Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Aprile 2011

A chi mi ha amato nei miei dolori e nel dolore della Madre mia,
Io dono la Risurrezione

 

 

 Ave Maria!

 

1 aprile 2011
venerdì della III Settimana di Quaresima
"L'Amore vi rende santi; e santificandovi, vi fate santificatori"

"Mia piccola Maria, stasera vi richiamo al primo Comandamento: "Amerai il Signore Dio tuo con tutte le tue forze!". Amerai in pienezza questo Amore che è il principio e la fine: è il compendio della fede. Ma mi amano?...E quanto mi amano?... Io chiedo il pensiero pieno di Dio, il cuore colmo del suo ardore, l'agire nel suo fine, poiché solo quando il pensiero, il cuore, e l'agire è condito, irradiato, ed è adornato dell'amore divino, esso santifica la vostra opera, la vostra offerta, la vostra persona. É nell'Amore che voi vi santificate, è nell'Amore che, ciò che compite, acquista ed ha valore. L'Amore vi rende santi; e santificandovi, vi fate santificatori. Siete come coloro che assorbono la luce e ne sono poi portatori e, come fiaccole accese, date luce e illuminate. Simile al fuoco, che arde e sparge il suo calore, simile all'incenso che riceve il profumo da Dio e ne sparge; incensa con il suo profumo di santità.

Non mi posticipate! Non vengo amato, o amato poco, e ciò perché le preoccupazioni del mondo prevalgono, il pensiero e gli affanni con la loro agitazione, e ugualmente gli affetti, che spesso divengono idolatria e sono distruttivi. Dal demonio tutto viene ingigantito ed esasperato per far sì che il vostro agire cada nelle colpe. Nell'amore pieno di Dio voi siete felici; solo in esso sarete saziati."... Il Signore vostro vuole la felicità dell’uomo nella sua pace e, pur nella sofferenza della croce vissuta, vi offre la Grazia che ha acquistato in sé l’amore divino: la creatura ne gioisce ed assapora in sé il senso della sua esistenza e del suo dolore, dato che ha ricevuto in sé quell’amore che lo introduce alla sua perfezione eterna. Ti benedico".

 


3 aprile 2011
IV Domenica di Quaresima
"Chiedete Luce! Venite a Me"

"Stasera il Vangelo vi chiama a vedere la vostra oscurità, a richiedere, a ricercare la Luce, a chiedere sempre più la Luce mia. Il cieco del Vangelo invoca il mio aiuto per essere risanato ed avere la vista, ed Io, negli elementi naturali del fango e della saliva vi infondo l'Alito mio santo, che dà salute e santità, di cui tutta è pervasa la mia Persona, Farmaco di ogni male. Esso è un miracolo che si compie perché sia di testimonianza ad una conquista di luce che possa pervadere l'anima sua, e sia così di testimonianza per lui e per le altre creature.

Dinanzi al mio incontro, quando gli dico: "Credi tu nel Figlio dell'uomo?", al suo "credo!" e alla sua adorazione, egli viene pervaso da una fede che cresce e che si irradia della mia Luce perché l'interezza del suo essere ne sia illuminata a santità. Il cieco riceve la Luce dello Spirito.

Dinanzi ai figli di questo tempo, così oscuro, che brancola nel buio di un tunnel e a tentoni ne cerca l'uscita e, non vedendo, non ricevendo luce, non comprende il cammino, non sa intendere i percorsi della strada, non ne comprende più il senso e non sa riconoscere più il buono dal cattivo e il perché del suo andare: è notte, e cade nei precipizi… Chiedete Luce! Venite a Me che, anche negli ingredienti naturali, già creati nella vostra pochezza, scende l'Alito dello Spirito Santo, che ne dà santità e nella rettitudine del vostro operare, è medicina che può risanare tutti i mali. Sarete così luce, darete luce alle anime, luce che illumina il cammino. Per quanto sia gravosa la croce e penoso ciò che vivete, la mia Luce la illumina, la rende radiosa; e nella misura in cui credete e vi abbandonate a Me, voi ricevete luce, vi fate luce! Nella misura in cui cresce la vostra fede, voi siete Luce che cresce e illumina. Ti benedico".

 


4 aprile 2011
lunedì della IV Settimana di Quaresima
"Adorate! E vi farete canali che conducono
i miei raggi di salute sull'umanità"

"Mia piccola Maria, ecco, Io vengo al mondo per ricreare tutte le cose. Nasco per ridare creazione a ciò che è stato creato, infondendo la mia Vita. Il Padre Santissimo ha creato la materia e vi ha infuso il suo Spirito, perché ne prendesse vita. Io vengo per far nascere l'uomo alla Grazie: per trasformare la fisicità in Spirito. Offro la mia Nascita umana e il mio Sangue, perché esso infonda nuova vita, la creazione si evolva e si trasformi: perché dal male si faccia bene, dalla terra si faccia Cielo, la materia si faccia spirito. Vengo per far nuove tutte le cose, a portare Vita.

Dinanzi al funzionario nel Vangelo, che mi chiede guarigione per suo figlio, egli si espone alla mia presenza e ne riceve i suoi benefici effetti: "Tuo figlio vive!". Dinanzi a Dio, davanti a Me, voi siete alla presenza della potenza infinita che irradia Energia massima, più forte della esplosione atomica, che conoscete moltiplicata all'ennesima potenza. Così come gli atomi s'irradiano, così il Signore emana e diffonde la sua Energia di amore, salute, e santità.

Venite a Me nell'Adorazione Eucaristica, ove Io sono. Ed, esposti ai suoi semplici effetti, pur non vedendo, voi ne ricevete l'Amore, la salute, la santità. Ma quanti vi accorrono? Quante sono le anime: sacerdoti, religiosi, i cristiani che ne prendono i vantaggi e il bene? Sono rimasti così pochi!... Quando si ama si rincorre l'amato e si gode della sua presenza, e anche il tempo è sempre breve con lui. Se non si viene a Me, o così poco, è perché non mi si ama: più si accorre all'Adorazione, tanto più si divulga e si diffonde il Bene di Dio, come i raggi solari sull'intera terra, portando sanità nel corpo, ma ancora più nella Grazia.

Sicché Io torno a dire, come al funzionario: "Tuo figlio vive!". E quando voi dite: "Ho pregato molto, ma mio figlio è morto…!"… Figli miei, non si muore con Dio, non ci si ferma al tempo mortale. Voi andate a pregare ed onorare i vostri cari nei sepolcri di ossa ormai inaridite e corpi che si decompongono; ma essi vivono in un tempo che non ha età, o per la salvezza o per la dannazione.

Pregate Me, venite a Me! Chiedete vita e vi sarà data. Adorate! E vi farete canali che conducono i miei raggi di salute sull'umanità. Io, tramite voi, dico: "Figli miei, vivete!". Se avete pregato, se vi siete infusi della mia Presenza, ancor torno a dire: "Tuo figlio, sta certo, vive!". Poiché da chi potete ricevere sanità, sia la natura, le creature e ogni cosa creata, se non da chi ne ha acceso l'esistenza, se non dal suo Creatore?".

 


6 aprile 2011
mercoledì della IV Settimana di Quaresima
"Quanti, pure sacerdoti e religiosi, dicono di seguirmi,
eppure non mi conoscono, non mi vivono!

"Mia piccola Maria, stasera la mia Parola vi invita a credere in Me, alla mia Persona. Chi cerca Me trova il Padre e lo Spirito Santo. Ecco, Io vengo per compiere le opere del Padre mio, per essergli di testimonianza: Io e il Padre siamo la stessa cosa, e chi conosce Me conosce anche l'intimo suo e dello Spirito. Eppure molti dicono di credere in Dio: e quanti, pure sacerdoti e religiosi, dicono di seguirmi, eppure non mi conoscono, non mi vivono! Essi sono lontano da Me e dal mio Spirito. Non mi conoscono e non mi amano poiché non si tuffano ad abbeverarsi al mio divin Cuore, non si inebriano della mia Santa Umanità, non vanno alla ricerca dei miei Sentimenti e, non amandomi, come possono dire di seguire Dio, di conoscerlo, di viverlo?... Iddio Padre, nella sua Visione, nella sua Essenza di ciò che è, non vi è possibile conoscerlo, dato che non ne avete la facoltà nella vostra dimensione umana; ma vi è stato dato suo Figlio che, facendosi simile a voi, vi offre, attraverso di Sé, la possibilità della sua conoscenza e di farvi parte del suo Amore, del suo Pensiero, della sua santità, dei suoi sentimenti, dei suoi desideri, e di vivere e provare nel cuore ciò che il Signore prova.
Come è possibile ciò?... Facendosi umili, attraverso la sincera scoperta di Me e con l'adesione a Me, facendovi attenti alla mia Parola, non anteponendovi al Signore Dio vostro. Ecco, è simile all'immagine dello specchio: se non rimirate solo che voi stessi in esso, ad esso siete fermi per tutta l'esistenza, e mai appagati di ciò che siete, e non potete vedere altro… Ma se alla vostra persona voi riflettete l'Immagine di Cristo, ne prendete i lineamenti, ne portate le sembianze, i modi e i sentimenti d'Amore; voi ne acquistate così il sale della sua conoscenza, della sua santità, e ne salate poi ovunque, riflettendo, in voi e da voi, l'Immagine vissuta del Signore Gesù, del Padre, e dello Spirito Santo. T benedico".

 


7 aprile 2011
giovedì della IV Settimana di Quaresima
"Mai come in questo periodo storico l'umanità vive l'idolatria"

"Mia piccola Maria, stasera la mia Parola vi richiama alla mia adorazione. Mai come in questo tempo, si è vissuta l'idolatria, mai come in questo tempo…! Sin dai tempi più antichi gli uomini hanno idolatrato dèi in tutte le forme di bestie o persone per averne vantaggi, per usufruire poteri, per far sì che gli dèi si facessero disponibili ai loro desideri e alle loro esigenze, contraccambiando di ciò che erano povere creature. Molti di questi hanno sacrificato animali e persone alle molteplici divinità perché non hanno saputo seguire l'unico vero Dio, che chiedeva loro la via della Legge e della Carità.

Ma mai come in questo periodo storico l'umanità vive l'idolatria, un tempo nel quale sussiste l'apostasia, il rifiuto del Signore Iddio, perché l'uomo vuole farsi egli stesso dio, cerca persino di sfidarlo nel sondare e avere potere sulle origini della creazione della vita e, nello stesso modo, il potere di poterla spegnere. Si fa dio della creazione nel dissacrarla e farne consumismo per sé, usa le cose create e le creature, gli affetti per farne un uso che consuma, e rinnega il dono che vi viene dato nei beni del Signore. Ciò accade più di quanto crediate per coloro che si danno a satana, offrendo le loro anime, e firmano così la loro condanna, pur di avere potere, salute, vita lunga, per avere vantaggi e superiorità, ricchezze ed anche poteri soprannaturali, che satana infonde nei suoi adepti per portare la sua rovina nel mondo.

La Chiesa non combatte, non s'avvede della gravità di una lotta nello spirito del quale lui scaglia con le sue tenebre contro i figli della Luce, i figli che seguono, fedeli, il Maestro. Così, così pochi gli esorcisti! e spesso quei pochi, derisi e perseguitati, perché ai molti della Chiesa sfugge al loro controllo umano ai limiti della ragione che possono controllare in questo ministero e capire tante irrazionalità che temono e che vogliono sfuggire. E così si fanno, senza comprendere e per superficialità, alleati del piano di satana.

Dicono: "Si esagera con il diavolo…sono pochi posseduti!". Mentre il mondo ne è invasato, le anime vessate, tutto ne è inquinato; e anche quando il nemico lascia una certa libertà di agire e non gridano agli esorcismi, essi appartengono a lui, poiché si sono dati al diavolo e per lui lavorano. Hanno firmato con la loro anima, dissacrando così tutto il bene che Dio ha dato loro.

Questi cristiani si danno ai cartomanti e ai fattucchieri, molti si danno all'occulto e allo spiritismo; chi a guru, o a sètte, che cerca discoprire il futuro, non contentandosi di vivere il giorno dato così come gli viene offerto dal Cielo, e l'uomo, perdendo Dio, ne ricerca un altro: colui che è falso e menzognero; si ricostruisce il vitello d'oro. Si fa un dio personale secondo i suoi capricci, poiché cerca e non ha sicurezza e né fede in Me.

Amate voi, figli miei! Ponetevi nell'adorazione della mia Persona, vivendo una vita santa, per far sì che i sacerdoti si sveglino dal loro torpore e tornino a combattere e porsi alla difesa del mio popolo. Amate e pregate per strappare, più che potete, le anime a satana. Ti benedico".

 


8 aprile 2011
venerdì della IV Settimana di Quaresima
"Si cerca di uccidermi nello Spirito"

"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi indica il fatto che cercano di uccidermi. Continuamente cercano di uccidermi! Durante la mia vita pubblica attentano alla mia vita, non riuscendovi, sino a quando non giunge, non giunge il suo tempo. Sempre si è cercato di distruggere la mia Esistenza, e sin da Bambino, nella fanciullezza, nella vita giovanile, tramite persecuzioni alla mia Santa Famiglia e, attraverso di essa, si cercava di attaccare la mia Persona, sino quando l'ora predetta è giunta, e così l'Olocausto di Me stesso.

Ancora si cerca di uccidermi; ma non si può più nel fisico, nel Corpo mortale, ma si cerca di uccidermi nello Spirito. Io sono il Vivente, l'Eterno! Gioisco con i miei eletti in Paradiso e il mio Cuore pulsa e batte nei Tabernacoli. Sono presente in mezzo a voi, partecipo alle vostre vicende e ne soffro per voi. Ma ancora si cerca di distruggermi dalla vita e dal cuore degli uomini, oscurando il mio Insegnamento, dissacrando, banalizzando i miei Sacramenti. Il demonio continuamente fomenta contro di Me, oscurando le menti, e cerca di attaccare la Chiesa e la mia Persona nella Chiesa. Il demonio cerca di uccidermi, perseguitando i miei figli che mi amano e riflettono la mia Immagine. Come farmi vivere se non nei vostri cuori, amandomi?

Io sono nei Tabernacoli, ma ciò che prediligo e desidero è vivere nei figli che mi seguono ed amano; mediante essi ancora Io risorgo e faccio risorgere. Il demonio non sa: egli è l'oscurità e non ha questa conoscenza che, uccidendo un mio figlio amato, ne fa un martire, la cui morte è un bene maggiore; con Me il suo sacrificio si fa risurrezione che fa risorgere il mondo intorno a voi. Sono in lui ancora il Risorto che vive e dà vita: fa risorgere. Ti benedico".

 


10 aprile 2011
V Domenica di Quaresima
"Come a Lazzaro, così ad ognuno, chiamo per nome e dico: "Esci fuori!"

"Iddio ha il potere di dare la vita. Egli è il Motore che la crea continuamente. Egli dà vita all'esistenza fisica, vita alla Grazia, vita alla Beatitudine Celeste. Dinanzi a Lazzaro, che già è nell'oblio dei morti, Io ridono prolungamento alla sua esistenza; gli ridò vita per far sì che questo miracolo fosse a gloria di Dio, per testimoniare che Io e il Padre siamo una cosa sola, che da Lui vengo, e ne ho il medesimo potere: come Lui Io sono la Vita. Chi viene a Me non potrà morire in eterno, dato che da Me riceve bene e santità, riceve Energia vitale: l'uomo si trasforma nel mio Spirito, che dà vita per il Cielo. Voi andate a pregare nei sepolcri, e spesso credete che siano là ancorati i vostri morti, oppure che sia il nulla e niente oltre la morte sicché, dispersa con le ceneri la loro esistenza o sperduta nelle acque degli oceani o chissà in qualche altro luogo…

Figli miei, la carne muore e, come ogni elemento naturale, si decompone e si esaurisce, ma l'essere umano, differentemente da tutto, continua a vivere nell'anima che non può morire ma risorge per l'altro stato: per la risurrezione al Cielo, o per lo stato di condanna di una seconda morte, che vive morendo eternamente.

Venite a Me! Io vi offro Me stesso per risorgere nello spirito già da questa terra. Se vivete, operando nella carne, la carne porta la sua corruzione e corrompe l'anima con il suo fetore, mentre in Me, vostro Salvatore, voi vivete la risurrezione del bene e della santità, che la fa già vivere per appartenere a Dio e al Cielo.

A tutti Io voglio dare vita alla Grazia che vi fa risorgere e, come a Lazzaro, così ad ognuno, chiamo per nome e dico: "Esci fuori!". Esci dalla tua morte, esci dalla morte del peccato! Veni a Me che ti accolgo e ti ridono la bellezza della tua integrità, il profumo delle virtù. Vi fate così collaboratori del Padre…darete vita!

Così come gli sposi, nell'amore, danno vita e creano nel corpo, ugualmente nell'Amore di Dio voi, uniti a Lui, date vita alla Grazia dei vostri fratelli: li aiutate ad uscire dai loro sepolcri e vivere. Non si risorge da soli. La propria risurrezione dà vita ad altri. Quanti amici grati troverete in Cielo…! Ti benedico".

 


11 aprile 2011
lunedì della V Settimana di Quaresima
"Io vi chiamo ad aiutare il fratello che sbaglia e non a colpirlo"

"Stasera nel Vangelo grido: " Scagli la prima pietra chi non ha peccato!". Voi siete subito pronti a giudicare, a dettare sentenze di condanna, a puntare il dito verso l'altro che sbaglia, mentre voi vi giustificate, anche per i peccati gravi, dato che vi amate, pur se vi amate male. La vostra cecità spirituale non vi fa vedere l'altro come fratello, come figlio; se voi l'amaste similmente al Padre vostro, che lo ama da figlio e cerca continuamente il suo bene e di salvarlo, il vostro cuore si plasmerebbe a misericordia. Voi forse non gettate le pietre per lapidare, ma le vostre condanne sono spesso dure come macigni e colpiscono la persona fino a farla morire dentro e screditarla al mondo. Mentre Io vi chiedo di guardare, ancor prima, a voi stessi, a saper guardare nell'interiorità dell'anima vostra per sanare prima il vostro peccato per saper poi riprendere l'altro dal suo.

Dinanzi alla peccatrice, che sta per essere lapidata, Io vengo e distendo su di lei la mia protezione, la mia difesa, le ali della mia Misericordia non perché non abbia peccato …ha peccato! Ma con chi se non con gli stessi uomini che vogliono lapidarla? Io vi chiamo ad aiutare il fratello che sbaglia e non a colpirlo. Vi chiamo ad aiutarlo nel bene che potete, sia da vicino o da lontano, offrendo preghiere e sacrifici per lui, operando nella carità, per aiutarlo ad emendarsi e a vivere nella Legge di Dio per quanto e per quel che è a voi possibile.

Non innalzatevi subito a giudizio ma lasciate al Giudizio divino! Ecco, quelli più discriminati e attaccati sono gli indifesi e i poveri, i piccoli, ma in modo particolare i bambini e la donna. Fin dai tempi più antichi le donne vengono penalizzate maggiormente, e duri pesi vengono posti sulle loro spalle, …più gravosa è per loro la condanna, più severo il tributo da pagare… Eppure dinanzi a Dio non c'è differenza di stato sociale, di razza o di sesso. Il peccato è peccato, ed ha la stessa valenza e lo stesso peso.

Non è il Signore Dio che ha creato questa discriminazione, ma l'uomo per una questione di potere, di comodo, anche se la donna ne ha potuto usufruire per acquistare santità per lei e per aiutare a fare santi gli altri. La legge è uguale per tutti, sia per l'uomo che per la donna: è richiesta la medesima purezza, la stessa fedeltà, il retto costume.

É l'uomo che agevola certe leggi umane che non appartengono al Signore. Cosa fare quindi quando il fratello erra? Figli miei, non puntate il dito, ma aprite le mani e il cuore per aiutarlo a venire sul retto sentiero tra le Braccia del Padre Santo e al suo Insegnamento. Andate dalla Madonna: Ella v'insegna e istillerà in voi i sentimenti della Maternità: la misericordia e la compassione; poiché se venite a Me, ma il vostro cuore è così duro, cosa avete capito? Aprite i cuori e le mani per sanare i fratelli che Iddio pone sul vostro cammino. Non sono le pietre ma è l'amore e il sacrificio proprio che rinnova e salva le anime. Ti benedico".

 


14 aprile 2011
giovedi della V Settimana di Quaresima
"Ancora gli uomini mi accusano di fare e di essere promotore
di male negli eventi dolorosi che vivono"

"La mia Passione si avvicina, e ancor prima che i chiodi penetrino la mia Carne, gli uomini conficcano chiodi al mio Cuore, mediante la loro presunzione, il loro rifiuto. Io dichiaro ciò che sono: "Il Figlio di Dio", che da Dio vengo, e richiedo la riconoscenza della mia Divinità; ma essi mi accusano di essere il diavolo e cercano di uccidermi. Si dichiarano loro di essere figli di Abramo, ma Io affermo: "Abramo compiva la Volontà di Dio, e se egli mi avesse incontrato, mi avrebbe riconosciuto e accolto, dato che dal Padre provengo e sono della stessa Natura.

Gli uomini ugualmente cercano di colpirmi poiché non compiono la Volontà divina e non Lo amano. Nel suo Amore mi avrebbero amato! Credete che oggi sia cambiato? Ancora gli uomini mi accusano di fare e di essere promotore di male negli eventi dolorosi che vivono; non riconoscono la mia Divinità e il mio Insegnamento, cercano tutt'ora di uccidermi nei figli, ove Io vivo, ove vive il mio Spirito; cercano di attaccarmi e colpirmi nei Sacramenti, nell'Eucaristia, ove il mio Cuore pulsa.

Pure molti uomini di Chiesa sono così oscurati… Mi chiamano "Maestro e Signore", ma non mi amano, sono lontani da Me, dai sentimenti del mio Cuore, dato che chi mi accoglie è chi mi vive, vive nella verità del mio Vangelo: l'umiltà, la povertà, l'obbedienza, la purezza, la preghiera, la Volontà di Dio. In esso Io vivo e sono amato.

Cosa fare, anime mie? Il demonio fomenta uno spirito che è inverso al mio. Non appartiene al cuore, ma alla ragione, alla mente; non alla Verità, ma a modi di vivere umani più compiacenti; non camminano dietro ai miei passi, ma mi passano davanti indifferenti. Il demonio trova le crepe attraverso il peccato e passa: usa le creature, anche di chiesa, per limitare, per deformare, per distruggere la mia azione alla santità. Cosa fare? Fatevi miei combattenti, miei angeli, mia difesa e muraglia nel vivere il Vangelo e la preghiera, amando. Voi così riconoscerete la mia divinità e fermate la sua azione, quella del maligno: …lo fa indietreggiare, l'arresta, lo sconfigge, cosicché, vittoriosi di Me, voi fate sì che il mio Spirito viva e i miei figli mi accolgano e mi amino. É una battaglia tra le forze del nemico e i figli della Luce. Ti benedico".

 


15 aprile 2011
venerdì della V Settimana di Quaresima
"A chi mi ha amato nei miei dolori e nel dolore della Madre mia,
Io dono la Risurrezione"

"Mia piccola Maria, la tua vita è stata una piccola Passione che lava e purifica i tuoi peccati, ed Io ti giustifico. La mia Chiesa celebra, nel mondo intero, la mia Santissima Passione, il mio dolore inenarrabile, che non si è fermato al ricordo di quel tempo, ma è presente sino a quando vivrà un uomo sulla terra. La mia Passione, ricordata particolarmente in questo periodo santo della quaresima di cui la Chiesa vive e sussiste per i meriti della mia Morte e Risurrezione, da essa, trae la vita e la santità.

Io richiedo che, non solo sia meditata durante la Quaresima, ma che possa essere meditata, per quanto è più possibile, ed anche, per chi può, ogni giorno. La mia Passione è fonte inesauribile di tesori di grazie. Particolarmente lo chiedo alle anime sacerdotali e religiose. Meditate la mia Passione! Essa vi infonde i sentimenti del mio Cuore, della mia Santa Umanità e v'irrora l'anima di santità: dà forza e senso alla vostra croce. Chi medita i mie dolori sì innamora di Me: non mi sarà estraneo ma intimo mio Amico, amante dell'anima mia. La sua carità nei mie riguardi non verrà dimenticata dinanzi a Me, vostro Signore.

Voi avete avuto compassione del vostro Salvatore Crocifisso, e la carità della pietà al mio patire ricoprirà di molto i vostri peccati.

Mi sarete accanto, come quel tempo, accompagnandomi dietro le mie orme insanguinate: mi aiuterete, simili al Cireneo, a portare il peso della Croce. Asciugherete le mie lacrime e il mio sudore, che ricopre lo sguardo e il cammino. Darete forza e consolazione al mio Cuore; vi farete come le pie donne, simili a mia Madre, che mi segue e mi ama e, condividendo con Me ogni gemito, prima nella via del Calvario e poi nella contemplazione del mio morire sulla Croce. Se voi non vi siete dimenticati di Me e del mio patire, potrò Io dimenticarmi di voi e del vostro patimento? Sarò Io, il Signore Gesù, con la mia amatissima Madre, a dare sostegno, consolazione e santità nel momento della vostra agonia e dell'addio alla terra, a raccogliere il vostro ultimo respiro e vi giustificherà dinanzi al Padre mio.

Figli miei, la Chiesa celebra, particolarmente in questo tempo storico, soprattutto la Risurrezione, come unico fine; ed è vero che essa è il fine, la motivazione e la vittoria; ma vi ricordo che se non si passa attraverso la Passione non c'è Risurrezione. Se prima non si è amata, meditata, contemplata la mia Passione, e vissuta la vostra, non c'è vittoria e né Risurrezione.

Con Me che salgo al Calvario, come Me che vengo crocifisso, con Me che mi si squarcia il cuore nell'ultimo grido…a chi mi ha amato nei miei dolori e nel dolore della Madre mia, Io dono la Risurrezione: voi vi fate i risorti e aiutate a risorgere; vi fate redentivi e date redenzione. Ti benedico".

 


19 aprile 2011
martedì della Settimana Santa
"Il tradimento di Giuda si perpetua nei secoli
e scava alla mia guancia un solco profondo"

"Stasera il mio grido del Vangelo si eleva sul mondo intero: "In verità, in verità vi dico: uno di voi i tradirà!". Il tradimento di Giuda si perpetua nei secoli e scava alla mia guancia un solco profondo, sino all'osso, sicché il mio Volto si riga di lacrime per il dolore; e chi mi tradisce?... Mi tradiscono i cristiani che non vivono più il loro Battesimo, che si fanno contrari alle promesse battesimali. Mi tradiscono i religiosi, i sacerdoti, che non ottemperano più ai voti dati; e …quante creature in peccato ostinato che non si emendano! In chi insegna, professa e vive uno spirito che non appartiene al mio Cuore. Mi tradisce chi si scontra, non vive più, e rifiuta la Legge divina e si oppone al Padre: ai suoi desideri e ai suoi voleri che sono il vostro massimo bene.

Quanto tradimento… una moltitudine! Persino molta nella Chiesa…! In questo stato la piaga si fa sempre più profonda e diventa purulenta e il dolore giunge sino alle più nascoste e interne fibre dell'anima mia. Mi tradisce chi mi riceve in peccato. Io do un pezzo del mio Pane della mensa, in cui Io sono, a Giuda e in lui, in cui vive il peccato, entra il demonio, che lo porta al peggiore dei tradimenti.

Quanti figli vengono a Me nella putredine del male per ricevermi, e quale comunione può esserci tra la santità e il peccato? Ci vuole il pentimento e la confessione per lavare, e tornare ad emendarsi per il cambiamento di vita e riallacciare l'Alleanza e l'amicizia con Me. Cosa fare per riparare a tanto tradimento? Ci vuole l'amore! Nell'amore si ripara. Si ripara adorando il mio Volto Santo piagato, si ripara vivendo il Battesimo, ottemperando ai propri voti, aderendo ad una vita salda nei Comandamenti, e seguendo il mio Insegnamento nella coerenza e nella fedeltà.

Cosa si contrappone al tradimento? L'autenticità, la fedeltà, la perseveranza. E chi vi può aiutare a tanto? Andate da Colei che mi è stata così fedele in modo eroico: in mia Madre, che mi ha seguito sempre, sino alla Croce, e poi oltre. Insegnerà a voi ad essere fedeli, veraci, perseveranti, testimoni autentici di un amore vero, che sa dare un bacio sincero, adora il mio Volto per risanare lo squarcio: in questo modo la piaga purulenta si sana e si riforma alla sua originale bellezza. Ti benedico".

 


21 aprile 2011
Giovedì Santo: Istituzione della Santa Eucaristia e del Sacerdozio
"Il Cielo si ritira nel silenzio: ho bisogno di voi, figliolini cari,
non mi lasciate solo a patire!"

"Mia piccola Maria, non disperare; quando sembra che non ci sia più niente da sperare è il tempo della rinascita; quando sembra che tutto muoia è il tempo di risorgere. Stasera il grido: "Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi!" L'ho bramata, l'ho anelata, allora nell'ultima Cena con i mie Apostoli, ma la bramo, la desidero ardentemente con ognuno di voi e desidero viverla con tutte le mie creature.

E cosa è mangiare questa Pasqua con voi, se non condividere la fusione, l'unione, l'intimità, la comunione con voi, nel vivere ciò che Io ho vissuto, nel percorrere la mia Passione: morte e Risurrezione? Vivendo la vostra croce voi vi unite a Me, il Crocifisso, vivendo la fede nella mia vittoria, voi vi unite al Risorto! Perché ciò vi fosse possibile vi ho lasciato, in questa notte, doni grandi, quali: l'Eucaristia, il Sacerdozio; e non sapete, figli, con quale prezzo sono stati pagati! Mi sono costati lacrime e Sangue, Piaghe aperte e un Cuore squarciato, che grida di dolore sino al Cielo! Mi è costato un Getzemani dove combatto e patisco per voi e nella estrema solitudine: là tutte le potenze dell'inferno mi si scagliano contro, gli uomini Mi condannano, Mi perseguitano e non Mi capiscono; un Cielo che non risponde e rimane muto al mio grido, …solo! Se allora ho accettato tutto ciò, ora chiedo a voi di unirvi a Me, di non lasciarmi così solo: fatemi compagnia sostenendomi, consolandomi, ponendovi accanto a Me. Il mondo rimane freddo, indifferente al mio dolore.

Anime mie, voi, partecipando, mangiate la Pasqua con il vostro Signore. Come fare Comunione, come fare Pasqua se non adorando l'Eucaristia, nutrendovi in Grazia per quanto più vi è possibile, se non vivendo un sacerdozio santo che mi adora e mi fa adorare, se non partecipando ad un amore che da Me si dilata e condivide con il fratello? Allora si concretizza e mi testimonia. Per vivere tutto questo vi do l'esempio, vi faccio segno con la mia Persona nella lavanda dei piedi. Io, l'Umile degli umili, chiedo che viviate la virtù d'eccellenza: "l'umiltà!". Solo in essa voi vivrete bene l'Eucaristia, un sacerdozio santo, una carità vera che testimonia di Me. Ecco, la notte avanza con le sue tenebre e il suo gelo, l'oscurità invade e le forze dell'inferno si preparano a battaglia e il mondo a scagliarmisi contro; il Cielo si ritira nel silenzio: ho bisogno di voi, figliolini cari, non mi lasciate solo a patire! Chiedo il vostro aiuto, la vostra presenza amorosa. Condividendo con Me voi mangiate la mia Pasqua, voi fate Pasqua".

 


23 aprile 2011
Veglia pasquale
"Anche nei tempi che susseguiranno, di grande purificazione ed espiazione,
sembrerà che il mondo decada e si distrugga, ma…"

"Io sono il Risorto! Io risorgo anche in questa notte: su tutti gli eventi del mondo sono il Vittorioso che, pur nelle tenebre e nelle lotte con il male, che pare prevaricare, Io vinco su tutti. Sono Colui che vince sulla stessa morte; l'uomo muore nel corpo, ma con Me ha vita nello Spirito. Risorgo su tutte le realtà della terra: su questi tempi, sui terremoti e le catastrofi e su ogni tipo di male, dato che Io le ho vinte nella mia donazione e nella mia Passione; in Me le ho sofferte, patite, espiate, purgate, purificate e sanate sì da risorgere a vita nuova, una vita che più non si corrompe e muore. Io sono il Risorto e rimango a braccia aperte per accogliere i figli che vogliono e che si fermano a gustare la bellezza, l'amabilità, la Natura divina che sono, così come Pietro, dinanzi alla mia Trasfigurazione, non vorrebbero più lasciarmi e resterebbero estasiati ad amarmi per riceverne bellezza, amabilità; e la stessa Natura, che Io sono, li fa risorti, …e fanno risorgere.

Venite a Me, rimanete dinanzi a Me, e riceverete la Vita! Riceverete, come bimbi nel grembo materno, ossigeno e sangue per vivere; riceverete da Me il mio Alito Santo, il mio divin Sangue; vi trasfonderò la mia Natura divina, che non permette che voi possiate morire, ma che veniate trasformati nello Spirito di una esistenza eterna ove si gode la perfetta Risurrezione. Anche nei tempi che susseguiranno, di grande purificazione ed espiazione, sembrerà che il mondo decada e si distrugga, ma è ancora la mia Risurrezione che viene a vincere, poiché in questo patimento viene lavato tutto il male esistente per far risorgere a rigenerazione nuova.

Venite a Me, al vostro Signore Gesù! Rimarrete attaccati, fusi a Me come la colla, l'edera, la calamita… ancora di più: come le medesime vene in cui l'unico sangue vi circola, il cui battito è dello stesso Cuore. Per quanto gravi siano le situazioni, le traversie, …date a Me, che sono il Vincitore: non potete che vincere! Sembra che la vita vi renda perduti con le sue ingiustizie: Io, il Signore, le trasformo in meriti, vittoria e Risurrezione; Ti benedico".

 


24 aprile 2011
Pasqua di Risurrezione!
"Voi con Cristo gridate il grido della vittoria, vi fate liberi, e date libertà!"

"Mia piccola Maria, Io sono Colui che spezza le catene e che riporta la libertà! I tempi passano, gli uomini periscono nella loro umanità, ricchi o poveri, sconosciuti o famosi, potenti o miseri; ma Io sono Colui che rimane in eterno, che vive nella sua Risurrezione, Verità immutabile che non può essere cancellata: Evento veritiero, concreto che, nella sua vittoria, spezza sempre e continuamente la catene che il demonio forma, per ricondurre a libertà.

I discepoli di Emmaus percorrono la strada e sono oppressi dalla tristezza: si pongono domande sulla mia Persona che non riescono a comprendere, sono impauriti dalle tenebre che incorrono nel percorso del loro cammino… Quanti di voi camminano per la strada dell'esistenza senza capire il senso della loro nascita e dove vanno, cosa c'è oltre il termine di essa, e si pongono domande, hanno paura. Eppure guardate cosa accade ai discepoli al mio incontro, che mi affianca al loro peregrinare sconsolato: alla mia Parola si rallegrano e si accende il cuore, allo spezzare del Pane si illuminano, pur nell'oscurità della notte iniziata, ed hanno luce piena di Me.

Figli miei, solo se mi accogliete nel vostro cammino e vi fate a fianco a Me voi avete sapienza e conoscenza, motivazione del vostro vivere: comprendete il senso del mio Amore, che vi libera dalla tristezza e dà gioia al cuore; non temerete più l'oscurità poiché sapete che Io sono con voi e saprete ove và la via, ove vi conduce, cosa vi attende alla sua fine, cosa vi dà luce nella notte se non lo spezzare del mio Pane, vivere l'Eucaristia: che è la Carne e il Sangue mio. Carne e Sangue divino e risorto di cui vi nutrite: dà alla vostra carne la mia Essenza, la rende risorta, la prepara alla sua futura e piena risurrezione. Con Me, uniti nello spezzare il Pane mio, ma anche lo spezzare il vostro che si unisce, voi acquisite la Risurrezione; nella vostra croce voi vi fate risorti. Nel vivere la mia Parola voi vi fate risorti, nello spezzare insieme l'Eucaristia voi, risorti, spezzate con Me le catene del nemico, che cerca in tutti i tempi di rendervi prigionieri. Voi con Cristo gridate il grido della vittoria, vi fate liberi e date libertà; liberi di vivere in eterno l'amore della Risurrezione per cui siete nati, e al quale andate. Ti benedico".

 


27 aprile 2011
mercoledì dopo Pasqua
"Si fa sera per l'oscurità delle tenebre di questo tempo
così ottenebrato dal maligno"

"Ecco, il Vangelo annuncia: "Resta con me, Signore, si fa sera!". I discepoli di Emmaus mi invitano a restare con loro per trovare rifugio nell'oscurità della notte, ed Io porto loro la luce che illumina la loro tristezza, la loro sfiducia, di una luce che rimarrà per la loro intera esistenza. Ancora Io attendo che tutti mi dicano: "Resta con me, Signore, si fa sera!". Si fa sera per l'oscurità delle tenebre di questo tempo così ottenebrato dal maligno. Si fa sera negli eventi dolorosi, nelle prove e nelle tentazioni che oscurano la vostra fede. Chiedete: "Signore, resta con noi, si fa sera!".

Ah, se tutti i figli mi prendessero con sé nel proprio cuore, nella propria casa, nel percorso del proprio cammino! Di certo Io, il Signore Gesù, lo illumino; Io, il vostro Sole, darò Luce sicché non ci sarebbe più oscurità. Se la strada che percorrete è buia, si fa minacciosa, e non sapete dove andare, siate fiduciosi: con Me si fa giorno radioso e vedrete bene ove andate e cosa raggiungere. Se l'intera umanità mi prendesse con Sé Io, vostro Signore, Sole che non ha mai tramonto, darei sì tale luce a tutta la terra da entrare sin negli anfratti più nascosti, il demonio con le sue oscurità verrebbe accecato e fuggirebbe negli ambiti delle sue tenebre, nel suo regno, non vi molesterebbe più così e non avreste più timore della morte e né degli eventi e delle prove. Io con voi le vivo, ve le illumino del mio Amore. La mia luce ricoprirebbe anche la vostra ombra, sicché ovunque andiate, voi illuminate di Me: vi fate torcia accesa che apre e dà chiarore all'oscurità che s'incontra; voi mi date modo di dare luce, poiché Io guardo con i vostri occhi".

 


28 aprile 2011
giovedì dopo Pasqua
"Solo Io ho le chiavi della casa del mondo per entrare e dare la pace.
Solo Io tutto posso!"

"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo Io appaio Risorto dinanzi agli Apostoli ove i discepoli di Emmaus parlano di Me. Io varco le pareti, le oltrepasso senza passare soglia di casa, dato che sono il Risorto! Anche per voi è, ed avviene, questa Apparizione poiché Io passo attraverso le pareti della vostra anima, entro nel vostro spirito, e vivo. Però perché questo si attui c'è bisogno del vostro abbandono, della vostra accoglienza, del vostro desiderio, simili ai miei Apostoli che mi hanno accolto e ricevuto.

Io solo posso combattere e darvi forza contro questo mondo duro e ostile, combattendo contro tutte le forze del nemico e vincendolo come sempre ho vinto. Solo Io ho le chiavi della casa del mondo per entrare e dare la pace. Solo Io tutto posso: in Me vengono risolte le intere problematiche, sciolti tutti i nodi che nell'esistenza potete incontrare; ma c'è bisogno del vostro sì: al posto del dubbio ci sia la fede, al posto della difesa contro di Me l'obbedienza, al posto di una vita errata ci sia la conversione e l'accettazione ai divini Comandi poiché il Santo dei santi ove può dimorare se non in un luogo santo? Perché cerco il peccatore se non per emendarlo e condurlo a santità? Io varco tutte le porte, sondo gli abissi e scruto i cuori, oltrepasso tutte le mura; dinanzi a Me non c'è limite, non c'è nulla che può frapporsi alla mia Persona: sono il Risorto! Eppure, da Risorto, ho bisogno di voi per far risorgere, per farvi vivere. Non varco la volontà dell'uomo, non oltrepasso la sua libertà! Al vostro abbandono, al vostro consenso veritiero e totale Io entro e vivo. Nello stesso modo, come sugli Apostoli, do luce alla Sapienza delle Scritture, do il senso della mia Crocifissione e della mia Risurrezione, do luce alla vostra tribolazione e alla vostra risurrezione; solo se voi volete! Ti benedico".