Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Settembre 2016

"Il demonio ti vuole distruggere, ti vuole annullare:
è guerra aperta, perché vuole arrestare assolutamente questa mia Opera.
È furiosissimo poiché questa Opera è grande,
non tanto per il tempo presente, ma per quello che verrà"

 

 

Ave Maria!

 

2 settembre 2016
"Il Giudizio viene dal Signore, che solo ha il discernimento nella sua trasparenza e sapienza spirituale"

"Mia piccola Maria, torni a casa per riprendere il tuo cammino e per ricevermi nei tuoi orari (*). "Il Giudizio viene dal Signore", dice la prima lettura, in un mondo che è un vociare, un gracidare di critiche, accuse e condanne, nelle quali si scardina la persona facendola a pezzi, sezionandola nelle parti più intime per colpirla, credendo ognuno di detenere un'autorità somma che possiede in sé la facoltà superiore di decidere e valutare. Voi sapete notare subito nell'altro ogni suo male e difetto, e non sapete riconoscerne il pregio. Il Giudizio viene dal Signore, che solo ha il discernimento nella sua trasparenza e sapienza spirituale. Egli conosce ogni segreto del cuore dell'uomo, la motivazione del suo agire, quale sarà il suo percorso e riscatto, quale bene potrà vivere nella sua riparazione. Ogni valutazione e sentenza è depositaria alle sue mani. Questo non vuol dire che non dobbiate guardare e saper constatare un dato di fatto, un male che è presente, non per la sua condanna, ma per la sua cura, dato che, se cercate di non vederlo o di coprirlo, ve ne fate complici.

Dovete comportarvi come fa il medico, che è bene che valuti attentamente la situazione del malato, riconosca l'entità del suo male e possa anche riprenderlo alla sua salute, non per sottoporlo, per colpirlo ed infierire, ma per porsi a sanarlo. Voi, attestando il peccato del fratello, mettetevi in preghiera, sappiate offrire sacrifici per lui, riprendendolo nella carità privatamente ma, se poi non sarete stati ascoltati ed egli persiste in un danno che si fa contagioso e ferisce la comunità o coloro che gli sono intorno, la sua famiglia, eccetera, allora fate tutto ciò che potete nella vostra umanità, facendo ricorso anche ad altri per fermare l'errore che si propaga su altre creature. Avendo fatto ciò che potevate, date a Dio la causa, donando la vostra prece, e voi stessi. Il vostro giudizio sappia osservare, ma sia una valutazione sempre nella verità per la carità.

Come poter acquisire tale equilibrio di discernimento e di misericordia? Siate adoratori! Nutritevi, partecipando in profondità di cuore ed in intensità, vivete l'Eucaristia. In Essa, voi infusi del mio Pensiero e della mia Parola, v'irrora dello Spirito Santo, nel quale Dio stesso trasmette il suo intervento, la sua Opera. Ti benedico".

(*) La piccola Maria era ospite presso le monache di un monastero di clausura per un ritiro spirituale.

 


3 settembre 2016
"Cos'è la Sapienza se non l'Altissimo Signore che a voi si rivela?
Ricercatela come il bene più prezioso"

"Mia piccola, perché ti sei rattristata? É  stato bene che tu abbia parlato alla suora del tuo problema; bisogna aiutarsi l'un l'atro: tutto diviene motivo di preghiera. Quale uomo può conoscere il Volere di Dio? Chi può conoscere il suo Pensiero? Voi, prigionieri della vostra carne, che vi ricopre di materia, la cui mente è ricolma di preoccupazioni, come potete sondare le cose del Cielo?

Così vi richiama la prima lettura: è lo Spirito che vi viene in soccorso, alimentando di Sé stesso; è il Cielo che si piega e si unisce alla terra, plasmandosi ad essa, perché si impregni di Sé, e se ne conosca e se ne ami la sua natura, ne viva l'Essenza. Per questo sono venuto al mondo in modo che Io fossi il punto d'incontro che riforma e innalza la povera carne nel Santo Spirito. Vi ho dato i mezzi nella Santa Parola e nell'Eucaristia perché vi manteniate, e vi si alimentasse la sua Sapienza; e non vi ho mandato solo i profeti, ma i Santi, i miei diletti, che vengono ad arricchire della sua conoscenza; La Sapienza divina può sembrare inesplicabile ed oscura per chi ne è lontano, simile ad un libro chiuso, impenetrabile ma, dinanzi ai miei amanti, si aprono i suoi sigilli e ne fioriscono gemme sempre nuove e raggi di luce, per infondere l'apertura ai suoi segreti, come avviene anche attraverso questa mia Opera in Gocce di luce.

Come acquisire la Sapienza se non fondendosi con Dio, se non desiderandola, invocandola, e riconoscendola in Me? É  Essa che vi fa luce al cammino, che vi aiuta a vivere la mia strada, che ve ne dà il senso, l'amore, la forza, per accogliere ciò che Io vi chiedo, nell'amore primario al Signore, che trionfa su tutti gli altri amori, e supera quello dei vostri cari, dei vostri beni, della vostra vita, che vi chiede di ricevere e amare la croce che è la vostra salvezza; e nella misura in cui ne aderite e lo fate, tutto ciò accresce, a sua volta, la Sapienza che si maggiora e si rafforza.

Salomone la preferì a tutti i doni, poiché è Essa che vi fa vivere Dio sulla terra, che v'introduce e vi fa conquistare il Padre Celeste, che ve lo fa conoscere e amare, dato che: cos'è la Sapienza se non l'Altissimo Signore che a voi si rivela? Ricercatela come il bene più prezioso. La sua acquisizione si apre poi, nella sua totalità, nella luce piena del Paradiso poiché nemmeno l'intera Bibbia contiene la conoscenza infinita dell' Eterno, ma voi potete già viverne le luci qui su questa terra: Iddio si compiace di far scoprire e condividere i segreti e le confidenze del suo Pensiero ai suoi dotti, che non sono i grandi della cultura umana, ma gli umili, i piccoli, che gli si stringono al Cuore. Ti benedico".

 


4 settembre 2016
"Ponetevi nel Grembo ove Io mi sono posto, siate piccoli feti alla sua gestazione;
Ella vi forma a Sé nelle sue acque verginali"

"Mia piccola Maria, puoi dire alle suore: "Ecco, Io sono sempre con voi; qui Io mi riposo, mi ristoro dalle fatiche, dai dolori del mondo; busso alla vostra porta: sono stanco, affamato, assetato, infreddolito; sono il Pellegrino ramingo che viene a rinfrancarsi nel respiro di questo luogo di spirito (*). Non date ascolto alle tentazioni che il nemico pone ad alcune di voi: che la vostra vita di clausura sia inutile, e ove vada la vostra preghiera. La vostra donazione offerta è salvezza per l'umanità, ogni atto offerto con il cuore, e in verità, si fa in Me prezioso.

Divenite in questo luogo un falò che brucia e dà luce in mezzo a tanta oscurità della terra. Non cadete nella seconda tentazione di credervi prescelte o che la vostra vita religiosa sia un punto di arrivo; io vi ho tratto dal mondo perché più fragili, e ad esso sareste decadute.

La conoscenza di Dio non ha mai termine: essa continua e si maggiora nell'eternità perennemente all'infinito. Tre sono i punti per acquisire la via della perfezione; primo: vivete profondamente il ringraziamento nell'Eucaristia. Ecco, lo Sposo viene nel talamo della sua sposa e la trova già dispersa ai suoi pensieri o si diniega ritrosa. E come rimarrà lo Sposo? Sviscerate il vostro cuore, ponetevi in ascolto adoranti, in silenzio; Io nel tempo del mio incontro vi sto plasmando.

Secondo: amate più intensamente la Madre mia, nel quale amore mi diletto. Ella non è vero che mi oscura! Consacratevi al suo Cuore Immacolato ogni giorno, e ponete in Lei la vostra vita. Non cercate di dare dimostrazione, anche a voi stessi, della vostra santità, ma siate abbandonate: ponetevi nel Grembo ove Io mi sono posto, siate piccoli feti alla sua gestazione; Ella vi forma a Sé nelle sue acque verginali. Lei, la Madre, amerà per voi e forgerà per voi l'accoglienza dell'altro, facendovi amare il suo difetto che tanto vi ferisce, vivrà la vostra vocazione religiosa con la sua stessa santità.

Terzo: date tempi di ascolto al pellegrino che viene a voi con le piaghe del mondo, secondo le vostre possibilità. Sono Io in loro che vengo a rinfrancarmi, non solo nel pane, ma nel respiro dell'anima: la conoscenza di altre dolorose realtà ridimensionerà le vostre. Io sono con voi e non v'abbandono, la mia mano, finché vorrete, stringerà la vostra sino all'eternità. Ti benedico". (*) Quel monastero di monache si trova proprio sulla via franchigena per ospitare i pellegrini in cammino a piedi verso Roma o verso San Giacomo di Compostella.

 


7 settembre 2016
"Chi ha sofferto su questo mondo e ne ha conosciuto la tribolazione in ogni sua realtà,
è colui che ha vissuto la croce, si è unito alla Redenzione"

"Mia piccola Maria, tu già vivi ed hai vissuto le tue Beatitudini, pur in mezzo ai tuoi limiti, ai peccati nei quali sei caduta. Le tue Beatitudini ti hanno lavato e tratto da essi, liberandoti. Stasera il Vangelo vi presenta le Beatitudini del Cielo che sono contrarie e contrapposte a quelle terrene. La terra vi porta alla soddisfazione propria, all'appagamento dei piaceri, al possesso che in essi vi dà una felicità nel sorriso vuoto e fatuo del mondo, del suo vano godimento. Le Beatitudini di Dio vi parlano di sofferenza, di persecuzione, di pianto, di rinnegamento di sé. Sembra palese in questa vita l'ingiustizia nella differenza in chi gode del suo star bene e in chi patisce la sua ristrettezza e privazione. Ma Io vi dico che è in essa che verrà riscattata e saldata ogni forza di ingiustizia e fame di gaudio. Dato che chi ha vissuto e si è ricoperto della terra ne ha già preso, già è stato premiato, ed è stato appagato nelle sue gioie.

Chi invece ha conosciuto il dolore con il suo pianto riceverà poi il suo saldo nel pagamento di Dio, che è un tributo di gioia eterna. Chi ha sofferto su questo mondo e ne ha conosciuto la tribolazione in ogni sua realtà, è colui che ha vissuto la croce, si è unito alla Redenzione e, con la sua partecipazione e offerta, si è redento ed ha redento; con Me ha conquistato il Regno.

Mentre colui che si è dilettato e pasciuto delle luci del mondo, che ha rifiutato la Croce e la Redenzione, ha rifiutato Dio, può poi ricongiungersi a Lui? Non che il Signore non vi dia tempi di gioia, la serenità o la pace, ma il seguire Me, il vostro Maestro e Salvatore, con la mia Croce, comporta il sacrificio, la lotta, a volte il sangue, alla sua adesione; ma avrete combattuto e vi sarete sacrificati per la Verità, per dare il bene, per il raggiungimento della vita eterna.

Come potete seguire e comprendere che siete nella mia Beatitudine? Accogliendo la Santa Volontà di Dio nell'esistenza che vi dona e vi apre a dover seguire, ove è il vostro massimo bene: avere la fedeltà ad esso, anche se ciò comporterà scavarvi dentro, rinnegare i vostri desideri, per essere miei. Lo potrete se guarderete fissi a Me, vostro Signore, che ve ne do' la forza. Io sono una potenza nell'amore che vi offre e vi dà il vigore, l'ardire di andare oltre, sì da superare ogni limite e dolore.

Credete questo! Se mi seguirete, nella mia sequela avrete contrasti, rifiuti e incomprensione; il mondo cerca di vomitare ciò che gli è contrario, ma voi, andando controcorrente, lo arricchirete plasmandolo ai beni della mia santità. Chi si bea, si conforma e uniforma alla terra, da essa viene glorificato e ne viene incoronato, ma si perde. Figli miei, per sì breve tempo da vivere siate audaci, accoglietene il fardello. Io sono con voi a portarne il peso per la salvezza di tutti e per la gloria di ciascuno di voi. Ti benedico".

 


8 settembre 2016
"Io mi sono consolato, sostenuto, ristorato in mia Madre. Se sapeste!
A volte fuggivo, per breve tempo, di nascosto,
per raggiungerLa e prendere da Lei nuovo respiro alla sua Grazia"

"Mia piccola Maria, Mariangela sta già meglio e potrà riprendere il suo cammino. Ciò che tu chiedi ti è stato già esaudito e predetto da tempo, e lo vedrai adempiuto. Oggi la Chiesa celebra la Natività di Maria: il sacerdote non ne sviscera il mistero, ma ne prende spunto per parlare dell'importanza della nascita di ogni uomo, che in ognuno contiene un progetto di Dio, ed è vero. Ma la Nascita della Madonna supera, sovrasta quella di tutte le creature, eccelle nella preziosità, in quanto viene e si compie per essere la Maternità del Figlio Divino, dello stesso Dio, divenendo Maternità di tutti gli uomini. Mentre la vostra venuta al mondo è, si, progetto pur santo, ma delineato nel vostro breve tempo e per una parte minima, seppur per alcuni considerevole di gente alla loro salvezza, la Madre Santissima ne è gestazione alla santità per l'umanità intera.

Ella nasce per essere il Grembo nel quale sono intessute le Viscere materne del Creatore: vi scorrono perennemente le sue Acque rigeneratrici, che sono Energia di pienezza di grazie, che possono accogliere, gestire e dare carne all'umanità del suo Figlio Divino e, irradiate, forgiate dal suo timbro santissimo del suo dimorare, possono prendere in esso passaggio e forma tutti i figli creati. Il Padre Celeste dona Sé stesso a Lei: La colma della sua Potenzialità creatrice di far risorgere alla Grazia tutte le creature. Le dà vita perché sia Fonte e generi vita a tutti: è Maria, presente, sin da sempre, nel suo Pensiero creativo. Egli La ricolma dei suoi doni e attributi, formandola già nel suo amore, ove era già vivente, ma la fa giungere alla nascita del mondo, nel tempo maturo, in modo che accogliesse Me, Cristo Signore, il Messia atteso, e nascesse nella santità dei suoi genitori.

La Madonna viene ricevuta ed abbracciata in una culla di santità formata e vissuta di preghiera e carità. La gestazione di S. Anna è stata protetta e difesa da miriadi di Angeli, tanto era preziosa! La sua Nascita era la venuta dell'alba radiosa, che precede la mia, e la salvezza del genere umano. La Natività della Madre mia è nascita non solo al suo vagito, ma continua ad ogni suo Sì, il Sì dell'obbedienza di un'adesione totale al Padre Onnipotente: al Sì dell' incomprensione subita sulla sua persona e dei suoi misteri, al Sì della mia Incarnazione divina, alle fughe, alla povertà, alle privazioni, al dolore straziante della mia Croce, e alla sua solitudine. Il suo consenso è continuo nei Cieli, ove ancora intercede e offre il suo Sì perenne dinanzi al trono dell'Altissimo. Maria ha preceduto e anticipato la mia Risurrezione con la sua perfezione, nella sua assoluta trasparenza di santità, nel chiarore del suo amore ardente e verginale, che nasce per condurre ognuno a salvezza e Risurrezione.

Lei nasce per Me, e per voi! Io mi sono consolato, sostenuto, ristorato in mia Madre. Se sapeste! A volte fuggivo, per breve tempo, di nascosto, per raggiungerLa e prendere da Lei nuovo respiro alla sua Grazia. Avevamo un punto d'incontro: solevo, da bambino, andare con Lei su una piccola duna poco distante da casa: mi posavo accanto a Lei e, pur se ormai grande, come facevo da bimbo, posavo il mio capo sulle sue ginocchia e lasciavo che mi accarezzasse i capelli e asciugasse il pianto dei miei dolori. Quale forza ne traevo per affrontare di nuovo le fatiche del mondo!

Andate anche voi da Lei! Lei è nata per essere il dono per voi che, accogliendola e amandola, fate nascere Me, e divenite nascita per i Cieli. La Madonna è la chiave che apre tutte le porte del mio Cuore, tutte le porte del Cielo, le porte di tutte le santità. Ti benedico".

 


10 settembre 2016
"Richiamo i caproni che recano danno alle mie greggi; quanto mi adopero perché cambino in bontà!"

"Mia piccola Maria. deponi tutte le tue miserie nella fornace del mio Cuore Divino nel quale verranno bruciate e dissolte. Io sono il Buon Pastore! Chi mi segue va per il giusto sentiero, per la via diretta che porta all'ovile Santo del Regno dei Cieli. Le mie pecore le guido, le esorto, le chiamo, le curo, e me ne rallegro. Quanto gioisco di ognuna che ritorna alla mia sequela quando si era smarrita! Quale dolore per una che va per sempre persa, di quelle di cui l'intero pascolo è ormai dimentico e smemorato, ma sempre presente nel mio Cuore e vigile nella sua attesa! Attendo, e mi curo persino delle pecore malate, il cui morso dei lupi ha avvelenato e reso rabbiose contro di me. Richiamo i caproni che recano danno alle mie greggi; e quanto mi adopero perché cambino in bontà! Quali luci, quali aiuti mando per arrestarne il male, provocando anche scandalo tra le altre pecore!

"Perché, Signore, tanta pazienza, tanta misericordia per essi che provocano a noi si tanto danno e dolore?". Figli miei, voi ragionate in modo umano, e limitato al vostro tempo, Io valuto nella Sapienza della salvezza e dell'eternità! Iddio non può andare contro la sua natura che è Creazione continua del bene, e si adopera con ogni mezzo finché c'è possibilità di aver donato tutto ciò che è potuto occorrere per salvare. Le pecorelle fedeli sono già nel mio abbraccio, nella mia tutela, anche se dovessero subire offesa o ingiustizia, esse vengono colpite nel breve passo di questa via terrena e poi avranno la ricompensa di un Gaudio Eterno. Gli altri, i caproni, le pecore disperse nel loro male, sembra che si beino di questa terra che già, nel loro errato peregrinare, li avvelena. Se non cambieranno, li attende il luogo del non richiamo, del non ritorno, della condanna senza più proroghe . Potete voi comprendere cosa sia ‘per sempre'? L'infinito senza speranza? Quale pena ha il cuore di un padre terreno per un figlio cattivo, e non si adopererà finché gli sarà possibile il suo ravvedimento? Il mio Cuore di Padre non amerà ugualmente, e ancor più intensamente, i figli se pur malvagi? E voi mi direte: "Cosa si può fare per farli ravvedere e per proteggersi dai loro danni, dal male che ci possono provocare? ".

Mie pecorelle, vi ho offerto ciò che occorre: "Belate!". Il vostro forte belato, che è la preghiera, richiama il vostro Pastore che può operare sulle situazioni e sui cuori, per far sì che, uniti al vostro richiamo comune, essi tornino a Me. Vi ho dato la protezione, il sostegno, il riparo nel Santo Ovile della mia Chiesa, ove Io stesso vi rinfranco, vi nutro, vi proteggo ed, anche se delle pecore martiri sono chiamate a dare il loro sangue per salvare altre greggi, Io sono con loro a condividere il loro sacrificio, le prendo poi in braccio per condurle dirette ai verdi pascoli dell'eterno godere. Tale sangue è ancora di salvezza e rinascita. Con il vostro Pastore tutto concorre alla Risurrezione. Quando, dopo aver così operato, non bastasse più né il mio né il vostro richiamo, né venga accolto altro dono di salvezza, per fare in modo che i caproni e i lupi non abbiano con il loro morso a divorare le mie greggi, a devastarvi, Io stesso interverrò. Come accadrà in questo tempo: passerò al riparo e alla mia custodia le mie dilette pecorelle e con la verga caccerò, nei bui anfratti oscuri degli abissi, coloro che hanno persistito nella loro malvagità. Abbiate fiducia in Me, Io non vi abbandonerò mai. Ti benedico".

 


18 settembre 2016
"Quando si è uniti a Dio si è fusi al suo cammino, si ha luce per scrutare ogni minima ombra,
e persino ogni pulviscolo, per poi filtrarlo ed avere ancora maggiore purezza"

"Mia piccola Maria, non disperare, figlia, non disperare! Puoi andare a chiedere un rifugio transitorio che ti dia la possibilità di poter stare al sicuro e di poter vigilare e soccorrere sulle necessità di tuo figlio. Assolvere i tuoi servizi in questa zona, attendendo l'evoluzione della situazione e dei suoi eventi e la preparazione di una sistemazione più sicura e duratura. Il Vangelo è esplicito stasera: chi è fedele nel poco, lo è anche nel grande, chi è onesto e leale nel minimo, nelle piccole cose, lo è anche in ciò che è maggiore. Ugualmente chi è fedele, chi è onesto, lo è sempre; come chi è infedele e disonesto lo è comunque e ovunque, perché è marcio dentro. Dipende solo dalle possibilità di azione, dal potere e i vantaggi che possiede il suo agire, così che un uomo di famiglia può defraudare e devastare come chi dirige una nazione. Un operaio può essere corrotto, pur nel poco del suo semplice lavoro, come chi occupa posti di responsabilità in alti ambiti. Quando si vuole fare del male lo si può fare in ogni realtà sociale, politica, familiare ed ecclesiale, sia in ciò che si nota poco, ma arreca sempre danno, sia nelle vastità che porta le sue maggiori conseguenze rafforzate, a seconda delle sua misura.

Quando si è uniti a Dio si è fusi al suo cammino, si ha luce per scrutare ogni minima ombra, e persino ogni pulviscolo, per poi filtrarlo ed avere ancora maggiore purezza. Chi ne è lontano, invece, sguazza nel male, non lo nota più, giustificandosi e difendendosi ad oltranza: vive male per il male, volendo stare in esso, non vede né scorge il proprio peccato, ed anche nel caso lo affermasse, farebbe sempre parte di sé stesso. Io vi chiedo di essere amministratori leali, onesti, fedeli della vostra vita, di pregare e invocare lo Spirito Santo affinché si infonda in voi per darvi continuamente luce, e si irradi sempre più nella vostra coscienza: illumini il pensiero, filtri il vostro cuore, renda radiosa l'anima vostra. Così sarete sempre pronti, preparati e desti al tocco del mio bussare alla porta della vostra persona ed esistenza, che verrà richiesta, quando chiederò conto della vostra amministrazione; e trovandovi fedeli ed onesti, dirò: "Bravo figliolo, sei stato un buon amministratore della tua vita e, pur nel poco, ti darò moltiplicati i tuoi beni in Cielo, e chi ne è stato fedele nel molto darò centuplicati, nella Provvidenza Divina, i suoi possedimenti. Ti benedico".

 


20 settembre 2016
"Nessuna creatura si è fatta un tutt'uno con il suo Signore:
Creatore, Redentore e Spirito, come Maria, e nessun figlio ha amato sua madre come Io l'ho amata"

"Mia piccola Maria, ti confermo ciò che hai sentito durante la S. Messa: è bene che tu vada, non temere! Fatti ardita, non ti mancherà il soccorso e il sostegno, ne acquisterai in energia spirituale, salute ed equilibrio e potrai continuare la mia Opera. Stasera il Vangelo vi parla dell'incontro con mia Madre e i miei fratelli.

Vengono ad avvertirmi: "Ecco, tua Madre e i tuoi fratelli sono venuti per incontrarti", ma Io rispondo: "Chi sono mia madre e i miei fratelli?". Coloro che ascoltano e compiono la Parola di Dio lo sono. I vincoli spirituali sono superiori a quelli della carne. Volete essere miei amici, miei parenti, miei intimi? Adempite il mio Insegnamento! La Madre mia mi ha dato la vita umana, ma è stata Colei che più si è fusa a Me, che ha incarnato e concretizzato, nella sua adesione, la Parola divina sì da poterne dare nascita in Me: Cristo Signore, la Parola. Per questo vi dico: se anche andate tutti i giorni in Chiesa, ne occupate posti di responsabilità, fate parte di consigli pastorali o di confraternite, e fate processioni e novene, ma siete impastati nel peccato, esse non vi saranno accreditate a giustificazione e meriti, ma a condanna, poiché dice il mio Vangelo "chi mi ama mi obbedisce". La Madonna non mi ha ritenuto un possesso, ma è stata tutta protesa, nella sua Maternità, al dono; dal primo consenso Ella non ha trattenuto a sé, ma mi ha donato completamente, offrendo la propria vita, con la mia, per la gloria dell'Eterno e per la salvezza dell'umanità. Non si è frapposta, non ha arrestato il mio passo e le mie scelte, ma si è accompagnata ad esse, si è amalgamata, mi ha seguito, anche se le è costato tanto; non ha piegato il suo amore materno, il desiderio del suo Cuore, alla mia vicinanza e tutela, ma ha offerto, uniformandosi alla rinuncia con il suo dolore, per una volontà superiore e un bene massimo. Ella mi ha comunque soccorso, amato, partecipato, condiviso nel pianto, e gioito anche negli incontri. Nessuna creatura si è fatta un tutt'uno con il suo Signore: Creatore, Redentore e Spirito, come Maria, e nessun figlio ha amato sua madre come Io l'ho amata. Ti benedico".

 


22 settembre 2016
"E come si può, Signore, entrare nella tua familiarità e conoscerti?"

"Mia piccola Maria, giungerà la casa, e non temere: giungerà la Provvidenza! Ti direi di andare se poi non giungesse il sostegno? É  bene che tu vada. Stasera nel Vangelo Erode dice alla sua corte, riferendosi alla mia Persona: "chi è Costui?". Gli è giunta voce della fama dei miei miracoli, dei portenti a cui le genti hanno partecipato, ed è preso da grande curiosità per la mia conoscenza. Mi considera uno stregone, un grande mago, e vorrebbe entrare nell'apprendimento dei miei segreti e poteri per trarne vantaggi personali. Erode non vuole conoscere Me nell'interiorità, seguire il mio Insegnamento, ma solo ricavarne un profitto; per questo non riceverà parola quando sarò portato alla sua presenza. Anche oggi molti credono in un Cristo storico, credono in Dio: che sono nato, ho patito e sono risorto; vengono in Chiesa, ma mi sono distanti con il pensiero e il cuore, non conoscono il mio intimo, non vivono nella mia unità e amicizia. Diranno: "E come si può, Signore, entrare nella tua familiarità e conoscerti?". Come fate, quando vi rapportate umanamente con l'altro? Condividete la vostra quotidianità, il tempo, il colloquio, l'opera ecc. ed entrate così nella sua conoscenza e intimità. Ugualmente è con il vostro Signore: condividete con Me la vostra vita, colloquiate con Me, datemi gli spazi e tempi ecc. e voi non mi riterrete più distante o estraneo.

Altri che non credono diranno: "Come posso credere, non si è mai a me rivelato!". Ma Io rispondo: non vogliono conoscermi, non ne hanno interesse, badano a se stessi, perché se in verità mi desiderassero, vorrebbero capire Chi sono ed averne sapienza: volete che un Padre non si riveli al proprio figlio? Venissero a Me, chiedessero a Me, in umiltà, pregassero come sono capaci nella loro sincera ricerca. E pure voi che mi accogliete, fatevi intimi nel cuore e mi direte: "Signore, non solo ti conosco, ma ti amo".

 


23 settembre 2016
"Il demonio ti vuole distruggere, ti vuole annullare: è guerra aperta,
perché vuole arrestare assolutamente questa mia Opera.
È furiosissimo poiché questa Opera è grande,
non tanto per il tempo presente, ma per quello che verrà".

"Mia piccola Maria, coraggio! Il demonio ti vuole distruggere, ti vuole annullare: è guerra aperta, perché vuole arrestare assolutamente questa mia Opera. È furiosissimo poiché questa Opera è grande, non tanto per il tempo presente, ma per quello che verrà. Gocce di luce è mia, dato che se così non fosse non ci sarebbe questa persecuzione e tormento.

Oggi che celebrerete San Pio, cosa è stata la vita di questo grande Santo se non sofferenza continua, lotta e attacchi del nemico fino alla fine? Eppure guardate il frutto che ne è nato! La mia vita non è stata un peregrinare nella persecuzione sino alla morte in croce? Ma ne avete avuto la Salvezza! Voi mi direte: "Signore, ma tu parli di te, di un Dio e di un luminare nella santità come San Pio; ed Io vi dico che tutti siete chiamati, ognuno nella propria misura e capacità, a vivere la Volontà di Dio che vi santifica; e chi l' adempie sempre viene vagliato nella prova, e se una creatura deve compiere un progetto, un'Opera divina, quanto più questa ne pagherà il suo maggiore e grave tributo! Ma quale raccolto di bene nascerà!".

 


24 settembre 2016
"il Vangelo richiama all'esistenza, all'attualità dell'inferno e del Paradiso
nella parabola del ricco Epulone e il povero Lazzaro".

"Mia piccola Maria, ciò che Io ti ho detto si compie e giungerà presto il tuo rifugio. Stasera il Vangelo richiama all'esistenza, all'attualità dell'inferno e del Paradiso nella parabola del ricco Epulone e il povero Lazzaro. Sicché Io vi richiamo: "Guai a voi che non credete!". Per quelli che si sollazzano al mondo, che, gaudenti, ridono nel vuoto e rincorrono famelici i piaceri della terra senza preoccuparsi, indifferenti delle sofferenze dei fratelli, che sarà di loro? E voi potenti della terra, politici corrotti, che pensate di agire impunemente, le cui mani sono macchiate e ricoperte del sangue delle genti, pur se non avete colpito direttamente ma ne siete causa, la cui ipocrisia e il puzzo della menzogna ha impregnato di fetore l'aria stessa, ove finirete? E tu, moltitudine del popolo che non ti sei avveduto nel pregare per chiedere conversione e liberazione dal demonio, cosa ti accadrà? E tu, Chiesa, che ti inalberi superba su te stessa, chiusa al potere e al prestigio delle tue stanze, che potevi maggiormente donarti nel servizio delle anime, quanti, quanti ce ne sono in essa che non se ne sporcano le mani e non se ne affaticano! E quanta più profondità e accortezza, o sacerdoti, dovevate vivere i miei Sacramenti, spesso dati con tanta freddezza e nell'indifferenza, dimentichi di Chi sono, ove precipiterete?

Ah, se poteste sentire le grida dei dannati e i gemiti delle pene dei purganti, molti tornerebbero sui loro passi: a Me! Anche se vi attesto che altri, nella loro durezza, pur se vedessero un loro defunto risorto, continuerebbero a persistere nella corsa delle bramosie umane, mai appagati di arricchirsi della fame dei beni della propria affermazione, del potere o dei godimenti di ogni istinto. Quando varcherete la soglia di questa vita all'altra cosa vi rimarrà? Cosa farete? Vi guardo, e vedo le moltitudini correre, correre, affamati, mai sazi di possedere, simili alla mandria dei porci posseduti dai diavoli nel Vangelo, che corrono per precipitare nei dirupi della loro morte.

Fermatevi! Sono qui! Tornate a Me! Ponetevi dinanzi alla mia Persona: guardatemi negli occhi, ascoltate il battito del mio Cuore: Io vi dono la luce della Sapienza, di come si deve vivere, di ciò che bisogna amare e come, qual è il fine che dovete perseguire. Io vi darò il senso di ciò che è buono, vero, giusto, eterno. Lazzaro, nella sua povera sorte, era solo, e solo i cagnolini ne avevano compassione, leccando le sue piaghe, ma lo sguardo di Lazzaro contemplava, rimirava e anelava al Cielo e al Cielo è tornato! Il ricco Epulone guardava in basso, proteso al banchetto di se stesso; e al banchetto della sua carne imputridita vive! Ti benedico".

 


27 settembre 2016
"Quale strazio quando il Cielo si chiude a sé e non dà risposte, quando dopo ogni umana perdita,
Iddio rimane in silenzio! Dov'è Dio nella gravosa prova?"

"Mia piccola Maria non ti affannare, le porte si apriranno da sole. Stasera la santa Parola vi presenta la persona di Giobbe che rappresenta, nel suo stato, colui che, preda di ogni desolazione e tormento, ha perso ogni speranza. Egli ha perso la casa, la famiglia, la salute, gli amici. L'unica cosa rimastagli è il grido, il grido della sua disperazione al Cielo perché gli venga in soccorso. Quale strazio quando il Cielo si chiude a sé e non dà risposte, quando dopo ogni umana perdita, Iddio rimane in silenzio! Dov'è Dio nella gravosa prova? Il buio dell'anima è il tormento che alcuni miei mistici e santi hanno vissuto: è il grido del mio patimento al Padre quando, nell'orto del Getzemani e nel deserto, con suppliche e lacrime invoco la sua parola e il suo aiuto; e al suo silenzio l'anima geme e patisce mentre ha spazio libero il nemico.

Quando si è nella sofferenza il tempo sembra farsi eterno, non passare mai, e il dolore farsi più cocente, la luce della speranza spegnersi: come fare? Ci vuole la pazienza, la perseveranza: chiedere la fede che sa attendere, perché alla notte segue sempre il giorno, alla tempesta la quiete, alla morte la resurrezione; sempre il male non ha mai l'ultima parola. La prova è il tempo in cui viene scavato il terreno dell'anima alla sua profondità, e lo scavo fa male ma feconda perché ne nasca un ricco e abbondante raccolto. Sembra che Io non vi sia vicino, ma Io sono più che vicino: sono con voi, e con voi grido verso l'Eterno per far si che giunga in fretta la sua Mano soccorritrice e provvidente; ne scendano piogge copiose di manna di grazie sulla terra. È il tempo più prezioso, più fecondo! É il tempo in cui Dio sta lavorando. Ti benedico".

 


29 settembre 2016
"Quante sono le chiese che, terminata la Santa Messa, recitano la supplica a San Michele?"

"Mia piccola figlia, tanto timorosa e tremante, Io sono con te, ma più che dirtelo, come fartelo credere? Proprio non ce la fai a non aver paura. Sappi però che le porte si apriranno da sole, devi avere pazienza. Oggi la Chiesa celebra i Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, che s'innalzano imponenti come montagne maestose intorno al trono dell'Eccelso, che si erge su di Essi nel suo trionfo e nella sua magnificenza. Essi, nella loro bellezza e nella loro gloria, sono tanto grandi quanto umili e buoni, non hanno disdegnato, nel loro potere, nella loro superiorità, di porsi a servizio degli uomini, ubbidienti al Volere dell'Altissimo: si fanno servitori dell'umanità e servitori di Dio, pronti e solerti ad ogni suo cenno.

Quanto operano, cercando di combattere e liberare le creature dai demoni, di aiutarli al cambiamento nella conversione al bene, di aiutare, sostenere e salvare dai loro mali fisici e spirituali! E perché, direste, pur dinanzi a sì tale opera di liberazione di essi, ancora tanto sfacelo, tanto degrado nel mondo? Se gli uomini fossero sinceri, volessero autenticamente cambiare, se invocassero, pregassero sempre i Santi Arcangeli, fiduciosi del loro intervento, quanto maggiormente potrebbero! La Gloria del Cielo scenderebbe a vivere sulla terra! Quante sono le chiese che, terminata la Santa Messa, recitano la supplica a San Michele? Che pongono una statua all' entrata e la onorino in sua difesa? Quanti sacerdoti fanno esorcismi di liberazione, implorando anche nelle benedizioni, l'intervento di San Michele? E quanti i sacerdoti, i catechisti, gli operatori nell'educazione che pregano San Gabriele perché ponga sulle loro bocche la Parola giusta fusa nello Spirito Santo che aiuti ad incarnarsi nelle persone? Quanti i medici, i sanitari, ecc. che pregano San Raffaele che porti loro soccorso nella giusta diagnosi, nella buona cura, nel sanare il malato nel corpo e nello spirito?

Figli miei, fatevi amici i Santi Arcangeli, pregateli ogni giorno, portateli con voi nelle Sante Messe, ed offrite ad Essi di cuore ciò che potete. Nella vostra offerta essi vi saranno accanto, aiutandovi durante il tragitto dell'esistenza, al vostro transito, al vostro giudizio, nella loro intercessione. Ti benedico".