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Ave Maria!
1 giugno 2012
"Vengo presto in questo tempo malvagio
per liberarvi nel mio
Giudizio dal male di satana"
"Mia piccola Maria, stasera nella Parola Io dico: "Ecco
Io vengo, vengo per giudicare il mondo", e molti diranno: "
Quando, Signore…?". Chi non crede, i cosiddetti atei diranno
fra loro: "Iddio non c'è… possiamo compiere tutti gli
abomini e le ingiustizie: chi ci porrà in giudizio?!".
Molti, pur credenti, dinanzi a tante ingiustizie che si
protraggono e non vengono riscattate, diranno: "Il Signore
ci ha abbandonato, ci lascia soli!". E in questo stato entra
il malumore e si perde la speranza. Io dico: figli miei, Io
vengo sempre a giudicare il mondo. Vengo ogni giorno, nelle
creature che tornano alla Patria Celeste nel Giudizio
personale: e quante ne sono venute oggi e molte ne verranno
domani!... Vengo ad ogni Confessione, e vengo presto in
questo tempo malvagio per liberarvi nel mio Giudizio, dal
male di satana; e tutta la terra verrà liberata. Verrò poi
ancora nell'ultimo Giudizio dell'umanità. Vengo pure negli
eventi dolorosi che vi colpiscono, quelli disastrosi, che si
accaniscono contro l'uomo per condurre nel mio Giudizio a
riscatto, a purificazione, al bene della salvezza. Voi
direte: "E perché non intervenire prima?!...".
Figli miei, oggi, primo venerdì del mese, dedicato al mio
divin Cuore, Io ve lo offro, e quante volte, accorato, vi ho
domandato la consacrazione al mio divin Cuore e al Cuore
della Madre per la Chiesa, per le famiglie, per la società,
e per ogni realtà, ma quanti ne hanno fatto ricorso? Pochi!
Mezzi tanto semplici, ma potenti ed effettivi. Ma gli uomini
non s'avvedono; sono indifferenti e pensano solo al loro
benestare che credono eterno, e così il diavolo si fa forte,
acquista potere dal peccato, e distrugge. Egli si nasconde
negli eventi naturali, li usa, ne ha il potere, cosicché le
creature non capiscono che l'artefice ne è il maligno, dato
che, se lo riconoscessero per quel che è e compie, una volta
smascherato, gli uomini ricorrerebbero all'intervento di
Dio.
Oh, molti non vi credono e dicono: "É la natura… è solo un
fenomeno naturale!". Ma la natura, figli miei, assorbe lo
spirito: è viva, così come riceve la benedizione e rimane
nella pace della creazione, ugualmente viene scatenata,
irretita dalla negatività del potere malefico che la
sovverte, e il suo frutto, che è distruzione e devastazione,
ne porta il suo timbro.
Anime mie, se volete un mondo migliore, fate vivere il
Giudizio divino, superate il vostro metro umano: voi
giudicate solo per accusare e condannare; all' offesa volete
riparare con l'offesa, al male con il male, e in questo modo
non fate che portare ulteriore rovina. Sappiate che nella
misura in cui avrete condannato con tanta durezza, dallo
stesso duro giudizio sarete accolti.
"Imparate da Me che sono mite ed umile di Cuore!" (*). Se a
questo Cuore l'umanità, la maggior parte di essa, facesse
ricorso: amasse, vivesse, riceverebbe i suoi sentimenti.
Esso vi sarebbe di difesa sicché il nemico non avrebbe
nessun potere, verrebbe disarmato, e precipiterebbe agli
inferi. Imparate a giudicare secondo il mio Pensiero e il
mio Cuore. Ti benedico".
(*) Mt 11, 29
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3 giugno 2012
"Dovete acquisire lo Spirito per poter giungere
a vedere e a
contemplare Iddio nell'eternità"
"Mia piccola Maria, ti smarrisci e sei sconsolata, ma Io
sento il tuo lamento… Nella Parola stasera vi viene detto:
"Quelli che vivono lo Spirito di Dio, questi sono realmente
suoi figli". Tutti siete nascita del Padre Celeste, ma la
vostra figliolanza naturale deve assorbire, partecipare,
fondersi nel suo Spirito per farvi divini, sua Natura, e
quindi suoi figli veri.
Io vengo per questo al mondo come Uomo-Dio per attestarvi,
rivelarvi l'entità, la presenza di Dio che nelle sue Tre
Persone lo testimonia. Sono il mezzo per far sì che, vivendo
il mio Spirito, il Cuore mio, i miei Sentimenti, i
Sacramenti che vi ho lasciato, voi vi fate parte di questa
Natura, vi fate suoi figli e, assimilati e uniti alla sua
Sostanza voi potrete giungere a vedere la Santissima Trinità
così come è: comprendere chi è Dio, come è fatto, quale è il
suo tempo, non accessibile ora alle vostre barriere carnali
umane: la vostra materia lo impedisce. Dovete acquisire lo
Spirito per poter giungere a vedere e a contemplare Iddio
nell'eternità. In Me, vostro Maestro e Salvatore, avete
compreso che la Santissima Trinità c'è, che sussiste e, più
che cercare di capirne il Mistero, cercate di viverlo;
vivendomi voi entrerete in un Mistero che non si svela, ma
ne farete parte.
L'intera Parola divina rivela la presenza delle Tre Persone:
il Padre Santissimo passeggia nel paradiso terrestre con
l'uomo in amicizia, ed è presente la Parola e lo Spirito che
vibra in tutto ciò che è creato. Le Tre Persone mettono alla
prova Abramo con la loro visita ed egli le accoglie con fede
e amore: la carità che Iddio premia sempre da Dio.
Nel Roveto ardente le Tre Persone sono il Dito di Dio che
scrive la Santa Legge; e in Me, Verbo Incarnato, in Me,
figli miei, voi incontrate le Tre Persone nel vivere del mio
Spirito e del mio Insegnamento: voi le amate, e nella misura
in cui amate voi sarete sempre più parte della Santissima
Trinità. Nell'Amore voi l'assorbite e ne siete parte
integrante, e partecipate dell'Amore che è.
Nella misura in cui tornate a passeggiare con Dio,
colloquiando nell'interiorità del giardino dell'anima
vostra, vivendo la sua Alleanza nella Santa Legge e nella
accoglienza della carità, unendovi a Gesù Cristo che è il
Compendio, voi vivete ed amate la Santissima Trinità. Ti
benedico".
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5 giugno 2012
"Questo periodo è di prova, non per condanna, ma per la
risurrezione,
per far sì che, impoveriti del materiale,
voi
vi innalziate ai beni e ai valori dello Spirito"
"Mia piccola Maria, non ti perder d'animo, non ti smarrire
poiché quando improvvisamente giungeranno le cose promesse,
tu stessa dirai: "…e come ne ho potuto dubitare?!".
Stasera nel Vangelo mi si chiede: "É giusto pagare le tasse
a Cesare?". Io rispondo: "Date a Cesare ciò che è di Cesare
e a Dio ciò che è di Dio!". É giusto pagare le tasse, figli
miei, secondo il proprio reddito, dato che una parte del
vostro tributo servirà a contribuire per i servizi per il
bene comune, che tornano anche a vostro favore e della
vostra famiglia. La giustizia sociale di Dio sulla terra è
una bilancia: umano e divino si incontrano. Se si pagano le
tasse al Signore Onnipotente, se pagate nel tributo di voi
stessi: in quello che siete, in quello che fate, in quello
che amate, offrendolo al Padre, di certo, in verità, voi
sarete onesti, corretti nel pagare ciò che dovete allo Stato
per il bene di tutti. É ingiusto che chi, pur avendo molto,
defrauda, evade, e non paga il dovuto; facendo così egli
ruba, ed altri devono sopperire le sue mancanze ed essere
gravati, pur avendo meno beni.
Mi direte: "E quando quindi, Signore, i pagamenti si fanno
ingiusti e gravosi?". Io vi sono vicino con il Cuore e
partecipo alla vostra indigenza e vi dico: Pregate, pregate,
figli, pregate e chiedete aiuto a San Giuseppe, con una
preghiera costante, senza stancarvi e con fede: le porte si
aprono!
Voi credete e siete preoccupati di divenire poveri poiché in
questo periodo passate da uno stato di benessere comune ad
uno stato più esiguo di beni, ma la vostra povertà, figli
miei, è una realtà spesso relativa, e quando non rasenta la
miseria non è indigenza. Se sapeste quanti bimbi, pur in
Paesi poveri che, se posseggono il necessario: il cibo, il
tetto, le cure e l'amore della loro comunità godono delle
gioie a voi sconosciute; sono felici nell'anima. Se vedeste
il loro sguardo… brilla, sorride di gioia!
Ai miei tempi il benessere era possedere un tetto, pur di
paglia le cui stanze e i letti erano separati e fatti di
stuoie, la pace e il cibo: si viveva alla giornata con uno
sguardo dell'anima protesa al Padre Celeste nella fede
comune del popolo. Quanti vostri nonni e bisnonni non
possedevano varietà di alimenti, e spesso sul tavolo era
sempre il medesimo piatto e si indossava lo stesso vestito,
ma la loro casa profumava del Santo Rosario in famiglia,
dell'unità e dell'onestà, e di condivisione nella comunità
in cui si viveva; il rispetto tra i cari del focolare e
l'aiuto e il soccorso al vicino, e ciò che era sacro: era
fondamentale e onorato e si era sereni.
Oggi con tutto ciò di cui vi siete riempiti di cose:
comprate vari telefoni, computer, più televisioni, molti e
diversi abiti, eppure dite: "Siamo poveri!...". Forse che
con tutti questi oggetti e con prosperità di cose superflue
siete più felici? I vostri figli vi si rivoltano contro e
pretendono senza fare sacrifici, ne fate degli dèi che
vogliono sempre esser serviti e saziati nelle loro
richieste; eppure sono così fragili, vuoti e senza gioia.
Gli avete tolto Dio!
Figli miei, questo periodo è di prova, non per condanna, ma
per la risurrezione, per far sì che, impoveriti del
materiale, voi vi innalziate ai beni e ai valori dello
Spirito. I vostri figli solo così cresceranno più buoni, più
forti, più disponibili al sacrificio con l'anima e il cuore,
e si apriranno più facilmente all'amore della fede. Ti
benedico".
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6 giugno 2012
"Voi potete vivere la vita eterna già da questa terra, figli
miei,
nella vostra anima, ma avendo fede: se crederete in Me"
"Mia piccola Maria, abbi fede: questa casa giunge poiché
così si adempiranno i miei progetti ed anche in questo luogo
si potrà diffondere questa mia parola di sapienza.
Stasera nel vangelo alcuni mi si avvicinano e mi chiedono;
sono i sadducei che non credono nella risurrezione, non
credono ad una vita oltre la morte. Anche oggi quanti che si
definiscono 'atei', non credenti, non aspirano al Cielo. Se
essi credessero seguirebbero ciò che Iddio dice e insegna, e
cioè che è Dio la Vita eterna. Se vedeste con i miei occhi
il pullulare delle anime che, in bene e in male, nella la
loro vita che pur continua, non hanno più attese per il
Cielo. Per mettermi alla prova i sadducei mi chiedono: "…e
di chi sarà moglie in cielo una vedova di 7 mariti?". Io
rispondo loro e a voi: voi ragionate carnalmente. Il
matrimonio sussiste sulla terra per il suo sacramento, ha
senso qui per l'unione nella famiglia e per la figliolanza,
ma poi finisce con la morte di uno dei due. In Cielo non c'è
più tale vincolo, né ci sono fomenti alla carne e né
preoccupazione per la discendenza; ci si riconoscerà per gli
affetti familiari vissuti ma ci si amerà nell' anima e poi
in corpi spiritualizzati: ci si amerà in Dio in un amore che
non ha ristrettezze, non ci si chiuderà ad uno, ma ci si
amerà senza confini nell'immensità dell'Altissimo.
Voi potete vivere la vita eterna già da questa terra nella
vostra anima, ma avendo fede, se crederete in Me. E mi
direte: "Come credere?...". Figli miei, pur se siete
razionali, se credete solo alla materia da cui pensate che
tutto trae vita e ne è motore ed è fine a sé stesso, se
credete che la vita abbia origine nell'universo dallo
scoppio di una scintilla, Io vi dico: chi le ha dato
l'energia? Chi ha attivato questa scintilla? Chi fa
susseguire l'esistenza naturale e la medesima materia? Come
si crea un bimbo nel grembo? Chi lo forma? Chi dà azione
alla chiusura della vita, e chi chiude gli occhi agli
uomini? Ed ancora: che senso ha la vita naturale, e che
motivazione si può dare al suo sussistere se non ha per fine
la vita eterna? Se foste minimamente umili, veritieri e
onesti nella vostra ricerca, vi porreste allo studio della
Scritture, nella preghiera e chiedereste lumi; e Iddio che
scruta i cuori e le menti e vede e riconosce la vostra buona
volontà, l'onestà dell'intento, Egli vi verrebbe incontro,
vi darebbe la risposta che in Dio solo c'è. Egli vi dice:
"Ponetevi in cammino! Poniti in cammino per far sì che tu
giunga alla Casa del Cielo, alla vita oltre la porta, nella
nuova dimensione che ti attende. Ti benedico".
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8 giugno 2012
"Chi mi segue, chi segue Gesù Cristo, verrà perseguitato"
"Mia piccola Maria, stasera nella Santa Parola vi viene
detto che chi mi segue, chi segue Gesù Cristo, verrà
perseguitato. Chi mi segue in verità si attenda la
persecuzione, dato che Io sono il Crocifisso, e il mio segno
è la Croce. Voi vi attendete favori, tributi e vantaggi; e
se ne vedeste goderne e viverne in chi dice di seguirmi,
dubitereste della loro vita cristiana. Insieme però alle
persecuzioni accolte voi riceverete le mie ricchezze, i
sentimenti dell'anima mia, la mia pace; sarete irrorati
della mia pace; mentre chi vi avversa e vi perseguita,
perseguitando voi, perseguita Me: ha il tormento in sé, vive
la persecuzione interiore di sé stesso che lo conduce alla
morte.
Accogliete con amore, disponetevi con umiltà, grati di poter
aver offerto nella tribolazione per mio amore. Tanto più mi
amate, tanto più voi non date più peso se siete stati
posticipati ad altri, se non siete considerati, se avete
subito prove per il Nome mio, simili ai Santi, poiché
l'amore è gratuito e si fa donazione. Più vi immergete in
Cristo e gli siete fedeli, nonostante le persecuzioni,
maggiormente il mio Amore vi avvolge e vi ricopre, vi dona
la carità e la sapienza, sicché chi vede le vostre opere e
ascolta le vostre parole, se minimamente è onesto, se ha pur
solo un briciolo nella verità, potrà dire: "da dove gli
vengono queste parole e queste sue opere?". Ne rimarrà
edificato: di certo vengono dal Signore Dio e molti, molti
da persecutori si faranno credenti e li acquisterete come
figli al Padre Celeste e fratelli per voi.
Nello stesso modo, come Io sono stato perseguitato, eppure
molti mi ascoltavano volentieri, simili a Me voi, pur nelle
tribolazioni, c'è chi vi ascolterà volentieri, dato che
riconoscerà nelle vostre parole e nei vostri atti la mia
presenza. Ti benedico".
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9 giugno 2012
"La vostra Incarnazione fa sì che diveniate mie particole,
particelle del mio Corpo e Sangue mio"
"Mia piccola Maria, qual è il dono più amato, più gradito al
Signore Onnipotente, al Padre Santissimo? Quale l'offerta
più sublimata, degna, che può essere accolta dall'Altissimo
Signore Sovrano, Re di tutti i Cieli? L'offerta dell'Agnello
Immacolato, Innocente, Immolato: la Carne e il Sangue di suo
Figlio, Cristo Signore. Sino alla mia Venuta sulla terra
erano stati offerti sacrifici di animali, sangue di
giovenche, capri, cervi, ecc… Ma poteva il sangue di
bestiole esser degno e gradito al Padre Santissimo? Per sua
grande bontà, in prospettiva, nell'anticipazione del
Sacrificio divino, Egli accoglie e benedice poiché ne vede e
giustifica l'offerta nella generosità con cui è data. Gli
uomini si privano di primizie per farne dono e per il
desiderio buono con cui essi vogliono stipulare con Lui
l'Alleanza.
Dovrà giungere però il Sacrificio di Cristo, l'unico capace
di pagare un debito immenso quale quello umano sin dai primi
tempi e fino agli ultimi non solo di riscatto e di
riparazione al peccato e all'offesa fatta a Dio, ma per
pagare un debito di riconoscenza per tutto il bene e per i
doni acquisiti, cosicché il Sacrificio di un Dio diviene:
Riscatto, Purificazione, Redenzione ma anche Ringraziamento
e acquisizione delle ricchezze nei meriti e nei tesori
divini che possiede.
Non è bastato tale pagamento ed offerta, e il Padre divino,
nel suo immenso amore, nella sua bontà, vuole donarlo a
tutti voi: vi ama non di un amore distaccato, distante, ma
di un amore che è comunione, fusione, condivisione a Sé, che
diviene Incarnazione. Così come gli sposi si uniscono per
amore, si fondono e danno vita, come una madre è unita e
porta in sé e dà la carne a suo figlio, simile alla Carne e
al Sangue dati da Maria che vengono trasfusi, infusi,
compenetrati dal Santo Spirito, dall'unità, dalla potenza
della Santissima Trinità e ne nasce l'Incarnazione di un
Uomo-Dio, ugualmente il pane e il vino posti sull'altare,
elementi naturali, vengono trasfusi, infusi, trasformati
nella Transustanziazione e divengono Corpo e Sangue di
Cristo, ed è Incarnazione. Similmente Iddio vuole voi, carne
e sangue, umani, naturali, nutriti nel Sacrificio
Eucaristico qui alla Mensa Celeste, per far sì che viviate
l'Incarnazione, diveniate parte di Me: divini.
Perché questa fusione porti effetto concreto e frutto ci
vuole un' aderenza alla Legge santa, una scelta che è scelta
al suo bene, e quindi un rifiuto al peccato. Dovete, figli
miei, prima lavarvi nel Sangue dell'Agnello da cui ricevete
e viene ricreata la Purezza, la Grazia, la Verità che
permette che nell'incontro con la Carne e Sangue di un Dio
avvenga l'Incarnazione a creature divine, atte per vivere il
Cielo. Tanto più vi immergete in essi tanto più le amerete e
vivrete in verità. La vostra Incarnazione farà sì che
diveniate mie particole, particelle del mio Corpo e Sangue
mio che nel mondo vanno a nutrire e a dissetare i tanti
fratelli per la salvezza alla vita eterna. Ti benedico".
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12 giugno 2012
"Che i miei amanti siano sale e luce:
sale della Sapienza
divina per dare sapore al cristianesimo,
luce per
testimoniare la mia Persona nella Verità"
"Mia piccola Maria, rimani in attesa poiché la porta che tu
chiedi si apre. Io soccorro, aiuto, sostengo, vengo sempre
se chiamato, pregato, invocato, vengo in soccorso; Io giungo
e mi pongo ad assistere la vostra esistenza, le vostre
prove; sostengo e accorro sulle vostre malattie, la vostra
fame d'amore, il vostro martirio…, soccorro la stessa morte,
sia per chi è giunto il tempo del disegno del Padre al
momento del transito, sia per chi deve proseguire, e
sostengo il vostro percorso nell'esistenza. Allo stesso
modo, al richiamo della preghiera accorata della vedova di
Sarepta, Iddio manda Elia per far sì che, per un piccolo
atto di carità, egli possa sovrastare nella sua carità e
l'orcio dell'olio non sarà mai mancante e così la farina.
Richiedo nel Vangelo che i mie amanti siano sale e luce:
sale della Sapienza divina per dare sapore al cristianesimo,
luce per testimoniare la mia Persona nella Verità. E come
acquisire tale sale e tale luce? Coloro che mi amano, tanto
più si irrorano e crescono in questo amore maggiormente
verranno assimilati, rivestiti, compenetrati della Sapienza
e della Luce della Verità. Io infondo nella mente, nello
sguardo, nella bocca, al suo udito, alle sue mani perché il
pensiero, la parola, il cuore, l'agire: tutto il suo essere
trasmetta ed espanda Sapienza e Luce nel mondo; Sapienza che
è conoscenza della Parola divina che confonde, annulla,
smaschera la menzogna della parola del nemico che sibila e
contagia con il suo veleno, Luce della Verità, che egli non
può sostenere e deve fuggire. Ti benedico".
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13 giugno 2012
"Quanti cristiani vengono in chiesa
ma poi frequentano
cartomanti, seguono oroscopi,
dettatura di spiriti,
evocazione dei defunti o altro!"
"Mia piccola Maria. Io so, io so… e su tutti scende la mia
benedizione.
Stasera nella Santa Parola Elia raduna i profeti di Baal sul
monte Carmelo dinanzi al popolo per far sì che, dinanzi alle
offerte presentate, venga testimoniata la verità sull'Unico
vero Dio. Elia chiede al popolo una scelta: "Smettetela di
saltellare da una parte all'altra: seguite l'Unico Dio, il
Dio d'Israele!". E di fronte alle invocazioni, alle grida
dei profeti di Baal che infieriscono persino contro sé
stessi con ferite e sangue, non c'è risposta: Iddio non
brucia l'offerta presentata, mentre dinanzi alla preghiera
umile, veritiera e disinteressata di Elia, l'Eterno varca
con il suo Fuoco l'offerta, che è accolta, manifestando che
Egli è l'unico Signore.
Nel Vangelo Io attesto che non cambio la Scrittura, ma la
porto a compimento ed è per tutti i tempi, e dico ancora
oggi: "Non saltellate da una parte all'altra, fate una
scelta!". Quanti cristiani vengono in chiesa tra
Celebrazioni, novene e processioni, ma poi frequentano
cartomanti, seguono oroscopi, dettatura di spiriti,
evocazione dei defunti o altro, e quanti praticano lo
spiritismo! Io dico: "figli miei, o con Me o contro di Me!
Non potete seguire due padroni. Non prostratevi a dèi
stranieri, pur venendo in chiesa, ritenendovi cristiani e
credenti, mentre invece siete in adorazione di voi stessi,
dei vostri piaceri, assecondando anche leggi inique che sono
contro la Parola di Dio.
Quanti si inginocchiano ossequiosi ai compromessi con il
male e bramano e pongono il primato dei soldi nel proprio
cuore! Non potete fare mescolanza. Il diavolo inquina la
vostra preghiera: la sua bava si deposita sulla vostra anima
e la vostra fede si raffredda, si annulla, si disgrega e
diviene solo una partecipazione di abitudine e di tradizione
umana. Come può la vostra preghiera essere accolta
dall'Altissimo se non è più un incenso puro che sale, ma
inquinata dal fetore di satana? Dio è Fuoco, è ardore
d'Amore, che vive nella sua Offerta, e si fa calore nella
carità: arde ed ama. Chi si dà al diavolo (e sapeste in
certi riti d'iniziazione a lui quali atroci sofferenze e
nefandezze…!), ed anche quando non si giunge a tali cose, il
compromesso con il male porta il suo gelo: egli offre pochi
piaceri ed esaltazioni, e ad ogni peccato è un mattone di
gelo del male che si salda sino a quando non avrà creato
nell'anima un'opera completa del suo ghiaccio fino al punto
che non sa che vivere nel peccato che conduce al suo regno
di gelo infinito.
Oggi che celebrate Sant'Antonio di Padova, ricordato per il
fuoco della sua Parola che esprime l'ardore del suo amore
divino, Io dico che Sant'Antonio ha combattuto per gli
uomini perché smettessero di tentennare e saltellare tra Dio
e il maligno; combatteva per far sì che avessero luce e
forza. Egli, agli attacchi del diavolo ha usato i mezzi
della preghiera, della virtù e della penitenza. Scegliete il
Padre Buono che, pur nel suo rigore, dà tutto per voi e farà
di voi un'offerta gradita, santa, irrorata, attraversata,
riarsa del suo Fuoco d'Amore. Ti benedico".
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14 giugno 2012
"La vostra anima registra tutto, simile ad un film:
ogni
vostra parola, azione, il comportamento nel bene o nel male,
tutti i vostri atti"
"Mia piccola Maria, i tuoi figli dirigono il loro passo
lontano, ma sorge il mio sole al nuovo giorno che li
ricondurrà di nuovo a casa.
Stasera il vangelo vi richiama: La vostra giustizia sia
superiore a quella umana, che è spesso fallace, ingiusta e
colpevole nelle sue sentenze. La vostra sia vissuta nella
Giustizia divina che è una Giustizia pietosa, compenetrata e
irrorata nella Misericordia che è Carità che educa, non una
misericordia zuccherosa ma via che educa nella Verità per
staccare dal male e ricondurre alla salvezza l'uomo. É una
Giustizia che cura nell'amore, e che è anche correzione
nella finalità del bene e della salvezza eterna.
La prima giustizia è con sé stessi, nell'essere severi
esaminatori della vostra anima, nella conoscenza della
propria rettitudine, mentre l'uomo, per lo più, giustifica
sé stesso e colpevolizza sempre gli altri. Si dà
continuamente una ragione per giustificare i propri errori,
ma condanna con asprezza il fratello spesso, senza pietà. Io
richiedo che prima di portare offerte e doni dinanzi
all'altare e prima di offrire tributi alla chiesa per far sì
che mi siano accolti e benedetti, chiedo che voi non
portiate rancori, odi, vendette verso l'altro. La prima
giustizia sia nel vostro cuore nel perdono e nella
preghiera. Nell'affidarmi la situazione che magari è molto
gravosa e vi ha ferito mortalmente, date a Me, alla mia
Giustizia, che giunge pur se non paga subito al suo
tribunale, dato che, se l'altro che vi ha colpito non se ne
emenda e persiste, credete che giungerà al Giudizio divino
ove la sentenza data è eterna e terribile. Se non siete
stati riscattati dalla giustizia umana, affidate a Me le
vostre cause: Io, il Giudice supremo e autentico, scruto
nella bilancia della Verità e peso secondo la mia Sapienza
rivelatrice e fattiva che, se non corroborata da lacrime di
pentimento, da opere di carità di riscatto e di riparazione,
è peso di condanna, e non di pochi anni come quella terrena,
per quanto dolorosa.
Voi non potete capire un'esistenza che non ha età, e che
vive nella morte, che non dà una pausa di respiro alla
sofferenza (nell'inferno). Siate giusti nell'onestà della
retta coscienza, leali, veritieri; non prevaricate
sull'altro. Il vostro lavoro sia fatto bene non solo per
accaparrare e guadagnare profitto, lasciando poi il peso
della conseguenza al fratello, siate accorti nel vostro
comportamento poiché il mio sguardo, e quello della vostra
coscienza, scruta e veglia pur quanto voi dite: "Ma Dio
dov'è?". Iddio non paga subito, attende, ma giunge poi la
sua richiesta e il suo pagamento.
E non pensate: "…tanto la faccio franca se mi nascondo bene,
chi mi potrà riprendere?...". La vostra anima registra
tutto, simile ad un film: ogni vostra parola, azione, il
comportamento nel bene o nel male, tutti i vostri atti. Voi
stessi vi presenterete a Me con la vostra anima aperta che
parla di sé. Non infierite ferendo, ingiuriando, offendendo
l'altro. Voi rimanete superficiali a ciò, ma vi verrà
chiesto conto pure della buccia di banana gettata a terra
che può aver procurato la caduta di una persona. Siate
avveduti e profondi nella Giustizia divina che è
Misericordia, che educa nell'amore; nella sua unione voi
l'acquistate.
Confessatevi spesso: la vostra prima giustizia inizia dalla
propria pulizia interiore perché entri la luce per poter
operare bene in essa. Se siete nelle coltri del male e non
vedete come potete esser giusti?
Se sapeste quanti giudici umani, lontani da Dio, ormai
affogati nella putredine della corruzione, sono fantocci di
satana che li usa perché non siano date sentenze giuste che
potrebbero riparare ad altro male, per provocare altre
sofferenze e non fare opera di rieducazione alla
rettitudine. Siate giusti, figli miei, in Me, per migliorare
questo mondo e per aiutare voi e gli altri a raggiungere il
Regno dei Cieli ove la Giustizia si è trasformata in tutto
il suo merito in solo Amore eterno. Ti benedico".
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17 giugno 2012
"La morte è Giustizia!
Pensate se fosse data eternità ad un
malvagio, a un tiranno…"
"Mia piccola Maria, rallegrati perché la casa che tu attendi
viene prima che tu non pensi dato che i tempi avanzano e
bisogna che vi troviate pronti per il rifugio.
Stasera San Paolo vi dice: Siete chiamati tutti a venire al
tribunale di Dio, al suo Giudizio per ricevere la ricompensa
per le opere buone compiute, o la condanna per le cattive,
quando eravate nel corpo. La morte giunge per tutti, nessuno
ne è esente e né può scamparne. Essa è Giustizia e
Misericordia; non guarda in faccia a nessuno: potenti,
ricchi, poveri, malvagi, buoni, sia che fossero vite di
pochi istanti, venute alla luce o per quelli giunti alla
tarda età: tutti colpisce, qualunque creatura abbia posto il
suo piede sulla terra non ne potrà più fare poi ritorno. Si
nasce, figli, per morire. Un tempo si faceva meditazione
sulla morte, non per averne paura, ma perché si comprendesse
la relatività del tempo, la fallacità dell'esistenza umana
che ha un termine e per poter vivere bene questi anni sulla
terra ed esserne pronti per accoglierla non come un nemico
ma come il Signore che viene per condurre a Casa.
La morte è Giustizia! Pensate se fosse data eternità ad un
malvagio, a un tiranno..., la sua esistenza nel mondo non
potrebbe che condurre per sempre a distruzione.
Voi mi direte: "E quando muoiono i bambini o le giovani vite
vengono spezzate?!"… Figli miei, Iddio della morte ne fa
Misericordia e cerca da essa di trarne il meglio per ognuno
di voi. Le piccole esistenze che durano pur pochi istanti o
pochi anni si fanno luci che brillano in Paradiso in eterno:
gli angioletti che circondano il trono dell'Altissimo. Se
sapeste quanti dolori sono ad essi risparmiati, e per
l'innocenza si salvano! I giovani che muoiono negli
incidenti…il Santissimo ne fa una storia di purificazione
per il tempo non vissuto per far sì che ancora possano
accogliere il Padre Celeste al loro consenso, mentre quanti
di loro si sarebbero perduti per le strade di questo mondo
se avessero ancora vissuto! Coloro che vengono uccisi: Iddio
ne fa una storia di martirio e persino per chi tarda e si fa
curvo nella sua tarda età, Egli attende che si converta e
non vada perso. Da una morte fisica il Padre da essa
promette una vita nuova ove non c'è distacco e vi
rincontrerete e vivrete per sempre uniti.
Io sono il seminatore della vita: della vita naturale e di
quella spirituale; spargo i semi dei miei germogli e sono la
falce che li raccoglie. Sono Io che li curo, li alimento
alla sussistenza fisica e nella Grazia dello spirito, senza
che le creature se ne avvedono, per far sì che giunga la
loro maturazione, e la falce sia pronta per raccogliere il
suo raccolto. Alcuni di questi semini, i più piccoli, simili
a quelli di senape, sono i più nascosti, i più leggeri, e
penetrano nella profondità della terra di Dio ove si fa più
umida e feconda. Essi sono quelli che si faranno piante
grandi, robuste e rigogliose e dal molto frutto, i cui rami
si protenderanno più in alto verso il cielo. Queste piante
con Me collaborano nella vita. Esse si fanno rifugio, ombra,
riparo, nutrimento per molte mie creature, sicché sostenute
da esse hanno esistenza, protezione, cura; e li aiuta a
venire a Me bene, non intaccati dai vari mali che infettano
gli insetti voraci: saranno frutti buoni pronti alla loro
raccolta, al mio Giudizio, perché siano ripagati e
ricompensati delle loro opere buone. Ti benedico".
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19 giugno 2012
"Ugualmente, amate e fate quel che più potete in verità,
e
vedrete quanti leoni feroci si ammansiranno a pecore,
e lupi
rabbiosi a teneri agnelli"
"Mia piccola Maria, sei con Me e sei nella mia benedizione.
Sei simile ad un cardellino che canta, che vuole cantare per
Me, ma un cardellino così tremante e timoroso che si
nasconde tra le fronde degli alberi per non farsi vedere e,
pur nascosta tra esse, tu canti; ed Io ascolto il tuo canto.
Stasera nel vangelo io vi richiamo al mio dettame: Amatevi
come Io vi ho amato e ancor di più: amate i vostri nemici!
Lo so, è cosa dura, è Parola cruda che pare cozzare come la
carne sgraffiata e scarnita al Legno della Croce. Ma Io vi
chiedo, figli miei, non un amore naturale, umano, non
potreste…, Io vi chiedo di elevarvi, di salire oltre voi
stessi, di superare i limiti nell'Amore divino: solo in
questo Amore voi potrete amare così. Io vi offro il mio
Cuore, vi do la mano per accompagnarvi perché vi rendiate
simili, per quel che più potete, all'Amore del Padre
Santissimo, che ama tutti; sono tutti suoi figli: malvagi e
giusti, buoni o cattivi, e su tutti Egli riversa i suoi doni
e manda le acque e il sole per la sussistenza. Ugualmente
chiamo voi in modo che, simili al Padre Santo, nel vostro
bene, nella vostra carità che accoglie, voi miglioriate
l'umanità, aiutiate nel percorso della trasformazione al
buono, al bene anche coloro che non meritano.
…E quando, mi direte, sono creature assatanate, malvagie,
che cercano continuamente di condurci anzi al loro male e,
pur nei vari tentativi nella carità, non si emendano?...".
Date a Me, figli miei! Offritemi queste situazioni, e se
sono per voi così pericolosi e gravosi da farvi cadere,
allontanatevi pur continuando a pregare. Io vedo la buona
volontà e vi aiuto. Vedo la disposizione, se ci si è posti
nella lotta del bene e se si è combattenti contro di sé per
adempiere il mio Insegnamento. Se mi amate lo fate. Vedrò, e
potrò giustificarvi già se prima nel vostro atteggiamento
non avrete ricambiato al male ricevuto, con la vendetta, ad
altro male; se avete pregato per essi, se avete offerto atti
di carità.
Avete mai fatto celebrare Sante Messa per i vostri nemici?
Credete voi e sapete se Io durante la mia atroce Passione,
nella mia crudele Crocifissione e agonia ho forse odiato
coloro che mi affliggevano, che mi dilaniavano e mi
scarnificavano le carni, che mi oltraggiavano nelle offese?
Io li amavo: amavo gli ebrei che mi condannavano e i
centurioni che i crocifiggevano: li vedevo bambini, vedevo e
riconoscevo quando avevano a volte vissuto degli imput di
bontà, le ferite che avevano infettato il loro cuore, il
demonio che soffiava su di essi e le catene alle quali li
stringeva e usava crudelmente. Ed Io amavo, sentendo e
patendo tutte le sofferenze, l'ingiustizia, senza attendere
da loro né giustizia, pur legittima, e né contraccambio
nell'amore per far sì che proprio nel mio Amore offerto a
tale gratuità le ferite si sanassero, le catene si
sciogliessero, le rabbie si placassero a pace, il cuore e la
coscienza si protendessero al bene.
Ugualmente, figli miei, amate e fate quel che più potete in
verità, e vedrete quanti leoni feroci si ammansiranno a
pecore, e lupi rabbiosi a teneri agnelli. Molti nemici si
faranno amici nostri e di nuovo di Dio e, grati, li avrete
accanto in Cielo, amandovi per sempre.
E per quelli che non sono cambiati? Figli miei, voi avete
amato, il resto è nelle mani d Dio. Ti benedico".
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20 giugno 2012
"La vostra carità non sia ostentazione, sia offerta
verginale:
la primizia che, offerta al Padre Celeste, rimane
pura e intoccata dal mondo"
"Mia piccola Maria, questa Santa Messa celebrata per queste
anime è simile alla rugiada che discende sull'arsura di un
deserto, che da tempo ricerca la freschezza delle acque
piovane. Per Maria, la sorella della suora, ti dico che
questa mia figlia è una santa che mi si è donata. Le sue
sofferenze sono state carità vissuta e dono d'amore. Mi sono
a lei manifestato in vari modi, e molte volte le ho parlato.
Presto la condurrò in Cielo.
Stasera nel vangelo vi indico la carità, le disposizioni su
come viverla in santità: nell'umiltà e nel nascondimento,
nella segretezza e nel silenzio poiché se avrete ricevuto
ricompensa dall'uomo, se ne avrete avuto lode e ricambio nel
mondo, cosa vi rimarrà? Di certo il vostro merito di molto
decade; mentre se non avrete ricevuto pagamento e né
ricompensa alcuna cosa vi potrò rimanere se non la
ricompensa di Dio stesso che tutto vede, e non dimentica e
paga da Dio?
La vostra carità non sia ostentazione, sia offerta
verginale: la primizia che, offerta al Padre Celeste, rimane
pura e intoccata dal mondo con la sua corruzione, simile al
giovane e alla fanciulla che giunge vergine al talamo
nuziale, come le primizie dei propri beni, le gemme
preziose, il meglio che solo deve esser degno di poter
essere offerta all'Altissimo, così sia la vostra carità che,
nel segreto, non disperde nella gloria umana, ma acquista
valore, se data al Signore, e si fa sua gloria.
L'umiltà come è difficile averla! Gli uomini nel bene fatto,
nelle opere buone compiute vogliono essere ammirati, aver
gratificazioni e lode e ricevere nella loro giustizia il
contraccambio, quando il vostro Maestro insegna ad
accogliere persino le ingiustizie e perdonare, ad accogliere
le mortificazioni in segreto perché si facciano atti d'amore
donati a Me! Se sapeste in Paradiso quante vecchiette
sconosciute, così povere, avendo dato il tutto di sé, pur
nella loro povertà, simile all'obolo della vedova del
vangelo, hanno preceduto i molti che hanno dato pur
ricchezze, sbandierandole ai quattro venti. E i poveri
Lazzaro che hanno dato ed offerto a Dio le loro povere ossa
scarnificate come sacrificio: essi hanno preceduto i
prodighi che allargavano e spendevano denari dinanzi a tutti
per esser stimati e onorati! Avevano già ricevuto la loro
ricompensa…
Non sia così per voi. Offrite ciò che il Padre Eterno vi dà:
tutto nasce da Lui ed anche il bene che potete fare è sua
grazia. Offrite la vostra giornata, il lavoro, la preghiera,
le Sante Messe, i digiuni o altro, ciò che potete nel bene,
con il cuore e in umiltà; vi fate così Carità che diviene
oblazione gradita e benedetta dal Signore poiché donata da
un'anima piccola che cerca solo la gloria di Dio; e Iddio ne
ricolmerà i forzieri: in Cielo li accoglierà in tesori per
voi, centuplicando la vostra carità nella sua che è
infinita. Ti benedico".
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22 giugno 2012
"Siate luminosi! Chi è nella luce vera, nella luce mia,
li
smaschera, li scopre, ha discernimento:
solo da Me potrete
recepire la Luce che è Verità che rivela"
"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo vi richiamo ad avere
uno sguardo luminoso, dato che chi ha la luce nel suo
sguardo tutto del suo corpo è luce. Mentre chi ha uno
sguardo oscuro l'interezza del suo corpo è nelle tenebre. E
come saper valutare, fare discernimento e capire chi ha uno
sguardo nella luce e chi nelle tenebre? Figli miei, spesso
già il volto delinea una luminosità interiore: i tratti
riportano la limpidezza del retto agire; lo sguardo fa
trasparire il chiarore delle propria coscienza, la bontà
della persona. Se aveste visto gli occhi di molti miei
Santi… come guardavano!.... Essi erano già una risposta alla
loro santità.
Se guardate lo sguardo dei bimbetti, ancor piccoli e
innocenti: traspare la luce della verità di ciò che sono
nella loro innocenza. Spesso però non è così: accade
diversamente, dato che molte anime occupate, manipolate e
usate dal nemico vengono rivestite della sua falsa luce che
inganna. Il diavolo si maschera da angelo luminoso, e
difficilmente si fa vedere per quel che è nel mondo terreno
nella sua originale orridezza. Sicché in questa terra
troverete persone, anche nei modi, negli atteggiamenti,
garbati, gentili, e di una subdola umiltà che ricoprono il
loro sguardo con questa falsa luce che seduce, ma viene dal
male.
Come riconoscerli? Anime mie, dal loro agire, dal loro
comportamento che vi porta i propri frutti oscuri. Le
tenebre li ricoprono, e per questo cercano di mascherare,
pur nel po' di bene e anche nella carità fattiva, per
occultarsi meglio, ma la usano sempre per i propri fini, per
i propri interessi cattivi che sono maggiori, per ammassare
le proprie ricchezze umane, o per divulgare il regno di
satana e distruggere le anime. Siate luminosi! Chi è nelle
luce vera, nella luce mia li smaschera, li scopre, ha
discernimento: solo da Me potrete recepire la Luce che è
Verità che rivela, che mette in nudità la sostanza,
l'essenza di ciò che si è, la vera natura nel bene come nel
male. Io sono la Luce che illumina, e se guardate con essa,
voi saprete notare se questi figli non amano Dio, se non lo
vivono, se non operano in suo Nome nella carità autentica,
se pregano, se operano riconducendo sempre a sé stessi per
avere il successo, il denaro, la lussuria, gli onori, per
essere rimirati e amati; ma sono incapaci di riamare.
Posseggono per togliervi all'unico vero Amore e Padre.
Costoro sono e vivono nell'oscurità della tenebra che gli
inferi già ricoprono. Molti , seguendo l'oscurità della
propria anima, deformano anche il loro corpo a sua
somiglianza con timbri, uncini, tatuaggi, trucchi, e altro
per assimilare il loro aspetto alla tenebra che sono e alla
quale appartengono.
Venite al mio Cuore, addentratevi in Esso, contemplate Me,
l'Eucaristia, e riceverete la Luce; e tanto più ne
partecipate, tanto più la vostra anima si farà radiosa, il
vostro sguardo limpido, luminoso e, ovunque andrete
porterete la mia luce che fa fuggire, toglie le ombre, le
allontana, per far sì che torni il mio giorno. Cercate i
tesori del Cielo che conducono a Me; le ricchezze della
terra vi allontanano; e, lontano da Me si disperde, e cosa
vi rimarrà? Siate i ricchi del Paradiso! Voglio ammantarvi
delle mie ricchezze, guardarvi negli occhi e infondervi Me
stesso: porterete nel vostro sguardo il colore del mio
Cielo. Ti benedico".
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23 giugno 2012
"Per quanto l'uomo si allontani e tradisca,
per quanto egli
fugga dal suo giuramento,
per quanto ottenga dispense per il
matrimonio,
dinanzi a Dio egli è sacerdote e consacrato per
sempre"
"Mia piccola Maria, stasera nella Parola vi richiamo alla
maternità: tutti nascete da un grembo materno, da una madre;
ma la stessa maternità fisica è sostenuta e formata dalla
Maternità di Dio. Tutti nascete dal Grembo del suo Pensiero
e a questo Grembo dovrete ritornare. É Iddio che soffia il
suo Alito divino per darvi l'anima sulla quale cresce e si
forma il corpo e vi viene data non solo la forza, i tratti,
i lineamenti della vostra fisicità, ma anche vi rende atti
alla missione che il Padre Celeste vuole che viviate; siete
formati per esserne in grado e portarne frutto.
Iddio cerca in ogni uomo che nasce una creazione nuova ed
irrepetibile. E così tutti i figli dell'umanità nascono per
giungere alla salvezza, tutti i cristiani per giungere alla
santità, tutti i consacrati e le anime sacerdotali per
essere redentori, altri cristi, Quante mamme hanno pregato
prima della loro attesa o nel mentre della gestazione, o
altre anime madri, per far sì che il figlio venga chiamato
da Dio per essere al suo servizio santo, perché ne nascano
anime sante a Lui offerte per tutti i giorni della loro
vita. Preghiera ispirata dallo Spirito, dato che queste
anime sono già predestinate dal Padre Celeste per esserlo, e
quanti santi ne sono nati da queste maternità consacrate! E
spesso molti sono i segni che le accompagnano, simili a
Zaccaria dopo un'esistenza di attesa paziente nell'orazione
e nell'offerta in una carità fervente, Iddio mandò l'angelo
Gabriele ad annunciare la Nascita di Giovanni, suo
Consacrato, la cui venuta sarà santità tangibile di cui
portate ancora il segno e il frutto ai giorni vostri.
Pregate, figli! Offrite sacrifici, Sante Messe, per far sì
che da una ricchezza spirituale, da una maternità provvida
nella grazia tanta sterilità nella figliolanza fisica cessi
e nasca una figliolanza santa, degna di esser offerta al
Padre Santissimo. Di queste maternità date a Dio e scaturite
nel patto con Lui di sacerdoti e consacrati, Io dico: "Esse
sono per sempre!". Per quanto l'uomo si allontani e
tradisca, per quanto egli fugga dal suo giuramento, per
quanto ottenga dispense per il matrimonio, dinanzi a Dio
egli è sacerdote e consacrato per sempre, e Dio attende che
ritorni alla sua Missione(*) per far sì che tanta salvezza
venga effettuata, tanta redenzione e santità vissuta: porti
il suo raccolto nella ricchezza di anime che rinascono per
il parto del Regno celeste. Ti benedico".
(*) La stessa cosa disse Suor Lucia di Fatima ad uno sposato
che si era spretato.
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25 giugno 2012
"Abbiate prima voi uno sguardo puro, cristallino, verace
che sa guardare nella luce della Sapienza divina"
"Mia piccola Maria, le catene di satana si spezzano. Può il
Sangue dato da Cristo non portar e i suoi effetti? La tua
preghiera la unisci al mio Sacrificio e alla preghiera di
don… che opera contro il male; e per il mio Sangue e per la
tua sofferenza, per la fedeltà di un'orazione e di una fede
provata la tua famiglia tornerà tutta unita nella pace e
nella fede.
Stasera nel vangelo vi dico: potete voi togliere la
pagliuzza nell'occhio al fratello mentre i vostri occhi sono
ricoperti ti tenebre e di travi nel peccato? Come potete
vedere bene? Voi siete pronti a giudicare le miserie, i
difetti degli altri e considerarli insopportabili, e la
vostra è spesso una condanna e una critica severa; invece
non guardate voi stessi, vi vedete e rimirate nello specchio
del vostro pensiero e vi adulate, e non vi guardate nello
specchio di Dio, che vi fa vedere e vi scopre per quello che
siete in realtà; e di certo allora vedreste.
Tutti siete peccatori, non siete dei Cherubini: alla reale
visione delle vostre anime molti non reggerebbero e per lo
più cerchereste di emendarvi. Voi non giudicate, attestando
un fatto nella verità per il fine della guarigione nel bene
e nella carità; voi giudicate maggiormente per condannare,
per criticare, per attaccare, ritenendovi migliori degli
altri. Non sapete che i giudizi, le condanne, giungono a
coloro che avversate, pur da lontano, pur se non emesse in
loro presenza? Lo spirito dell'anima parla a suo modo e la
sua energia vibra e agisce, conduce e ne porta il bene come
il male.
Abbiate prima voi uno sguardo puro, cristallino, verace che
sa guardare nella luce della Sapienza divina. E come avere
questo sguardo? Figli miei, in Me, in Me!...Occhi nei miei
Occhi, sguardo nel mio Sguardo, in un rapporto personale,
intimo, profondo con tutto ciò che vi ho dato per viverlo:
nella preghiera, nei sacramenti, adorando: …il mio Occhio vi
penetra, fa luce, illumina tutta la sporcizia della vostra
anima che l'oscurità del peccato ricopre; ne lavo la melma,
ne brucio le scorie, ne purifico ogni sua particella di male
sicché, fattasi radiosa, la sua luce trasale dall'anima sino
agli occhi che la comunicano, e voi potrete saper guardare e
cercare nella sapienza dell'amore di Dio. Io guarderò in
voi! Ti benedico".
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26 giugno 2012
"Come poter entrare nella porta stretta?
Guardate a Me,
figli miei, che sono il Capo cordata"
"Mia piccola Maria, Io sto operando, ma così come in un
campo ci sono le erbacce e ci vuole il suo tempo per
estirparle, e si inizia al mattino e ci vuole la giornata
sino alla sera per terminare il lavoro, così come una corda
è tutta intrecciata nei nodi, e per scioglierla bisogna
snodarla uno ad uno, o simile ad una stanza che, piena e
impregnata di fumo, c'è bisogno che si faccia nuova aria
buona, Io sto soffiando: soffio il mio Ossigeno santo, e c'è
bisogno del suo tempo: anche Iddio ha bisogno di tempo nella
sua opera.
Stasera nel vangelo vi esorto di passare per la porta
stretta che conduce al Cielo, mentre la maggior parte degli
uomini vuole passare attraverso la porta larga, spaziosa,
ampia, proprio perché facile, agevole che non fa intralcio
al proprio cammino. Ed è proprio perché ampia, e non avendo
ristrettezze che riparano, con gli uomini entra e passa
l'intero male, tutto il male e il peccato possibile che
travolge, trascina e spinge agli inferi. Entrate per la
porta stretta, dato che essa vi comporta il sacrificio, è
una via angusta, e per questo per entrare vi dovete piegare,
modellare ad essa, modellarvi al mio Insegnamento che ve
l'apre, per far sì che possiate farvi piccoli ed accedervi.
Plasmandovi alla sua entrata, la vostra carnalità si fa più
esigua e lo spirito si affina, e varcate la porta; oltre c'è
la Città di Dio di cui vi parla il salmo: la Casa che il
Padre Celeste vi ha edificato in cui nessuna calamità
naturale o umana potrà più abbattere, e il posto non vi
potrà più esser tolto.
Come poter entrare nella porta stretta? Guardate a Me, figli
miei, che sono il Capo cordata, che vi unisco a Me con la
fune dei sacramenti e della preghiera! Uniti a Me voi la
varcate: Io passo, sono Colui che l'ho già varcata, che si è
fatto passare attraverso una pressa che mi ha schiacciato
per fare sì che, per il mio Sacrificio, tutti possiate
accedervi, e continuamente la varco per condurvi in Cielo.
Unitevi alla Madonna che si fa 'Porta', che vi aiuta a
formarvi, a modellarvi alla sua entrata: Ella vi prende le
misure adatte, vi plasma ad essa perché vi sia più
possibilmente agibile e fattibile il suo passaggio. Oltre,
nella Città di Dio, godrete della rinuncia fatta, della
violenza che avete fatta su voi stessi per poter entrare, ma
è qui il luogo della felicità piena, che avete cercato e
ambito. E cosa sarà questa felicità se non l'amore che
trabocca dal Cuore di Dio e che si riversa, colmandovi,
sopra di voi? L'amore nella fusione con le anime dei
fratelli, sicché, saziati, appagati, traboccanti di questo
amore, voi sarete nel riso perfetto della gioia nell'anima
vostra. Ti benedico".
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27 giugno 2012
"Non accorrete a tutti i predicatori e teologi di fama.
Sappiate discernere: sapeste quante eresie!..."
"Mia piccola Maria, Io sto districando l'intreccio, sto
snodando ogni nodo.
Stasera nel Vangelo vi dico: "Dalle vostre opere sarete
riconosciuti, dai frutti che ne sono scaturiti". Una pianta
buona non può che dare frutti buoni, una pianta cattiva non
può che dare frutti cattivi; ed è vero! Ma Io vi dico che
sono giunti tempi, mai simili nell'intera storia, nei quali
il demonio ha saputo travestirsi come non mai, e persino
come pianta buona, camuffandosi, pur nel poco bene, per
ottenere successi e lodi e poter così maggiormente essere
accreditato e spandere il suo potere per condurre al male.
Dalle radici il veleno di satana si inietta anche in piante
veraci, riuscendo in questo modo a corrompere i frutti a tal
punto che è più difficile saper distinguere i buoni dai
cattivi: i meli danno le mele, i peri le pere, il fico i
fichi; e sono di bello aspetto e invitanti allo sguardo,
anche se all'interno sono corrotti ed avariati sì da non
potersene nutrire. Molti falsi profeti in questo tempo
s'ammantano ad agnelli e sono lupi feroci, molti all'interno
della Chiesa, dai bei modi e belle parole. Ma voi siate
avveduti e non superficiali!
Non fermatevi a guardare e rimanere incantati dall'oratoria,
dall'esteriorità o dalla posizione di prestigio che
occupano. Quanti fra di essi usano questi mezzi per
iniettare il veleno della seduzione di satana per portarvi a
sé. Non accorrete a tutti i predicatori e teologi di fama.
Sappiate discernere: sapeste quante eresie…! Come contorcono
il mio Messaggio… e con grande abilità! Non affidate la
guida spirituale della vostra anima a chiunque! É il bene
più prezioso che avete e molti, invece di essere Pastori per
la salvezza di essa si fanno Gurù e trasformano,
distorcendo, plagiando, per portare e vincolare a sé e al
loro malsano pensiero.
Pregate molto! Siate sempre uniti all'unico vero Maestro
Gesù Cristo nell'Eucaristia e non accogliete niente che sia
lontano o discostante di una virgola dall'Insegnamento del
Vangelo. Non fermatevi alle parole ma osservate bene per
accoglierle in voi che coloro che ve le infondono, che vi
insegnano, vivano una vita concreta, profondamente ancorata
e incarnata nella mia Verità. Siano uomini a somiglianza di
Me, loro Signore; siano di forte preghiera, umili, poveri,
obbedienti e casti. Allora voi sarete i loro frutti perché
voi crescerete nell'Amore divino e nelle opere di carità. Ti
benedico".
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28 giugno 2012
"La Chiesa di Roma, che doveva essere segno e testimonianza,
Madre di tutte le chiese sulla terra, dovrà riparare
per lo scempio nel quale è decaduta"
"Mia piccola Maria, il dolore che senti è il mio, la punta
d'ira, la santa ira per lo zelo della mia Casa è mia. In
queste Celebrazioni in cui si celebrano i sacramenti come in
questo matrimonio, ne fanno una casa di caos, una bolgia di
confusione, di distrazione e di chiacchiere, e così poi
tanta nudità nel vestiario è oltraggio al pudore del mio
sguardo santo; e se non vivono i fedeli le prime
fondamentali norme di vita nella chiesa, se non portano
onore, rispetto al luogo sacro e alla mia Persona, che è
presente, come possono vivere e comprendere bene, assimilare
tutto il resto? Il Pastore non richiama e si accorda al modo
umano e caotico del popolo e non si preoccupa di ciò che mi
arreca: offesa, poiché è la prima dissacrazione al luogo
santo e alla mia Presenza. Ne chiederò conto, grandemente
conto!
Quanti martiri, quanti santi e anime benedette mie amanti
hanno dato la vita per la Chiesa, le lacrime e il sangue per
farla santa, e oggi quelli che dovrebbero essere i miei
Pastori lasciano che se ne faccia scempio. Se non sanno
mantenere l'ordine e il giusto comportamento nei fedeli
quali pecore stanno pascolando?
Oggi che celebrate San Pietro e San Paolo: Io vi dico che
essi non sono nati santi ma si sono fatti tali con grandi
sacrifici, rendendo duttile la loro natura all'Insegnamento
di Cristo, si sono plasmati ad esso per mio amore e per
amore si sono fatti fedeli, perseveranti, coerenti nel
sacrificio sino al sangue per essere dono per la diffusione
del vangelo e per la costruzione di una Chiesa santa che
rispecchiasse i miei desideri. La purificazione vissuta
nelle loro lacrime la lavano: nella loro preghiera, nel loro
insegnamento la fanno crescere, uniti alla loro carità, che
è dare la vita per essere e dare fedeltà a Me nella Verità.
Essi daranno poi il sangue per far sì che ne nasca una
Chiesa che vive nell'adorazione, nell'onore al luogo che è
sacro, nel silenzio prezioso di chi vuole ascoltare Dio e
porsi in comunione con Lui.
In chiesa si è davanti all'Altissimo: Io non sono un
assente; a Mosè dinanzi al mio Roveto ardente si richiede
che si tolga i calzari poiché la terra su cui poggiano i
suoi piedi è terra santa: è presente l'Onnipotente! Se non
si comprende prima questo, se si vive in questo
atteggiamento, come si potrà vivere bene, in profondità, il
resto delle Celebrazioni, il senso della preziosità del
Sacramento? Al tradimento di Pietro, alla persecuzione di
Paolo, Io richiedo riparazione, che essi faranno per amore.
Io chiedo per tre volte a Pietro: "Mi ami tu?". "Pasci le
mie pecorelle!". Se le mie pecorelle non vengono fatte
pascolare secondo il mio volere è perché questi pastori non
mi amano. Pietro e Paolo sono i Protettoti di Roma e della
sua Chiesa: proteggono Roma che verrà passata al setaccio
del martirio. Sarà irrorata e bagnata di sangue per lavare
l'onta del male che ha lasciato entrare nel tempio del
Santissimo Signore. La Chiesa di Roma, che doveva essere
segno e testimonianza, Madre di tutte le chiese sulla terra,
dovrà riparare per lo scempio nel quale è decaduta e per
ricostruirsi a Chiesa a mia immagine e somiglianza nella
quale sarò di nuovo Re e Signore, Dio amato. Ti benedico".
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29 giugno 2012
"Paolo e Pietro si fanno Pietra
perché si poggi su di loro
l'edificazione della Nuova Chiesa"
"Mia piccola Maria, ciò che senti è un pochino, una briciola
del mio dolore per la mia Chiesa, che è immenso; e questo
dolore è amore. Chi non si fa carico, chi è superficiale ad
esso è perché non ama. Oggi che celebrate San Pietro e San
Paolo in questo luogo dedicato alla Santissima Trinità (*):
quale è stato il rapporto, la fusione vissuta con le Tre
Santissime Persone? Essi si sono trovati dinanzi ad una
svolta, ad una nuova sponda nell'incontro della Nuova
Alleanza; sono i Santi della via che immette al nuovo
passaggio, loro così adempienti alla Legge mosaica, ai riti
ebraici, rigorosi nella loro fedeltà, varcano il percorso di
una nuova strada le cui orme sono timbrate, portano il segno
del Sangue di Cristo che l'attraversa: vita nuova che forgia
una Chiesa che nasce nello Spirito Santo, Dio sempre
presente, che la santifica e la irradia.
Paolo e Pietro si fanno Pietra perché si poggi su di loro
l'edificazione della Nuova Chiesa. Vivono la Santissima
Trinità nell'adesione alla Legge divina che viene però
liberata da tante sovrastrutture e riti per renderla pura e
completa, nella quale s'innalza il Sangue di Cristo e
l'azione dello Spirito Santo: la Santa Parola. Sangue e
Fuoco dello Spirito in cui, essi stessi, firmano con il
proprio impegno e il proprio sangue l'attestazione e
l'appartenenza che stipula, nella Nuova Alleanza, il patto,
accordo pieno che aiuti a portare a santità l'intero popolo.
Uomini di Dio, fedeli ai Comandamenti del Padre Creatore,
fedeli alla sua Legge, altri cristi nell'effusione del
martirio per la Verità annunciata da Cristo, creature dello
Spirito, colmi del suo fuoco d'Amore.
Essi si lasciano plasmare dalla Santissima Trinità. …Quanto
hanno camminato i loro piedi, quante afflizioni,
mortificazioni, dolori e persecuzioni sino ad offrire la
vita per rendere gloria alle Santissima Trinità e perché sia
riconosciuta e amata dall'umanità, nella Chiesa che la
rappresenta. Ti benedico".
(*) Nel santuario della Santissima Trinità a Vallepietra
(Roma)
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30 giugno 2012
"Non temete la morte...chiudete gli occhi a questa terra
per riaprirli ove è Vita!
Quella che Io vi ho preparato, e
non vi potrà più esser tolta"
"Mia piccola Maria, sono con te! Stai certa della mia
presenza. Io sono l'Autore della vita. Da Me prendono
origine tutte le cose. Il Padre Eterno ha donato la
creazione perché fosse vita perenne, ma la debolezza degli
uomini ha permesso che satana desse il morso del suo veleno
alla Creazione, infondendo il suo male e la sua morte. Iddio
però crea continuamente e, per quanto la morte raggiunga,
Egli opera nell'esistenza e, agli occhi che si chiudono di
un vegliardo se ne aprono altri di un bimbo che nasce; da
una vita che si spezza un'altra si forma già nel suo
Pensiero; ad un cucciolo che viene sbranato un altro ne
viene partorito, ad una pianta che si secca un'altra
germoglia per dare esistenza alla creazione, sino alla fine
dei tempi.
Iddio però ha anche dato una Creazione Nuova in suo Figlio
perché da una vita naturale che si spenge ce ne fosse una
superiore immortale, per cui tutti quelli che si immergono e
si lavano nel Sangue di Cristo vengono purificati da tale
morso e acquisiscono Vita per il Regno eterno ove ogni cosa
è incorruttibile e non vi verrà mai tolta. E in questa vita,
che si ricrea perennemente, vi è presente lo Spirito che
opera nella sua azione, dando la sua Energia santificatrice
che vibra e si posa in coloro che vogliono, per dare la
Grazia che santifica e rende immortalità per la vita eterna.
La santità dona, dona e trasmette la vita.
Nella mia Opera terrena non ho fatto che trasmettere vita:
ho curato gli infermi, ho risuscitato i morti. Oggi nel
vangelo vi viene ricordata la guarigione dell'emoroissa e
della figlia di Giairo; ovunque la mia Opera è una Nuova
Creazione, e allora mi direte: ma perché tanti malati non
risanano e i molti muoiono? Figli miei, nella Nuova
Creazione Iddio ha fatto sua Opera anche la malattia e la
stessa morte naturale: ne fa esistenza nella purificazione,
nella redenzione che lava e santifica voi stessi e
l'umanità. Vi fate così collaboratori di Cristo alla Vita
della Grazia che conduce al Cielo. "O morte, dov'è la tua
vittoria?"… Passa Cristo che ti ha sconfitto nella sua, e in
tutti coloro che vogliono sconfiggerla. Entrando in Me voi
vivrete la Risurrezione. Non temerete la morte… chiuderete
gli occhi a questa terra per riaprirli ove è Vita: quella
che Io vi ho preparato e non vi potrà più esser tolta. Ti
benedico". |
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