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Ave Maria!
2 luglio 2016
"I cristiani presto saranno purificati dalla grande
tribolazione,
e non se ne preoccupano!"
"Mia piccola Maria, scorre il sangue degli uomini a
terra, e questo perché non è stato invocato il mio divin
Sangue. Il terrorismo prende potere dal peccato: il male
compiuto lo attira e ne trae forza per maggiormente
perpetuarlo. La Chiesa sarà inondata di sangue, e non se ne
avvede, non prende difesa: i cristiani presto saranno
purificati dalla grande tribolazione, e non se ne
preoccupano. Io chiamo, chiamo, continuo ad insegnare, ma
chi mi ascolta? Gli uomini continuano a peccare, e finire
nel precipizio del destino che essi stessi si costruiscono.
La Madonna cosa non fa per radunare il popolo di Dio! Ma
sono sempre gli stessi a seguirla, e il numero si sta
chiudendo. Quanti di coloro che si recano alla Santa Messa
scindono le loro persone: una parte sembra che ascolti, ma
senza partecipare con il cuore, e l'altra parte di loro
accoglie e vive il compromesso con il mondo. Io richiamo i
sacerdoti ad andare come agnelli in mezzo ai lupi, e lo dico
e lo affermo anche nel Vangelo di stasera. Invece essi si
rinchiudono timorosi nelle loro chiese: non fanno che
parlare, parlare, fare catechesi, riunioni, e tavole rotonde
alla medesime creature, e rimangono solo parole umane
sterili, ma che non vibrano di Spirito!
Quanti sono i sacerdoti rimasti che fanno adorazione, che
vivono di preghiera profonda e di un amore sincero e
partecipato, che li unisca alla Santa Madre, dato che, se
così fosse, se vivessero un tale stato di unione con Dio,
sarebbero impregnati e ricolmi di Spirito Santo, che li
renderebbe intrepidi, dimentichi di sé stessi ed arditi
cosicché, pur solo con poche parole dette, con la sola
propria presenza, feconderebbero di santità, e in ogni atto
compiuto, ci sarebbe rinascita!
Quanti quelli che vanno alla ricerca dei giovani nelle
strade, che ancorano sbandati nelle stazioni? Quanti quelli
che danno cura e sostegno alle famiglie disastrate o, che
solerti, sono accanto ai malati per portare Gesù Cristo? Voi
mi direte: "Ma sono pochi!". E di chi è la responsabilità?
Primo: di una Chiesa che ha ricercato sé stessa e il suo
prestigio, le ricchezze temporali, mentre Io chiamo ad una
sequela umile, povera: "Andate senza borsa, né sandali, né
sacca…!", cercando di operare solo per la gloria di Dio e
per il bene delle anime. Perché tutto nasce dalla preghiera.
Poiché, pur se sono pochi nella qualità, ne nasce anche il
numero.
Oggi in cui ricorre la Celebrazione del mio Preziosissimo
Sangue, di cui il sacerdote non fa menzione, Io affermo che
il mio Sangue vive, è presente: non ne è rimasta bagnata, al
suo tempo passato, solo la mia Croce, ma tocca a voi farlo
vivere partecipandolo oggi: invocatelo! pregatelo!,
confessatevi in verità, partecipando all'Eucaristia in
grazia! Operate nella carità per far sì che il mio divin
Sangue tutto si diffonda e penetri, irrorandosi su ogni
angolo della terra, del Purgatorio, e su ogni creatura! Sarà
allora che il demonio fuggirà, non potrà sussistere, perderà
potere, non potrà recarvi danno o offesa, così come avvenne
agli stipiti delle porte degli ebrei nella notte, prima
dell'Esodo: bagnati con il sangue dell'agnello, non ha
permesso che l'angelo della morte, varcasse soglia.
Ugualmente il mio Preziosissimo Sangue ovunque avrebbe
vittoria e trionfo. Solo Io ho potere di sconfiggere il
male, l'autorità per annientarlo, e solo il mio divin Sangue
vi può dare vita e risurrezione. E tutto ciò che dovrà
accadere non accadrebbe! Ti benedico".
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5 luglio 2016
"Nella mia Umanità ho compassione del vostro stato,
dato che
siete come pecore senza pastore"
"Mia piccola Maria, tu ti lasci prendere dal timore e
dall'agitazione, figlia mia, ma di questa ditta che ti
assilla, Io ti dico che ormai i tempi che verranno
porteranno situazioni e cambiamenti per cui essa non potrà
più opprimerti. Stasera nel Vangelo: Io opero continuamente
nella mia terra, in liberazione dai demoni, in guarigioni
dei malati, nelle conversioni dei cuori, eppure la mia
carità, pur così evidente, non riceve, nonostante lo
stupore, gratitudine e lode, ma viene ritenuta proveniente
per opera del maligno. I miei avversari dicono: "Può
quest'uomo farle Lui queste cose?". Credono al male, e non
credono e non riconoscono Dio nella sua opera, portata al
bene.
Oggi questo mondo è permeato di male: non c'è luogo e Stato,
che non trovi danno dalla devastazione del maligno, che
trova dinanzi a sé una strada aperta, indifesa; tanta è la
noncuranza, la superficialità, l'indifferenza, sicché la sua
corruzione invade e distrugge, divenendo cancrena ovunque.
Non viene posta medicina al suo malessere, ed essa si fa
putredine; non vengono aperte e liberate dalle sue prigioni,
ed egli riavvolge, incatenando alla sua schiavitù. Se
sapeste quanti posseduti nelle creature, quanti vessati,
quante malattie fomentate e di provenienza malefica! E cosa
si fa? Poco o nulla. E questo perché non si ha fede, non si
ricorre alla mia Persona.
Nella mia Umanità ho compassione del vostro stato, dato che
siete come pecore senza pastore, nella mia Divinità ho il
potere di sanare tutto. Ma se non si ha fede non c'è più
preghiera, e non vengo invocato in verità. Spesso c'è una
preghiera scarsa, fredda, legata solo ai propri egoismi e
bisogni. Sono pochi gli operai e i sacerdoti che vivono
nella mia profondità e santità; ancor meno gli esorcisti. É
un campo incoltivato. Non nasce vita nella Chiesa che non
nomina altri esorcisti, ed è scarsa la preparazione su
questo settore. Ed è in questo torpore che il demonio prende
potere, allarga la sua ramificazione, riuscendo a rendere
muta l'intera persona, ottenebrando la mente, rendendo duri
i cuori, ammutolendo la parola e inoperose le mani, non
perché esse non siano utilizzate, ma sono prive del mio
Spirito; e senza di Me non c'è risurrezione al bene. Tornate
ad amarmi, e sarà vittoria e liberazione! Ti benedico".
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6 luglio 2016
"Convertitevi! Vi siete convertiti? Cosa amate?
Avete fede,
ed è vissuto il mio Vangelo?
Vi ho invitato a pregare, a
fare mortificazione; che avete fatto?"
"Stai serena, mia piccola Maria! Tu già mi offri, con la
Santa Messa, con la preghiera, con l'offerta di te stessa, e
con lo scritto di Gocce di luce. Disponiti, così come
vengono i giorni e il lavoro, e se Iddio te ne dà la
possibilità di fare ancora di più, ma serenamente. Ecco,
dice il vangelo stasera e lo proclama: Il Regno di Dio è
vicino!". Il Regno di Dio è presente. É più vicino di
quanto voi potete immaginare! Voi pensate che il Cielo e la
terra siano due realtà separate e distaccate, mentre invece
sono unite, un'unica cosa. Il Regno di Dio viene nei vostri
cuori, se mi seguite e mi fate vivere in esso. É un Regno
vicino poiché questa vita è un soffio: volano i suoi giorni,
e vi ritroverete presto nel suo luogo, se mi avete amato.
Il Regno divino partecipa della vita terrena: la osserva,
vigila, vi assiste. E come vi aiuta! Ma voi non ve ne
avvedete. Quando le cose vi vanno bene dimenticate tutto, ve
ne sentite accreditati e non ne date riconoscenza. Quando le
cose, secondo voi, vanno male, allora gridate contro Dio.
Quando la Croce, la tribolazione e la prova, si affacciano
nella esistenza vostra, vi lamentate e dite: "Ove la
sussistenza, la protezione del Cielo? Io vi ho dato gli
strumenti, i mezzi, le indicazioni, per seguire la retta
via, vi ho offerto Me stesso, ed Io domando a voi: "Che cosa
ne avete fatto? Avete seguito ciò che Io vi ho detto? Avete
condotto una vita santa?".
Il Vangelo vi interpella continuamente: "Convertitevi!". Vi
siete convertiti? Cosa amate? Avete fede, ed è vissuto il
mio Vangelo? Vi ho invitato a pregare, a fare
mortificazione; che avete fatto? Vi stancate, pregate poco,
o non mi rivolgete nemmeno un pensiero, non fate nessuna
mortificazione, ma siete sempre alla ricerca dello stare
bene, del godimento e di possedere ogni idolo terreno. Dato
che, se aveste compiuto ciò che Io vi ho richiesto, questo
mondo sarebbe già un Paradiso: già pregustereste l'assaggio
di ciò che è il Regno celeste, che vivrete poi nella sua
perfezione e pienezza, nella dimensione spirituale
acquisita. Io vi ho offerto il Cielo, vi ho dato le chiavi
per aprirne la porta; tocca a voi saper entrare. Coraggio,
cercate il Regno di Dio, ed esso sarà parte di voi! Ti
benedico".
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9 luglio 2016
"Vuoi che ora che c'è stata la mia Redenzione a questa terra,
che è stata bagnata dal mio divin Sangue,
Io non venga in
soccorso e salvi i giusti, i miei eletti?"
"Mia piccola Maria, prendi pace! Quelli che sono nella mia
Grazia non possono temere; non ho salvato Lot da Sodoma e
Gomorra? E Noè con la sua famiglia al tempo del diluvio
universale? Vuoi che ora, che c'è stata la mia Redenzione, a
questa terra che è stata bagnata dal mio divin Sangue Io non
venga in soccorso e salvi i giusti, i miei eletti? Io vengo
e verrò nei tempi di grande purificazione nella mia divina
Misericordia. Il demonio viene a scatenare e sobillare nella
tua casa. Poi giungo Io a cacciarlo e dare pace, e la
sofferenza che te ne è venuta è di purificazione.
"Ecco, dice la prima lettura, Io sono lo Sposo della anime
vostre, sono Sposo di tutti, e tutti siete invitati alle mie
nozze, che Io ho stipulato e celebrato con voi
nell'effusione del mio divin Sangue. Io ne preparo il
Banchetto ma, perché voi possiate accederne, siete chiamati,
come spose, ad averne l'abito nuziale, un abito degno che è
intessuto nel filo d'oro della Regalità della mia Fede,
impreziosito nelle mie virtù, adorno del profumo di santità,
e portato nell'umiltà. Dove però poter acquistare l'olio
della mia Grazia che contengono tali doni? Nei miei
sacramenti e nella preghiera, che v'intessono quest'abito e
vi tengono pronti e degni di essere accolti alla mia
chiamata.
Io sono l'Olio della Grazia! Sono la pianta dell'ulivo che
ve ne dà il frutto. A voi l'opera di saper lavorare e curare
la pianta, la raccolta delle olive, la spremitura e la
filtratura per eliminare ogni pulviscolo alla sua purezza,
il deposito negli otri di vetro per mantenerlo per i tempi
in cui ne avrete bisogno, in modo che ne abbiate sempre per
nutrirvi e tenervi desti, saldi, e pronti, come le vergini
sagge del Vangelo, quanto Io, il Principe Regale, aprirò le
porte del Banchetto celeste e farò entrare coloro che si
sono mantenuti tali. Arricchite della mia fede, impreziosite
delle gemme delle virtù, adorne del santo profumo e, portato
nell'umiltà, ne guarderò la fiamma dell'ardore dell'amore
mio nel cuore; allora, rimirandovi, dirò: "Entra, mia sposa!
Entra, mia diletta, a partecipare delle delizie del tuo
Sposo!".
Amate la Madonna! Unitevi continuamente a Lei, che vi
soccorre e vi aiuta a mantenere l'olio della mia Grazia,
perché non abbiate a perderne, ma a mantenerne viva la sua
fiamma. Lei è Colei che vi cuce l'abito per rendervi degni e
regali. Se sapeste come ci tiene che le anime, sue figlie,
vengano a Me belle, radiose, pure, pronte come spose di suo
Figlio, perché Io, contemplandone la nobiltà e la bellezza,
le gradisca, e ne sorrida. E voi non potete immaginare quali
delizie ho preparato per le mie nozze per voi! Ti benedico".
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12 luglio 2016
"Guai a te, Roma, che dovevi essere il fulcro, il segno
della cristianità,
l'esempio vissuto, ed hai finito per
svilire il tuo cristianesimo,
snaturandone la sua natura!"
"Mia piccola Maria, Io sono già accorso: il mio Cuore e le
mia mani già prestano aiuto, tramite i soccorritori. Alcuni
dei deceduti di questo incidente del treno sono già presso
di Me, altri faranno il loro percorso in Purgatorio, ma
qualcuno è andato perduto. Nessuno si prepara alla morte:
l'uomo pensa di essere eterno, e la morte giunge quando meno
ve lo aspettate. Credete che la vita sia di diritto, mentre
è un dono di Dio: tutto nasce da Lui, tutto a Lui deve
ritornare.
Stasera il mio Vangelo grida forte: "Guai a te, Corazim!
Guai a te, Cafarno, perché se i prodigi e i miracoli che voi
avete ricevuto, fossero stati compiuti in altre città
pagane, esse si sarebbero già convertite! Voi sarete
vagliati nel Giudizio molto più duramente. Lo dissi alle
città del mio tempo; lo dico oggi a voi: "Guai a voi, città
cristiane, città Cattoliche! Guai a te, Roma, che dovevi
essere il fulcro, il segno della cristianità, l'esempio
vissuto, ed hai finito per svilire il tuo cristianesimo,
snaturandone la sua natura! Ti sei chiusa ai tuoi idoli,
prigioniera della tua tracotanza e boria; e ove lo sguardo
proteso di lode al tuo Signore per i benefici ricevuti? Ove
il cuore traboccante di gratitudine? Sei precipitata nel
baratro del tuo peccato, invasa dalla tua corruzione. Ma se
tu fossi stata ciò per cui ti ho arricchita nei miei doni
divini di adesione, di Vangelo vissuto, la tua luce si
sarebbe diffusa nel mondo intero e l'avrebbe convertito!
Le vostre città sono state percorse da Santi che le hanno
impreziosite con la loro testimonianza; ne hanno lasciato
segni e prodigi. Voi potete venire a Me e professare la
vostra fede nella libertà: di quanti doni sono arricchite,
nei miei attributi divini, dei miracoli compiuti le vostre
chiese, e voi cosa ne avete fatto? Turismo e guadagno! Poche
nel confronto del numero sono le anime che alzano il loro
sguardo e il loro cuore, in verità e sincerità, verso di Me.
Per questo, quando giungerà il Giudizio sarà più duro che
per le città pagane, che non hanno ricevuto sì tali doni,
testimonianza e prodigi. Dovrò giungere Io a soffiare il mio
Alito forte sì da scacciare tanta nebbia malefica: scuotere
le fondamenta del loro torpore, del loro sonno demoniaco, in
modo che si risvegli e comprenda che tutto nasce da Dio, e a
Dio deve essere offerto e tornare, riconoscendolo come vero
Padre, per tornare ad essere degni figli. Solo allora ci
sarà rinascita e risurrezione, ed Io sarò l'incontrastato Re
delle vostre città, nello spirito e nella fede. Ti
benedico".
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15 luglio 2016
"Ah, se la Chiesa, e il mondo, avesse questa fede in Me!
Ove
sarebbero più le croci che schiacciano?
Ove più la
disperazione o il tormento che porta via ogni pace?"
"Mia piccola Maria, mia piccola figlia, Io ascolto ogni tua
invocazione, ogni tua lamentela, particolarmente quando mi
ricevi nella Comunione: è il mio Corpo e, nel mio Corpo è
presente l'orecchio, e non posso non ascoltarti! Stasera nel
Vangelo vi esorto calorosamente: "Venite a Me!". Venite a
Me! Questo è il segreto della felicità. É il segreto della
bellezza della vostra esistenza. Se state con Me Io
condivido ogni vostra pena e sofferenza. Io mi carico delle
vostre croci e ne prendo il maggior peso. Sono con voi a
condividere, con la mia Persona, la vostra vita: sono la
vostra metà, e mi prendo cura di tutto ciò che di cui voi mi
volete offrire. Quante volte vi sentite soli, abbandonati e
sconsolati; la sfiducia vi penetra, e gridate d'esser senza
nessun sostegno e aiuto: vi dimenticate di Me! Perché Io
sono il vostro giogo leggero che unisce l'esistenza umana al
Cielo, e con Dio che cosa dovete temere?
Credetemi! La sfiducia e la paura fanno il maggior danno,
mentre con Me voi non affondate in esse ma galleggiate sulle
acque, pur se fossero tempestose nei loro problemi ed
affanni. Quando il vostro matrimonio non viene partecipato
dall'altro, o siete stati lasciati, date a Me! Io supplisco
ad una delle parti mancanti: Io sono pure il vostro Sposo e
il collante che le mantiene unite, anche da lontano. Se il
vostro figliolo vi tormenta nei suoi gravosi problemi ed
errori, date a Me! Io ne prendo l'incarico e lo curo. Se voi
non lasciate la mia mano, perpetuando la vostra adesione,
fedeltà, e preghiera, giungerà la vostra liberazione. Se
siete nella tribolazione della malattia, date a Me! Io con
voi ne condivido ogni pena; ve ne tolgo l'angoscia, e vi
conduco alla guarigione qui su questa terra o, se è giunto
il vostro tempo, sanati al Cielo!
Solo chi non viene a Me è solo! E, senza Me giunge il
demonio che, come un male sottile, s'insinua e penetra, vi
schiaccia e vi ottenebra, vi pressa fino allo sfiancamento
per condurvi non solo alla disperazione, ma alla morte! Se
venite a Me, vostro Signore, ove sarà più il suo potere?
Egli si arresta, e arretra; rimane solo una vespa fastidiosa
che può pungere, ma il cui veleno non entra e non può
arrecare danno. Io sempre lo vinco, e ve ne libero.
Ah, se la Chiesa, e il mondo, avesse questa fede in Me! Ove
sarebbero più le croci che schiacciano? Ove più la
disperazione o il tormento che porta via ogni pace? Ma non
c'è questo abbandono, questa fiducia in Me: non mi amate! Io
grido ancora: "Ricorrete a Me! Venite al vostro Salvatore!".
Io sarò sempre con voi: posate il vostro capo sul mio Cuore,
ed Io vi donerò la fortezza, la consolazione: ogni ristoro.
Ti benedico".
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16 luglio 2016
"Cosa, Signore, ti è più gradito?
Cosa riceve benedizione ai
tuoi occhi nel servizio a Te?". Io vi rispondo:
"Figli,
l'unione, il fondersi di queste due realtà:
l'opera e
l'adorazione sono la via perfetta per amarmi e santificarsi"
"Mia piccola Maria, non avere paura del demonio che accusa
ed alza la sua voce, e minaccia, usando queste povere
creature che vivono nelle sue tenebre. Io ti riparo, e ti
ricopro, e proteggo anche il tuo sventurato figlio. Il
terrorismo, figlia mia, è il peccato che lo richiama. Se gli
uomini invocassero Me, se scegliessero Me con il mio bene,
Io mi porrei dinanzi, in difesa, ed il nemico, vedendomi già
da lontano, nel suo di terrore, fuggirebbe; e quale danno
potrebbe arrecare!?
"Signore, se ho ricevuto grazia ai tuoi occhi, non
oltrepassare, fermati alla mia casa!". Era l'invito, la
richiesta di Abramo. Se voi mi desideraste, se mi invocaste:
"Signore, se ho ricevuto grazia ai tuoi occhi, non
oltrepassare il tuo cammino, vieni nella mia casa!". Io di
certo da voi ricorrerei, non solo alla vostra dimora, non
solo presso i vostri cari e ciò per cui pregate: Io vengo a
vivere in voi per prendere possesso e abitazione nell'anima
vostra.
Nel Vangelo mi reco presso Marta e Maria che desiderano di
Me, e mi ospitano. Una si appressa e si affanna con i suoi
servizi per onorarmi, l'altra si sofferma, adorante, alle
mie ginocchia per ascoltarmi. E si riapre in questa scena il
famoso dilemma: "Cosa, Signore, ti è più gradito? Cosa
riceve benedizione ai tuoi occhi nel servizio a Te?". Io vi
rispondo: "Figli, l'unione, il fondersi di queste due
realtà: l'opera e l'adorazione sono la via perfetta per
amarmi e santificarsi. Esse, unite nella loro fusione, sono
la completezza, poiché se ci fosse l'azione concreta, solo
il fare, pur fatto sempre a fin di bene, e se non fosse
unito alla mia Persona, è un' opera che si chiude all'umano
e si spegne: richiede per sé la propria gratificazione, il
premio e la benevolenza del prossimo che, se non è
effettuata, porta all'esasperazione e la chiusura
dall'altro.
L'adorazione di Dio non può chiudersi a sé mai, dato che
essa, per natura, per sua proprietà, è la carità divina che
si espande e porta il suo raccolto e il suo segno nel
soccorso ai fratelli. Per questo vi invito: prima lodate
Dio, adoratelo! Unitevi, come Maria, alla sua intimità e
confidenza nell'ascolto e l'unione nella preghiera, e poi,
in questa fusione, Io vi ricoprirò di Me: sono la batteria
che sempre ricarica le vostre energie, la volontà, il cuore,
e le mani che non si esauriranno. Piene del mio Amore, e per
amore mio, poi andate: i vostri piedi vadano a portare ciò
che il Signore vi ha dato, per beneficiarne il prossimo.
Poiché se l'adorazione al Santissimo Signore fosse ristretta
in una devozione che non porta risposta ai fratelli nella
sua offerta sincera, non è vero amore, non c'è stata
devozione autentica, e né fusione con Me. Chiamatemi, e se
cosi operate, i miei piedi varcheranno la soglia di tutto
ciò che vi appartiene e sarà benedetto. E non saremo più
due, ma un'unica entrata perché non sarete solo graditi ai
miei occhi: diverrete il mio stesso sguardo che ama. Ti
benedico".
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18 luglio 2016
"É nella purezza di spirito che si acquisisce la fede, che
vi fa credere e amare"
"Mia piccola Maria, il mio Sangue si apposta, è pronto per
fermare la corruzione e il terrorismo, ma dipende dalla
vostra scelta la liberazione nel suo potere: Iddio vi ha
dato comprensione del bene e del male; se scegliete il bene,
scegliete Me che mi pongo innanzi con il mio Sacrificio di
salvezza che ha il potere di arrestare e annientare ogni
male, ma se scegliete il peccato mai ne sarete liberi. Ho le
mani legate, e nulla posso dinanzi alla vostra volontà.
Oggi nel Vangelo mi viene richiesto un segno, un segno
straordinario, un portento, perché si possa credere alla mia
divinità, ed Io grido: "O generazione malvagia e perversa!",
poiché non crede a Colui che è presente, ed è il Segno
stesso: è Dio che si manifesta e dà testimonianza nella mia
opera e nei prodigi di bene, della carità nella quale non
posso che operare.
Ah, Ninive si era convertita alla predicazione di un
profeta: Giona è stato creduto come segno mandato
dall'Eterno, la Regina di Saba si pose in cammino per
ascoltare la Sapienza di Salomone, e in essa vedeva espressa
la Parola del Creatore. E loro, pur dinanzi alla mia
Persona, che nella mia divinità discendo dai Cieli ed entro
nel tempo della storia umana, e ne prendo Carne, rivelandomi
Io ciò che compio e sono, non sono creduto, né accolto.
Tutt'ora è continua l'affermazione degli uomini: "Ah, se
vedessi Dio o un suo intervento straordinario, allora sì,
nei suoi segni io crederei e tornerei a seguirlo! Ma Io vi
dico che già tutto ciò che vi circonda porta scolpito, vi è
impresso, il segno dell'Altissimo, nella vita che si
perpetua e si rinnova: la vostra medesima persona è segno di
Dio, ma non Lo sapete vedere e né riconoscere. Non volete
credere alla mia Venuta, e ciò che sono: alla mia Redenzione
e alla mia Vittoria, all'Eucaristia che vi ho lasciato:
quale grandezza di miracolo! Eppure quanti La rifiutano e
non La credono, dato che ciò sfugge alla loro ragione
limitata alla materia e al razionale.
Vi ho lasciato mia Madre che sempre vi offre i suoi segni e
richiami, vi ho continuamente attorniato di Santi ad
irrorare la terra con i loro miracoli e santità, ma non vi è
bastante. Anzi, Io ribadisco, che se anche apparisse un
vostro defunto, se uno non vuol credere, non crede! Questo
accade perché lo dice la prima lettura: Iddio vi ha dato
coscienza del bene e del male, ammaestrandovi: seguite la
retta via, perpetuate la Giustizia, amate la bontà, siate
uomini di pace, dato che solo nella purezza di spirito
l'uomo sa riconoscere, vedere, ascoltare, percepire la
presenza di Dio e valutarne tutti i suoi segni e la sua
Opera. É nella purezza di spirito che si acquisisce la
fede, che vi fa credere e amare.
Voi non vedete perché le coltri del peccato sono scaglie che
ricoprono le vostre palpebre, e non avete luce; solo se
illuminate dal bene esse decadranno, e voi riacquisterete la
visione e la presenza divina in tutto ciò che vivrete e, in
ogni cosa creata, ne riconoscerete l'impronta. Anzi
riconoscerete nella vostra persona, in voi stessi, che siete
segno di Dio. Ti benedico".
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20 luglio 2016
"Per quelli che, se pur non conoscono il mio Nome,
ma
scelgono la via della rettitudine e della carità,
essi
vivono ciò che Io desidero e predico"
"Mia piccola Maria, Io cerco sempre di liberarti dalla
paura, anche stasera non temere di tornare a casa per l'ira
di tuo figlio; tu vedrai come giungerà quel giorno con quel
che desideri accada; ah, se accadrà!
A coloro che praticano la Giustizia, che operano il bene,
che vivono nella Verità, sulla loro bocca Io porrò le mie
parole e ovunque le diffonderanno. Io mando dinanzi a Me in
miei messaggeri, i miei profeti, i Santi, a proclamare la
mia Parola; ma anche in voi, in coloro che vivono di Me, del
mio bene, Io stampo le mie parole; pure in coloro che sono
di diversa religione, che non mi conoscono, perché Io spargo
il mio seme abbondante ovunque: in ogni terra, in ogni
anima, e ognuno possiede il discernimento nel bene e nel
male, nella coscienza data. Per quelli che, se pur non
conoscono il mio Nome, ma scelgono la via della rettitudine
e della carità, essi vivono ciò che Io desidero e predico.
Il mio seme si sparge sulla terra dell'anima vostra ma, per
fare in modo che attecchisca, la terra si deve aprire, saper
accogliere, recepire, amalgamarsi ad esso, farsi un
tutt'uno: terra e seme uniti, perché il seme sia fecondato e
ne possa scaturire la nascita di una nuova pianta; Il
processo di cura continua: Quando poi è penetrata e
fecondata, bisogna nutrirla con le sostanze, abbeverarla con
l'acqua, riscaldarla al sole, come feto nel grembo materno,
per far sì che cresca e possa venire a maturazione e alla
luce. Deve essere abbeverata dalle acque della preghiera,
nutrita alle sostanze dei miei Sacramenti, riscaldata dal
sole della mia Eucaristia, sicché le sue radici si dilatino
e ramifichino nella terra, si alzi lo stelo e si faccia
tronco; e possa poi protendersi nei rami, perché sia pianta
forte che dà nutrimento, riparo, riscaldi; e i cui frutti
daranno altri semi, germoglieranno altre piante che si
uniranno ad altre per divenire un rigoglioso bosco, o
giardini di ricca e variopinta fioritura, o prati ricolmi di
messi dorate e ondeggianti, e secondo la chiamata di
ciascuno.
Invece se il seme non verrà accolto, se rimane disperso
sulla dura terra o mangiato dagli uccellacci, che sono i
diavoli, a cui lasciate indifeso il campo, non ci sarà
raccolto, né crescita, né germoglio, ma ci sarà una steppa
arida, una landa desolata, una zona desertica; ove potrò
trovare nutrimento, riparo e calore per me e i miei figli?
Date a Me, date a Me! Pur se fosse roccia, o dura come
cemento, se date a Me: Io la plasmo, la rendo duttile, la
modello perché si faccia creta morbida, atta a prendere la
forma di un grembo che sa accogliere il seme della mia
Parola, ed essere feconda. E la mia Parola vive! Ti
benedico".
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22 luglio 2016
"Le cose vecchie sono passate, faccio nuove tutte le cose!
L'Onnipotente Dio ha il potere di riformare a nuova vita
tutto il creato e,
nell'alternarsi delle stagioni, di far
dare sempre nuova nascita alla sua continuità"
"Mia piccola Maria, dice la prima lettura: "Le cose vecchie
sono passate, faccio nuove tutte le cose!". L'Onnipotente
Dio ha il potere di riformare a nuova vita tutto il creato
e, nell'alternarsi delle stagioni, di far dare sempre nuova
nascita alla sua continuità. Sembra che tutto decada, ma poi
ritorna la sua rifioritura: la morte tocca ad ogni uomo, ma
c'è sempre il vagito di una nuova creatura. Così come Egli
ha il potere di dare perenne sussistenza alla sua perenne
creazione, ha il potere di riformare e ricreare
l'interiorità dell'uomo, di trarre dalle tenebre e
ricondurre alla luce, di trarre dal peccato alla Grazia,
dalla morte alla risurrezione. Egli può riverginezzare lo
spirito nelle acque delle lacrime del vostro pentimento che
si fondono al Sangue della mia Redenzione: vi ricrea nel
pentimento sincero che, con dolore, si accusa, e riceve il
perdono nel Sacramento della Confessione ove unisco il
Sangue mio, dato per voi per rigenerarvi, per riportarvi a
rinnovata vita. Meditate: come l'acqua e il Sangue scorrono
in voi e danno sussistenza alla vostra corporeità,
similmente avviene nel processo spirituale.
Oggi che ricordate Santa Maria Maddalena, lei, il simbolo
della creatura che si fa risorta, che dal sepolcro torna
alla risurrezione, lei che era stata una grande meretrice,
nell'incontro con Me, Cristo Signore, si trasfonde, ama e si
purifica, sicchè le colpe del passato vengono cancellate, e
una nuova Maddalena germoglia alla santità. Maria aveva
un'arsura di sete d'amore, una brama di desiderio di amare,
e di questo gli uomini ne hanno abusato: prima violata, e
poi usata per le proprie bramosie. La sua responsabilità è
che si è adagiata al peccato per non perdere la posizione
acquisita, i vantaggi e le ricchezze, ma nel suo cuore si
agitava e albergava pure l'odio per gli uomini che ne erano
causa, e la usavano per i propri scopi. Alla fornicazione si
è unito l'odio, che hanno dato modo al demonio di entrare e
possederne lo spirito. É stato il mio incontro, l'amore
vero, che si unisce e l'ama nella sua dignità di persona, e
che vuole solo il suo autentico bene, che l'ha liberata da
ogni male. Maddalena darà in cambio tutta sé stessa,
abbandonando le strade peccaminose per incamminarsi per la
via della penitenza sin da essere degna di poter stare sotto
la mia Croce e divenire prima apostola della mia
Risurrezione. Ella vivrà il resto della vita come penitente
e testimone del Risorto, che di lei ne è segno tangibile.
Vi dico nel Vangelo che le prostitute che si sono pentite,
non quelle che hanno perseverato nel male e magari per
diletto e ricchezza propria, ma di quelle povere figlie
disprezzate e dileggiate che, nella maggioranza, hanno
vissuto un'infanzia di violenza e abusi, che vengono
obbligate con la forza, a rischio della vita, o sfruttate
per ricatto, o per debolezza mentale che, violate, percosse,
derise, quando tornino per venire a Me pentite, dato che
sono state mezzo di peccato con le sue conseguenze, e mi
dicono: "Signore, perdonaci, accoglici Tu!". Non solo Io le
accoglierò, ma le condurrò al Regno, poiché esse sono state
delle vittime che hanno già grandemente sofferto e pagato.
Ma per coloro che ne sono stati causa, che ne hanno abusato
per i loro loschi affari e istinti, se non si convertiranno
con una vita di espiazione e sincero pentimento, quali fauci
eterne li divoreranno!
Figli miei, lavatevi nelle vostre lacrime e nel mio Sangue,
ed Io farò in voi nuove tutte le cose, simili ad un quaderno
che viene cancellato di tutte le sue brutture ed errori e
torna ad essere bianco, pronto per riscrivere la prima
pagina. I peccati vengono perdonati e dimenticati, ma il
proseguo dell'esistenza sarà di purificazione e riparazione
per le conseguenze che hanno causato, e di preparazione per
la vostra risurrezione. Ti benedico".
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23 luglio 2016
"Figli miei, se le genti del mondo aprissero il cuore e le
mani,
riconoscendo il loro Padre Celeste, che potere avrebbe
la preghiera!"
"Mia piccola Maria, la Chiesa non ha sviscerato questo
Mistero sulla vita oltre la morte degli animali. Io vi dico
che esiste una forma di esistenza, che non è glorificata
come quella degli uomini, ma il Creatore dà loro uno stato
di benessere in un mondo di tipo come una pace terrena. Ma
non ti crucciare pensando ora ad essi, ma pensa al sangue di
quanti figli di Dio viene sparso per le strade del mondo!
Stasera gli Apostoli mi chiedono: "Signore, insegnaci a
pregare!". E qual è il compito del Maestro se non quello
d'insegnare, di educare? Ah, se le genti avessero questo
sincero desiderio di saper pregare e mi chiedessero, pur
essi: "Signore, insegnaci a pregare!". Dinanzi ad una
richiesta veritiera, un anelito autentico, una ricerca
appassionata di Me, non vuoi che il Padre Santissimo, come
vi viene detto nel Padre nostro, non vi dia lo Spirito Santo
che ve ne illumina i cuori? La preghiera, come spiega il
Vangelo, deve essere vissuta nelle condizioni delineate,
perimetrate nei suoi dettami, perché sia vera ed accolta. La
prima condizione è che si creda e si ricerchi la Paternità
celeste, che a Lui vi affidiate e abbandoniate, che vi
mettiate in rapporto filiale che, simile a un conduttore, si
trasmetta il suo legame nel vostro sviscerare il cuore a
Lui.
Vi ribadisco soprattutto di dargli lode, di ricercare la sua
compiacenza per dargli glorificazione poiché è in essa, alla
fede in Lui, il vostro massimo bene. Per glorificarlo dovete
adempiere ciò che vi comanda: vivere il suo insegnamento e i
suoi Dettami. Allora, chi Lo riconosce come Padre e Lo ama,
onorerà il padre e la madre terreni: non li abbandonerà ai
loro bisogni nella tarda età, non ucciderà il fratello, non
solo nel corpo ma anche non devastandolo nell'anima
opprimendolo e defraudandolo; non farà falsa testimonianza,
e darà rispetto al corpo che gli ha donato, non prenderà ciò
che non gli appartiene nei beni e negli affetti altrui,
vivrà questa vita di adesione e comunione con Lui; è in
questo stato vissuto che la vostra preghiera sarà accolta,
benedetta, vi sarà di riparo e sostegno, di consolazione, e
come Manna di Grazia, discenderà su di voi. Perché se avrete
le mani alzate al Cielo per invocare, ma siete distanti
dalla concretezza del suo Cuore e Pensiero vissuto, che
valore ha? Come potrà essere ascoltata e beneficata?
La preghiera, quando si fa veritiera, operata ed attuata
nella concretezza della vostra carne, diviene un
parafulmine, uno scudo che vi protegge dai dardi infuocati
del nemico, e non solo: essa diviene riparo e intercessione
per i fratelli che sono nell'errore, dato che su essi
discende per voi l'effluvio dello Spirito Santo per condurli
a conversione.
Guardate ad Abramo: come ha l'ardire di un figlio che
implora l'Eterno per chiedere e supplicare la salvezza di
Sodoma che è colpevole di grande peccato; e iddio risponde
per la confidenza e la fede del figlio: "Ci fossero pur solo
10 giusti in essa, essi farebbero da scudo e protezione alla
sua distruzione!". La rettitudine e la giustizia vissuta
nell'autentica carità si fa preghiera, invocazione e
intercessione potente che salva i molti colpevoli.
Figli miei, se le genti del mondo aprissero il cuore e le
mani, riconoscendo il loro Padre Celeste, che potere avrebbe
la preghiera! Cambierebbe gli eventi e le sorti umane e, da
ciò che era decretato a condanna, diverrebbe Grazia di
Risurrezione e salvezza! Non vedreste sangue e desolazione
sulla terra, ma trasformata in vita e pace. Venite a Me!
Scevrate il vostro cuore nell'intimità sincera al mio. Ti
benedico".
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26 luglio 2016
"Un figlio non eredita solo i caratteri fisici, la
struttura, il DNA, la natura genetica,
ma anche quella
spirituale dalla quale provengono"
"Mia piccola Maria, i tempi si affrettano e il demonio
corre, corre per attaccare le vostre città. Il popolo si
allontana da Dio con la sua difesa; e il peccato, che viene
ovunque commesso, chiama il nemico e lo rafforza. Voi però,
figli miei, che siete nella Grazia, non dovete temere.
Oggi la Chiesa ricorda Sant'Anna e San Gioacchino, i miei
Santi Nonni, coloro che hanno dato vita alla Madre
Santissima: e dove poteva nascere Maria se non nella
santità? Ella è stata accolta in un Grembo Santo, nella
culla delle loro braccia sante: ha succhiato latte santo; il
respiro di cui profumava l'aria nella casa era santo: si è
nutrita e formata nella santità. La casa di Sant'Anna e San
Gioacchino era un inno a Dio: la loro carità è sopravvissuta
come i loro santi nomi nell'eternità. Ancora le loro opere
sono edificazione nel bene, nell'eredità che ne hanno
lasciato, e il cui tesoro, in cui risplende e primeggia, è
nella Nascita di mia Madre, la Maternità di Dio.
Guardate a questi Santi Genitori! Prendetene ad esempio;
pregateli per l'educazione dei vostri figli, particolarmente
in periodi difficili sulla terra, come questi. I genitori
non diano solo cose alle proprie creature, ma trasmettano il
bene che è per eccellenza la fede, dato che, cresciuti
lontani da essa, li condannereste nelle mani del maligno, li
abbandonereste a lui, poiché non avranno né luce, né
protezione, né il senso autentico della vita. Educateli alla
preghiera, nella Santa Parola, nell'amore all'Eucaristia,
perché da una famiglia santa non può che nascere santità.
Un figlio non eredita solo i caratteri fisici, la struttura,
il DNA, la natura genetica, ma anche quella spirituale dalla
quale provengono: ne portano l'eredità della benedizione che
la loro stirpe ha vissuto nella loro alleanza con il Padre
Celeste, nella loro preghiera e carità che discende già a
costituire bene la persona, completata poi nella sua
formazione e arricchimento del suo sano nutrimento
pedagogico nella crescita. Se una creatura respira nel suo
ambiente bontà, verità, amore, dirittura nei Comandamenti,
se assorbe di questa atmosfera, ne acquisterà il suo
bagaglio di equilibrio e tesori. Se un figlio porta
un'eredità di maledizione in una famiglia lontana dal
Signore Dio e dalla sua legge, che ne vive il male, e
persiste nel peccato e nella bestemmia, e ne segue nella
conseguente crescita, ne porterà la sua negatività nella sua
persona, nell'intero essere che dovrà purificarsi e
riscattare nella scelta del suo vissuto.
Anime mie, le conseguenze della lontananza da Colui che è il
Bene, che viene rifiutato, negato, tradito nel suo spirito,
travisato nel suo insegnamento, particolarmente nell'interno
della Chiesa, richiederà il suo tributo di sangue e
purificazione; ed è l'uomo stesso che lo richiama e chiede,
con il persistere con il suo male. Io vi dono l'albero della
Vita: ancora vi indico e vi chiedo se volete venire presso
di esso per trovarvi la Verità e la Salvezza. Ti benedico".
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28 luglio 2016
"Sarete vagliati non solo nel Giudizio universale, ma nel
vostro giudizio personale:
tutti v'incontrerete con Me,
tutti!"
"Mia piccola Maria, stai serena! Puoi chiedere per questo
sacerdote, e dirgli che Iddio lascia sempre la libertà della
scelta: può chiedere ai suoi superiori, se vuole andare,
poiché nella risposta dei superiori si esprime sempre la
Volontà di Dio, ma è mio desiderio che egli resti in questa
parrocchia che è terra di bisogno: le anime hanno grande
necessità. Non basta il rigore caratteriale del parroco, ci
vuole pure la parte materna e misericordiosa di Maria che
egli possiede. Non si preoccupi di non vedere il frutto
nell'Opera compiuta; Io dico che se uno ha in sé la Luce,
vive la mia Grazia, tanto più se si è sacerdoti. Egli, pur
tacendo, nella sua sola presenza, la diffonde, seppur qui
non avrà modo di recepire il raccolto; gli sarà palese
quando sarà da Me, e vedrà in quanti cuori è entrata la sua
luce ed ha sparso il suo bene, e in quante anime non ha
permesso che decadessero, o che peggiore fosse il loro male.
Stasera il Vangelo vi dona la similitudine nella grande rete
che, nel suo pescato, raccoglie tutti i pesci, che la
colmano e che, giunti a riva, i pescatori si preoccupano di
vagliare, ponendo quelli buoni nei canestri e i cattivi
gettati e riarsi al fuoco perché inutili. Ecco, il Regno dei
Cieli è la grande rete che prende in sé tutti i figli degli
uomini e, terminata la sua raccolta, vengono portati a
giudizio e selezionati dagli Angeli che portano i buoni
verso il Cielo, e i cattivi nelle tenebre degli abissi.
Quanto poco l'uomo esamina la sua coscienza! E quanto poco
pensa alla finalità della sua vita, vita che non possiede,
ma è prestito, e dovrà essere restituita al suo Creatore,
che chiederà conto del suo stato, e di come l'ha vissuta.
Sarete vagliati non solo nel Giudizio universale, ma nel
vostro giudizio personale: tutti v'incontrerete con Me,
tutti!
Sapeste quanti giungono dinanzi a Me meravigliati
dell'esistenza di un'altra vita e della mia presenza; e non
parlo solo di quelli di altre religioni, ma dei cosiddetti
cristiani che, esterrefatti, dicono: "Ci sei, Tu ci sei
realmente!". Ancora Io torno a chiedere sulla loro scelta,
se vogliono stare con Me: e coloro che sono stati buoni e
veritieri, seppur nelle mancanze, acconsentono; ma non
credereste che quelli che non si sono pentiti prima del loro
transito, che sono vissuti nella malvagità e nella menzogna,
la loro oscurità li accompagna e, digrignando i denti,
ancora mi avversano e mi rifiutano, preferendo la profondità
della tenebre, alle quali appartengono.
L'inferno esiste, non se ne parla più; la mia Chiesa non fa
più menzione dei Novissimi, tantomeno del luogo che Io
descrivo bene nel Vangelo: "Ove si stridono denti, ed è il
terrore". L'inferno è realtà terribile, presente, eterna, e
vi vanno molti. Se voi potreste sentire le grida dei
dannati!... A cos'è servita la loro vita malvagia? Esso è un
luogo e uno stato, che varia a secondo del male compiuto e
delle responsabilità avute, per cui: coloro che più hanno
ricevuto nella fede, nei Sacramenti, nei posti di rilievo
nella mia Chiesa, e mi hanno tradito, sono quelli che
risiedono ai suoi sprofondi, accanto a satana, che li sbrana
e li divora per l'eternità.
In Purgatorio vanno i più che però, pur buoni e veritieri,
non hanno vissuto della Luce piena, e sono in esso per
acquistarla pienamente, purificandosi dei propri errori.
Nella Beatitudine sono pochi quelli che vi salgono
direttamente, e sono i Martiri, gli innocenti, quelli che
hanno dato la loro vita per i fratelli e lavato nel Sangue
del loro sacrifico le loro colpe, e coloro che santamente mi
hanno seguito, fedeli per l'intera esistenza.
Figli miei, preparatevi! Non siate sconsiderati! Pregate per
la vostra morte, e fate celebrare Sante Messe per il vostro
transito, e il vostro Purgatorio. Unitevi alla Madonna
perché vi stia accanto e vi accompagni al Giudizio. Lasciate
scritto che vi siano celebrate in suffragio Sante Messe,
particolarmente quelle Gregoriane. Pregate ora per i
moribondi e per le anime purganti: sarete ricambiati nella
carità al vostro di bisogno. Siate avveduti! Colmatevi di
difese e armi di bene, che vi tutelino per la salvezza.
Figli miei, Io sono qui a braccia aperte: vi voglio tutti
salvi! Ma tocca a voi accogliermi. Ti benedico".
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30 luglio 2016
"Oggi Io vi chiedo di pensare al Cielo, di desiderare,
bramare, anelare al Paradiso"
"Mia piccola Maria, hai notato come poi ti vengo sempre in
soccorso anche con la Confessione urgente e i Sacramenti che
poi puoi ricevere? Io lavoro per questo figlio, ma il
peccato che egli compie non permette che la mia Luce lo
penetri; giungerà, giungerà il tempo in cui egli aprirà il
canale perché possa penetrarlo, e sarà allora tutto
ricoperto e infuso dell'intera luce che si era come
accatastata, perché entri e lo rivesta completamente di sé.
Per questo parroco abbi compassione: è un povero sventato
che porta le sue ferite e il suo disamore; non riesce ad
amare, e scarica sugli altri le sue problematiche. Figlia
mia, per questo ti è data questa maternità per i sacerdoti
che patisci nelle tue sofferenze di vita. Se essi fossero
stati tutti buoni, gentili, santi, non ne avrebbero bisogno,
ma poiché il demonio li attacca fortemente ed essi non
pregano, o pregano poco, a Me non s'abbandonano, ecco che le
luci del mondo li abbagliano, e decadono nei loro rigori o
nelle loro pulsioni. Hanno bisogno di anime madri che, nella
loro intercessione di preghiera e sofferenza, li aiutino a
ritrovarmi e ritrovare la profondità della natura autentica
del loro ministero.
Oggi Io vi chiedo di pensare al Cielo, di desiderare,
bramare, anelare al Paradiso. Tutto passa, e lo sapete:
"Vanità delle vanità!", dice Quoelèt; tutto è relativo,
transitorio, fugace su questa terra. Ogni cosa vi verrà
tolta e tutto perderete, lo sapete; ma il demonio, con la
sua nebbia oscura, ve ne memorizza, e voi credete che tute
le vostre cose saranno vostre in eterno. Io voglio darvi la
certezza, la saldezza, la stabilità di ciò che è perpetuo, e
non vi verrà più tolto, e che viene vissuto nel mio Regno:
darvi l'eternità! Solo in Cielo potrete capire e gustare ciò
che è eterno, immutabile, vero: di un tempo che non
sussiste, non scorre, dato che è l'oggi presente perenne.
Siate avveduti, saggi! Conquistate il Regno dei Cieli,
operate per esso, fatevi forzieri e tesori che vengono
tenuti nascosti, in attesa che vengano aperti e rivelati in
Cielo, ove vi attendono. Fatevi ricchi di beni e
possedimenti spirituali poiché essi saranno le ricchezze
della vostra Beatitudine.
In Paradiso non vivrete tutti allo stesso stato di felicità,
il medesimo gaudio. Là ci sono i ricchi dei ricchi, divenuti
tali nella santità della loro vita, e spesso coloro che li
hanno fatti soffrire, per cui, per i loro meriti, si sono
salvati: essi divengono coloro che sempre gli saranno
accanto, riconoscenti e grati servitori, che li osanneranno,
dato che sono stati la causa della loro salvezza ed
elevazione. Venite alle mie braccia che contengono il
Paradio, e conquistatemi! "E come potremo, direte voi,
accumulare tali possedimenti?". Prima cercate di vivere in
Grazia di Dio, di avere un'anima pulita, rivalutata,
visitata spesso dal Sacramento della Confessione, che non
solo vi cancella i peccati, ma vi dona la forza di non
compierli più, e vi risana dalle vostre ferite: è una forma
di guarigione.
Siate amanti dell'Eucaristia, della sua adorazione, nutriti
più che potete ad essa. Pregate e comunicate con il Padre
Santissimo, fate del bene, accumulate opere di carità verso
il prossimo. La carità vissuta con Dio e i fratelli non solo
vi accompagnerà, ma vi rivestirà e vi preparerà il posto nei
Cieli. Allora potrete comprendere cosa sia il non soffrire
più, vivere solo di gaudio, possedere un cuore colmo e
traboccante di felicità che si evolve sempre più nella
conoscenza dell'Altissimo Sovrano. Potrete deliziarvi allo
sguardo di colori mai visti, ascoltare melodie sì suadenti e
dolci, come mai suonate sulla terra, suoni e profumi
sconosciuti, sapori al gusto mai provati!
Voi vedrete e conoscerete situazioni e luoghi infiniti,
meraviglie che non possono essere descritte, poiché non li
potete recepire ora nel vostro corpo mortale, che deve farsi
interamente spiritualizzato. Una Beatitudine che non sarà
solo spirituale, ma corporea, carnale, dato che anche i
vostri corpi saranno risorti; la vostra carne, presente e
vivente, ma spiritualizzata e risorta, che acquisisce le
proprietà divine e permette una Beatitudine che si fa anche
concreta, tattile, gustata, autentica, reale.
Figli miei, non ci sono parole per poterne descrivere la
bellezza e lo stupore: venite a Me, Io tutti vi voglio in
Paradiso! Ti benedico". |
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