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Ave Maria!
1 settembre 2009
"Stasera la Parola vi annuncia la cacciata del diavolo"
"Mia piccola bambina, non temere! ... Per
la meditazione della mia Santissima Passione, in questo anno
offerto per i sacerdoti, nonostante i cambiamenti nella tua
famiglia, riuscirai a viverla. Sarà preghiera e sacrificio
quotidiano, offerti nella Santa Messa, e i frutti li vedrai
in Cielo.
É bene pregare per i sacerdoti, per far sì che riacquistino
questo Cuore mio, che solo può donare i sentimenti, e lo
Spirito per curare le anime, ognuna secondo i loro bisogni.
Sono questi i tempi in cui i sacerdoti hanno un cuore così
chiuso a sé, e se non si aprono all'amore di Dio, come
possono aprirsi ai fratelli?
Stasera la mia Parola vi annuncia la cacciata del diavolo,
che si rivela alla mia presenza: "Che abbiamo a che fare con
Te, Gesù di Nazareth? Sei venuto a rovinarci?…". La mia
presenza è già esorcismo. Sappi però che oggi il demonio è
diventato ardito verso Dio: sale anche sull'altare e vessa i
sacerdoti e le anime a Me più vicine e care, ruba le mie
particole nei tabernacoli. Voi potete molto, figli miei, con
la vostra preghiera, con l'offerta delle Sante Messe, gli
esorcismi, i vostri sacrifici, dati a Me, indeboliscono di
molto il potere del diavolo, lo fermano nel suo avanzare; e
la mia presenza, che vive in voi, già esorcizza; quanto più
poi, se vivo in un sacerdote! Ovunque andate, nei vari
luoghi, fra molti, e il mondo intero, la mia presenza in voi
scaccia il demonio. Voi dite: "Ma siamo soli, siamo pochi!":
Io dico: pur se uno solo, almeno una piccola luce…, se non
ci fosse nemmeno solo questa piccola luce, molti sarebbero
andati perduti. Persevera, figlia mia!".
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2 settembre 2009
"Quanti sono i sacerdoti che pregano?"
"Mia piccola Maria, fidati di questo Padre,
che si fa autentico, e che comprenderà l'influenza negativa
di questa famiglia nella sua vita, per cui prenderà i suoi
provvedimenti, e il suo sacerdozio ne avrà il suo slancio.
Pure don… si farà più profondo. C'è bisogno di un sacerdozio
santo; fuori c'è un mondo pieno di ossessi, posseduti dal
maligno, di malati, di malattie anche nuove e sconosciute, e
tanta infelicità. Ecco, Io nel Vangelo manifesto la mia
opera: vado tra la gente, sono in mezzo a loro, mi pongo al
loro servizio per salvarli. Spargo la lieta Novella, libero
gli ossessi, sano i malati, e do così esempio ai miei
sacerdoti su quello che deve essere il loro ministero e come
va vissuto. E come mai allora, sulla terra, tanti sono
ancora gli indemoniati, e le malattie si diffondono e ne
nascono di nuove, e c'è tanta sofferenza e tanto
malcontento? Com'è che la mia Parola non è vissuta?
Io mi ritiro in disparte, in preghiera, Io, il Figlio di
Dio, il Signore, mi ritiro spesso e prego il Padre mio
perché mi dia luce e fortezza nella mia Opera. E quanto più
voi, figli miei, fatti di carne, se non ricorrete alla
Grazia di Dio, se non vi avvolgete nell'orazione e nel
nutrimento del suo Spirito!… E quanti sono i sacerdoti che
pregano? Sono così pochi quelli che realmente pregano! Il
sacerdote ha una grande dignità, ma ugualmente una grande
responsabilità. Il sacerdote deve dare se stesso al mondo, e
non ripiegarsi a sé ed entrare nel deserto della sua
persona, per spezzare i vincoli che lo tengono legato, per
poter dare e porsi al servizio delle anime, a farsi
mangiare. Egli così porterà liberazione. La Chiesa deve
essere povera, umile, e donarsi completamente al servizio
della salvezza del mio popolo. Se rimane nel compromesso,
entra l'influenza del maligno, che cerca di possederla.
Questo è il tempo del demonio, che ha preso potere poiché la
Chiesa così poco lo combatte.
Donati tu, mia piccola; donatevi a Me, figli, che mi amate,
e non temete l'abbraccio con il vostro Dio, che sarà forte e
appassionato: darà sofferenza, ma sarà dolce e soprattutto
porterà vita, la vita di un sacerdozio rinnovato, che sarà
santo. Ti benedico".
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3 settembre 2009
"Stasera celebrate il Grande Gregorio Magno"
"Mia piccola Maria, stai nella pace, piccolina! Non è tuo
compito pensare a cosa dire, è il mio… Per il denaro di don…
è bene che egli si disfi di questo denaro e sia solo povero
di averi, dato che ciò che ha gli basta. Lascio alla sua
coscienza come donare i soldi; che vadano però per i poveri.
É simile al talento, che tenuto chiuso, non porta alcun
bene, mentre se aperto e dato, porterà bene a molti.
Stasera celebrate il Grande Gregorio Magno. Grande per la
sua opera, la sua carità e i suoi scritti. Nato da una madre
già santa (*), che lo aveva consacrato a Me, nel grembo,
perché fosse mio, ed Io ho accolto la sua preghiera. La sua
grandezza, che gli ho permesso di compiere, viene non solo
per l'opera compiuta, per il seggio in cui lui è stato
seduto, ma nasce dall'ardente preghiera, dall'adorazione,
dall'amore riposto in Me. Perciò vi dico: siate come lui nel
cuore, nell'amare, e allora sarete pastori santi, e non per
arrivare alla meta del soglio di Pietro, ma umili parroci
che portano santità.
Potete varcare gli oceani e le sconfinate terre dei
continenti, oppure racchiusi tra le viuzze di un piccolo
borgo, purché portiate alla santità il gregge che vi è stato
dato. Come si può tutto ciò? Datevi a Me, figli, all'unico
vero Pastore. Donatemi il vostro cuore, la vostra anima, la
vostra vita, il vostro sacerdozio. Fate operare Me! Fatemi
rivivere in voi, ed Io opererò, Io guiderò il gregge, sia
esso una vasta pianura come un piccolo orto. Sia le
moltitudini di popoli, come il piccolo numero di paesi
sperduti, voi dovete portare la mia santità. Consacratevi al
mio Cuore, consacratevi al Cuore di Mia Madre. Lei farà sì
che Io viva in voi, imprimendo la mia Immagine. Ti benedico
".
(*) Dopo la Santa Messa la piccola Maria mi ha cercato per
domandarmi: "Ma… che la mamma di San Gregorio Magno è una
Santa?…". Io sinceramente non lo sapevo, e allora dopo sono
andato a cercare su internet, e ho saputo che ella si chiama
Santa Silvia. La sua festa è il 3 novembre.
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4 settembre 2009
"Andate da mia Madre, al suo Cuore.
Ella è la Via breve, la
più corta"
"Mia piccola Maria, questi giorni di riposo sono stati
riposo sul mio Cuore, mio dono… Ora torni a casa per
riaffrontare i giorni di dolore e quelli sereni. Ma sempre
ci sarò Io, che ti dico: non guardare indietro, ma guarda in
alto, e vai avanti. Non bisogna mai rimpiangere il passato,
ma prenderne il bene per procedere il cammino, che non si
deve arrestare, non deve arenarsi in ciò che già conoscete e
che è bene. Ma dovete procedere verso la conoscenza di un
Dio che è inesauribile nel suo amore, nella sua
contemplazione. Voi conoscete sempre più la sua Persona per
amarLo. E come è possibile ciò se non venendo al mio Cuore?
Oggi, primo venerdì del mese, meditate il mio Sacro Cuore,
che è il mio Amore soave. Venite a questo Cuore e
contemplatelo: in Esso voi avete la mia conoscenza; in Esso
è contenuta la Sapienza di Dio, tutti i suoi segreti. E se
vi pare difficile addentrarvene, allora vi dico: "Andate
dalla Madre, al suo Cuore. Lei è la Via breve, la più corta,
la più semplice, la Via diritta, che punta al Centro del mio
Cuore. Vi dispone, vi amalgama, vi rende capaci di ascolto,
di introdurvi ad esso, mi fa conoscere".
Oggi nella Chiesa Dio viene usato, da molti, come mezzo,
causa per il loro prestigio e potere, per affermare sé
stessi. Io invece chiamo a disporre la propria persona al
servizio per puro amore. E come si può amare il Padre
Celeste e i fratelli, se non amando Colui che è l'Amore?
Fate adorazioni, chiedete nell'Eucaristia, inginocchiatevi
anche dinanzi alla Madre; e chiedete a Lei, che vi aiuterà
ad entrare nella profondità, nel cuore, per conoscere i
segreti di Dio e, conoscendoLo, voi ve ne innamorerete. Ti
benedico".
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8 settembre 2009
"Oggi la Chiesa celebra e ricorda la Nascita di Maria"
"Mia piccola Maria, Io sono la tua difesa, il tuo baluardo.
Chi attacca te deve passare attraverso di Me…. Oggi la
Chiesa celebra e ricorda la Nascita di Maria, di Colei che
dà la vita, che genera vita, non solo perché ha generato
Colui che è Creatore della vita, ma perché è nascita per
l'intera umanità. Voi dite: "…e perché non andare
direttamente a Dio, e ricevere la vita?…". Il Signore,
l'Altissimo, nel suo pensiero creativo, ha così disposto.
Ad ognuno Egli ha dato disposizione nella sua missione, e
così in Maria: ne ha fatto Dispensatrice della sua Vita; che
vivesse in Lei la sua opera creatrice. Tutte le creature
devono passare attraverso di Lei. Lei è il Parto alla
nascita della vita celeste, è la Porta che vi permette
rientrarvi. Tutti devono entrare nelle sue acque, nelle
acque cristalline del suo Grembo, varcare questa soglia
della sua Maternità, per entrare nel Regno. Pure quelli di
altre religioni lo devono fare, se non in questa esistenza
terrena, l'incontro avverrà nell'altra vita o nel
Purgatorio.
La Nascita di Maria, che la Chiesa celebra l'8 settembre, ma
la Madre a Medjugorje ha rivelato essere il 5 agosto, è
stata nascita tanto desiderata e attesa, con tanto amore e
trepidazione, dai suoi santi genitori; da Sant'Anna, che ha
nascosto gelosamente la sua maternità, rivestendola di
preghiera, opere sante e di grande carità. Miriadi di Angeli
erano intorno a Lei per difendere la sua gestazione.
Il giorno lieto della storia umana, che segna la Nascita
della Madonna, è all'aurora, poiché Ella sarà l'Aurora di
ogni giorno, di tutti i tempi. Nasce Benedetta, Santa questa
Bambina: il suo Pensiero, il suo Cuore, la sua Umanità non
si distacca mai un istante da Dio, unita perennemente al
Pensiero creativo del Padre, che riversa in Lei,
continuamente, le sue acque generative: le fa scorrere nel
suo Grembo, dato che in esse, così sante, siano immersi i
figli dell'umanità, e da Lei prendano la sua Vita.
La Chiesa rinasce, se si immerge nelle Acque Immacolate di
Maria: così rinasce e si rinnova il sacerdozio e la vita
consacrata. Così ancora rinasce a vita nuova il mondo,
attraverso Maria. Ti benedico".
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9 settembre 2009
"Guardate le cose e lassù, esse vi danno il senso delle mie
beatitudini"
"Mia piccola bambina, ci sono Io con te, non temere. …Il
tempo, figlia mia, dinanzi al tuo Dio è un istante, e se ti
dico che 'fra breve', cosa vuoi che sia qualche anno dinanzi
a queste guarigioni? Ci sarò Io a sostenerti, e il tuo
dolore, la tua sofferenza, dona a loro il ravvedimento.
Appoggiati, figlia cara, come uno scricciolo sparuto, a Me,
ed Io ti immetterò nelle profondità del mio Cuore per
proteggerti (*). Potrei Io, che sono l'Amore, allontanare da
Me un figlio che mi si aggrappa, e invoca aiuto? Nel tempo
stesso del suo gridare Io giungo già in suo soccorso,
sostenendo il suo dolore e dando forza al suo peregrinare.
Guardate le cose di lassù, figlia, il Cielo, che dà senso
alla vostra vita. Guarda in alto e riempiti dell'azzurro del
cielo e del calore del sole, che colorano gli occhi e
giungono al cuore, sicché la terra, pur attraversandola con
i piedi, non sommerga, non ricopra con il suo fango, dato
che la pioggia del cielo lo lava, e il sole lo asciuga, e si
possa così continuare a camminare per andare verso la Patria
celeste.
Guardate le cose di lassù: esse vi danno il senso delle mie
beatitudini: beata la sofferenza, la povertà, la
persecuzione. Beati!… perché attraverso di esse, unendole a
Dio, l'uomo riscopre la parte migliore di sé, riscopre sé
stesso e si riavvia alla vita del Cielo. Ma povero chi,
ricco, si è dilettato dei piaceri e di sé, poiché non avrà
ritrovato Dio: perirà in essi, dato che lo conducono al
fango, alla terra che li fa perire nelle sue profondità. A
che è valsa tanta ricchezza di piaceri e beni, che conduce
alla perdizione? Guardate al Cielo! Ed esso sosterrà il
vostro peregrinare, il vostro dolore. Io cammino con voi e,
contemplandolo, vi si formeranno le ali, che vi aiuteranno a
raggiungerlo per l'eternità. Ti benedico".
(*) Ripeto: tutto quello che Gesù dice alla piccola Maria lo
dice ad ognuno che si appresta a leggere queste Gocce di
luce
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10 settembre 2009
"Non mettete a tacere la mia parola!"
"Mia piccola Maria, Io sono la tua difesa e il tuo baluardo.
Io ti faccio da muro di cinta. Il male, per quanto cerchi di
colpirti, trova Me a tua protezione. …Gli scritti vanno
continuati, sia mediante l'internet, come gli opuscoli, dati
a leggere. Non è bene fermare la mia parola, che non venga
messa a tacere. …Non mettete a tacere la mia parola!.. Non
imbavagliateMi per troppa prudenza. Oggi la parola del
demonio non si arresta; non fa che diffondere il suo veleno,
mentre la mia non viene ascoltata o viene messa a tacere; ed
è la mia parola che vi porta il mio bene.
Figlia mia, pur se si fa intorno a voi del deserto: è il
deserto che conduce alla fioritura di un nuovo frutteto. Pur
se intorno a voi sembra tutto perire, è una morte che
conduce alla risurrezione di una nuova vita. Quando per
l'uomo non c'è più nulla da fare umanamente, quando tutto
sembra insperabile, allora interviene Dio, che non vi porta
la speranza, ma la certezza. Ti benedico".
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11 settembre 2009
"Ai sacerdoti dico: il tempo urge!"
"Mia piccola bambina, non prendertene preoccupazione. É mio
il compito di darti parole, sono Io che parlo e ti uso come
un megafono, simile ad un altoparlante, tra coloro che
dicono di essere alla mia sequela, tra quelli che mi seguono
e sono tra i miei consacrati, i sacerdoti, ai quali dico: il
tempo urge! Sono i tempi che richiedono la vostra opera, la
vostra santità. Fatevi più profondi, lasciate ciò che non è
necessario, e datevi ad una vita più intensa, profonda. Fate
adorazioni, opere sante, datemi la vostra vita; fidatevi di
Me, ponetevi nelle mie mani, fatevi dono. Entrate nelle
profondità del mio Cuore, entratevi per viverne l'intensità,
l'intimità con Me, la mia conoscenza. Nella conoscenza di
Dio voi salite alla santità. Per comprendere questo Cuore
voi dovete porvi in conversione: il sacerdote riflette in se
stesso e si pone in discussione, combatte i suoi mali, per
crescere nel Signore; e non attende che sia il mondo, che
l'umanità cambi, che gli altri si facciano buoni, ma il
cambiamento parte dalla propria persona, che si fa così un
punto luce, che illumina, con la sua vita, gli altri, che
rivestiti di questa luce, la diffondono ad altre creature.
Le luci si concatenano l'una all'altra, per irradiare nel
mondo e portare così il suo bene.
Non guardate con severità, con durezza le miserie altrui,
siate compassionevoli e misericordiosi, mentre siate severi
con voi stessi per estirpare i vostri mali e far emergere
l'intero bene. Ti benedico".
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12 settembre 2009
"Vengo a dare redenzione all'uomo attraverso la sofferenza"
"Mia piccola Maria, queste tue sofferenze porteranno il loro
raccolto. Ora entri in una galleria che si fa oscura ma,
uscitane fuori, la luce si fa più luminosa, e i tuoi figli,
che ora sono oscurati, verranno illuminati nella verità….
Fidati di Me, fidati!
Per questi scritti, Io chiedo di diffondere questa mia
parola; il tempo urge, sia su internet, come in opuscoli, o
quant'altro sia utile per diffonderla ovunque.
Oggi la mia Parola preannuncia, in Isaia, la mia Passione,
nei suoi particolari, sebbene fosse annunciata molti secoli
prima della mia Venuta, dato che essa era già presente
dinanzi allo sguardo di Dio. Io stesso preannuncio la mia
Passione ai miei apostoli, e dico che non vengo a salvare il
mondo con la potenza o la forza umana, ma che il Signore Dio
capovolge gli schemi umani e viene salvare, dando Sé stesso.
Vengo a dare redenzione all'uomo, attraverso la sofferenza,
attraverso la croce, la povertà; mediante esse Iddio
manifesta l'eccellenza del suo Amore, la sua forza, il suo
vigore, il suo trionfo. Così è per voi, figli miei, e in
tutti i tempi! La salvezza vi giunge dalla Croce.
Oggi l'umanità e la Chiesa attraversano la galleria oscura,
e ne usciranno soltanto con la croce e la sofferenza, che
saranno mezzi per far sì che la luce torni di nuovo ad
illuminare il mondo. Bisogna salire, figli miei, per
respirare di nuovo l'ossigeno buono, e andare su in alto,
sulle vette delle montagne; e chi vi sale sa che la salita
apporta il suo sacrificio, sa che dovrà faticare. E questa
sofferenza fa respirare l'aria buona. Quando si raggiunge la
vetta, quale visione di bellezze si presenta allo sguardo!
Già si pregustano e si possono contemplare le meraviglie del
Cielo. Ti benedico".
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13 settembre 2009
"Potete voi dire che Io sono il vostro grande Amore?"
"Io chiamo gli Apostoli, e dico a voi, all'assemblea di
questa Santa Messa, e dico a te, come nel Vangelo di
stasera: "Chi sono Io per voi?…Chi dite che Io sia?…Qual è
la vostra esperienza personale con Me, il vostro vissuto che
mi testimonia?" . Per te, figlia mia, sono lo Sposo celeste
che dà senso alla tua vita, che è il motore e il fine di una
sponsalità che deve riempirti tutta, e che è superiore a
qualsiasi cosa terrena, e pure allo sposo terreno, poiché Io
ti conduco all'eternità. Con Me, il tuo Sposo, si condivide,
si partecipa, si diviene parte di Me.
A voi tutti Io chiedo e ricerco questa sponsalità
dell'anima, questa fusione per cui Io viva, e ne sia parte,
parte primaria del pensiero, del cuore, del vostro lavoro,
che è fine e motivazione in Dio. Io cerco questa sponsalità
nell'anima per essere un tutt'uno, fuso alla creatura:
divenire unità!
Potete voi dire che Io sono il vostro grande Amore, la
Persona primaria del vostro cuore, e che a Me avete offerto
e donato la vita? Se così fosse non temereste la croce di
cui oggi si preannuncia la sua esaltazione. Se ancora non
vivete questa sponsalità, figli miei, allora meditate la mia
santissima Passione, contemplate la mia Croce, nel dolore
del Crocifisso. Meditando, imparerete a conoscere lo Sposo e
amarLo; inizierete a viverne la sponsalità che non vi fa
solo più temere la croce e accoglierla, ma persino amarla.
Ti benedico".
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14 settembre 2009
"Solo amandoMi si abbraccia la Croce"
"Dì a don… che lo lascio libero di agire purché la mia
parola possa continuare a parlare nei cuori di molti figli,
particolarmente consacrati, per far sì che imparino ad
amarMi, imparino l'Amore in modo che, conoscendo l'amabilità
della mia Persona, quanto Io li ami, contraccambino questo
Amore. Solo amandoMi, potranno accogliere, partecipare e
vivere la Croce di cui oggi si celebra nella Chiesa. Non c'è
altra via. Solo amandoMi, si abbraccia la Croce. Non c'è
altro mezzo che conduce alla salvezza, che vi dia vita, che
lavi i vostri peccati e vi conduca alla Patria eterna, se
non la Croce.
Già agli albori del mondo, al morso dei serpenti, gli ebrei,
guardando il palo, con in alto intrecciato il serpente, che
prefigurava la mia futura Croce, si salvavano e avevano
nuova vita. Così è seguito nella mia Croce, nella mia
crocifissione, nella quale Mi ricopro di tutti i morsi dei
serpenti, prendo su di Me e assorbo, nella mia Persona,
tutto il male esistente, di ogni tempo, per lavare l'uomo
dai suoi peccati. Io lavo, il mio preziosissimo Sangue lo
lava, e lo riforma a creatura nuova, dona vita nuova.
Pur compiuta la Redenzione, anche a voi è richiesta la
vostra piccola parte, la vostra partecipazione, la vostra
croce che vi lava, vi purifica dai vostri peccati, e lava
anche quelli altrui, per dare creature nuove e nuova vita.
Così, uniti a Me, voi siete redentori e redimete.
La croce però deve essere colmata, piena, adornata di amore.
Solo amando, si santifica e diviene offerta a Dio, sale
all'Amore che la fa discendere sulla terra con grazie di
amore, e voi vi fate così cirenei dei vostri fratelli, delle
loro croci. Nel vostro amore voi date l'amore a loro, perché
l'accolgano. Se non amate, la croce viene rifiutata,
abiurata, respinta. Spesso si entra nella ribellione, e
nasce la disperazione nell'uomo, e la croce non acquista il
valore di salvezza.
Ad ognuno la sua croce; c'è chi la vive più grande e chi più
piccola, secondo le forze a lui donate; ma la santità non è
equivalenza alla sua grandezza, ma all'amore nel quale è
stata vissuta. Solo amandoMi, voi potete amarla, solo
conoscendoMi voi mi potete amare. Contemplate la mia Croce,
meditate i miei dolori e conoscerete l'intimità del mio
Essere, della mia Persona. E, sapendo di Me, Mi amerete, e
in quest'amore voi accoglierete e rivivrete la vostra croce.
Ti benedico".
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15 settembre 2009
"Poco si conoscono i dolori di Maria, poco li si medita"
"La Madonna gioisce quando le fate dono della vostra
preghiera al suo dolore, e si allieta. Ma poco si conoscono
i dolori di Maria, poco li si medita. Oggi se ne fa memoria
liturgica, ma presto viene dimenticata.
La Madonna è ancora sofferente e geme per voi. Lei è felice
in Cielo con i suoi figli che sono al sicuro nella Patria
celeste, ma una parte di Lei è nel dolore, partecipando al
dolore della terra. La Madre soffre e geme i dolori del
parto; Lei è la Maternità che ha il compito di partorire i
figli alla Vita di Dio, così come la natura geme nell'attesa
della risurrezione. Lei è incinta di voi, poiché ha il
compito di formarvi un corpo glorioso, risorto. Così come la
mamma naturale ha il compito di darvi un corpo fisico, Lei
vi porta in Grembo per formarvi un corpo spirituale, atto a
risorgere. Così sarà sino a quando l'ultimo uomo non sarà
salito in Cielo, sino a quando la terra non avrà più figli
in essa viventi. La Madonna è nel travaglio di questo parto,
e vede la sue creature peccare, offendere Dio, ribellarsi e,
a tanto male, ancora Ella prega, intercede e geme per voi,
per ricondurvi a Me.
Maria è la Madre del dolore. Sin da bambina il dolore ha
accompagnato la sua vita: nel distacco precoce dagli amati e
Santi Genitori, nella loro morte così repentina, nelle
vessazioni delle sue compagne che, nel tempio, non
comprendevano la santità di questa Bambina, sempre in intimo
colloquio e ascolto della Voce del Padre. Maria, così
perfetta, nella sua sensibilità e purezza, che ogni lieve
inclinazione al peccato è, per la sua Anima verginale e
immacolata, dolore acuto, sì da dover vivere il più
possibile appartata. Queste sofferenze però La preparavano
alla grande prova che avrebbe vissuto con la mia Venuta.
Maria è trapassata dalla spada per tutta l'esistenza, il suo
Cuore è trafitto, conosce le Scritture, e al mio arrivo, ciò
sarà gioia e martirio; e attende per l'intero mio percorso
l'ora temuta e terribile, che deve arrivare. Soffrirà
acutamente del rifiuto, delle persecuzione,
dell'incomprensione, delle vessazioni delle creature nei
miei riguardi, sin dalla Nascita, alla mia crescita, alla
mia giovinezza, al mio lavoro faticoso, alla vita pubblica,
alla crocifissione. Quante volte mi stringe a Sé, sin da
piccolo, forte al suo seno, pensando ai giorni in cui non
potrà più, e già ne vede il mio corpicino martoriato. Quante
suppliche e lacrime al Padre perché ne venga mitigata la mia
sofferenza, nel suo dolore nascosto, ma che era per Me
manifesto, pienamente rivelato.
Ma intanto giunge l'ora temuta e terribile e attesa, e
nell'ultimo giorno, al mio addio… Io stringo forte mia Madre
a Me e le dico: "Madre mia, è giunto il tempo temuto e anche
tanto desiderato, perché ne nasce salvezza. So che non Mi
lascerai solo, ho bisogno del tuo amore materno, che mi darà
sostegno, forza, consolazione. Tu rimarrai unita al mio
martirio". E la Madre risponde: "Figlio, io nasco per vivere
Te, vivo e muoio per Te. La mia vita è in Te e per l'amore
che ne dobbiamo dare in dono".
La Madonna ha condiviso con Me il mio pianto, il mio dolore,
il mio abbandono, i miei supplizi. La mia Passione è
intrecciata nel dolore di mia Madre.
Meditate le sue sofferenze, amate i dolori che vi hanno dato
la vita, poiché tutto nasce da Lei. La sua Maternità si fa
universale sotto la Croce. Con Me dà nuova vita, e da Lei
nasce la Chiesa, il sacerdozio, l'Eucaristia, i Sacramenti,
le grazie di cui ancora voi supplicate.
Grande via di santità quella di onorare e vivere i suoi
dolori; molti Santi che ne hanno avuto grazia e hanno
compreso quale ne sia il tesoro, sono giunti brevemente a
grandi méte di santità. Per mezzo dei suoi dolori voi potete
ottenere grandi grazie".
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16 settembre 2009
"Per acquisire la Sapienza di Dio bisogna essere umili"
"…Le cose di Dio, figlia mia, non sono facili da comprendere
quando si vive l'influenza della vita del mondo. Il Signore
rompe gli schemi del pensiero umano, che pensa all'apparire,
a ciò che è esteriore. Il Signore guarda all'interiorità; e
ciò che è esteriore deve far vivere bene l'interiorità, ed
essa, a sua volta, aiuti a vivere bene in santità ciò che è
esteriore.
Per acquisire la Sapienza di Dio, bisogna essere umili,
obbedienti, al servizio, e ciò lo si acquisisce nella
preghiera, nell'adorazione, nell'intimità con Cristo, che vi
nutre ad Essa. Sia nella mia generazione, così oggi, ancora
Io dico: "Sia che Dio vi richiami al sacrificio, alla
mortificazione, per santificarvi, come Giovanni, voi avete
da criticare e condannare, dicendo: "é pazzo!". Se vi viene
dato l'incontro con la Misericordia del Signore, con
l'amore, insegnando ad andare incontro, con il perdono, al
peccatore, al nemico, voi dite: "è da pazzi!".
Il mio insegnamento non viene accolto. Viene rifiutato, dato
che si preferisce la vita del mondo. Per questo vi dico:
Tagliate, distaccatevi da esso, ponetevi in silenzio nella
preghiera. Dio vi insegnerà. Ti benedico".
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17 settembre 2009
"Ai miei tempi, ancor più oggi, quanti farisei!"
"…Vedi, Io sono a braccia aperte. Esse sono spalancate per
il mondo intero, per tutti gli uomini della terra. Avvolgo
in Me pure quelli che hanno peccato gravemente, ma c'è
bisogno di un pentimento sincero e la buona volontà di un
autentico cambiamento. Solo dinanzi ad un pentimento
veritiero, e ad una retta coscienza, si può riscrivere una
nuova pagina della propria storia, il libro della vita con
Dio. Non si può barare con Dio, cui tutto è manifesto; e
l'anima si rivela per quel che è. Ci vogliono le lacrime che
lavano l'anima, che la purifichino, per far sì che entri
l'amore, e l'anima cresca e salga a Me. Ai miei tempi,
ancora più oggi, quanti farisei, quanti tra i consacrati e
sacerdoti, che credono di stare bene con se stessi e con il
Signore, che hanno messo a tacere la propria coscienza
poiché si ritengono a posto, si ritengono giusti, dato che
non compiono il male e fanno pure opere buone, ma sono
ristagnanti, non crescono più nell'amore. Non mi amano. Si
sono acquietati di sé, appagati della loro persona, e non
piangono la durezza del cuore, la chiusura dei loro spazi,
si accontentano del loro bene, non piangono più, e non mi
amano. E Io indico: la Maddalena che viene a Me, che si
umilia e, con lacrime, mi lava, mi bacia i piedi; così
facendo ella purifica e lava l'anima sua dove vi entra così
l'amore. Ella ama di un amore che si farà infuocato,
portandola a grande santità.
Orsù dunque, dico a voi: crescete, salite, guardate in alto,
a Me. Adorate, chiedetemi lacrime, pentimento e amore, ed Io
ve ne darò in abbondanza. Ti benedico".
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18 settembre 2009
"Tenete per voi quel che è necessario"
"Gli eventi della vita, con la sua grande purificazione,
laveranno, e a tanta esteriorità, a cui date così rilievo,
non verrà più dato conto, perché lo spirito si eleva, e la
terra con i suoi pesi, con la sua materia, verrà liberata
per far sì che tutto venga spiritualizzato.
Ed Io, nel Vangelo, vi dico già come ciò può avvenire: dando
i vostri beni, ciò che possedete, darlo alla Chiesa povera,
ai miei consacrati poveri nelle missioni, ai poveri in cui
Io vivo, per amore mio, per amore di Gesù. Tenete per voi
quel che è necessario alla vostra esistenza.
Difficilmente un ricco entrerà nel Regno del Cieli; la
ricchezza, per cui egli vive, lo ricopre, lo schiavizza, lo
fa soccombere fino alle profondità della terra. Come dice il
mio Vangelo: è dal denaro che nasce, che è radice, di ogni
male, poiché con esso si aprono tutte le strade per far sì
che l'uomo abbia i suoi piaceri, i suoi divertimenti, le sue
perversioni, e finisce per esserne prigioniero, vincolato ad
essi, soccombe nella terra con la sua materia, con la sua
carne, con il suo potere, sino agli inferi.
Mentre colui che è povero è nel bisogno, apre le mani e
chiede al Signore, invoca la sua Provvidenza, e si fa umile;
e quando ne riceve Lo loda, sa che ha ricevuto in dono. E
dato che, provato com'è dalla povertà, sa comprendere le
necessità del fratello, sa spezzare con lui il suo pane; il
suo cuore si apre alla carità e si prepara così a percorrere
per la stessa strada che conduce al Cielo, a Dio. Io, il
Signore, vi chiedo pure di offrirMi i doni che avete
ricevuto dalla mia Grazia nei beni della vostra persona, che
possano essere: l'intelligenza, la creatività, la bontà, la
bellezza, la salute o la malattia, i talenti del vostro
essere; e desidero che voi li offriate al Padre perché li
santifichi. E, dati a Lui, Egli li sa far fruttificare; li
fa divenire ricchezza per molti. Ti benedico".
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19 settembre 2009
"Il bambino piccolo è il più simile a Dio"
"Mia piccola Maria, Io ti prendo la mano e ti conduco. Mi
pongo accanto a te nel cammino: il mio passo si adegua al
tuo per aiutarti, e tu stai entrando in questo mio percorso,
che giunge alle profondità del mio Essere. Tutto ciò che hai
vissuto a questo serviva: a giungere a questo momento.
É il Signore che si pone accanto all'uomo, si fa in mezzo
agli uomini, si conforma, si adegua, si fa duttile, per far
sì che l'uomo possa conoscerlo, amarlo, viverlo e giungere
fino a Lui. Iddio sapeva che la vita terrena sarebbe stata
una battaglia, tra le forze del male e quelle del bene,
sapeva che l'ingiusto avrebbe perseguitato il retto, sapeva
che il malvagio avrebbe cercato di uccidere il giusto. E per
questo Egli viene in soccorso all'uomo, si pone accanto a
lui, nel cammino, e aiuta il giusto perché perseguitato, e
gli dà vigore e speranza perché il giusto sia coerente e
prosegua.
Egli aiuta anche il malvagio perché si trasformi, si
converta e si faccia buono. E come si può cambiare il
malvagio, come combattere il suo male? Nell'essere mansueti,
simili agli agnelli. Se vi fate lupi, come lui, tra lupi ci
si attacca e ci si ferisce a morte; e colui che è più forte
si fa ancora più feroce. Mentre dinanzi alla bontà, alla
mansuetudine dell'agnello, il lupo spesso s'incanta, si
acquieta, cambia; o se questo non accade, ma uccide
l'agnello per nutrirsene, le sue carni buone vengono a farsi
sue carni, sicché i sentimenti e la bontà dell'agnello sono
entrati in lui, fanno parte di sé, si trasformano; così come
quando voi vi nutrite di Me nell'Eucaristia: la mia Carne
immacolata e santa vi trasforma. Io vengo in voi con la mia
Persona, e vi trasformo nel mio bene. E come divenire tali
agnelli? Io pongo dinanzi agli Apostoli, che vogliono essere
grandi, un bambino, il più piccolo, che è anche il più
grande ai miei occhi, colui che si pone al servizio degli
altri. Il bambino piccolo è il più simile a Dio: ridivenire
bambini, vivere l'infanzia dello spirito, riporta alle
origini del pensiero creativo del Padre, al suo modo di
pensare, ai suoi sentimenti, al suo operare e, come Dio, dà
vita.
Un bimbo è abbandonato, fiducioso, attende solo il bene, sa
che dal Padre non può che ricevere ciò che è buono, e a Lui
si affida, si abbandona.
Ecco, Io annunzio la mia Passione e la mia morte: la mia
carne data in cibo e sbranata, ma annuncio anche che dopo
tre giorni risorgerò. Il mio Sacrificio è segno di
Risurrezione. Così chi si fa piccolo sa che è per la
vittoria. Non siete nati per morire, ma per la vita eterna, e
che il vostro sacrificio è per la risurrezione. Ti
benedico".
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20 settembre 2009
"Oggi celebrate Medjugorje" (*)
"Mia piccola Maria, puoi ascoltarMi poco tra questi
continui canti, ed Io ritorno a confermarti tutto ciò che
già ti ho detto, e cioè: che desidero il silenzio durante il
ringraziamento nella Comunione. Senza il silenzio come la
creatura può ascoltarMi? Io desidero l'interiorità.
Oggi celebrate Medjugorje: la pianta venuta da Dio, ove la
Madonna richiama tutte le genti perché ritornino al Padre, e
tornino a vivere nella Verità di suo Figlio. É una chiamata
per tutti. Ma poi c'è una chiamata da vivere approfondita,
come con te e con chi si pone in una preghiera profonda per
comprendere quali sono i desideri del mio Cuore: come Io
desidero che venga vissuta la vostra vita e la vita della
Chiesa. Per questo torno a confermarti il mio desiderio di
silenzio in chiesa: ci sia un canto melodioso, non si
facciano battimani, o il teatro, ma ci sia un atteggiamento
che riporti sempre al luogo sacro.
Medjugorje è oggi una pianta, e molti sono i corvi che sono
venuti a corrodere (**), ma rimane pianta forte, faro fino
alla fine, per ricordare il segno di Maria, e il segno della
preghiera e della conversione.
Io vorrei che questi scritti venissero più diffusi perché si
ascolti questa mia voce. Questo mio desiderio verrà attuato
e ciò sarà pure per il tuo sacrificio. Ti benedico".
(*) Si tratta di un solenne cenacolo in onore della Regina
della pace
(**) Ubi Virgo ibi serpes! É un detto antico, e significa
che: dove c'è la Santa Vergine là arriva anche il serpe, che
però si ritrova sempre schiacciato sotto i suoi piedi
immacolati
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21 settembre 2009
"Chi compie la mia volontà è mia madre…"
"Mia piccola Maria, ti porto la pace e vengo a consolarti.
…Questi scritti sono miei. Non è né malattia, né il demonio,
ma la mia voce che parla, e che è richiamo per tutti, ma
particolarmente per la Chiesa, per i sacerdoti, per i
consacrati, per coloro che vivono nella mia casa, ma che
sono lontani dal mio Cuore.
É bene dare questi scritti a don… Non è casuale che tu sia
andata alla preghiera di Medjugorje domenica, dato che egli
li leggerà con entusiasmo, li propagherà, comprenderà che è
la mia voce, poiché essa si fa riconoscere, manifesta lo
Spirito che è.
Continua ad ascoltare e a scrivere, poiché questa è la mia
volontà per te. E cosa dice stasera il mio Vangelo? "Chi
compie la mia Volontà è mia Madre, mia sorella, mia figlia".
E tu, adempiendola, in questo cammino, ti fai mia madre,
sorella e sposa. Ti benedico".
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23 settembre 2009
"Io do potere e autorità ai sacerdoti…"
"Mia piccola Maria, non devi avere paura. Ci sono Io a
proteggerti, e il maligno non ti può colpire, se non su ciò
che Io possa permettere.
…Nel mio Vangelo, ecco, Io attesto che do potere e autorità
ai sacerdoti di scacciare i demoni, guarire gli ammalati,
annunciare il Regno di Dio. Ma ciò sarà fruttuoso nella
misura della Grazia di Dio in loro, della loro santità e
fusione a Lui. Per quello che riguarda la Confessione e
l'Eucaristia, voi sapete che, nonostante il sacerdote sia il
più grande peccatore, essa viene comunque attuata. Ma per la
liberazione degli indemoniati, la guarigione dei malati, il
raccolto fruttuoso della predicazione, essa è in relazione
alla misura della sua santità. Questo il demonio lo sa, per
questo cerca di possedere il sacerdote per renderlo
prigioniero, dato che, schiavo lui, non potrà liberare il
gregge del popolo di Dio, che rimarrà così prigioniero,
malato, posseduto, peccatore. Quanto è importante il
sacrificio per essi, la preghiera, le Sante Messe, in questo
anno poi particolarmente, in offerta al sacerdote.
Figlia mia, quindi tante pena, tanta preghiera e
incomprensioni a volte anche da parte loro, non va perso. Tu
le porti a Me, sull'altare, ed Io le raccolgo per farle
sante e ne scende la benedizione e Grazia su di te e per la
liberazione di molti sacerdoti. Ti benedico".
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24 settembre 2009
"Molti non Mi riconoscono più per quel che sono"
"…É bene che la mia parola vada e giunga, dato che l'uomo
oggi è così confuso, è nel caos! Spesso gli stessi uomini di
chiesa non hanno più discernimento. Il demonio ricopre la
mente, offusca i cuori. Ha il potere di far credere che il
bene possa essere un male e il male un bene. E se le anime
non pregano, se non sono irrorate dallo Spirito, cadono
nella confusione, scendono al suo pensiero.
C'è bisogno dello Spirito, della preghiera che illumina, c'è
bisogno anche di questa mia parola che fa luce e indica il
giusto cammino da percorrere.
Vedi, molti non Mi riconoscono più per quel che sono, quale
sia la mia essenza, il mio spirito, il mio pensiero, così
come ai miei tempi non mi riconoscevano, e chiedono, pur
dinanzi a tanti prodigi manifesti, a tanti miracoli, a tanta
sapienza, sconosciuta e così alta, da dire"…Chi può essere?
Forse Giovanni Battista ritornato a vita, o uno dei profeti
redivivi".
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25 settembre 2009
"Chi sono Io per voi?"
"…Cosa chiedo stasera nel Vangelo? "Cosa dice la gente di
me? Cosa sono Io per voi?" Molti risponderebbero, anche
creature in grazia, che sei Dio, ma un Dio distante e
freddo, nella loro vita.
In questi scritti vengo a richiamare all'unità, alla
comunione. Io cerco di formare con gli uomini una fusione:
un Dio che si fa non solo presso di loro, che vuole un
rapporto di amico ad amico, di cuore a cuore, ma che vuole
ed anela fare comunione con l'anima. E cos'è la comunione se
non divenire un tutt'uno con essa?Un cuore unico, un unico
pensiero, un unico spirito, un unico corpo.
Cos'è nutrirsi del mio Corpo e del mio Sangue se non
divenire un unico essere in voi? Chi vi può entrare dentro e
darvi la propria Carne e Sangue divino se non il Signore per
assimilarvi a Sé, per farvi parte di Sé?
"Chi sono Io per voi? Mi amate? Sono così importante per
voi? Anelate a me? Dareste la vostra vita per me? Lasciate
che Io venga e possa fondervi perché Io viva in voi?".
A questa fusione d'amore che pretendo, che voglio, il
demonio cerca in tutti i modi di non farla attuare. A cosa
serve tutta la sua guerra, il suo agire se non per
allontanare le anime da questa fusione d'amore con me? A
saper riconoscermi parte di esse? Come si può acquistare
questa conoscenza di Dio, questa assimilazione di me, per
far sì che possiate dire, con cuore sincero: "Tu sei la mia
Vita, Signore! Te sei il mio cuore, tu sei in me il mio
Dio!". Come si può acquistare ciò? Pregando, figli miei,
nell'essere piccoli, nella Verità. Ti benedico".
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26 settembre 2009
"Il Vangelo è radicale!"
"Mia piccola Maria, questa sera avete ascoltato il vangelo,
che chiede a voi un atteggiamento radicale ed esente da
compromessi. Il Vangelo è radicale! Oggi molti cristiani
sono annacquati e colmi di compromessi e condizionamenti, e
non prendono alla lettera il Vangelo, mentre così va
accolto.
Il Vangelo è sempre lo stesso, quello di ieri, di oggi e per
sempre, e vi chiede un distacco netto dal peccato, dal male,
da ciò che arreca scandalo, scandalo alla vostra anima,
sofferenza ai fratelli, dolore e offesa al vostro Dio.
Dovete lasciare il male, e non permettere ad esso altro
tempo. Siate recisivi, fermi! E come è possibile ciò? Vi ho
dato la preghiera, i sacramenti, e vi dono Me stesso che
sono il mezzo per eccellenza che risana da ogni male, vi
aiuta nel distacco da ogni peccato e possesso cattivo. Con
Me potete tutto.
Pregate e offrite a Me il vostro peccato, il vostro limite,
le vostre miserie. Io districo certe situazioni. Io vi aiuto
e vi risano, guardando poi indietro nel tempo, se a Me vi
siete realmente affidati, direte: "Veramente il Signore mi
ha aiutato!".
La Chiesa poco parla dell'inferno. Se ne trova a fare
qualche commento quando il Vangelo lo manifesta; eppure Io
ne parlo spesso! L'inferno, grande e terribile, esiste
concretamente: stato e luogo ove l'anima soffre in modo
indicibile; in confronto le mie sofferenze da crocifisso non
sono niente, poiché esse sono state legate al tempo umano,
mentre all'inferno il tempo non si esaurisce, non è
mutabile, non c'è mutamento. Là il tempo non esiste, non c'è
più speranza: luogo buio e nauseabondo, non filtra nessuna
luce, e le anime là soffrono e secondo del peccato commesso
e delle sofferenze arrecate dall'offesa fatta a Dio.
La Chiesa, ahimé, poco ne parla,eppure quanti ci
precipitano, particolarmente in questi tempi: anime che
vengono dallo spettacolo, dal potere, dalle ricchezze,
poiché non hanno condiviso con il fratello e hanno lasciato
il popolo gemere e morire; hanno dominato e schiacciato le
creature sotto l'oppressione. Hanno infangato il pudore di
tanti innocenti. Per questo Io richiamo ad essere mondi, ad
ascoltare e vivere il Vangelo, a diffondere questi miei
scritti, ove ancora grido: "Venire a Me con un cuore mondo,
purificato, vero, ed Io vi aprirò un regno di gioia che non
avrà fine. Ti benedico".
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27 settembre 2009
"Ah, se gli uomini sapessero a cosa vanno
incontro!"
"Mia piccola figlia, Io prendo in Me tutto ciò che mi porti,
ed anche se a tanta preghiera non vedi esito, Io ti dico che
stai seminando. Dopo la semina la terra viene ulteriormente
lavorata e la lavoriamo insieme, dato che, se tu sei il
contadino che semina e la lavora, Io sono il Padre Celeste
che ti offre il seme, che ti manda il sole e le piogge, il
cambiamento delle stagioni per far sì che giunga il suo
raccolto; e sarà raccolto che sarà ricchezza per il Regno
dei Cieli.
Chiedo agli uomini di sradicarsi dal male, di essere decisi,
non posticipare a domani o a dopodomani; il tempo è
prezioso, ma oggi, oggi deve iniziare la conversione,
seppure il cammino alla santità ha bisogno del suo percorso.
Oggi però distaccatevi dal male, dato che, se non c'è
distacco dal male non potete compiere il bene, le opere del
Signore, non potete essere contadini buoni, bravi, che si
pongono al servizio della terra, che Iddio vi offre, perché
ne nasca un raccolto prezioso.
Se rimanete nel peccato siete contadini cattivi, che non
hanno pensiero per la terra offerta, non la lavorano, anzi
defraudano e rubano i frutti dei raccolti altrui. Ma cosa ad
essi rimane? Tutto ciò che hanno posseduto della terra lo
perderanno, ma non perderanno la sofferenza di un'espiazione
terribile, che dura per l'eternità, al loro male.
Ah, se gli uomini comprendessero a cosa vanno incontro,
quale realtà spaventosa e quale luogo di terrore è quello
degli inferi, dolori che non periscono! Se gli uomini, solo
per qualche istante, ne avessero la visione, il terrore
rimarrebbe impresso in loro in modo tale nella mente da non
cancellarsi più, e cambierebbero totalmente. Io ve lo dico
per ammonirvi, per indurvi al cambiamento, per avvertirvi.
Ma desidererei che veniate a Me per amore; solo nell'amore
mio avrete la vera vita. Ti benedico".
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29 settembre 2009
"Oggi celebrate i Santi Arcangeli"
"…Oggi celebrate i Santi Arcangeli, i grandi Angeli che sono
sempre dinanzi al trono di Dio. E poiché il trono di Dio è
tutto fuoco, essi sono irrorati e ricolmi di questo fuoco.
Grandi perché grandi nell'animo, e per l'opera compiuta nel
piano di salvezza a difesa dell'umanità, da sempre, da
quando sussiste. Grandi perché i più umili: Michele,
Gabriele, Raffaele, sono i più umili degli Angeli, rivestiti
dell'alito di Dio che vive in loro solo per il suo Amore,
adoranti e gioiosi di sussistere solo per compiere il suo
volere, pronti ai suoi comandi per far gioire il Signore
Iddio.
Michele è colui che combatte il nemico, e si è posto, da
sempre, alla difesa dell'umanità, per aiutare e proteggere
gli uomini, la Chiesa, le Opere di Dio, e i Santi, dalle sue
mire.
Gabriele è colui che aiuta nell'incarnazione di Cristo nel
cuore degli uomini, non solo in quella Fisica avvenuta nella
Madonna. Ma egli ha il compito di aiutare tutte le creature
ad unirsi a Dio, di incarnare le Santa Parola, a difenderla,
a diffonderla, a diffondere l'amore alla Madre di Dio, che è
l'Incarnante.
Raffaele è colui che va a curare gli uomini: nei malati,
negli appestati, nei piagati, dai mali fisici, come quelli
dello spirito. Li sana dalle loro piaghe, li aiuta per far
sì che tornino, o in questa vita o nell'altra, sani allo
sguardo del Padre.
Onorate i Santi Arcangeli tutto l'anno, e non solo in questo
giorno. Se Dio ne tiene tanto conto è perché è preziosa la
loro opera. Se venissero amati, onorati, invocati, quanti
demoni, battaglie contro di essi vinte, e verrebbero
cacciati dalla Chiesa, dai sacerdoti, e dall'umanità!
Onorateli e pregateli.
Io li ho sempre avuti accanto nella mia vita terrena. Mi
erano accanto e li vedevo pronti ai miei ordini. Erano lì
presenti mentre i diavoli mi perseguitavano e, crudeli, si
scagliavano su di Me. Ed essi pregavano ed offrivano la mia
sofferenza al Padre Celeste finché Io non dessi l'ordine di
cacciarli. E venivano poi solleciti ad onorarmi, ad
adorarmi, a richiamare schiere di Angeli per servirmi.
Li avevo accanto nella persecuzione della mia crescita, nel
tempo della predicazione, della mia vita pubblica, nella
notte del Getzemani, seppur intorno a Me tutto si era
oscurato e vivevo la pienezza delle tenebre. Saranno accanto
sino al mio ultimo respiro, sotto la croce, a raccogliere il
mio divin Sangue ed offrirlo al Padre mio.
Onorateli, pregateli, abbiatene venerazione. Ed essi vi
insegneranno l'adorazione a Dio. Ti benedico".
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30 settembre 2009
"La terra verrà attaccata dal diavolo fortemente"
"Mia piccola Maria, … La comunione tu la offri per questa
popolazione nella sofferenza, Io ti dico che sono zone
ricolme di peccato, che forma un'energia negativa così
forte, che scuote la natura, la stessa terra. Il demonio la
usa per colpire e distruggere gli uomini. Io li uso, questi
dolori, per una purificazione e per la risurrezione di molti
di questi poveri figli, e per i morti in questo martirio,
perché siano salvi per la vita eterna. É solo uno dei
terremoti, al quale ne seguiranno altri. La terra verrà
attaccata dal diavolo fortemente, ed Io userò ciò per la sua
purificazione e la sua risurrezione, per la rinascita
d'umanità nuova.
Cosa dice stasera il mio Vangelo? Non chi dice: Signore ,
Signore!… Ma chi fa la volontà del Padre mio. Questi è
simile a colui che costruisce la casa sulla roccia che è
Gesù Cristo, per cui i terremoti, intemperie, maremoti,
niente può farla crollare. Ma se la casa è costruita su se
stesso, sul peccato, alla prima prova, al primo impatto col
dolore, alla prima intemperie, essa crollerà. Così è per
questi luoghi così scossi dalla forza della natura.
Quando il mondo sarà lavato dalle sua colpe, e porrà sul
trono Gesù Cristo come suo Signore, si farà casa forte,
stabile, niente la potrà far crollare, poiché Dio è con
esso. Ti benedico".
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