|
Ave Maria!
2 agosto 2014
"Non credono che il mio Pane sia divino,
che abbia il potere che vi rende creature spirituali"
"Mia piccola Maria, stasera la santa Parola e il vangelo
vi richiamano a cercare il vero cibo, il cibo che conduce
alla Vita eterna. L'uomo è sempre alla ricerca di saziare la
sua fame, ha continuamente timore di non appagarsi, alla
ricerca di alimenti. Il piccolo, alla sua nascita, per
l'istinto primordiale che possiede, ha già la boccuccia
aperta alla ricerca di cibo; ricerca che continua negli anni
per la sua crescita e per il suo mantenimento. E Iddio
dispensa generoso, mediante la natura, ogni abbondanza di
alimento; ha sfamato dalle origini moltitudini di
generazioni. Ma vi richiede di guardare e desiderare oltre,
ad un Cibo che non perisce, un Cibo che non si corrompe, ed
è il suo, celestiale e divino, attraverso la sua Parola e
l'Eucaristia. La Parola di Dio, che è Sapienza, viene
instillata come rugiada direttamente dalla bocca dell'Eterno
che vuole, come tutti i genitori, nutrire i suoi cuccioli
per formarli alla sua Natura. Vi offre la sua Carne e
Spirito nella Comunione che trasforma la vostra vita
naturale e fisica in un corpo spiritualizzato e divino: Cibo
che ha il potere dell'incorruttibilità, che vince la morte
della materia e vi offre l'immortalità. Ma non vi credono le
folle dell'umanità poiché, se così fosse, i popoli sarebbero
santi, le genti vivrebbero in pace.
Non credono che il mio Pane sia divino, che abbia il potere
che vi rende creature spirituali, che nello Spirito non
hanno limiti, né confini: acquisisce le stesse proprietà
dell'Altissimo. Prova ne è che persistono nella corsa di
alimenti che si decompongono, nei cibi avariati offerti
dagli idoli del mondo che non saziano.
Nel vangelo di stasera pure gli Apostoli sono sgomenti di
fronte al popolo che ha fame, e dinanzi a povere scorte,
eppure Io, vostro Signore, presente nella mia benedizione,
maggioro tale offerta che nutre moltissime creature.
Ugualmente, nello stesso modo, Io posso offrirvi un Pane
Santissimo e divino che cambia il vostro essere da materia
che perisce a Colui che può gridare: "O morte, ove il tuo
potere su di Me?". Con Me l'avrete sconfitta! Dico agli
Apostoli: "Date voi stessi da mangiare!". Cioè: non siate
solo dispensatori alla mia Mensa, ma fatevi Eucaristia, un
Pane buono, santo che, innestato alla santità del mio, ne
trae il massimo bene e ne acquista quel cuore pietoso che,
come Me, ama le anime, ne ha compassione; e la compassione è
attrattiva, simile a calamita: è amore che attua nella
carità il bisogno dell'altro. E richiamo voi, figli, a
divenire anche voi questo Pane santo, fragrante, cuore
compassionevole, per ricondurre altri fratelli alla Mensa
del Padre. Ti benedico".
▲
5 agosto 2014
"Sono questi i miei Insegnamenti che provocano lo scandalo
nei farisei
che danno priorità ai riti formali, a tradizioni antiche e
umane"
"Mi a piccola Maria, per queste figliole, per queste
creature che vengono violate e uccise un po' ovunque nel
mondo, ciò arreca un grande dolore al Cuore del Padre
Santissimo. L'omicidio e lo stupro è fomentato dal demonio
che s'impossessa di questi uomini tramite la lussuria e
l'orgoglio. Se tutti i figli della terra pregassero il Padre
dei Cieli, se compissero opera di prevenzione, questo non
accadrebbe. Io ti dico però che queste creature sono martiri
che hanno lavato le loro vesti nelle proprie sofferenze:
hanno vissuto un battesimo di sangue e, seppur non
cristiani, giungendo alla mia presenza, se accolgono il mio
consenso, entrano direttamente in Paradiso.
Oggi la Chiesa celebra la Madonna della neve: l'aurora della
purezza che viene ad ammantare, nella sua Immacolatezza, il
mondo, e particolarmente la Chiesa. Celebrate la Dedicazione
della basilica di Santa Maria Maggiore, che ricorda agli
uomini che anche essi devono dedicare la loro esistenza a
Dio. E come lo potranno? La Madonna ne è il segno: nella
purezza! Cosa può unire l'uomo a Dio? La Grazia! E cosa fa
ritornare lo stato di grazia? La purezza. Cosa riavvolge a
vincoli d'amore al Signore, potendone così riceverne i doni?
La purezza: la purezza nella totalità della persona. Tutto
ciò che è stato creato e appartiene alla creazione è cosa
buona. L'essere umano, ciò che è, che possiede, che vive, è
cosa buona. Quel che lo corrompe è come venga utilizzato, è
come ogni cosa venga usata: che ne porti o il bene o il
male.
É testimonianza nel vangelo di stasera: è dal cuore
dell'uomo che può nascere la corruzione, non dal suo
esterno. Sono questi i miei Insegnamenti che provocano lo
scandalo nei farisei che danno priorità ai riti formali, a
tradizioni antiche e umane, al formalismo e non alla verità
dell'essere: riti e mentalità che superano e inquinano la
medesima Legge di Dio. Forse che oggi le cose siano
cambiate? Pur tra i cristiani le tradizioni degli antenati,
l'educazione alle vedute familiari spesso superano i Dettami
divini: le stesse devozioni alle quali sono legati per
generazioni sono seguite nei loro aspetti più formali, e
osservate scrupolosamente senza però porsi in conversione,
senza cambiare il malsano agire. Forse che la devozione ha
valore in funzione solo di sé stessa, o ne dà il valore
l'unità con Dio? Unità che nasce se siete puri nel pensiero,
lontani dalla malizia nella luce della retta coscienza.
Siate puri nella lingua, lontani da maledizioni e critiche,
per dare solo benedizione. Il vostro cuore sia puro, lontano
dalla superbia e sentimenti d'idolatria, ma amanti nella
fede: le vostre mani siano pure, usate non per colpire
l'altro ma per fare il bene del fratello. La vostra
carnalità sia a fine, nel matrimonio, in un obiettivo di
condivisione ed unità di vita, di figliolanza, e non a
consumo e uso dell'altro, non a prevaricazione di uno sposo
o a uso di ciò che è personale, dato che la concupiscenza
senza ordine e fine nella carità ottenebra ogni lume
dell'intero senso e della propria coscienza.
Armatevi nella preghiera e nei sacramenti che vi fortificano
dalle debolezze. Ed anche quando doveste cadervi per la
miseria umana, ricorrete, rendete fecondo il sacramento
della Confessione che, se pentiti e sinceri, ha il potere
non solo di ridonarvi l'abito bianco della Grazia dell'anima
ma quello di rendervi sempre più forti: è curativa, vi
risana, vi ricrea. Ponetevi accanto alla Madre Santissima
che vi ricopre del suo Manto verginale: vi ammanta delle sue
Virtù, vi accresce nella fede che dà ragione, significato,
alla vostra purezza difesa. E ad ogni Ave Maria, detta con
il cuore, è un petalo di neve che da Lei discende e vi
ricopre di purezza. Ti benedico".
▲
8 agosto 2014
"La barca della mia Chiesa vacilla da una parte all'altra,
ed Io accorro per salvare"
"Mia piccola Maria, stasera la santa Parola e il vangelo
vi insegnano come riconoscere la presenza di Dio, il suo
passo che viene, il tratto della sua fisionomia. Elia non lo
riconosce nel frastuono del terremoto e nemmeno nello
strepito del fuoco, ma in un venticello soave, nelle brezza
leggera che viene ad aleggiare intorno. Iddio non è nel
frastuono che appartiene al nemico: lo ritrovate nella
soavità, nella leggerezza dell'umiltà, nel silenzio. Il
Padre Santissimo s'incontra e si fonde con l'uomo nel
silenzio. Nei tratti della quiete della sua pacatezza,
nel'equilibrio della sua natura, nella mitezza del suo
tratto, voi riconoscete che ivi è presente il Signore.
Nel vangelo Io vengo in soccorso alla barca che ondeggia tra
le onde, sballottata dalla tempesta, ove sono i miei
Apostoli spaventati. Sempre accorro all'uomo e al suo
bisogno. San Pietro mi riconosce, viene a Me con sicurezza
tra le onde tempestose ma, allontanandosi dal mio sguardo,
il vento furioso lo spaventa e decade tra le acque; solo
ritornando al mio sguardo grida: "Signore, salvami!". E il
mio braccio lo trae a salvezza. Questo mondo è sbalzato e
ondeggia nella bufera: le onde minacciose del mio nemico lo
sommergono; la barca della mia Chiesa vacilla da una parte
all'altra, ed Io accorro per salvare; ma ove mi si
riconosce, ove il richiamo: "Signore, salvaci"? Pochi cori
isolati dinanzi alle moltitudini dell'umanità! E come
riconoscermi? Nel silenzio dell'orazione, nella
contemplazione dell'adorazione, nel servizio alla carità. Lì
sono presente: c'è la mia risposta, e accorro; e le tempeste
si acquietano, i terremoti si placano, i fuochi si spengono,
e ogni cosa ha pace. Ti benedico".
▲
22 agosto 2014
"Nell'amore di Dio, nella sua partecipazione, voi ricevete e
siete nutriti
di quel bene autentico da riversare sui fratelli"
"Mia piccola Maria, stasera la santa Parola vi presenta
il profeta Ezechiele che viene posto dinanzi ad una miriade
di ossa inaridita, e il Padre Santissimo lo invita:
"Profetizza su di esse per far sì che riprendano vita!". É
lo Spirito che accende l'esistenza alla natura fisica.
L'umanità è stata creata per amore, e il divino Creatore ha
soffiato in ogni essere, in ogni uomo, il suo Spirito perché
si animasse. Lo spirito si accende e si accresce per amore:
è nell'amore che voi riavrete vita e risurrezione nelle
vostre membra che risorte sono, atte per il Regno, per la
vita eterna.
Nel vangelo, dinanzi a Me, Cristo Signore, un fariseo mi
chiede quale sia il più grande dei Comandamenti, ed Io
rispondo: il primo è: amare Dio con tutto sé stessi, e amare
il prossimo, poiché nell'amore di Dio, nella sua
partecipazione, voi ricevete e siete nutriti di quel bene
autentico da riversare sui fratelli; e nella carità
condivisa e partecipata con l'altro, voi date testimonianza,
mettete in atto, l'amore del Padre. L'uno è concatenato
all'altro, l'uno è conseguente dell'altro. Come avere questo
amore? Iddio ve ne ha dato tutti i mezzi nei suoi doni: la
santa Parola, l'Eucaristia, i sacramenti, la preghiera; in
essi voi venite corroborati del suo amore. Nutriti ad esso,
anche se doveste decadere nel peccato, ancora vi attende il
sacramento della Misericordia, che è carità che vi perdona e
vi ricrea a vita nuova. E chiedete poi a Me: "Signore,
donaci il tuo amore, ama Tu per noi, facci strumento del tuo
amore!". Nell'amore voi vi rigenerate, venite ritemprati ed
arricchiti dello Spirito che vi eleva, vi santifica, vi
rinforza per essi, vi rende atti all'eternità.
Oggi si celebra Maria Regina dell'universo. Su cosa si
edifica la sua regalità se non sull'amore? La Madonna è la
Creatura che più ha sublimato, glorificato, reso atto
l'amore di Dio nella sua fusione, nella sua vita donativa e
unitiva alla divinità e ad un amore di servizio totale nella
sua Maternità per tutti gli uomini.
É suo il giardino più bello: è il luogo più eccelso nel
Cielo poiché il più vicino, quello che circonda il trono
dell'Altissimo da cui direttamente si riveste della sua luce
riflessa e si perpetua e si rigenera di un amore infinito
che la rende una Sorgente inesauribile di Spirito che
travasa e genera vita. Ponetevi accanto anche solo alla sua
ombra, ed Ella vi rivestirà, vi nutrirà, goccia dopo goccia,
dell'amore di Dio. Ti benedico".
▲
23 agosto 2014
"Se Io fossi il Signore della loro vita la Chiesa sarebbe
sorgente ed acqua
che scorre di purezza e grazia per dissetare tutti i fedeli"
"Mia piccola Maria, il vangelo di oggi vi interpella
direttamente: "Chi sono Io per voi?". Lo chiedo agli
Apostoli, ma lo chiedo anche ad ognuno di voi: chi sono Io
per te? Un'idea? Un estraneo? Uno sconosciuto? Un Dio
lontano, oppure una persona viva, vera, concreta, una
Persona vivente? E, se tale, mi senti vicino? Mi fai
partecipe della tua vita? Mi ami? Mi hai dato il tuo cuore?
Dato che molti mi dichiarano la loro ammirazione come
personaggio storico, ma le loro strade sono lontane da Me.
Altri, pur venendo in chiesa, dicono di credere nella mia
divinità, di essere il loro Signore, ma le loro vie non mi
seguono, vanno altrove: non mi amano. Se fossi il Signore
della loro vita, il mio pensiero sarebbe nel loro, il mio
Cuore nel loro cuore, e come Me amerebbero: le loro mani
nelle mie mani, e come Me nella carità agirebbero. Se fossi
Signore della propria vita cambierebbero il modo di vivere,
di vivere la fede per essere comunione ed unità. Se la
Chiesa, di cui sarei il fulcro e la ragione, è piena di
discrepanze, di divisioni e rivalità, è perché per i molti
non sono il Signore della vita. Mi onorano con la bocca, ma
il cuore, il pensiero e le loro opere sono distanti da Me.
Essa sussiste ed è santificata per lo Spirito Santo che la
detiene e per cui le forze del male non prevarranno, dato
che, senza di Lui, dalle origini dei tempi lontani, la
Chiesa sarebbe decaduta.
L'uomo in essa mi si pone dinanzi e agisce per Me: lo
ritiene un suo potere ed un suo modo per manifestare sé
stesso, e questo accade negli ambiti più sacri. Se Io fossi
il Signore della loro vita la Chiesa sarebbe sorgente ed
acqua che scorre di purezza e grazia per dissetare tutti i
fedeli che ne riceverebbero unità e comunione, ed una mia
più profonda conoscenza. Voi mi direte: "Cosa potremo fare
perché Tu sia, diventi il Signore del nostro cuore, l'amore
e il fulcro del nostro esistere?". Chiedetemi, figli miei,
sempre, ogni giorno, nella preghiera, senza stancarvi.
Chiedetemi! E tanto più vi farete a Me vicini tanto più Io
mi farò conoscere: capirete Chi sono. Ti benedico".
▲
30 agosto 2014
"Voi direte: però è dura, Signore, andare contro la
mentalità corrente del mondo"
"Mia piccola Maria, non sono Io che voglio le guerre. Io
sono il Principe della pace. Il demonio le fomenta, e gli
uomini gli vanno dietro per avidità: quasi sempre è per
avidità. Come poterle arrestare? Ah, se tutti, almeno i miei
cristiani, pregassero con veemenza, si farebbe una cortina
di ferro che fermerebbe l'avanzata dell'aggressore! Ma la
maggior parte dei cristiani pensano in questo modo: "Sono
terre lontane, non mi tocca: cosa ci posso fare?". Se
toccasse le loro persone o le loro case come cambierebbero!
Io vi dico: non siate così certi, figli miei, poiché se il
peccato persiste e va oltre, decadono le difese, ed anche a
voi potrebbe toccare la medesima sorte.
A cosa serve all'uomo guadagnare il mondo intero se perde
l'anima sua? La santa Parola e il vangelo stasera vi
raccomandano di non seguire il pensiero degli uomini, la
mentalità corrente del mondo che è contraria a quella di
Dio. Essa porta il timbro della pedagogia di satana: pensa a
vivere una vita godereccia e vuota, non ti preoccupare, non
sacrificarti per il fratello, prendi ogni tipo di piacere
che il mondo ti offre, tanto poi non c'è che la morte! Eh,
in questa mentalità acquisita si crede di essere più furbi,
più intelligenti: di aver capito come va presa la vita.
Mentre Io, vostro Maestro, vi insegno a prendere la croce e
seguirmi, ad accogliere la sofferenza, ad occuparsi, a dare
voi stessi per l'altro; ma vi offro in cambio il mio bene
infinito. A che serve possedere tutti i possedimenti e
tesori del mondo, ogni potere e piaceri terreni se essi
hanno una scadenza: durano qualche decennio, e poi vengono
sottratti, si perdono per sempre; e cosa rimane se non gli
inferi? Invece chi mi ha seguito, chi ha accolto e onorato
la croce data, possederà il Sommo Bene e il gaudio eterno.
Che si dirà poi? Chi è stato il sapiente?...
Voi direte: però è dura, Signore, andare contro la mentalità
corrente del mondo. Ed Io vi dico: "É vero. Ma credete in
Me?". Ci sono Io a darvi forza: Io vi sostengo, vi offro il
mio amore che irradia il vostro percorso, vi copre della mia
bellezza. Io rivesto la vostra croce, do' un senso profondo
ala vostra esistenza, vi faccio conoscere l'amore vero, il
mio.
Dinanzi a Geremia stasera nella santa Parola che, stanco
della derisione, dello scherno, della persecuzione del
popolo alla sua fedeltà per Me, nello sconforto si vuole
allontanare dal mio pensiero. Cosa lo trattiene se non
l'amore, se non un ardore più grande che supera tutto ciò, e
lo mantiene aderente alla volontà di Dio ed alla sua
vocazione di suo profeta? Ugualmente voi, figli miei, Iddio
vi ha dato il bene assoluto nell'anima che possedete, che è
formata dal suo soffio divino, che la rende vitale e
immortale. Essa vale più di tutte le bellezze, le ricchezze,
le opere d'arte della terra e le sue meraviglie, più di
tutte le esistenze da vivere. Il demonio lo sa, e per questo
cerca in tutti i modi di ghermirla, di defraudarla per
portarla a sé, quale ambita vittoria, e in cambio di poche
miserie: quattro piaceri umani che decadono, beni relativi
che hanno un termine. La conduce ai supplizi eterni, mentre
Io, nella mia croce l'anima la purifico, la santifico, la
nobilito, la rendo una gemma preziosa, la cui luce supera il
chiarore della perfezione di tutti i diamanti, degna
d'impreziosire i forzieri divini: gemma di colori e profumi
celestiali, mai conosciuti, degna di essere trapiantata nei
giardini del Re, dell'Eccelso Sovrano. Giuntivi direte: "Ove
era la pena…?". Ti benedico". |
|