Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Novembre 2011

Dio ama chi vive la Sapienza, che non è la cultura,
il sovrabbondare di nozioni umane, lo studio delle varie scienze…

 

 

 Ave Maria!

 

1 novembre 2011
"Andate dalla Madre dei Santi!"

"Mia piccola Maria, ci sono Io, e ci sono per farti santa. Oggi voi celebrate la festa dei Santi, e chi sono i Santi? I Santi sono i Beati che godono la Visione beatifica di Dio: che si rallegrano del suo amore, che vivono nella pienezza della Santissima Trinità e ne gioiscono totalmente e anche di più. I Santi sono i salvati che nel Purgatorio, pur penando e soffrendo, si purificano delle loro scorie, e le loro anime si affinano e si illuminano, bramano, sperano e vivono di un fuoco di desiderio di Dio che li santifica. I Santi sono coloro che sulla terra si lasciano ricoprire del mio Manto, dell'abito della mia Santità che li riveste dei miei meriti, li orna delle mie virtù. Io cammino con loro nel viaggio del loro peregrinare nella sofferenza e nella fatica, nella lotta e nell'aderenza al mio Insegnamento che li guida alla Patria celeste. Sono quelli che si sacrificano per il bene, che operano e lottano per il bene, che operano e lottano per la Giustizia e per la Verità.

Come farsi Santi? Stasera il Vangelo delle Beatitudini ve lo descrive. É una catechesi inversa a quella che insegna e propone il mondo che è godereccia e fine a sé stessa. É un Insegnamento che si contrappone ad essa; per cui: "Beati quelli che piangono, che lottano per la giustizia, che sono miti, che sono perseveranti per il mio onore…", poiché Io asciugherò le loro lacrime, e saranno da Me consolati; sfamerò ogni loro fame di giustizia, di amore e verità. E seppure l'intera esistenza è stata una battaglia per essi e non è stata soddisfatta, è stata mezzo per far scaturire il bene della propria anima e condurvi a santità: a quella Patria ove il Padre Santissimo vi renderà ciò che meritate.

Andate dalla Madre dei Santi! Ella supera i Martiri, i Padri della Chiesa, i suoi Dottori, le Vergini e le anime pie: è lo Scrigno che contiene tutte le santità. La Madre Santissima è provvida: vi dona l'intera sua virtù per formare alla santità; apre ed offre le gioie del suo Scrigno per abbellirne i figli. Ella vi allatta con il Latte spirituale, quel Latte che ha nutrito il Santo dei Santi per formarvi a santo, perché diventi ognuno di voi una cellula che ritorna a formare l'intero Corpo Mistico di suo Figlio nel Regno celeste. Ti benedico".

 


2 novembre 2011
"Le anime dei purganti sono i salvati che vivono nella mia Misericordia"

"Mia piccola Maria, oggi ricordate i defunti. I cancelli del Purgatorio si aprono completamente lasciando affluire liberi miriadi di anime, dato che molte sono le preci che salgono in Cielo. La liberazione di queste anime è legata particolarmente ad alcuni giorni del calendario liturgico, quale: la Santa Pasqua. il Santo Natale, l'Assunzione e il due novembre. Ma molto si potrebbe fare per loro anche nel resto dell'anno se ci si ricordasse maggiormente di loro. Le nuove generazioni poco pensano alla morte e si dimenticano dei loro cari sicché, sempre meno, ricevono suffragi e rimangono in attesa, soffrendo così per lungo tempo.

Il tempo in Purgatorio è quasi immutabile se non concorre la vostra carità che molto attenua la pena e ne abbrevia il tempo, dato che non c'è lo scorrere delle ore, né dei giorni e delle notti; e nella loro sofferenza tutto si fa molto molto lento, da sembrare eterno. Cosa li aiuta se non le Sante Messe, il mio Sacrificio divino, l'invocazione al mio preziosissimo Sangue e il ricorrere alla Madre Santissima? Ma anche le opere buone, fatte in nome loro, e le tante devozioni che aiutano ad abbreviare la loro liberazione.

Le anime dei purganti sono i salvati che vivono nella mia Misericordia ma anche nella pena da scontare alla Giustizia divina, che solo la carità può aiutare. Esse non possono nulla per sé: solo attendere!... Se sapeste quante volte vi si fanno vicine come poveri dei più poveri, mendicanti di amore che, con le mani aperte, vi chiedono preghiera che è la medicina alla loro pena. Se voi vedeste per un solo istante il supplizio nel quale sono immersi e la brama di desiderio che li incendia, non lascereste mai l'orazione per esse e mai dal vostro cuore il loro pensiero. Io, il Signore e Maestro, li amo tanto e più di voi desidero la loro liberazione e, mentre pagano alla Giustizia divina, voi abbreviatene l'attesa con Me: con la vostra carità e il mio Sacrificio divino.

Sappiate che un giorno sarà anche il vostro percorso, dato che pochi sono gli eletti che vanno subito in Paradiso, mentre la moltitudine passa per il Purgatorio: non li fate attendere! Voi pregate per loro, e loro pregheranno per voi. Le preghiere di coloro che sono già in Cielo discendono come benedizione sulle anime sante. Invece per quelli che sono andati perduti: i Sacrifici offerti per loro e le orazioni sono ormai inutili, ma ugualmente vanno alle anime purganti perché nell'Economia di Dio niente va perduto e tutto nobilitato. In questo modo farete sì che non ci siano più i dimenticati che sono i più tribolati, e che in tutti i giorni le porte del Purgatorio siano completamente aperte per la loro liberazione. Ti benedico".

 


9 novembre 2011
"Iddio… qual è il luogo in cui più ama essere,
oltre che al Cielo, se non nel cuore dell'uomo? "

"Mia piccola Maria, sei come una pianta che, senza acqua, muore e così l'anima tua ne ha bisogno per prendere subito vita. Pur se vieni con il sacrificio, con le paure, …l'importante è che tu mi ricevi: la Comunione porta sempre i suoi benefici effetti.

Oggi la Chiesa celebra la dedicazione di "San Giovanni in Laterano", che è Madre di tutte le chiese. Sin dai tempi più antichi gli uomini hanno cercato di dare una dimora a Dio perché potesse contenerlo e colloquiasse con Lui, ma l'Eterno, l'Immenso, Colui che è l'Incontenibile che nemmeno i Cieli e l'universo intero possono racchiudere, che non ha confini e né orizzonti, si è compiaciuto di accogliere la Casa che gli uomini Gli costruivano perché fosse terra e luogo sacro per incontrarsi con essi, per far sì che avessero un posto nel quale pregare, amare, incontrarsi con Lui.

Iddio, l'Onnipotente, così infinitamente grande, eppure così piccolo da farsi minuto in un'Eucaristia, perché i suoi figli potessero accoglierlo in sé, qualè il luogo in cui più ama essere, oltre che al Cielo, se non nel cuore dell'uomo? Dinanzi alla Samaritana che mi dice se Iddio va adorato su quel monte o in un altro, Io gli dico: "Iddio è ovunque e si adora non solo su di un monte o su un altro, ma sempre: in Spirito e Verità. Il Padre cerca questi adoratori, e la chiesa, particolarmente quella di San Giovanni, Madre di esse, devono essere irradiazione di Spirito, scuola di Verità e punto d'adorazione perché gli uomini, nutriti di Dio, possano divenire cuori che si fanno casa nella quale il Signore ama dimorare, anime adoranti che trasfondono Spirito e Verità. Ti benedico".

 


10 novembre 2011
"Dio ama chi vive la Sapienza,
che non è la cultura, il sovrabbondare di nozioni umane,
lo studio delle varie scienze"

"Mia piccola Maria, stasera la Parola celebra la Sapienza. Dio ama chi vive la Sapienza, che non è la cultura, il sovrabbondare di nozioni umane, lo studio delle varie scienze. La Sapienza è vivere secondo il pensiero di Dio, secondo i suoi desideri e il suo Insegnamento. Essa è aperta a tutti, e viene data come dono a tutti quelli che, in verità e umiltà, la cercano con cuore sincero, giunge e si irradia anche ai più semplici, i più ignoranti nel mondo, ma dotti allo sguardo divino.

Come è la Sapienza? La Sapienza è schietta, verace, leale: è donativa, generosa; non cerca il proprio tornaconto, ma vive per dare salvezza e santificazione. Essa porta per frutto la fede, la carità, la speranza, accresce e arricchisce l'amore di Dio.

Dinanzi agli Apostoli, che nel Vangelo mi chiedono: "Signore, quando giungerà il Regno di Dio?". Io dico: " Figli, esso si attua in voi!". Nella Sapienza acquisita si compie e vive già il Regno di Dio, che ha poi la sua attuazione ultima e massima nella celebrazione del suo frutto in Paradiso.

Come avere la Sapienza? Essa è aperta a tutti, ma bisogna ricercarla con umiltà e cuore veritiero. Prendete la Sacra Parola, meditate il Vangelo, e accompagnatela con profonda orazione: invocate lo Spirito Santo e chiedete lumi particolarmente dinanzi al Santissimo, al Tabernacolo, ove vi si irradia della sua conoscenza: vi infonde la luce di ciò che è, vi infonde il sale della sua Sapienza.

Andate dalla Madre della Sapienza, da Colei che ha partorito Me "La Parola" che, pur essendo Dio, nella mia umiltà mi sono piegato, per la mia natura umana, ad acquisire l'insegnamento ai dettami divini che, nel suo compito materno, la Madonna mi istruiva, compito che Lei avrebbe sempre avuto: quello d'imboccare la Santa Parola ai suoi figli, di istruire i piccoli, poiché è dalla loro bocca che fuoriesce la lode al Signore. Ti benedico".

 


13 novembre 2011
"L'inferno!... realtà terribile di cui la Chiesa poco ne parla"

"Mia piccola Maria, ogni bambino che viene al mondo porta il suo bagaglio di doni; nessuno ne è esente: la vita stessa è un dono, la capacità di capire e agire, l'immortalità dell'anima che avete, ciò che vi circonda, e persino quello che per voi è condanna: la malattia… ma non è condanna secondo la Sapienza divina, dato che chi la riceve è predestinato, con la sua pena, alla salvezza eterna; egli è già un salvato del Regno, mentre per i cosiddetti sani quanto sarà più dura la sua conquista e più penosa la sofferenza in Purgatorio!

É sempre dono del Signore ciò che prosegue nell'esistenza: sia la vocazione religiosa o sacerdotale, o sia la famiglia, o la possibilità di una vita pia e casta che è per poter vivere un apostolato santo ed è per quelli che vivranno in più intima unione con il Signore, che entrano nella sua profondità alla ricerca della santità; è comunque dono che viene dal Cielo.

Iddio si compiace di dare doni mistici celestiali lì ove la terra dell'anima è umida…dove l'umiltà è coltivata; essi si fanno mezzo per poter donare questi doni per arricchirne i fratelli, si fanno forzieri aperti nei quali il Padre gioisce di riversare le sue gioie preziose per fa sì che tutti possano venire a piene mani a riceverne. Aperto questo forziere, poiché non trattenuto mai a sé, mai chiuso per ammantare della sua bellezza chi desidera.

Io chiederò conto del raccolto dei beni dati, il suo frutto; ma quanti torneranno a mani vuote! E per essi il Vangelo dice che ci sarà terrore e stridore di denti… l'inferno!... Realtà terribile di cui la Chiesa poco ne parla per timore di scandalizzare i fedeli o di essere ritenuta medievale. Eppure esso sussiste, è presente, e molti vi cadono; ed è bene che venga spesso ricordato perché se non per amore del sacrificio, di chi opera per le realtà celestiali, operi almeno per il rispetto e il timore di non cadere agli inferi nelle realtà terribili eterne. Se non per amore per timore che li salva!... Quanta moltitudine di creature naturalmente buone, dicono. "Non facciamo nulla di male…!". Ma ove è il bene che era da compiere?!... Oziosi e nell'accidia…, il dono ricevuto rimane chiuso alle proprie persone: vivono per sé stessi e giungono a Me, portando solo il dono da Me ricevuto e non fruttificato. Se non ricevono preghiere e sacrifici di altre anime, se non gridano pentiti alla mia Misericordia cosa li potrà attendere, se non gli inferi?

Siate generosi e fecondi! Non abbiate paura di donarvi, ed Io benedico, e moltiplicherò la vostra opera e, nella misura in cui vi abbandonate con generosità e siete fruttuosi nella vostra vocazione e date, più la mia benedizione scende su di voi e vi ammanta della mia santità: tanto più Io moltiplico delle ricchezze dei miei doni. Ti benedico".

 


14 novembre 2011
"Io sono la Vita: conosco ogni forma di malattia ed ogni sua cura"

"Mia piccola Maria, oggi voi celebrate la Santa Messa per i malati; ma quanti sono quelli che fanno ricorso a Colui che è il Sommo Medico e la Cura stessa?... Io vedo ambulatori pieni, ospedali gremiti, farmacie e case contenenti ogni farmaco. La cura umana è cosa buona, ed è sempre dono di Dio, ma quanti ancora, prima di essa, invocano il mio Nome per essere sanati? Io sono la Vita: conosco ogni forma di malattia ed ogni sua cura, ne conosco l'origine e il suo fine, ho il potere di piegare non solo i demoni ma anche i battèri, i virus, ogni forma patogena. Dinanzi a Me ritorna a sanità anche un corpo devastato dalle metastasi: sono l'Energia della vita perenne che innesta e soffia con il mio Spirito vitale e riforma nuova ogni cosa ed esistenza creata. Sono Colui che crea e dà vita, l'Alfa e l'Omega; in Me ogni germe, ogni batterio è stato creato e in Me ogni possibilità di arrestarlo.

Dinanzi al cieco di Gerico che mi chiede: "Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me!" Io ridono vista e luce alla sua anima. La sua guarigione ha inizio dall'aver riconosciuto il suo peccato e il ricorso al mio perdono e al mio potere. Ogni malattia ha origine dal male, ha origine dal peccato proprio o altrui; la prima guarigione avviene dal riconoscersi peccatore e fare ricorso al Sacramento della Riconciliazione con umiltà e verità

Se l'intera umanità pregasse e si convertisse Io, il Signore, risanerei da ogni genere di male di cui a voi è ancora sconosciuta sia l'origine che la cura. Io sono anche Colui che dà luce alle menti della ricerca, che guido le mani del chirurgo, che dà sapienza alla diagnosi, che sostengo il malato; ma ho bisogno della vostra preghiera e della vostra fede. Se tutti facessero così ognuno porterebbe solo il suo piccolo fardello di giogo lieve per andare in Cielo. Quante malattie psichiatriche, depressioni… se non ancora con i farmaci, possono essere guarite con Sante Messe, benedizioni ed esorcismi, poiché esse sono spesso scatenate dai peccati e fomentate e invasate dal demonio.

…Non ci si vuol credere! Ormai sembra che siano rimedi antichi e superati, medioevali. Eppure la verità del Vangelo è la stessa in ogni tempo. I sacerdoti dovrebbero benedire e imporre le mani ad ogni Confessione e imporre l'olio santo: nel mio Nome, se attuati, si compie in sanità e guarigione. "E… per quelli, Signore – mi direte - che pur devoti e benedetti, soffrono le malattie, o per i bambini innocenti malati!?...". Essi sono i parafulmini del mondo, i prescelti, i generosi, a cui dovete riconoscenza se ancora, unite alla Santa Messa le loro sofferenze, il mondo va avanti: prendono su di loro le scorie del male per purificarle e aiutare nella salvezza.

La stessa malattia che ha origine nel nemico, nella mia Misericordia e nella mia Redenzione, Io l'ho trasformata in redentiva: una cura di espiazione e salute per voi e per gli altri. Dato che se i batteri invadono e sono contagiosi fisicamente ed attaccano, così il male spirituale è contagioso e attecchisce. Ma ugualmente il bene della mia Redenzione è superiore e prevale, vive e risana.

Guardate a Me, figli miei! Invocate il mio Nome, il Nome di Gesù, e avrete guarigione e salvezza. Ti benedico".

 


15 novembre 2011
"Tutto passa! …si continua a vivere
solo se si è vissuti un reale incontro con Me"

"Mia piccola Maria, il Vangelo stasera vi dice: "La salvezza è entrata in questa casa!". Lo dico a Zaccheo, ma vorrei dirlo ad ognuno di voi, a tutti i figli. Non sapete quanto Io operi per condurre tutti alla salvezza, non solo nella Chiesa, e mi pongo nelle situazioni, nelle occasioni, nelle vicende umane, mi pongo nelle strade e nelle vie del mondo, e busso nel cuore e nelle case degli uomini che credono di vivere eternamente, mentre hanno solo un percorso d'anni, chi più o meno: …passano presto, e cosa rimane? Tutto passa! …si continua a vivere solo se si è vissuti un reale incontro con Me.

Zaccheo sale su un albero per incontrarmi: desidera, vuole avere il mio incontro, vedermi, e mi si pone dinanzi per quel che è, senza nascondere il suo peccato, ed Io lo fisso per entrare nella sua anima e dare luce. Entro nella sua casa per portarlo alla salvezza: il mio incontro ha dato frutto ad una sua trasformazione, ad una reale conversione, che viene firmata dall'autenticità della sua opera concreta, dando la metà dei suoi averi ai poveri e nel riparare al mal tolto, dando quattro volte tanto.

Pure voi, figli miei:… come potermi veramente incontrare? Quando c'è questa fusione, quando entro in casa vostra e mi unisco a voi nel diletto dell'anima; quando mi cercate con desiderio, quando salirete più in alto di voi stessi, cercando di superarvi, di innalzarvi dalla terra che vi relega in basso, per potermi vedere. Allora Io fisserò l'anima vostra e vi chiederò: "Fammi entrare!".

Quando donerete ciò che Dio ha dato a voi, anche la vita, o tutti i vostri beni, quando vi ponete alla riparazione del male compiuto dei torti dati, dato che molti non danno e trattengono a sé e non riparano il male che va scontato, risanandolo nel bene; quando aprite il vostro cuore e la vostra casa per ricevermi, solo allora Io potrò dire: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa!". Ti benedico".

 


17 novembre 2011
"Figli miei, rimanete fedeli
anche quando foste solo un piccolo 'resto'"

"Mia piccola Maria, nel Vangelo vi dico: "Non avete compreso il tempo in cui vi ho visitato!". Lo dico a Gerusalemme, ma lo dico a tutte le città della terra: non avete compreso il tempo in cui vi ho visitato, il tempo della Provvidenza, della Pace, in cui vi ho richiamato continuamente al mio Insegnamento, alla Legge divina che dona pace e bene all'uomo e alla società.

L'uomo digrigna i denti contro Dio e Lo maledice: si è fatto arrogante e scalmanato, irrequieto e scontento e, al posto della lode, nelle città, avanza l'imprecazione, al posto della pace la violenza, al posto dell'unione è penetrata la divisione. Questo accade poiché i figli si ribellano al volere del Padre, rifiutano la sua Santa Legge e La violano continuamente. Essi si affannano senza posa e con tormento alla ricerca dei beni terreni, dei guadagni e dei piaceri, del potere e del suo egoismo; e l'uomo arriva spesso alla tarda età e ancora annaspa e, con la bava alla bocca, ne è spasmodicamente alla ricerca, e tanto più se ne appaga, tanto più ne è assetato: e si scava la sua condanna e la sua fossa.

Quando giungono poi i giorni della prova, giunge il momento grave che essi stessi si sono per lo più procurati e preparati, bestemmiando e maledicendo Dio, ritenendolo colpevole. Prima non Gli credono, poi Lo accusano: "Dov'è Dio?...Dov'è Dio?". Dio Lo senti quando Lo vivi!

Figli miei, rimanete fedeli anche quando foste solo un piccolo 'resto'. Quando la mano grave e severa dell'Onnipotente si alzerà nel Giudizio, siate pronti, ben confessati e uniti alla intercessione alla divina Misericordia per far sì che la mano si trasformi in benedizione, in carezza e protezione poiché per coloro che avranno perseverato nel male e non avranno riconosciuto il tempo dato per la salvezza, la mano si alzerà in Giudizio alla condanna che essi stessi si sono preparati: "…Via da Me, voi operatori d'iniquità! Mi avete cacciato, e avete chiuso la porta al mio richiamo, ora andate nel luogo oscuro che vi siete scelti!".

 


19 novembre 2011
"Io dirò: "Entra nel Regno, sei degno figlio di un Re!"

"Mia piccola Maria, Io vengo a sostenerti. Sono Io che ti faccio dono della Confessione e ti nutro: vengo a te nonostante la tua profonda miseria di cui ho pietà, ho compassione di te e ti amo di grande amore. Stasera voi celebrate la mia Regalità. Io sono Colui che regna: il Sovrano, l'Altissimo che regna su tutte le cose create, dato che tutto da Me ha avuto origine ed ha senso e un fine. Regno sull'intero universo, sul mondo materiale e sia nel mondo spirituale, su tutti gli esseri umani, come sugli esseri spirituali. In Cielo il mio trono avvampa nelle fiamme del Fuoco del mio ardore di cui godono tutte le anime dei Beati che adorano la mia Regalità. Essa vive nelle anime dei purganti che, pur nella loro pena, la bramano e la riconoscono. Sussiste ed opera sulla terra, per quanto celata e velata, prigioniera nei tabernacoli, come nascosta nel cuore degli uomini che mi amano, e dà vita al proseguire dei giorni della vostra esistenza.

La mia Regalità si manifesta in modo pieno e si svela nella sua essenza particolarmente durante il Giudizio personale, e poi in quello universale, ove essa mi dà il potere poiché l'umanità presente innanzi a Me, nella sua globalità, da Me ha preso vita. E dividerò, nel mio Giudizio, il buoni dai cattivi, i malvagi dai pii, i salvati dai dannati; e farò entrare nel Regno coloro che hanno onorato la mia Regalità ove vivranno l'oro della sua preziosità, che è nelle sue bellezze, nella sua perfezione, nelle sue virtù; mentre quelli che l'hanno disprezzata o rifiutata la perderanno in eterno, precipitando all'inferno.

Cosa vi fa onorare la mia Regalità? Il Vangelo ve lo dice: il servizio alla carità. In essa voi amate, onorate e glorificate la mia Regalità, ed Io dirò: "Entra nel Regno, sei degno figlio di un Re!". Ti benedico".

 


21 novembre 2011
"Cosa fa la piccola Madre nel tempio?"

"Mia piccola Maria, oggi voi ricordate la Presentazione della Madonna al tempio. Lei, in tenera età, Stella tra le stelle per la sua purezza e la sua beltà, viene offerta al Padre Santissimo quale dono prezioso da Santi Genitori, unica Figlia, come primizia, dato che solo le primizie vengono offerte al Padre Creatore. Lei che è la Predestinata dagli albori della creazione nel disegno divino di divenire la Madre del Signore, il Messia atteso.

Portata al tempio proprio perché tanto preziosa e nobile in modo che non possa venir toccata o inquinata dal male del mondo, per far sì che crescesse nella santità, nella crescita della Sapienza e nel servizio a Dio. Cosa fa la piccola Madre nel tempio? Elle vive tutta intessuta nella Volontà Santissima del Padre, in atteggiamento di donazione perenne simile ad un'Innamorata che, fusa e penetrata dalla Grazia che Lei abbraccia e a cui risponde totalmente, fa di ogni suo gesto o pensiero atto d'amore al suo Signore.

La Madonna vive gli atti comuni con le altre fanciulle, vive la preghiera comunitaria e lo studio delle Scritture, opera nel servizio operoso, ma differenzia dalle altre da cui è così celata la sua grandezza e la sua missione. Maria vive in intimità continua con l'orazione del cuore, e durante le notti spesso si alza e veglia per intrattenersi in canti di lode e colloqui amorosi con l'Eterno. Il suo vivere è colloquiare dolcemente con Lui, rallegrata da visioni di Angeli e visitata spesso dagli Arcangeli. Eppur Lei, quasi dimentica dello straordinario che vive, completamente nascosta agli occhi delle creature, inabissata in un oceano di umiltà, la piccola Maria soffre però anche nel tempio. La sua sofferenza è già offerta e donazione che La prepara ad esser forte per la missione così sublime di Madre di Cristo.

Ella soffre per il distacco quando, così piccola, dai suoi Genitori tanto amati, ne è separata, e per la loro morte. Soffre, Lei così delicata e sensibile, che nella sua Immacolatezza vede ogni minimo difetto o neo nelle miserie umane quali offesa al suo Signore e, per questa sua perfezione d'animo, non compresa dalle compagne, che molte volte L'avversano, e Lei ne accoglie in silenzio e donazione l'offesa. Soffre per lo Spirito che La incendia di un Amore totale per cui si offrì Vergine, ancor bimbetta, perché sia tutta del Padre, al suo servizio, e per tutti i giorni della vita in riscatto per la salvezza degli uomini.

Maria desidera ed ambisce quello che può essere oggi la vita claustrale in tempi in cui, per la donna, si aprivano solo le porte del matrimonio, soffre e vive periodi di silenzio e deserto, amando, quando pur il Padre rimane nascosto a Lei, e ne geme come una Sposa abbandonata.

Il Signore Iddio prepara in Maria l'abito più prezioso, ricama il più eccelso nei suoi rifinimenti, che si innalza al disopra di tutte le creature, forma in Lei la Casa più degna che possa poi accogliere il Figlio: farlo nascere, crescere, istruire, donandolo per la salvezza umana.

Ponetevi accanto a Maria Bambina! Lei vi arricchirà della sua Purezza e della sua Beltà: le sue Virtù diverranno gli ori finissimi che orneranno anche l'anima vostra. Purificati dal Sangue di Cristo e dall'Immacolatezza della Madre, vi fate case degne da poter accogliere e far nascere Cristo Signore nel mondo di questo tempo. Ti benedico".

 


22 novembre 2011
"Tanto più ci sono santi,
tanto più questi gravosi eventi vengono allontanati"

"Mia piccola Maria, sappi che la tua preghiera non rimane relegata ai tuoi figli; Io la distendo su molti altri. Stasera voi ricordate Santa Cecilia, martire romana, nobile di animo e di aspetto: fanciulla tanto delicata quanto forte, sino a dare la vita per non perdere la fede in Cristo. La sua figura si staglia eroica e intrepida di fronte a tanti cristiani di oggi che barattano la loro fede cristiana per così poco. Eppure santi non si nasce, si diventa, anche se la Grazia sostiene, ma a cui bisogna rispondere. Essi si fanno simili a bimbi che prendono a camminare a piccoli passi senza aver timore di fare fatica o cadere, poiché vedono in fondo alla loro strada il Padre amoroso che li attende a braccia aperte; è questo loro percorso a far crescere la loro santità. Se si rimane inermi, fermi, per timore di cadere e di fare fatica, non ci sarà nessuna crescita. I Santi sono gli Araldi che trattengono da tanto male: Iddio, guardando loro, si rallegra, e ancora si compiace degli uomini, donando Misericordia e proroga.

Il Vangelo vi presenta una serie di tribolazioni e dolori negli eventi delle guerre, delle carestie, dei terremoti, o altro nei segni portentosi del cielo che in ogni tempo ha avuto i suoi effetti, e ne parla anche per quando il mondo ne sarà totalmente toccato. Essi vengono per dare segno all'uomo della fallacità, della variabilità, del decadimento di ogni cosa, della debolezza e della temporaneità dell'esistenza che continuamente si presenta a purificazione. Se l'uomo non provvede alla sua santità, se perde l'unica vera ricchezza che possiede nell'anima, dinanzi a questi eventi che lo possono travolgere, senza fede, in che sussiste? Persa la vita terrena senza il bene prezioso di un'anima nella santità, cosa gli rimane…?

Figli miei, fatevi forti, eroici come Cecilia! Tutti siete nati per essere Santi. Ponetevi come bimbetti che fanno i primi passi, guardando verso il Padre amoroso che là, in fondo all'esistenza, vi attende a braccia aperte, che vi rialza dalle cadute, che vi traccia il percorso e vi dona la possibilità e i mezzi per far sì che sappiate poi corrergli incontro. In un tempo in cui sempre meno è la santità e ristretto il numero dei santi, Io vi dico:"Siate fiduciosi, fatevi Santi!...Solo Dio resta". Tutto passa e non ve ne avvedete; il presente già vola via e più non vi appartiene; ciò che ne dà il valore, lo ricorda e lo testimonia per sempre, ed è la santità vostra.

Tanto più ci sono santi, tanto più questi gravosi eventi vengono allontanati, poiché l'amore di Dio è un Fuoco che, simile al sole, scioglie i ghiacci e le nevi, simile alla fiamma che scioglie la cera. E così scioglierà il male e allontanerà da voi tali tormenti. Ti benedico".

 


23 novembre 2011
"Come poter affrontare e tutelarsi dai tanti attacchi, dalle ingiustizie,
dai soprusi, accusati per essere cristiani?"

"Mia piccola Maria, oggi il Vangelo vi dice: "Sarete odiati da tutti per il mio Nome". I cristiani, i cristiani quelli autentici, che vivono il Vangelo, saranno perseguitati e odiati in mio nome; non parlo dei cristiani che lo sono solo di nome che, pur frequentando la chiesa, fanno compromessi con il mondo e con il peccato, ma di quelli di fatto, coloro che testimoniano la Verità che è insopportabile, e disprezzata da quelli che vivono nella menzogna: I cristiani veri vengono odiati per il mio nome sia sul lavoro come nella famiglia e all'interno della stessa Chiesa, poiché portatori di Verità: essi smascherano il falso e ciò che è contrario a Dio.

Come poter affrontare e tutelarsi dai tanti attacchi, dalle ingiustizie, dai soprusi, e accusati perché si è cristiani? Figli miei, il demonio cerca, attraverso di essi, di ferire e scavare il cuore per fiaccare sino a quando, per lo scoraggiamento, non si abbia a perder la fede. Ricordate come risponde il Vangelo: "La vostra perseveranza vi salva, e nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto, dato che ciò che avete compiuto nel bene rimarrà trascritto nel Cuore del Padre". Voi, figli miei, dovete camminare, pur nel pantano della terra, come sospesi, senza farsi impantanare e assorbire da essa, ma innalzati, camminare oltre con il cuore e lo spirito protesi verso il Cielo. Finché l'amore di Dio è vivo in voi ogni oscurità e ogni odio viene superato: esso vi dà forza, e sovrasta sull'odio e l'avversione altrui, che non vi sconfigge.

Invocate continuamente lo Spirito Santo che vi dia vigore e la Parola per la testimonianza. Rifugiatevi nel mio Cuore per prendere e ricevere i miei sentimenti, e nel Cuore della Madre mia che vi dona aderenza alla fedeltà; e inebriatevi, lasciatevi ricoprire del mio Preziosissimo Sangue, che dà energia e forza, e allontana e sconfigge tutti i demoni che vogliono attaccarvi.

Guardate oggi a San Pio …quante battaglie, quante ingiustizie, sofferenze e incomprensioni da parte del mondo, della Chiesa e dei demoni! Eppure egli passa volando, pur tra la melma del male e dell'odio, su di essi. Egli che è umano come tutte le creature, nato non con le ali, ma si è formato le ali, invocando lo Spirito Santo, rifugiandosi nei Sacri Cuori: nel Cuore mio e della Madre Santissima, irrorandosi e lasciandosi ricoprire del mio Preziosissimo Sangue, sicché tutto ciò che è oscuro e malfermo, gli attacchi dei diavoli e le persecuzioni che ha subito, non lo ha intaccato poiché Iddio in lui ha vinto: l'amore del Padre ha sconfitto e prevalso su ogni forma di odio e di ingiustizia.

Anime mie, per quanto pur legittima è la fragilità e il timore umano, chi possiede la fede ed ama, pur dinanzi a chissà quali controversie ed avversità, si fa coraggio e dice: "Sono in braccio a Dio!"- Dio vincerà per voi e vi userà per lavare il nero del male e dell'odio che vi circonda. Ti benedico".

 


25 novembre 2011
"I travagli aumenteranno, i tempi di purificazione si faranno ulteriori…"

"Mia piccola Maria. oggi il Vangelo grida: " Passeranno i Cieli e la terra ma le mie Parole mai!". Le sciagure del mondo aumentano con i suoi dolori: non c'è luogo che non ne venga segnato; esse dovrebbero essere un deterrente, un modo per capire, segno per la conversione e al ritorno a Dio; invece l'uomo continua a peccare, a persistere con l'ingiustizia, la vanità e l'indifferenza. I travagli aumenteranno, i tempi di purificazione si faranno ulteriori: basterebbe che l'umanità si piegasse in ginocchio per dire: "Signore, perdonaci!", e tutto ne cesserebbe.

Figli, tutto scorre e non si trattiene: il tempo, il mondo, le creature con i loro travagli, la storia con i suoi eventi, la morte. Ciò che rimane in eterno sono Io, Cristo Signore, la Parola, e coloro che in essa hanno creduto: quelli che hanno creduto in Me.

Stasera voi celebrate in onore al mio divin Cuore; e cosa vi può salvare, cosa può essere vostro rifugio, il vostro sostegno, il punto di riferimento e di assimilazione alle mie Virtù se non il mio Cuore e il Cuore della Madre mia? Esso si fa galleggiante che vi tiene a galla in mezzo ad un oceano di putredine che tutto ricopre e fa soccombere: è simile ad un'ondata enorme di male che rotola con il suo fango, ma se, rifugiati nel mio Cuore, vi farà galleggiare, vi sosterrà e non precipiterete: vi fa amalgamare ad Esso; vi si stamperà dinanzi e vi accompagnerà al Giudizio, sicché la sua bellezza e il suo radiore si presenterà a Me, ed Io vi riconoscerò. Per merito del mio divin Cuore voi sarete salvati. Ti benedico".

 


26 novembre 2011
"Dio non è mai nato ma nasce nel tempo e nella storia
perché sia Nascita al cuore dell'uomo"

Mia piccola Maria, il Vangelo di oggi vi richiama alla vigilanza. Vigilate! Siate in attesa vigilante e non dormienti: il demonio fa di tutto per assonnarvi, assonnando la mente, togliendo luce allo sguardo, suono all'udito, dando mutismo alla bocca per far sì che non sappiate più riconoscere Dio e darne lode.

Inizia il tempo dell'Avvento, tempo di attesa, poiché il Signore viene. Dio non è mai nato ma nasce nel tempo e nella storia perché sia Nascita al cuore dell'uomo. Per far sì che avvenga questa Nascita c'è bisogno del desiderio d'incontro, di fusione: l'uomo deve porsi in cammino per giungere sino alla Capanna di Betlemme per riconoscere il Signore: adorarlo perché nasca dentro di sé.

Come essere vigilanti? Guardate alla Madre Santissima e San Giuseppe che, pur nel travagliato percorso, si sono posti in cammino, abbandonati al Padre Santo e sostenuti dalla preghiera e dalla carità operata, nella Parola di Dio, ascoltata e vissuta. É in questa accoglienza che è nato il Cristo Signore: nell'adorazione e nell'incontro con il divino Bambino c'è la fusione e si accende lo Spirito in voi e ne ricevete la sua presenza. Così voi non siate assopiti al mondo che vi allontana da Me, vi rende dormienti, vi toglie la luce della mente. Voi pregate, vivete nella carità, nell'ascolto della Parola divina praticata, allora rimarrete saldi, provvisti dei mezzi per il cammino che vi permette di giungere alla mèta; e il diavolo non potrà farvi soccombere. Ti benedico".

 


30 novembre 2011
"Anche a voi dico: "Seguitemi!".
Si segue Colui di cui si ha fiducia, di cui ci si fida. Fidatevi di Me!"

"Mia piccola Maria, sono contento di te, pur nelle tue miserie; stai serena! Nel Vangelo di oggi vi dico: "Seguitemi!". Seguitemi, lo dico a Pietro e ad Andrea, ma lo dico anche a voi: Seguitemi! Io vi cammino davanti, vi traccio la strada, vi guido per un luogo di ricchezze, di giacimenti di miniere di diamanti e di ori finissimi. Il primo tratto è il più faticoso ma vi conduce alla conquista di un tesoro tanto prezioso la cui luce è così sfolgorante da darvi gioia e bellezza che ricompensano pienamente tanta strada fatta. Pietro ed Andrea, al mio invito, prontamente lasciano le reti e mi seguono e il loro cammino è fedele: mi sono sempre dietro.

Andrea rimane più in ombra dinanzi al fratello; ancor più poi quando è rivelata la dignità che viene concessa a Pietro, e si pone in uno stato di riguardo nei suoi confronti: rimane meno apparente di Pietro, ma sempre mi segue nell'intera mia Missione e nel mio Apostolato: Andrea si discosta solo per il tempo della prova nella Passione, fuggito per la paura, ma ...quale pianto dopo, simile al fratello …amare lacrime di pentimento…, e dopo la Risurrezione cercherà, in ogni modo, il riscatto e il recupero, avendo impresso dinanzi a sé il primario richiamo: "Seguimi!". Ne farà un motto di vita spirituale, dicendomi: "Signore, io ti seguirò ovunque tu vuoi che io vada"; se lo stamperà nel cuore e nella mente. Camminerà per propagare il Vangelo e seguirmi sino alla Croce.

Ov' è ora Andrea? Egli, dopo il breve tratto di pena, ma anche di giubilo, accanto a Me, risiede ora sopra uno dei troni delle 12 tribù d'Israele, ove risiedono regnanti gli Apostoli come travi e colonne della Gerusalemme celeste.

Anche a voi dico: "Seguitemi!". Si segue Colui di cui si ha fiducia, di cui ci si fida. Fidatevi di Me che vi conduco alla salvezza e alla pace! Io traccio la strada: Io l'attraverso per primo per toglierne gli intralci, i massi più duri, ciò che è più impervio per facilitarvene il cammino. Se mi seguite avrete come in visione nel cuore la possibilità di quasi percepire la mia tunica che striscia a terra dinanzi a voi. A volte mi giro per soccorrervi quando cadete e vi rialzo. Vi lascio a terra le tracce che sono stampate a fuoco nell'amore: ponetevi i vostri piedi e camminate su di esse: vi conducono a Casa, alla Casa del mio Regno ove sarà il riposo nelle delizie. Ti benedico".