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Ave Maria!
1 gennaio 2012
"É la Madre che intesse la tunica della Grazia ad ogni
anima"
"Mia piccola Maria, non ti smarrire, sono con te, sono con
te!
Oggi voi guardate a Maria, celebrate la sua divina
Maternità. La Madonna in Paradiso viene manifestata nella
Perla della sua Essenza, che è la sua Maternità. Ella si è
dilettata ed ha gioito in modo così partecipato nel suo
rapporto di Madre e Figlio, vivendo in pienezza i vari stadi
della mia vita: sia quando mi aveva in braccio come divino
Infante, come quando mi aveva accanto da fanciullo, sia
nello scorrere quotidiano degli anni, come quando si poneva
a discorrere con Me da giovane e adulto, Maria viveva e vive
la pienezza di una Maternità vissuta.
Ma oggi ancor di più Ella, Regina del cielo, la vive
facendosi presso ogni suo figlio, nei Beati come nei suoi
figli sofferenti, dalle anime purganti ai malati, ai
moribondi, tenera e intima, sollecita e premurosa come lo
può una Madre. Accorre per sollevare e dare speranza,
conforto per ravvivare alla fede e dare coraggio; e chiede
al Padre Santissimo, per i meriti della sua divina
Maternità, guarigione e libertà per condurre le anime al
Cielo.
É la Madre che intesse la tunica della Grazia ad ogni
anima: è Lei che si cura di aiutarla a lavare le sue
macchie, di cucirne le rifiniture ed abbellirla, simile ad
ogni madre terrena che fa del suo meglio per dare beltà al
proprio figlio per poterlo presentare e gioire di lui.
Ugualmente la Madre Santissima opera con voi e vi prepara
perché possiate essere presentati al Padre Celeste e dire:
"Com'è bello questo figlio!".
É Maria che vi cura e che intercede, che accoglie suppliche
e sparge grazie: fa di tutto per trarre la parte migliore
che ogni creatura ha in sé; ma vi può anche lasciare nella
sofferenza se questo è per il bene della vostra anima e
Volontà Santissima del Padre, dato che prega e aiuta, chiede
e intercede, soccorre e accorre, ma non oltrepassa il Santo
Volere del Padre Eterno. Ha bisogno poi, per operare in voi,
che l'accogliate come Madre, che vi sentiate figli e vi
doniate a Lei; allora vi pone sotto il suo Manto ed opera.
Chi accoglie e vive la Maternità di Maria accoglie e
riconosce la Paternità del Padre Eterno, riconosce ed
accoglie Me come Maestro e Signore e lo Spirito nel suo
Amore santificante, dato che il compito di Lei è di farvi
vivere, innestarvi nella Santissima Trinità per mezzo e
tramite la sua divina Maternità. Ti benedico".
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3 gennaio 2012
"Vedo file lunghe in grandi Celebrazioni venire a
Me all'Eucaristia
e così poche anime al Confessionale"
"Mia piccola Maria, tu stai nella pace, sei nella mia Grazia
e nella mia benedizione.
Stasera nel Vangelo il Battista mi indica alle genti: "Ecco
l'Agnello di Dio, l'Agnello che viene per la salvezza del
mondo!". Io sono l'Agnello che viene immolato, il cui Sangue
in riscatto vi lava dal peccato; vi è dato per la vostra
Redenzione. Ah, se tutti accogliessero l'invito di Giovanni
e venissero a lavarsi nel mio Sangue… di certo non solo
verreste liberati dalla schiavitù di satana e del peccato,
ma da quante ombre, da quante oscurità nell'anima, nella
mente e nello spirito risanereste… di quante e molte
malattie fisiche guarireste! Se tutti venissero a mondarsi
da questo Agnello che offre Sé stesso e non vi chiede che il
cambiamento dal male, pagando di persona tale riscatto, di
tutti i mali l'uomo verrebbe sanato: dal male fisico,
spirituale, mentale; ognuno porterebbe la sua croce con
soavità e leggerezza.
Purtroppo l'uomo non cambia, non si emenda e continua
imperterrito a peccare. Vedo file lunghe in grandi
Celebrazioni venire a Me all'Eucaristia e così poche anime
al Confessionale; e di queste quante sono quelle che
realmente si confessano bene…? I sacerdoti sono così
timorosi e pieni di rispetto umano, e pochi sono coloro che
richiamano con energia ed amore ad accostarsi prima al
Sacramento della Confessione, a lavarsi nel Sangue
dell'Agnello per far sì che l'Eucaristia non sia invece di
condanna per la creatura e ulteriore peccato che adombra la
Chiesa.
Per questo Iddio, in tutti i tempi e le generazioni, fa
nascere o sceglie anime che, come agnelli immolati, con la
loro sofferenza, le loro malattie, unite a Me, al mio
Sangue, riscattano. Il sangue delle loro lacrime lavano,
pagano e saldano il vostro peccato. Molte volte mi dite:
"Signore, abbiamo pregato tanto per questa creatura, abbiamo
offerto sacrifici ed opere di carità, Sante Messe, ecc… e
seppur così giovane, non ha ricevuto la guarigione. Figli
miei, quando si è così pregato e tale è rimasta la storia è
perché questa creatura, nella Volontà del Padre, è un
agnello che lava con Me le colpe altrui, altrimenti quanti
di voi andrebbero perduti! Emendatevi e cambiate vita!
Venite a lavarvi nell'Agnello Immacolato per divenire
creature nuove! Sarete così non più di peso ad altri
crocifissi per voi, e diverrete miei collaboratori per la
salvezza del mondo. Ti benedico".
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5 gennaio 2012
"Ove la Capanna di Betlem sulla terra?
Ove si
manifesta in voi il Signore che viene?
Nell'Eucaristia ove sono presente,
completo"
"Mia piccola Maria, Io vengo già a curare quelli che mi
porti e curo te stessa e di te ne faccio una medicina che
cura.
Stasera voi celebrate e preannunciate la mia Epifania: "la
Manifestazione del Signore a tutte le genti". Vengo come
umile creatura, fragile e indifesa, ma mi rivelo nella
pienezza anche di ciò che sono: Dio, e nella potenza che
sono! Ricordate l'onore dei Tre Magi con il quale mi hanno
adorato. Essi erano dei santi studiosi che intraprendono gli
studi delle varie scienze nella ricerca della verità per
cercarne l'origine e il fine. Non sono nella bramosia della
conoscenza per saziare la loro cultura e il loro sapere, ma
nella ricerca del vero e di Dio. I Magi studiano gli astri
del cielo che sono per loro segni di rivelazione, che
interpretano associati allo studio delle Scritture quale
messaggio di Colui che li ha creati e li muove, per gli
uomini. Alla luce della cometa e della Sacra Parola
comprendono il tempo della Nascita del Re d'Israele sulla
terra, un Re mandato dal Padre Creatore.
Si mettono in viaggio, un viaggio che sarà lungo e
tormentato da difficoltà e a rischio sempre della vita, ma
la luce che viene dal cielo, da Dio, e la luce di cui
alberga il desiderio dei loro cuori, li conduce alla Capanna
di Betlem ove, giungendovi, essi vedono, incontrano e
adorano Me, il Signore Dio fattosi Bambino, che mi
manifesto; e dono ad essi tutte le risposte che attendevano:
li illumino di ulteriore luce e sapienza per far sì che poi
ne fossero di insegnamento al mondo.
Quale gioia per i Magi! Anche a voi è dato questo viaggio
nella vita che, nella sua fatica, vi spoglia di voi stessi e
ne fa nascere la nobiltà e la Grazia nell'anima mediante la
sua purificazione per far sì che, guidati dalla luce delle
vostre coscienze e dalla Luce della Sacra Parola, pure voi
giungiate alla Capanna per incontrare ed adorare il Dio
Bambino. É in questo incontro, è allora che le vostre menti
s'illuminano di Sapienza: avrete il senso del vostro cammino
e tutte le risposte alle vostre fatiche: il fine a tutti i
vostri studi. E se non porterete doni come i Magi il vostro
dono sarete voi, la vostra persona, la vostra anima amante
che date a Me, al divino Bambino che vi dona Sé stesso,
trasfondendo in voi il suo Amore divino e la sua gioia.
Quando non si è presi da falsità, da bramosie solo personali
e fini a sé e al mondo, se con spirito autentico è la vostra
ricerca, Iddio si fa sempre trovare; percorrerete la strada
come i Re Magi: molti saranno gli inganni, le traversie, gli
Erodi che in tutti i tempi sussistono e che cercheranno di
sviare la strada; ma se siete sinceri, se il vostro
desiderio segue la Luce che vi ho messo lungo la via, Io vi
darò modo, vi farò capire l'inganno e l'intreccio postovi, e
darò a voi la scelta di superarlo.
Figli miei, ove la Capanna di Betlem sulla terra? Ove si
manifesta in voi il Signore che viene? Nell'Eucaristia ove
sono presente, completo, pulso e sono lì ad accogliervi per
donarvi la pienezza della Luce che sono, e vi dono per quel
che potete contenere perché andiate e irradiate di essa e
siate mia Manifestazione al mondo intero. Ti benedico".
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8 gennaio 2012
"Quanti sono i genitori che si preparano al Battesimo
con un periodo di purificazione e di astinenza, con
preghiera ed offerta?"
"Mia piccola Maria, non disperare… un giorno segue all'altro
e si va avanti dato che Io ti sostengo pur in mezzo a prove.
Oggi voi celebrate il mio Battesimo, che è un Battesimo di
assimilazione agli uomini. É un segno poiché Io, primo tra
i figli e primo trai i fratelli, indico la via da percorrere
e quanto sia fondamentale questo Sacramento. Entro nelle
acque naturali create dal Padre e le attraverso con la mia
Persona che porta il Sangue della Redenzione; vi è presente
lo Spirito Santo che benedice per santificarle. Sono
presenti le Tre Santissime Parsone per far sì che il
Battesimo sia la porta mediante la quale l'umanità passi
affinché gli elementi naturali della loro creazione vengano
assimilati alla natura di Dio. É il Sacramento che opera
una nuova nascita nello Spirito per fare in modo che la
vostra natura carnale e decaduta non rimanga tale ma risorga
nella potenzialità di Dio, per rendervi divini. Iddio vi
lava nelle sue acque, vi redime nel suo Sangue, vi santifica
nello Spirito che le attraversano in voi, immersi in esse,
che morendo così alla vostra natura peccatrice, rinascete
allo stato di figliolanza divina, ricolmandovi di doni
celestiali: vi fa re, profeti e sacerdoti.
É la prima porta mediante la quale solo potete accedere
agli altri Sacramenti che vi arricchiscono ulteriormente e
vi maggiorano nello Spirito per giungere ad essere i risorti
per il Regno. Ma quanti lo comprendono? Quanti ne hanno
appreso il significato e lo vivono? I più lo fanno ormai
decadere e praticano il Battesimo per tradizione e non
acquisiscono la sapienza del suo valore: a quale stato in
esso viene innalzata la loro creatura…! Quanti sono i
genitori che si preparano al Battesimo con un periodo di
purificazione e di astinenza, con preghiera ed offerta,
offrendo e consacrando il proprio figlio che è già un dono
di primizia dato dal Padre? Se così fosse fatto sul solco
santo che il Battesimo traccia nell'anima, verrebbero
depositati altrettanti semi che ulteriormente benedicono e
offrono una via alla santità. In questo modo innumerevoli
figli non andrebbero perduti e porterebbero il raccolto del
loro frutto santo.
Dio vi apre le mani e deposita Sé stesso; vi si offre e
dice: "Vieni, ti dono parte di Me!". É come se vi offrisse
uno scrigno di pietre preziose con i suoi doni, ma e l'uomo
dicesse: "Non lo voglio!"; gli apre la porta del Regno con
le sue meraviglie e ancora si dicesse: "Non lo voglio!"; vi
dia una natura di doni celestiali e soprannaturali cui lo
Spirito infonde e prevale, risorgendo sulla materia, per
goderne per l'eternità, e la risposta, perseverando sia:
"Non lo voglio!".
Questo rifiuto c'è perché l'uomo non vuole passare
attraverso la purificazione, l'umiltà e l'assimilazione a
Dio. Le acque create, la mia Persona con il suo Sangue,e lo
Spirito che viene simile a Colomba, che segni sono? Sono
proprio segni di semplicità, di umiltà, di purificazione nei
suoi elementi: fusione a Dio nella partecipazione alla sua
unione in modo che, accogliendoli e vivendoli, voi possiate
vivere nella sua figliolanza: da Padre a figli; non più
servi, schiavi, creature destinate alla morte, ma figli,
figli di Re, figli della stessa Essenza di Dio, e quindi
eterni. Ti benedico".
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11 gennaio 2012
"Si nasce per compiere la Volontà di Dio"
"Mia piccola Maria, Io ci sono nelle tue situazioni che ti
danno sì sofferenza, ma proprio essa si fa redentiva, ed Io
estendo la tua preghiera e il tuo dolore per la tua famiglia
e per le altre anime.
Stasera la Parola vi interpella a fare la Volontà di Dio, ad
accogliere la sua chiamata: "Samuele! Samuele!", chiama il
Padre Santissimo, e dopo aver chiamato diverse volte, quando
Samuele comprende risponde: "Parla, Signore! Il tuo servo ti
ascolta". Ancora nella Parola divina nel Sacro Rotolo c'è
scritto: "Ecco Io sono venuto a fare la tua Volontà!".
Si nasce per compiere la Volontà di Dio. E perché bisogna
vivere la Volontà del Padre? Perché siete stati da Lui
creati: Egli è un Padre buono, tenerissimo, che vuole il
bene e il meglio per ognuno dei suoi figli. Vi crea e vi
forma per rendervi atti a vivere una missione, un suo
progetto. Ancor prima di nascere al mondo nell'anima vostra
creata Iddio ha posto il pensiero, l'attitudine del vostro
essere, ciò a cui siete chiamati, e vi rende capaci a
viverlo.
Compiere la Volontà di Dio è vivere la pienezza della
perfezione della vostra persona, è sviluppare il gioiello,
la perla, il meglio di voi che vi darà luce per l'eternità.
Egli ha già posto in voi il seme e formata l'anima, plasmata
al disegno per cui vi ha chiamati, sia perché sia
sacerdotale, religiosa o viva lo stato di famiglia,
genitoriale o altro; a voi è chiesto il consenso, la
risposta e l'adesione per attuarlo.
E come poter capire la sua Volontà: quale sia la
chiamata?... L'ascolto, ci vuole l'ascolto! Non c'è risposta
se non c'è prima comprensione della domanda. Nell'ascolto
c'è l'atteggiamento di chi vuole recepire e si pone in
atteggiamento di umiltà per la ricerca del bene. Nel
silenzio, nella preghiera, nell'adorazione voi vi ponete in
ascolto di Dio che vi parla.
Anch'Io, vostro Maestro e Signore, nasco al mondo per
compiere il Volere del Padre che è quello della Redenzione,
di dare la vita per l'umanità; ma come uomo e Figlio mi sono
posto continuamente in preghiera intere notti per
ascoltarlo, per avere forza ed energia per compiere le
opere: mi ponevo a tu per tu con il capo appoggiato al suo
Cuore per riceverne consolazione e tenerezza, per far sì che
in Me si attuasse la sua piena Volontà.
Per questo pregate, figli! Nella preghiera capirete; in essa
c'è l'ascolto che vi chiama e vi dà luce alla via, vi dona
grazie per il consenso, energia e forza per viverla. Ti
benedico".
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14 gennaio 2012
"Come vivere la Paternità di Dio?
La Santa Parola vi
risponde: in atteggiamento di obbedienza e di umiltà!"
"Mia piccola Maria, non t'abbattere, non t'abbattere! É il
demonio che perseguita e ti crea tutti questi disagi, e sono
prove per la tua fedeltà. Rimani fedele! Egli ti ostacola
perché vuole farti decadere e ti affligge non tanto perché è
interessato alla tua anima, ma in quanto è dalla tua fedeltà
che dipende la fedeltà di molte, di molte anime.
Stasera la Parola vi richiama alla chiamata di Dio. Dio
Padre vi chiama, vi chiama per nome: ognuno di voi è un
figlio, e vi tratta da figlio unico. La prima chiamata è
proprio quella di riconoscerlo per Padre: riconoscere e
vivere la sua Paternità. Riconoscerlo vuol dire intrattenere
un rapporto di figliolanza; e solo chi vive di tale
Paternità può in verità vivere la propria missione.
Come vivere la Paternità di Dio? La Santa Parola vi
risponde: in atteggiamento di obbedienza e di umiltà!
Dinanzi alla chiamata del Signore che chiama: "Samuele,
Samuele!", Samuele accorre pronto anche se non ha ancora
capito; accorre perché è obbediente e di animo umile. É
questo lo stato che fa riconoscere e fa vivere la Paternità
divina e poi il suo Mandato.
La seconda situazione ve la presenta la seconda lettura:
dovete vivere in purezza, in castità nel pudore del corpo,
lontani dalle concupiscenze corporali, dai peccati della
lussuria poiché il vostro corpo è dono del Creatore, è sua
appartenenza, e deve divenire la sua Casa. Questo peccato
della lussuria è quello che acceca la mente, gli occhi, il
cuore; è quello che preclude nell'oscurità ad ogni
riconoscenza e unione alla Paternità del Padre Santissimo.
La terza disposizione è l'abbandono, la fiducia. Dinanzi
agli Apostoli che mi chiedono: "Ove abiti, Signore?" Io
rispondo. "Seguitemi!". E scopriranno che la Casa di Dio è
il suo Cuore che si unisce al loro per dimorarvi. Figli
miei, nell'umiltà e nell'obbedienza, nella castità e nella
purezza, nella fiducia e nell'abbandono voi procedete e
riconoscete qual è la vostra chiamata al Disegno divino che
può essere non solo quello religioso, familiare o altro, ma
anche quello del compito che vi viene affidato dall'Alto,
del lavoro che dovete compiere che sia: il medico,
l'operaio, la madre, ecc…, dato che tutti sono utili e
concorrono al bene comune. Io vi dirò. "Seguitemi!", e voi
verrete dietro la strada che vi traccio, che è il bene: la
migliore per voi. Ti benedico".
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16 gennaio 2012
"Quando c'è il tempo del deserto e del vuoto,
dell'aridità e della solitudine e la fede pare venir meno:
è
questo il tempo del digiuno"
"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo i farisei con tocco
di sarcasmo mi interrogano e chiedono: "Come mai i tuoi
discepoli non digiunano come quelli di Giovanni?". Io
rispondo: "Possono digiunare mentre hanno con sé lo Sposo?
Verranno tempi in cui lo Sposo verrà tolto loro e allora
digiuneranno". Ci sono tempi nella vita spirituale di gioia
e tempi di dolore. Dio nella sua sapienza tesse la vostra
vita nello spirito e saggia i suoi periodi. I tempi di gioia
che avvengono particolarmente nella iniziale conoscenza di
Dio quando si assapora l'incontro e l'amore suo, quando si
giubila e il cuore è colmo della sua Presenza, siete
consolati e vi sentite forti nella fede. Ciò è simile
all'amore degli sposi, l'uno nell'altro, nel primo tempo
dell'innamoramento; ci sono tempi in cui vi viene data pausa
alla prove per far sì che in queste oasi possiate
confortarvi, rinfrancarvi, riassaporare l'amore che timbra
la mia Presenza. Ci sono però anche periodi duri, i tempi
delle prove e dell'assenza della sensazione della mia
Persona, quando Io vi sono ancor più vicino ma non mi
avvertite. Quando c'è il tempo del deserto e del vuoto,
dell'aridità e della solitudine, e la fede pare venir meno:
è questo il tempo del digiuno.
Entrambi il Padre Santissimo vi dona e saggia nella vita:
entrambi sono necessari, quantunque il tempo del digiuno sia
il più fruttuoso. É quello che vi fa crescere e maturare
nell'anima vostra; vi eleva nello spirito poiché esso è
frutto del vostro sacrificio; ne siete meritori perché
fedeli pure se non consolati.
Figli miei, è bella l'uva quando è matura: rallegra la vita,
e il suo sapore è dolce; ma giunge anche la pigiatura con il
suo sacrificio perché ne possa nascere il vino; un vino
buono. E cosa dovete fare? Abbandonatevi ala Volontà di Dio
ed accogliete e benedite. Benedite il Signore nel tempo del
giubilo e dell'esultanza, suo dono; benedite il Signore nel
tempo della prova e del dolore perché è suo dono. Egli
intesse la tela del vostro spirito in essi per far sì che ne
nasca la sua nuova creatura.
Io vi parlo di un digiuno spirituale, il digiuno che si
prova nella mancanza della mia Presenza quando, dopo aver
provato il mio Amore e assaporato la sua Beltà, in assenza
poi della sua sensibilità ne provate il digiuno della
mancanza, la nostalgia, e ne andate alla ricerca. I miei
Santi dopo aver avuto visioni e doni mistici nei quali hanno
gustato la soavità, la bellezza e il godimento di Dio, alla
mancanza di Lui è tale il rimpianto e la nostalgia che
niente più di ciò che è umano li allieta e, con lacrime e
grida, spesso hanno invocato il ritorno dello Sposo poiché
ormai era l'amore divino lo scopo della loro esistenza.
Figli miei, c'è un digiuno corporale che vi è chiesto, per
quelli che possono, e che aiuta sia nel tempo
dell'abbondanza e della gioia nello spirito poiché esso vi
mantiene umili, vi fa ricordare la vostra miseria e che
tutto è dono del Padre celeste, e sia nel periodo della
prova per far sì che vi dia forza, vi rinsaldi per unire la
vostra ulteriore offerta a Dio che la santifica. Io sono
sempre con voi. Ti benedico".
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17 gennaio 2012
"Lo sguardo di Dio si posa sul più piccolo, il pastorello,
il dimenticato che non fa nemmeno numero: è su Davide!"
"Mia piccola Maria, Io sto operando come tu non sai e ne
vedrai un giorno i risultati e il compimento. Stasera la
Parola vi indica come il Padre Santissimo sceglie le sue
creature, quelle a cui affidare i suoi progetti santi per
farli suoi messaggeri per le sue Opere straordinarie.
Samuele passa in rassegna tutti i figli di Jesse e nessuno
tra di loro è il prescelto nonostante l'imponenza e la
statura. Lo sguardo di Dio si posa sul più piccolo, il
pastorello, il dimenticato che non fa nemmeno numero: su
Davide, e di cui ne farà il suo re. La santa Parola dice:
"gli uomini guardano all'esteriorità, Dio guarda al cuore".
A chi affida i suoi progetti divini, si manifesta in modo
speciale, offre anche visioni celestiali, e dona doni
mistici? Il Padre sceglie per essi non guardando alla
cultura, alla sapienza umana: il ceto sociale, il prestigio
o la ricchezza, il potere o la bellezza; Iddio guarda al
cuore, alla nobiltà dell'animo, all'umiltà, alla semplicità,
alla veridicità della creatura e, seppur peccatrice, se
veritiera e accogliente, e desiderosa di amare, Dio li offre
a loro, che in umiltà ne vivranno, per farne una storia
d'amore, una storia che s'intreccia nell'amore divino e che
per esso si offre ad un amore vissuto ai fratelli.
Cosa è Dio se non l'Amore? La sua Essenza, la sua Energia
purissima è Amore che crea, redime, santifica. Il Padre
Celeste guarda a chi sinceramente vuole amare. E cosa
aborrisce di più il demonio se non l'amore? Ove il cuore
pulsa di questo amore divino e lo trasfonde nell'ambiente:
lì il nemico attacca e dà guerra, lo aborrisce in quanto
defrauda il suo potere che è nell'odio, e fa di tutto per
allontanare da questo amore, e ruba anime al Creatore
proprio togliendo ad esse la fiamma dell' amore divino, dato
che solo così può far accrescere il suo regno. Il demonio
dà, offre agli uomini lo sterco dei suoi vantaggi per
privare le anime di questa luce attraverso il quale egli non
può vivere.
Per questo il Padre Santissimo manda i suoi messaggeri, i
suoi profeti, e suoi Santi: un re Davide, un Samuele, i
Giovanni, ecc… in ogni tempo, dato che vivendo e irradiando
il suo Amore, mediante essi molte anime a questa fiamma si
ravvivano e tornano. Cosa spezza le catene e il dominio di
satana? L'amore! Cosa hanno fatto i Santi? Hanno amato!
Amate, figli miei, poiché l'amore di Dio è la chiave, la
ragione e il senso della vostra esistenza. Nell'amore voi
sconfiggete satana. Ti benedico".
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18 gennaio 2012
"Chi è Davide oggi e chi è Golia?"
"Mia piccola Maria, Io reggo e traccio le fila dei tuoi
giorni e tu non te ne avvedi. Ti tengo in braccio come un
papà tiene la sua bambina.
Stasera la Parola vi parla di Davide e di Golia, di un
ragazzo inerme contro un gigante, di un giovane indifeso
contro un possente armato, di un figliolo contro un esercito
agguerrito; eppure egli va, non in nome suo, …e come avrebbe
potuto, povera creatura? Và in Nome di Dio, pieno di fiducia
in Lui, e per questo lo sconfigge. La sua arma è una fionda
che rappresenta il suo cuore di fanciullo; la pietra con la
quale egli lancia è la sua fede in Dio che và diritto nella
traiettoria che il Padre stesso traccia: lo colpisce e lo
abbatte ed, abbattuto Golia, si ritira tutto il suo esercito
malvagio.
Chi è Davide oggi, e chi è Golia? Davide è rappresentato dai
miei cristiani, dai miei consacrati; e Golia è il demonio
potente con il suo esercito di male. Come mai allora Golia
oggi ha preso tanto spazio e potere nel mondo e sempre più
avanza con i suoi sgherri e sempre più minaccioso? Figli,
ove è la moltitudine di consacrati che lo combattono in mio
Nome? Ove sono i cuori di fanciulli che scagliano contro il
male la pietra della fede? É il tempo in cui più che mai
finiscono invece per allearsi con il nemico. Giungerà,
giungerà il tempo propizio nel quale ritorneranno intrepidi
i piccoli Davide, il 'piccolo resto' che possiede, contiene
tale cuore e tale fede. Con essi avanzerò contro il demonio;
e loro, in mio Nome, combatteranno con la fedeltà, la
preghiera, l'umiltà e l'amore a Dio per sconfiggere satana e
l'intero suo regno malvagio. Ti benedico".
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19 gennaio 2012
"Se non c'è unità tra l'uomo e Dio,
se non c'è prima la sua
ricerca e la Comunione con Lui,
non può esserci unione tra
di voi"
"Mia piccola Maria, ti tengo nel pugno della mano, e intanto
che vi rimani racchiusa non potrai cadere.
Stasera il Vangelo vi presenta le folle che accorrono e mi
si approssimano intorno. Sono molte le creature che mi si
gettano addosso per essere sanate; e quante di esse, al solo
tocco della mia Persona, guariscono e vengono liberate da
demoni! Gli stessi diavoli attestano e riconoscono chi Io
sia: "Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio!". Oggi guardo la
moltitudine umana e cerco quanti siano quelli che ancora
gridano e attestano: "Tu sei il Cristo, l Figlio di Dio!",
testimoniando non solo nelle parole ma credendo fermamente
alla mia autorità divina, al mio Potere, concretizzandolo
con una vita fondata sul mio Insegnamento.
Tutti gli uomini sono chiamati a guardare verso il Cielo e
ricercarne il Padre Creatore. Tutti i figli dell'uomo hanno
innestato nella loro coscienza il germe del bene e la sua
ricerca. Ove però oggi essi guardano? Ove vanno? Quali sono
le loro scelte? Osservo tra la moltitudine dei cristiani e
quanti ne trovo tra quelli che guardano, attestando con
testimonianza vissuta, che Io sono il Cristo, il Figlio di
Dio? Perché se così fosse innumerevoli sarebbero le malattie
sanate e liberati gli ossessi di cui pullula il mondo.
In questa settimana in cui pregate per l'Unità dei cristiani
io dico: se non c'è unità tra l'uomo e Dio, se non c'è prima
la sua ricerca e la Comunione con Lui, non può esserci
unione tra di voi. Tutti i figli di Dio sono simili per le
loro povere realtà umane e il loro tempo che nei limiti
conduce tutti alla morte; ma siete simili anche nel cuore,
nel desiderio, nella ricerca e nella capacità di capire
l'amore che nella carità mi testimonia, mi riconosce e vi
rende uniti. La totalità degli esseri umani hanno i loro
dolori e i loro travagli con le loro lacrime, che divengono
le perle deposte e contenute nell'otre dell'anima; niente ne
va perduto. Questo vi unisce e traccia per ognuno la propria
storia e tutti gli uomini ne sono sottoposti, ma se non le
avete unite, vissute nella testimonianza che dichiara la
vostra appartenenza al Padre Celeste, se non avete amato la
ricerca di Lui, dove andrà a finire tutto ciò che avete
vissuto? Ti benedico".
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21 gennaio 2012
"Convertitevi, figli! É l'appello di una vita; dopo non ne
avrete più"
"Mia piccola Maria, ogni giorno sembra simile all'altro, ma
giunge improvviso quello in cui vedrai ogni cosa compiersi.
Stasera nel Vangelo vi esorto, grido, vi interpello:
"Convertitevi e credete al Vangelo! Convertitevi! Il Regno
di Dio è vicino". E per il Regno di Dio vi indico non solo
il tempo ultimo quando si concluderanno gli eventi del mondo
con le sue intere realtà, ma viene indicato il tempo di
nascere al Cielo, che per ogni uomo si compie con la sua
morte. La vita che vi è data ha il suo termine; non muoiono
solo gli altri: ogni creatura ha il suo perire. Alcuni
dicono: "Mi convertirò in vecchiaia!...". Ma non a tutti è
dato di giungervi. Il circolo vitale ha i suoi giorni, e
l'esistenza si chiude per molti già all'aurora, come in ogni
altro periodo. Fatevi trovare pronti!
Ah, se l'uomo pensasse più spesso alla sua natura decaduta e
fragile, alla sua morte, se avesse il santo timore, se non
ha l'amore di Dio! Già questo lo porrebbe a cercare la
conversione nel cambiamento di vita. Ninive si pone in
conversione, se non per amore, per timore della sua
distruzione: si veste di sacco e digiuna, si sottopone alla
penitenza e al desiderio del cambiamento nell'attesa del
perdono e della Misericordia di Dio perché il Padre
Santissimo ritiri, come poi è stato, il castigo e l'ira
della sua Giustizia.
Oggi dov'è l'amore, e ove il timore? Se così fosse,
dappertutto ci sarebbe la conversione dei costumi di
un'esistenza che viva improntata alla morale del mio
Insegnamento. Figli miei, tutto passa e non ve ne avvedete:
siete polvere e alla polvere tornerete; e cosa vi rimane se
non l'anima, il bene più prezioso, che solo se ha vissuto la
sua conversione attua in sé il Regno di Dio? Gli uomini si
camuffano, si fanno vedere in un modo e si comportano in un
altro. Possono ingannare gli altri esseri umani che vivono
di esteriorità, ma non Iddio, al quale tutto è visibile e
presente per quel che ognuno è; non ci si può nascondere al
suo sguardo. E non solo, la vostra stessa anima segna,
registra ciò che siete nel bene come nel male; e se nascendo
siete confortati dalla madre, si nasce con una madre, si
muore poi soli, e nel Giudizio chi vi sarà di aiuto? L'unica
testimonianza a vostro favore può essere solo la vostra
anima, di cui chiederò conto. Convertitevi, figli! É
l'appello di una vita; dopo non ne avrete più.
E come porsi in conversione? Ritornate in camera vostra e
pregate, pregate ogni giorno e con fervore, chiedendo luce
allo Spirito Santo, che vi dia luce delle vostre colpe che
spesso vengono celate anche ai vostri occhi. Il peccato
rende ciechi, il demonio vi oscura; per questo dovete
chiedere aiuto allo Spirito perché vi faccia vedere quel che
siete realmente. Pregate perché vi sia accanto nella
Confessione per allontanare il maligno che farà di tutto per
non perdere l'anima e cercherà di farvi provare ogni
vergogna e timore in modo da non farvi confessare tutti i
peccati.
Siate onesti, veritieri, umili! Confessate sia le grandi e
sia le minime colpe, ed dal perdono ricevuto ripartite per
un cammino che può anche avere cadute, ma che più non
lascerete se uniti alla preghiera e ai Sacramenti in un
percorso di perfezione spirituale, in un processo di
cambiamento al bene che evolve; e durerà per sempre, oltre
la morte: un cammino che prosegue per molti in Purgatorio
ove ogni ombra viene lavata sino a che l'anima si fa
radiosa.
Invocate la Madonna che vi aiuti! Consacratevi a Lei che vi
conduce nella via della conversione per poi dopo essere luce
per gli altri. L'uomo giustifica sé stesso, e se chiedete a
molti se hanno peccato diranno: "Ma che male facciamo? "…
Pur dinanzi a situazioni gravose non s'avvedono del male che
commettono e lo annullano dalla propria coscienza, non sanno
che comunque il male rimane stampato nell'anima senza che ci
sia in questo possibilità di partecipazione della vostra
volontà. Se non si realizza il Regno di Dio, in voi rimane
il regno di satana, realtà concreta, seria e terribile che
non viene annullata, e non ve ne date peso.
Chiedete al Padre Celeste, abbandonatevi a Lui che vi guidi
sulla via della missione da compiere e potrà così tessere la
vostra storia per guidarvi a compiere il bene massimo che
potrete.
Figli miei, solo nella conversione autentica voi compite il
bene che conduce a santità l'anima vostra. Ti benedico".
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23 gennaio 2012
"Cosa è la bestemmia contro lo Spirito Santo?
É ritenere
Iddio, che è magnificenza del bene e Verità suprema, il
male"
"Mia piccola Maria, è bene che sorgano questi disagi e
queste forme di sacrificio sulla gente perché esse portano
ad un cambiamento e ad un ritorno a Dio. Solo ritornando al
sacrificio, al disagio, al bisogno farà sì che l'uomo
comprenda la sua natura fragile e limitata, e quindi che non
è un dio.
Stasera il Vangelo vi presenta chi mi accusa. Il peccato
della gelosia e dell'invidia dinanzi ai miracoli e segni
straordinari che non possono avere origine dalla natura
umana, l'uomo viene ad accusarmi di operare in nome di
Belzebù, di essere satana. Io, il Sommo Bene e la Verità,
spiego: "Ma come può il diavolo svilire la sua natura
malvagia, che è 'odio', ed operare nella verità per il
bene?". E può il Signore Iddio snaturare la sua di Natura ed
andare contro Sé stesso Egli che è l'Amore? Sono regni che
non possono coalizzare, o l'uno o l'altro.
Oggi di questa accusa si vive: chi opera in nome di Dio
nell'autenticità e nella carità e mi segue, viene spesso
tacciato per male, perseguitato, ritenuto persona scomoda,
strana, esaltata. Questo accade perché il suo bene è scomodo
per chi opera nel peccato: mette in luce, fa scoprire la sua
opera oscura e perciò và rifiutata o eliminata, mentre chi
va a braccetto con le leggi inique del maligno viene
ritenuto spesso persona degna ed applaudita.
Cosa è la bestemmia contro lo Spirito Santo? É ritenere
Iddio, che è magnificenza del bene e Verità suprema, il
male: rifiutarlo e odiarlo sino alla morte, non accogliere
la sua Misericordia e combatterlo operando nel male sino
alla fine dei giorni. Tutti i peccati degli uomini, anche le
cose più abominevoli possono essere perdonate nel
pentimento, ma l'accusa perpetua contro la Persona di Dio e
il rifiuto di Lui, non lo sarà!
Satana conduce ormai l'umanità al peccato dell'apostasia, al
rinnegamento: a disconoscere sino all'odio; ma in modo
subdolo usa anche un'altra tattica, quella di banalizzare:
far ritenere il Padre Celeste insensibile e inutile cosicché
si basta a sé stessi… L'uomo si fa dio e caccia l'intervento
divino dal suo cuore.
Figli miei, è l'essere umano che è decaduto, che si
corrompe, mentre Io, il Signore, resto immutabile in eterno,
creo ed opero nell'amore. Tuffatevi in Me, che sono Verità e
Bene, e avrete Vita. Credete, amate ed operate nel mio Nome
e darete vita. Ti benedico".
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24 gennaio 2012
"Chi vuole farsi mio amico, mio fratello, mia sposa, mia
madre?
Chi compie la Volontà del Padre mio diventa tale"
"Mia piccola Maria, perché ti senti sola? Sono Io con te.
Stasera nel Vangelo le mie parole sembrano dure: …"Chi è mia
Madre, i miei fratelli…?!" In esse Io non voglio sminuire e
discostarmi da mia Madre che è parte di Me, ma lo dico per
darne insegnamento per voi. Niente può anteporsi
all'Insegnamento divino, che è testimonianza della priorità
dovuta al Signore. Dinanzi agli affetti più nobili, ai
sentimenti più leciti, Io vi richiamo ad un amore primario
dovuto al Padre Santissimo nell'adempimento dei divini
Comandi che non possono essere sottoposti alle esigenze e ai
desideri umani.
A chi dovete obbedire se un marito o una moglie vi chiede di
posticipare la fede ad essi, alle loro richieste, magari
peccaminose, o di non andare a Messa? Al primo posto c'è la
fede e la Santa Messa! A chi dovete obbedire se dei genitori
chiedono di far abortire la propria figlia o ne istigano il
figlio…? Dare priorità alla vita! O se vi venga chiesto di
fare la scelta con un' altra religione che una creatura vi
chiede di farlo per suo amore? Chi dovete seguire? La
fedeltà al vostro Credo cattolico!
Non si posticipa, non si pone in seconda linea l'amore di
Dio; non lo si piega e rifiuta ai vostri compromessi, ai
vostri affetti, alle scelte che vi pone il mondo. Seppur
avete una certa devozione e andate in chiesa ma poi
connivete con il peccato, seguite alcuni Comandamenti ma non
altri, vi fate una fede personale che segue però i propri
desideri e i propri istinti, che amore di Dio è? Solo
santificando i vostri affetti, i vostri legami umani, le
vostre amicizie, sottoponendole, irrorandole nell'amore
divino, voi li santificate, li nobilitate, li arricchite,
dato che senza Dio si dissolvono, prima o poi si
allontanano, si perdono o si disgregano.
Figli miei, nel vivere i Comandamenti voi mi testimoniate la
vostra fedeltà e il vostro amore; solo unendovi alla sana
Legge voi vi fate simili a Me ed Io vi potrò riconoscere
parte di Me. Chi vuole farsi mio amico, mio fratello, mia
sposa, mia madre? Chi compie la Volontà del Padre mio
diventa tale: mi ama ed acquista i lineamenti di quelli
della mia Casa. Ti benedico".
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25 gennaio 2012
"Vivete la Luce! Venite a Me a ricevere Luce.
Io sono il
Roveto ardente che brucia
in un incendio di Fuoco che mai si
estingue"
"Mia piccola Maria, Io guido la tua via e tornerai a
dedicarti all'apostolato che la Madonna desidera da te.
Stasera nel Vangelo Io vi parlo della luce: la lampada non
può essere posta sotto il tavolo, ma in alto perché possa
illuminare tutti quelli di casa. Anche voi dovete essere
delle piccole lampade che manifestano la luce, la rivelano e
ne danno testimonianza per far sì che tutti possano
vantaggiarne. Qual è la vostra luce? La vostra luce è la
fede che va vissuta in qualsiasi contesto viviate ed
operiate, qualsiasi sia la vostra missione o il progetto di
Dio per voi, pur nell'angusta propria casa, come
nell'ampiezza delle missioni: sia nell'essere chiamati a
professare la Parola di Dio nelle piazze o nelle chiese,
come per chi si chiude nella camera in preghiera o nel
nascondimento della sua carità per proteggere e vivere
l'umiltà, fa opera di bene.
Tutto ciò diviene luce che si diffonde, si dilata e contagia
con il suo bene, dato che, pur non parlando, chi vive di
luce e compie nella luce della sua fede, la sua anima ne è
irradiata, porta il segno del suo chiarore, mentre se vivete
male e operate nell'oscurità per ammantarne gli altri, la
vostra anima si riempie e s'adombra delle sue tenebre.
Viene il tempo per tutti in cui sarà manifesta e rivelata
all'umanità di ogni generazione di cosa e chi siete
realmente; anche ciò che è stato vissuto e detto nella
profondità più nascosta sia nel bene che nel male, per cui
dinanzi al Signore Onnipotente, dinanzi alla sua Luce
cadranno tutte le maschere: i buoni si riveleranno dai
cattivi, i pii dai malvagi, i Santi dai dannati.
In Cielo l'opera della vostra luce vi segue e vi ricopre per
l'eternità. Ciò che di buono avrete fatto sarà stampato e
visibile a tutti: le luci dei Beati si congiungeranno al
Sole di Dio per magnificare e arricchire il chiarore
celestiale del Paradiso, per ricevere la maggiore bellezza e
gaudio. L'oscurità che avrete vissuto invece porterà
manifeste le opere cattive compiute, e una maggiore tenebra
e buio negli inferi vi getterà nell'infittirsi dell'oscurità
ad ulteriore sofferenza eterna.
Vivete la Luce! Venite a Me a ricevere Luce. Io sono il
Roveto ardente che brucia in un incendio di Fuoco che mai si
estingue; tanto più ve ne fate accanto e tanto più
acquisirete luce e calore per rivestire voi e i vostri
fratelli. Ovunque andrete sarete lucerne, piccoli falò che
illuminano ogni buio: al vostro passo ritorna il raggio del
mio Sole. Ti benedico".
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28 gennaio 2012
"Quanti miei Santi hanno passato il tunnel
dell'oscurità e le prove del combattimento con il diavolo!"
"Mia piccola Maria, Io sono già qui per aiutarti, e ti
confermo ciò che hai sentito durante la Santa Messa. Soffri
molto? Figlia mia, il demonio ti adombra e la tenebra non ti
fa vedere spiraglio di luce, ma questo si fa crescita anche
se tu fai fatica a salire! Il Signore Iddio usa anche le
prove del nemico per trarne il bene perché esse divengano
scala per lo spirito.
Il Vangelo di stasera lo conferma: dinanzi al mio
Insegnamento, dato con autorità, il demonio si rivela e
grida: "Cosa vuoi Tu da noi? Io so chi sei: il Figlio di
Dio! Vuoi rovinarci…?". "Taci!", gli intimo, e il mio ordine
diviene causa per la liberazione della creatura che possiede
e testimonianza per molti alla fede. Quanti miei Santi hanno
passato il tunnel dell'oscurità e le prove del combattimento
con il diavolo con forti grida di aiuto verso di Me!
Giacobbe lotta tutta la notte contro Dio, Giobbe si pone in
giudizio, domanda e si pone in discussione con il suo
Creatore, ma il Signore Iddio non si scandalizza di ciò: si
pone accanto per aiutarli. É la fase che conduce, tramite
l'oscurità e la rivolta alla ricerca della Verità e alla
crescita da uno stadio che passa dal dolore all'accettazione
dell'Amore. Ti benedico".
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30 gennaio 2012
"Tutti i sacerdoti dovrebbero essere preparati
al Ministero
di liberazione, fare esorcismi"
"Mia piccola Maria, É scesa la pace nel tuo cuore? Ecco Io
non t'abbandono mai, figlia mia, rimani fissa al mio
sguardo, non guardarti intorno, non fermarti a vedere il
cattivo comportamento o nei sacerdoti o nei cristiani poiché
ciò ti arreca sfiducia e scoraggiamento, guarda solo a Me ed
affidami ogni cosa.
Stasera nel Vangelo Io incontro il posseduto da una legione
di diavoli: egli grida di dolore giorno e notte nel tormento
tra i sepolcri; nemmeno le catene lo tengono fermo e si
spezzano. Io stesso intervengo alla sua liberazione; e
questo perché solo Iddio poteva liberarlo? No, figli miei,
non c'era preghiera verso il Padre Onnipotente per lui; era
rimasto solo il lumicino delle suppliche di sua madre e su
di essa Io sono intervenuto.
Oggi la situazione è molto più grave…! Se sapeste quanti
posseduti nel mondo, mentre molti, e anche della Chiesa,
spesso dicono che sono di poco numero. La maggior parte poi
sono vessati, attaccati, plagiati dal demonio che penetra
nella mente e provoca molte delle malattie mentali che sono
proprio di sua origine: quante depressioni, istigazioni al
suicidio, ossessioni, ecc… La Chiesa poco pratica il
Ministero di liberazione, poco attua una più forte difesa, e
i diavoli continuano, poco disturbati, nei loro tormenti.
Queste anime gridano nel loro spirito, sono prigioniere di
catene che non si spezzano.
Poveri, figli miei!... Se sapeste quanto è dura questa croce
e così incompresa! Si dovrebbero eleggere molti più
esorcisti: ce n'è un bisogno enorme in questi tempi in cui
non c'è quasi realtà non toccata dalle zampate del leone
ruggente, che si nutre delle debolezze degli uomini. Il suo
male è simile ad un gas invisibile che penetra nella mente e
la sconvolge e ne porta l'intero suo avvelenamento.
Tutti i sacerdoti dovrebbero essere preparati al Ministero
di liberazione, fare esorcismi, celebrare Sante Messa con
questo intento. Formare Gruppi di preghiera per queste
povere anime e porre ad ogni penitente nella Confessione
l'olio santo che non serve solo per i moribondi o le
guarigioni fisiche, ma particolarmente per quelle dello
spirito e la liberazione dalle influenze maligne. Quanti ne
verrebbero liberati ! Invitare ad usare i sacramentali e gli
oggetti benedetti, e benedire ogni creatura e luogo. Poco si
fa, poco si pratica, e si pone tutto ciò ad un retaggio
medioevale e alla sola cura umana che spesso non porta
beneficio.
Questi poveri figli spesso vivono la conseguenza del proprio
peccato per essere così invasati dal male, ma è anche vero
che spesso ci sono innocenti che vivono una vita di questo
tormento in espiazione e santità. Io cerco ogni varco per
poterli liberare e guarire, ma c'è bisogno della vostra
preghiera e della vostra carità. Gli adepti del diavolo
invece sono per lo più lasciati liberi nelle loro facoltà
fisiche perché possano agire più liberamente per diffondere
il suo regno malvagio, questi non si porranno in conversione
e ciò purtroppo difficilmente si attua: andranno
direttamente agli inferi. Mentre i poveri insidiati dal
demonio, se gridano a Me il loro tormento e chiedono il mio
aiuto, di certo li condurrò in Cielo. Ti benedico".
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31 gennaio 2012
"Pregate e fate ricorso per tutti i giovani
alla Beata
Vergine e a San Giovanni Bosco
il cui compito non ha termine
per i ragazzi"
"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra il mio San
Giovani Bosco, uomo fattosi Santo in mezzo a traversie e
tribolazioni. Egli, illuminato dallo Spirito Santo, offre i
suoi doni, le sue capacità interamente al servizio di Dio
per i giovani. É la porta che apre la visione al mondo
giovanile che dalla sua Opera si dipartirà nei secoli a
venire, in un tempo, il suo, in cui la tenera età, i
fanciulli, i giovani, come anche le donne, sono tenuti in
scarsa considerazione, abbandonati a sé stessi, sottoposti
ad ogni forma di ingiustizia e violenza, al degrado morale,
poiché è l'anello debole della società e solo quando il
giovane si farà adulto e in questo stato di crescita capace
e autorevole sicché potrà disporre di mezzi, acquisterà
rispetto.
San Giovanni vede tutto questo e ne prova grande compassione
e ribalta la visione dell'uomo che ha valore dalla più
tenera età, in quanto creatura di Dio che deve evolversi
nella crescita del suo amore, che va però educata ed
assistita. Egli apre la porta al rispetto del fanciullo che
va educato in una pedagogia di amore, fiducia e prevenzione
ancor prima dell'intervento punitivo, impostata e fecondata
con una vita spirituale vissuta. Giovanni fonda la sua
Congregazione che avrà per compito l'educazione dei giovani
improntandola e finalizzandola alla loro salvezza spirituale
e morale e al senso del dovere al proprio sostentamento che
sono le radici di ogni creatura. Dove trova Giovanni la
forza e la capacità di fare tanto? Nell'orazione profonda e
nella devozione tenerissima alla Vergine Madre.
Oggi Giovanni guarda dal Cielo i suoi figli e si rammarica,
dato che se in alcuni Paesi poveri ancora c'è il ricorso
alla sussistenza e all'aiuto materiale ai ragazzi poco si fa
ricorso a ciò che egli ha vissuto e lasciato come testamento
spirituale e cioè: l'educazione all'amore divino. E in
questi vostri Paesi dell'occidente ove non manca il
fabbisogno materiale e l'educazione alla cultura, scarseggia
e poco ci si occupa dell'irradiare di una vita spirituale in
un mondo in cui i giovani muoiono nell'anima e nel degrado
morale.
Pregate e fate ricorso per tutti i giovani alla Beata
Vergine e a San Giovanni Bosco il cui compito non ha termine
per i ragazzi. Egli prega ed accudisce dando luce e
sostegno. Ti benedico". |
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