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Ave Maria!
1 febbraio 2010
"Satana, esci dalla terra!"
"Mia piccola Maria, Io sono con te. Tu hai
Me e, possedendo Me, hai la speranza, la fede e la carità.
Io supplisco alle tue deficienze e, anche quando decadi, Io
vengo a risollevarti. Stasera nel vangelo vengo a liberare
un povero figlio disperato perché ossesso e posseduto da
migliaia di spiriti maligni, da catene di demoni; egli grida
tra i sepolcri e si colpisce con pietre, e ciò avviene da
anni. Nessuno lo poteva liberare. Io accorro poiché, ancora
prima di aver sentito il suo grido, ho sentito il grido di
sua madre, che implorava l'aiuto di Dio per questo suo
figlio disperato.
Il primo esorcismo, figli miei, viene dalla preghiera e
dalla libera volontà di chi vuol essere liberato, e se non
in prima persona, è desiderato dai suoi cari. Io vengo e
scaccio la moltitudine di diavoli che lo invasa e vadano via
da lui: vadano a rifugiarsi tra i porci. Come avviene che il
demonio possa invadere così l'uomo e possederlo? Ciò avviene
spesso tramite il peccato; con esso gli si apre la porta, e
soprattutto tramite questi tre peccati, che sono quelli
della carne, dello spiritismo (delle cose occulte), e della
superbia. Sono, sopra di ogni cosa, i mezzi per farlo
accedere che, continuando a peccare e a fare il male, si
viene a raggiungere persino la possessione del maligno. Come
liberarsi?
Primo la preghiera: il grido d'aiuto a Dio, che nella vostra
libera volontà, accorre tramite il sacerdote, che scaccia,
in suo Nome, il maligno. Quando c'ero Io, nella mia
Persona, e operavo sulla terra, bastava un mio cenno per la
liberazione, mentre spesso per voi oggi ci vuole un iter
doloroso, una via crucis, che si fa espiazione del male
compiuto, e anche mezzo di conversione per voi e per molte
altre anime.
Il diavolo cacciato, se non torna agli inferi, viene a
vagare per luoghi solitari e aridi, come il deserto, o nel
gelo delle alte montagne, nei ghiacciai, ove pare non ci sia
esistenza.
Questo mondo è posseduto dal demonio in tutte le sue realtà.
Voi venite circuiti e assorbiti dal suo male, e spesso non
ve ne avvedete: vi riempie del suo fumo infetto, delle sue
ombre che vi oscurano, del suo veleno che vi fomenta al
male. Egli viene per distruggere l'uomo e possederlo, per
usarlo e propagare la sua distruzione.
Se è così schiava e così posseduta questa terra è perché non
invoca d'essere liberata, non chiede il mio aiuto. I
sacerdoti così poco operano per la sua liberazione. Io
tornerò, e griderò forte per cacciare il diavolo coni suoi
adepti dal mondo: "Satana, esci dalla terra!", e precipiterà
negli inferi per far sì che tutto torni benedetto. Ma voi
pregate, pregate, perché Io venga presto. Ti benedico".
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2 febbraio 2010
"Io sono l'Agnellino Immolato"
"Mia piccola Maria, tu mi vuoi bene? Se sapessi quanto Io ti
amo, quanto è smisurato e appassionato questo mio amore per
te, che tu non puoi provare nell'interezza nel tuo essere
poiché non potresti contenerlo. Saresti simile ad un
fiammifero che viene riarso e subito brucia. Ne sente
l'ardore, il calore, ma si consuma subito. Di quest'amore
però tu vivrai per l'eternità (*). Quell'amore sponsale che
non hai vissuto sulla terra lo godrai pienamente nel tuo
essere per la vita eterna.
Oggi vengo portato al Tempio. Mia Madre e mio Padre Giuseppe
mi presentano come offerta al Padre Celeste. Non sono
l'offerta semplice di ogni bambino, come gli altri che vi
vengono portati; sono l'Offerta per eccellenza, che viene
accolta e gradita dall'Altissimo. Io sono l'Agnellino
Immolato: la mia Carne e il mio Sangue vengono offerti in
riscatto per la salvezza dell'umanità, dato che il Sangue
del Figlio di Dio è il solo che poteva soddisfare, in
pienezza, il Padre Eterno. Solo il Sangue di Dio poteva
essere riscatto e riparazione per il Signore.
Vengo presentato ed offerto mediante la Maternità Santissima
di mia Madre. Il Padre Celeste accoglierà, da lì e sempre,
l'offerta vostra che viene però filtrata dal Sangue divino
e per la Maternità di Maria, che divenendo mia Madre, si fa
Madre di tutta l'umanità, da cui ne ricevete santità e il
frutto per la vita eterna; ne godrete il raccolto per
l'eternità. La vostra vita, assieme al vostro sacrificio,
viene presentata così al Padre, che la riceve, l'ama, la
benedice nello Spirito Santo: essa viene unita al Cielo, è
unita a Me, ed è così Santa.
Lo Spirito Santo benedice, è presente alla mia Presentazione
al Tempio, e il Padre mio ne è compiaciuto. A cosa serve
vivere la consacrazione se non a unire la vostra vita, che
si fa dono nel mio Sangue e per la Maternità di Maria? San
Giuseppe è il primo a vivere questa consacrazione. Egli si
offre, offre la sua vita e la unisce a Cristo Immolato, e
per le mani della sua Sposa, che gli è anche Madre, per
essere aiuto, ricchezza, sostegno alla mia Redenzione.
E Anna e Simeone? Questi profeti hanno vissuto nella
preghiera, nel sacrificio, nella carità; per questo la luce
dello Spirito Santo li irrora e fa dono della Sapienza
divina: fa comprendere loro la luce della mia Persona. Così
voi, se vivete di preghiera, di sacrificio, di carità, voi
sarete rivestiti della luce infusa della Spirito, che vi
arricchisce della conoscenza dei Misteri di Dio. Ti
benedico".
(*) Queste parole Gesù le rivolge anche a chiunque legge
queste Gocce di luce
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3 febbraio 2010
"Molti e molti figli leggeranno questa mia parola"
"…Per il libro non temete. Seminate, seminate, lavorate,
poiché il frutto è santo, ed anche se non sarà subito
rigoglioso il raccolto, i pochi che inizialmente lo
leggeranno è per la loro crescita alla santità, per farne
dei santi; e da questi pochi ne nasceranno poi i tanti.
Molti e molti figli leggeranno questa mia parola. Per la
diffusione potete rivolgervi alle case editrici religiose o
a persone che potrete incontrare, che possano, con i loro
mezzi, diffonderlo. Fidatevi di Me, dato che Io ci sono; ed
Io soffio, soffio, ed il mio Alito spinge lontano. Ti
benedico".
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4 febbraio 2010
"Mi chiedi dei tabernacoli viventi…"
"Ecco, Io mando i miei apostoli e discepoli perché vadano
nei paesi e nei borghi: entrino nelle case per annunciare il
Regno di Dio, per proclamare la mia Parola, per sanare i
malati e liberare gli ossessi. Ancora oggi Io chiamo i miei
sacerdoti ad andare e vivere il loro ministero in questo
modo. Ma lo possono solo se vivranno la povertà: la povertà
nelle cose, la povertà di se stessi. Per questo invito ad
andare con un'unica tunica, un unico paio di sandali, ecc.
per essere abbandonati, e fiduciosi della Volontà di Dio che
è provvida.
Vivano il loro ministero, il loro apostolato, solo per puro
amore di Dio. Se questo oggi non avviene, e cioè non
proclamano il mio Regno, non liberano, non operano
guarigioni, è perché i sacerdoti vivono malati alla ricerca
delle proprie sicurezze economiche, e malati di prestigio,
di protagonismo e ambizioni, malati di carne.
Verranno i nuovi tempi quando i sacerdoti saranno i miei
"Giovanni", poveri ma pieni di fede, di purezza, di ardore.
Mi chiedi dei tabernacoli viventi. Voi siete i miei
tabernacoli, quelli che, nutriti di Me, mi portano, nelle
mie Specie Eucaristiche, nel cuore ove ancora Io continuo a
vivere. Farmi portare nelle Specie sacramentali non è bene.
Oggi il popolo ne farebbe scempio, non ne è maturo. Nei
nuovi tempi, la Chiesa, per sua disposizione, potrà
stabilire alcuni sacerdoti, particolarmente eletti, di
provata santità, per esigenze e disposizioni inerenti al
loro sacro ministero, al loro apostolato, la facoltà di
portarmi sempre con sé le Specie eucaristiche. Ma voi, figli
miei, nutrendovi e vivendo di Me, vi fate, nel corpo e nello
spirito, i mie tabernacoli, che ovunque Mi diffondono, e Io
in voi amo, libero, risano. Ti benedico".
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6 febbraio 2010
"Se sapeste quali reti sono il Cuore mio divino e il Cuore di mia Madre!"
"Mia piccola Maria, sono qui proprio per rinvigorire la tua
fiducia. Sulla mia parola abbi fiducia, a te che la mia
parola viene donata personalmente in modo abbondante,
fidati! Getta, come stasera dico nel vangelo, getta le reti
di questa mia parola nel mio Cuore e tu vedrai attuato ciò
che Io ti dico. Chi con Me opera con Me raccoglie, e il
frutto è abbondante.
Stasera ricordate il primo sabato del mese in onore del
Cuore Immacolato di Maria. Oggi la Madre Santissima si pone
in ginocchio, adorante, dinanzi all'Altissimo, offrendo tra
le sue mani, il suo Cuore ricolmo d'amore e purissimo, più
chiaro e puro di un cristallo, e la luce di Dio tutta
L'attraversa e la compenetra, Ma è anche un Cuore trafitto e
sanguinante per le ferite con cui viene oltraggiato,
percosso, colpito da una Maternità da molti rinnegata,
rifiutata, offesa. Maria piange per questi dolori, e le sue
lacrime scendono sul suo Cuore, e le offre al Padre per
intercedere per l'umanità.
La parola di mia Madre ancora chiama gli uomini a tornare a
Dio, ed è presso il suo trono per intercedere per la loro
salvezza. Se sapeste quali reti sono il Cuore mio divino e
il Cuore di mia Madre! E come, se riposta in essa, la mia
Parola fa una pesca abbondante, generosa, miracolosa. Se la
Chiesa, l'umanità, avesse fiducia, se gettasse nel mio Cuore
queste reti che sono i Sacratissimi Cuori nel vostro
operato, quanto pescato, quante reti ricolme, quante chiese
gremite, quanti figli tornati a casa! Così sarà nei nuovi
tempi. Nell'attesa sii fiduciosa della mia parola che porta
copioso il suo frutto. Ti benedico".
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8 febbraio 2010
"Se oggi tanti mali non vengono guariti è perché non si ricorre a Me"
"L'inverno è lungo e sembra non trascorrere mai, ma poi si
vedono spuntar le gemme in primavera e il suo ridente
fiorire, che annunciano i frutti che verranno e che non
c'erano, farsi belli allo sguardo e saporosi al gusto. Così
sarà per il ritorno dei tuoi figli.
Io risano, guarisco, do vita. Passo per le vie della
Palestina per sanare i malati nelle malattie fisiche,
spirituali, e gli ossessi. Tutto posso poiché Io sono Colui
che crea, che ha creato dal nulla tutte le cose. Vengo a
risanare, a riparare il male compiuto dal peccato, e do vita
nuova. Da Me si trasfonde l'energia creatrice e vitale e
ogni male in Me scompare. Se oggi tante malattie, dolori,
non vengono guariti è perché non si ricorre a Me. Ci vuole
la fede, il desiderio, il ricorrere alla mia Persona,
credere in Me, mentre spesso gli uomini finiscono per
chiedere guarigione al nemico, e così dalla malattia entra
la morte, e la creatura perisce.
Per questo Io vi ho fatto un dono ancora più grande: ho
trasformato in Me, nella mia Santissima Passione,
trasfondendovi il mio Sangue divino, tutti i mali in
redenzione; ne ho fatto mezzo per voi di purificazione e
riscatto dal peccato stesso, dal male che vi ha colpito
sicché, attraverso la sofferenza, voi vi fate con Me redenti
e generatori di vita.
Piccola mia, è dura! É dura prova che ti unisce a Me; ti
sembra di morire, ma il tuo morire è per dare la vita. Ti
benedico".
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9 febbraio 2010
"Amate l'interiorità che avete conquistato con Me"
"Mia piccola Maria, Io ti sto aiutando, sostengo ogni tuo
giorno, ogni tua ora. Senza di Me tu periresti. Senza
nutrirti di Me moriresti. Io ti dono vita, non solo
spirituale, ma do sostentamento alla tua stessa vita fisica,
e così sei innestata in Me: la mia Carne e il mio Sangue
sono in te, il mio Cuore batte in te, il mio alito vi
respira, il mio pensiero vive, le mie mani agiscono. Senza
la mia Eucaristia hai la morte; con la mia Eucaristia hai la
vita (*).
Stasera nella Sacra Parola Salomone inneggia e canta il suo
grido di gratitudine a Dio per il Tempio costruito, per la
grazia di un luogo che fosse suolo sacro, nel quale l'uomo
potesse più degnamente possibile incontrarsi con la sua
Persona.
Nel Tempio sono depositate le sacre Leggi nell'Arca, le
Leggi che indicano agli uomini la via della Verità, della
rettitudine, della grazia, che rende possibile
quest'incontro e questa fusione a Lui.
Ancora nel Vangelo i farisei si pongono nel Tempio
all'incontro con il Padre Celeste, facendo mille riti
esteriori: lavando se stessi e purificando stoviglie, come
se la pulizia esteriore possa purificare l'intero umano.
Mentre il cuore è falso, e la melma è nell'anima. Io li
richiamo a rivivere la Grazia, che si conquista
nell'adempimento delle Leggi di Dio, che risana e lava
l'uomo nella sua interezza interna. Come lavarsi dalle
colpe, dalla Legge violata, dal peccato, se non riparando,
onorando la Legge stessa? In questo tempo quanto beneficio
avete nelle molte chiese che avete, e nelle quali Io sono
presente, la mia Persona vi è; eppure quanta esteriorità,
quanta sollecitudine umana: vanità nell'abbigliamento,
saluti e ringraziamenti, e non si fa una genuflessione a Dio
che è presente; non si vive l'adorazione, la sacralità del
luogo, nel silenzio e nella preghiera!
E vengono a Me, e si nutrono di Me, mentre il cuore è nel
fango e la melma nell'anima. Quanto Io soffro, e come vivo
di dolore in tutto questo stato di cose! E richiedo
riparazione! E come riparare se non tornando a vivere in
stato di Grazia, vivendo prima i sacri Comandi di Dio, per
saperLo riconoscere e amare? Come vivere questa sacralità
del luogo e l'incontro autentico con il Signore?
Viveteli prima voi, figli miei! Amate l'interiorità, che
avete conquistato con Me, l'unione d'amore, vissuto con
Cristo, che si fa Tempio in voi e in voi già vive; e quelli
che sanno che così Io vivo in loro, sanno poi essere segno e
testimonianza del mio voler essere vissuto anche nella
Chiesa.
Dato che, chi mi vive nel cuore, sa anche riconoscerMi e
amarmi nell'adorazione in chiesa, ove riceve ulteriore
benedizione e santità nel perseverare nel suo stato di
grazia. Ti benedico".
(*) Quello che Gesù dice qui e altrove è per tutti, e per
ognuno in particolare.
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10 febbraio 2010
"Ancora vi richiamo alla sponsalità d'amore"
"Oggi celebrate Santa Scolastica, la mia Colombina.
Colombina perché tutta irrorata dallo Spirito Santo.
Colombina perché tutta pura. Colombina poiché non faceva
altro che aleggiarMi tutt'intorno al mio Cuore. Ella ha
realmente vissuto la sua sponsalità d'amore con Me. Si è
fatta mia sposa, dando l'intera vita con atti d'amore
continui e a Me offerti. E guardate la fecondità di
figliolanza che ne è nata!
San Benedetto non sarebbe stato tale e così fecondo il suo
ministero, se non avesse avuto con sé Scolastica, l'altra
parte di sé, la parte materna, che lo aiutava a dare vita ai
suoi tanti figli. Ancora vi richiamo nella santa Parola, e
nel Vangelo, alla sponsalità d'amore, che l'anima è chiamata
a vivere, a fondersi con Dio, a divenire sua sposa. Nel suo
amore vissuto ella si presenterà un giorno dinanzi
all'Altissimo con la sua veste tempestata di gioielli, che
sono le virtù vissute, con una vita ornata di pietre
preziose, che sono gli atti d'amore offerti al Signore. E
Dio la vedrà così bella che s'innamorerà dell'anima, e ne
farà sua sposa per l'eternità.
Ancora nel vangelo Io metto in evidenza l'ascolto di Maria
alla mia Persona e l'adorazione di Me, che è la parte
migliore che viene vissuta nel vostro spirito, nella vostra
esistenza, perché cosa vi sposa a Dio se non l'ascolto della
sua Parola, che s'incarna in voi e dà per frutto
l'adorazione a Lui e la fecondità di una figliolanza, a cui
si dà vita nello Spirito Santo? Ti benedico".
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11 febbraio 2010
"Pure voi, figli miei, tuffatevi nell'Immacolata Concezione"
"Portate anime ala Madonna: tutti quelli che avete nel
cuore, quelli che conoscete, coloro che sono nel peccato,
ammalati nel corpo e nello spirito, ossessi, e affetti da
ogni tipo di mali, i più abbandonati, i più lontani; non vi
stancate. Per tutta la vita ricordatevi e conducete anime
alla Madre. Lei è la Madre che se ne prende cura
continuamente, non li lascia mai, mai si stanca di aiutarli
a sanarsi.
Oggi che ricordate la Madre di Lourdes, Io vi dico che Lei è
sempre in questo luogo e, con il suo sguardo segue, uno ad
uno, ogni creatura, ogni ammalato, e di tutti si prende
cura; nessuno ne esce senza ricevere una sua carezza, un suo
sostegno, anche quando pare non ci sia stata nessuna
guarigione. La Madonna è lì che ne ha dato fortezza, aiuto,
consolazione, e senso alla loro condizione, che la
trasforma, nel cuore, facendola divenire offerta di
salvezza.
Alcuni ricevono i cosiddetti miracoli, ma sono segno per
ravvivare la fede, per credere alla santità del luogo e
della sua presenza.
La Madonna ha soprattutto invitato, mediante Bernardetta, di
dire che i sacerdoti vengano a Lei in processione: Lei è
l'Immacolata Concezione. Prima sono i sacerdoti, gli
affidatari di questo invito per far sì che si tuffino,
s'irrorino nelle Acque Immacolate della Madre, che sono
state santificate e timbrate dal Sangue e Corpo di Colui che
è il Sommo Sacerdote; e solo se posti nelle sue Acque
divinizzate, Maria riforma in loro i lineamenti, i tratti
del suo Figlio, di Colui che è il Santo del Santi, perché
gli siano più somiglianti. Solo acquisiti i tratti, le
forme, la vita di Cristo, essi saranno veri sacerdoti, in
unione a Colui che è Sacerdote eterno.
In questo stato di santità acquisito, essi potranno recare
anime a Cristo, essere capaci di sanare, di aiutare tutti i
fratelli come il loro Maestro, di condurli a salvezza, e di
portare, essi stessi, anime nelle acque di Maria, ove Lei se
ne prenderà cura per riformarle a nuova creatura, a nuova
nascita, che è la vita della Grazia.
Voi ricevete una vita naturale, fisica dalla madre terrena,
dovete poi entrare nelle acque materne del Grembo del Cielo
che è la Madre mia. In Lei voi venite lavati dal peccato e,
lavati, Ella vi riforma i lineamenti del Figlio suo
Santissimo. La bellezza deturpata dal male viene
riacquistata per esser i figli della Grazia, così come Iddio
vi ha creati esenti dal peccato.
Bernardetta si sporca per trovare l'acqua nella terra:
questo gesto è perché lei prende in sé il male di tanti, lo
sporco del peccato altrui, per purificarlo in sé, per
aiutare i fratelli a lavarsi e tornare, belli e puri, al
Padre.
Pure voi, figli miei, tuffatevi nell'Immacolata Concezione,
e dopo essere stati lavati, riformati da Lei, così
rigenerati, la Madre vi fa dono un poco delle sue Acque, vi
fa rigeneratori perché anche, mediante di voi, possiate
lavare e aiutare i fratelli a tornare alla bellezza di Dio.
Ti benedico".
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12 febbraio 2010
"Questo carisma è per insegnare la Sapienza di Dio"
"Mia piccola Maria, torni il sereno al tuo cuore. Ecco, io
do risposta solo per te, mia creatura fragile e indifesa.
Quando mi viene fatto un quesito è uno spunto dal quale Io
faccio motivo di insegnamento per il bene comune. Ho dato
già luce. Ho dato già luce, e se don… avesse ascoltato bene,
tra le mie parole Io ho già dato risposta.
…I quesiti, le valutazioni a Me richieste vanno fatte solo
se vitali, indispensabili, dato che il Signore vi ha dato
già i mezzi nella preghiera, nei sacramenti e la coscienza
per poter valutare e fare scelte e azioni; sennò quale
merito ne avreste? É bene così per l'integrità e la
limpidezza del carisma, perché si mantenga tale nella sua
essenza che è quello di insegnare la Sapienza di Dio. Ti
benedico".
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13 febbraio 2010
"É un piccolo seme dal quale nascerà una pianta grande"
"La Madonna è sempre fedele a questo appuntamento, così come
Io vengo a voi e sono presente, così lo è Lei. Non badare al
poco numero di anime: è il piccolo seme dal quale nascerà
una pianta grande. Il vangelo di stasera ve lo svela: da
pochi pani e pesci è stata sfamata una moltitudine di figli.
E così, da queste poche anime nascerà una grande casa ove
molti vi abiteranno, particolarmente sacerdoti.
La Madonna affina la vostra anima, ne prende la preghiera,
la sofferenza, e pure le miserie, per farvi salire sempre
più verso lo spirito e farvi divenire le radici, che
penetrano e si diramano, fino alle profondità della terra,
perché siano forti e solidi per sostenere la casa che sarà
salda così per sempre. In essa molti troveranno rifugio, e
molti verranno da ogni parte per trovarvi luce, conforto,
riparo.
Quella luce, che da questo luogo si dirama in ogni dove, è
luce della parola, che ora è piccola. Si divulga e si fa
grande, e con essa la fede, la fede che cresce, si maggiora,
evolve, si dirama e, da pochi, si diffonde, e fa nascere la
fede a chi non ne ha.
Da questo luogo la luce della sapienza del Cuore della
Madre, che è Sapienza dell'umiltà, quella sapienza di cui il
demonio ha terrore poiché in essa viene sempre sconfitto, e
non ha vittoria. Ti benedico".
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14 febbraio 2010
"Ecco, Io annuncio le beatitudini"
"Mia piccola Maria, Io vengo a risollevare alla speranza il
tuo cuore e a consolare. Questi figli, che ora vedi
ripiegati a sé, vuoti, inermi, così lontani, verranno con
entusiasmo a Me. Niente della tua preghiera va perduto, e
porta il suo raccolto.
Ecco, Io annuncio le beatitudini. E cosa sono le beatitudini
se non il bene di Dio, se non il rincorrere, nel vostro
percorso umano, il bene di Dio? Quando il pensiero dell'uomo
e del mondo percorre questo bene, che è il suo pensiero e la
sua volontà, che è santità?
La vostra vita, unita a Me, si fa beatitudine, per questo Io
dico a voi che soffrite, che piangete, che avete fame, fame
sofferta fisicamente e pure fame di Verità, di Giustizia e
di Pace, che combattete e operate per esse, che siete
perseguitati per il mio Nome e per il mio Insegnamento,
beati voi!
Beati voi perché tutto ciò, nel corso della vita, si fa in
Me trasformazione in riscatto e beatitudine. Mentre guai per
coloro che hanno vissuto di peccato, e goduto in esso,
perché di peccato morranno dato che non si sono uniti a Me.
Che ne sarà di loro? Non avranno vita eterna, poiché hanno
fatto soffrire e hanno prevaricato sui fratelli. La loro
morte non avrà fine, ma moriranno nella corruzione della
carne e dello spirito, in eterno.
Dico a voi che soffrite, che siete nel dolore, che piangete,
che combattete per il bene e a voi che siete perseguitati:
"Rallegratevi!" poiché siete benedetti. La vostra fame, la
vostra privazione sarà la vostra beatitudine, che vivrete
nella sua pienezza. Sarete saziati, consolati, confortati,
abbeverati del bene di Dio, amati nell'eternità. Ti
benedico".
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15 febbraio 2010
"Il segno della Croce s'innalzerà al Cielo
per ricordare che essa è segno
di Cristo"
"Stasera nel Vangelo mi viene richiesto un segno, ed Io
rispondo: "Non vi sarà dato che un segno, che è quello di
Giona". Il segno di tre giorni di dolore e Passione, a cui
segue il giorno del sole radioso della Risurrezione. La mia
Risurrezione è il segno che ha sconfitto il diavolo e la
stessa morte e ogni male.
Ancora oggi quanti chiedono un segno: "Come possiamo credere
in Dio?… Ci dia un segno!", e ciò non tanto per amore di una
verità da conoscere, per questo Io dico: "Chiedete piuttosto
il dono della Sapienza, che vi fa comprendere i segni". Per
avere la Sapienza dovete avere l'umiltà del cuore, che vi fa
conoscere e comprendere i segni di Dio. Chi è umile crede
nella mia Risurrezione in tutto ciò che vede e lo circonda,
e la vive. Egli sa che ogni giorno è un miracolo e segno
della presenza di Dio: quando il giorno dà spazio alla notte
e la notte al giorno, che viene nel tempo che scorre. Il
sole che vi riscalda e le piogge che fecondano la terra. Gli
argini dei mari e i confini degli oceani da chi sono
trattenuti? L'alternanza delle stagioni e il posto tenuto
fisso, saldo, della terra, dei pianeti, chi lo mantiene? I
nuovi nati al mondo e i vecchi che muoiono: chi apre gli
occhi e li fa chiudere? Chi vi dà vita ed energia, il soffio
che respirate, e il perpetuo moto di ogni cosa? Esso è segno
e testimonia di Me. Da chi vi viene la volontà, il pensiero,
i sentimenti, l'amore che provate, il vigore all'agire, se
non che ciò è segno della vita, che vi sostiene, e proviene
da Dio?
Gli umili riconoscono in tutto questo il segno del Creatore,
e credono in Me. In loro vivo e sono già segno, e non hanno
bisogno di altri segni per la loro fede. Ma poiché
quest'umanità decaduta è superba, orgogliosa, schiava di
satana, chiede un segno. Le verrà dato, e sarà il segno
della Croce che s'innalzerà al Cielo, per ricordare che essa
è segno di Cristo, che senza Croce non c'è Risurrezione; e
l'umanità vivrà la mia Croce per poter vivere poi la
vittoria sul male e la sua risurrezione.
Il mio segno, il segno della mia e vostra croce, sarà ancora
sulla terra il timbro, la rivelazione, l'elemento che
testimonia e riporta la vittoria e la risurrezione. Ti
benedico" .
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16 febbraio 2010
"Oggi ricordate e offrite la Santa Messa al mio Santo Volto" (*)
"Mia piccola Maria, le creature che tu porti dinanzi al mio
sguardo, Io le sto guardando. Le vedo, una ad una, e le sto
benedicendo. Chi s'incontra con il mio sguardo incontra la
mia benedizione. Ogni mio sguardo benedice. Tocca poi alla
creatura accoglierlo o rifiutarlo.
Oggi che ricordate e offrite la Santa Messa al mio Santo
Volto, Io vi dico che in voi portate l'immagine di Dio, che
vi ha creato nella bellezza, nella verità, nella giustizia,
a sua somiglianza, e anche simili nei suoi lineamenti fisici
poiché Dio si è fatto Uomo.
Il demonio odia l'immagine dell'uomo perché gli si presenta
continuamente dinanzi l'opera creativa del Padre,
l'Incarnazione del Figlio, la benedizione dello Spirito
Santo su di voi, che santifica l'uomo, e per questo cerca,
come con Me, di distruggerlo, oltraggiarlo nelle sue
apparenze fisiche, rivestendo la sua bellezza creata
originaria con maschere, deformando in ogni modo per
ridicolizzarla, ricoprendola dei suoi segni, dei suoi
timbri, che sono marchi della Bestia: aghi, tatuaggi,
operazioni di ogni genere, che la modificano, per far sì che
l'uomo perda l'immagine di Dio e ricrei la sua. Il demonio
cerca poi ogni modo che possa mascherare l'anima,
deturpandola della sua originaria purezza creata, che porta
l'impronta delle sembianze dell'Altissimo, sfigurandola e
oltraggiandola con il peccato, sicché il chiarore in essa si
fa oscurità e il profumo suo si fa melma putrida.
Il diavolo, così come ha cercato di devastare Me con il
peccato degli uomini, che ha lacerato il mio Volto, Lo ha
scavato, distrutto, ferito in ogni sua parte, sì da non
essere riconosciuto, sì da sfigurare i lineamenti umani,
lacerato come era tra le spine, gli sputi, i colpi delle
percosse, gli occhi pesti e devastati, i denti rotti, il
sangue a cui si mescolavano le mie lacrime.
Il mio Santo Volto profanato nella sua bellezza, che prende
su di sé per ridare a voi quella perduta, per donare a voi i
miei lineamenti, la mia somiglianza, ma che richiede però
riparazione. E come riparare e riformare in voi, e nei
fratelli, il Volto di Dio se non venendo alla mia
adorazione? Se non lasciando che la mia Luce vi rivesta e vi
dia i santi lineamenti che sono i suoi? Così sarete il mio
sguardo; lo sguardo mio in voi farà sì che vediate con i
miei occhi, che l'ascolto della mia Parola sia nel vostro
udito, e la vostra bocca la proclami: ecco in voi rivive, vi
fate specchio di Dio, che può così ancora contemplare,
attraverso di voi, e farvi suo stampo, sua immagine.
Il mio sguardo scruta tutto. Io vedo ogni cosa, ma attendo,
al mio sguardo ferito, riparazione. I mio Santo Volto è
ancora oggi colpito continuamente, è bagnato di lacrime e
sangue, è intriso di sputi, e graffi, la mia barba viene
strappata e così, a ciocche, i miei capelli. Il mio Volto è
tumefatto e lacerato per l'onta enorme di tutto il peccato
che continuamente mi colpisce. Ove sono le creature che,
come la Veronica, stendono con il velo del loro amore, della
loro pietà, e mi asciugano il sudore, le lacrime, il sangue?
Con l'amore, la compassione, voi riparate ed Io, alla vostra
riparazione, stampo il mio Volto in voi. Ti benedico".
(*) Il martedì prima del mercoledì delle ceneri è festa di
riparazione e di adorazione al Volto Santo di Gesù, coronato
di spine, bagnato di lacrime e di sangue per i nostri
peccati.
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17 febbraio 2010
"La quaresima è il tempo della rinascita"
"Oggi inizia la quaresima, il tempo nuovo che il Signore Dio
offre, simile ad una pagina nuova della vostra vita, dal
quale poter iniziare un nuovo libro, una nuova storia, per
rincominciare, per ritornare ad essere alla prima età, alla
primizia, al principio della creazione dell'anima che torna
bambina così come è uscita dal grembo materno.
La quaresima è il tempo della rinascita, che può essere
vissuta nei mezzi che la Chiesa stasera vi indica, e che
sono: la preghiera, la mortificazione, la carità.
La preghiera: nell'intimo colloquio con il Padre Celeste,
vissuta continuamente in ogni giorno del vostro esistere.
Così, come non vi stancate di mangiare, di dormire, così sia
la preghiera: vita partecipata con Dio.
La mortificazione: che si effettua nella accoglienza della
croce che il Signore vi ha donato nell'amore, vivendola
nella grazia dei santi Comandamenti, nell'offrire le vostre
rinunce e digiuni, ciò che potete, che sono atti d'amore
offerti al Cielo.
La carità: nella rinuncia di ciò che siete e avete, per
condividerle con i fratelli. Preghiera, mortificazione e
carità che vanno vissute nell'amore e nell'adempimento della
Legge divina. Anche ai miei tempi ciò era vissuto dai
sacerdoti e dai farisei: preghiera, digiuno e la carità
nelle opere, ma era per essere lodati, per ricevere lodi e
ammirazione dagli uomini, un vissuto per l'esteriorità, la
gratificazione personale, che riconduce a sé stessi, alla
propria gloria.
Mentre Io richiedo di vivere tutto ciò nel nascondimento.
Sia per voi uno scrigno geloso nel qual deporre le vostre
gemme, i gioielli dei vostri doni, e che venga sepolto,
nascosto agli occhi umani, nella terra della vostra anima, e
che si aprirà, a tempo debito, dinanzi al Giudizio di Dio,
nel quale vi sarà di giustificazione, e ne darete Gloria al
Padre che vi benedirà! Siate umili, nascosti; vivete
l'interiorità, la confidenza del cuore di ciò che siete, e
vivete con il Signore Dio vostro, che sarà presente. La
vostra storia sarà presente allo sguardo del Padre, che se
ne rallegrerà, e vi ricoprirà di Sé nella sua benedizione.
Ti benedico".
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18 febbraio 2010
"Io pongo dinanzi a Mosè due vie: quella del bene e quella del male"
"Mia piccola Maria, …e ti spaventi? Ti spaventa questa
persecuzione, questi contrasti, quest'incomprensione? Cosa
credi che perseguitino in te se non la mia Persona? É perché
ci sono Io in te che ti perseguitano e cercano di colpirti.
Ma proprio questo dolore, questa sofferenza, ti danno
l'autenticità della mia storia con te. Se tu avessi gioie,
tributi, onori, ricompense, gratificazioni, non sarebbe la
mia storia, non porta la mia firma.
Sta per essere diffusa la mia parola, verrà pubblicato il
mio libro, e il demonio si scatena. Essa porta in sé un
messaggio autentico che richiama alla penitenza, alla croce,
alla verità, all'accoglienza del mio insegnamento tutto
intero. Essa porta alla Croce, accolta come segno di
vittoria e di salvezza.
Ecco, nel vangelo Io lo attesto: gli scribi, i farisei, i
sacerdoti, verranno per giudicarMi, condannarmi, mettermi in
Croce, ma il terzo giorno risorgerò. Chi è con Me, come Me
viene perseguitato, soffre, è incompreso, e posto in Croce;
ma come Me vivrà la vittoria e di risurrezione che è eterna.
Breve pena, una pena transitoria, per un'eternità che non ha
tempo e non ha fine.
Io pongo dinanzi a Mosè due vie: quella del bene e quella
del male. Il bene è Dio, il male è satana. Il bene è seguire
la via dei Comandamenti, del mio insegnamento. Il male è
rifiutarlo e rinnegarlo, e porsi al suo contrario.
Dio dona all'uomo la scelta, e non potrà egli giustificarsi,
al Giudizio, della sua condotta vissuta, ponendo in causa le
avversità, le durezze, le persone, gli eventi, perché il
Signore dona alla persona sempre la possibilità della
scelta, la coscienza che ne ha luce, e può sempre scegliere.
Per quanto la via del bene, di Dio, sia disseminata di
croce, di dolore, di durezze, di spine, alla fine lo attende
il giardino dell'Eden, il giardino delle mille meraviglie,
mentre chi ha scelto la via del male, per quanto disseminata
di piaceri, gratificazioni, di onori, di tributi, lo attende
il marasma del fango, l'oscurità e l'amarezza del quale
dovrà abbeverarsi in eterno. Ti benedico".
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19 febbraio 2010
"La quaresima vi invita alla purificazione, che avviene
mediante il digiuno"
"Oggi il vangelo e la Chiesa, all'inizio di questa
quaresima, vi invita alla purificazione, che avviene
mediante il digiuno, digiuno che si fa pure fisico, dato che
il digiuno fisico dà forza a vivere lo spirito: le membra si
fanno più deboli, la materia si abbassa ma lo spirito
s'innalza e si fa forte. Il digiuno del pane vi aiuta a
vivere il digiuno dell'anima per giungere a Me, alla mia
fusione.
Per far sì che la creatura giunga a Me deve purificarsi dal
suo male e vivere in adesione alla mia di Vita. L'anima si
piega, si fa duttile, riconosce i suoi limiti e la povertà
di sé stessa. Si fa umile e quando l'anima si fa umile, Dio
s'incontra in lei. Nell'umiltà dell'anima che si mortifica,
si piega, c'è la testimonianza del suo incontro con il
Signore; diviene segno, e nella sua anima umile Egli vi
depone altre anime, che vengono fecondate dalla sua umiltà.
Queste anime vengono a loro volta aiutate a piegarsi per
poter così anch'esse incontrarsi nell'abbraccio del Cielo.
Chi digiuna? Coloro che si mortificano e digiunano si fanno
offerta e dono al Padre Celeste; l'anima loro si fa
accogliente e sa accettare la sofferenza e la purificazione,
che avviene nella vita mediante le varie prove e i dolori
che ne derivano. A cosa serve la mortificazione, la
penitenza, il sacrificio? É acqua che lava. Vi rende degni
del Signore, che è Santo, per rendervi santi; vi pulisce dal
peccato e fa sì che si trasformi in voi l'esistenza in dono,
offerta d'amore per il Signore e per i vostri fratelli.
Poiché non sono gli agi, i diletti, i piaceri, e lo star
bene, che vi conducono a Me, ma la penitenza, il digiuno,
perché esso vi costa di più; è perla preziosa che solo può
essere offerta, dono d'amore, e via di santificazione. Ti
benedico".
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21 febbraio 2010
"La quaresima inizia nell'annuncio della mia Passione, del mio deserto"
"Oggi la quaresima inizia, nella prima domenica,
nell'annuncio della mia Passione, del mio deserto, ancora
poco sondato dalla Chiesa. L'ho vissuto, nella mia Umanità,
nella persecuzione del diavolo, come nessun uomo e l'ho
vissuta per voi, per espiare le vostre persecuzioni, per
darvi forza nel tempo della sua prova.
É il deserto tempo di purificazione, di cui Io non
necessitavo, ma vivevo per voi, per purificare le vostre
persone, per prepararmi alla predicazione, che da lì avrei
iniziato, per entrare nei cuori delle genti, e così farsi
feconda.
Io vivo quaranta giorni di Passione che anticipa quella
futura: vengo dilaniato nella carne e nello spirito, nelle
vessazioni del diavolo. Colpito continuamente dalle pietre,
lacerato, e morse le mie membra, e quanta oscurità che, in
apparenze bestiali, mi si presentavano: quanti scorpioni e
serpenti si avventavano, e tentazioni di ogni tempo, che mi
invadevano ovunque.
Io le soffrivo tutte in Me. Vedevo il peccato degli uomini
dell'intera umanità, e in ogni generazione, cadere nelle
trappole infernali, e l'inferno stesso. Io sono stato
immerso nell'inferno. Chi può capire ciò che ho vissuto?
Solo mia Madre ha dato sostegno al mio dolore e alla mia
solitudine, e una roccia alla quale mi sono aggrappato e
sulla quale ho riversato le mie lacrime. É stata la
battaglia con l'inferno, che Io vivevo, e vincevo per voi; e
come la vincevo se non con la preghiera, la sofferenza e il
digiuno?
Ancora voi, come potete vivere e vincere le prove del
maligno, le tentazioni a cui siete sottoposti, le tenebre
che cercano di offuscarvi la vita se non nella preghiera,
offrendo la sofferenza, il digiuno?
Le tentazioni de diavolo sono le stesse, dalla notte dei
tempi, ma pure i mezzi, che il Signore vi ha dato, sono di
sempre: i mezzi divini attraverso i quali voi lo potete,
ogni volta, sconfiggere e vincere.
Pregate la mia Passione nel deserto quando siete tentati, e
nella prova. Chiedete per i meriti di essa, per i meriti
acquisiti nei miei inenarrabili dolori a cui la Chiesa
ancora non ha sondato nella sua profondità, e voi ne
riceverete fortezza, luce, protezione, vittoria. Per i suoi
meriti il maligno verrà fatto fuggire, e ne sarete sempre
vittoriosi. Meditate la mia solitudine, il mio freddo che
penetrava le ossa, la mia fame, le sofferenze fisiche e
spirituali, alle quali il diavolo mi ha sottoposto. Io l'ho
vissuta per dare a voi, se la pregate, la mia vittoria, Ti
benedico".
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22 febbraio 2010
"Proprio per questo il Signore verrà: per liberare il trono di Pietro"
"Mia piccola Maria, so che sei provata, e da questa
sofferenza non vedi risposta, ma ne sarai premiata. Oggi
celebrate la venuta di questa Madonnina nel giorno della
Cattedra di San Pietro, di otto anni fa. Ella è venuta così
nascosta e silenziosa, e pochi sanno di questo avvenimento,
ma è venuta in questo giorno per essere segno della sua
presenza in sostegno al Santo Padre, all'adesione della sua
Parola, che è verità di fede; viene per far comprendere che
sono giunti i tempi, che si compiono, di Fatima, del suo
segreto che è intimamente legato a Pietro. Questa Cattedra,
così insidiata, verrà occupata dall'iniquo; tempo
particolare e speciale come non mai, e proprio per questo il
Signore verrà: per liberare il trono di Pietro. Questa
Cattedra sarà bagnata dal sangue, ma sangue che irrorerà la
Chiesa, che farà germinare vita nuova, una rifioritura alla
santità.
La Madre Santissima indica il suo Cuore Immacolato come
rifugio per la Chiesa, l'umanità, e per il Santo Padre. Ma
chi l'ascolta? Pochi sono gli eletti, piccolo gruppo che in
Lei si rinchiude e sono gli araldi, coloro che, con le loro
sofferenza e preghiera, difendono la persona del Santo
Padre, il suo insegnamento.
Questo luogo sarà luogo di sapienza, sarà scuola di verità.
La Madre qui spargerà la sua luce a difesa del vangelo,
adesione al Santo Padre, e vi unirà l'amore del suo Cuore.
Ti benedico".
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23 febbraio 2010
"…E quando, pur pregando, non pare ci sia risposta?"
"Io sono con te, e più vicino a te di quanto tu non
immagini. Sono contento: la mia parola si diffonde, e ancor
più si diffonderà. Questa mia parola è mio progetto ed è
mia volontà. Come nella Sacra Parola stasera vi dico: "La
mia Parola agisce ed opera, irrora la terra dell'anima, e
non torna a Me senza il suo raccolto".
Nel vangelo v'insegno a pregare: vi dono, nelle disposizioni
del Padre nostro, le condizioni dell'anima, che si pone in
preghiera alla presenza dell'Altissimo.
La creatura deve pregare con il cuore, deve essere alla
ricerca del vero, e disporsi alla volontà di Dio. Potete
chiedere, ma sempre disponendovi al suo Santo Volere, che sa
ciò di cui avete bisogno, e ciò che è più bene per voi; solo
il Padre vi ama come nessuno, e vuole ciò che è buono per le
sue creature.
Pregate, improntati e inclinati al perdono, e ad una vita di
giustizia vissuta. In questo stato la preghiera vi feconda,
feconda le anime vostre, e sale sino ad aprire i Cieli, dove
il Padre soffia, soffia il suo Vento: vi alita sopra perché
la preghiera sia santa e possa diffondersi ovunque, ove Egli
sa. É simile al polline che il vento porta e si posa sui
fiori per fecondarli. E quando, pur pregando, non pare ci
sia risposta? Quando il tempo scorre e la vostra preghiera
pare non sia ascoltata? Figli, miei, ciò avviene perché la
preghiera non è per uno o pochi, ma va per molti. Si fa
attendere poiché c'è terra dura, e perché il suo raccolto
sarà copioso e ricco: se ne deve ricavare un tesoro
prezioso. Voi però perseverate, pur non vedendo il frutto,
dato che la preghiera è vita, che alimento e sostiene la
vostra.
La preghiera vi conduce all'adorazione che è l'orazione per
eccellenza. Quando, amando nel vostro agire, nel vostro
vivere, in ogni opera di ogni giorno, la vita si fa
preghiera totale. Il vostro cuore ama il Signore e ogni suo
rintocco e battito dice: "Ti amo!": è quest'amore che
santifica il vostro agire; è l'adorazione che si propaga e
si diffonde da qui sulla terra sino ai Cieli, nell'eternità;
ove cosa si fa se non un'adorazione perenne, che dà gioia? É
l'eterno godere verso la Santissima Trinità. Ti benedico".
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25 febbraio 2010
"La preghiera del cuore è così semplice…" (*)
"Mia piccola Maria, Io già so, già conosco le tue
intenzioni. Entrando, ricevendomi nell'Eucaristia, Io già
vedo nel cuore le intenzioni, anche se potete accompagnarle
con la parola. Io vedo se la preghiera è autentica, sincera,
vera. Vedo l'anima, se illuminata, radiosa, farsi morbida:
la posso così penetrare e fecondare a santità. Quando la
preghiera non è autentica, chiusa a sé, non è di cuore: Io
trovo l'anima oscurata e dura, e quindi non posso fondermi,
fecondarla, non entro, e non riceve niente.
La preghiera, figlia mia, così come già recepivi nella Santa
Messa, è il respiro, il respiro dell'anima, che le dà vita.
Così come avete il respiro fisico che vi fa vivere, così
l'orazione fa vivere nello spirito. Pregando, voi alitate
verso l'alto, e vi unite a Dio, che vi unisce e vi alita il
suo respiro, irrora della sua santità, che riveste così il
vostro intero agire e ogni vostra opera. Il respiro fisico
ha fine, il respiro dell'anima, che è la preghiera, è
eterno: vi conduce e vi apre i Cieli nei quali vivrete
nell'adorazione dell'Altissimo.
La preghiera, figlia mia, è base essenziale della vita dello
spirito; senza un'orazione intima, continuativa,
perseverante, a tu per tu con il Signore, personale, che vi
è di base, voi non potete costruire nulla, non potete vivere
bene la preghiera comunitaria, non potete capire e amare i
Santi Sacramenti, la Parola di Dio e la Carità.
La preghiera del cuore è così semplice, è il mezzo umile,
confidenziale, gratuito, che vi innalza lo sguardo che,
dalla terra, si alza al Cielo, le mani si fanno richiedenti,
il cuore si dispone, e ama. Per viverla bene voi dovete
avere l'umiltà, invocare l'umiltà; solo nell'umiltà siete
oranti e amanti. Nell'umiltà la preghiera è ascoltata: voi
ricevete e ottenete grazie, ed essa vi irrora di santità.
La preghiera vi fa amare e comprendere il Cielo; vi assimila
a Colui che vi ha creato, redento, e vi santifica. Ti
benedico".
(*) La Regina della Pace, a Medjugorje, spesso raccomanda la
preghiera, fatta con il cuore.
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26 febbraio 2010
"Vi ho dato le Leggi che sono le indicazioni
che vi portano per il retto
percorso"
"Mia piccola Maria, è bene riconoscere le proprie miserie,
dato che siete povere creature e, per quanto una creatura
abbia un dono di Dio, è sua grazia; egli è sempre un figlio
che ha bisogno di evolversi continuamente, di porsi in
conversione per ottenere il meglio del suo stato, del suo
essere, per raggiungere il Cielo.
Ecco, nella Parola di stasera vi viene detto che se il
malvagio desiste dalle sue opere cattive e si fa giusto, per
la giustizia delle opere buone che poi compie, per ciò che è
divenuto, che è, verrà giustificato e si salva. Mentre colui
che, pure giusto, e che ha fato opere buone, se desiste
dalla buona condotta e si corrompe per farsi malvagio, le
sue opere vanno perdute, perché ciò che vale davanti al
giudizio di Dio è la creatura che si presenta dinanzi a Lui,
quel che egli è in quel momento.
E per chi è persistente, persevera nel suo bene e si
comporta correttamente per l'intera esistenza, la sua vita è
una evoluzione nel bene, e nella ricerca della profondità
del suo viaggio verso Dio, è ricerca della santità.
Voi siete simili a fonti d'acqua, che pur piccoli, pure
debbono però scorrere, fluire, per divenir ruscelli e poi
fiume. Le cui acque s'accrescono e, rigogliose, vanno per
poter raggiungere l'oceano di Dio. Non ci si può fermare al
bene acquisito, diverrebbe uno stagno, l'acqua che
ristagna, non può scorrere e si ferma.
Per questo vi ho dato le Leggi, che sono, nei suoi dettami,
le indicazioni che vi portano per il retto percorso, per la
via che conduce direttamente all'oceano. Quelli che operano
nel male non seguono le vie della Legge divina, e si
perdono. Essi vanno per altre vie, e le loro povere acque si
fanno infette, salmastre e vanno perduti. La Legge con le
sue indicazioni va alimentata, vi porta per il giusto
cammino, ma si deve alimentare dell'Amore, della
Misericordia di Dio. Vivendo la Legge senza alimentarla
nell'amore, da solo, fa sì che le sue acque si facciano più
povere, scarne, che si possano anche inaridire, che si
secchino, e non raggiungere l'immensità degli oceani.
Per questo Io sono venuto: per irrorare queste acque della
fecondità del mio Amore per far sì che si arricchiscano,
aumentandole nella profondità della mia conoscenza, per
farle vitali e impetuose nello scorrere del suo viaggio. In
questo desiderio d'amore, che vuole raggiungermi, fa sì che
si facciano piene di vita, sicché portano con sé abbondante
pesca all'oceano.
Come conquistare quest'amore nella Legge se non vivendo
l'Eucaristia? E potete vivere e nutrirvi dell'amore
nell'Eucaristia se in voi non c'è astio, discordia, rancore
verso i fratelli, anche per colui che, malvagio, non vuole
la vostra pace e la rifiuta? Voi fatelo nel vostro cuore,
vivetela in voi stessi per essere nella pace, poiché il
Signore è Pace, unione concordia, carità, potete
congiungervi a Cristo, che feconda e arricchisce le acque di
ciò che Egli è, se siete in comunione con i suoi sentimenti,
con ciò che Cristo è. Solo se si è in comunione con Dio
potete essere in comunione con i fratelli, e potete essere
in comunione con i fratelli se lo siete con Dio.
Così nelle acque benedette, ricche e pure dell'anima vostra
molti di questi malvagi potranno tuffarsi per prendere vita
e giungere così anch'essi all'oceano infinito di Dio. Ti
benedico".
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28 febbraio 2010
La trasfigurazione
"Mia piccola Maria, Io sono con te per condurti alla
Trasfigurazione, per far sì che tu ti trasfiguri in Me, tu
viva e giunga alla trasfigurazione di Dio.
E cos'è la trasfigurazione? É la trasformazione del vostro
essere, da corporale e materiale in spirituale: quando tutta
l'essenza de vostro essere si trasforma in Dio.
Cosa avviene durante la Santa Messa? Gli elementi naturali e
fisici del pane e del vino si trasformano, nell'azione dello
Spirito Santo che benedice e santifica, nel Corpo e Sangue
di Gesù Cristo. Così la vostra materia fisica: in Me cambia,
in unione a Me si eleva per farsi spirito.
I vostri elementi fisici si santificano per essere
interamente irradiati della presenza di Dio, per farvi tende
in cui il Signore può abitare. Il percorso Io stesso ve lo
traccio nella salita del Tabor: chi con Me sale, giunge alla
cima del monte e si trasfigura; chi con Me non sale finisce
per perdersi e precipitare negli orridi oscuri, cade nei
suoi precipizi.
La salita è faticosa: è fatta di sacrificio; è dura, costa
pene ma, nel salire, voi vi purificate; il vostro sudore vi
libera dalle scorie del peccato. E cosa vi fa salire e vi
eleva, se non ciò che Io vi presento sulla cima del Tabor:
"La Legge e la Carità", che sono raffigurati da Elia e Mosè,
che nella mia Persona si fondono ed hanno compimento?
Nell'adesione alla Santa Legge e nella Carità vissuta voi vi
trasfigurate. Esse, unite a Me, si fanno santità che vi
elevano e vi danno forma nel percorso della vostra esistenza
di trasfigurazione; l'anima vostra, che si fa radiosa,
illuminata e forte nel vivere le prove, che sono lavacro per
la propria persona. Solo quando l'anima ha raggiunto la
pienezza della sua trasfigurazione può accedere nel Regno.
Solo se, raggiunta la pienezza nello Spirito, nella perla,
nel meglio di sé, può ricevere in sé la totalità di Dio, che
il suo essere può contenere, trasfigurarsi in Lui,
irradiarsi e colmarsi della sua Luce, vivere di essa nel
Regno.
Questo processo avviene, per i più, in purgatorio, ove
l'anima subisce ancora la sua purificazione e trasformazione
in una salita, che è ancora un cammino nel dolore, ma
sofferenza santa, illuminata dalla preghiera e dalle Sante
Messe dei fratelli, della visita dei Santi e degli Angeli,
della Madre Santissima, che conforta, allieta, dà sostegno e
speranza. Solo quando l'anima purgante avrà raggiunto la
metamorfosi, nella sua totalità, irradiandosi e rivestendosi
di puro Spirito, si aprirà la porta del Regno dei Cieli, ove
Dio stesso vi porrà la sua dimora, ove si farà tenda stabile
della sua presenza, poiché l'Altissimo la trapasserà tutta:
la Luce e il suo ardore di fuoco vivrà in lei per sempre. Ti
benedico".
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