Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Novembre 2016

"Non sono Io, il Signore, che colpisce la terra, ma è il male, che compie l'uomo:
sono gli scandali che, con i loro peccati, oltraggiano Dio, le creature e la natura,
che non riesce più a trattenere tanta energia negativa che esplode"

 

 

Ave Maria!

 

1 novembre 2016
"Poveri coloro che hanno preferito il mio nemico, che hanno onorato il malvagio con le sue opere!"

"Mia piccola Maria, ecco, stanno per uccidere, ed il mio Cuore si spacca per il dolore; su queste creature il nemico può prendere potere, sugli innocenti a lui offerti s'innalza il suo grido d'esultanza, ma non ha potere sulle loro anime: esse salgono dirette in Cielo, e sono dei martiri. Per quanto il nemico colpisca, Io affermo, pur in questo giorno, la mia vittoria. E lo attesta il Cielo che è ricolmo, straripa di miriadi di Beati e Santi che godono di essa. Il loro numero la conferma e la glorifica. Poveri coloro che hanno preferito il mio nemico, che hanno onorato il malvagio con le sue opere! Io volevo dare loro l'infinito bene; ma avranno l'infinito male. Ti benedico".

 


2 novembre 2016
"Le anime dei trapassati vivono d'amore e spirito
e possono, nella loro nuova dimensione spirituale, conoscere ciò che accade sulla terra,
gli eventi dell'umanità e dei propri cari"

"Mia piccola Maria, ecco, voi oggi celebrate la Memoria dei defunti, quelli che chiamate morti, ma che sono i veri viventi. Essi vivono una realtà nuova: sono come passati da una stanza, che è questa esistenza terrena, ad un'altra, ma sono presenti: amano, pensano, sono partecipi di voi; mentre voi, da quest'altra parte, non potete conoscere di loro poiché appesantiti dalla materia.

Le anime dei trapassati vivono d'amore e spirito, e possono, nella loro nuova dimensione spirituale, conoscere ciò che accade sulla terra, gli eventi dell'umanità e dei propri cari, pregano per voi e vi proteggono, ma attendono anche le vostre preghiere. Essi non vivono più di nutrimento e ossigeno: sono anime! E chiedono che voi serenamente manteniate questo filo d'unione con essi, pregando, ed offrendo Sante Messe e le Comunioni.

Le vostre offerte salgono, e le raggiungono, rivestendole della benedizione divina. Per coloro che sono nel gaudio perfetto si accresce la loro gloria, che essi non trattengono a sé, ma ne prendono le preci e le offrono per le anime purganti e, come fiori, tornano a spanderle sulla terra. Per quelli che sono peregrinanti nella pena in Purgatorio, danno loro sostegno, conforto, sollievo, ed abbreviano tale cammino doloroso. E per le anime che sono andate perdute? Anch'esse sono vive, ma vivono di una morte terribile, che tormenta ed è eterna: e lì la preghiera non entra, non ne possono beneficiare, ma non va perduta; Iddio la prende e la dona altrove, ove ne vede la necessità.

La morte non è come voi la pensate: il Creatore vi ha ispirato, con il suo alito, la vita della sua eternità all'anima vostra, che non può perire: decade il corpo che muore alle sue funzioni, ma subite una trasformazione nella realtà nuova dello Spirito, acquisite il compimento della vita divina che sussisterà per sempre. Fate sì che il tempo che ora state vivendo sia speso amando e compiendo opere sante: nell'amore di Dio voi mantenete unione con le anime dei vostri defunti. Non rammaricatevi della loro dipartita: è solo un arrivederci, poiché vi rivedrete e vi ricongiungerete in Me. Ti benedico".

 


5 novembre 2016
"La vostra dipartita è una rinascita:
non sarete più soggetti alla tribolazione, alle malattie, alla corruttibilità;
voi vivrete nell'età perfetta della giovinezza"

"Mia piccola Maria, in questa celebrazione del funerale di A. ti posso dire che egli è in Purgatorio, ed è nella sofferenza: la sua malattia gli è stata di purificazione; e il richiamo al mio aiuto nelle sue notti di dolore, lo hanno salvato. Ora deve fare il suo percorso dal riscatto dei suoi peccati, sino alla completa remissione, per accedere alla dimora che Iddio gli ha preparato.

Dice la prima Lettura: voi vi siete rivestiti di una tenda che nasconde il vostro vero essere e che, quando il corpo decadrà, dovrete lasciarla in esilio per raggiungere l'edificazione nel Regno della vostra nuova vita divina. Ecco, il cuore non pulserà più, né il sangue più circolerà nelle vene, né alito di respiro, ma non morirete nello spirito: il vostro pensiero penserà, il vostro amore pulserà, i sentimenti saranno vibranti, e voi proverete il gaudio o il dolore, raggiungerete la vera vita. Raggiungerete una casa per la quale non dovrete farvi pensiero di costruire, poiché il Creatore l'ha costruita per voi, adatta a voi, nel luogo a voi destinato da sempre.

Non temete la morte, se siete vissuti amanti e graditi a Dio! Temetela solo se pensate che essa porti l'oblio o il vuoto, o se avete grandemente peccato e non vi siete riscattati, perché allora vi aspetta una vita che è morte di una tribolazione perenne. Pregate per avere un transito sereno, senza angoscia: il Padre ve la dona, anche se spesso, per alcuni è un dono, un altro mezzo di salvezza, una battaglia con il demonio, perché l'uomo vinca e dia ancora la sua scelta e il suo consenso al Signore. Capita pure che il Santissimo la offra pure ai Santi per darne maggiore gloria, e perché sia mezzo di aiuto e riscatto per altri moribondi.

Se siete con Me, se siete passati attraverso di Me, che sono la Via che vi introduce al Regno, di che temete? La vostra dipartita è una rinascita: non sarete più soggetti alla tribolazione, alle malattie, alla corruttibilità; voi vivrete nell'età perfetta della giovinezza: sani, esenti da imperfezioni, filtrati e rivestiti della Luce Divina e della sua bellezza. Voi godrete il presente immutabile ed eterno del godimento del mio amore. Voi sarete i Viventi! Ti benedico".

 


6 novembre 2016
"Porto la pace al cuore dell'uomo, se la vuole accogliere, ma che non può attecchire se persiste con il suo peccato"

"Mia piccola Maria, io porto la pace, porto la pace nella terra che è pronta per accoglierla, porto la pace al cuore dell'uomo, se la vuole accogliere, ma che non può attecchire se persiste con il suo peccato, che torna a sobillare, a fomentare a guerra la stessa natura. Non darti cruccio per aver parlato di te e di ‘Gocce di LucÉ al parroco, gli è stata data possibilità di un'occasione di grazia dalla quale poteva nascere una collaborazione che avrebbe giovato molto più a lui, ed essere di aiuto per te. Ci sono Io ad occuparmi di te, di G., della terra, figlia mia! Ti benedico".

 


7 novembre 2016
"Non sono Io, il Signore, che colpisce la terra, ma è il male, che compie l'uomo:
sono gli scandali che, con i loro peccati, oltraggiano Dio, le creature e la natura,
che non riesce più a trattenere tanta energia negativa che esplode"

"Mia piccola Maria, stai serena, fai ubbidienza al tuo Padre spirituale, puoi chiedermi. Puoi dire liberamente che A. è pronto per il sacerdozio, e non si abbiano più remore: il sacerdozio non è un punto di arrivo, ma di partenza: è un cammino alla santità. Ecco egli ha fatto degli errori, ha le sue miserie, ma possiede un cuore schietto e franco, e si pente subito del suo peccato, ricorrendo subito alla mia Misericordia, più pronto di prima. e di entusiasmo al proseguo della sua crescita. Sarà di difesa e sostegno al monastero, di aiuto nel non permettere che posizioni e decisioni altrui possano prevaricare sui desideri del mio Volere su questo luogo.

Stasera il Vangelo ammonisce: "Guai a chi provoca lo scandalo!", che è inevitabile che non avvenga, ma guai a chi ne è la causa, soprattutto a quelli che lo provocano, oltraggiando sui miei piccoli: sarebbe meglio per loro che venisse posta loro una macina al collo e fossero gettati nelle acque. Su questa terra potranno anche passare impunemente, ma non passeranno impuniti alla Giustizia Divina, nella quale viene filtrato anche il moscerino, se non si è avuto pentimento e dato riscatto con il bene al male fatto. Lo scandalo porta le sue conseguenze in peccati, disperazione, corruzione e dolori, e se non viene posta una riparazione ad esso, diviene come una bomba che giunge al suo limite, e al culmine scoppia.

Non sono Io, il Signore, che colpisce la terra, ma è il male, che compie l'uomo: sono gli scandali che, con i loro peccati, oltraggiano Dio, le creature e la natura, che non riesce più a trattenere tanta energia negativa che esplode, rifiuta, rigetta il peccato che la ferisce, la occupa, la deturpa. Non rammaricatevi degli eventi dei terremoti, non prendetela con il Signore: ogni forza di empietà e corruzione porta la sua eredità di diritto, occupando e possedendo dai demoni le menti umane, portando la sua devastazione, e dando potere al nemico che violenta la natura. Dove è poi la riparazione? Ove le chiese gremite in preghiera ad invocare Dio? Ove le ginocchia piegate delle moltitudini dei cristiani? Ove i religiosi e i sacerdoti, gli alti prelati della Chiesa in atti di sacrificio? Perché se così fosse attuata la riparazione farebbe da riscatto: si farebbe il bene che ferma, lava, purifica il male e riforma a ciò che è buono.

Se non si fermeranno i peccati e gli scandali, la terra continuerà a tremare anche in altri luoghi; ancora le forze della natura si scateneranno, ancora tante ingiustizie, dolori, disgrazie sulle creature. Tornate ad essere veritieri, onesti, operatori di bene; non fate compromessi con ciò che mi è contrario, e sappiate perdonare, pur se avete subito, dato che nella rettitudine e nel perdono date guarigione a voi stessi, pace alla terra, riposo al mio Cuore. Ti benedico".

 


10 novembre 2016
"Chi sono Io ora per voi? Sono il vostro Salvatore e Redentore?
Sono il Signore del vostro amore?
Perché se così fosse ne avreste in fortezza, coraggio, adesione,
entusiasmo, ardore nel seguirmi e vivermi"

"Mia piccola Maria, puoi dire a don F. che non stia a pensare e a preoccuparsi dei tempi, o cosa sarà di questa missione; ma la si abbandoni ai tempi di Dio. Non dipende tanto dai mezzi o dalle disposizioni finanziarie: Iddio prepara il terreno in coloro che dovranno recarvisi, perché siano atti, ben disposti, ne abbiano il desiderio e la volontà, dato che, se mal disposti, che cosa potranno offrire a queste genti? La missione si prepara già da qui spiritualmente: con la preghiera, la formazione, l'attesa, che prosegue poi nella sua crescita con il proseguimento di una vita d'orazione e di opera fattiva. È bene che vadano coloro che appartengono a quella terra natia perché sia accreditato il lavoro che vi opereranno e si amalgamino meglio nella conoscenza del loro popolo.

È giunta però l'ora di una nuova evangelizzazione, figli miei, dato che questa vostra terra d'occidente è diventata terra di missione, poiché sono divenuti poveri spiritualmente i suoi abitanti: poveri moralmente nel degrado del peccato che vivono, e poveri spesso, e anche molti, nell' indigenza, nella miseria dei bisogni fisici. Ed essi ora hanno bisogno della vostra opera ed attenzione; non vadano disperse le scarse energie e le forze che qui occorrono. Io sono il Signore tenero e appassionato con chi mi ama, e questo amore lo ricopre, e gli condona molte miserie. Sono misericordioso e addolorato con chi mi ferisce, ma che amo; e nella mia santa pazienza sono in attesa del suo ritorno.

"Chi dite che Io sia?", vi viene detto nel Vangelo. E solo San Pietro lo dichiara apertamente: "Tu sei il Figlio del Dio vivente, il Figlio dell'Altissimo!". Confermando nella mia Persona la mia Divinità che accredita e dà ragione alla mia sequela, alla mia Opera e Redenzione. Io conoscevo la mia natura, non solo di essere uomo, ma anche divina: Figlio del Padre Celeste; e quindi possedevo la proprietà d'essere Dio. E nella consapevolezza di ciò che Sono Io vivo, opero e do la mia Vita.

Chi sono Io ora per voi? Sono il vostro Salvatore e Redentore? Sono il Signore del vostro amore? Perché se così fosse ne avreste in fortezza, coraggio, adesione, entusiasmo, ardore nel seguirmi e vivermi. Vi sareste già santificati. Chi sono Io per la Chiesa, per i miei sacerdoti che, in ragione della mia Persona, hanno valore della loro presenza e sussistenza? Essi mi accreditano e mi declamano a parole, ma spesso sono per loro come annebbiato, dimenticato, se non cancellato dalla vitalità della loro memoria nel cuore. Se credessero, con la loro esperienza vissuta, Chi Io sia, credenti alla mia Potenza, al mio agire, alla mia Presenza vivente, che sono Dio, e nel mio nome e per mio amore ne fossero testimoni, la mia Chiesa avrebbe dato senso pieno della sua credibilità all'umanità intera, e le genti, in vastità di numero, si sarebbero già santificate.

Tornate a chiedere lumi di ciò che sono, per viverlo, e lo potrete, non con la mente ma con il cuore. Tornate al cuore, a cercarmi con esso: adoratemi, ed Io vi darò luce, vi farò tangibile alla vostra coscienza che Io sono il Signore: il Figlio dell'Altissimo, il Figlio del Dio vivente e vostro Signore, e a Me vi fonderei. Ti benedico".

 


11 novembre 2016
"É il peccato stesso che colpisce, e richiede il suo riscatto
perché ci sia liberazione e proseguo all'esistenza e ad ogni giustizia"

"Mia piccola Maria, Io ti amo come ad un piccolo di una nidiata di passerotti che ricopro con le mie piume per riscaldarti, con le mie ali per proteggerti e ti rimbecco il beccuccio con il mio nutrimento. Non avere paura dei cataclismi della tua vita o della morte, penso a tutto Io: tu sei figlia della mia predilezione. Stasera il Vangelo vi presenta gli avvertimenti nella Parusia degli ultimi tempi del Signore che viene e che avverrà improvvisamente. Al termine del ciclo del mondo io verrò a richiedere la vita terrena a tutti gli uomini, e con il suo fine avverranno i suoi sconvolgimenti. Però Io ti dico che ogni tempo storico ha la sua Parusia: 1° nel termine della vostra stessa esistenza e nel vostro giudizio personale con Dio, e nell'intervento degli sconvolgimenti che ogni epoca apporta. L'uomo in ogni secolo pecca e il male compiuto si addensa, si accorpa sino a giungere a tali proporzioni da non poter più trattenere la sua mole negativa che esplode in guerre, epidemie, catastrofi naturali, malattie, eccetera, dato che è il peccato stesso che colpisce, e richiede il suo riscatto perché ci sia liberazione e proseguo all'esistenza e ad ogni giustizia.

Il Padre Celeste interviene per farne invece purificazione, salvezza e riedificazione. Ai tempi del diluvio e della distruzione di Sodoma, Iddio intervenne direttamente con le acque e il fuoco per distruggere la malvagità e ricostruire un'umanità nuova. Dopo il sacrificio divino di Cristo, il mio Sacrificio siete voi stessi che vi fate fattori della vostra Parusia con le vostre colpe che richiedono il proprio pagamento. Ciò è simile ad una casa che non viene lavata per anni e la sporcizia si annida in essa in modo tale da rendersi inospitale e non vivibile, vi può far ammalare e vi caccia per la putredine. O come un abito che indossate che se non curato e pulito per anni vi si aderisce con il suo lezzo e i suoi batteri sino alla sua consumazione e lacerazione da non poter più svolgere il suo compito. Per questo figli miei siate sempre pronti, desti, vigilanti, adempiendo la Santa Volontà di Dio e i suoi Dettami, perseveranti e coerenti nella vostra adesione e azione, come se attendeste che Io bussi alla vostra porta in ogni momento; infatti non sapete quale sia la vostra ora e come giunga tutto improvvisamente: combattete per la difesa dei miei valori, per mantenere la pace, la purezza e il bene, e per questo dovete essere disposti a perdere la vostra vita nel suo sacrificio e alla sua lotta, così come dice il Vangelo: chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà per me la manterrà viva. Ti benedico".

 


13 novembre 2016
"Coloro che saranno vissuti con Dio, a Lui fedeli, non abbiano a temere,
io non permetterò che l'angoscia, il terrore o la disperazione
abbiano ad assalirli e abbatterli: saranno nella pace"

"Mia piccola Maria, puoi dormire su sette cuscini, vai serenissima, tutto si svolgerà in poco tempo e in modo agevole e veloce. Stasera il Vangelo mette timore a molti; esso parla del combattimento finale, dell'ultima lotta nella quale le forze del male si scaglieranno con tutta la loro potenza nel loro attacco contro le forze del bene, ma non prevaricheranno. "Ci saranno guerre e terremoti, segni portentosi in cielo e sconvolgimenti nella natura, sarete perseguitati e chiamati a giudizio a causa del mio Nome, verrete accusati e traditi persino dai vostri cari, alcuni di voi saranno uccisi". Questo avverrà alla fine dei tempi, ma in ogni ciclo storico si vivranno, pur se in modo meno eclatante. Coloro che saranno vissuti con Dio, a Lui fedeli, non abbiano a temere, io non permetterò che l'angoscia, il terrore o la disperazione abbiano ad assalirli e abbatterli: saranno nella pace. Io in loro sarò perseguitato, Io darò testimonianza, Io sarò ucciso. Con Me non temerete, vi sarò dinanzi sì da comprendere che la vita terrena è transitoria, effimera: solo l'eternità di Dio è vera, certa, eterna, ed ha il suo valore assoluto, sicché voi stessi, giunti in Cielo, direte: "Signore, è stato si ben poca cosa ciò che abbiamo patito dinanzi a tanta Beatitudine, a tale gaudio infinito, che è sostanza sempiterna, vitale, onnipresente.

Rifugiatevi nell' amore divino! In esso voi vi ritroverete protetti, difesi, curati. L'uomo pecca e fomenta il potere al nemico; se l'uomo vivesse il mio perenne bene non accadrebbe tanto sconvolgimento e lotta: Io tornerei a riprendere gli uomini, tornerei nella mia Visione Beata, con il sorriso e spalancando le braccia per accogliere tutti; si chiuderebbe il sipario del mondo per riaprire nella pace e nella gioia quello del Cielo. Dato però che i figli dell'uomo fanno la loro scelta nel male si dovrà passare per le tribolazioni dei dolori del parto; passato il travaglio, ne nascerà una creatura nuova, bella, sana, atta a vivere in Paradiso. Ti benedico".

 


16 novembre 2016
"Non vogliamo che Egli regni sopra di noi!".
È il grido che la gente nei vari secoli urla a Me,
particolarmente in questo periodo storico"

"Mia piccola Maria quando la prova è continua il tempo sembra farsi eterno, ma Io ti dico che la liberazione di G. giungerà improvvisa, ed Io sto preparando per quel momento. Ecco, il Vangelo di stasera vi presenta la figura di un re che viene osteggiato dal suo popolo, viene odiato e rifiutato, sicché gli gridano: "Non vogliamo che Egli regni sopra di noi!". È il grido che la gente nei vari secoli urla a Me, particolarmente in questo periodo storico: "non vogliamo che Egli regni sopra di noi!". E perché questo? Perché gli uomini non vogliono porsi al mio servizio. Iddio ha offerto beni preziosi a tutte le creature che vengono al mondo, nei doni della vita del corpo: della capacità di pensare e comprendere, di possedere una coscienza, di avere dei sentimenti e di saper amare, vi offre i beni della materia e i doni dello Spirito nei Sacramenti, nella via di santificazione, nell'unione a Lui. Egli vi dà sussistenza all'esistenza fisica e a quella spirituale, ma chiede a voi che tali talenti vengano fruttificati a sua gloria. È simile a un banchiere che vi dà in prestito grandi somme perché ne beneficiate, ma poi richiede il suo contributo, che va per arricchire voi stessi a vostra di gloria.

Come farli fruttificare se non ponendovi a servizio con la vostra opera, il vostro lavoro e sacrificio? E voi cosa ne fate? Nei beni donati il Padre Santissimo ve ne offre la gemma, la perla più preziosa che è lo scrigno dell'anima vostra, al vostro sorgere, tocca a voi poi colmarla con le monete, gli ori fini, le gioie, acquisite per mezzo dei doni ricevuti. È come un campo da coltivare offertovi dal Creatore: vi dà la terra, la semente, le piogge e il sole, vi offre la capacità e le energie al lavoro, ma poi tocca a voi porvi all'aratro e, dall'opera compiuta, dalla fatica fatta, se ne ricaverà il suo raccolto. L' Eterno che è giusto ve ne darà il suo pagamento in premio, nella misura in cui voi avrete dato.

Egli è anche un Giudice severo che vi scruterà dinnanzi alla sua presenza al vostro di giudizio: aprirà lo scrigno dell'anima vostra, e se la troverà colma di preziosi moltiplicati sui suoi beni, Egli ve ne rivestirà l'abito, ornandolo con essi e rendendolo regale e degno di accedere alla maestà del suo Regno; ma se lo troverà vuoto, disadorno, spoglio, poiché non avete lavorato, non avete servito, dato che vi siete approfittati dei suoi tesori, ritenendoli vostro possesso, non avrete nulla per rivestire l'abito che sarà povero, lacero e non degno di accedere: verrete rifiutati! Beati coloro che accolgono la mia sovranità, che mi vogliono come loro Re e mi fanno regnare nella loro vita e nei loro cuori! Io vi dico che essi saranno miei commensali al Banchetto Celeste: siederanno con Me, e gusteranno le delizie e le soavità dei miei colloqui divini. Ti benedico".

 


19 novembre 2016
"Come potete voi regnare su questa terra
se non servendo, accogliendo la vostra di croce?
Non rifiutatela, non respingetela, non odiatela!
Essa è il seggio sul quale regnerete in Paradiso"

"Mia piccola Maria, non ti abbattere, non ti abbattere! Non hai notato quale forza ti ho dato in questi frangenti? Ero Io a stare accanto a te. Ecco cosa accade quando il travaglio giunge al cuore: i dolori si fanno più forti perché ormai è pronta la nascita del bambino, ora la prova giunge al suo culmine, i dolori si faranno più intensi poiché la liberazione di G. sta per esplodere. Nel tempo ritroverai un figlio rinnovato.

Oggi la Chiesa celebra Cristo Re, il Signore che regna nella sua maestà infinita ed ha potenza su ogni realtà terrena e celeste. Ha podestà in Paradiso nella sua adorazione, nel Purgatorio sulla sua purificazione, ed ha podestà dalla sussistenza allo stesso inferno che soddisfa alla sua Giustizia divina. Io discendo dalle altezze del Regno ove godo della mia maestà assoluta nella Santissima Trinità per venire sulla terra e regnare sugli uomini. Ma come regno? La mia sovranità non è simile a quella dei monarca terreni, la cui sovranità è fallace e transitoria e dai poteri limitati; la mia va oltre, è assoluta, dal potere infinito, e vive nel regnare sul possesso delle anime e dei cuori delle creature per condurle nel Reame celeste. Io governo e regno, ponendomi a servizio, venendo a servire i figli dell'uomo, dando la mia Vita per essi.

Cosa vi presenta il Vangelo? La mia Croce, la mia agonia in morte. È la mia Croce il mio trono! Come è però possibile che in uno stillicidio di tribolazione, in una sconfitta umana, che determina ogni fine in questo mondo, ci sia regalità? Io regno nella croce perché in essa do Vita, trasfondo la mia Vita a voi, offro nel mio dono, nella mia offerta l'accesso alla vostra regalità nei Cieli e ne ho vittoria su ogni sofferenza, morte e potere del diavolo. Come potete voi regnare su questa terra se non servendo, accogliendo la vostra di croce? Non rifiutatela, non respingetela, non odiatela! Essa è il seggio sul quale regnerete in Paradiso. Chiedete forza, sostegno, consolazione, chiedete amore, sapienza, per essa e voi l'accoglierete per viverne e farne la vostra vittoria e risurrezione, che vi condurrà con Me a regnare. Io vi porrò la corona sul vostro capo e vi farò entrare nelle meraviglie sconfinate e infinite del mio Reame. Ti benedico".

 


22 novembre 2016
"Inizia uno spaccato poiché molti saranno vagliati nella Chiesa,
in ogni realtà ecclesiale, in ogni Ordine e Congregazione,
e tra coloro che avranno scelto la Verità si formeranno
i miei araldi fedeli con i quali la ricostruirò"

"Mia piccola Maria ribadisco ciò che hai ascoltato durante la S. Messa, puoi dire a D. Armando che sia sereno, io sono con lui e darò parola al suo intervento. Può stare nella pace, poiché egli è nella mia protezione. È un sacerdote tra i tanti dei primi che comprendono la verità sullo stato della Chiesa. Inizia uno spaccato poiché molti saranno vagliati nella Chiesa, in ogni realtà ecclesiale, in ogni Ordine e Congregazione, e tra coloro che avranno scelto la Verità si formeranno i miei araldi fedeli con i quali la ricostruirò. Si attuano le profezie annunciate dalle apparizioni della Madonna.

Il Vangelo annuncia: "lo Sposo viene!" e si attende che le spose, sue anime, siano in attesa con la lampada accesa della Grazia. Ma quante ne troverò? Guardo la terra e il mio sguardo si rattrista: una coltre densa di tenebre la ricopre. Vado per le strade del mondo, ma l'oscurità si infittisce sì che gli uomini non mi riconoscono. Cerco le luci, ma ne sono poche: le creature sono dormienti, passive, operose nel male; ma quando ne vedo una, simile a un piccola casa illuminata con la sua lucerna accesa, io accorro per unirmi, a rallegrarmene e prendere ristoro; prendo poi un poco di quella luce per portarne fulgore ove è tanta oscurità. Ed Io vi dico che quando la luce è autentica, molti si apprestano ad essa, attratti dalla sua bellezza e dal suo calore, e tornano a riconoscermi. Altri però, nonostante il chiarore dato, persistono per occultarsi nelle tenebre con il loro peccato.

Di questa umanità resterà il mio ‘piccolo Resto" rimastomi fedele: sarà esso il lievito madre con il quale riformare una nuova generazione umana. Nella Chiesa e soprattutto ai suoi alti vertici, cercano di oscurare la mia stessa Luce, di controbattere il mio Insegnamento camuffando, nella parvenza di una carità data che sia segno di una superiorità alla mia Verità. Io, tra i miei fedeli consacrati ne farò il mio lievito-madre con il quale farla rinascere rinnovata. Cosa credono gli uomini: di poter combattere contro il loro Dio e vincerlo? Cosa pensano gli uomini di Chiesa: di sconfiggere il loro Signore oscurandolo?

Io sono il Signore Dio, il Vittorioso, Colui che sempre risorge, e le forze del male non possono prevaricarmi, non vincermi; sembra che la tenebra pervada e ottenebri tutti, ma viene lo Sposo con la sua Luce, e coloro che hanno mantenuto la lucerna accesa della Grazia entreranno nella mia Casa, e saranno salvi; ma rimarrà chiusa la porta agli altri che rimarranno nelle loro tenebre. A cosa gli è valso? Anime mie, restate fedeli, pronti, vigilanti, come se lo Sposo venisse a bussare alla porta di casa in ogni momento. Ed Io quando verrò vi prenderò, pur se siete una fiammella, per aggiungerla ed arricchire la luminosità dell'infinito mio Regno. Ti benedico".

 


27 novembre 2016
"Io vengo sempre, continuamente, vengo ad ogni invocazione e desiderio di Me,
ad ogni comunione spirituale, in ogni Santa Messa ed Eucarestia,
ovunque c'è l'amore di Dio"

"Mia piccola Maria, la porta si sta aprendo, la porta si apre ed entra la luce che fa fuggire il nemico con la sua oscurità su questo figlio: lo vedrai attuato nei suoi eventi nei prossimi tempi. Ecco Io sono con te e sostengo la tua paura, dato che essa ti si fa croce.

Oggi voi celebrate l'inizio dell'Avvento, il tempo dell'attesa del Signore che viene. Ed Io vengo sempre, continuamente, vengo ad ogni invocazione e desiderio di Me, ad ogni comunione spirituale, in ogni Santa Messa ed Eucarestia, ovunque c'è l'amore di Dio. Questo periodo dell'Avvento vi rivela e vi presenta la mia nascita al mondo, ma è per evidenziare che tocca ora a voi attuare la mia Nascita nel vostro cuore con la vostra accoglienza. E come potete farmi venire se non vivendo i sacramenti, la preghiera, la carità? Fintanto che voi rimanete uniti ad essi Io ci sono, Io vengo e sono presente a voi più che a voi stessi, anche quando non mi percepite. Mi direte quando sarete in Cielo presso di Me: "Signore, e come mai che non ti vedevamo, non ci rendevamo conto di Te, ci smemoravamo? Ora comprendiamo che eravamo talmente coperti di coltri di peccato, appesantiti dalla materia da non scorgerti, mentre Tu stavi accanto a noi!". Io ci sono e vengo perennemente, sono in ogni fruscio ed alito di vento, in ogni giorno che sorge con il suo sole, in ogni bimbo che viene al mondo: Io sono nella vita, do sussistenza all'esistenza sia fisica che spirituale.

Siate sempre pronti e vigilanti, non vi troverete così mai impreparati nei tempi di prova e purificazione, dinanzi ad eventi imprevedibili, come se fossero tempi simili a quelli del diluvio, o di malattie o dissesti lavorativi e finanziari, quando giungerà la vostra dipartita, poiché Io sono stato sempre con voi e con voi rimarrò. Oggi che ricordate la Medaglia Miracolosa, veicolo di tante grazie: essa è un altro dono che è segno e canale che vi rammenta la presenza del Cielo e della sua azione di grazia; ovunque porterete con essa la mia salute. Io vengo, figli! Ci sono se voi mi volete. Ti benedico".