tuoi figli, dato che Io dico: "C'è
stoffa!" Io so che c'è stoffa buona per ricavarne un abito
bello, anche se adesso sembrano degli straccetti buttati sul
divano! Io ne farò, con la mia Grazia, trasformazione che
ricava da questa stoffa un abito che ricoprirà loro, e da
loro rivestirò molti, ma molti altri figli.
Stasera ricordate il Santo Diacono Vincenzo. Credi tu che
non abbia avuto le sue deficienze? Eppure è giunto a viverne
l'eroismo. Egli si è lasciato formare dalle mie mani, si è
abbandonato alla Grazia di Dio, ed Io ne ho fatto santità
per lui, e santità per la Chiesa. Stai certa, Io sono con
te. Ti benedico".
▲
24 gennaio 2010
"Siete legati dalla Comunione dei Santi"
"Mia piccola Maria,la comunione che tu fai non si chiude a
te, ma è diffusiva. Io la diffondo. Per chi prega e la offre
per la sua famiglia, Io la dilato per molte altre famiglie.
Per chi prega e offre per i propri figli, Io la riverso per
altri figli. Per chi pure la offre per le sua intenzioni, Io
la diffondo per molte altre intenzioni simili, dato che
siete legati dalla Comunione dei Santi.
La comunione è comunione con Dio e con l'uomo, ma poi,
dall'uomo che mi riceve, si fa comunione con le altre
creature. Siete uniti allo stesso mio Corpo: Io il Capo e
voi le membra. Lo dice stasera la mia Parola: ognuno nasce
per una funzione: chi per essere udito con il suo orecchio,
e chi parola con la sua bocca, chi piede per il cammino,
ecc… Ma tutti sono utili, necessari. Ognuno è un bene per
l'altro. Non si può vivere l'uno senza l'altro, e tutti
operano per il bene comune. Siete parti dello stesso mio
Corpo. Ma mentre il mio Corpo fisico è risorto, l'altro,
quello mistico, che vive sulla terra, nella Chiesa e
nell'umanità, deve fare il suo percorso, guarire dal suo
male, trasformarsi per santificarsi e risorgere; e lo può in
Me, fondendosi nell'Eucaristia e vivendo la mia Parola.
Voi, rinati nella Grazia, ricevendo la Grazia, vi fate vasi
conduttori che nutrono l'intero Corpo, sanate la parte
malata e, come vasi comunicanti, irrigate il mio
Preziosissimo Sangue: lo fate circolare nell'intero Corpo
per sanarlo e santificarlo, per unirlo a Me. Voi, miei
amanti, che mi vivete, che vi nutrite di Me, voi mi
dilatate. Siete le vene offerte attraverso le quali Io
percorro l'intero Corpo; vado con il mio Sangue e con la mia
Carne a rigenerare ove le membra sono malate, dove le
cellule sono cancerogene e perché abbiano salute e vita
nuova in Me Cristo.
Cosa dice il mio vangelo stasera? Ecco Io apro la Sacra
Parola e dico: "Lo Spirito è sopra di Me". Vengo ad
annunciare il mio insegnamento che vi libera ed è presente
la mia Persona: l'unione della mia Parola vissuta e fusa con
il mio preziosissimo Corpo vi dà trasformazione e santità,
aiuta la Chiesa e l'umanità a divenire quel Corpo che
risorge come il Capo, per vivere l'unità ad esso in
Paradiso, in eterno.
Scrivete questo libro. Unitevi insieme per decidere come
scriverlo… Accompagnatelo con la preghiera e la Comunione
poiché il demonio cercherà di ostacolarlo. Siate certi però
che, nella benedizione della preghiera e dell'Eucaristia che
l'accompagna, egli non riuscirà nell'intento, e sarà mezzo
di salvezza anche questa mia parola, che viene a sanare, a
portare unità a molte membra del mio Corpo. Figlia mia, tu
così dilati la mia Parola che si è fusa e trasmessa in te,
mediante l'Eucaristia, perché venga conosciuta, unita e
incarnata da molti altri miei figli. Ti benedico".
▲
25 gennaio 2010
"Oggi ricordate la conversione di San Paolo"
"Il mio occhio vede, tutto scruta, e giunge a vedere ove voi
non potete e sapete. Sono presente e agisco continuamente.
Sembra che Io sia nel silenzio poiché voi non siete capaci
di ascoltarmi, ma Io parlo, opero, agisco perennemente nei
cuori per trasformarli, soffio il mio Alito santo sulle
creature, ma dipende dalla volontà di esse l'accoglierlo. Ci
vuole il sì dell'uomo perché ne riceva la luce. L'uomo può
scegliere se accogliere la luce infusa del mio Alito santo o
scegliere le tenebre che lo ricoprono e si fondono con il
suo male. Per cui chi sceglie la luce farà opere di luce,
chi sceglierà le tenebre farà opere del male. Ci vuole il
consenso, il sì della persona perché riceva ed entri il lui
il mio Santo Spirito.
Oggi che ricordate la conversione di San Paolo, Io dico:
sono andato incontro a lui poiché egli credeva, pur
compiendo misfatti e persecuzioni, di farlo per Volontà di
Dio, operava nel male per il suo zelo, errando. C'è voluta
la mia illuminazione perché facesse una scelta, perché
comprendesse la sua cecità, l'oscurità nel male in cui
viveva. La mia Luce è più potente della sua cecità e indica
la Verità; e l'insegnamento di Cristo, alla cui adesione
viene riportata luce nei suoi occhi per far sì che rivedesse
con il mio sguardo, e in questa luce la manifestazione del
proprio stato, dei propri peccati.
Il suo sì al Battesimo e al pentimento del suo male, il
perdono ricevuto, fa sì che Paolo si ponga in conversione.
Nella misura in cui ha accolto la luce, essa lo ha pervaso
si sé, lo ha riempito. In questa luce si è colmato della
presenza di Dio ed ha compiuto opere, ha agito per la
santità, e anche che questa irradiazione si diffondesse per
il Regno di Dio.
Così voi vi ponete in conversione tramite l'adesione al
Padre Celeste, nel Battesimo vissuto, nel pentimento ed il
ravvedimento del peccato e, tramite il perdono ricevuto, voi
vi ponete nella posizione di ricevere il mio Alito Santo.
Nella misura in cui lo desiderate, lo accogliete, Dio agisce
in voi; compite opere benedette, salite alla santità. Ti
benedico".
▲
26 gennaio 2010
"Io soffio sulla mia Chiesa. Nessuno l'ama
come Io l'amo:
è mia sposa, ma malata…"
"Mia piccola Maria, per la discussione che avete avuto dopo
il Cenacolo sullo stato della Chiesa, Io ti dico che è una
critica veritiera. La mia Chiesa è malata, è sporca,
ripiegata nei compromessi e nella diplomazia. É simile ad
un bubbone di male infetto, che finirà come ogni male per
scoppiare. Ora si ricerca di ricoprire, di nascondere, e di
dare un'immagine dimessa, falsa, per mantenere la sua
apparenza, per dare una visione d'unità, che non è vissuta
all'interno. Io soffio sulla mia Chiesa, nessuno l'ama come
Io l''amo: è mia sposa, ma è malata del cancro del male, che
la pervade e la corrode. Io tornerò a liberala, verrò per
sanarla. Ora manca l'ultima tappa, l'ultimo tratto di
cammino, al soglio di Pietro, del nemico. Quando l'iniquo
verrà per sedervisi, Io giungerò a cacciarlo, e a liberare
così l'intera mia Chiesa (*).
Io piango sul decadimento di essa. Piango il mio dolore, ma
la vengo a liberare per farla tornare ad essere santa, pura,
risorta. Non siate quindi così scettici; guardate,
constatate, rimirate nella sapienza. Risorgerà! Pure questa
umanità, così decaduta nel male risorgerà! La tua famiglia
risorgerà! Perché accade questo? Lo dice stasera il mio
vangelo: "Signore, è venuta tua Madre, i tuoi fratelli e
sorelle". Ed Io rispondo: "Chi è mia madre e i miei
fratelli?". "Chi fa la Volontà del Padre mio, questi è mia
Madre, mio figlio, fratello, ecc…" Ed Io rispondo così non
perché non ami mia Madre, che è parte di Me, mia Carne, mio
Sangue, mio Cuore, ma per essere segno per voi; per vostro
insegnamento: che nulla va contrapposto alla Santa Volontà
di Dio; che gli affetti, le realtà più care e a voi vicine,
i vostri interessi, non siano piegate, non siano prioritarie
alla Volontà santa del Padre Celeste, ma siano assorbite,
vissute, partecipate, governate dal Volere suo, che è
origine di ogni bene. Solo in questa prioritaria unione e
condivisione al Cielo, che non si piega ai compromessi
umani, voi saprete amare bene le creature, saprete vivere al
meglio queste realtà, la stessa Chiesa, e l'intera umanità,
e darete in esse origine al bene di Dio, che è il miglior
bene di ogni uomo. Ti benedico".
(*) Le porte degli inferi non prevarranno contro la Chiesa,
e proprio quando satana si azzarderà… sarà proprio quello il
momento della liberazione per la Chiesa e per l'umanità.
▲
27 gennaio 2010
"Ove è la Madonna la mia Parola vive, opera,
si fa grano buono, maturo, che nutre"
"Mia piccola Maria, Io so che tu sei nella verità e cerchi
il giusto, ma tua figlia è ottenebrata e non comprende.
Lascia questa discussione con lei e prega. Giungerà il tempo
che avrà luce, ora manca l'umiltà di cui è richiesta stasera
nella mia Parola. L'umiltà è la base essenziale; senza di
essa non c'è luce, non c'è ascolto alla mia Parola, non c'è
conversione, non c'è cammino alla santità. L'umiltà è il
terreno umido, fertile, che accoglie, che riceve i semi che
Dio sparge. Il seme è la sua Parola che l'Onnipotente irrora
e feconda con il suo sole e le sue piogge, e la terra umile
prende in sé, la penetra, e cresce così il frutto di
piantine tenere che sono il germe di vita nuova. Se però il
terreno è roccioso, se il cuore è duro, non c'è ascolto. Se
vi sono i rovi, cespugli ricoperti di spine per l'affermarsi
di sé e dei propri interessi, non c'è ascolto, non accolgono
i semi, non si viene irrorati, e i doni di Dio non
fruttificheranno. E seppur qualche seme riuscisse a
penetrarvi in qualche spazio del terreno, giungono subito i
corvi, i rapaci, che sono i diavoli, per rubare questa
Parola, per timore che cresca e nasca la mia Vita.
Questo vuole dire la mia parabola del seminatore: ci vuole
l'umiltà! Come avere questo terreno umile? Ci vuole la
preghiera, che è vigilanza dagli attacchi dei nemici, che
vengono a rubare il terreno seminato. Ci vuole la fusione a
Dio, al suo amore nei sacramenti, e nutrirsi dell'Eucaristia
che lo feconda. Come mantenere questa fedeltà, questo
desiderio, a tutto ciò nel tempo?
Andate, affidatevi, alla Madonna! Lei vi manterrà la terra
umile, umida, morbida, con i meriti delle sue lacrime, per
l'umiltà che Ella è. Lei vi terrà fusi all'Amore di Dio, di
cui è compenetrata in pienezza. Maria, l'orante, la cui
totalità dell'essere è perennemente in contemplazione, vi
terrà vigilanti alla preghiera. Ove Lei è la mia Parola
vive, opera, si fa grano buono, maturo, che nutre. Andate a
Lei, che ha fatto crescere la Pianta per eccellenza, Gesù
Cristo. La Madre vi aiuta: il terreno roccioso si fa
plasmabile, duttile, morbido; i rovi e le spine vengono
tolte, i corvi e i rapaci fuggono, e la mia Parola, nella
vostra terra cresce, nel vostro campo si compie. Ti
benedico".
▲
28 gennaio 2010
"Così la luce acquisita dallo Spirito è un
bene per tutti"
"Mia piccola Maria, prendo in Me tutte queste creature e
queste situazioni. Lo so: è una dura attesa!" Ma se è così
lunga è perché è molto preziosa e c'è la sua risposta. Sono
con te in questa attesa.
Stasera celebrate San Tommaso, il mio Tommaso, che tanto ha
parlato di Me, che ha cercato di far comprendere chi fosse
Dio, quale la sua Essenza. Ma la sua sapienza è solo uno
spiraglio di luce in mezzo a tanta oscurità, poiché
l'Onnipotente è l'Immensità di luce che voi, nella sua
interezza non potete comprendere né averne la capacità,
poiché prima il vostro essere deve trasformarsi totalmente
in Spirito per poterne contenere il mistero, che si rivelerà
completamente, per acquisire la sapienza nella sua pienezza.
La luce che vi viene data ha un evolversi nel corso dei
secoli e della storia della Chiesa per arricchire
ulteriormente l'uomo dei tesori del Cielo, per far sì che,
nella sua crescita, l'uomo ne acquisti la capacità e nella
sua persona la santità.
Così come il sole ha dato luce al creato ed ogni giorno in
più lo ha arricchito del suo calore, così voi venite
arricchititi della luce della Sapienza celeste, perché il
vostro spirito ne sia illuminato e cresca nella santità.
Dico nel vangelo: "non è bene che la luce acquisita che è un
tesoro, rimanga nascosta o posta sotto il tavolo, ma dia
luce a tutta la casa", e ne arricchisca ogni creatura,
simile al Padre Creatore, che creando il mondo, ne ha dato
visione a tutti gli uomini, perché se ne rallegrassero la
vista della sua bellezza e ne fosse fonte per la sua utilità
e sopravvivenza fisica. Così la luce acquisita dallo Spirito
è un bene per tutti, è ricchezza che deve dare luce agli
occhi degli altri perché se ne rallegrino e sia fonte di
comunione e unione verso la Patria celeste. La conoscenza di
Dio è per la santità dell'uomo.
Per questo, figlia mia, questo mio messaggio a te non è bene
che rimanga racchiuso al tuo cuore e a pochi, e chiuso in un
cassetto… che utilità ha? Và dato senza timore,
particolarmente a sacerdoti, religiosi, alla Chiesa, perché
faccia luce, sia data conoscenza dei miei desideri. Molti
non la accoglieranno, molti sì, e per questi sarà modo per
vivere e incarnare la mia Santità.
Per la signora del sito… non è bene che si ponga in modo
così disinvolto, è bene prima sottoporre alla Chiesa, al suo
discernimento, perché anche le illuminazioni, pur buone,
vengono poi inquinate dal maligno, se non guidate, se non
vissute nell'umiltà; e dal bene passano al male. Ti
benedico".
▲
30 gennaio 2010
"Per annunciare la Sacra Parola dovete
viverla"
"Come riparare all'Eucaristia? agli oltraggi, ai sacrilegi,
alle offese dei vostri peccati contro l'Eucaristia
effettuati nella vita, nelle irriverenze, le indifferenze,
la sciatteria operata contro il Santissimo Sacramento? Sino
alle colpe, agli oltraggi più gravi che si operano in tutto
il mondo? Ma amando l'Eucaristia, vivendo bene, in stato di
grazia, la Comunione nel riceverla senza peccato,
adorandola, partecipando con amore alla Santa Messa.
Si ripara all'Eucaristia, offrendo santamente l'Eucaristia.
Come potete però viverla bene se prima non vi siete posti in
conversione, se non vi siete preparati a riceverla
degnamente? Ciò è possibile se ancor prima viene vissuta la
Santa Parola, che vi trasforma il cuore e ve ne rende lo
stato di Grazia. Vi chiamo poi ad essere profeti ed
annunciatori della mia Parola; se Me amate, se Me possedete,
Me annuncerete, in ogni luogo, in ogni vostra opera: nel
lavoro come nella famiglia.
Ecco Io annuncia la Parola nella sinagoga di Nazareth, e la
gente rimane edificata e meravigliata di tanta sapienza
divina e di tanta Grazia, ma non accoglie la mia Persona
poiché conoscono la mia umile origine e la povertà del mio
stato: "…è il figlio del falegname, di Giuseppe, …e può
esser mandato da Dio?!". Per questo rispondo che Iddio
opera ove c'è la sua accoglienza. Gli stessi profeti hanno
operato ove solo è stato riconosciuto l'intervento divino. A
Nazareth vi saranno pochi miracoli perché non accolta e
riconosciuta la mia Persona. Essi si offendono, si
scandalizzano di Me e cercano di ucciderMi. Perché non mi
riconoscono in ciò che sono? Perché essi ancora prima non
vivono la Parola di Dio, che Mi annuncia, dato che non viene
vissuta nel cuore, ma è solo ridotta ad atti esteriori.
Per annunciare la Sacra Parola dovete viverla; solo
vivendola potete testimoniarla. Per viverla dovete amare,
adorare la Santissima Eucaristia che vi dà la forza, la
verità, la fedeltà, la Grazia: Queste due realtà si
trasfondono: l'una ha bisogno dell'altra. L'una deve
possedere l'altra per essere vissute bene.
Così questo libro che voi scriverete. La mia Parola nasce
dall'Eucaristia, che vi aiuta a porvi in conversione, a
vivere in grazia per tornare ad amarla e adorarla. Ti
benedico!".
▲
31 gennaio 2010
"Manca poco tempo e la terra verrà
fortemente sconvolta"
"Mia piccola Maria, Io sono la linfa che rinnova la tua
speranza. Nutrendoti al mio Corpo, tu ricevi nuova energia,
forza, e vigore alle membra fiacche e all'anima che si fa
stanca e s'indebolisce. Da Me voi ricevete nuova vita,
venite corroborati nella fede, nella speranza, nella carità.
Pur se vedi che non cambia nulla nella tua famiglia, tu
continua ad ascoltare la mia Parola, a viverla, a nutrirti
di Me, ad amare. Manca poco tempo, e la terra verrà
fortemente sconvolta e i tuoi figli, che sono assopiti, si
sveglieranno. Continuate ad aver fede, anche se quelli di
casa non rispondono, voi siete le locomotive che trainano i
vagoni, che sono fermi. Con il vostro amore e le vostre
preghiere Io, tramite di voi, li conduco alla salvezza.
Vedete, nessun profeta è compreso a casa sua. Questo è stato
per Me: non accolto tra la mia gente, eppure dal mio
sacrificio che ha perseverato sino alla fine, quanto frutto
ne è nato, tra i miei e su tutta l'umanità!
Abbiate fede, la speranza e la carità! La fede genera la
speranza, ed esse vivono e coesistono per la Carità, per far
vivere la Carità, in funzione di essa, che Io sono. Carità è
la mia Parola! Tutti la possono comprendere. É di uso
comune la sua comprensione. Essa vi dà perseveranza
all'amore. Continuate ad amare! Non attendete risposte o
gratificazioni, non attendete risultati o di essere riamati
per amare; amate per l'amore e la carità porterà il suo
raccolto, dato che essa è feconda, è attiva, genera vita. La
carità è attrattiva, è calamita, è ricchezza; ed anche per
quelle creature che non avranno voluto, e l'hanno
rifiutata, essa opera e giunge ad altri fratelli, dato che
la carità è l'Amore che genera:
|
|