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Ave Maria!
1 novembre 2016
"Poveri coloro che hanno preferito il mio nemico, che hanno
onorato il malvagio con le sue opere!"
"Mia piccola Maria, ecco, stanno per uccidere, ed il mio
Cuore si spacca per il dolore; su queste creature il nemico
può prendere potere, sugli innocenti a lui offerti s'innalza
il suo grido d'esultanza, ma non ha potere sulle loro anime:
esse salgono dirette in Cielo, e sono dei martiri. Per
quanto il nemico colpisca, Io affermo, pur in questo giorno,
la mia vittoria. E lo attesta il Cielo che è ricolmo,
straripa di miriadi di Beati e Santi che godono di essa. Il
loro numero la conferma e la glorifica. Poveri coloro che
hanno preferito il mio nemico, che hanno onorato il malvagio
con le sue opere! Io volevo dare loro l'infinito bene; ma
avranno l'infinito male. Ti benedico".
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2 novembre 2016
"Le anime dei trapassati vivono d'amore e
spirito
e possono, nella loro nuova dimensione spirituale,
conoscere ciò che accade sulla terra,
gli eventi
dell'umanità e dei propri cari"
"Mia piccola Maria, ecco, voi oggi celebrate la Memoria dei
defunti, quelli che chiamate morti, ma che sono i veri
viventi. Essi vivono una realtà nuova: sono come passati da
una stanza, che è questa esistenza terrena, ad un'altra, ma
sono presenti: amano, pensano, sono partecipi di voi; mentre
voi, da quest'altra parte, non potete conoscere di loro
poiché appesantiti dalla materia.
Le anime dei trapassati vivono d'amore e spirito, e possono,
nella loro nuova dimensione spirituale, conoscere ciò che
accade sulla terra, gli eventi dell'umanità e dei propri
cari, pregano per voi e vi proteggono, ma attendono anche le
vostre preghiere. Essi non vivono più di nutrimento e
ossigeno: sono anime! E chiedono che voi serenamente
manteniate questo filo d'unione con essi, pregando, ed
offrendo Sante Messe e le Comunioni.
Le vostre offerte salgono, e le raggiungono, rivestendole
della benedizione divina. Per coloro che sono nel gaudio
perfetto si accresce la loro gloria, che essi non
trattengono a sé, ma ne prendono le preci e le offrono per
le anime purganti e, come fiori, tornano a spanderle sulla
terra. Per quelli che sono peregrinanti nella pena in
Purgatorio, danno loro sostegno, conforto, sollievo, ed
abbreviano tale cammino doloroso. E per le anime che sono
andate perdute? Anch'esse sono vive, ma vivono di una morte
terribile, che tormenta ed è eterna: e lì la preghiera non
entra, non ne possono beneficiare, ma non va perduta; Iddio
la prende e la dona altrove, ove ne vede la necessità.
La morte non è come voi la pensate: il Creatore vi ha
ispirato, con il suo alito, la vita della sua eternità
all'anima vostra, che non può perire: decade il corpo che
muore alle sue funzioni, ma subite una trasformazione nella
realtà nuova dello Spirito, acquisite il compimento della
vita divina che sussisterà per sempre. Fate sì che il tempo
che ora state vivendo sia speso amando e compiendo opere
sante: nell'amore di Dio voi mantenete unione con le anime
dei vostri defunti. Non rammaricatevi della loro dipartita:
è solo un arrivederci, poiché vi rivedrete e vi
ricongiungerete in Me. Ti benedico".
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5 novembre 2016
"La vostra dipartita è una rinascita:
non sarete
più soggetti alla tribolazione, alle malattie, alla
corruttibilità;
voi vivrete nell'età perfetta della giovinezza"
"Mia piccola Maria, in questa celebrazione del funerale di
A. ti posso dire che egli è in Purgatorio, ed è nella
sofferenza: la sua malattia gli è stata di purificazione; e
il richiamo al mio aiuto nelle sue notti di dolore, lo hanno
salvato. Ora deve fare il suo percorso dal riscatto dei suoi
peccati, sino alla completa remissione, per accedere alla
dimora che Iddio gli ha preparato.
Dice la prima Lettura: voi vi siete rivestiti di una tenda
che nasconde il vostro vero essere e che, quando il corpo
decadrà, dovrete lasciarla in esilio per raggiungere
l'edificazione nel Regno della vostra nuova vita divina.
Ecco, il cuore non pulserà più, né il sangue più circolerà
nelle vene, né alito di respiro, ma non morirete nello
spirito: il vostro pensiero penserà, il vostro amore
pulserà, i sentimenti saranno vibranti, e voi proverete il
gaudio o il dolore, raggiungerete la vera vita.
Raggiungerete una casa per la quale non dovrete farvi
pensiero di costruire, poiché il Creatore l'ha costruita per
voi, adatta a voi, nel luogo a voi destinato da sempre.
Non temete la morte, se siete vissuti amanti e graditi a
Dio! Temetela solo se pensate che essa porti l'oblio o il
vuoto, o se avete grandemente peccato e non vi siete
riscattati, perché allora vi aspetta una vita che è morte di
una tribolazione perenne. Pregate per avere un transito
sereno, senza angoscia: il Padre ve la dona, anche se
spesso, per alcuni è un dono, un altro mezzo di salvezza,
una battaglia con il demonio, perché l'uomo vinca e dia
ancora la sua scelta e il suo consenso al Signore. Capita
pure che il Santissimo la offra pure ai Santi per darne
maggiore gloria, e perché sia mezzo di aiuto e riscatto per
altri moribondi.
Se siete con Me, se siete passati attraverso di Me, che sono
la Via che vi introduce al Regno, di che temete? La vostra
dipartita è una rinascita: non sarete più soggetti alla
tribolazione, alle malattie, alla corruttibilità; voi
vivrete nell'età perfetta della giovinezza: sani, esenti da
imperfezioni, filtrati e rivestiti della Luce Divina e della
sua bellezza. Voi godrete il presente immutabile ed eterno
del godimento del mio amore. Voi sarete i Viventi! Ti
benedico".
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6 novembre 2016
"Porto la pace al cuore dell'uomo, se la vuole accogliere,
ma che non può attecchire se persiste con il suo peccato"
"Mia piccola Maria, io porto la pace, porto la pace nella
terra che è pronta per accoglierla, porto la pace al cuore
dell'uomo, se la vuole accogliere, ma che non può attecchire
se persiste con il suo peccato, che torna a sobillare, a
fomentare a guerra la stessa natura. Non darti cruccio per
aver parlato di te e di ‘Gocce di LucÉ al parroco, gli è
stata data possibilità di un'occasione di grazia dalla quale
poteva nascere una collaborazione che avrebbe giovato molto
più a lui, ed essere di aiuto per te. Ci sono Io ad
occuparmi di te, di G., della terra, figlia mia! Ti
benedico".
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7 novembre 2016
"Non sono Io, il Signore, che colpisce la terra, ma è il
male, che compie l'uomo:
sono gli scandali che, con i loro peccati, oltraggiano Dio,
le creature e la natura,
che non riesce più a trattenere tanta energia negativa che
esplode"
"Mia piccola Maria, stai serena, fai ubbidienza al tuo Padre
spirituale, puoi chiedermi. Puoi dire liberamente che A. è
pronto per il sacerdozio, e non si abbiano più remore: il
sacerdozio non è un punto di arrivo, ma di partenza: è un
cammino alla santità. Ecco egli ha fatto degli errori, ha le
sue miserie, ma possiede un cuore schietto e franco, e si
pente subito del suo peccato, ricorrendo subito alla mia
Misericordia, più pronto di prima. e di entusiasmo al
proseguo della sua crescita. Sarà di difesa e sostegno al
monastero, di aiuto nel non permettere che posizioni e
decisioni altrui possano prevaricare sui desideri del mio
Volere su questo luogo.
Stasera il Vangelo ammonisce: "Guai a chi provoca lo
scandalo!", che è inevitabile che non avvenga, ma guai a chi
ne è la causa, soprattutto a quelli che lo provocano,
oltraggiando sui miei piccoli: sarebbe meglio per loro che
venisse posta loro una macina al collo e fossero gettati
nelle acque. Su questa terra potranno anche passare
impunemente, ma non passeranno impuniti alla Giustizia
Divina, nella quale viene filtrato anche il moscerino, se
non si è avuto pentimento e dato riscatto con il bene al
male fatto. Lo scandalo porta le sue conseguenze in peccati,
disperazione, corruzione e dolori, e se non viene posta una
riparazione ad esso, diviene come una bomba che giunge al
suo limite, e al culmine scoppia.
Non sono Io, il Signore, che colpisce la terra, ma è il
male, che compie l'uomo: sono gli scandali che, con i loro
peccati, oltraggiano Dio, le creature e la natura, che non
riesce più a trattenere tanta energia negativa che esplode,
rifiuta, rigetta il peccato che la ferisce, la occupa, la
deturpa. Non rammaricatevi degli eventi dei terremoti, non
prendetela con il Signore: ogni forza di empietà e
corruzione porta la sua eredità di diritto, occupando e
possedendo dai demoni le menti umane, portando la sua
devastazione, e dando potere al nemico che violenta la
natura. Dove è poi la riparazione? Ove le chiese gremite in
preghiera ad invocare Dio? Ove le ginocchia piegate delle
moltitudini dei cristiani? Ove i religiosi e i sacerdoti,
gli alti prelati della Chiesa in atti di sacrificio? Perché
se così fosse attuata la riparazione farebbe da riscatto: si
farebbe il bene che ferma, lava, purifica il male e riforma
a ciò che è buono.
Se non si fermeranno i peccati e gli scandali, la terra
continuerà a tremare anche in altri luoghi; ancora le forze
della natura si scateneranno, ancora tante ingiustizie,
dolori, disgrazie sulle creature. Tornate ad essere
veritieri, onesti, operatori di bene; non fate compromessi
con ciò che mi è contrario, e sappiate perdonare, pur se
avete subito, dato che nella rettitudine e nel perdono date
guarigione a voi stessi, pace alla terra, riposo al mio
Cuore. Ti benedico".
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10 novembre 2016
"Chi sono Io ora per voi? Sono il vostro Salvatore e
Redentore?
Sono il Signore del vostro amore?
Perché se così fosse ne avreste in fortezza, coraggio,
adesione,
entusiasmo, ardore nel seguirmi e vivermi"
"Mia piccola Maria, puoi dire a don F. che non stia a
pensare e a preoccuparsi dei tempi, o cosa sarà di questa
missione; ma la si abbandoni ai tempi di Dio. Non dipende
tanto dai mezzi o dalle disposizioni finanziarie: Iddio
prepara il terreno in coloro che dovranno recarvisi, perché
siano atti, ben disposti, ne abbiano il desiderio e la
volontà, dato che, se mal disposti, che cosa potranno
offrire a queste genti? La missione si prepara già da qui
spiritualmente: con la preghiera, la formazione, l'attesa,
che prosegue poi nella sua crescita con il proseguimento di
una vita d'orazione e di opera fattiva. È bene che vadano
coloro che appartengono a quella terra natia perché sia
accreditato il lavoro che vi opereranno e si amalgamino
meglio nella conoscenza del loro popolo.
È giunta però l'ora di una nuova evangelizzazione, figli
miei, dato che questa vostra terra d'occidente è diventata
terra di missione, poiché sono divenuti poveri
spiritualmente i suoi abitanti: poveri moralmente nel
degrado del peccato che vivono, e poveri spesso, e anche
molti, nell' indigenza, nella miseria dei bisogni fisici. Ed
essi ora hanno bisogno della vostra opera ed attenzione; non
vadano disperse le scarse energie e le forze che qui
occorrono. Io sono il Signore tenero e appassionato con chi
mi ama, e questo amore lo ricopre, e gli condona molte
miserie. Sono misericordioso e addolorato con chi mi
ferisce, ma che amo; e nella mia santa pazienza sono in
attesa del suo ritorno.
"Chi dite che Io sia?", vi viene detto nel Vangelo. E solo
San Pietro lo dichiara apertamente: "Tu sei il Figlio del
Dio vivente, il Figlio dell'Altissimo!". Confermando nella
mia Persona la mia Divinità che accredita e dà ragione alla
mia sequela, alla mia Opera e Redenzione. Io conoscevo la
mia natura, non solo di essere uomo, ma anche divina: Figlio
del Padre Celeste; e quindi possedevo la proprietà d'essere
Dio. E nella consapevolezza di ciò che Sono Io vivo, opero e
do la mia Vita.
Chi sono Io ora per voi? Sono il vostro Salvatore e
Redentore? Sono il Signore del vostro amore? Perché se così
fosse ne avreste in fortezza, coraggio, adesione,
entusiasmo, ardore nel seguirmi e vivermi. Vi sareste già
santificati. Chi sono Io per la Chiesa, per i miei sacerdoti
che, in ragione della mia Persona, hanno valore della loro
presenza e sussistenza? Essi mi accreditano e mi declamano a
parole, ma spesso sono per loro come annebbiato,
dimenticato, se non cancellato dalla vitalità della loro
memoria nel cuore. Se credessero, con la loro esperienza
vissuta, Chi Io sia, credenti alla mia Potenza, al mio
agire, alla mia Presenza vivente, che sono Dio, e nel mio
nome e per mio amore ne fossero testimoni, la mia Chiesa
avrebbe dato senso pieno della sua credibilità all'umanità
intera, e le genti, in vastità di numero, si sarebbero già
santificate.
Tornate a chiedere lumi di ciò che sono, per viverlo, e lo
potrete, non con la mente ma con il cuore. Tornate al cuore,
a cercarmi con esso: adoratemi, ed Io vi darò luce, vi farò
tangibile alla vostra coscienza che Io sono il Signore: il
Figlio dell'Altissimo, il Figlio del Dio vivente e vostro
Signore, e a Me vi fonderei. Ti benedico".
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11 novembre 2016
"É il peccato stesso che colpisce, e richiede il suo
riscatto
perché ci sia liberazione e proseguo all'esistenza e ad ogni
giustizia"
"Mia piccola Maria, Io ti amo come ad un piccolo di una
nidiata di passerotti che ricopro con le mie piume per
riscaldarti, con le mie ali per proteggerti e ti rimbecco il
beccuccio con il mio nutrimento. Non avere paura dei
cataclismi della tua vita o della morte, penso a tutto Io:
tu sei figlia della mia predilezione. Stasera il Vangelo vi
presenta gli avvertimenti nella Parusia degli ultimi tempi
del Signore che viene e che avverrà improvvisamente. Al
termine del ciclo del mondo io verrò a richiedere la vita
terrena a tutti gli uomini, e con il suo fine avverranno i
suoi sconvolgimenti. Però Io ti dico che ogni tempo storico
ha la sua Parusia: 1° nel termine della vostra stessa
esistenza e nel vostro giudizio personale con Dio, e
nell'intervento degli sconvolgimenti che ogni epoca apporta.
L'uomo in ogni secolo pecca e il male compiuto si addensa,
si accorpa sino a giungere a tali proporzioni da non poter
più trattenere la sua mole negativa che esplode in guerre,
epidemie, catastrofi naturali, malattie, eccetera, dato che
è il peccato stesso che colpisce, e richiede il suo riscatto
perché ci sia liberazione e proseguo all'esistenza e ad ogni
giustizia.
Il Padre Celeste interviene per farne invece purificazione,
salvezza e riedificazione. Ai tempi del diluvio e della
distruzione di Sodoma, Iddio intervenne direttamente con le
acque e il fuoco per distruggere la malvagità e ricostruire
un'umanità nuova. Dopo il sacrificio divino di Cristo, il
mio Sacrificio siete voi stessi che vi fate fattori della
vostra Parusia con le vostre colpe che richiedono il proprio
pagamento. Ciò è simile ad una casa che non viene lavata per
anni e la sporcizia si annida in essa in modo tale da
rendersi inospitale e non vivibile, vi può far ammalare e vi
caccia per la putredine. O come un abito che indossate che
se non curato e pulito per anni vi si aderisce con il suo
lezzo e i suoi batteri sino alla sua consumazione e
lacerazione da non poter più svolgere il suo compito. Per
questo figli miei siate sempre pronti, desti, vigilanti,
adempiendo la Santa Volontà di Dio e i suoi Dettami,
perseveranti e coerenti nella vostra adesione e azione, come
se attendeste che Io bussi alla vostra porta in ogni
momento; infatti non sapete quale sia la vostra ora e come
giunga tutto improvvisamente: combattete per la difesa dei
miei valori, per mantenere la pace, la purezza e il bene, e
per questo dovete essere disposti a perdere la vostra vita
nel suo sacrificio e alla sua lotta, così come dice il
Vangelo: chi cercherà di salvare la propria vita la perderà,
ma chi la perderà per me la manterrà viva. Ti benedico".
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13 novembre 2016
"Coloro che saranno vissuti con Dio, a Lui fedeli, non
abbiano a temere,
io non permetterò che l'angoscia, il terrore o la
disperazione
abbiano ad assalirli e abbatterli: saranno nella pace"
"Mia piccola Maria, puoi dormire su sette cuscini, vai
serenissima, tutto si svolgerà in poco tempo e in modo
agevole e veloce. Stasera il Vangelo mette timore a molti;
esso parla del combattimento finale, dell'ultima lotta nella
quale le forze del male si scaglieranno con tutta la loro
potenza nel loro attacco contro le forze del bene, ma non
prevaricheranno. "Ci saranno guerre e terremoti, segni
portentosi in cielo e sconvolgimenti nella natura, sarete
perseguitati e chiamati a giudizio a causa del mio Nome,
verrete accusati e traditi persino dai vostri cari, alcuni
di voi saranno uccisi". Questo avverrà alla fine dei tempi,
ma in ogni ciclo storico si vivranno, pur se in modo meno
eclatante. Coloro che saranno vissuti con Dio, a Lui fedeli,
non abbiano a temere, io non permetterò che l'angoscia, il
terrore o la disperazione abbiano ad assalirli e abbatterli:
saranno nella pace. Io in loro sarò perseguitato, Io darò
testimonianza, Io sarò ucciso. Con Me non temerete, vi sarò
dinanzi sì da comprendere che la vita terrena è transitoria,
effimera: solo l'eternità di Dio è vera, certa, eterna, ed
ha il suo valore assoluto, sicché voi stessi, giunti in
Cielo, direte: "Signore, è stato si ben poca cosa ciò che
abbiamo patito dinanzi a tanta Beatitudine, a tale gaudio
infinito, che è sostanza sempiterna, vitale, onnipresente.
Rifugiatevi nell' amore divino! In esso voi vi ritroverete
protetti, difesi, curati. L'uomo pecca e fomenta il potere
al nemico; se l'uomo vivesse il mio perenne bene non
accadrebbe tanto sconvolgimento e lotta: Io tornerei a
riprendere gli uomini, tornerei nella mia Visione Beata, con
il sorriso e spalancando le braccia per accogliere tutti; si
chiuderebbe il sipario del mondo per riaprire nella pace e
nella gioia quello del Cielo. Dato però che i figli
dell'uomo fanno la loro scelta nel male si dovrà passare per
le tribolazioni dei dolori del parto; passato il travaglio,
ne nascerà una creatura nuova, bella, sana, atta a vivere in
Paradiso. Ti benedico".
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16 novembre 2016
"Non vogliamo che Egli regni sopra di noi!".
È il grido che la gente nei vari secoli urla a Me,
particolarmente in questo periodo storico"
"Mia piccola Maria quando la prova è continua il tempo
sembra farsi eterno, ma Io ti dico che la liberazione di G.
giungerà improvvisa, ed Io sto preparando per quel momento.
Ecco, il Vangelo di stasera vi presenta la figura di un re
che viene osteggiato dal suo popolo, viene odiato e
rifiutato, sicché gli gridano: "Non vogliamo che Egli regni
sopra di noi!". È il grido che la gente nei vari secoli urla
a Me, particolarmente in questo periodo storico: "non
vogliamo che Egli regni sopra di noi!". E perché questo?
Perché gli uomini non vogliono porsi al mio servizio. Iddio
ha offerto beni preziosi a tutte le creature che vengono al
mondo, nei doni della vita del corpo: della capacità di
pensare e comprendere, di possedere una coscienza, di avere
dei sentimenti e di saper amare, vi offre i beni della
materia e i doni dello Spirito nei Sacramenti, nella via di
santificazione, nell'unione a Lui. Egli vi dà sussistenza
all'esistenza fisica e a quella spirituale, ma chiede a voi
che tali talenti vengano fruttificati a sua gloria. È simile
a un banchiere che vi dà in prestito grandi somme perché ne
beneficiate, ma poi richiede il suo contributo, che va per
arricchire voi stessi a vostra di gloria.
Come farli fruttificare se non ponendovi a servizio con la
vostra opera, il vostro lavoro e sacrificio? E voi cosa ne
fate? Nei beni donati il Padre Santissimo ve ne offre la
gemma, la perla più preziosa che è lo scrigno dell'anima
vostra, al vostro sorgere, tocca a voi poi colmarla con le
monete, gli ori fini, le gioie, acquisite per mezzo dei doni
ricevuti. È come un campo da coltivare offertovi dal
Creatore: vi dà la terra, la semente, le piogge e il sole,
vi offre la capacità e le energie al lavoro, ma poi tocca a
voi porvi all'aratro e, dall'opera compiuta, dalla fatica
fatta, se ne ricaverà il suo raccolto. L' Eterno che è
giusto ve ne darà il suo pagamento in premio, nella misura
in cui voi avrete dato.
Egli è anche un Giudice severo che vi scruterà dinnanzi alla
sua presenza al vostro di giudizio: aprirà lo scrigno
dell'anima vostra, e se la troverà colma di preziosi
moltiplicati sui suoi beni, Egli ve ne rivestirà l'abito,
ornandolo con essi e rendendolo regale e degno di accedere
alla maestà del suo Regno; ma se lo troverà vuoto,
disadorno, spoglio, poiché non avete lavorato, non avete
servito, dato che vi siete approfittati dei suoi tesori,
ritenendoli vostro possesso, non avrete nulla per rivestire
l'abito che sarà povero, lacero e non degno di accedere:
verrete rifiutati! Beati coloro che accolgono la mia
sovranità, che mi vogliono come loro Re e mi fanno regnare
nella loro vita e nei loro cuori! Io vi dico che essi
saranno miei commensali al Banchetto Celeste: siederanno con
Me, e gusteranno le delizie e le soavità dei miei colloqui
divini. Ti benedico".
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19 novembre 2016
"Come potete voi regnare su questa terra
se non servendo, accogliendo la vostra di croce?
Non rifiutatela, non respingetela, non odiatela!
Essa è il seggio sul quale regnerete in Paradiso"
"Mia piccola Maria, non ti abbattere, non ti abbattere! Non
hai notato quale forza ti ho dato in questi frangenti? Ero
Io a stare accanto a te. Ecco cosa accade quando il
travaglio giunge al cuore: i dolori si fanno più forti
perché ormai è pronta la nascita del bambino, ora la prova
giunge al suo culmine, i dolori si faranno più intensi
poiché la liberazione di G. sta per esplodere. Nel tempo
ritroverai un figlio rinnovato.
Oggi la Chiesa celebra Cristo Re, il Signore che regna nella
sua maestà infinita ed ha potenza su ogni realtà terrena e
celeste. Ha podestà in Paradiso nella sua adorazione, nel
Purgatorio sulla sua purificazione, ed ha podestà dalla
sussistenza allo stesso inferno che soddisfa alla sua
Giustizia divina. Io discendo dalle altezze del Regno ove
godo della mia maestà assoluta nella Santissima Trinità per
venire sulla terra e regnare sugli uomini. Ma come regno? La
mia sovranità non è simile a quella dei monarca terreni, la
cui sovranità è fallace e transitoria e dai poteri limitati;
la mia va oltre, è assoluta, dal potere infinito, e vive nel
regnare sul possesso delle anime e dei cuori delle creature
per condurle nel Reame celeste. Io governo e regno,
ponendomi a servizio, venendo a servire i figli dell'uomo,
dando la mia Vita per essi.
Cosa vi presenta il Vangelo? La mia Croce, la mia agonia in
morte. È la mia Croce il mio trono! Come è però possibile
che in uno stillicidio di tribolazione, in una sconfitta
umana, che determina ogni fine in questo mondo, ci sia
regalità? Io regno nella croce perché in essa do Vita,
trasfondo la mia Vita a voi, offro nel mio dono, nella mia
offerta l'accesso alla vostra regalità nei Cieli e ne ho
vittoria su ogni sofferenza, morte e potere del diavolo.
Come potete voi regnare su questa terra se non servendo,
accogliendo la vostra di croce? Non rifiutatela, non
respingetela, non odiatela! Essa è il seggio sul quale
regnerete in Paradiso. Chiedete forza, sostegno,
consolazione, chiedete amore, sapienza, per essa e voi
l'accoglierete per viverne e farne la vostra vittoria e
risurrezione, che vi condurrà con Me a regnare. Io vi porrò
la corona sul vostro capo e vi farò entrare nelle meraviglie
sconfinate e infinite del mio Reame. Ti benedico".
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22 novembre 2016
"Inizia uno spaccato poiché molti saranno vagliati nella
Chiesa,
in ogni realtà ecclesiale, in ogni Ordine e Congregazione,
e tra coloro che avranno scelto la Verità si formeranno
i miei araldi fedeli con i quali la ricostruirò"
"Mia piccola Maria ribadisco ciò che hai ascoltato durante
la S. Messa, puoi dire a D. Armando che sia sereno, io sono
con lui e darò parola al suo intervento. Può stare nella
pace, poiché egli è nella mia protezione. È un sacerdote tra
i tanti dei primi che comprendono la verità sullo stato
della Chiesa. Inizia uno spaccato poiché molti saranno
vagliati nella Chiesa, in ogni realtà ecclesiale, in ogni
Ordine e Congregazione, e tra coloro che avranno scelto la
Verità si formeranno i miei araldi fedeli con i quali la
ricostruirò. Si attuano le profezie annunciate dalle
apparizioni della Madonna.
Il Vangelo annuncia: "lo Sposo viene!" e si attende che le
spose, sue anime, siano in attesa con la lampada accesa
della Grazia. Ma quante ne troverò? Guardo la terra e il mio
sguardo si rattrista: una coltre densa di tenebre la
ricopre. Vado per le strade del mondo, ma l'oscurità si
infittisce sì che gli uomini non mi riconoscono. Cerco le
luci, ma ne sono poche: le creature sono dormienti, passive,
operose nel male; ma quando ne vedo una, simile a un piccola
casa illuminata con la sua lucerna accesa, io accorro per
unirmi, a rallegrarmene e prendere ristoro; prendo poi un
poco di quella luce per portarne fulgore ove è tanta
oscurità. Ed Io vi dico che quando la luce è autentica,
molti si apprestano ad essa, attratti dalla sua bellezza e
dal suo calore, e tornano a riconoscermi. Altri però,
nonostante il chiarore dato, persistono per occultarsi nelle
tenebre con il loro peccato.
Di questa umanità resterà il mio ‘piccolo Resto" rimastomi
fedele: sarà esso il lievito madre con il quale riformare
una nuova generazione umana. Nella Chiesa e soprattutto ai
suoi alti vertici, cercano di oscurare la mia stessa Luce,
di controbattere il mio Insegnamento camuffando, nella
parvenza di una carità data che sia segno di una superiorità
alla mia Verità. Io, tra i miei fedeli consacrati ne farò il
mio lievito-madre con il quale farla rinascere rinnovata.
Cosa credono gli uomini: di poter combattere contro il loro
Dio e vincerlo? Cosa pensano gli uomini di Chiesa: di
sconfiggere il loro Signore oscurandolo?
Io sono il Signore Dio, il Vittorioso, Colui che sempre
risorge, e le forze del male non possono prevaricarmi, non
vincermi; sembra che la tenebra pervada e ottenebri tutti,
ma viene lo Sposo con la sua Luce, e coloro che hanno
mantenuto la lucerna accesa della Grazia entreranno nella
mia Casa, e saranno salvi; ma rimarrà chiusa la porta agli
altri che rimarranno nelle loro tenebre. A cosa gli è valso?
Anime mie, restate fedeli, pronti, vigilanti, come se lo
Sposo venisse a bussare alla porta di casa in ogni momento.
Ed Io quando verrò vi prenderò, pur se siete una fiammella,
per aggiungerla ed arricchire la luminosità dell'infinito
mio Regno. Ti benedico".
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27 novembre 2016
"Io vengo sempre, continuamente, vengo ad ogni invocazione e
desiderio di Me,
ad ogni comunione spirituale, in ogni Santa Messa ed
Eucarestia,
ovunque c'è l'amore di Dio"
"Mia piccola Maria, la porta si sta aprendo, la porta si
apre ed entra la luce che fa fuggire il nemico con la sua
oscurità su questo figlio: lo vedrai attuato nei suoi eventi
nei prossimi tempi. Ecco Io sono con te e sostengo la tua
paura, dato che essa ti si fa croce.
Oggi voi celebrate l'inizio dell'Avvento, il tempo
dell'attesa del Signore che viene. Ed Io vengo sempre,
continuamente, vengo ad ogni invocazione e desiderio di Me,
ad ogni comunione spirituale, in ogni Santa Messa ed
Eucarestia, ovunque c'è l'amore di Dio. Questo periodo
dell'Avvento vi rivela e vi presenta la mia nascita al
mondo, ma è per evidenziare che tocca ora a voi attuare la
mia Nascita nel vostro cuore con la vostra accoglienza. E
come potete farmi venire se non vivendo i sacramenti, la
preghiera, la carità? Fintanto che voi rimanete uniti ad
essi Io ci sono, Io vengo e sono presente a voi più che a
voi stessi, anche quando non mi percepite. Mi direte quando
sarete in Cielo presso di Me: "Signore, e come mai che non
ti vedevamo, non ci rendevamo conto di Te, ci smemoravamo?
Ora comprendiamo che eravamo talmente coperti di coltri di
peccato, appesantiti dalla materia da non scorgerti, mentre
Tu stavi accanto a noi!". Io ci sono e vengo perennemente,
sono in ogni fruscio ed alito di vento, in ogni giorno che
sorge con il suo sole, in ogni bimbo che viene al mondo: Io
sono nella vita, do sussistenza all'esistenza sia fisica che
spirituale.
Siate sempre pronti e vigilanti, non vi troverete così mai
impreparati nei tempi di prova e purificazione, dinanzi ad
eventi imprevedibili, come se fossero tempi simili a quelli
del diluvio, o di malattie o dissesti lavorativi e
finanziari, quando giungerà la vostra dipartita, poiché Io
sono stato sempre con voi e con voi rimarrò. Oggi che
ricordate la Medaglia Miracolosa, veicolo di tante grazie:
essa è un altro dono che è segno e canale che vi rammenta la
presenza del Cielo e della sua azione di grazia; ovunque
porterete con essa la mia salute. Io vengo, figli! Ci sono
se voi mi volete. Ti benedico".
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