Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Gennaio 2016

"I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà?
A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria?"

 

 

Ave Maria!

 

1 gennaio 2016
"Oggi celebrate la divina Maternità di Maria.
Vi ricorda che Maria, Myriam, è la Pace; lo dice il suo Nome"

"Mia piccola Maria, la pace è nel perdono, ma per far sì che abbia il suo effetto c'è bisogno che, oltre il perdono dato, l'altro l'accolga: non ci sia muro, non si faccia scudo, trincerandosi nell'orgoglio, in modo che esso possa entrare e portare la benedizione e i suoi effetti di pace e guarigione, dato che, se non viene accolta, la pace ritorna a chi l'ha donata.

Oggi celebrate la divina Maternità di Maria. Questa festa vi ricorda che Maria, Myriam, è la Pace; lo dice il suo Nome. Come mai Lei è divenuta la Madre del Signore? Ella può accogliere una grazia, sì grande per una creatura, poiché la sua interezza possiede, come un'oasi, la pace completa. Mai la sua anima è stata sfiorata da una lieve ombra di risentimento: ogni suo passo, ogni suo respiro e atto ha trasmesso amore, accoglienza e Misericordia, diffondendo ovunque pace e guarigione.

Figli miei, tuffatevi negli occhi della Madre, e chiedete a Lei la capacità di perdonare, dato che certi perdoni sono duri per le ingiustizie profonde sofferte e per le ferite che sanguinano, e che, umanamente, è difficile saper vivere e dare. Chiedete a Lei, in un percorso di preghiera, a Lei che è Madre e, come ogni mamma che tiene la sua creatura nel grembo, la nutre con il suo sangue, la fa vivere con il suo respiro e le dà sé stessa, allo stesso modo Maria vi nutrirà: soffierà in voi il suo amore, la sua accoglienza, la sua Misericordia, perché possiate dare il perdono e vivere la pace. Il perdono fa bene per prima a voi: vi sentirete riprendere vita e il fiorire del suo cammino che, nel risentimento, o peggio nell'odio, vi blocca e fa ristagnare l'anima nelle mani del nemico, che ulteriormente soffia e porta il suo danno.

Dice bene il sacerdote: molte sono le malattie fisiche, spirituali e mentali, che la mancanza di perdono e di pace apportano. Il perdono è il primo antidoto, è la medicina che cura e libera dal tormento, dà pace. Siate portatori di pace! Ti benedico".

 


3 gennaio 2016
"Anche voi siete chiamati a farvi Verbo, a divenir mie
Carni, Sangue, Spirito, battito del mio Cuore, mio Respiro"

"Mia piccola Maria, non prenderti soggezione del nuovo parroco: egli comprende, conosce e sa vedere il cuore. Oggi la Santa Parola vi porta in alto, vi fa salire, ecco: "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio". Io sono il Verbo che nasce per prendere Carne, per venire al mondo: vive e sussiste da sempre. Io sono il Verbo nella Parola, che è presente nell'eternità e che, sin dagli albori della creazione, è unita ed opera con il Padre Santissimo. Ed è la mia Parola che, nella sua energia creatrice, all'unisono con il Padre, dice: "Sia la luce, siano i cieli, siano le acque, sia l'uomo ed ogni cosa!". Ed ogni cosa è!

É la mia Parola che s'incarna per venire tra gli uomini per farsi Carne crocifissa: Parola che diviene Sangue per essere infuso e scorrere nelle vostre vene, e portare la salvezza. É mia Parola che eternamente è unita al Fuoco dello Spirito Santo, al suo Amore, per portare e diramare santità.

Anche voi siete chiamati a farvi Verbo, a divenir mie Carni, Sangue, Spirito, battito del mio Cuore, mio Respiro; e lo potete se ascolterete attenti, per incarnare in voi il Verbo, la mia Santa Parola sì da divenire Unità con il Padre, e portatori di vita, Gocce del mio divin Sangue, e per portare salvezza, unità con lo Spirito Santo: per diffondere l'amore della sua santità. Sarete con Me il Verbo che vive, opera e diffonde sulla terra il mio Regno: la terra che si eleva e si protrae alle altezze del Cielo. Ti benedico".

 


4 gennaio 2016
"Non mi avverti, non senti la mia presenza, ma ci sono.
Puoi tu vedere la materia del vento?"

"Mia piccola Maria, a volte senti un vuoto dinanzi a te: non mi avverti, non senti la mia presenza, ma ci sono. Puoi tu vedere la materia del vento? Eppure ne senti la brezza, senti battere il suo fruscìo. Puoi vedere il pensiero? Eppure ti parla e l'ascolti. Puoi vedere un sentimento? Eppure lo percepisci e lo ami ugualmente per Me: non vedi ma Io ci sono.

Stasera nel vangelo Io vengo indicato: "Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo", e gli Apostoli, al loro albore, pieni di meraviglia, mi vogliono conoscere e chiedono: "Maestro, dove abiti?". Ed Io rispondo: "Seguitemi, e vedrete!". E dove li porto? Li conduco nella piccola casa di Nazareth ove mia Madre è lì dinanzi alla sua porta sorridente, accogliente, misericordiosa, pronta ad allestire la tavola dove Io stesso servo, e sono la pietanza. La porta della mia casa è aperta a tutti ma, perché vi possiate abitare per conoscerne le intimità domestiche e goderne, dovete lasciare fuori il peccato: non possono le tenebre entrare e sussistere nella Casa della luce; non può la menzogna vivere nella Casa della Verità; non può l'odio, il risentimento, entrare nella Casa della Misericordia. Santità e peccato non possono coesistere insieme, l'una abbatterà l'altra.

Ecco, la mia dimora è anche in Cielo: Io coabito con il Padre mio e con lo Spirito Santo, ma tali altezze non possono a voi farvisi familiari e conoscerle nella loro profondità sulla terra, per questo vi invito ad andare a Nazareth, dalla Madre mia, che vi farà partecipi della mia Persona, della Sapienza e della confidenza, dell'intensità e verità del mio Cuore e, conoscendo Me e, coabitando nella piccola Casa, voi coabiterete e conoscerete il Padre e lo Spirito Santo.

Io sono sulla terra in tutte le chiese, in tutti i tabernacoli, e attendo: attendo che mi veniate a trovare, che vi poniate a tu per tu nell'intimità con Me, che consoliate la mia solitudine, che partecipiate con Me; ma quanti sono coloro che vi si portano confidenti e amorosi? Quante sono le ginocchia dei sacerdoti che così si piegano e mi ricercano?

Io sono nel cuore dei miei malati, perseguitati, oppressi, ma quanti sono i cristiani che in essi mi vengono a trovare, che si pongono a loro servizio per alleviare le mie pene e dare balsamo al mio dolore? Io sono negli innocenti: all'alba della vita e al suo tramonto, per curarla. Ma quanti sono a loro difesa e sostegno?

Figli miei, venitemi a trovare: in essi e mi troverete. Venite a cercarmi, e troverete la Casa del mio Cuore, pronto ad accogliervi, per far sì che mi possiate conoscere, amare; e ne uscirete per portare amore. Ti benedico".

 


6 gennaio 2016
"Creazione e scienza sono un tutt'uno che non possono essere disgiunte:
ragione e fede s' illuminano di sapienza nella Verità che è Dio"

"Mia piccola Maria, c'è ancora tempo, e questo è ora l'anno della Misericordia. Ecco, sono appena uscito dal Grembo di mia Madre per manifestarmi al mondo intero: non sono pegno di pochi eletti, ma vengo per tutti gli uomini. I Magi erano i saggi del tempo che venivano da terre lontane. Essi si posero in viaggio in fede ai segni del Cielo, sottoponendo l'intelletto, la ragione, e i loro cuori, al servizio della Verità, alla sua ricerca. in essa Dio si fa trovare. Studiosi cui la scienza, la sapienza è unita strettamente ai segni della natura: essa non può che esser mossa e ricondurre al suo Creatore.

Creazione e scienza sono un tutt'uno che non possono essere disgiunte: ragione e fede s'illuminano di sapienza nella Verità che è Dio. A tutti il Padre Santissimo si rivela e dà i suoi segni che vi circondano, ma non li sapete vedere e in essi riconoscermi, poiché non siete alla ricerca di ciò che è autentico; voi ponete delle coltri dinanzi per timore di perder voi stessi, i vostri beni, ciò a cui siete attaccati: al vostro peccato.

Cosa credete che Io attenda da voi: tesori degni di re, profumi eccelsi o ogni ricchezza del mondo? Io desidero le vostre persone, ciò che siete: se ponete abbandonati alle mie mani i tesori del vostro intelletto, della vostra ragione e del vostro cuore, ne sareste illuminati ed Io, manifestato a voi nella mia Rivelazione, sono presente nell'ordinarietà naturale e semplice dell'amore. Se vi fate miei doni la mia luce si riverserà su di voi e darà chiarezza al vostro spirito che vi condurrà alla mia adorazione ove riscoprirete il senso e la gioia di ogni bene. Ti benedico".

 


8 gennaio 2016
"Ma ove sono i miei sacerdoti? Io li attendo giorno e notte,
sono così pochi quelli rimastimi adoranti:
vanno da per tutto, ma non qui da Me"

"Mia piccola Maria, su tutti coloro che pregano con il cuore e si sottopongono alla Santa Volontà di Dio, Io distendo un velo di cristallo tersissimo nel quale filtra la mia Grazia che dona benedizione e Spirito Santo. Ecco, stasera il Vangelo v'interpella e vi richiama a vivere il cristianesimo vero, concreto, attivo, pulsante come il battito del vostro cuore: "Date voi stessi da mangiare!". Lo dico particolarmente ai sacerdoti: date non solo l'Eucaristia, ma fatevi Eucaristia. Nella misura in cui vi fate parte di Essa: un pane, un cibo sano, santo, voi tornate a vivere un cristianesimo che dà vita. E come lo potrete? Venendo qui alla mia presenza adoranti: Io sono simile ad uno specchio che filtra e irradia la mia Immagine, che vi forma a Me, vi offre la mia natura e ciò che sono: la santità.

Allora il sacerdote nutre, e le folle accorrono; lo capirete dal segno del loro ritorno: tornano a chiedere di essere sfamati dalle loro mille fami e bisogni. Lo vedrete anche dal demonio che torna ad agitarsi e porre persecuzioni, dato che è in atto, non un cristianesimo ristagnante, passivo, fermo, ma che si fa simile ad acque fluenti e scorrevoli che portano ovunque la Grazia di Dio e la sua salute.

Ma ove sono i miei sacerdoti? Io li attendo giorno e notte: sono così pochi quelli rimastimi adoranti: vanno da per tutto, ma non qui da Me, ove Io sono un incendio che brucia, un braciere ardente, che divampa e trabocca, e non ce la fa più a contenere tale fiamma d'amore che vuole riversarsi nei loro cuori.

E Lo chiedo anche a voi cristiani: "Date voi stessi da mangiare!". Non siate inermi e passivi come uno stagno chiuso ai suoi argini, e non scorre. Come mai tanti cuori duri alle esigenze, alle povertà dei fratelli, che agonizzano di fame nello spirito?

Venite a Me! Io sono la Carità che vuole riformarsi in voi. Quando voi avete oggetti non più funzionanti perché scarichi cosa fate? Li caricate con nuove batterie. Ugualmente voi tornate a caricarvi al mio Fuoco, alla mia Carità ardente: Io sono l'Inesauribile! Carichi di Me, voi vedrete fratelli tornare sani, floridi, e farsi anche essi cibo buono, vero, atto ad essere nutrimento per un'umanità e per una Chiesa rinnovata in Me. Ti benedico".

 


9 gennaio 2016
"Il battesimo vissuto vi conduce a maturare, nelle doglie della vita,
che vi fanno rinascere a fratelli di Gesù Cristo
e suoi degni coabitanti del Regno Celeste"

"Piccola Maria, su tutti Io stendo il mio velo di Grazia, ora sembra che tanta preghiera non porti il suo raccolto, ma Io ti dico: "Cosa ti ha sostenuto fin'ora?". Giungerà la sua maturazione, giungerà al suo compimento, e ogni cosa verrà svelata.

Stasera voi celebrate il mio Battesimo. Io sono il Battesimo: entro nelle acque e le irroro del mio Sangue che unisco alla natura del Santissimo Padre e allo Spirito Santo perché vengano santificate. Il mio Sangue, dato a voi, per far sì che circoli nelle vostre vene. Ma perché sia una circolazione fattiva, attiva, e non ristagnante, c'è bisogno anche del primo battesimo che vi offre Giovanni, il battesimo delle vostre lacrime, di purificazione, che lava la vostra natura: che la converta ad unirsi al mio Preziosissimo Sangue, che ulteriormente redime; e abbisogna del terzo battesimo: dell'offerta del vostro sangue, il sangue della vostra offerta, il sangue del vostro sacrificio nella vocazione vissuta della vostra esistenza.

Questi battesimi si amalgamano, si fondono al mio Preziosissimo Sangue, si fanno un'unica entità che attrae e vi riveste della benedizione del Padre e del timbro di Fuoco dello Spirito Santo. Ora siete in gestazione: vi state forgiando a nuova creazione; il battesimo vissuto vi conduce a maturare, nelle doglie della vita, che vi fanno rinascere a fratelli di Gesù Cristo, e suoi degni coabitanti del Regno Celeste. Ti benedico".

 


13 gennaio 2016
"É bene continuare Gocce di luce!"

"Mia piccola Maria, è bene continuare Gocce di luce! Ti verrà la risposta e il sostegno dai sacerdoti. Ecco, vedo l'umanità pervasa di tormento, malattie e mali oscuri, che si dibatte nella ricerca di ogni mezzo per potersi sanare, e non vengono a Me che sono il Medico, la Medicina e l'antidoto ad ogni male, dato che sono il Creatore che accende la vita e la spenge, ed ha il potere su di essa di ricrearla e condurla alla sua originaria bellezza e sanità.

Ai miei tempi percorrevo le strade della Palestina e risanavo le folle da ogni sofferenza: liberavo gli ossessi e gli indemoniati, davo consolazione agli afflitti perché a Me ricorrevano, ed Io su di essi posavo la mia benedizione. Se l'intera umanità tornasse a Me, dicendomi: "Signore, non vogliamo più peccare, e vogliamo seguirti", le mie mani travaserebbero di tutte le misericordie, di ogni cura. Ed Io vi domanderei: "Ov'è il vostro tormento, ove il vostro male?". Voi mi rispondereste: "Signore, in Te abbiamo trovato ogni rifugio, ogni bene e salute". Perché ci sia questa adesione cosa occorre? Ci vuole l'ascolto, l'ascolto alla mia Parola, al mio richiamo e la risposta della vostra adesione.

Nella Santa Parola di stasera Io chiamo il giovane Samuele a notte fonda varie volte, ed egli è sempre pronto al mio ascolto e all'obbedienza. Lo stesso voi, figli miei: se le genti della terra fossero così pronti all'ascolto e all'obbedienza ne formerei generazioni di profeti che espandono; e irrorerebbero Spirito Santo, e ogni mio bene.

Voi mi direte: "Signore, e per quelli che ti amano e ti seguono, soffrendo ogni pena, ti supplicano per la loro guarigione e poi non vengono esauditi? Io vi dico: "Io vivo in essi, ma Iddio opera nell'economia della salvezza comune, sostenendo e guidando ognuno, ma di loro ne fa corredenzione: essi sono il poco grano che non permette che s'invada il campo intero di zizzania, sono le sorgenti pure che non permettono che si contamino tutte le acque, sono le luci che non permettono che s'invadi d'intera oscurità il mondo. Sono Io in essi che redimo per condurre, gli altri figli che andrebbero perduti, a risurrezione.

Voi direte: "É duro questo ragionamento!". Eppure essi stessi un giorno diranno nel giubilo celeste: "É stata breve pena per un'infinità di gaudio!". E ringrazieranno il Padre e Lo loderanno perché, per così poco dolore, avranno una felicità immensa. Iddio paga da Dio!" Ti benedico".

 


16 gennaio 2016
"Cosa siete? Solo acqua! O acqua contaminata, o vino annacquato.
Comunque siate nella vostra povertà, datevi alla Madonna!"

"Mia piccola Maria, i soccorsi stanno già presso queste popolazioni. Ecco, ogni elemento sulla terra è cosa creata del Padre, ma destinata a perire, alla sua morte, per questo Iddio ha voluto darvi, oltre questa vita, il protendervi all'infinito. Pensate quanto Egli vi ama! Egli non vi ha creato solo perché siate un istante dell'eternità, ma perché diveniate eternità! E come lo potete? Trasformando la vostra natura creata in divina. E il vangelo delle nozze di Cana di stasera ne è segno. Voi siete quell'acqua naturale, semplice, che deve divenire vino, vino prezioso, eccellente, un vino ‘doc!', quello del mio preziosissimo Sangue che v'infonde divinità.

Cosa siete? Solo acqua! O acqua contaminata, o vino annacquato. Comunque siate nella vostra povertà, datevi alla Madonna! É Lei che ha in gestazione la natura umana, è Lei che vi porta in Grembo: vi cambia, vi unisce al Sangue di suo Figlio, vi incarna nella sua Parola in modo che diveniate, con Me, mio Corpo, un'unica sostanza: Unità con Dio! Ella vi riporta al Vino della Grazia divina, a vivere la Santa Alleanza che vi permette di vivere le sue Nozze senza tempo: Nozze celestiali, che vi daranno la pienezza della gioia nella perfezione del vostro essere. Ti benedico".

 


18 gennaio 2016
"Io vi invito, ancor di più, ad attuare, in modo personale e in ogni periodo, il digiuno,
per quel che potete e come potete, perché questo è un tempo storico
di sì grave peccato che ha un bisogno continuo di riparazione"

"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi attesta il digiuno che i discepoli del Battista praticavano con assiduità per una purificazione personale e per una espiazione del peccato comune, ciò che i miei Apostoli non praticavano mentre erano invece assidui ai banchetti sì da arrecare spesso scandalo. Mi si pone infatti la domanda: "Come mai i tuoi discepoli non digiunano!". Ed Io rispondo: "Si può digiunare quando è presente lo Sposo, quando si è in festa per le nozze? Sarebbero poi giunti i tempi in cui avrebbero vissuto il digiuno gravoso nella testimonianza dolorosa nella persecuzione, nelle rinunce di ogni genere.

A voi è richiesta dalla Chiesa di associarvi ai suoi tempi liturgici: pienezza di gioia nell'unirsi al Cristo Risorto, e tempo di penitenza e privazione nel Cristo Crocifisso. Ma Io vi invito, ancor di più, ad attuare, in modo personale e in ogni periodo, il digiuno, per quel che potete e come potete, perché questo è un tempo storico di sì grave peccato che ha un bisogno continuo di riparazione. Esso è un beneficio, un bene prezioso che lava dalle colpe proprie, ed è lavacro e intercessione per quelle altrui. Il digiuno si fa muro che non permette che il potere del nemico avanzi, e slaccia dai suoi legacci.

Se l'intera Chiesa digiunasse nella sua Grazia, tutti i demoni ne verrebbero cacciati. Lo dico anche per i malati, gli anziani, per coloro che sono gravati da pesanti lavori e non possono digiunare: date quel che potete, offrite ogni tipo di rinuncia, la unite al mio dolore; vi costa, e diviene offerta corredentrice e dono accolto dal Signore. Se pregate e chiedete grazia per qualcuno, unite all'orazione una vostra offerta, un vostro digiuno, ed essa otterrà il suo beneficio.

Quando la carne è piena, sazia, ed appagata dei suoi appetiti, lo spirito si assopisce, non agisce, non cresce, non attua. Quando la carne viene posta a privazione lo spirito s'innalza, s'incontra con Dio, e dal Cielo piovono le grazie. Ti benedico".

 


22 gennaio 2016
"Quanti confessionali vuoti!
E spesso le anime vanno raminghe alla ricerca di un sacerdote
che venga al confessionale"

"Mia piccola Maria, è bene continuare Gocce di luce. Andrai a parlare con il sacerdote: vedrai la strada aprirsi da sola; il resto è nelle mie mani. Sei tu che spesso te ne dimentichi. Stasera la Santa Parola vi presenta Davide. Il nemico che attentava alla sua vita gli viene posto nelle mani, ma Davide lambisce solo il suo mantello; non tocca la vita di Saul poiché egli ha onore per un consacrato di Dio. Anche Io chiamo ed eleggo i miei consacrati nei miei Apostoli e, tramite essi, tutte le future generazioni nel corso dei secoli che sarebbero venuti. Ad essi chiedo di annunciare la lieta Novella, di guarire i malati, liberare gli indemoniati, e spesso, nel corso della storia, posti nelle mani del nemico, ne hanno ricevuto, e ne ricevono, il martirio fisico e spirituale.

Oggi i miei consacrati, i miei Ministri, nella Chiesa, molti di essi, invece fanno alleanza con il nemico e, per questo, non ne vengono toccati, non ne subiscono molestia; e questo non perché non siano rivestiti ancora dell'onore del proprio Ministero, ma perché annunciano la lieta Novella non più al servizio della Verità, ma travisata e deformata alla volontà umana che dona un condizionamento menzognero alle menti.

E dov'è il servizio alla moltitudine di malati, non solo per quelli degenti a casa, ma per i malati nello spirito? Quanti confessionali vuoti! E spesso le anime vanno raminghe alla ricerca di un sacerdote che venga al confessionale. Voi non sapete quale potere di sanità ha tale Sacramento, dato che molteplici malattie hanno la loro origine da un peccato non sanato.

Ove è la liberazione dai demoni? Quanti pochi esorcisti, e spesso avversati e contrastati dalle stesse gerarchie dalla Chiesa! Quale grave responsabilità al mio Giudizio per il clero di questi tempi! Quale il compito di un mio consacrato se non quello di lottare, di operare contro il male per la salvezza delle anime? E come è possibile questo se non con una vita degna, unitiva al vostro Maestro e Signore, e con le mani colme di compassione e il cuore di partecipazione al fratello?

Fatevi santi voi, mie piccole anime, consacrati nel battesimo con la preghiera e la carità, con il vostro amore al vostro Dio, e quanti ne potrete liberare dei miei Ministri perché possano avere di nuovo lume per tornare ad operare in Me! Se non siete uniti a Cristo Signore cosa proclamerete, con quale potere sanerete e libererete? Ti benedico".

 


24 gennaio 2016
"Pure nella Chiesa: quanto contrasto o gelosia per un carisma,
anche approvato, che sia autentico, e donato dall'Alto!"

"Mia piccola Maria, su tutti Io protendo la mia benedizione. Nel vangelo di stasera Io entro nel tempio di Nazareth e srotolo le Sacre Scritture nella profezia che mi rivela e si compie in Me. Sono venuto a liberare i prigionieri, a dare un anno di grazia, la vista ai ciechi, ecc. ma alla mia constatazione, che è verità, che si realizza nella mia Persona, Io suscito solo scandalo: "Può essere compreso e accolto un profeta nella propria patria?". É sempre così anche quando i carismi di Dio si concretizzano e si attuano dinanzi allo sguardo degli uomini. Comunque ci sarà una persecuzione, un attacco, un rifiuto, e come mai questo accade? 1) Perché si crede che, ciò che è natura dell'Onnipotente, si manifesti, se non nella grandezza, nel trionfo, nella lontananza di ciò che è inarrivabile, e non rivelarsi nella piccolezza, nella quotidianità, nel nascondimento. 2) Per l'invidia, la gelosia dei carismi altrui: "Può nascere qualcosa di buono nella propria terra nativa?". Pure nella Chiesa: quanto contrasto o gelosia per un carisma, anche approvato, che sia autentico, e donato dall'Alto! E si dice o si pensa: "Come mai a lui questo dono e non a me che ne sono più meritorio?". 3) Perché l'oscurità cela gli occhi dello spirito che, chiusi completamente all'azione di Dio, danno ogni risposta umana, scientifica o di ogni irrazionalità, che non sia ed abbia ragione nel vostro Maestro.

E perché questo accade? Perché non c'è l'umiltà. É la perenne lotta del primato del proprio io che vuole regnare, e non vuole ombre su di sé. Nell'umiltà c'è il discernimento di ciò che si sente e che mi appartiene: se uno sa riconoscere i buoni frutti che di Me portano l'impronta, ne loda Iddio e lo si ringrazia, dato che egli comprende che il carisma del fratello della porta accanto, se è autentico, è vera ricchezza di salvezza per tutti, e anche per lui. Ti benedico".

 


25 gennaio 2016
"Voi avete il potere di fermare il male, l'avanzata della morte.
Ascoltate, convertitevi, amate, ponetevi in cammino, ed evangelizzate!"

"Mia piccola Maria, Io non voglio che questa legge iniqua sia promulgata. Essa va contro il mio insegnamento, contro ciò che ho creato, poiché vuole legittimare e diffondere una famiglia che, dinanzi ai miei occhi, è contro natura e contraria alla mia Volontà. Dipende però poi dalla volontà degli uomini che non venga accolta. L'Italia è ancora un baluardo, nella sua cattolicità che, dinanzi alla difesa dei principi sacri dell'unione del matrimonio, và a fermare la mia mano verso gli altri Stati che l'hanno accettata. Ma se ora anch'essa decade, chi fermerà la mia mano? La Santa Parola di stasera vi invita all'evangelizzazione: tutti siete da Me chiamati a farlo, sia che siate nel chiuso di un chiostro o tra le mura domestiche, o su un letto malato, voi potete evangelizzare.

Mi direte come San Paolo stasera: "Cosa debbo fare, Signore?". E, come rispondo a lui, vi dico: "Mettetevi in cammino". Lasciate che il vostro spirito cammini, agisca, si diffonda, perché lo spirito non può essere trattenuto dalle mura: esso và dove voi non potete giungere.

E cosa lo fa agire? Chi soffia e Lo manda lontano, Lo incrementa, se non l'azione della Grazia dello Spirito Santo? Cos'è che chiama lo Spirito, e ne muove il passo? 1) L'ascolto della Voce di Dio che vi chiama: come San Paolo che, abbagliato dalla sua luce, ascolta. Lo potete ascoltare tramite le Sacre Scritture e nell'orazione. 2) Nella conversione, lasciando la via del peccato, per porsi sulla mia strada che è quella del bene. 3) Amando, amando non solo chi vi sta accanto, i vostri cari, ma anche chi incontrate con il vostro operato. La vostra giornata sia un'offerta d'amore in ogni atto, sia che falciate l'erba del prato, o accudite un bambino, sia che facciate il bucato: ogni gesto del vostro vivere sia offerto al Cielo. Le vostre mani trabocchino di bene per i fratelli, e il vostro cuore esulti ed aneli a Dio; così il vostro spirito vola e và a diffondere la mia vita: evangelizza, dà forma e vigore a chi in prima linea parla ed opera in mio nome.

Oggi però l'umanità non si pone al mio ascolto, ma ascolta e segue la menzogna del diavolo: non si converte, preferisce il peccato, non ama che il proprio egoismo; e lo Spirito si arresta, non cammina, muore; e come può diffondersi la mia Vita? Orsù dunque, figli miei! Voi avete il potere di fermare il male, l'avanzata della morte. Ascoltate, convertitevi, amate, ponetevi in cammino, ed evangelizzate! Ti benedico".

 


28 gennaio 2016
"I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà?
A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria?"

"Mia piccola Maria, sabato ci sarà una grande manifestazione molto partecipata e, dinanzi a tanto popolo, molte menti della politica faranno dei passi indietro, ma ti dico che non passerà tempo che l'uomo precipiti al suo burrone.

Oggi la Santa Parola declama la Sapienza. Chi ha la Sapienza ha tutto. E cos'è la Sapienza? É la conoscenza di Dio, è possedere Dio, è averlo in sé stesso. Salomone posticipa e preferisce il dono della Sapienza a tutti i grandi doni che il Padre Celeste può dargli. E come averla? Il Signore si compiace di arricchirne l'umile che Lo invoca: essa è Grazia profusa dallo Spirito Santo che ve ne illumina. Mentre la sapienza umana è fine a sé stessa. La grazia dello Spirito si ramifica e si irradia ad ogni scienza: ne dà ragione e luce.

Iddio si compiace dei piccoli, dei semplici, degli umili: ad essi s'appressa e dona, confidando i suoi segreti. Ma alla superbia dei grandi, degli eruditi del mondo, Egli non può entrare, dato che è natura che non gli appartiene: non gli è più simile. Essi sono chiusi a sé, e la Sapienza divina, ancor prima della ragione, ha bisogno che sia il cuore ad aprirsi ed accoglierla per far sì che la mente si fecondi alla Verità.

Oggi voi celebrate San Tommaso, il grande Tommaso d'Aquino, che tanto ha scritto di Me. E, se ha potuto scrivere nella mia scienza, è perché era l'adorante ardente, l'amante umile del suo Maestro. Ai suoi scritti, dilatati al mondo intero, fanno riferimento i miei studiosi; ma se così Egli ha potuto è perché era piccolo nel cuore. E sebbene Egli abbia profuso tanta ricchezza, essa è solo una scintilla di Me, dato che l' intelligenza umana non mi può contenere: deve farsi spirito celestiale perché mi si acquisisca nella mia interezza.

Lo Spirito scende e riempie il cuore e la mente, non solo nel dare luce alla teologia, ma nel dare sale alle coscienze, sicché a secondo di ogni vocazione ed opera divenga mezzo di santificazione che, pur nella semplicità del proprio essere e delle proprie conoscenze, ne acquisisce in rettitudine e amore che salvifica la propria esistenza e si diviene mezzi di santificazione.

I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà? A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria? Con che si santificheranno? Guardate al Cielo ed ambite ad esso! Siate adoratori, ed Io mi rispecchio all'animo vostro: vi dono Me stesso. Ti benedico".