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Ave Maria!
1 marzo 2009
"La Chiesa poco conosce il
mio deserto, e poco lo medita"
"Veramente la mia Chiesa poco conosce il mio deserto e poco
lo medita, anche se esso è fonte di meriti infiniti. Le mie
sofferenze sono state atroci, dato che l'inferno stesso mi
si è scagliato contro, tentandomi. Là ho vissuto tutte le
tentazioni, di tutti i tempi e di ogni generazione. Le ho
vissute per voi: le ho combattute e vinte per voi!
Satana Mi ha tentato fisicamente, moralmente e nello
spirito. Fisicamente, colpendo e lacerando il mio corpo;
moralmente nel gridare: "Ma chi te lo fa fare di soffrire e
salvare gli uomini! Guarda quello che ti faranno!…", e mi
poneva innanzi le intere nefandezze e le perversioni, il
disamore umano. Satana mi ha tentato nello spirito,
ponendomi in un deserto interiore: secco, aspro, duro,
dandomi suggestioni alla mente, cercando di voler deformare
il pensiero nella sua verità, con tutta la sua potenza di
male e gridando: "Vedi: il Padre ti ha abbandonato, non
risponde alla tua preghiera, t'ha lasciato solo a te
stesso!". Solo il Padre, e il mio Cuore, conosce la pienezza
della realtà vissuta!
La Madre in parte, per quanto la sua natura umana poteva. Ma
si è posta in orazione incessante, aiutandomi e sostenendo
il mio dolore, chiedendo che il male si riversasse su di Lei
per alleggerirne il peso, e la sua casa si è riempita di
terrore e di ombre oscure e terrificanti, che l'hanno
insidiata e fatta soffrire. La Madonna si è posta in
combattimento, e ha vinto. Per questo è chiamata "Maria,
Terrore dei demòni", perché Maria non è solo l'Immacolata
Concezione, Colei che è esente dal peccato. É anche Colei
che l'ha combattuto. Ella si è posta in lotta con satana, e
ha sempre vinto.
In questo tempo di quaresima la Chiesa deve mettersi in
lutto, in ginocchio e piangere, meditando i miei dolori e i
propri peccati. Ciò le è di preparazione alla Santa Pasqua.
Ciò che hai provato è vero. Io non accolgo, in tutti i
cammini, in questo tempo di quaresima, i canti, i giubili,
le grida di lode e gioia. Gioireste voi dinanzi ad un vostro
caro che è immerso negli spasimi, e geme? Cosa servono
questi balli intorno all'altare? Ballereste intorno al
letto di morte di un vostro famigliare? Sto morendo, o sono
appena morto, e voi ballate. Ma sono stato appena deposto
nelle braccia di mia Madre, che sta piangendo… non
dissacrate il suo dolore! É il tempo di meditare la Santa
Passione, i miei dolori. É facile giubilare nella
Risurrezione. Essa è bella, radiosa, libera, ma costa
sforzo! Ed Io ve l'ho ottenuta nella Santa Passione,
violentandomi e facendo violenza totale alla mia umanità,
rinnegandomi. Fate meditazione di ciò, ponetevi in
ginocchio, pensate al dolore che i vostri peccati mi hanno
arrecato, piangete! I miei dolori sono la vostra rinascita e
vi saranno di sostegno e consolazione nella vostra di
Passione; vi preparano a vivere veramente e santamente la
Risurrezione con tutto il suo frutto. Ti benedico".
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3 marzo 2009
"Nei primi tempi queste suore mi onoravano"
"…Queste suore non corrispondono più ai miei desideri e a
quelli del loro Padre Fondatore. Poco s'intrattengono nella
preghiera, e tra di loro ci sono molte rivalità, gelosie e
contrasti. Sono chiamate ad onorare, riparare, lavare,
carezzare, consolare il mio Volto, così imbrattato di melma,
fango, sputi, sangue, e che viene lasciato così senza essere
lavato, onorato, e resta sporco e solo. Nei primi tempi
queste suore mi onoravano e riparavano al mio Volto Santo
con preghiere, adorazioni, l'offerta della propria vita, nel
dare sollievo alle membra sofferenti dei fratelli nei quali
Io sono. Ora non è più così. Viene data priorità a
tutt'altro e alle molte attività.
Io dico: date priorità all'Amore, alla riparazione, e poi al
resto. Date le tante incombenze pratiche ai laici, a persone
addette per sgravare le suore di questi compiti e dedicarsi
a ciò che Dio ha desiderio e vuole in questa Congregazione.
Le suore vivano l'interiorità, la spiritualità e l'incontro
con Me, a ritornare alle origini… Si ritorni con urgenza ad
onorarmi, a riparare! Lo richiedo con urgenza.".
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4 marzo 2009
"La nuova Ester è la Madonna"
"Mia piccola Maria, tu gemi per l'abbandono dei tuoi figli.
Sapessi quanto il mio Cuore soffre e geme per l'abbandono
della maggior parte dei miei figli, di una intera umanità
che non mi riconosce più per Padre, e né più come suo
Creatore, dato che questa umanità non prega più.
Stasera la Parola vi annunzia Ester, intrepida, coraggiosa,
che intercede presso il re per la difesa del suo popolo, e
sa che si rivolge a chi può farle perdere la vita; ma chi dà
ad Ester tanta forza se non la preghiera a Dio Padre? La
Nuova Ester è la Madonna, l'Orante che si pone ad
intercedere presso Dio per l'umanità. Ella stessa si pone
innanzi al popolo, a sua difesa, combatte contro il nemico,
e chiama tutti a farsi come Ester e divenire anime oranti.
Solo nella preghiera voi vi fate intrepidi, combattete per
la Verità contro il male. La preghiera viene sempre accolta
ed esaudita, se giusta, se nella volontà di Dio, ma ha il
suo tempo di maturazione.
Cosa dico Io nel Vangelo: "…e se mi chiedete un pesce o un
pane, vi darò una serpe o una pietra?". Così la preghiera
scende come manna nello spirito, scende e s'irradia in voi;
vi nutre e vi forma, vi dona gli ingredienti giusti, che
occorrono a ciascuno per alimentarsi nello spirito, e
condurvi a santità. Vi dà ciò che occorre: le armi, la
potenzialità per affrontare le varie situazioni della vita
che vi si presentano.
La preghiera è simile a un frutto che deve giungere a
maturazione: è già presente quando inizia dal nocciolo, ma
ha bisogno di tempo per far sì che intorno si formi la
polpa, la buccia, e il frutto sia pronto per essere
mangiato. É simile alla medicina che già cura, ma ha bisogno
dell'intera terapia: che la cura sia completa per guarire.
Pregate, pregate! Se pregate riconoscerete Dio per Padre, la
Madonna per Madre e il Cielo per la vostra casa. Ed Io vi
porrò, vi stamperò, chiudendovi nel tesoro del mio Cuore
come gemme preziose. Ti benedico".
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5 marzo 2009
"Questa generazione è più perversa e malvagia…
per questo si avvicina il tempo della falce"
"…Non è bene che queste suore comprino questa villa. A che
pro? Siano aiutate queste figlie a crescer maggiormente
nello spirito. Io crescevo e vivevo in una casa disadorna,
povera, eppure in Noi viveva la Luce della ricchezza di Dio.
Quante Congregazioni religiose, per adornarsi della bellezza
esteriore delle loro case, occupandosi ad essa, hanno perso
l'interiorità. Per l'apparenza hanno perso lo spirito. E il
mio Cuore com'è angosciato, e geme!
Oggi la mia Parola vi annunzia il pentimento di Ninive.
Grande era il suo peccato e la sua malvagità, ma dinanzi al
mio avvertimento, si è ravveduta. Hanno creduto alla mia
Parola, ed hanno fatto penitenza. Dinanzi alla conversione
il Signore perdona, ed ha largamente perdonato.
Questa generazione è più perversa e malvagia, ancor più
grande è il suo peccato; ma non crede alla mia Parola, e non
piega né il capo, né le ginocchia, sbandierando il suo
peccato, il suo orgoglio contro Dio. Il vostro Dio è
disponibile, se vedesse il pentimento e il ravvedimento;
ancora nella sua misericordia, pur dinanzi a tanto male
compiuto, dà il perdono e dà possibilità di nuova vita, però
non vede ginocchia piegate, ma cuori duri che non credono, e
deridono il mio insegnamento. Non è stato ascoltato il grido
accorato di mia Madre, che molto ha richiamato questa
generazione alla preghiera e alla conversione. Per questo si
avvicina il tempo della falce, con il quale verrà falciata
l'erba secca, che invade la terra, poiché sia tagliata e
posta a bruciare, lasciando così le tenere piantine, e
l'erba ancora verde, possa germogliare, crescere e aver
spazio per rinverdire la terra. Ti benedico".
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6 marzo 2009
"La Via Crucis è una pia pratica che molto mi
consola"
"Oggi è il primo venerdì, ed è giorno che ricorda il mio
divin Cuore. É il primo venerdì di quaresima, e ciò vi
indica il mio Cuore squarciato, ferito dal dolore recato
dagli uomini, che richiede riparazione. La Via Crucis è una
pia pratica che molto mi consola, ma richiedo che essa sia
vissuta con emozione, compassione ai miei dolori,
partecipazione alla mia sofferenza. Solo così voi ne sanate
le piaghe. Molti dicono che curare i fratelli sofferenti,
curando loro, viene riparato e consolato il Cuore di Cristo,
il suo corpo piagato. Ed è vero. Ma chi può dire che questa
assistenza nasca da un amore puro, disinteressato, vero?
Solo quando si entra nella profondità, nella partecipazione
dei miei dolori, voi già sanate, prima il mio Cuore e dando
balsamo a Me, voi già curate e date ristoro e guarigione ai
cuori affranti dei vostri fratelli, e poi siete capaci di
essere angeli consolatori, i cirenei che sostengono con
amore autentico il dolore altrui.
Il peccato di questo tempo è l'egoismo, la chiusura in se
stessi, il badare solo alle proprie cose, ad avere un cuore
duro che non ha compassione, non partecipa, non condivide.
Per questo vi indico la via della Madonna. Consacratevi al
Cuore di Maria: Lei sensibilizzerà il vostro, lo renderà
duttile, morbido. Vi donerà i suoi sentimenti perché siate
capaci di onorare, comprendere e amare il mio Cuore
crocifisso. Andate dalla Madonna! Lei vi farà entrare
nell'intimità del mio Cuore, vi farà vivere al suo centro.
Ti benedico".
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7 marzo 2009
"Oggi le tenebre cercano ovunque di ricoprire
la mia Luce"
"Io sono la Luce, che si manifesta alla Chiesa e
all'umanità. Sono la Luce che indica la Via all'uomo verso
la Patria celeste. Sono la Luce che gli motiva la vera
felicità. Sono la Luce, perché sono la Verità, la
Trasparenza, l'Innocenza, il Chiarore; ma ciò che è
acquisito per natura in Dio, l'uomo lo deve conquistare con
la sua passione, con il Sacrificio della vita, con la
sofferenza, che lava dalle scorie del peccato, che libera
dal male. E, nel superamento di sé, cresce, evolve; l'anima
sua si fa radiosa, pura: si trasfigura in Dio.
Oggi le tenebre cercano ovunque di ricoprire la mia Luce. Il
demonio oscura e cerca di coprire, con il suo velo malefico,
pure la mia Persona agli uomini, e non farne così vedere la
Luce. Per questo Io dico: pregate, pregate! Nella preghiera
voi acquistate quel filo di Luce, che fa trasparire, pur
nelle coltri del mondo, la Luce del mio sguardo, che
penetra, e poi: occhi negli occhi, potete guardarmi,
contemplarmi, amarmi.
In questo sguardo voi ricevete, assorbite, siete irradiati
della mia Luce, che trapassa nelle vostre anime, e voi vi
fate così trasfigurati e trasfiguratori, poiché come luci
accese, che di Me portano significato, voi date, spargete la
mia Luce; e chi vi si pone accanto, la riceve. Chi sono
coloro che, più degli altri, devono essere portatori di
Luce, se non i miei sacerdoti? Per questo li tengo presso di
Me, cerco di portarli verso l'alto, alle cose di Dio, per
trasfigurarli.
Perché nella mia Trasfigurazione appare Mosè ed Elia? Per
manifestare particolarmente ai miei sacerdoti che
nell'ubbidienza, nella fedeltà alla Legge e nel Fuoco
dell'Amore di Dio, nel Fuoco dello Spirito Santo nel quale
dovete vivere nella vita, voi vi liberate dalle scorie, vi
purificate, vengono bruciati i peccati, e vi elevate verso
la bellezza e la santità del Cielo. Ti benedico".
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8 marzo 2009
"Ecco Io mi trasfiguro e scendo dal Tabor"
"Mia piccola Maria, ti sto portando sul monte come Giovanni,
Giacomo e Pietro. Io ti porto sul monte per incontrarti,
perché tu abbia con Me un dolce colloquio, l'intimità della
mia presenza, che ti fonda al tuo Signore.
A cosa sono serviti tutti questi miei discorsi, di anni, se
non per condurti poi sul monte Tabor? Proprio per far sì che
ti ritempri, ti fortifichi e, rinvigorita della mia
presenza, tu scenda poi a Gerusalemme per vivere la tua
Passione, senza aver paura, ma come offerta, un dono
d'amore.
Pure ai miei Apostoli ho parlato prima, per anni, e poi li
ho fatti salire sul monte perché Io mi manifestassi nella
mia Essenza divina, ed essi ne riportassero un segno
tangibile, che fosse fortezza e sostegno nel tempo del loro
dolore. Ecco, Io mi trasfiguro e scendo dal Tabor, dato che
sono Io che vado a soffrire per voi la Passione; ma ora è
richiesta la vostra, figlia mia. A tutti ne è richiesta, ma
particolarmente a coloro che si sono uniti nella mia
intimità, che hanno goduto della mia partecipazione e
confidenza, sono chiamati a condividere anche la mia
crocifissione.
La vostra Passione vi rende divini. La sofferenza, con le
lacrime che versate, vi lava, vi toglie le ombre, dà luce
alle tenebre, vi ridona e vi rende visibile il Volto,
l'Immagine, che il Padre vi ha dato a sua somiglianza, così
vi rivela la vostra figliolanza, e potete salire sul monte
dei Cieli, ove abiterete, da eredi, nella proprietà, nelle
altezze per sempre. E qui godrete la visione beatifica di
Dio nella sua Gloria, nella sua bellezza, nella sua gioia,
per l'eternità. Ti benedico".
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10 marzo 2009
"Di' a tutti che non è bene evocare i defunti,
i Santi…"
"Mia piccola Maria, questa sofferenza, è un po' di deserto,
che offri in questo tempo di quaresima. Ma giunge poi la
risurrezione… Il demonio divide, ma la preghiera, la
sofferenza, l'amore, riallacciano, rinsaldano i vincoli
santi che vengono spezzati.
La Parola stasera vi chiama a conversione. La quaresima è
tempo di sceglier Dio, di fare una scelta vera, di
abbandonare la via del male e di accogliere la via del bene,
la via del mio insegnamento, che è bene, è vita. E chi si
volge a Me, e mi segue, vivrà di bene e di vita vera. Chi mi
volta le spalle andrà verso la morte, in questo mondo che
uccide.
Come convertirsi? Accogliendo la sofferenze, che gli eventi
vi presentano, prendendoli nella pace in voi; nel vivere la
preghiera; nell'essere umili ed avere un cuore piccolo,
vero, autentico. Guardatevi bene da quelli che sfoggiano sé
stessi, che mettono in mostra le loro persone e le loro
opere buone, anche nella chiesa. Essi non sono in Me, non
seguono il mio insegnamento.
Per ciò che la tua preghiera chiede, Io ti dico: non è bene
chiedere continuamente a Me ogni interrogazione e averne la
risposta; vi può entrare la coda del maligno; voi dovete
vivere di fede pura, vera, che viene saggiata dalle prove e
dalle scelte che voi stessi dovete fare nella vita. Deponete
nella preghiera, dinanzi a Dio, ed Egli saprà quando e come
rispondere.
Di' a tutti che non è bene evocare i defunti, i Santi,
richiedere la loro presenza in mezzo a voi, dato che ciò
nasce da un principio egoistico: è l'uomo che richiede per
sé, per la sua volontà e per i suoi desideri; e i defunti e
i Santi non vengono da ciò che nasce già dal male, dal
peccato, ma vi risponde solo chi ne fa parte. Non
richiamate, con la mente, evocando con desiderio, e con
richiami continui, anime che sono lontano a voi, per
riaverne la vicinanza e siano protese a voi. Non fate ipnosi
o analisi del profondo: ciò non è nel mio insegnamento in
quanto: un'altra mente, un altro pensiero, un altro spirito
vi penetra e pone se stesso in voi, e la sua volontà
subentra alla vostra libertà '.
Pregate, pregate, e con il cuore. E deponete tutto dinanzi
al Signore. Lo Spirito Santo che è libero, agisce e soffia
dove vuole, e quando vuole. Egli sa come ricorrere e darvi
risposta. Ti benedico".
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12 marzo 2009
"Il purgatorio è un luogo che è in comunione
con il Cielo"
"Mia piccola Maria, … Ti dico che …. è in Purgatorio, e molto
sollievo riceve dalla preghiera. Molto ha sofferto con la
malattia e molto l'ha purificata, ma deve fare ancora un
tratto di strada per giungere in Paradiso. Vedi: il
Purgatorio è un luogo che è in comunione con il Cielo, non
come l'inferno, che è un luogo che non ha ritorno, e rimane
chiuso per l'eternità. Così come non potrà mai cambiare
satana, né i dannati: la sentenza è già stata data, e rimane
immutabile. Essi non cambieranno mai per il bene, per cui
non c'è incontro tra l'inferno e il Cielo: sono agli
opposti, contrari nella loro essenza, e non possono avere
nessun punto in comune, nessuna comunione.
Di questo vi parla la parabola di stasera. Poveri quegli
uomini che, simili ad Epulone, si sono disinteressati di
Dio, ed hanno lasciato fuori delle loro case i fratelli a
soffrire, gemere, mentre loro banchettavano e riempivano se
stessi. Le realtà si ribalteranno: quelli che hanno
sofferto, come cani scacciati, saranno i Lazzaro che
godranno per sempre, e gli epuloni, di tutti i tempi,
immersi nei tormenti terribili del buio eterno.
In Purgatorio c'è comunicazione con il Paradiso; per quanto
luogo di dolore e di pena, è pieno di speranza e di
preghiera. I Santi vanno a trovare le anime purganti per
allietarle. I loro Angeli custodi sono loro accanto,
presenti e visibili, per dare coraggio. La Madonna viene
spesso per dare fiducia e infondere loro la crescita
nell'Amore di Dio; e nei giorni di celebrazione, a Lei
dedicati, Ella viene ad aprire la cataratte, le porte del
Purgatorio, e a far uscire schiere di anime, per portarle in
Cielo. Anche il Cuore di Gesù viene a consolare, e nei
giorni di solennità: Gesù, Maestoso, viene con la sua
Persona, ad aprire le prigioni, e con la Madre, porta,
volando su, innumerevoli anime all'eterno godere.
Il filo conduttore, il cordone che lega, è la preghiera che
unisce il Purgatorio al Cielo, il Cielo al Purgatorio, la
terra al Purgatorio, ed essi a voi. Fatevi amici le anime
purganti, e pregate per loro. Esse conoscono le vostre
vicende umane, con le vostre gioie e i vostri dolori. Esse
sono partecipi e vi vengono in soccorso: vi proteggono, vi
difendono da molti mali. Ti benedico".
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13 marzo 2009
"La maggior parte della moltitudine non
prega…"
"Figlia mia, guarda a Me, fissa Me! Tu mi dimentichi, per
questo tanto timore. Questi incidenti nella tua casa sono
dispetti del nemico; Io ti aiuto però a sistemare, e a te
essi donano la virtù della pazienza provata. Io ti recingo,
tutt'intorno, come la siepe di cui oggi parla il mio
Vangelo. Sei la vigna, che Io circondo e curo. Io ci sono.
Tu dici: perché allora questi profeti, che il Padre manda
alla vigilanza della vigna, vengono uccisi?
Sono i predestinati, coloro che si fanno pane per sfamare,
che si fanno concime per nutrire, sangue per irrorarne la
terra. La loro storia è già predestinata dal Padre per
questa missione di salvezza. Il loro operare, la loro
offerta permette che i filari si distendano, crescano, che i
tralci riprendano vita. E perché uccisi? Figlia mia, la mia
vigna non volge lo sguardo al sole, non prega, e ciò
permette che i vermi la invadano, i parassiti la devastino:
che sono i nemici, i diavoli, che vogliono distruggerla. La
preghiera è il mio richiamo, è la difesa, il baluardo, che
recinge e difende.
E la maggior parte della moltitudine non prega, l'umanità
rimane indifferente, sonnecchia, ed è fortemente
responsabile di questa invasione del male. Ci sono però, in
tutti i tempi, gli eroi, i santi, i combattenti che vengono
chiamati da Dio; e, in suo Nome, vengono a combattere contro
i diavoli, che hanno invaso la vigna. Essi sanno che
dovranno dare la vita. Il loro pianto, il loro sangue fa
fuggire i nemici; ciò dà possibilità alla vigna di
riprendere vigore, che si perpetui con il suo frutto, e che
il Regno di Dio continui e viva. Ed è ciò che accadrà in
questo tempo. Ti benedico".
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15 marzo 2009
"Tra le grida, o il ciarlare, non c'è più
rispetto per la sacralità del luogo"
"Mia piccola Maria, è pena che ti è richiesta in questa
quaresima. Il demonio oscura la mente, il pensiero e il
cuore dei tuoi figli. Toglie loro la luce, ma… giunge la
risurrezione! Abbi pazienza in questo tempo, poi vedrai
esaudito ciò che ti ho predetto. É pena, figlia, è penitenza
per la quaresima. Io ti uso come una cordicella, una piccola
frusta per cacciare i mercanti dal tempio; non le persone,
ma il male, che c'è in essi.
Ecco, la mia Chiesa mi baratta; è divenuta un commercio con
il compromesso del mondo, ancor più che ai miei tempi, è
divenuto il mercato: non c'è più sacro silenzio, dovuto alla
Dimora di Dio, dove invece, molto spesso, il Signore ne è
l'ospite bistrattato. Tra le grida, o il ciarlare, non c'è
più rispetto alla sacralità del luogo, che si fa così un
mercato.
I sacerdoti, per timore o rispetto umano, non richiamano i
fedeli ad un vestimento decoroso, e se eventualmente si
ostinano a comportarsi così, non hanno il coraggio di
cacciarli dalla chiesa, come ho fatto Io nel tempio. L'ho
fatto per amore, per lo zelo che mi divora per la mia Casa.
Non c'è il sacro silenzio alla Comunione, ove, ricevendo il
Signore, dovete essere in intima comunione e dialogo d'amore
con Lui. Sono ricevuto e già dimenticato.
C'è commercio con i sacerdoti e vescovi, che per
sovvenzioni, lasciti, e danaro vario, pur per fini buoni,
lasciano che il mondo entri nella Chiesa, a discapito della
Verità, che viene oscurata, inquinata. Io uso le mie anime
amanti, come te, uso la loro sofferenza e ne faccio fruste,
cordicelle per cacciare il male in essa, per far sì che le
anime, entrando, trovino il silenzio, il respiro di Dio, il
suo alito santo, che permette di comprendere la Legge di Dio
nella sua Luce, che è trasparenza, e che và vissuta senza
compromessi, senza condizionamenti, nella sua integrità,
perché porti pace, ordine, equilibrio nella vita delle
creature. Ricorda: Io sono con te! Ti benedico".
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16 marzo 2009
"Ogni profeta nella sua casa non è compreso"
"Mia piccola Maria, sì che ti perdono. Ma vai alla fonte
della mia misericordia per lavarti da quelle ombre che ti
hanno adombrato l'anima, che non è bene che ci siano, e che
Io non voglio nell'anima di una mia sposa, che deve essere
radiosa. Ciò che ti ho detto sulla tua famiglia, i tuoi
figli, si compie, si trasfigureranno. Tanta pena e preghiera
non può che portare il suo frutto.
Ogni profeta nella sua casa non è compreso. Il profeta è
colui che annuncia la salvezza, è il portatore della
salvezza. Egli viene per proclamare la Verità e l'adesione
ad essa nel ravvedimento. Per questo gli uomini spesso li
rifiutano, li deridono, li uccidono. Anche ai miei tempi,
tra i miei concittadini, non sono riconosciuto come Profeta
che porta la salvezza. Io vengo ad essi per richiamare
all'obbedienza della Legge di Dio e alla Fede. Io svelo le
loro opere, che sono opere di peccato. Perché se no cercare
di uccidermi? Richiamo con la sacra Parola, e ricordo che
solo un lebbroso, Naaman, ai tempi di Eliseo, viene sanato;
e solo una vedova, ai tempi di Elia, viene assistita, in
mezzo a tanti lebbrosi o poveri; e ciò perché, pur in mezzo
a tentennamenti, essi hanno ubbidito, e hanno avuto quel po'
di fede che ha permesso al Signore di operare. Iddio vuole
sempre aiutare, assistere, curare, ma ha bisogno di
ubbidienza ai suoi Comandamenti, e la fede. Ma questa
umanità è divenuta sorda, cieca, e dura di cuore, incapace
di riconoscere la salvezza e l'Autore di chi ve l'ha
offerta, Gesù Cristo.
Perché il cuore degli uomini si è fatto così duro? Ha scelto
il peccato, le opere della carne. Lo spirito del male lo ha
rivestito, e ha indurito il cuore. Se Io tornassi e dicessi
che poche parole, verrei messo a tacere, e mille volte di
nuovo crocifisso. Il mio grido si è elevato alto sulla
terra, la voce di mia Madre ancora chiama i figli, ma gli
uomini non ascoltano. Non basterà il sangue dei miei piccoli
a testimoniare la Verità; ci vorrà il Fuoco dello Spirito
Santo, che scenderà sul mondo, sull'umanità, per liberare
dallo spirito del male, che si è intessuto, possedendo nelle
menti e nei cuori. Lo Spirito Santo farà sì che l'umanità
possa tornare alle origini della salvezza, alla riconoscenza
della salvezza, che è Cristo Signore. Ti benedico".
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17 marzo 2009
"Questi odi, questa guerre, vengono dalla
mancanza di perdono"
"Mia piccola Maria, sii fiduciosa e scrivi. Io vengo come
segno tangibile ad attestare che ci sono. Non sono un Dio
distante, ma vivo in mezzo a voi. Vengo a comunicare il mio
pensiero, i sentimenti del mio Cuore perché, conoscendoli,
mi amiate. Lo so: il pensiero dell'uomo è lontano dal mio;
ma proprio venendone a conoscenza e amandolo, l'uomo si
fonde ad esso, lo partecipa, lo fa suo, e comprende che è
Verità, che è buono, che conduce a Dio.
La mia Parola stasera vi richiama al perdono in un tempo
che, come non mai, c'è odio, rancore; vengono sobillate
ovunque guerre, e non solo tra le nazioni, ma la guerra vive
nei cuori umani, che non hanno riposo giorno e notte. Questi
odi, queste guerre, vengono dalla mancanza di perdono, quel
perdono che solo è medicina e cura, che risana, e dà pace.
Ci sono perdoni che non vengono dati che per cose futili:
per orgoglio o per primeggiare; e che hanno magari dato
grandi sofferenze. A questi chiederò conto con più severità
al Giudizio.
Altri perdoni non dati, vengono da situazioni più gravi, più
dolorose, che il Signore comprende ed hanno bisogno di tempo
per essere dati e guarire. Ci vuole tempo, pazienza e
speranza. Il male ricevuto, anche fisico, penetra come un
cancro, che si dirama e infetta con il suo veleno lo
spirito. É simile ad una lama, che viene conficcata al
cuore. É ferita che rimane aperta e sanguinante. Come si può
far guarire da questo male se non con il perdono? Il perdono
cicatrizza le ferite; è una linfa che rigenera a nuova vita,
dà pace. Ma solo i santi, quelli che vivono già amalgamati
al mio Cuore, già preparati al mio cammino, sono capaci di
dare un immediato perdono. I più, per esserne capaci, devono
pregare per chiederne la grazia; devono meditare la mia
Santissima Passione e i miei atroci dolori. Devono guardare
al Cristo Crocifisso, e al suo perdono verso quelli che lo
uccidono. Meditino poi il perdono di mia Madre, che vede
trucidato il Figlio, dinanzi ai suoi occhi, e nel suo Cuore,
dilaniato da un oceano di dolore, Ella non ha mai inveito
contro, ma ha perdonato.
Sono stati questi perdoni che, uniti, hanno redento, hanno
generato una nuova Vita nel cuore degli uomini. Quando
saranno poi capaci di questo perdono, sentiranno
cicatrizzare le ferite, non più infette, ma sane: una nuova
linfa scorrere nel sangue, che li libera dal veleno, dal
tumore spirituale, per essere creature rinnovate, dato che
il perdono guarisce prima l'offeso. É beneficio primario per
essi, e poi raggiunge anche lo spirito di colui che ha fatto
loro del male.
Questi figli colpevoli, non crediate, pur a volte celando,
hanno dentro l'inferno; il male dato è il loro male che
accresce; è come un tarlo che corrode senza posa. Già vivono
in un inferno; il perdono, pur da lontano, li aiuta a
ritrovare la via che conduce a chiedere perdono, prima a
Dio, e poi ai fratelli, per tornare a vivere e fare atti di
riparazione, con atti di misericordia e carità per l'intera
propria esistenza. Ti benedico".
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18 marzo 2009
"Chi si confessa di non vivere quest'amore
d'adorazione continua?"
"Cosa può onorare maggiormente il Cuore di Gesù e il Cuore
di Maria, se non l'ubbidienza ai divini Comandi? Non basta
onorarli solo con il sentimento, se poi non c'è una vita
vissuta nell'obbedienza alla Legge del Signore. Come non
basta essere ligi ai Comandamenti, se poi non sono vissuti
nell'amore. Solo nell'amore essi sono vissuti nella Verità:
c'è il compimento, c'è la pienezza della loro adesione. A
volte si è accetti al alcuni Comandamenti e non ad altri, e
di solito si pensa a quelli rivolti al prossimo. E, come hai
già avvertito durante la Santa Messa, non si pensa ai primi
tre Comandamenti, che sono rivolti direttamente a Dio. Se
vissuti bene questi, naturalmente vengono vissuti tutti gli
altri, e rivestiti dell'amore di Dio.
Chi va a confessarsi, pentito e dice: io non amo Dio, Egli
non è così primario nella mia vita, non c'è questo amore
totale della mente, del cuore e di tutte le mie forze, Egli
è secondario alla mia persona? Chi va a confessare la
rivolta, la ribellione che ha contro il Padre, la condanna e
il giudizio verso di Lui, quando la sua volontà non aderisce
alla vostra? Chi confessa di non vivere quest'amore
d'adorazione continua, di quest'ardente desiderio di Dio
nell'Eucaristia, di questa ricerca di fusione intima e
comunione con il vostro Signore? Solo quando vivrete questi
primi Comandi, che è una legge d'amore, poiché nasce
dall'Amore, voi non trasgredirete gli altri.
Questa umanità, per una pretesa libertà, si è ribellata ai
Dettami di Dio, credendo di trovare la felicità, e si è
ritrovata in un precipizio di morte. Solo quando tornerà a
vivere i Comandamenti troverà la pace e la vita. Ecco, Io
prenderò il mio popolo, lo condurrò nel deserto, per
purificarlo; lo farò giungere in cammino, dinanzi al monte
Sinai, che è l'elevazione della vostra anima verso lo
Spirito. Lo farò incontrare innanzi al Roveto ardente, che è
lo Spirito Santo che, con i suoi raggi, timbrerà nel fuoco,
di nuovo, la Legge divina nel cuore degli uomini. Solo
allora essi potranno ritrovare il giusto percorso, che li
riporta alla terra promessa. Ti benedico".
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19 marzo 2009
"Giuseppe, in Paradiso, ancora si apparta,
quasi si nasconde…
Pregate e consacratevi a san Giuseppe!"
"Oggi il Paradiso guarda a Giuseppe. La Chiesa Lo celebra, e
molte sono le preghiere che giungono qui in suo onore.
Giuseppe in Paradiso ancora si apparta, ancora quasi si
nasconde, ancora vive della sua umiltà. É così grande
Giuseppe, e per questo è così umile. Tanta umiltà non può
che vivere nella grandezza della santità. Al suo passaggio,
tra i viali del Paradiso, anche i fiori s'inchinano, ed Egli
ne rimane confuso. Ah, quanto ho amato questo Padre! Quanto
mi è caro! Iddio ha trovato solo Giuseppe, l'uomo che
maggiormente porta impresso in sé i caratteri, i segni, che
sono più simili alla sua Paternità, e che egli ha vissuto in
pienezza, alla mia custodia, per l'intera vita.
Il silenzio di Giuseppe era il silenzio di Dio. La sua
operosità, la sua sollecitudine, la sua custodia era quella
di Dio. La sua difesa, la sua protezione, la sua umiltà
portava il segno di quella di Dio. Il cuore generoso di
Giuseppe…! Egli ha esercitato continuamente la carità, prima
all'interno della sua famiglia, cercando persino di
alleviare il lavoro alla Madonna, per lasciarle più tempo
per la preghiera; sapeva quanto la sua preghiera fosse
eccelsa e come ne avesse bisogno, e come ne necessitasse
l'umanità. Nei miei confronti, curandomi in un amore
profondo, e di un ardente adorazione nella mia Persona,
quando, dovendomi dare i vari dettami, mi si poneva prima in
ginocchio, chiedendomi perdono di osare, ma poi m'insegnava,
come il più premuroso dei padri. Da piccolo, quante volte mi
prendeva in braccio per far sì che Io prendessi il riposo.
Il suo Cuore generoso si esercitava tra i concittadini,
nella sua famiglia originaria, dando ciò che il ricavato del
lavoro poteva essere in eccesso, dando il suo lavoro
manuale, che era rinomato in lavori gratuiti, sempre pronto
al servizio, all'aiuto.
Per questo Io vi dico: consacratevi al mio Cuore divino,
consacratevi al Cuore Immacolato di Maria, ma consacratevi
anche al Cuore di Giuseppe. Egli stamperà nel vostro i suoi
sentimenti, le sue virtù. Consacrate le vostre famiglie a
Giuseppe, i vostri figli, la loro educazione. Egli se ne
prenderà cura, così come si è preso cura di Me. Consacrate
la vostra vita spirituale; Giuseppe, da Padre, ve la eleva
in una crescita costante nell'Amore di Dio. Consacrate la
vostra morte a Giuseppe. Pregatelo sovente, spesso. Affidate
a Lui il vostro transito: Egli vi accompagnerà nel dolce
sonno, per prendervi per mano, e introdurvi dinanzi al
Giudizio, di cui vi sarà Avvocato.
La Chiesa Egli la protegge, la difende, ne è il Patrono: Lo
ritrovate in Essa, accanto, in umile adorazione con gli
Angeli e con la Madonna, dinanzi a tutti i tabernacoli, ove,
sulla terra, il mio Cuore pulsa; ove è presente la mia
Persona, Giuseppe è lì e mi ama. Mi è sempre vicino, come
quando lo era nella mia esistenza terrena. AmateLo,
pregateLo! Voi non sapete quanti tesori di grazie si
ottengono da mio Padre Giuseppe. Ti benedico".
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20 marzo 2009
"Richiamo il mondo alla priorità dell'amore
santissimo di Dio"
"Mia piccola Maria, il tempo di quaresima è simile ad una
madre che attende un figlio lontano, di cui non sa se è
disperso, o se è ancora vivo. Lei prega, geme, soffre,
spera, ma è vigile nell'attesa, e guarda, nella speranza
viva, all'orizzonte, che torni. Quando giunge il dì di
vederlo, che da lontano sta ritornando a casa, …ecco il
grido di giubilo, che dalla porta si alza a giunge sino a
lui: il figlio che era perso, ritorna! É Risurrezione!
Richiamo il mondo al mio primo Comando, alla priorità
dell'Amore Santissimo di Dio, che è il vero amore. Egli è
Colui che vi ama sinceramente, che vuole il vostro bene, che
vuole darvi salvezza, partecipazione di Lui, donandovi la
sua essenza, farvi divini. Ciò è possibile se vivete il
primo Comando: ascolta, Israele, ascolta, popolo mio! Dato
che dall'ascolto nasce la conoscenza e in essa voi mi amate.
É il più importante dei Comandamenti, quello che vi apre e
vi conduce alla vita dello Spirito.
L'unico vero Signore dovete riconoscere: Egli è il vostro
Unico e vero Dio. E per questo dovete eliminare, tagliare i
tanti dèi della vostra vita, gli idoli di ogni genere, che
hanno innalzato voi sul trono di voi stessi, per farvi dio
nel vostro egoismo e nella vostra superbia. Solo
allontanandoli, estirpandoli dalla vostra persona, voi vi
fate poveri, bisognosi, e conoscerete la vostra miseria, i
vostri limiti umani, e così ricorrerete ad amare l'Unico
vero Dio.
"Con tutto il cuore": per far sì che sia un amore indiviso.
Viva di un amore totale che non dà i primi posti anche ad
affetti sani, nobili, che però finiscono per legarvi e
rendervi schiavi ad essi. Solo nell'amore primario e pieno
di Dio, che è santo, voi amate in santità.
"Con tutta la mente": perché il vostro pensiero sia
illuminato nella Sapienza del Cielo, e non venga così
inquinato dalla malsanità delle teorie del mondo, che satana
ispira per oscurare le mente: egli dal pensiero poi dissacra
il cuore.
"Con tutte le forze": poiché sarà una lotta, un
combattimento di sé per vivere l'integrità dell'amore del
Signore, che riempie e arricchisce la vostra umanità. In
cambio, figli, avrete Pace, Luce, Verità e parteciperete dei
doni celesti. Possederete i beni di Dio: avrete Dio! Ti
benedico".
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21 marzo 2009
"L'Incarnazione non è solo della Madonna, ma
di tutti gli uomini"
"Mia piccola Maria, Io ti sono presente ancor più che a te
stessa. Ti attiro e ti assorbo sempre più a Me, perché in te
si faccia carne la mia presenza. S'incarni la mia Persona,
avvenga questa incarnazione che non è solo della Madonna, ma
di tutti gli uomini. Tanto più l'anima si protrae a Me e
vivere di Me, tanto più avviene questa trasformazione; Io mi
fondo, mi unisco a lei, m'incarno, e diventa parte di Me; e
se non avviene nel fisico come è nella madre, avviene nello
spirito; e la sua mente vive il mio Pensiero; il suo sguardo
vede con gli occhi miei, le sue orecchie ascoltano la
Sapienza di Dio, la sua bocca parla con le mie parole, il
suo cuore vive dei miei sentimenti, il suo agire è l'opera
delle mie mani.
Nei Santi, nelle anime mie amanti, che giungono alla fusione
totale di quest'incarnazione, per quanto l'umano della
creatura possa, anche il corpo vive questa immedesimazione:
essa si fonde in Me, vive la mia sofferenza, i miei dolori e
può portare i segni visibili della mia Passione. Io prendo
anche corpo in loro. L'Incarnazione nella Madonna non è
avvenuta solo per i nove mesi nel Grembo, ove ho preso
Carne, ma è continuata nella sua Persona per l'intera
esistenza in una evoluzione continua e crescente
dell'adesione alla Volontà del Padre, nella fusione della
sua Essenza, della sua Essenza divina, in ogni sua
particella, dato che la sua Incarnazione doveva diventare
aiuto per l'Incarnazione dell'Amore di Dio negli uomini, il
Grembo, l'Utero, nel quale le creature possano andare a
formarsi a vivere l'Incarnazione con Cristo.
La Chiesa stasera lo annuncia, guardando la Croce. La Croce
è il segno di Cristo crocifisso, che ha sconfitto il nemico.
Ed Egli chiama ad alzare lo sguardo, a salire a Sé, come
durante il deserto Mosé ha innalzato il palo sul quale era
stato posto il serpente, dandogli il potere che al solo
sguardo guarisse il popolo dal veleno dei morsi dei
serpenti; così la Croce è il segno che porta in sé la
sconfitta del serpe, del diavolo, e chi la guarda vince. É
l'antidoto che risana dal suo veleno, che non può più
uccidervi. Così sanati, voi potete darvi completamente al
suo Amore, incarnandolo in voi. Non sarete più uomini per la
terra, ma per la gloria. Ti benedico".
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22 marzo 2009
"La legio Mariae è parte di Me"
"Mia piccola Maria, questo Movimento della Legio Mariae è
parte di Me. Loro sono la voce di mia Madre che ancora
s'innalza in preghiera verso il Cielo, sono le sue mani che
operano verso i sofferenti e che asciugano le loro lacrime,
sono i piedi che corrono per portare consolazione e
coraggio, che vanno per lenire i dolori dei malati: è ancora
la sua pena che abbraccia e accarezza il mio corpo
sofferente. Benedico questo Movimento, ed è mio desiderio
che si espanda ancor più nel mondo. Questi figli sono dei
conduttori, dei combattenti, per lo più donne, che operano
da combattenti nelle prove, nella vita, soprattutto nelle
famiglie, per attestare e difendere la propria fede.
La Madonna dona loro forza e vigore per sostenere la fede e
con essa riescono a trascinare e trasfonderla nelle famiglie
e su tante creature per cui pregano. Sono i combattenti,
l'esercito di Maria, alla quale Lei si pone innanzi e unisce
tutti i suoi consacrati per avanzare contro il male tra i
deserti della terra, perché al loro avanzare, tornino a
rinverdire. Sono quelli che continuano la loro marcia e
giungono al porto del mio Regno. Ti benedico".
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24 marzo 2009
"Dio Padre compie una nuova creazione nella
Madonna"
"…É la sera che preannuncia il grande giorno, il Giorno dei
giorni che cambia la storia e gli eventi dell'umanità. Dio
viene a farsi Uomo, a prendere Carne, perché fosse così più
profonda e intima la sua conoscenza, facesse Alleanza con
l'uomo, fosse Corpo che è riscatto, l'unico vero riscatto
del peccato umano, per far sì che le creature potessero di
nuovo entrare nel Regno dei cieli. Perché questo fosse
possibile ci voleva una creatura degna di accoglierLo, e Dio
Padre compie una nuova creazione nella Madonna, l'Aurora che
splende al grande Giorno, l'Alba radiosa che prepara e
precede il Sole maestoso in un essere umano perfetto, esente
da peccato, purissimo più delle acque terse delle sorgenti
di montagna, degna di dare Carni Immacolate al Verbo di Dio.
Questa fanciulla è Maria, che viene preparata ad essere
questa Madre: al suo sì, al suo consenso, all'annuncio del
Cielo, cambia la storia e cambiano gli eventi.
Dio viene a farsi Uomo perché l'uomo possa divenire Dio.
Ora, figli, è chiesto il vostro consenso, la vostra adesione
con il riscatto della vostra vita, del vostro corpo, di
tutto l'essere che deve essere intessuto, nutrito, rivestito
del sacrificio di Cristo. Per fare in modo che avvenga in
voi questa Incarnazione vi indico la Madonna; Lei che ha
incarnato l'Altissimo, dandoGli la sua Carne, aiuterà voi ad
incarnarLo. Ti benedico".
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25 marzo 2009
"Amate la Madonna, unitevi a Lei, consacratevi
a Maria!"
"In questo giorno solenne in cui la Chiesa di tutto il mondo
celebra il giorno dell'annunciazione e della mia
Incarnazione, questo momento è presente dinanzi allo sguardo
di tutto il Paradiso, è visibile a tutti i Beati. Essi
assistono il tempo realmente vissuto quando l'Arcangelo
Gabriele annuncia alla Madonna e Lei dona il suo Sì, il
consenso, e si vede lo Spirito che si posa sul suo Capo,
viene in Lei e vi prende dimora: avviene l'Incarnazione, lo
Spirito si fonde in Maria. …É come un'esplosione d'amore che
crea e si unisce alle sue Carni.
Ancor per disposizione divina l'Arcangelo Gabriele si pone
in ginocchio dinanzi alla Madonna e le chiede: "Vuoi essere
ancora Madre dei figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo,
riscattati dal suo Sangue per generarli alla vita eterna?".
E ancora Maria accoglie e risponde: "Si faccia di Me secondo
la tua Parola!", e la Madre prende in Sé, riceve nella sua
Maternità, nel suo Cuore Immacolato, nelle sue Acque
verginali, tutti i figli sulla terra e quelli purganti,
nessuno escluso. Per ognuno prega, ognuno cura e assiste per
condurlo alla Patria celeste.
Per quelli che vorranno donarsi più intimamente a Dio e si
consacreranno a Lei, lei li immerge nelle Acque immacolate
del suo Grembo per rigenerarli a vita nuova, riformando in
essi i tratti, la somiglianza più vicina ai lineamenti di
suo Figlio Gesù. Riformerà in loro il cuore, l'anima,
l'offerta di Cristo, li farà Santi. Persisto nel dirvi:
amate la Madonna, unitevi a Lei, consacratevi a Maria; Lei
vi fa rinascere, è il suo compito, la sua missione per tutti
i tempi, sino alla fine del mondo. Ti benedico".
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26 marzo 2009
"É la preghiera di Mosè che li salva"
"Mia piccola Maria, lo so, è una fede continuamente provata,
e quando si è così nella prova, il tempo sembra più lungo…
Vivi nella speranza, che è certezza, nella mia Parola, credi
nella mia Parola.
Nota anche stasera nella Sacra Scrittura, il popolo ebreo,
nonostante i prodigi, i portenti che Dio ha compiuto in
mezzo a loro: dalla liberazione dall'Egitto al passaggio del
Mar Rosso, il Signore che si manifesta attraverso Mosé e
dona la Legge, eppure dinanzi ad una prova che viene
distanziata nel tempo, vuole una risposta immediata, vuole
essere esaudito e per questo si crea, con le sue mani, un
idolo, un dio che si disponga ai loro voleri, mediante il
vitello d'oro al quale si prostrano, adorano, irriconoscenti
dei benefici ricevuti e del loro disamore.
Il Padre Celeste vede ciò, e vuole distruggere il suo
popolo, ma è la preghiera di Mosè che li salva, che dona la
vita perché possano ancora continuare il cammino ed essere
perdonati; ma per le loro colpe, molto verranno purificati
nel deserto.
Oggi non c'è più nemmeno una fede, né occorre la prova; il
popolo non ha bisogno nemmeno di crearsi un dio, dato che
egli stesso si pone sul trono e si fa dio; si glorifica e
vuole essere appagato in tutti i suoi istinti e le sue
bramosie, anche calpestando e distruggendo i fratelli. Per
questo Io vengo ancora a chiedere la preghiera; che vi
facciate come Mosè, imploranti e intercedenti con grida e
invocazioni di misericordia, perché la Misericordia, la
Salvezza scenda sul popolo, sia data fortezza ai fedeli, sia
dato aiuto, perché molti figli, persi nel deserto del mondo,
tornino a Dio, e attraverso coloro che sono rimasti, Iddio
ne faccia una generazione nuova, il Popolo eletto. La tua
prova non è solo per te e la tua famiglia, ma per dare vita
a molti fratelli. Ti benedico".
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27 marzo 2009
"…La persecuzione del Giusto, dei giusti di
ogni tempo"
"Mia piccola Maria, …la mia Parola stasera vi annuncia la
persecuzione del Giusto, dei giusti di ogni tempo, che
portano in sé la mia Immagine, il cui comportamento è
screditato dagli ingiusti. Vengono perseguitati, si cerca di
colpirli perché essi annunciano la Verità, e indicano la
Salvezza sul Monte della rettitudine; e la salita è
faticosa, impegnativa. Per questo gli ingiusti non vogliono
salire, e non solo essi cercano di tenere in basso i giusti,
ma cercano di farli precipitare nei dirupi, di ucciderli. I
miei fedeli, i retti, continuano a salire, e salendo, pur
nella fatica, giungono alla mia Dimora, ove non mancherà più
credito, più merito per la loro opera. Dall'alto i Giusti
guardano le bellezze infinite, mentre gli ingiusti
precipitano nelle dimore dell'eterna infelicità. Pure nei
miei tempi gli uomini Mi perseguitano: non accolgono la mia
Divinità, pur essendo Dottori della Legge; conoscono e
accreditano solo la mia natura umana, dato che sanno quali
siano le mie origini, ma è solo un mezzo, una menzogna per
non accogliere la Luce che Io rappresento dinanzi alla loro
cattiva coscienza, poiché il mio Insegnamento indica la Via
dei Comandamenti, della Giustizia, e ciò è riprovevole alla
loro condotta. Vogliono uccidere la mia Persona per
distruggere la Luce che illumina la vita e li pone dinanzi
al loro male, anche se hanno dovuto attendere il mio tempo.
Anche oggi, miei figli, seguite la Giustizia, la
Rettitudine, pur se vi costerà la persecuzione e il dolore,
per testimoniare la Verità, il mio Insegnamento. Voi così
portate la mia Persona, e non possono toccarvi se non è
giunto ancora il vostro tempo, se siete chiamati a
testimoniarMi con la vita. Il vostro sacrificio Io non
dimentico, il vostro cuore rimane scolpito nei Cieli, nel
mio Cuore, voi avrete in possesso Gesù Cristo, la Vita
eterna, e Io vi amerò per sempre. Ti benedico".
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28 marzo 2009
"Per essere miei strumenti bisogna morire a se
stessi"
"Mia piccola Maria, ti prendo per mano per condurti alla mia
conoscenza, dato che solo nella mia conoscenza mi si può
amare, e ti uso come strumento perché tu Mi faccia
conoscere, mi aiuti a scoprir le realtà della mia Persona
alle creature. Per i più sono un mistero, per molti sono
sconosciuto, e uno sconosciuto è indifferente, non lo si
ama. Solo conoscendolo nella sua intimità lo si comprende,
nella sua amabilità, lo si accoglie e lo si ama. Per questo
uso i miei figli che Mi amano, anche di poco amore, poiché
essi che portato di me significato e testimonianza, mi
diffondano, mi facciano conoscere.
Per essere questi miei strumenti bisogna però morire a se
stessi, divenire quel seme che muore alla terra, dovete
perire alla vostra umanità decaduta, legata alla terra per
far sì che s'innalzi allo Spirito, s'irrori, si compenetri
nello Spirito, dato che lo spirito sa comprendere, conosce
ciò che è Spirito. Lo Spirito attrae lo spirito. Negli occhi
dello spirito voi sapete guardare e conoscerMi. Nel cuore
dello spirito voi sapete amare. Ti uso come mezzo per far sì
che molti mi conoscano nella mia Essenza per condurli per la
via del mio Amore. Ti benedico".
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29 marzo 2009
"Vi vengo ad annunciare la mia Passione e
Morte"
"Mia piccola Maria, sono con te, per quanto il demonio crei
fastidi…Cosa dice stasera la mia Parola? …Se il seme non
muore nella terra non porta frutto. Il tuo penare, il tuo
sacrificio, la tua sofferenza incompresa è il chicco che
muore, è il dolore che dona Grazia e bene tutt'intorno a te,
nella tua famiglia e a molti altri, perché possano avere
vita, portino frutto e, a loro volta, siano semi che
muoiono. Sono le tue lacrime che fecondano, che irrorano il
terreno che, senza, rimarrebbe sterile, secco e le piante
non germoglierebbero (*).
Anch'io, il Signore, vengo al mondo per essere il seme che
viene trapiantato e muore sulla terra del mondo per dare
vita a tutti gli uomini. Vi vengo per annunciare la mia
Passione e la Morte, ed è in essa, con la mia tribolazione,
che io glorifico il Padre. Non sono venuto per essere re e
stare su un trono, ma per farmi Seme che muore. La mia
Passione avviene ancor prima di esser condotto alla morte
quando, con grandi grida e lacrime verso il Padre mio, dato
che come uomo ne avevo il terrore, ne sentivo tutta
l'asprezza e la solitudine. Ciò era già grave, era già
anteprima del mio offrire, del mio perire come seme sulla
Croce per l'umanità. Anche a voi, anche a voi è chiesto di
coltivare, di dare vita a un orticello, a far germogliare un
piccolo giardino, però ci sono Io che vi sostengo. Ti
benedico"
(*) Ricordo che: quello che Gesù dice al cuore della piccola
Maria intende dirlo ad ogni cuore di buona volontà. E ciò
che vale per lei, vale per ognuno che legge e si mette in
umile ascolto (don…).
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30 marzo 2009
"Mi pongono dinanzi l'adultera, vogliono
lapidarla…"
"Mia piccola Maria, lo so, non sei una santa, ma stai
salendo sulla montagna, sali e non guardi indietro verso la
terra, e anche se tutt'intorno si vivono certe situazioni,
che si fanno disfatte, fallimento, Io ti dico: "dai a Me!".
Solo in Me si fanno vittoria. Anch'io venivo crocifisso, e
tutto sembrava perso, ma è proprio dalla crocifissione che è
nata la risurrezione.
Ecco, Dio opera per la Grazia, per la Verità e il Bene,
dinanzi al pianto, alle suppliche di Susanna che è
benedetta, è innocente, e rischia la vita per le accuse dei
malvagi. Il Signore accorre in sua difesa, rivelando la
provenienza del male. Quanto è grande e potente la
preghiera! Mi pongono dinanzi l'adultera, vogliono
lapidarla; …quanto ha gridato forte, ha invocato con grida
l'aiuto di Dio questa donna! Ed Io, il Signore, ero lì
presente. E perché non si compisse un grave misfatto, qual è l'uccisione di una creatura dinanzi ai miei occhi, e per
soccorrere e difendere questa figlia che, attratta nella
misericordia, potesse riscattarsi e tornare al bene, Io
accorro. Vengo in soccorso sia per manifestare la verità, e
cioè che essi vogliono ucciderla non tanto per il rigore
della Legge ma, in quanto manifestato, venuto a conoscenza
dell'intera città il suo peccato, e perché molti la
frequentavano, avevano timore che fosse conosciuto e
rivelato il loro. Infatti molti di essi andavano a
prostituzione. Chi compie il male non è solo chi è ridotto a
oggetto, usato per il peccato, ma la responsabilità maggiore
è di chi riduce la persona a cosa per i propri fini
peccaminosi.
Dinanzi a Dio non c'è privilegio e preferenza per condizione
o il sesso. Egli opera per la giustizia, la verità e il
bene; per essa interviene e agisce. Pregate! Ti benedico".
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31 marzo 2009
"Si avvicina la settimana santa e, con essa,
la Chiesa indica il Crocifisso"
"…La mia Parola vi indica a guardare a Colui che hanno
trafitto, a contemplare il Crocifisso. Così come hanno
innalzato il serpente nel deserto, e al morso dei serpenti
gli uomini, guardandolo, venivano guariti, così guardando Me
Crocifisso, voi venite sanati da tutti i morsi dei veleni
del mondo. Per quanto deleteri, nocivi, Io sono l'unica vera
medicina che risana da ogni male, l'unico antidoto che
guarisce da essi.
Si avvicina la settimana santa e con essa la Chiesa indica
il Crocifisso e la mia Passione. Io vi dico: meditate sempre
la mia Passione! Chi la medita e partecipa con il cuore ai
miei dolori, entra nell'intimità dei miei sentimenti e mi
conosce. Chi medita la mia Passione ha conoscenza di quanto
l'amore di Dio possa aver fatto per voi e ha riconoscenza.
Dinanzi a tanta mia sofferenza, chi la medita, sa accogliere
con più pazienza i propri dolori, ne comprende le
motivazioni, ne fa un calice di offerta al Cielo.
Chi medita tanto mio patire si fa umile; i miei dolori vi
donano l'umiltà; non avrete più la priorità di voi stessi;
le esigenze del mondo che avevate prima non avranno più per
voi attrattiva, così come l'attenzione continua della vostra
persona. Meditate la mia amatissima Passione! Meditandola
voi mi amate, partecipate, vi fate presenti, come se foste
lì in quei momenti, mentre mi crocifiggono, mentre
m'inchiodano e il mio Sangue cola e vi ricopre il capo, le
vesti, le mani. Il terreno ne è cosparso e l'assorbe; e voi
venite lavati, purificati, dal mio Sangue, dai vostri
peccati; vengono spezzate le catene con cui il maligno vi
teneva legati.
É cosparso il terreno anche delle lacrime di mia Madre, e ne
ricevete ulteriore ricchezza alla vostra purificazione, e
venite rigenerati dalla sua Maternità Addolorata e Santa.
Meditate! E voi sarete lì a contemplare il più bello dei
figli degli uomini, la Perfezione di Dio che ne è stata
fatta scempio dai vostri mali; e non c'è spazio di carne
sana tra una piaga all'altra; contemplandole, voi adorate le
mie Piaghe, vi immedesimate in esse, ne ricevete sanità al
vostro essere, guarigione alla vostra carne.
Oh, se i Sacerdoti meditassero la mia Santa Passione, si
farebbero santi! Se le suore, i religiosi, i fedeli
meditassero la mia Passione, si farebbero Santi; se la mia
Chiesa continuamente meditasse la mia Passione, si farebbe
Santa! Verrebbe lavata dai suoi peccati e, spezzate le
catene del maligno, ne riceverebbe Grazia e Salvezza. Ti
benedico".
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