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Ave Maria!
3 giugno 2016
"Verrete vagliati nella Carità! Voi mi direte: come potremo?
Lo potrete se mi riconoscerete per vostro Pastore e mi
seguirete"
"Mia piccola Maria, se tu potessi vedere
ora ciò che sarà G.! Per questo: tanta attesa e tanta
sofferenza. G. sarà un mio trionfo.
Oggi la Santa Parola ed il Vangelo mi identifica nella
figura del Buon Pastore. Io sono il Buon Pastore che
governa, cura, dà la vita per tutto il suo gregge nella
moltitudine delle greggi dell'intera umanità. Conosco
ognuna, una ad una per nome; per ogni pecora ho dato Me
stesso, e per ognuna tornerei a dare la vita. Pensate quindi
come ognuna mi è preziosa, ed ha valore: ogni anima mi è
cara. Io pongo al sicuro le mie pecore nel mio Ovile Santo,
e il mio Cuore non ha posa finché per ognuna abbia dato
tutto ciò che potevo: le intere mie energie e i doni per
portarle al Porto sicuro della salvezza.
Dice la parabola: lascio le 99 pecorelle al sicuro e vado
alla ricerca di quella dispersa; la chiamo con richiami e
invocazioni d'amore, entro nelle tenebre della sua notte per
ridarle luce, per il ritorno alla mia Casa; entro nelle
caverne più nascoste, la traggo dagli anfratti ove è ferita,
per curarla; combatto contro le bestie feroci che vogliono
divorarla. Non solo chiamo quella dispersa, ma invito le mie
pecorelle rimaste fedeli ad affiancarmi nella ricerca perché
siano prese da intenso desiderio per la loro sorella
smarrita: con Me entrino nelle oscurità alla loro ricerca,
con Me le curino dalle loro ferite, dato che Io vaglierò le
mie pecore al loro ritorno, e chiederò conto della vita data
e della loro opera. Non si potrà ritornare da sole, ma
accompagnate con la conquista di altre anime disperse, fosse
pure una sola.
Verrete vagliati nella Carità! Voi mi direte: come potremo?
Lo potrete se mi riconoscerete per vostro Pastore e mi
seguirete. E come avere questo ardente desiderio della
sorella persa? Come avere tale carità? Oggi, giorno dedicato
al mio Sacro Cuore, invocatelo! Chiedete, offrite ad Esso
Sante Messe e Comunioni, ed Io vi effonderò dell'efflusso
delle sue ricchezze e doni: vi adornerò dei tesori dei suoi
Sentimenti, di ciò che essi sono ed hanno significato, in
ciò che rappresento e sono: la lealtà, la rettitudine, la
trasparenza, la purezza, il dono di Me stesso, ecc… Vi
illuminerò della sua luce perché anche voi seguiate il mio
sentiero e il mio richiamo. Anche voi siate luce che riporta
i vostri fratelli e sorelle nel rifugio del mio S. Ovile. Ti
benedico".
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5 giugno 2016
"Io sono la Risurrezione!
Sono nato per portare risurrezione non solo
nella facoltà dell'esistenza corporale,
ma Io entro in essa
per conformarla alla mia natura divina"
"Mia piccola Maria, puoi dire a questo Padre Santo che egli
è nel mio Cuore, che Io vivo in lui, ma particolarmente è la
Mamma Celeste che travasa su di lui il suo effluvio d'amore
e la sua tenerezza che lo protegge, ed Egli lo sente. É
stato un servitore fedele nel suo sacerdozio, anche se ha
fatto degli errori dai quali si è sempre rialzato. Ora vive
della mia Grazia e del mio Amore. Ed Io sono contento di
lui.
Stasera nel Vangelo Io entro nella città di Naim ed incontro
un corteo funebre che accompagna a sepoltura un giovanetto,
figlio unico di madre vedova, che è lacerata e travagliata
nel suo dolore. In lei rivedo prefigurata l'immagine di mia
Madre: anch'Ella, vedova e Madre di Figlio unico, che vivrà
nella mia morte un dolore sì straziante, ed Io sono preso da
grande compassione, e do segno della mia Persona nella
Risurrezione che sono, e che, nella Potenza di Dio, ha
facoltà di dare la vita, di restituirla, di farla risorgere;
e restituisco questo figlio, tornato a vivere, alla mia
Parola, a sua madre, stupefatta e gioiosa. Non ho risorto
solo questo fanciullo o Lazzaro, ma molti altri di cui il
Vangelo non ne fa menzione.
Io sono la Risurrezione! Sono nato per portare risurrezione
non solo nella facoltà dell'esistenza corporale, ma Io entro
in essa per conformarla alla mia natura divina e farla
oltrepassare nella mia trasformazione in una dimensione
superiore, che va oltre questa vita, in creatura celestiale,
spirituale, divina, poiché in Me ha acquisito le proprietà
di Dio. Non si potrà più essere toccati dalla morte, né da
afflizioni e sofferenze, né dai tormenti del maligno, né dai
limiti e dalla transitorietà del tempo, dato che nella mia
Risurrezione Io vi entro, penetro, trasformo e conduco
all'infinito.
Cos'è infatti la Risurrezione se non la vittoria e il
trionfo su ciò che decade e perisce, su ciò che è scandito
da ritmi e fine, dal superare ogni male per vivere d'eterno
bene? Io entro nelle tenebre e in ogni oscurità, ed irradio
la Luce: tutto illumino, entro nella notte e riporto il
giorno, entro in ciò che è disseccato e sterile, perché in
Me venga gestito e partorito alla Risurrezione, che è
Grazia, che vince ogni peccato. Anche voi, figli miei, se
siete con Me, siete i Risorti, e come i Santi hanno potuto
far risorgere coloro che erano morti, e farli tornare a
vita, così voi potrete, e in Me voi portate la mia
Risurrezione e diffondete la mia vittoria, aiutando tanti
miei figli a risorgere nella Grazia e venire a Me. Ti
benedico".
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6 giugno 2016
"Ogni sofferenza nell'Opera mia avrà il suo pagamento eterno
nella
Beatitudine perfetta che è Dio"
"Mia piccola Maria, la polvere si deposita sulla tua anima
ed è bene che tu vada a confessarti perché s'illumini e,
nella luce piena, va spedita e chiara la mia parola. Stasera
il Vangelo vi presenta le Beatitudini che tante volte avete
ascoltato, e conoscete. E cosa sono le Beatitudini? Il mio
Insegnamento che è opposto a quello del mondo, i miei inviti
che sono contrari a quelli della terra che vi richiamano al
godimento, al rallegrarsi senza senso, all'autoaffermazione
di sé stessi; mentre Io vi chiamo Beati se violentate il
vostro io e vi rinnegate, se accogliete la persecuzione e
vivete l'ingiustizia, se vi fate pecore miti in mezzo ad una
landa di lupi. E com'è possibile che ci sia in tutto questo
la Beatitudine, se è contraria alla soddisfazione umana?
Esse, figli miei, si fanno trampolino, scala, che vi dà
accesso al Cielo, sono il tributo di voi stessi per il
riscatto del Regno. Pagate il suo biglietto con la vostra
opera che costa, e se vi è costato è perché avete lottato
per la causa del bene. Avrete combattuto per la Giustizia e
la pace, vi siete opposti al potere del nemico; e la lotta,
anime mie, è fatica, dolore: si paga, mentre chi è vissuto
nel diletto, nei piaceri della vita, non se ne è preso cura
o carica, ma si è solo sollazzato, succhiando e sperperando
i beni che offre il mondo; non ha subito molestia, non ha
patito, ma non si è acquistato il biglietto per il Regno.
Siete nati per conquistare il Cielo, non per vivere della
terra, e ogni conquista vive il suo tributo di battaglia.
"E come lo potremo?", mi direte. Io sono la schiena curva,
sono la groppa su cui pesa e si è riversata la Croce
dell'intera umanità: ognuno di voi si posa su queste mie
spalle martirizzate, e vi porto. Io vi do la forza e vi
sostengo, vi do l'agire, la capacità, lo sprone e la sua
celestiale motivazione.
Io sono con voi, Io nasco e muoio con voi: patisco, mi
rallegro con voi, lotto e vinco con voi. Io mi offro e
risorgo con voi. Siete i Beati, i Benedetti, e il vostro
pianto si trasformerà in sorriso, la vostra sete di
Giustizia sarà appagata in ogni sua sazietà e misericordia.
Ogni persecuzione avrà ogni suo diritto nella pace. Ogni
sofferenza nell'Opera mia avrà il suo pagamento eterno nella
Beatitudine perfetta che è Dio. Ti benedico".
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9 giugno 2016
"Continua la preghiera, continua a scrivere, ad offrire la tua sofferenza,
e Io penso a te"
"Mia piccola Maria, torni in te la pace! Di che ti spaventi?
Il nemico ti mette in tutte le situazioni di oppressione per
condurti a disperazione, figlia mia, ma tu sai che sei in
Dio, e non devi temere, perché è proprio attraverso la paura
che egli viene a toglierti la Grazia. In tutte le
incombenze, i problemi, le situazioni, dai a Me: dammi ogni
giorno la tua prova e Io ti dono la forza di agire e
compiere il lavoro che hai; non aver paura di perdere il
denaro, è per me carta straccia: Io te ne mando,
all'occorrenza; te li stampo in Cielo. Quando dovessi
esserne mancante puoi lamentartene con Me, ed Io giungo ad
assolverti i pagamenti. Di che hai timore? Di non essere
amata, di essere dimenticata dai tuoi figli? Il demonio li
smemora, figlia mia, ma in fondo al loro cuore c'è affetto
per te.
Come tu hai detto: "Tu pensa alle mie cose, ed Io penso alle
tue. Pure per G. vedrai: il problema si dissolverà da solo.
Nel groviglio dei tuoi affanni Io ci sono. Continua la
preghiera, continua a scrivere, ad offrire la tua
sofferenza, e Io penso a te. Cerca di vedere il positivo in
ogni cosa, pur nell'affanno e nella pena; guarda al Cielo,
alza lo sguardo: ci sono Io che ti amo tanto! Ti benedico".
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10 giugno 2016
"Figli miei, Io ho il potere di riverginizzare le vostre persone,
di dare
nuova innocenza alla mente, al cuore, allo spirito,
al
vostro operare perché torniate di nuovo a nascere in Me"
"Mia piccola Maria, i tuoi peccati ti sono stati perdonati,
sei venuta ora dalla Confessione, e ad ognuno di essi il
Preziosissimo Sangue ti riafferma il mio perdono: lava tutti
i tuoi peccati e dà sconto alla tua pena. Stasera il Vangelo
ribadisce con chiarezza: "Se hai guardato una donna con
desiderio hai già commesso adulterio nel tuo cuore". Il
peccato ha inizio dalla mente; è da lì che il demonio
fomenta per corrompere tutto l'essere: dal pensiero impuro e
malsano, in modo che si cada sempre più in un vortice che,
attuandolo nella sua concretezza, non si possa più da esso
svincolarsi; se ne rimane prigionieri sino a morirne del suo
veleno.
Oggi è tutto un inneggiare all'impurità, alla dissacrazione
del corpo. La pubblicità, la televisione, la moda, i films,
ovunque è un imperversare della pornografia, del peccato con
la sua devastazione. Persino nei miei piccoli l'innocenza è
violata. Si corrode lo sguardo, la mente, il cuore, tutto lo
spirito, e le mani s'impregnano della sua opera malsana e
malvagia che richiede per sé l'uso e il possesso dell'altro.
É per questo motivo che il Vangelo vi richiama ad essere
drastici, amputando l'organo, che vi è di scandalo: è una
similitudine che vi invita ad interrompere le situazioni che
possono degenerare, togliendo tutto ciò che inizialmente vi
conduce alla sua perdizione, prima che ne diveniate schiavi
e posseduti del suo male. Finché siete in questa terra
sempre potete rialzarvi; ci sono Io a tirarvi su!
Quante creature in questo mondo perverso non riescono a
sconfiggere, a tenere a bada la tentazione, ma Io vi dico:
"State accanto alla preghiera, invocate il mio Preziosissimo
Sangue, che discioglie le catene allusive del maligno con le
sue attrattive; andate spesso alla Confessione che vi
fortifica e vi mette le ali per fuggirne. Consacratevi ogni
giorno alla Madonna: chiedete di stare sotto il suo Manto di
Immacolatezza; il nemico, accostandovi per tentarvi, non
vedrà più la creatura, ma sarà accecato dal bagliore del
Candore di Maria, e lascerà sempre più la presa sino a
lasciarvi. Chi promulga e inneggia alla castità, alla
purezza? Chi ne vede il valore che rende dignità e sacralità
alla persona? Si cerca ovunque di banalizzare e rendere
superficiale tali virtù, di renderle inesistenti ed errate
per una pretesa libertà al piacere che distrugge
l'interiorità dell'anima nell'essere, poiché solo nella
trasparenza della sua purezza lo spirito vive, cresce, dà
vita.
Figli miei, Io ho il potere di riverginizzare le vostre
persone, di dare nuova innocenza alla mente, al cuore, allo
spirito, al vostro operare perché torniate di nuovo a
nascere in Me; in modo che possiate tornare a guardare con
lo sguardo di un bimbo che, contemplando, ammira la
bellezza, ne gode la meraviglia, dando lode al suo Signore
che l'ha creata. Il vostro sguardo si farà limpido e
trasparente, e in esso Io potrò rispecchiarmi e
riconoscermi: vi farò divenire nuove colombelle candide nel
loro volo, che s'innalzano leggere, per tornare a svolazzare
intorno al mio trono. Ti benedico".
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13 giugno 2016
"Ove c'è la Madonna, ove è pregata e amata, lo Spirito Santo si precipita:
ne è attratto e riforma la sua unità, fecondando nella sua
Grazia
e riportando numerose nascite e grande raccolto nella
santità"
"Mia piccola Maria, Noemi si riprenderà e tornerà a casa.
Ora il suo Angelo Custode la veglia costantemente ed ella
dorme nei bei sogni di un torpore celestiale. Il Vangelo di
stasera dice: "Chiedete, chiedete al Padrone delle messi che
mandi servitori alle sue messi. Come mai oggi i servitori
sono sempre meno, il loro numero è povero nei confronti
della fame che ne ha il mondo, in confronto al bisogno delle
moltitudini? Il Grembo della mia Chiesa si è fatto sterile,
non partorisce più copiosi figli consacrati al sacro e al
divino, come mai? Non è più fecondata dallo Spirito Santo.
Lo Spirito è presente: c'è! Egli bussa costantemente, ma
attende il consenso, la volontà, attende la richiesta. Il
Padre dice: "Chiedete!", e quanti ancora invocano? La
preghiera si fa sempre più esile: nelle Comunità, nei
Monasteri sono pochi quelli che pregano nell'intensità e nel
desiderio; i più si sono intiepiditi e, senza la preghiera,
lo Spirito non discende, e non c'è vita.
Cosa accade all'Annunciazione? La Madonna è presente e
avvolta nella sua orazione costante, e all'Annuncio Ella
risponde: "Eccomi!". É disposta ad accogliere: è docile,
umile, ama, e lo Spirito viene, e La feconda di Me, della
Venuta di Cristo Signore. É in questo connubio, in questa
fusione che nasce la Vita santa. Ove c'è la Madonna, ove è
pregata e amata, lo Spirito Santo si precipita: ne è
attratto e riforma la sua unità, fecondando nella sua Grazia
e riportando numerose nascite e grande raccolto nella
santità.
Oggi, quand'anche ci sia stata della preghiera che ha il
potere di allontanare il frastuono del mondo e le sue
attrattive, e di dare forza al giovane che è chiamato di
dare il suo consenso, giunge poi egli nei seminari, che
bloccano la sua ascesi e la vera conoscenza di Dio, luogo
ove ulteriormente si spegne o non si è fecondati dallo
Spirito. Non si vive e non s'infonde la spiritualità, non
c'è questa adesione ad un amore profondo verso la Madre
Celeste, che ha il dono di richiamare il Santissimo
Paraclito, affinché, infondendolo, nasca nei cuori sempre
Gesù Cristo, per farne religiosi e sacerdoti santi. Rimane
in essi solo una ricca sapienza umana. E che cosa daranno?
Cosa porteranno alle genti? Con Maria nasce un raccolto
abbondante, ritorna il rifiorire di un sacerdozio proficuo,
ricco, amante.
Vi invito ad andare come agnelli in mezzo ai lupi. Mi
direte: "Com'è possibile?". Quando si è gestiti nel Grembo
di Maria, quando si è fecondati in Lei dallo Spirito, Io vi
recinto tutt'intorno, vi proteggo, vi curo e difendo e, se
non è giunta la vostra ora, i lupi niente possono, anzi lo
Spirito in voi molti ne riporterà a bontà e mansuetudine.
Oggi in cui festeggiate Sant'Antonio, il mio grande Antonio,
che, pur nella sua breve vita, è stato la mia Parola di
fuoco, l'orante, il penitente, l'ardente braciere nel cuore
che arde, e non si è spento, che ha dato vita ad una
figliolanza che tutt'ora, in suo nome, vive ed opera, e la
sua devozione è protratta ovunque; vi viene presentato a
modello, Egli, ricolmo di Spirito, tenero amante di Maria,
in Lei si è di nuovo compiuta questa dimensione
dell'Incarnazione che mi ha fatto nascere in Lui e nelle
genti senza numero.
Pregate! Chiedete non solo per avere sacerdoti santi, ma
anche perché il vostro stesso piccolo campo sia fecondo e
fruttuoso di messi abbondanti e rigogliose, che danno un
vostro raccolto santo. Ti benedico".
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16 giugno 2016
"Amando il Padre si amano i fratelli: le mani si protendono al Cielo,
supplicandolo,
e si piegano aprendosi al prossimo nel
soccorso, nell'affetto, nella condivisione.
Ed Io dirò:
"Questa è preghiera!".
"Mia piccola Maria, la conversione dei tuoi figli avverrà,
come quando prima era inverno, e intorno solo desolazione e
gelo, e poi ecco giungere il giorno nel quale improvviso
vedete il verdeggiare dei primi steli d'erba nel suolo e i
primi boccioli fioriti sui rami che erano spogli. Bisogna
solo saper attendere e sperare. Ricorda: attesa e speranza!
Stasera il Vangelo vi presenta come va vissuta la preghiera:
nell'autenticità e con il cuore, nella verità della ricerca
di Dio, e nell'amore vivente in voi. Molti pregano
impiegando lunghi discorsi, ripetendo, simile ad una sequela
infinita le loro richieste, pensando che la lungaggine e la
ripetitività possano piegare Iddio ai propri voleri e
desideri, senza sottoporsi e desiderando di compiere prima
la sua Santa Volontà che racchiude per voi il vostro massimo
bene. La preghiera va contenuta e delimitata nelle
condizioni che vi offre stasera il Pater noster. Dovete
prima pregare per dare lode, ringraziamento, glorificazione
al Padre Santissimo a cui dovete ogni cosa, accogliendo ed
operando il suo Santo volere nell'Insegnamento dato, avere
un cuore misericordioso che perdona, distaccandovi dal male
e da ogni peccato, non facendo alleanza con il nemico, ma
cercando l'aiuto, il soccorso divino che ve l'allontana.
Se non vivete in questo stato di Grazia e se non ne siete
autenticamente alla sua ricerca come volete che iddio
accolga e accrediti le vostre richieste? Se invece voi le
ottemperate, se l'Altissimo Signore è il Fulcro, la
motivazione, la priorità nella sua adorazione della vostra
esistenza, prima pregate per dargli gloria e l'offerta di
voi stessi, ed Egli vi darà forza, amore, santificazione
della vostra intera opera, sicché orare e agire diventa un
tutt'uno, un'intensa e perenne preghiera che santifica ogni
vostra azione. Iddio penetra e incarna la vostra vita:
orazione e lavoro, carità e rapporti umani, vi passa dentro
con il suo Fuoco Santissimo per farlo suo e farne con voi
alleanza, e tutto diverrà benedetto. Egli l'accoglierà e lo
attuerà per il maggiore bene possibile. Guardate ad Elia
nella prima lettura: "l'uomo di fuoco", e perché tale?
Perché nel suo cuore vibrava l'ardore dell'adorazione del
Supremo Creatore, centro del suo esistere, divenuto orazione
vivente nel suo completo vissuto, cosicché il fare con la
contemplazione, ma persino il sonno o i l battito del cuore,
ogni respiro, si fa incenso che ama e sale a Dio.
Diventate tali! Amando il Padre si amano i fratelli: le mani
si protendono al Cielo, supplicandolo, e si piegano
aprendosi al prossimo nel soccorso, nell'affetto, nella
condivisione. Ed Io dirò: "Questa è preghiera!". Ti
benedico".
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18 giugno 2016
"Chi sono Io per voi? Mi amate? Se mi amaste, se fossi lo Sposo dell'anima
vostra,
l'amico più caro, l'amante del vostro ardore
spirituale,
voi desiderereste, anelereste avere rapporto con
Me"
"Mia piccola Maria, la Madonna raccoglie tutte le intenzioni
che presenti alla sua Celebrazione, ed accoglie anche le
tua: la consacrazione che hai fatto di te e dei tuoi cari in
Lei vive. Stasera nel Vangelo Io domando ai miei Apostoli:
"La gente chi dice che Io sia? Ed essi risposero,
elencandomi i vari profeti. Ma Io li interpello
personalmente: "Chi sono Io per voi?". Lo chiedo oggi anche
a voi: "Chi sono per ognuno di voi?". Pietro mi attesta la
sua fede, dicendomi: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio
Vivente!". Lo sono pure per voi? Dato che se così fosse Io
vivrei al centro della vostra vita: mi onorereste, sarei nei
vostri pensieri, nel cuore, nell'opera delle vostre mani,
mentre Io vedo una desolazione nel mondo nel quale Io sono
l'inesistente, il dimenticato, l'invisibile. Sì, molti
dicono di credere in Me, ma pochi realmente mi amano. Se Io
fossi l'Amore per l'umanità, questa terra sarebbe un
giardino di delizie, vivrebbe già della sua risurrezione,
mentre invece ovunque guardate si fa desolazione nella sua
tenebra di peccato che porta le conseguenze del suo tributo
di dolori.
Vedo gli uomini correre, correre, affannarsi in una corsa
senza posa, che avrà, prima o poi, la sua interruzione nel
termine del ciclo di vita decretato per ognuno, e che senza
di Me avrà perso ogni suo significato. Tutto è prioritario a
Dio: gli interessi, gli affetti, il lavoro, ogni tipo di
rapporto e realtà, ma Io, Io dove sono? Vivo in voi? Io sono
il Crocifisso: chi mi ama vive la sua croce, l'accoglie e me
la offre, e con Me redime. Io sono il Risorto: chi è con Me
è risorto e, ovunque egli vada porta risurrezione. Io sono
il Santissimo: chi mi segue ed opera in Me si fa santo e
porta santificazione.
Chi sono Io per voi? Mi amate? Se mi amaste, se fossi lo
Sposo dell'anima vostra, l'amico più caro, l'amante del
vostro ardore spirituale, voi desiderereste, anelereste
avere rapporto con Me, cercando ogni giorno tempi di
preghiera e colloqui con Me. Amereste ricevermi spesso, e
confessarvi, per rimanere nello stato di Grazia che Io
voglio; seguireste l'Insegnamento del mio Vangelo e l'amore
profuso dal vostro Maestro: in voi traboccherebbe e si
verserebbe, condividendolo con i vostri fratelli. Guardate
ai Santi che hanno sì tribolato, ma voi non conoscete anche
di quali gioie straordinarie hanno vissuto, quali esperienze
mistiche, la scoperta e la consapevolezza della pienezza di
un'esistenza che con Me colmava il cuore, dava ragione al
loro vivere e alla loro sofferenza.
Figli miei, ritornate a Me! Cercatemi, scopritemi,
conoscetemi, e mi amerete: in Cristo Signore voi ritroverete
ogni Beatitudine di una vita che darà senso e luce a tutto
il vostro operare, ai vostri rapporti, a tutto quello che vi
circonda, e vivrete, dandovene pieno significato nel mio
Amore vissuto. Cosa sarà il Paradiso se non il mio Amore
condiviso nel quale vi appagherete? Ti benedico".
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19 giugno 2016
"Nel mio Amore voi siete dissetati da ogni sua arsura,
l'anima vostra ne è
allietata e ne ha pace"
"Mia piccola Maria, ogni volta che la Madonna riceve in
riparazione al suo Cuore una Comunione, Ella esulta, ne
viene tutta sollevata, e già dimentica ogni sua offesa che
le si arreca. Il salmo stasera dice: "Ha sete di Te l'anima
mia, brama di Te, Signore!". Avete voi quest'arsura d'amore
per Me? Anelate, sospirate, desiderate di Me? Sono Io per
voi l'Amore? Chiedo agli Apostoli: "Chi sono Io per voi?". E
mi viene risposto da Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio di
Dio!". Ed Io lo sono, e come Dio e uomo non mi sono
risparmiato per voi: vi ho dato tutto di Me, la mia vita e
la totalità della mia Persona e il mio Amore. Ora richiedo a
voi il medesimo amore, quello che voi potete donare.
Come Cristo Signore non ho ricevuto su questa terra né
onori, né corone: mi è stata data una Croce, ed essa è stata
il pagamento d'amore alla vostra salvezza. Cosa siete ora
disposti a dare per Me? Voi, poveri figli peccatori, non
volete soffrire, non volete essere dono, eppure se Io, il
Signore Dio, ho patito, anche a voi è richiesto il saldo
della vostra croce; non giungerete al mio supplizio, non
avrete i dolori della mia pena, ma di certo essa porta la
sua parte di lacrime che solo vi apre e vi dona la vita
eterna. É un discorso per voi duro, per voi che vedete, e
pretendete in questa esistenza terrena la vostra
gratificazione e autoaffermazione; Io vi richiamo al suo
passaggio che è via transitoria, via di dolore, ma che
conduce alla pienezza in verità del vostro vissuto che si
rivela nella gloria.
L'esistenza già in questo mondo richiede il suo tributo. Se
volete il salario del lavoro fatto lo pagate con il sudore
della fatica. Se desiderate la gioia di un figlio si paga
con il sacrificio di dargli la vita e la sua crescita. Se
volete la condivisione e il sostegno dell'altro nei vari
rapporti ne pagate le sue difficoltà negli incontri con le
vostre diversità. Ugualmente è per la conquista della vita
eterna: richiede il saldo alla sua entrata con il biglietto
del pagamento della vostra croce. Anime mie, se mi amate, se
per voi sono l'Amore, allora l'accoglierete, la
parteciperete e la vedrete persino come un dono celeste che
vi acquista la risurrezione e la gloria. Nel mio Amore voi
siete dissetati da ogni sua arsura, l'anima vostra ne è
allietata e ne ha pace, e il vostro desiderio del Cielo,
nella speranza, è già certezza della sua conquista e della
sua glorificazione. Ti benedico".
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20 giugno 2016
"Come facilmente attaccate il fratello,
siete severi nella condanna e
pronti a colpire!
Vi fate giustizieri, siete duri e senza
pietà verso gli errori del prossimo,
ma pronti a
giustificare voi stessi!"
"Mia piccola Maria, tu ti agiti e ti affanni come Marta per
timore di non riuscire ad assolvere tutti i tuoi compiti,
anche se tutti a fin di bene. Vieni qui, figlia mia!
Distenditi sul mio Cuore. Non sai che Io posso mandare gli
Angeli a supplire alle vostre necessità, a fare il vostro
lavoro. Non ti lascio mai sola. Io vengo incontro a
districare il ginepraio nel quale ti hanno posta
nell'imbroglio fatto. Non temere, Io soccorro ai tuoi
bisogni e incombenze.
Stasera il Vangelo vi richiama apertamente: "Non giudicate
per non essere giudicati!". Il giudizio è una cancrena
diffusa e devastante ovunque. Come facilmente attaccate il
fratello, siete severi nella condanna e pronti a colpire! Vi
fate giustizieri, siete duri e senza pietà verso gli errori
del prossimo, ma pronti a giustificare voi stessi! Coprite
spesso le colpe, pur gravi, dei vostri figli, ma siete
intransigenti, aspri, senza nessuna misericordia, per
condannare l'altro. E come mai accade questo? Perché non
amate. Non amate Dio e non amate il prossimo. Lo estraniate
come un corpo nemico da voi, non partecipate al suo bisogno.
Ricordate! Se siete stati solo giustizieri è con la
Giustizia che vi rincontrerete. Se avete avuto un cuore di
misericordia, è con la misericordia che vi incontrerete e
sarete giudicati. Il difetto altrui lo vedete bene, vi è
subito palese e vi irrita, mentre coprite la coltre del male
che portate in voi, i macigni del peccato con il quale
coabitate e giustificate. Siete pronti a mettere sul podio
del tribunale, dinanzi al mondo, la colpa del fratello, a
sputare le vostre sentenze e spargere il giudizio al mondo
come le foglie alzate e sparse dal vento.
E come mai ciò accade? Perché non avete l'umiltà. Chi è
umile prima guarda sé stesso, esamina la propria coscienza e
si emenda, e poi dinanzi ad un male espressamente visibile o
dichiarato del prossimo và e si comporta come il Vangelo
dice: "Prega per lui, và ad incontrarlo e, a tu per tu, gli
parla nella verità con il cuore, per far sì che si ravveda.
Se non ascoltasse, andrà poi con altri testimoni; se pur
dinanzi a questo nuovo incontro non recepisce e non vuole
ravvedersi, lo pone nelle mani di Dio: non lo pone allo
scherno e il dileggio della gente. E non sapete che la
lingua fa molto danno: ha la forza di uccidere, e può
distruggere l'intimo? Mentre un confronto amichevole e
riservato, attuato nella carità, può riscattare il fratello,
riconquistare un amico e ricondurlo alla via del bene. Ti
benedico".
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24 giugno 2016
"Oggi la Santa Parola vi presenta la figura di Giovanni Battista, il mio
grande Giovanni! Egli nasce per essermi Precursore e
Testimone, nasce per essere Me"
"Mia piccola Maria, quel per cui preghi ed auspichi sul tuo
figliolo t'è ispirato dallo Spirito Santo. Oggi la Santa
Parola vi presenta la figura di Giovanni Battista, il mio
grande Giovanni! Egli nasce per essermi Precursore e
Testimone, nasce per essere Me. Notate come la sua venuta
sia correlata alla consacrazione divina, alla sacra
appartenenza al Signore. Essa già sussisteva, dai tempi
antichi, nella persona dei profeti, nei messaggeri di Dio,
che annunciavano la sua santa Parola che costava spesso il
dover sacrificare sé stessi, e la propria vita. La
consacrazione però di Giovanni Battista diviene la primizia
di appartenenza a Me Cristo Signore, testimonianza e offerta
in un'esistenza votata al sacrificio e allo spargimento di
sangue per la nascita, anch'Egli, della mia Chiesa e del mio
Sacerdozio. Egli mi prepara il cammino, e i discepoli: la
sua Offerta è preparazione alla mia per far sì che la terra
fosse pronta ad accoglierla.
La consacrazione al sacro non nasce solo con la persona:
essa è già presente nel Pensiero creativo del Padre
Santissimo, che forgia l'anima e le dona le attitudini, le
Grazie, i Doni, per poter attuare tale missione, ma attende
pure il vostro contributo nella preghiera e nell'Offerta,
che maggiori tale dono divino anche di voi, della vostra
opera, dato che la venuta al mondo di un consacrato a Dio,
di un sacerdote, è una grande grazia per il mondo. I
Consacrati vengono fatti discendere come Manna dal Cielo
all'invocazione di anime madri che non sono solo le mamme di
questi figli, ma anche le anime spirituali che, con la loro
orazione ed esistenza santa, richiamano, e si uniscono al
dono divino che viene a fecondare ulteriormente il grembo
materno per dare nascita a Consacrati.
Come mai tanta attesa in Elisabetta? Perché andava formata
la venuta di un Grande nel Battista. Elisabetta ardeva nel
suo desiderio di maternità e, con lacrime e suppliche,
chiedeva che Iddio visitasse il suo ventre sterile, ma
Giovanni era già presente nel suo divino Pensiero e, al
tempo giusto nasce, per compiere la sua Opera. Ancora oggi
nascono profeti, consacrati, sacerdoti al servizio del
Signore; ma come riconoscere quelli buoni dai cattivi, dai
veritieri dai falsi? Guardate al Battista: Egli è vissuto
nella Verità, senza accettare compromessi col mondo, in
un'esistenza di povertà e di privazioni, abbandonato alla
Volontà divina, vivendo in simbiosi alla mia Persona.
Quando voi vedrete vissute queste realtà, queste dimensioni
autentiche in loro, ne constaterete pure le buone opere, i
frutti santi che ne rivelano la veridicità. Tutto ciò che se
ne discosta ne è contrario: non mi appartiene o ha
dissacrato tale dono e missione. Ove Io sono nasce vita; chi
è mio, come Giovanni, porta la mia vita con la sua nascita
al bene. Ti benedico".
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25 giugno 2016
"Io vi dico però che il desiderio del Padre Eterno è sempre quello che:
finché sì è su questa terra ritornino a vivere la propria
vocazione,
la prima alla quale Iddio ha chiamato e formato:
"Tu sei sacerdote per sempre!"
"Mia piccola Maria, tua mamma è già in Paradiso, ed esulta:
vede e gode delle sue meraviglie. Prega per voi e spesso
viene a visitarvi, pur se non ve ne avvedete. Siine lieta!
Stasera nel Vangelo Io attraverso le terre della Samaria per
andare a Gerusalemme, e nel percorso del cammino subisco
incomprensioni e rifiuti: non vengo accolto, ma nella strada
Io chiamo i figli alla mia sequela: "Seguitemi!", dico, pur
se richiamo, ed evidenzio, alla radicalità della chiamata
che richiede fedeltà, perseveranza perenne e rinunce. A chi
mi dà il suo consenso Io pongo in rilievo la sua difficoltà:
persino a Me, il Signore Dio, non è dato ove posare il Capo.
La Missione richiede di perseverare e di accettare per mio
amore: durezze, rifiuti, persecuzioni; e a chi mi chiede:
"Lascia, Signore, che prima vada a seppellire mio padre", Io
rispondo: "lascia che i morti seppelliscano i morti!".
Le mie condizioni sembrano dure, ma chi mi segue deve
continuare ad andare avanti, a non fermarsi, e né tornare
indietro poiché spesso la strada che retrocede arresta il
cammino: gli affetti, gli interessi, i desideri, non
permettono poi che si avanzi e si segua la vocazione alla
quale si è chiamati. Chi si volge indietro spesso non
ritorna, e chi ha preso in mano l'aratro e poi abbandona non
è degno del Regno dei Cieli. Quanti lasciano la vocazione
religiosa intrapresa! Quanti sacerdoti abbandonano il loro
Ministero, ed a volte ricevono persino dispensa dalla Chiesa
per poter ricevere il Sacramento del Matrimonio.
Io vi dico però che il desiderio del Padre Eterno è sempre
quello che: finché sì è su questa terra, ritornino a vivere
la propria vocazione, la prima alla quale iddio ha chiamato
e formato: "Tu sei sacerdote per sempre!".
Seguitemi, figli, fidatevi di Me! Il viaggio che
intraprendete è faticoso, spesso contrastato o tribolato, ma
Io vi precedo e vi conduco alla Gerusalemme Celeste ove
sarete rivestiti della glorificazione del vostro Ministero,
o Consacrazione religiosa, di un onore celestiale e sublime,
premio della vostra fedeltà. Ancora vi invito: "Seguitami!".
Ti benedico".
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27 giugno 2016
"E non sapete quanto è duro l'attacco contro la mia Eucaristia!
Ovunque
viene dissacrata"
"Mia piccola Maria, non temere né tuo marito, né tuo figlio,
né i problemi che ti si aggravano: li hai dati a Me, ed Io
ci penso! Sono tutte impalcature, e cadranno, mentre tu con
Me rimarrai diritta, eretta, stabile.
Stasera nel Vangelo ancora vi richiamo: "Non ho dove posare
il Capo". Persino le bestiole hanno le loro tane, mentre Io
vado in cerca del mio riposo e ne trovo così poco, non solo
nei miei tempi terreni, ma tutt'ora nel mondo; il mio
Spirito vaga alla ricerca di accoglienza, di conforto, di
sostegno: non ho ancora ove posare il Capo, tanto tutta la
terra è devastata e corrotta dal peccato, l'infanzia
violata, i cristiani perseguitati! E non sapete quanto è
duro l'attacco contro la mia Eucaristia! Ovunque viene
dissacrata. Cerco i miei diletti, i miei amanti dove trovare
rifugio e conforto, e ci sono, ma sono pochi nel numero
dell'umanità. Cerco nella mia Chiesa la mia Casa, ma non vi
trovo vissuto il mio Spirito, quel che sono, e mi sento
estraneo e spodestato. Cerco la comprensione, l'amicizia,
l'adesione nei miei sacerdoti e religiosi, ma quanti fra di
essi mi sono rimasti fedeli e vivono del mio Spirito? É
talmente esiguo il suo numero!
Per questo chiamo voi, anime mie: siate le braccia ove
trovare ristoro nella vostra adorazione e servizio. Chi mi
segue sul serio e in profondità, di certo rivivrà ciò che
vive il suo Maestro; e spesso sarà come se verrà tolta la
terra sotto i loro piedi, il terreno bruciato tutt'intorno,
poiché anch'essi, alla ricerca di trovare vissuto il mio
Spirito, e il loro desiderio verrà ricambiato con la
persecuzione e l'incomprensione, e pur essi, non sentendosi
amati, non troveranno tra le creature ove posare il capo.
Ma Io vi dico: come voi consolate Me, anche Io sono pronto
ad accogliervi, ad essere le braccia sulle quali far
prendere riposo al vostro capo, e darvi nuovo vigore nel
tempo della prova e della lotta; e ancora saranno le mie
braccia a cingervi quando giungerà il dolce sonno, e poserò
il vostro capo sul mio Cuore, simile al mio Giovanni e, come
voi siete stati per Me consolazione e rifugio, Io sarò la
vostra Consolazione eterna e il diletto delle meraviglie nel
mio Cuore. Ti benedico".
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29 giugno 2016
"In ogni realtà, se amate, nel mio amore la offrirete, vi donate:
voi vi
farete Santi ed edificatori della mia Chiesa in ogni suo
giorno"
"Mia piccola Maria, Io sono con te ogni giorno: Se non ci
fossi Io a sostenere ogni tuo passo, ogni tuo respiro, tu
non sopravvivresti alla tua vita. Abbi fede nella mia
costante presenza!
Oggi la Chiesa celebra i Santi Pietro e Paolo, cardini,
travi, su cui la mia Chiesa si è edificata ed ogni giorno si
costruisce. Esempio lampante per voi per poter vivere la
vostra santità, che tutti potete divenire santi, e che in Me
ognuno ne ha la potenzialità. Essi si sono fatti Santi, ma
non sono nati tali, misere creature piene di limiti, miserie
e peccato. Pietro era sì un uomo di cuore, ma così
istintivo, grossolano, così facilmente tendente all'ira, e
vile. Paolo era sì ligio ai dettami della Legge ed
osservante, ma severo, duro, senza misericordia, e pronto ad
attaccare l'altro senza pietà, pieno di sé, e mai metteva sé
stesso in discussione. Eppure in Me, nell'ascolto,
nell'accoglienza, nell' incontro alla mia Persona, essi sono
andati oltre il loro peccato: l'hanno superato e trasformato
in santità.
E come è stato possibile? Mi hanno amato! Nell'amore si sono
dati senza risparmiarsi, ponendo nel mio Amore le loro
povere persone naturali immerse nei loro errori; e gli
stessi limiti, nel loro cambiamento, sono divenuti servizio
a Dio ed edificazione della mia Chiesa sino al martirio.
Anche voi potete farvi Santi: nessuno ne è escluso, quale
sia la chiamata, la missione, nascosta o imponente, piccolo
o grande il campo da coltivare del quale siete responsabili,
nel mio Amore voi lo santificate.
Nell'Amore si bruciano, si dissolvono le miserie umane e i
peccati si superano, dato che l'ardore mio si fa prioritario
in voi; vi dimenticate di voi stessi, i vostri progetti e
desideri così impellenti perdono importanza, e per mio amore
tutto viene vissuto: sarà il timbro, l'opera d'arte, la
firma che lo finalizza e compie. Ed è per Me che in questo
stato amante voi, sia che siate un povero ammalato su un
letto di dolore, sia una suora orante e chiusa tra le mura
di un convento, o una donna offerente a servizio della sua
famiglia tra le pareti domestiche; in ogni realtà, se amate,
nel mio amore la offrirete, vi donate: voi vi farete Santi
ed edificatori della mia Chiesa in ogni suo giorno. Forse il
mondo non vi conoscerà, sarete invisibili agli altri, non
sarete trascritti negli albi dei Santi della Chiesa, ma vi
dico che Io vi conosco: il mio amore vive in voi; e negli
albi dei Cieli il vostro nome, a caratteri d'oro, sarà
trascritto e reso palese, e dichiarata a tutti la vostra
santità. Ti benedico". |
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