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Ave Maria!
1 aprile 2010, Giovedì Santo
"Bisogna vivere bene l'Eucaristia per divenire eucaristia"
"Io dono le mie Carni a tutti, a tutti le
dono. In questa notte santa voi ricordate le Cena del
Signore, che viene a darvi Sé stesso, Colui che, dinanzi al
tradimento, alle sofferenze, e alla morte, riscatta,
rispondendo nell'Amore. Amando, egli vince ogni male. Io
ricambio al disamore, dandovi l'Eucaristia; spezzo le mie
Carni sulla mensa e le spezzo sulla Croce perché sia il
nutrimento, il Pane divino che viene a trasformare il male
dell'uomo nel mio bene. Cristo vi dona la sua Vita, vi dona
l'Eucaristia. Vi fa dono del sacerdozio che perpetua la mia
Carne per far sì che Io possa vivere in mezzo agli uomini
nel trascorrere del tempo. Vi indico il mezzo per eccellenza
per vivere bene l' Eucaristia, il sacerdozio e l'amore
fraterno, che vi comando di vivere fra voi; lo potete
nell'umiltà e nel servizio.
Lavando i piedi agli apostoli ve ne faccio segno: "Se Io, il
vostro Maestro e Signore, faccio questo, quanto più voi
dovete lavarvi i piedi gli uni agli altri!". Solo
nell'umiltà c'è il servizio, solo nell'umiltà c'è l'ascolto,
c'è l'adorazione, la profonda fusione nell'intimità del
cuore, in un dialogo di confidenza con Dio nella Comunione.
Se c'è questo aspetto vissuto, voi potete vivere bene il
servizio tra i fratelli, saprete veramente amare.
Questa è la dimensione primaria e fondamentale.
Nell'Eucaristia ricevuta voi venite poi nutriti
ulteriormente all'umiltà, al servizio, all'amore, per farvi,
voi stessi, quel Pane Santo che si spezza, che spezza il
proprio cuore, la sua vita, il suo tempo, la sua persona per
essere eucaristia per gli altri. Questo vuol dire "Fate
questo in memoria di Me!". Bisogna vivere bene l'Eucaristia
per divenire eucaristia. Ti benedico".
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2 aprile 2010, Venerdì Santo
"Vi ho riscattati nell'ardore di un dolore estremo"
"Oggi la Chiesa celebra la mia Santissima
Passione. Oggi lo sguardo s'innalza al Crocifisso e hanno
così modo di riflettere, di fare attenzione al mio dolore
patito. Per lo più è un pensiero passeggero, poco profondo.
C'è bisogno di spazi e di silenzio per contemplare. É bene
fare la meditazione della Passione in comunità, ma necessita
prima di vivere una contemplazione personale, intima, nella
propria casa e nel proprio cuore, perché l'anima l'ami e
viva intensamente anche quella comunitaria. I dolori
inenarrabili del Cristo, l'uomo non potrà mai conoscerli in
tutta la sua essenza. Ma la sua meditazione vi aiuterà ad
aver maggior conoscenza. Se non si meditano i Santi Dolori,
la Santissima Passione, non si conosce Gesù Cristo.
In quel tempo cercavo consolatori; ancor oggi ne sono alla
ricerca. Voi, confortando Cristo, vi fate angeli che
giungono ai tanti crocifissi, che sulla terra penano e
attendono la carezza, il bacio, l'abbraccio. Sapeste quanto
l'amore aiuti a portare tanto peso, quanta forza dà alla
croce!
La Chiesa guarda alla Risurrezione e fa bene: essa è il
fulcro, il fine ultimo, di cui la Passione ne porta il
frutto. Ma se non c'è accoglienza della Croce, se non c'è
meditazione e partecipazione ai miei dolori, che vi aiutano
a vivere la vostra, a darne il senso e la forza, non c'è
Risurrezione.
Cos'è la Passione? É il prezzo con cui ho pagato il
riscatto. "Passione" perché è l'estremo della intensità del
sentimento con cui ho vissuto il dolore. Vi ho amato
patendo. Vi ho riscattati nell'ardore di un dolore estremo.
Non è lecito chiedere a voi che ne facciate memoria e
l'amiate? Ti benedico".
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4 aprile 2010, Pasqua di Risurrezione
"Madre, sono Io! Il tuo Figlio e Signore risorto!"
"Mia piccola Maria, non dubitare. E cosa,
se non Io, ci sono in te, se tutto ciò che ascolti porta a
Me? É bene che tu rimanga nascosta al mondo, che tu venga
dimenticata: Il seme, per essere fecondo, viene sepolto
nella terra; se rimane nella superficie non fa radici e non
cresce, non porta frutto.
Ecco, è la notte della mia vittoria: Io risorgo e vinco su
ogni male. Il mio grido di vittoria scuote e attraversa ogni
cosa, percorre, con il suo grido, tutta la terra, e vinco su
ogni aspetto in esso vissuto. Vinco anche stanotte sul male
dell'umanità, della Chiesa, del sacerdozio, della natura,
poiché nella mia Risurrezione esse vivono vita nuova.
Nel corso dei secoli il male attacca e contamina, invade, e
pervade, con la sua corruzione. Ma Io vi risorgo, e vincerò
sempre. Tutti quelli che si uniranno a Me, con Me
trionferanno, e risorgeranno. Per quanto tutto sembra
decadere e perire, ogni cosa mutare e morire, le sofferenze
persistere e le miserie affliggere, e per quanto la natura
umana perisca come seme che va ad unirsi nella terra, se
esso è fuso a Me, il Risorto, tutto quel che ha vissuto
diviene Risurrezione e Vita eterna.
La morte è sconfitta. Poveri uomini schiavi del maligno che
decadono e non comprendono! Per questo Io vengo e soccorro.
Io stesso vengo a vincere il loro male per condurli a
Risurrezione.
In questa notte santa la mia Risurrezione è stata
anticipata, e il tempo abbreviato, per l'intercessione della
Madre mia, che non ha smesso la sua preghiera, e che dalla
mia morte e sepoltura non ha preso riposo, ma ha supplicato
con veemenza d'amore materno il Padre mio. Le sue lacrime
hanno gridato al Cielo per far sì che il mio Corpo non
rimanesse deposto in un sepolcro. Con quale intensità i suoi
gemiti sono giunti al Cielo e intenerito il Padre
Santissimo, che ha dato per Lei la mia Risurrezione
anticipata; ed è a Lei che per primo appaio e stringo a Me,
per rallegrarLa: "Madre, sono Io! Il tuo Figlio e Signore
risorto!".
Per coloro che si sono uniti a mia Madre, che l' hanno
seguita nella loro vita, e imitata, sono quelli ai quali
verrà anticipata la loro Risurrezione. Risorti già dalla
terra, o abbreviato il tempo nel Purgatorio. Con Maria voi
invitate il mondo a risorgere prima. Ti benedico".
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5 aprile 2010
"Trionferò e risorgerò sulla Chiesa, nell'umanità"
"Mia piccola Maria, Io risorgo sulle tue
paure e sulle tue miserie. Io sono in te, e non c'è il
nemico. Egli ti attacca perché Io sono in te. Come potresti
vivere quest'intensa vita di fede se tu non fossi con Me! Io
risorgo e vinco su tutte le miserie, le paure, le angosce
degli uomini, sulle malattie, sui malati di mente, su quelli
vessati e posseduti innocentemente dal demonio. Se uniti a
Me, se offerti a Me, esse diventano il riscatto del loro
trionfo, la loro risurrezione: Io vi attraverso dentro con
il mio fuoco divino, e si fanno così offerta santa al Padre
Altissimo.
I dolori, per quanto umilianti e sconosciuti al mondo,
saranno la vostra risurrezione, l'abito glorioso che
rivestirà la vostra anima in Paradiso. Breve pena, figlia
mia, per una gloria che è eterna. Io risorgo e vinco su
tutti coloro che Mi accolgono. Chi sono i testimoni della
mia Risurrezione, chi l'annunzia? Chi l' ha vissuta in sé,
in chi ha vinto in Me l'intero suo male, e chi continuamente
lo sconfigge in Me.
Chi è la prima annunciatrice della mia Risurrezione? La
Maddalena. E lo è perché Io in lei ero risorto, in lei avevo
vinto tutto il suo peccato; per questo ella riconosce e
annuncia, mi sarà testimone da subito, della mia avvenuta
vittoria; mentre per gli Apostoli, nonostante le vita
condivisa con Me, ci vorrà l'incontro con la mia Persona
glorificata e risorta; ci vorrà la discesa dello Spirito
Santo, che brucerà le loro paure, e solo allora si
abbandoneranno all'annuncio di Me, perché si sono fatti
risorti. Ecco, Io risorgo anche in questo tempo. Risorgerò
da tutto questo attacco del maligno; trionferò e risorgerò
sulla Chiesa, nell'umanità, e su di te. Ti benedico".
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6 aprile 2010
"Chi è che piange e desidera il mio Corpo nell' Eucaristia?
Chi si fa simile alla Maddalena?"
"Per intercessione di Giovanni Paolo II
sono molte le grazie che si ottengono presso di Me. Egli
molto ha amato e dato, e molto può presso Dio. Così è per
chi è vissuto nell'amore e ha offerto: molto potente è
l'intercessione delle grazie.
Oggi che la Chiesa ricorda la Maddalena, che si ritrova
nell'orto, che piange con veemenza di desiderio e amore il
mio Corpo, che pare perduto, e ne è alla ricerca, ella si fa
la prima testimone della mia Risurrezione. Chi è che mi può
annunciare nella mia Risurrezione? Chi si fa Apostolo di
essa? Chi mi ama e mi cerca con desiderio e amore, e piange
per la mia ricerca; chi vive quest'amore, che è più grande
di sé. Questi mi annuncia. Chi è che piange e desidera il
mio Corpo nell' Eucaristia? Chi si fa simile alla Maddalena
che Lo vuole ritrovare per prenderLo a sé. Chi piange sugli
oltraggi, sui sacrilegi fatti al mio Corpo Eucaristico, e
vuole fare riparazione ad Esso? Chi mi ama così?
Colui che sente il distacco e vuole ricevermi nel
Sacramento, ne sente il desiderio e la nostalgia, chi si è
fuso a Me in un rapporto personale e amoroso. Questi mi
annuncia! Si fa annunciatore della mia Risurrezione perché
mi ama, mi vive, ha Me nel suo cuore, e grida sui tetti il
mio ritrovamento, o parla di Me nell' intimità della propria
casa, o è in un letto di dolore, offrendo la sua malattia.
Gli Angeli e lo Spirito santo diffonderanno quest'amore
offerto a Me, portandolo ovunque; lo soffieranno nel vento
perché porti la mia Risurrezione. Nell'amore, nella ricerca
di Me, Io mi faccio trovare, mi faccio ascoltare e vedere
nei mille modi che Dio conosce, e sa donare. Chi mi ama mi
cerca e mi ritrova ovunque, e mi fa ritrovare. Ti benedico".
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7 aprile 2010
"La Santa Parola viene spesso dissacrata e inquinata nel suo
insegnamento"
"Mia piccola Maria, ti trovi bene in questa
chiesetta? Puoi venire ogni tanto. Sappi però che ritornerai
nella tua parrocchia.
Ecco Io annuncio la mia Risurrezione. Mi accosto a
accompagno i discepoli di Emmaus, che sono tristi, poiché
delusi di Me; credono che sia stato un fallimento, una
sconfitta. Ed Io vengo a far ardere i loro cuori, che si
erano spenti, nel far comprendere le Scritture, che
profetizzano, e mi annunciano; comprendono però la mia
Persona solo nello spezzare il Pane. Solo innanzi
all'Eucaristia si fa luce piena in essi. Solo quando mi si
ama si è risorti, si comprende ciò che Io sono, e mi si
conosce quando vengono vissute la mie Sacre Parole, le
Scritture, quando si vive e si ama l'Eucaristia. Una realtà
è fusa all'altra, l'una prescinde dall'altra; in esse Io
sono, e mi rivelo. In esse l'uomo risorge. Vado alla ricerca
di cuori risorti, che amano; e sono così poche queste luci
nell'immensa vastità dell'umanità. Le luci non si accendono
e non riscaldano i cuori, dato che la Santa Parola viene
spesso dissacrata e inquinata nel suo insegnamento, e pochi
s'accostano all'Eucaristia e l'adorano; e di essi molti la
vivono male. Ecco perché l'umanità non risorge dal suo male.
Giungerò Io: m' accosterò come ai discepoli di Emmaus, a
questo popolo deluso, triste, prigioniero, e Io stesso
indicherò la Sacra Parola e l'Eucaristia perché l'uomo,
vivendola, risorga, ed Io sia riconosciuto, e viva in mezzo
a loro. Ti benedico".
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8 aprile 2010
"Tu vivi il tuo piccolo Getzemani, vivi l'orto del dolore,
fin da bambina"
"Mia piccola Maria, Giovanni Paolo II
intercede perla tua famiglia, soprattutto quando si chiede
la sua intercessione nell'Eucaristia. Nella Santa Messa egli
non può che accogliere, e si pone presso l'altare per
intercedere. Molte saranno le grazie che pioveranno sulla
tua famiglia.
Non badare a ciò che ti dice don... sulla stato della tua
anima. Egli ha le sue vedute e i suoi modi di pensare. La
tua è una storia particolare a cui è data luce al Padre
Spirituale. Don... non comprende la tua sofferenza poiché non
ha la grazia di stato, data solo al Padre Spirituale. Non
aprirgli più il tuo cuore e l'anima tua, non può
comprendere.
Tu vivi il tuo piccolo Getzemani, vivi l'orto del dolore, un
Getzemani vissuto da bambina, con le tue paure, i limiti, i
tormenti. Ma sono le oscurità degli altri per dare loro
luce. E chi può comprendere il Getzemani? Chi può capire in
pieno ciò che ha vissuto il Cristo nella notte di Passione?
Il terrore, la solitudine, l'incomprensione, le paure,
l'attacco continuo e feroce del diavolo, il marasma del
male, che invade, possiede. Ho vissuto tutto ciò nell'orto
degli ulivi per dare liberazione e Risurrezione, tenebre
vissute per dare la Luce.
Quanti, figlia mia, tra i malati di mente e posseduti dal
demonio, sono grandi santità, che nel Paradiso verrà
manifestata. Tu offri la tua pena, il tuo dolore non
compreso. Ma Io lo vedo e lo accolgo. Io mi faccio "Parole"
in te e spargo la mia Voce perché molti la conoscano. Tu
soffri le realtà della Chiesa, che a Me causano così tanta
sofferenza; te ne do la capacità e la sensibilità di
vederle. Non stai giudicando, non condanni, ma senti il mio
dolore che ti manifesto, perché un giorno sia conosciuto il
mio volere nella Chiesa. Ecco, Io appaio Risorto dinanzi
agli Apostoli che temevano e dubitavano nelle loro paure, ed
Io mi faccio toccare; faccio vedere i segni dei chiodi,
mangio per dare segno della mia avvenuta Risurrezione in un
Corpo di carne ed ossa che è spiritualizzato e risorto. E
non mi scandalizzo delle loro paure, ma le trasformo in Me
perché si facciano fortezza e mi sappiano così testimoniare
ovunque al mondo. Ad essi chiedo la testimonianza nella
Parola annunziata, di Me, dato che sono gli Apostoli; a te,
alle mie piccole anime amanti, chiedo la Parola del cuore,
nella sofferenza offerta nell'amore segreto e nascosto,
nella malattia donatami, nel dolore psichico non compreso,
ma che, dato a Cristo, tutto in Me si fa risurrezione. Così
tu, mia piccola, le tua pena non capita, e spesso rifiutata,
è per la Rinascita, è per la Risurrezione. Ti benedico".
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9 aprile 2010
"La barca rappresenta la Chiesa: e in essa c'è Pietro,
il
Papa, e i sacerdoti negli Apostoli"
"Nel Vangelo vi richiamo alla fiducia
nell'episodio della pesca miracolosa. L'intera notte Pietro
e gli Apostoli hanno pescato invano, non hanno raccolto
nulla, e ciò perché non hanno pregato, non l' hanno affidata
a Dio. Dalla preghiera nasce la fiducia. Solo quando mi
scorgono, riscoprendo la mia Persona, seguendo le mie
indicazioni, si fidano di ciò che Io indico loro; e la pesca
si fa abbondante. La barca rappresenta la Chiesa: e in essa
c'è Pietro, il Papa, e i sacerdoti negli Apostoli; le reti
sono i Sacramenti, attraverso i quali essi sono chiamati a
fare la pesca delle anime, raffigurati dai pesci, che devono
essere deposte nella barca della Chiesa, ove verranno
portate a Me, ove Io stesso benedico e santifico, ove le
nutro e rinnovo, do nuova energia e fiducia a vivere l'
Amore di Dio. Solo nella mia unione, fusi al Signore,
fiduciosi della mia Persona, voi gremirete la Chiesa, e
farete sante le anime. Ti benedico".
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10 aprile 2010
"Opero, nei secoli, e ancor oggi, vivendo nei miei Santi,
per lasciare il segno che la mia Opera continua in essi"
"Cosa sono i Santi, i Beati, se non la
testimonianza di Dio, che in essi ancora opera ed ama? Ecco
Io appaio dinanzi agli Apostoli Risorto, perché essi credano
in Me, lascio che tocchino le mie piaghe. I miei Santi sono
coloro, mediante i quali, il popolo ancora mi vede, mi
tocca, nei quali ancora il Signore Dio si fa Carne, e viene
testimoniato il suo Amore. Essi si fanno prolungamento,
appendice della sua Santità. Essi sono le piaghe che, pur
risorte, hanno veramente vissuto quel che manca alla
Passione di Cristo, e fusi in Me, hanno dato Vita.
In quel tempo Io ho continuato a compiere prodigi che non
vengono menzionati nel Libro Santo, e quali sono? Le mie
Apparizioni sono state non solo per gli Apostoli, ma per le
pie donne, i discepoli, gli amici... A quanti mi faccio vedere
Risorto! Quante guarigioni agli ammalati, quanti risanati e
liberati dai demoni, quanti ancora risorti dai morti! Opero,
nei secoli, e ancor oggi, vivendo nei miei Santi, per
lasciare il segno che la mia Opera continua in essi, che
sono testimoni coerenti e fedeli di Me, dell'Amore di Dio
che opera in essi e ovunque.
Così tu, piccola mia, per quanto piccola, sconosciuta, mi
sarai testimone per spargere il mio bene. Ti benedico".
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11 aprile 2010
"Perché i cristiani così poco vengono al confessionale,
e
perché così poco si ricorre alla mia Misericordia?"
"...E così sarà! Io irrorerò della mia divina
Misericordia tutte queste creature. Amo infondere la mia
Misericordia sugli uomini: sono la Misericordia! E a tutti
coloro che vogliono il mio abbraccio nella mia Misericordia
giunge il mio perdono.
Oggi, giorno dedicato alla mia divina Misericordia, ogni
creatura che, realmente pentito, si confessa delle sue
colpe, ottiene la remissione totale e integrale dei suoi
peccati; si fa simile al piccolo, appena battezzato. La sua
veste nell'anima si fa candida. É una grazia così grande...,
ma quanti cristiani vengono per riceverla? Il demonio è
riuscito ad oscurare la mente, a raffreddare, a porre il
timore, il rifiuto verso questo Sacramento o il ritegno di
qualcosa che è privato della propria vita e del proprio
stato, che... non va rivelato, né va confessato, per non
provocare ferita alla propria privasy. Mentre Io attendo...
Il Signore travasa di Misericordia, che vi è stata ottenuta
per riscatto dalla mia Passione e Risurrezione. Nasce dal
mio Cuore squarciato dalla lancia, e ancora fuoriesce su
tutti quelli che si pongono sotto la mia Croce. Io li irroro
del mio Sangue e della mia Acqua. Rinasceranno nella mia
Misericordia, e saranno creature nuove. Richiamo ancora a
venire al confessionale! Ma sono pochi quelli che vengono.
Perché i cristiani così poco vengono al confessionale, e
perché così poco si ricorre alla mia Misericordia? Perché
non si crede alla mia vittoria, al mio trionfo, al riscatto
della mia Passione e Risurrezione, che vi ha donato questo
Sacramento, che vi rifà a figli, nati di nuovo alla vera
vita.
Se ai tempi di Tommaso Io mi faccio toccare le piaghe per
affermare la mia Risurrezione, oggi, in questo tempo, anche
se apparissi, non verrei creduto! L'uomo sottopone tutto
alla ragione; la stessa fede cerca di renderla razionale.
Direbbero: "è suggestione collettiva! É un effetto
scientifico sconosciuto e verranno tempi in cui la scienza
ne verrà a conoscenza!...".
É una umanità di dura cervice questa! É un'umanità
disincantata, in cui la medesima fede cerca di sottostare, e
viene dominata dalla propria ragione. Oggi si tende di
rendere razionale ogni cosa.
Il creato parla già di Dio; l'uomo che viene a Me, e si
converte nel cambiamento della sua vita, è già
manifestazione del Cristo e i suoi frutti buoni e gli
effetti che ne derivano, lo manifestano.
Ci vuole l'amore, l'umiltà, per saper vedere i segni della
mia Risurrezione. Per questo dovrà venire la mia divina
Misericordia ad irrorare l'intera terra per farla risorgere
dal suo male. Ciò passerà per la Giustizia, la persecuzione,
e il dolore, che è frutto ancora della Misericordia,
dell'Amore di Dio, che interviene per la salvezza
dell'umanità".
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12 aprile 2010
"Così come Gesù Cristo è sceso nel Grembo di Maria (*),
voi
vi dovete entrare"
"Mia piccola Maria, sei nel mio Amore ed Io
ti amo tanto. Quando si rinasce a vita nuova? Quando si
risorge? Quando ci si incontra e si vive il mio Amore. É
nell' Amore che si risorge. Quando Nicodemo viene di notte
per chiedere come può avvenire la propria rinascita, egli
teme l'uomo perché ancora non si è fuso con l'Amore di Dio,
ma è in cerca della Verità, ed Io cerco di donargli luce.
La nascita dell'uomo avviene dall'alto, avviene nello
Spirito. Se l'uomo rimane nella sua carnalità, solo nella
materia, muore; e a cosa è valso nascere? L'uomo è chiamato
a trasformare la sua corporeità, la sua fisicità, in
spirito. Ciò che Dio vi ha dato nei vostri corpi, nelle
vostre persone, non vi viene tolto, ma deve subire una
trasformazione, un' evoluzione che cambi la materia in
spirito, sicché nello spirito voi risorgete e vi fate
abitanti del Cielo. Come potete acquisire lo Spirito? Figli
miei, vivendo Me, percorrendo le tappe di Cristo: ciò che ho
vissuto, fondendovi ai doni, che vi ho lasciato. Così come
Gesù Cristo è sceso nel Grembo di Maria (*), voi vi dovete
entrare; Ella vi riformerà la mia Immagine, i miei tratti.
Vi formerà perché le vostre persone si facciano spirito.
Ripercorrendo la mia infanzia, la mia adolescenza, la
giovinezza, il lavoro, la vita pubblica e l'insegnamento, la
Via Crucis, e la mia Morte e Risurrezione. Vivendo i
sentimenti del mio Cuore, e la via che vi indico, che porta
alla santità. In essi voi incontrate l'Amore mio, che è
l'energia del vostro cambiamento, che fa sì elevazione
all'alto, rinascita, per cui le cose vecchie del passato non
esistono più, ce ne sono di nuove, che vi fanno atti a
varcare la soglia del Cielo: nascita per il Paradiso.
Avverrà per voi così come il bruco, pur creato da Dio,
lascia che Egli lo formi nella sua azione nel bozzolo e nel
suo abbandono fiducioso, si forma il suo cambiamento a
farfalla, le cui ali permettono il volo, il volo verso
l'alto, a Colui che lo ha rigenerato. Ti benedico".
(*) Nelle sue acque materne d'immacolata Concezione, di
Madre di Dio e della Chiesa
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13 aprile 2010
"Ci sarà una spaccatura nella Chiesa:
ci sarà una parte che
vorrà che si adegui ai tempi moderni"
"Mia piccola Maria, la Madonna è lieta
della vostra preghiera, ed è qui presente, e tutti vi
benedice. Ella prende, tutta sollecita, la preghiera che
avete offerto per il Santo Padre, e accorre presso di lui
perché sia balsamo al suo cuore, e fortezza. Soffre molto il
Santo Padre di questi attacchi contro la Chiesa e contro la
sua persona. Egli si fa vittima e offerta per essa.
Sono le sofferenze, le persecuzioni, già predette dalla
Madonna a Fatima, che aveva offerto come rifugio per la
Chiesa, il suo Cuore Immacolato. La richiesta, dall'intera
Chiesa, non è stata ascoltata, né vissuta. Ancora Ella
offre, viene sulla terra (*), ma è così poco accolta. Queste
sofferenze non saranno per la morte, ma per il riscatto
della Chiesa e per la sua risurrezione. Il male, che è così
riuscito a penetrarla e ferirla, viene ora alla luce e si fa
persecuzione. Ci sarà una spaccatura nella Chiesa: ci sarà
una parte che vorrà che si adegui ai tempi moderni, che viva
secondo esigenze più umane e consone all'uomo, ma contrari
alla Legge di Dio. Per questo ci sarà persecuzione e dolori,
e l'attacco al Santo Padre. Ciò però sarà per il riscatto
della Chiesa e la sua rinascita. I sacerdoti vengono
attaccati dal demonio nelle loro miserie più povere e
meschine, e cadono; e lo stesso peccato il demonio lo fa
ritorcere poi contro la Chiesa, per farla precipitare.
Accade tutto ciò perché è stata tolta la Santa Madre nei
seminari. É stato tolto uno spirito vissuto, e quasi non si
prega più, e per questo si formano sacerdoti deboli e
indifesi, senza scudo, e cadono. Nei nuovi tempi la Chiesa e
il sacerdozio sarà unito, fuso con il Cuore della Madre, e
per questo sarà Santa. Ti benedico".
(*) A Fatima, a Lourdes, alla Salette, a Garabandal, a
Ghibeo, a Medjugorje...
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14 aprile 2010
"Il Santo Padre sa che l'attacco che riceve ora alla Chiesa
viene dal nemico"
"Mia piccola Maria, Io entro nel tuo cuore
e vedo le creature per cui preghi, quelli che ami, quelle
che vorresti aiutare, e su tutte accorro e benedico. Accorro
anche verso il Santo Padre, per cui offri la Santa Messa.
Egli soffre molto, pur se cerca di celare la sua sofferenza
nel sorriso e, nella sua vegliarda età, cerca di porre tutte
le energie per corrispondere al meglio al "sì" dato per il
Soglio di Pietro. Il Santo Padre sa che l'attacco che riceve
ora alla Chiesa viene dal nemico, che cerca di scardinarla,
di portarne oscuramento. Questo è solo l'inizio della sua
purificazione; ciò che sta vivendo è solo il principio della
sua grande persecuzione. Essa viene attaccata di un male del
quale è stata colpevole, e ora ne dovrà pagare le
responsabilità, non solo per quello inerente nei vari casi
della pedofilia, i più eclatanti, ma particolarmente per
l'atteggiamento di chiusura, di nascondimento, di non andare
a curare, a porre nella Verità e nella Luce i suoi sbagli,
l'atteggiamento di chi copre per mantenere solo un' immagine
di santità, che spesso non ha vissuto. Responsabilità di
guida, di direzione, perché ciò è derivato dalla mancanza di
vita spirituale, dell'insegnamento nei seminari in cui è
mancata la preghiera, le ore di adorazione, il culto al
Cuore mio e di mia Madre, che si fanno baluardo, difesa,
corazza, per il sacerdote agli attacchi del nemico.
Responsabilità derivanti agli oltraggi e i sacrilegi
all'Eucaristia, per cui così poco si è combattuto, la
superficialità alla sua cura, la non curanza e la freddezza
verso di Essa; e poi il disamore e la lontananza all'amore
di Maria, che forma e feconda, Lei Madre dei sacerdoti, al
Sacerdozio. E così la Chiesa decade, cade nelle sue miserie,
nei peccati, nei compromessi, nella voglia di potere, nella
connessione al male, che l'oscura.
Da questo stato di malato grave, la purificazione che ne
deriva, l'offerta dei Santi, dei miei Santi Sacerdoti,
coloro che mi sono rimasti fedeli, del Santo Padre, che si
fa offerta e vittima per la Chiesa, sarà di riscatto. Non è
per perire, ma per la sua risurrezione, per farsi
trasparente, cristallina, verace, benedetta e santa.
Io dirò: "Sei tornata, mia Sposa! Ed Io di nuovo ti sposo, e
ti amerò ancor più di ardente amore!".
Amate la Santa Chiesa! Onoratela! Pregate per Essa! Non
l'abbandonate nei tempi di oscurità e nel bisogno, nel tempo
della battaglia. Essa è la vostra casa, il rifugio del
cristiano ove mi trovo, ove Io vivo. Offrite ciò che potete,
pregate perché siate tra i miei, suoi figli che l'aiutano a
farsi di nuovo bella, pura e santa. Ti benedico".
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15 aprile 2010
"Io vi indico il Cielo, vi parlo delle cose del Cielo, vi
porto al Cielo"
"Mia piccola Maria, Io vi indico il Cielo,
vi parlo delle cose del Cielo, vi porto al Cielo. Dico a
Nicodemo: "Il Cielo è superiore alla terra!", dato che la
terra è circoscritta, è limitata, ha un argine e una fine; e
chi appartiene alla terra con essa perisce. Chi si fa invece
del Cielo..., il Cielo non ha confini, non ha orizzonti, è
senza fine, è la Casa di Dio: in esso è vita perenne, e
vivrete!
Io m'incammino con voi e vi indico la strada, vi aiuto a
formarvi le ali per volare e raggiungerlo. E come
conquistare queste ali, che vi fanno volare? Invocate lo
Spirito Santo! Pregatelo con veemenza. Chi ha lo Spirito
Santo è ricco, è il ricco dei ricchi, e possiede il più
grande bene. Lo Spirito vi dona le ali. Come avere lo
Spirito? Con la preghiera del cuore, con l'umiltà. L'umile
che prega attrae lo Spirito Santo come la calamita al ferro.
Si sposa lo Spirito con l'umile, che feconda, e ne fa
nascere Gesù Cristo. Con esso compie le opere sue e anche di
più grandi. Lo Spirito vi innalza nelle altezze poiché in
voi si fa un pezzetto di Cielo che vi abita dentro, dato che
avete Lui, "l'Ospite dolcissimo". Nelle opere compiute voi
testimoniate e diffondete l'Amore, aiutate così tanti
fratelli ad essere da Lui abitati, a divenire altre sue case
celesti, a formare le ali, che conducono, anch'esse ,alla
Patria del Cielo. Ti benedico".
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16 aprile 2010
"Il mio popolo è affamato...
le anime sono per lo più
scheletriche e denutrite"
"Mia piccola Maria, lo Spirito già ti si
rivela. Non temere quindi ciò che senti poiché lo Spirito
Santo è presente per l'intera Santa Messa. Ed Io nella
Comunione, ti confermo e ti do luce piena.
l mio popolo è affamato, geme di fame. Vedo corpi opulenti
nei vostri paesi e stomaci ripieni; ma le anime sono per lo
più scheletriche e denutrite; gemono e sono agonizzanti per
la fame e la sete di Me. Esse gridano verso il Signore la
loro fame, ma gli uomini non la sentono poiché il loro
spirito è chiuso. Vedo altre anime, e molte che sono già
morte: non c'è alito di vita.
Ma basterebbe che ancora ci fosse un mio desiderio, uno
sguardo proteso a Me, ed ecco Io accorro e alito per ridare
nuova vita. Queste anime sono quelle che più mi arrecano, mi
danno dolore. Piango sui piccoli bambini che muoiono di
fame, ma so che la loro fame è breve: li attende un Paradiso
di sazietà. Ma per questi poveri figli la sofferenza è
grande, dato che gemeranno e patiranno di una fame e una
sete perenne.
Cosa poter fare per ridare vita, nutrire queste anime
moribonde o già morte? Ecco, nel Vangelo un fanciullo mi
offre pochi pani e pesci, ed Io, nella benedizione,
nell'azione dello Spirito su di essi, li moltiplico, sicché
si fanno nutrimento per tutti i presenti: una moltitudine di
folla ne viene saziata.
Ho accolto questa offerta perché mi viene da un cuore di
fanciullo, che è puro, vive in Grazia di Dio. É offerta
gradita al Signore, e ne fa sua Opera. Nutro tutti questi
figli a Me accorsi ad ascoltarmi e a chiedere pane.
Chiamo voi, figli, che mi amate, ad essere questa offerta,
ad avere un cuore di fanciullo; e nella vostra piccolezza
date la vostra vita, il vostro essere, la vostra opera, ciò
che siete, in un cuore puro e amoroso di un bimbo, lo
Spirito Santo vi passa dentro, vi benedice, e lo
moltiplicherà, diffondendolo, per raggiungere e sfamare
quelle povere anime, che gemono di fame, che muoiono, perché
siano sfamati nell'amore di Dio, e tornino così a vivere.
Siate questo pane benedetto! In Me fatevi Eucaristia, che si
dilata e nutre.
Quanti cristiani vengono a nutrirsi di Me, quante file nella
Chiesa, senza confessarsi, nel peccato, e dicono: "mi
confesso con Dio!", e rimangono nella colpa, senza
giustificazione. E non sanno che a colpa si aggiunge colpa,
e questa si fa massa, parete, che ostruisce il mio
passaggio, il passaggio che nutre e santifica, che sazia
nell' Amore, che feconda a vita nuova? Rimangono nella
morte.
Datevi voi, figli miei, siate il pane buono che si offre,
pur nel poco, ed Io, fondendolo nel Mio, lo moltiplico, per
far sì che la Chiesa abbia luce e richiami alla Confessione
i cristiani, prima che si comunichino, perché siano puri e
in Grazia, e il loro cuore possa così anche in essi farsi di
fanciullo.
Chi ha fame di Me? Chi ha sete di Me? Chi mi desidera, e con
veemenza, con amore mi cerca? Venga a Me! Io ne farò parte
di Me, mia Carne e mio Sangue, per sfamare l'umanità alla
santità. Ti benedico".
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17 aprile 2010
"Io vivo in Cielo in Corpo e Spirito, in tutta la mia
completa e totale Essenza"
"Mia piccola Maria, rimani nella pace!
Vedrai tu stessa che non c'era così motivo ti tanta
preoccupazione... Nell'abbandono nelle mie mani, Io stesso ti
porto, e conduco ogni cosa.
Stasera nel Vangelo, nella fiducia alla mia Parola, gli
Apostoli fanno pesca abbondante. É nella fiducia della mia
Persona risorta che essi possono essermi testimoni nel
mondo. Io manifesto ad essi nuovamente la mia Risurrezione
nella mia totale Essenza; non sono solo puro Spirito, come
erroneamente dice il sacerdote: che mi rivesto solo per dare
per dare manifestazione agli Apostoli della mia corporeità.
Io sono risorto in Corpo glorificato, divinizzato. Io vivo
in Cielo in Corpo e Spirito, in tutta la mia completa e
totale Essenza. Mi faccio toccare, mangio con essi, perché
sia rivelata, in pieno, quella Risurrezione di cui essi
stessi, un tempo, vivranno: corpo e spirito.
Dio risorge, è vittorioso, acquista maggiore e ulteriore
potere, fortezza, amore.
Egli opera nel suo dono, nel dare Sé stesso, per offrire la
Vita, mentre il demonio uccide gli altri per avere maggiore
potere, fortezza, azione di male, e uccide, tramite il
peccato gli uomini. Il demonio fa tutto ciò che è contrario
a Dio. Egli dissacra, corrode, inquina la Legge divina,
opera in modo inverso a Lui.
Come riparare tutto questo? Operando nello stesso Amore di
Dio, vivendo nel bene i suoi doni. Si ripara operando
nell'amore, e vivendo Dio. Dinanzi a Pietro Io gli domando
riparazione ad un amore rinnegato tre volte, con una
attestazione d'amore autentica. Solo se fusi in Dio e
partecipi ad esso, si ripara e si dà vita, e si possono
pascolare le anime dei miei figli nella Chiesa.
Figli miei, in un mondo così posseduto dal demonio, ove pare
non ci sia risurrezione, Io vi chiedo riparazione a tanta
dissacrazione, donandovi e vivendo l'Amore di Dio. Vi fate
così onda grande che s'innalza nell'oceano e avanza, in cui
Io giungo mi pongo dinanzi per spazzare tutto il male dalla
terra. Ti benedico".
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18 aprile 2010
"Se sapeste quante fami esistono, quanta fame dello
spirito!"
"Mia piccola Maria, mia piccola Maria, Io
ti amo come la più tenera delle madri. Ti curo con la
sollecitudine amorosa verso il figliolino gracile e
bisognoso. Ho per te una cura così premurosa, ti curo ogni
giorno nella mia Eucaristia, perché tu ne acquisti in
fortezza. Sii quindi fiduciosa!
Ai miei Apostoli nel Vangelo dico: "Figlioli, non avete
nulla da mangiare?" Io li chiamo a mangiare. Io stesso sono
la mensa e offro il cibo perché ne acquistino fortezza per
affrontare la loro missione nel mondo. Ancora oggi Io chiedo
a voi, figli miei: "Non avete nulla da mangiare?". E per
cibo Io intendo un Cibo spirituale, quel cibo che Io sono,
che sono Mensa e Pane, e che mi offro per sfamare le vostre
fami.
Se sapeste quante fami esistono, quanta fame dello spirito,
quanta fame nell'amore, che l'uomo cerca, in mille modi, di
appagare, errando, e così la fame ancor più scava e
scheletrisce, e il digiuno si fa grave. Venite a Me, che
sfamo, e nel mio Corpo e nel mio Sangue; e non avrete più
fame poiché Io sono il Pane che sazia il cuore, ricolma lo
spirito, e l'anima se ne rallegra.
Chi si nutre in Grazia nella mia Eucaristia riceve fortezza
nel vivere le situazioni e le prove dell'esistenza. Viene
sfamato da ogni fame e dissetato di ogni sete: avrete pace!
La mia Eucaristia vi conduce a vivere il Banchetto celeste,
ove essa sarà sempre presente, e ve ne potrete sempre
nutrire; ove guarderete il Volto di Dio, faccia a faccia, e
la melodia è soave; dove il cuore trabocca di gioia, e vivrà
la pienezza dell'amore, più dell'amore degli amori, che
sulla terra ha fatto gemere l'uomo. Voi vi sfamerete della
Passione ardente, del Fuoco d'Amore dell'Altissimo, che
ricolma e sazia. Ne godete e ve ne nutrirete per l'eternità.
Ti benedico".
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19 aprile 2010
"E per coloro che non sono cristiani, per quelli di altre
religioni?..."
"Oggi nel Vangelo vi indico l'Eucaristia,
il mio Pane. Le folle mi cercano e accorrono a Me. Hanno
compreso che Io posso sfamarli. In quel tempo erano le
esigenze primarie importanti, si lottava nella vita per
nutrirsi, non come oggi che si vive e si lotta del
superfluo. Io indico loro un Pane che è superiore, un Pane
spirituale, che nutre per sempre, e che sono Io stesso. Io
sono il Pane che deve essere mangiato: si passa attraverso
di Me. Ma è un discorso duro per allora, che vi devo però
manifestare per testimoniare la Verità e preparare per il
futuro, quando si sarebbe poi compresa da coloro che si
nutriranno e vivranno l'Eucaristia.
L'Eucaristia è Cristo! Ci si nutre del mio Corpo e del mio
Sangue per far sì che l'uomo, nutrendosi di Dio, si
divinizzi; il suo spirito, ricevendo la divinità, si eleva,
fa parte di Lui, si unisce alla sua Essenza, e può così
entrare nel Regno dei Cieli.
E per coloro che non sono cristiani, per quelli di altre
religioni, che non si nutrono dell'Eucaristia?... Essi si
salvano per il bene compiuto, che è sempre parte di Dio, e
dopo la propria purificazione, vengono resi cristiani,
vengono dati loro i doni del cristiano e nutriti
dell'Eucaristia per accedere al Regno. Qui si vivrà di
Eucaristia perenne e continua per l'eternità. Banchetto
celeste ove l'anima, e il Signore Dio, si fa carne nella
Carne, spirito nello Spirito, cuore nel Cuore. Ci si nutrirà
e si godrà di Lui. Più lo Spirito si eleva nella Comunione
tanto più si fonderà a Dio in Cielo e all'eternità. Ti
benedico".
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20 aprile 2010
"L'Eucaristia è vissuta con tanta superficialità"
"Oggi ancora indico l'Eucaristia, che è il
Pane della Vita, il mio Pane al mondo intero per la sua
salvezza. Se ci sono così tante malattie, dolori, prove,
morti tragiche, se la natura è così malata, se è così invasa
dal demonio, e se oggi tutto è inquinato dal peccato, è
perché non è vissuta l'Eucaristia, o è vissuta male. Se Essa
fosse vissuta santamente non ci sarebbero più tanti
tormenti, sofferenze, malattie, persecuzioni,... poiché
nell'Eucaristia voi vivreste l'Amore e la Giustizia, e
nell'Amore e nel giusto Satana non può vivere; finirebbe
cacciato agli inferi. E allontanato colui che fomenta il
male, voi vivreste sulla terra un'anticipazione del Cielo.
L'Eucaristia è il farmaco per eccellenza che guarisce ogni
male. Se tutti la ricevessero bene, ah, non esisterebbero
più compresse, terapie, cure, poiché nella Comunione voi
avete Me, "il Medico", che guarisce ogni cosa.
L'Eucaristia è vissuta con tanta superficialità, viene
spesso banalizzata, si ha così poca cura, riverenza, onore,
adorazione a Colui che è il Signore tra voi. C'è tanta
indifferenza, irriverenza, e spesso è anche attaccata e
dissacrata. Se sapeste cosa avviene in certi luoghi con
l'Eucaristia! Cose innominabili! E quale dolore, e offesa,
che grida al cospetto del Padre mio! Ed è per questo
sacrilegio che l'oscurità invade la Chiesa; è per questo
peccato, non riparato. Non si fa riparazione, non si
ricambia, amandoLa per sanare l'offesa. Se i sacerdoti
vivessero in santità l'Eucaristia, non sarebbero così
deboli. Mentre spesso ne sono così distaccati, e a volte
anche conniventi con il male, e vengo offerto al nemico; e
per questo la tenebra penetra nella Chiesa, e il sacerdozio
s'indebolisce, e decade.
Chiamo voi, mie piccole particole, parte della mia Carne e
Sangue mio, a darvi, come Santo Stefano, per difenderLa, per
difendere la sua Verità, a dare la vita, il sangue, le
lacrime della vostra sofferenza, che si fanno amore che
ripara e rigenera di gemme nuove la Chiesa: vita nuova nella
quale l'Eucaristia brillerà, al suo centro, come Sole
radioso, che illumina il mondo. Ti benedico".
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21 aprile 2010
"L'Eucaristia vi fonde, vi fa tutt'uno con Me"
"Puoi chiedere, figlia mia, anche per
situazioni della vita corrente. Gesù è Colui che provvede,
che vuole vivere con voi, che vi è amico, e vi prende
sottobraccio per fare insieme il percorso della vostra
esistenza; vuole condividere, essere partecipe, affinché la
vostra vita sia fusa, sia condita di Dio. E come ci si può
condire del Signore se non, soprattutto, vivendo
l'Eucaristia? AmateLa, adorateLa! Ricevetemi più che potete,
ogni volta, e anche ogni giorno, purché in grazia di Dio; e,
per chi lo comprende, ed è un privilegio, anche due volte al
dì, quando vi è possibile (*). L'Eucaristia vi fonde, vi fa
tutt'uno con Me. Essa sostiene il vostro passo, vi dà
energia, fortezza, coraggio nel vostro peregrinare. Vi dà
consolazione, sollievo, speranza nelle prove; e ciò che
vivete si fa benedetto e santo. Voi vi fate, ancor più, i
miei canali, i trasmettitori, che non solo sanano se stessi
e santificano il proprio vivere, ma Mi diffondono e Mi
portano a quei poveri figli così lontani che vivono al buio,
perché non c'è luce al loro cammino: hanno fame, dato che
non si nutrono più di Me e non comprendono Dio. La vostra
Comunione, il vostro amore eucaristico vissuto, vi fa
portatori di Me, e sarete così generatori di vita.
Tanto più si vive e si ama l' Eucaristia, si partecipa ad
Essa, tanto più crescete nell'amore di Cristo; tanto più ve
ne nutrite, ne venite irradiati; tanto più entrate nella sua
conoscenza, entrate nell'intimità del mio Cuore, e vi fate
Pane voi stessi, per nutrire il mio popolo a santità. Ti
benedico".
(*) Giovanni Paolo II fece emanare un decreto
sull'Eucaristia con il quale si dava la possibilità di fare
la Comunione anche due volte al giorno: alla mattina e alla
sera.
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23 aprile 2010
"Io desidero che l'Eucaristia sia presa in bocca e non nelle
mani"
"Mia piccola Maria, nel percorso del
cammino di conversione si comprende e si ha luce su quello
che deve essere il giudizio, che è una constatazione alla
verità, che non deve però andare a colpire l'altro; non va a
condanna, ma è per compatire, per cambiare in stato di bene.
Oggi il vangelo nuovamente vi richiama all'Eucaristia, che è
realtà fondamentale del cristiano, è Verità che non può
essere cambiata nella sua essenza e ciò che nell'Eucaristia
Io sono. É presente la mia Carne, Sangue, Divinità e
Spirito. Io amo, penso, ascolto, guardo, opero. Gli organi
dei sensi sono presenti e vitali, Io vivo in Essa. Il mio
Cuore pulsa, la mia mente crea. Voi vedete solo una
particola bianca, ma per fede nella mia Parola credete, e
per i miracoli eucaristici, gli eventi straordinari nei
Santi, che la Tradizione della Chiesa possiede, credete, per
il vissuto con cui ne partecipate, ve ne nutrite, voi
sentite, provate che Io sono. AdorateLa, amateLa,
partecipateLa, nutritevene. Tanto più ne vivete e amate,
tanto più ne comprendete l'Essenza: ciò che è, e ne avrete
Sapienza.
Io desidero che l'Eucaristia sia presa in bocca e non nelle
mani: che le donne siano con il capo ricoperto e, per chi è
possibilitato, che si ponga in ginocchio, per riceverla. Il
Santo Padre ve ne dà l'esempio, dato che l'atteggiamento
esteriore aiuta, dispone a vivere l'interiorità: è
espressione di chi si pone in atto di adorazione, di
profonda sacralità e venerazione: 'Andate incontro a
ricevere Colui che è il Signore! Venite con animo puro,
cristallino, poiché solo nella purezza venite nutriti a
carità'.
Stasera che celebrate San Padre Pio: cosa è Padre Pio se non
un'eucaristia vissuta, e che si è fatto tutto mangiare? Ha
nutrito innumerevoli folle, e si è fatto così eucaristia. Ti
benedico".
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24 aprile 2010
"Chi offre la sua sofferenza, le malattie, i dolori,
e ne fa
a Me dono d'amore, si fa grande luce"
"Mia piccola Maria, Io ti amo tanto, figlia
mia, ed è proprio per questo tuo problema che Io travaso per
te di grande tenerezza. Non ci sono solo handicap fisici,
che si vedono e perciò provocano compassione e si
comprendono, ma ci sono handicap spirituali, che solo Dio
vede. Io so che questo problema ti dà molta sofferenza, da
sempre, ti pone in solitudine, e ti fa vivere l'incapacità,
il limite, il tuo Getzemani; ma offerto a Me, figlia, la tua
tenebra si fa luce per molti figli, per far sì che
riscoprano la strada per venire a Cristo, particolarmente ai
miei figli sacerdoti. In Paradiso sarai libera, non ne
patirai più.
Io sono il Buon Pastore che guida l'umanità nelle
generazioni di tutti i tempi verso la Patria celeste. Sono
il Pastore che dà luce, ne illumina il percorso tra le
oscurità che lo ricoprono, ma intorno a Me ho tante
lucciole, tante piccole lucciole, che s'irrorano della mia
Persona, ed anche esse mi aiutano a dare chiarore alla via
da seguire. Così è per la tua tenebra vissuta. Essa si fa
luce con Me. Chi offre la sua sofferenza, le malattie, i
dolori, e ne fa a Me dono d'amore, si fa grande luce. Chi
adempie la Volontà di Dio e la compie nella sua vocazione,
accettandola pienamente nella propria esistenza, e ne è
testimone fedele e coerente, pur tra gli ostacoli e le
durezze contrarie alla fede, si fa grande luce.
Chi prega ed è perseverante alla preghiera, costante e
fiducioso ad essa, pur se non ne nota la risposta e
l'adempimento, ma persiste nella sua vita, si fa grande
luce. Anche voi, figli miei, vi fate così piccoli pastori
che illuminano il gregge, che il Signore vi ha affidato,
piccolo o numeroso, accanto a voi o pur distante, in terre
lontan, a tante pecorelle che conoscerete solo nei pascoli
del Cielo. Ti benedico".
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25 aprile 2010
"Il Papa è chiamato a dare la vita
per una Chiesa nuova e un
rinnovato sacerdozio"
"Mia piccola Maria, Io ti tengo simile ad
un nonno che tiene sulle sue ginocchia il più piccolo dei
suoi nipotini. Stai nella pace!...
Oggi la Chiesa chiama a guardare al Pastore che in essa è
rappresentato dal sacerdozio e dal Santo Padre, che è guida
nella Chiesa e Pastore di tutti i sacerdoti. Essi dovrebbero
condurre, per la via diritta, il popolo di Dio, ma il
demonio quanti in questo tempo è riuscito ad oscurare! E
decadono, e si smarriscono; perdono essi la strada; e
smarrendosi loro, si smarriscono molte pecorelle. Perdono la
fedeltà al loro adempimento; perdono il desiderio,
l'entusiasmo, il senso del loro sacerdozio. Per questo è
stato indetto un anno di preghiera per il sacerdozio, poiché
è in forte crisi.
Il Papa è chiamato a dare la vita per una Chiesa nuova e un
rinnovato sacerdozio. E vengono chiamate le mie anime ad
unirsi perché nasca, con la loro preghiera e la loro
offerta, un sacerdozio forte, spirituale, vero, fedele alle
promesse, al sì dato al Signore, amante e pronto al
sacrificio per Iddio e per i fratelli, che ne ritrovi il
senso, che oggi viene spesso snaturato in una guida che è
culturale, educativa, ma che non innalza verso lo Spirito.
La Madonna cosa non fa per questi suoi prediletti, e come
cerca di aiutarli! Li chiama, li invita; ma essi, così
immersi dalle tenebre, non La vedono, non La scorgono, e non
L'ascoltano. Sono così pochi i fedeli! Siete invitati voi,
mie piccole lucciole, a fare luce al passaggio di Maria,
perché La vedano e L'ascoltino, dato che un sacerdote che
ascolta la Madre e L'accoglie, è un sacerdote salvo.
Si arriverà alla fine di questo tempo stabilito e al suo
percorso; e pochi giungeranno ad accoglierLa in sé, e ciò
non prima che questa strada sia percorsa di sangue e
lacrime, che Io non avrei voluto, ma ciò si fa riscatto,
lavacro per una Chiesa nuova e un sacerdozio nuovo, nel
quale Io vedrò ancora il mio Giovanni: un sacerdozio dal
cuore ardente e puro. Ti benedico".
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27 aprile 2010
"Chi è umile è colui che non verrà strappato dalle mie mani"
"Il ringraziamento mi rende lieto. Quando
mi si torna a rendere grazie mi si onora, mi rallegra. Un
animo che ringrazia è un animo riconoscente, grato: sa
riconoscere d'aver ricevuto un dono di cui è debitore presso
Dio. E chi sa riconoscere che ha ricevuto un dono, e ne
rende lode al Cielo, se non chi è umile? L'umile, il
piccolo, sa porsi in ascolto, sa capire la mia Voce.
Così come stasera è descritto nel Vangelo: chi è umile è
colui che non verrà strappato dalle mie mani; riconosce che
sono Gesù Cristo, e ne accoglie la Podestà. Io lo conduco.
E. nonostante le traversie, le difficoltà, le prove della
vita, egli mi segue, si fida, mi ama. Ed Io lo porto diritto
al porto della Patria celeste. Anime così non verranno
strappate dalle mie mani. Ti benedico".
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29 aprile 2010
"Cosa ha sostenuto Caterina se non la fede?"
"Non comprendi, figlia, che questa è una
battaglia con il nemico che ti pone a giudizio? Sono Io però
ad affrontare la battaglia. Ti sono davanti; tu sei troppo
piccolina; ne prendi comunque la pena, ed Io ne faccio di
essa vittoria.
Stasera ricordate Santa Caterina da Siena, la donna forte,
la donna intrepida, che tanto ha lottato per il bene. Se
l'avreste potuta vedere nella sua figura così minuta, nella
sua piccola statura; eppure la sua fede ne faceva grandezza,
la sua fede ne faceva fortezza, e in essa ha compiuto cose
grandi. É nata da una famiglia così feconda, e dinanzi a
tanta ricchezza e accoglienza di vita, Iddio Padre ha voluto
premiare, donando Santa Caterina. Cosa ha sostenuto Caterina
se non la fede?
In questa parabola del Vangelo Io vi presento le dieci
Vergini sagge, che hanno vigilato e atteso, illuminate dalla
luce delle lampade, che venivano irrorate dall'olio. E cosa
è l'olio che dà accensione alla fiamma, se non la fede? La
fede ha dato perseveranza all'attesa, fortezza nella
vigilanza; la fede ha ravvivato la speranza ed ha permesso
l' incontro con lo Sposo delle vostre anime, che vi attende
per darvi gioia perenne. Chiedete la fede! La fede è vera
conoscenza nelle cose, la fede è sapienza. Non seguite quel
che dice il mondo, che è contrario alla Verità della fede,
che sola può illuminare il passo in tanta tenebra.
Guardate a Santa Caterina: la sua fede ha dato luce a lei e
a molti, alla Chiesa stessa. Ella ora è una stella la cui
luce non ha tramonto. Ti benedico".
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30 aprile 2010
"Ah, se sapeste cosa vi attende in Paradiso!"
"Stasera nel vangelo vi indico il Cielo:
"Vado a prepararvi un posto!". Lo preparo per tutti in
Paradiso. Sono nato per questo: per prepararvi un posto, per
rendervi abitanti del Cielo. Le opere che compite nella
vostra esistenza, la sofferenza offerta, l'amore vissuto, la
preghiera: tutto si fa mattone che, uno sull'altro, Io
unisco e vi costruisco la casa nel Regno sicché, quando sarà
completa, voi veniate e l'abitiate per sempre. Essa sarà
illuminata e scaldata dal calore del Sole divino, rallegrata
dai fiori multiformi del giardino, l'arcobaleno con miriadi
di colori l'attraversa e la circonda. Ah, se sapeste cosa vi
attende in Paradiso! Se lo poteste scorgere per un istante!
La sua bellezza vi si stampa e vi compenetra l'anima, sicché
tutto ciò che fa parte della terra si farebbe per voi
scarto, nulla; e le cose più preziose per cui combattete e
vi affannate tanto, futilità, spazzatura. Se potreste, con
il vostro udito, ascoltare la perfezione delle sue melodie,
le musiche incomparabili, voi, al solo accenno, ne svenireste. Se poteste, con il vostro sguardo, contemplare
la bellezza estatica e divina, le meraviglie che lo riempie,
le delizie di cui è intessuto, ne morireste. Se il vostro
cuore, o il gusto, potesse assaporare e sentire la dolcezza
e l'intensità dell'ardore dell'amore che vi si vive, voi non
potreste più vivere, non potreste più operare, poiché la
vostra persona, la vostra essenza, sarebbe tutta assorta e
assorbita ad essa.
Per accedervi, figli miei, dovete perciò fare il vostro
cammino, ed Io stesso ne sono la Via, che riconduce; sono la
Vita, della quale vivrete nella sua pienezza; sono la
Risurrezione che dà a voi la possibilità della vostra
trasformazione ed evoluzione per farvi in Me spiriti santi,
che possono accedere, ed essere conformi a viverla.
Io vado a prepararvi un posto. Lo sto preparando ad ognuno
di voi; ma vi chiedo di aiutarmi per farvi anche voi come Me
aiuto per i fratelli, per far si che vi possano giungere,
dato che al Cielo non si viene da soli. Solo qui vi sarà la
vera Comunione dei Santi, vissuta in perfezione la felicità
nella sua pienezza. La compenetrazione delle anime, la
fusione l'uno all'altro, che vi darà gioia perenne e gaudio
senza fine; ove vivrete l'unione e la partecipazione alla
bellezza infusa dell'Altissimo; ove il calore della sua
adorazione vi riveste, l'assorbite, ne siete le fiamme: sarà
il Sole che adorerete. Le anime si scambieranno questa
fiamma ricevuta, questa bellezza di Dio, di cui sarete
rivestiti, e ne sarete radiosi.
Non si può, a parole, spiegare il Paradiso. Il Paradiso è
Dio! Io vi sto guidando, vi sto preparando, vi sto
attendendo, figli! Ti benedico".
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