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Ave Maria!
6 luglio 2015
"Nella povertà dei piccoli c'è il vuoto di sé,
e nel vuoto Iddio ricolma dei suoi beni e vi compie le sue
opere"
"Mia piccola Maria, vai a confessarti per lavare le ombre
depositate nella tua anima. Stasera nel vangelo Iddio
ricerca l'umiltà, cerca con il lumino gli umili in questa
notte oscura sulla terra. Non ricerca, non celebra i dotti,
le potenze, non perché esserlo sia peccato, ma perché l'uomo
se ne appropria, ne diviene prigioniero, se ne fa suo dono,
ed entra l'orgoglio. Nella povertà dei piccoli c'è il vuoto
di sé, e nel vuoto Iddio ricolma dei suoi beni e vi compie
le sue opere.
Questo luogo ove ti ho portato è segno del tramonto della
vita dell'uomo: tempo di grazia è la vecchiaia, e la
malattia è tempo di purificazione che non è dato a tutti.
Queste anime che tu vedi presenti, che pur hanno peccato
nella loro vita, oggi si aggrappano alla fune della mia
Misericordia, ed Io li abbraccio per condurli all'eterna
giovinezza del Cielo. Solo coloro che sono umili sanno
accogliere la vecchiaia, la malattia, il tempo di
purificazione che diviene per essi trasformazione verso
l'essere spirituale che Io voglio; e quanto maggiormente si
fanno umili e abbandonati tanto più Io li vedo non nella
loro tarda età, ma piccole creature.
Siete stanchi, figli miei, siete oppressi? Io sono la
Veronica che vi asciuga il volto dalle lacrime e il sudore.
Io sono il Cireneo che passa e viene a sostenervi la croce.
Sono la Madre Addolorata che vi accompagna e vi conduce in
una via che è consolazione, coraggio, grazia. In tutte le
età Io ci sono, ma in particolare nella fragilità degli
ultimi anni. Sono accanto, nella mia tenerezza, per condurle
ove, non c'è più solitudine, nè incomprensione o malattia,
né il timore della morte che accompagna con la sua angoscia
ogni giorno che giunge al suo tramonto. Ecco, Io dirò:
"Guarda, figlio, il mio Giardino ove è solo l'eterno
godere!". Ti benedico". |
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