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Ave Maria!
1 maggio 2017
"Pregate San Giuseppe per i giovani, per il lavoro mancante:
andate da Lui!
Ma ricordate che prima bisogna che alla Grazia sia data
risposta
con una vita che si emula alle virtù sapienti di Giuseppe".
"Mia piccola Maria, la tua preghiera è accorata, ma ti è
stata già esaudita: la porta è ormai aperta e la liberazione
piena. Oggi la Chiesa celebra San Giuseppe nel suo lavoro:
il mio amatissimo Papà Giuseppe! Ma poco sonda la Chiesa che
Egli, oltre alla sua Opera, è il Sapiente. Giuseppe
conosceva bene le Sacre Scritture, che infondeva e trattava
da capo famiglia: ogni giorno ne trattava e meditava brani
interi, pregando; ma la sua Sapienza era intessuta in tutto
il suo vissuto: è da un Cuore sapiente che nasce un'Opera
che dà frutti di Sapienza!
Ne trasfondeva in ogni suo rapporto con gli altri:
familiare, lavorativo e sociale, ogni atto a glorificazione
di Dio. La primizia del suo lavoro era intagliato e
cesellato nel legno in modo mirabile: tavoli, mobili, porte,
sedie ecc., passate tra le sue mani e date ai poveri. Il suo
giorno, vissuto nella sua fatica, prima di tutto
nell'orazione e nell'offerta in adorazione all'Altissimo e
per il bene di tutti. Giuseppe: l'umile, il nascosto,
l'operoso, era anche il coraggioso che, a discapito della
sua vita, si anteponeva per protezione e difesa. Era il
Sapiente, cui poco si dà rilievo: istruiva in tutto ciò che
Dio gli aveva dato conoscenza; ed insegnava anche a Me che
ero La ‘Sapienza infinita', il Verbo, nella mia Persona: Io
Lo ascoltavo, ammirato e incantato.
Pregate San Giuseppe per i giovani, per il lavoro mancante:
andate da Lui! Ma ricordate che prima bisogna che alla
Grazia sia data risposta con una vita che si emula alle
virtù sapienti di Giuseppe.
La Sapienza è Luce dello Spirito Santo: Luce di Verità e
Conoscenza di Dio; ma essa è data ad un cuore che è aperto,
che spalanca le sue porte, che ascolta per conoscere ed
amare. Chi ha il cuore duro, chiuso, che si ritiene già
dotto, superbo, o che non vuole conoscere, lo Spirito non
infonde la sua Sapienza. Lo Spirito si prostra e si assimila
all'umile, pur semplice e povero nell'istruzione umana: egli
è il ‘Sapiente' poiché vive ciò che Io, il Signore, ho
insegnato.
Sappiate che, pur possedendo doni di conoscenza celestiale e
sublime, non troverete spesso accoglienza, ma rifiuto e
obiezioni; guardate a Santo Stefano nella prima lettura:
Egli, pur ribadendo con parole divine e superiori, nel suo
aspetto che acquistava la luminosità di un Angelo, quale era
nell'anima, veniva però contrastato per gelosia e invidia
fino alla lapidazione.
Osservate Me, che nel Vangelo tra i miei concittadini, pur
apprezzando e riconoscendomi doni soprannaturali, si
domandavano: "Da dove gli viene questa Sapienza e questi
prodigi? Non è egli il figlio di Giuseppe il falegname?".
Pensavano: "Ma chi crede di essere, e perché si atteggia a
uomo di studi, se è un povero figlio del popolo?". Gli
uomini, pur verificando la nobiltà di una Sapienza, che
supera l'umano, la combattono poiché si credono scavalcati
nella loro superiorità; oppure attendono che un dono divino
straordinario, che non può essere ricevuto e attuarsi nell'ordinarietà
di una vita comune, non l' accettano, e non credono che il
Padre Santissimo, Sapienza che non ha limiti, ne fa, nella
sua misericordia, dono ai piccoli, agli umili, suoi bimbi
nel cuore che, pur essendo benedetti o santi, restano sempre
povere creature a suo servizio per la sua glorificazione,
per la santificazione della loro persona, per la salvezza
altrui, nell'umiltà, a secondo della propria missione. Ti
benedico".
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6 maggio 2017
"Anche queste "Gocce di luce", se ci si pone a voler
conoscere e udire
la mia Voce in umiltà, viene riconosciuta;
in esse sono ancora Io che chiamo:
sono le mie parole che vi
introducono nel mio amore santo"
"Mia piccola Maria, si elevano molte preghiere per G., e le
catene, per quanto dure, si andranno sfaldando: la
liberazione giungerà improvvisa; ma questa tua sofferenza è
stata preziosa per la liberazione di molti altri figli. Io
sono il Buon Pastore, che ama le sue pecore e le conosce una
ad una, come un bravo pastore che vive e ha cura del suo
gregge e sa riconoscere e distinguere le sue pecore, pur
somiglianti, chiamandole per nome ciascuna. Io le conduco a
verdi pascoli lussureggianti, ad acque fresche, in modo che
si nutrano e si dissetino nel viaggio, e nel loro amore
siano ben formate, dando latte di santità.
Io guido il percorso al suono della mia Voce per condurle al
sicuro nell'Ovile della salvezza. Per non perdersi debbono
seguire Me che sono la Guida e la Via; ma per poter stare
alla mia sequela devono riconoscermi: lo potranno se
contempleranno il mio Volto, se con Me condivideranno e
seguiranno ciò che insegno; entreranno allora attraverso la
Porta, che Io sono, della mia e loro Casa. La mia Voce è il
mio Vangelo vissuto, la mia Porta è il mio Cuore dal quale
trarne l'intimità delle mie virtù e l'amore mio santo.
Seppur fossero ferite, o se si fossero perse, chiamatemi,
chiamatemi forte! Io accorro per liberarle dagli oscuri
anfratti.
Non si ascoltino voci diverse dalle mie: sono voci di
briganti e ladri, lupi, che vogliono prede, e uccidono. Non
ci si allontani dai miei passi, vie diverse che vi conducono
a grotte oscure senza uscita.
Il mio Gregge si è fatto piccolo: le pecore che veramente mi
amano e mi seguono sono esigue, poche; per questo il mio
richiamo si fa più forte, la porta del mio Cuore si allarga
in modo che altri ne entrino e si salvino. E chiamo le
pecore fedeli a belare con Me perché la voce si faccia più
potente nell'ascolto.
Anche queste "Gocce di luce", se ci si pone a voler
conoscere e udire la mia Voce in umiltà, viene riconosciuta;
in esse sono ancora Io che chiamo: sono le mie parole che vi
introducono nel mio amore santo. Ti benedico".
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8 maggio 2017
"Non affidate la vostra anima a qualsiasi sacerdote;
osservate se in lui vive ed è riflessa l'immagine del vero
Pastore:
se è umile e povero, se prega, se ama l'Eucarestia,
se lo vedete dinanzi ad essa genuflesso,
se sta al
confessionale, se ama la Madonna, e se partecipa questo in
intensità"
"Mia piccola Maria, sei con Me, non devi temere! Chi è con
Me, ci fossero pure terremoti, cataclismi, dolori, non deve
temere. Sono Io che guido la tua vita e ti mando le creature
che sono come angeli per aiutarti in questa via di
liberazione.
Ecco, sono le mie piaghe che vi hanno guarito! "Prima
eravate come pecore erranti, sbandate e raminghe", dice la
Parola. Le mie Piaghe vi hanno donato un Ovile che è
rifugio, sicurezza, salvezza. Io sono la Porta che ve ne
introduce, e in esso voi siete da Me guardati, curati,
nutriti.
Oggi la moltitudine delle pecore non vuole entrarvi; trova
la mia porta troppo angusta e preferiscono andare da sole a
scorrazzare per la prateria, per una pretesa falsa libertà,
nei pascoli del mondo alla ricerca della felicità, ma vi
trovano solo lupi che li ghermiscono, feriscono e sbranano,
fino a condurle nelle loro oscure tane, ove mai più ne
usciranno. Beati coloro che si fanno rifugiare nel mio Ovile
poiché presto, quando giungerà la grande tribolazione, la
porta verrà chiusa, ed essi saranno al sicuro; ma le altre
che non avranno più protezione, che ne sarà di loro?
Ancora chiamo, ancora c'è tempo per entrare: venite! Non
tradite la vostra fede! Non andate alla ricerca di altre
religioni, sette, movimenti, o al nulla del mondo! Solo in
Me c'è la Verità perfetta e compiuta: senza di Me non
potrete nulla, e vi disperderete.
Rimanete ancorati alla mia Voce, alla mia sequela: la più
grande ricchezza che potrete avere è nella mia Persona.
Sappiate fare discernimento: non affidate la vostra anima a
qualsiasi sacerdote; osservate se in lui vive ed è riflessa
l'immagine del vero Pastore: se è umile e povero, se prega,
se ama l'Eucarestia, se lo vedete dinanzi ad essa
genuflesso, se sta al confessionale, se ama la Madonna, e se
partecipa questo in intensità. Dato che, se non ci sono
questi presupposti vissuti, non è una vera Guida per il
vostro spirito, e non dategli la cura della vostra anima:
non è un buon Pastore.
Datevi a Me, pecorelle mie! Non lasciate il mio passo e il
mio sguardo: io vi conduco diretti e lesti presso le
praterie celesti e sconfinate del Regno, ove lo sguardo
vigile del Padre Santissimo vi osserverà con amore, e ove
potrete pascolare e saltellare nella felicità piena che esso
vi offre. Ti benedico".
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9 maggio 2017
"Fate meditazione della santa Parola, scavate il Vangelo,
che è un continuo Insegnamento!
Fate adorazione, contemplate
i misteri del Rosario, dato che Dio in essi scevra Sé stesso
e vi si dona,
infondendovi la sua Scienza che nasce, ha
origine, direttamente dal suo Cuore"
"Mia piccola Maria, le anime che mi porti sono come un cesto
di fiori variopinti, ognuno con la sua storia, la sua
preghiera, le sue sofferenze, ed Io le stringo a Me e le
benedico. Non rammaricarti per Don … e per i progetti di B…!
Gli uomini possono intralciare, i tempi prolungarsi, ma si
compiranno i miei disegni su di esso. Le pecore ascoltano la
mia voce e la sanno riconoscere perché mi amano. Esse pur
prive di studi, mi seguono e vivono ciò che Io dico loro;
nella loro semplicità, sono infuse di una scienza che nasce
dallo Spirito: esse mi accolgono e Iddio stesso le ricolma
della sua Sapienza. Quando poi esse ascolteranno coloro, che
pur parlano in mio nome, come i sacerdoti dal pulpito,
sapranno discernere se le loro parole sono solo dottrina di
umanità, o se persino errate: sapranno distinguere ciò che è
buono da ciò che è cattivo.
Fate meditazione della santa Parola, scavate il Vangelo, che
è un continuo Insegnamento! Fate adorazione, contemplate i
misteri del Rosario, dato che Dio in essi scevra Sé stesso e
vi si dona, infondendovi la sua Scienza che nasce, ha
origine, direttamente dal suo Cuore. La Madre è Colei che
incarna la Parola, il Verbo: nel Rosario Ella vi fa
incontrare, nella vostra anima, la Parola del Figlio e la
sua presenza.
Badate però che il demonio non vi inganni: egli pare anche
porsi a pregare, sa far scivolare i grani del Rosario,
manifesta la sua sapienza e cultura teologica in modo sommo,
conoscendo bene le Sacre Scritture, ma si camuffa, beffeggia
e si maschera, dato che egli non medita, non contempla,
poiché ciò vorrebbe dire porsi in adorazione di Di; ed il
maligno questo non lo può fare, perché dai tempi
immemorabili ha gridato verso l'altissimo: "Non ti
servirò!".
Le mie pecore invece sono miti, umili e docilmente si
pongono al mio servizio, amando. Esse ripercorrono i miei
passi, ripetono, unendosi, le mie Parole; indicano la via
alle altre pecorelle, e si fanno mia Voce ed altri pastori.
Ti benedico".
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11 maggio 2017
"Maggiormente vi esorto a sapere aprire la vostra
accoglienza
ai poveri peccatori, ai rifiutati, poiché
proprio mediante la vostra carità e la vostra testimonianza,
essi possano cambiare e tornare ad essere miei"
"Mia piccola Maria, puoi dire a don F. che si distenda agli
eventi, si rassereni agli eventi che parleranno da soli,
così come sarà per G. -Ecco nel Vangelo stasera vi invito:
"Chi accoglie uno dei miei mandati accoglie Me, chi riceve i
miei inviati riceve Me". E chi sono i miei inviati se non
coloro che portano la mia immagine, e che in mio nome
vengono ad evangelizzare ed operare? Come riconoscerli? Sono
quelli che si pongono a servizio, che come dice il Vangelo,
sono al servizio in umiltà, dato che il servitore non è
superiore al suo padrone, quindi un servizio puro, fatto
solo per amore di Dio e dei fratelli. Da essi vedrete
sorgere tra le mani fiori di carità, benedizioni di grazia,
opere di Dio: vedrete i cambiamenti, le guarigioni, lo
spargimento della santità.
Chi li accoglie ha Me nella sua casa, ha Me nel suo cuore.
Voi dovete essere per loro rifugio, consolazione, sostegno.
Vi chiamo ad accogliere anche i piccoli, i poveri, i
bisognosi, gli innocenti, coloro che combattono per la
giustizia e la pace, per la diffusione del Regno di Dio.
Maggiormente vi esorto a sapere aprire la vostra accoglienza
ai poveri peccatori, ai rifiutati, poiché proprio mediante
la vostra carità e la vostra testimonianza, essi possano
cambiare e tornare ad essere miei.
Vi formo in questo modo a divenire, a vostra volta, miei
inviati, miei mandati, che diffondono la mia Immagine e la
mia Salvezza. Io vi dirò al nostro incontro: "figlio, dato
che mi hai accolto nei tuoi fratelli, ora vieni a Me! Ora Io
ti accolgo tra le mie braccia". Ti benedico".
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13 maggio 2017
"Beati coloro che amano la Madonna, che La onorano:
Lei li
pone sotto il suo Manto e se ne prende cura e tutela.
Beate
le famiglie, le case, le parrocchie, gli Stati, ogni terra e
creatura che a Lei si rivolge e si consacra,
come Ella
stessa ha richiesto!"
"Mia piccola Maria, così come hai sentito nel cuore, la
grazia ti è stata accordata; lo hai avvertito, e ti è di
conferma in questa celebrazione della Madonna di Fatima che
giunge in parrocchia. Oggi la Chiesa celebra tale Madonna in
ogni chiesa del mondo: a Fatima come in questa vostra
parrocchia. Nel centenario delle sue apparizioni il suo
messaggio è sempre attuale: ancora Lei chiama i suoi figli
perché li ama, e tutti vuole salvare. Beati coloro che amano
la Madonna, che La onorano: Lei li pone sotto il suo Manto e
se ne prende cura e tutela. Beate le famiglie, le case, le
parrocchie, gli Stati, ogni terra e creatura che a Lei si
rivolge e si consacra, come Ella stessa ha richiesto!
La Madonna allarga i lembi del suo Manto per ricoprirli a
rifugio e difesa anche dalla santa e giusta ira di Dio.
Andate da Maria! Pregate il Santo Rosario! Amatela, e
affidatevi alle sue cure! Oltre ciò però cercate di
assimilare le sue virtù, il suo Cuore materno, i suoi
attributi, le proprietà che La contraddistinguono. E quali
sono, se non la sua Immacolata Concezione, la sua Maternità
Divina , la sua Corredenzione, la sua Assunzione? Come dalla
madre terrena, la madre della carne, voi assimilate e ne
prendete il sangue e i tratti fisici, così dalla Madre
Santissima voi ne dovete assimilare i tratti spirituali per
rinascere a Me.
Dovete protendere, più che potete, per emularla nella sua
Immacolatezza, nell'allontanarvi dal peccato e farvi
trasparenti nell'anima, per vivere la Grazia di Dio, nel
deporvi nel suo Grembo e viverne la figliolanza, così come
vi sono stato deposto Io, il Figlio Divino, vivendo in
intimità con Lei, affidandovi e consacrandovi con tutta la
vostra persona, e il vostro operato, nelle sue acque
verginali e materne, per riformarvi a figli degni del vostro
Padre Celeste; per divenire corredentori, accogliendo la
vostra croce, offrendola in vostro riscatto e per il bene
del mondo intero.
Vivrete così, già da questa terra, la vostra assunzione: il
vostro spirito si innalzerà già da qui verso il Cielo per
ricongiungersi al suo termine, al Regno, ove risiederete nel
giardino di Maria, il più bello dell'Eden.
È passato un secolo dalle sue apparizioni a Fatima e al suo
richiamo: un secolo travagliato di gravi dolori, i quali la
Madre voleva che fossero evitati, donando alla Chiesa e al
mondo il messaggio della consacrazione al suo Cuore
Immacolato, che poco è stato ascoltato. Un messaggio e un
invito che ancora grida forte, dato che siete alle porte di
nuovi grandi dolori, se non accoglierete il richiamo alla
preghiera, alla conversione, alla penitenza; dolori che
verrebbero allontanati e non più attuati.
Vi sembra troppo arduo questo cammino con Maria per giungere
al Padre? È la via più veloce e semplice; per questo vi
indico la Madonna, la Madre. Ella ha un cuore pietoso,
accogliente, appassionato, che mai vi disdegna. Lei vi
formerà, e vi aiuterà passo, passo, nel viaggio della vita,
così come si sorregge un bimbo ai primi passi, e poi
rendervi capaci di correre verso Dio. Se senza di Me non
potete andare al Padre, non si può venire a Me senza passare
attraverso la Maternità di mia Madre". Ti benedico".
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14 maggio 2017
"Oggi che qui avete presso di voi la statua della Madonna di
Fatima, (*) date a Lei la vostra mano:
non solo vi guiderà,
ma vi accompagnerà per la mia via.
Il suo Cuore Immacolato
vi farà luce, dando luminosità ad un cammino, che sarebbe
stato sulla terra oscuro.
Darà chiarore, puntando e
centrando alla Luce del suo Cuore materno,
in modo che
possiate introdurvi nel Regno:
è Esso la porta che vi fa
accedere nella dimora della mia felicità"
"Mia piccola Maria, la grazia ti è stata data. "Nella casa
del Padre mio ci sono molte dimore", dice stasera il
Vangelo: ognuna è per ciascuno, e sono già pronte. Le dimore
del Cielo sono situate ognuna diversamente nelle altezze del
Regno e si innalzano a secondo della santità che si è
vissuta sulla terra. Non sono fisse, stabili nell'eternità,
ma mutano maggiorandosi nella luce che ricevono da Dio, e
accresce la luminosità e la sua ampiezza nel gaudio. Anche
le vostre vesti sono ognuna rappresentanti di ciò che siete,
e vi identificano, ornandovi nella loro bellezza di pietre
preziose dell'amore e delle virtù che avete praticato nel
mondo: esse vi nobilitano e vi fanno riconoscere l'uno con
l'altro, e danno luce alla vostra essenza acquisita; quello
che sulla terra è stato celato, nel Cielo viene aperto e
dichiarato innanzi a tutti nel suo bene dato.
Le vostre anime possono trasfondersi l'una nell'altra,
acquisendo ogni volta le altrui proprietà di bellezza,
conoscenza e beatitudine. Potete ugualmente trasfondervi in
Dio; e nella sua fusione, entrare nella sua Sapienza, gaudio
e gloria, magnificandola, ed immersi in essa, godendone.
Potete gustare dei piaceri leciti che pure avete gustato nel
mondo; ma qui nel Regno divino sono fatti si celestiali e
appaganti solo per il suo godimento. Le dimore sono pronte e
il Signore ve le dona nella magnificenza della sua Casa, ma
voi, per accedervi, dovete seguire la via che vi conduce, la
via della mia Persona nell'attuazione del mio Vangelo. Se
non seguite tale via, la vostra dimora la prenderà un altro.
E voi, non più protetti dell'abitazione divina, vagherete
nel vuoto degli abissi ove i diavoli hanno il potere di
ghermirvi per sempre.
Oggi che qui avete presso di voi la statua della Madonna di
Fatima (*), date a Lei la vostra mano: non solo vi guiderà,
ma vi accompagnerà per la mia via. Il suo Cuore Immacolato
vi farà luce, dando luminosità ad un cammino, che sarebbe
stato sulla terra oscuro. Darà chiarore, puntando e
centrando alla Luce del suo Cuore materno in modo che
possiate introdurvi nel Regno: è Esso la porta che vi fa
accedere nella dimora della mia felicità. Ti benedico".
(*) É venuta da Fatima il 22 febbraio 2002, ed è venerata a
Roma est, nella sua Cappellina in Via di Cervara, 200, a
Casale Caletto, nella zona della Rustica, parrocchia di N.
S. di Cestochowa. –Ogni mercoledì e venerdì alle ore16,00
c'è il Cenacolo. Il 13 di ogni mese c'è anche la Santa Messa
con adorazione eucaristica alle ore 16,00. -La Santa Messa
domenicale è alle ore 11,00 -Tel. 06 2295118 – 3386504494
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16 maggio 2017
"Io sono il Principe della pace: la natura della mia Persona
non emana che pace, mansuetudine, quiete;
è una pace che vi
offro, diversa da quella che dà il mondo che chiude a sé
stessi,
al proprio benestare, al proprio quieto vivere, a
pascere sé stessi,
chiusi nel proprio egoismo, dimentichi
dei bisogni dei fratelli.
La mia è una pace che nasce dal
cuore che ama, che si protende verso Dio e il prossimo, per
farsi dono"
"Mia piccola Maria, Io sono il Principe della pace: la
natura della mia Persona non emana che pace, mansuetudine,
quiete; è una pace che vi offro, diversa da quella che dà il
mondo che chiude a sé stessi, al proprio benestare, al
proprio quieto vivere, a pascere sé stessi, chiusi nel
proprio egoismo, dimentichi dei bisogni dei fratelli. La mia
è una pace che nasce dal cuore che ama, che si protende
verso Dio e il prossimo, per farsi dono. Come averla?
Chiedete a Me! Ricercatela in Me: la mia Pace viene
direttamente dal Cielo, dal Padre mio: è quindi una pace
spirituale che vi innalza dalle vostre miserie umane per
farvi vivere dei beni dell'eternità.
L'uomo invece innalza sé stesso al centro della creazione, e
si sente dio, ma non possiede la vera pace che egli cerca in
un mondo che offre solo palliativi; e se vi si tuffa,
colmandosene, ve ne dà la morte. Io chiamo l'uomo a farsi
umile, a dimenticarsi, dato che solo in questo stato sa
cercarmi e guardarmi negli occhi per riceverla, si apre il
suo cuore che non si chiude a sé, ma partecipa e va incontro
ai mille bisogni dei fratelli.
La tribolazione della vita c'è, i dolori e gli affanni
continueranno, ci sarà sempre il pianto; ma quando i venti
della burrasca si alzeranno impetuosi per la prova voi, se
avrete Me nella barca della vostra anima, Io che in essa
riposo, intimerò ai venti: "Tacete!". Torneranno alla calma,
e placide si riformeranno le acque. Se in fondo alla vostra
anima Io risiedo, vi porto la fortezza di una fede che crede
e che ha speranza che ad ogni prova di un problema c'è una
risoluzione e rinascita, una risurrezione, che si fa
certezza nella presenza della mia Persona e della mia
Parola. Ti benedico".
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18 maggio 2017
"Quando si ama, figli, si vivono i divini Comandi: Iddio ne
dà la grazia e la forza.
É l'amore che vi aiuta e dà il
senso e la vittoria alla vostra esistenza.
Essi sono luce
del vostro cammino, a vostra salvezza in eterno"
"Mia piccola Maria, ti agiti e ti smarrisci, figlia mia:
credi! La luce della sua liberazione si apre da Me, e a mio
tempo. Tu vedrai a ritroso nel suo percorso più duro che è
stata liberazione non solo per tuo figlio ma per molti
altri. Dice il Vangelo stasera: "Coloro che vivranno i miei
Comandamenti resteranno nel mio amore". Il Decalogo divino,
dato a Mosé, è sempre attuale per tutti i tempi e per tutti
gli uomini. Io porto il suo compimento: ne do perfezione
nell'indicare la priorità dei primi due: "Amerai il Signore
Dio tutto tuo con tutto il cuore, e amerai il prossimo come
te stesso!". Quando si vive di questo amore primario con il
Padre Celeste, di conseguenza si ameranno i fratelli con
carità e rispetto.
Quando si vive la figliolanza Divina si partecipa del
rapporto amoroso con Dio che è Padre; viene di conseguenza
che si vedrà l'altro non come carne estranea da sé ma carne
della propria carne, poiché figli dell'unico Padre. Se Lo
amerete, voi vivrete la preghiera e la sua adorazione di un
amore che eccelle su tutto. Lo loderete e ne diffonderete il
nome evangelizzando nel mondo, parteciperete all'Eucarestia
particolarmente nei giorni comandati per dargli gloria e
ringraziamento; e per suo amore voi onorerete i genitori
prestando soccorso ai loro bisogni e alla loro vecchiaia.
Non ucciderete: non solo nel colpire il corpo o nell'aborto,
ma distruggendo la vita nella stima dell'opinione altrui,
l'intimo della creatura. Non commetterete nefandezze,
immoralità né adulterio. Non ruberete ciò che non vi
appartiene sottraendo, defraudando e ingannando l'altro sia
nel lavoro, negli affari, negli affetti. Non farete falsa
testimonianza, non sarete ipocriti e doppi, la vostra
persona sarà veritiera e vivrà nella trasparenza della
Verità. Non desidererete più nel cuore le cose o le persone
che non sono vostre.
Tutto ciò che è contrario al Decalogo divino è il decalogo
di satana che, dissacrandolo, espande e dà potere al suo
regno. Voi mi direte: " E chi, Signore, non ha trasgredito i
divini Comandi?". Pochi eletti, gli innocenti, e la Madonna;
tutti gli altri hanno ferito la Legge, e ferire la Legge è
ferire il mio Cuore. Ma se le creature amano Dio sentono
subito il pungolo della coscienza: avvertono il dolore e il
pentimento di avere offeso l'Amato, e s'appressano al
lavacro del Confessionale, che li riapre alla divina
Alleanza a riprendere il percorso dell'amore. Quando si ama,
figli, si vivono i divini Comandi: Iddio ne dà la grazia e
la forza. É l'amore che vi aiuta e dà il senso e la vittoria
alla vostra esistenza. Essi sono luce del vostro cammino, a
vostra salvezza in eterno. Ti benedico".
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19 maggio 2017
"Non vi ho chiamati servi, ma amici, e per vivere la mia
amicizia dovete stringervi a Me,
colloquiare con la
preghiera, vivere in stato di grazia, venire a nutrirvi alla
mia Mensa,
farvi simili al vostro Maestro: allora potrete e
saprete essere amici di tutti"
"Mia piccola Maria, segui il percorso che ti si apre: sono
Io che te lo mando le creature per sostegno ad esso; sono Io
che te lo preparo e che ti mando P. per sostegno ad esso. Il
Vangelo stasera vi dice: "Questo è il mio Comandamento: che
vi amiate l'uno con l'altro come Io vi ho amato!". E come vi
ho amato? Lasciando che i chiodi squarciassero le mia Ossa,
che mi si lacerasse il Cuore; niente ho trattenuto a Me,
nemmeno una cellula: vi ho dato tutto Me stesso! Ora
richiedo a voi questo amore che supera i vostri limiti
umani: vada oltre, e ami nel mio divino.
Voi amate quelli che vi amano, che vi fanno del bene, che vi
sono simpatici; mentre Io vi dico di amare coloro per cui è
difficile, è duro: coloro che vi avversano e vi contrastano;
di amare i vostri nemici, come dice altrove il Vangelo: "Se
avete amato solo coloro che vi amano, che sforzo avete
fatto?". L'amore deve essere non a vostra convenienza, ma
dato per la salvezza dell'altro: deve portare la firma del
vostro sacrificio, del dono della vostra di vita. Come
potrete amare lo sposo o la sposa quando si fa sgradevole o
difficoltoso, quando l'amico tradisce, il fratello defrauda,
come? Venite a Me, figli miei! Venite alla fonte dell'amore
ed abbeveratevene a piene mani: con Me voi ci riuscirete,
voi amerete nel dono. Da soli non potreste; ma con Me,
vivendo la mia unione, Io vi offro l'amore mio.
Non vi ho chiamati servi, ma amici, e per vivere la mia
amicizia dovete stringervi a Me, colloquiare con la
preghiera, vivere in stato di grazia, venire a nutrirvi alla
mia Mensa, farvi simili al vostro Maestro: allora potrete e
saprete essere amici di tutti: amare con il mio Cuore,
guardare con gli occhi della mia Misericordia, operare con
le mani della mia carità. Poiché se avrete avversione, odio
o indifferenza per un vostro fratello che mi è figlio, come
posso essere vostro Amico?
E voi mi direte: "E quando, Signore, la situazione è
intollerabile? L'altro spinge, inserendo il suo pungolo
contro di noi e prosegue nella sua di persecuzione, come
potremmo amarlo?". Date a Me, figli miei! Portate a Me il
vostro carico, il vostro problema; offritemi le vostre preci
e lacrime, offrite Sacrifici Eucaristici, ed Io verrò: mi
prenderò il fardello e ne porterò certamente la risoluzione
nella vittoria dell'amore di Dio. Ti benedico".
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21 maggio 2017
"Lo Spirito Santo viene e penetra ogni cosa, tutte le cose;
le feconda di sé, del suo amore:
ne nasce un' esistenza
rinnovata nella santificazione ad ogni Verità e Sapienza.
Guardate al Cielo! Sappiate cercare le cose di lassù:
contemplate per cercarmi ed amarmi,
e lo Spirito discenderà,
arricchendovi dei suoi beni:
dandovi la gioia e il giardino
dell'Eden già su questa terra"
"Mia piccola Maria, Io sono il tuo riscatto, il tuo Giudice,
il tuo Avvocato, e vedrai le cause, che mi presenti,
esaudite pienamente, ed averne grande gioia. Per questo ti
mando questi angeli custodi perché accellerino la tua
liberazione. Ecco, Io vado al Padre mio: "Salgo al Cielo, ma
non vi lascio orfani, dice il Vangelo, vi mando lo Spirito
Santo Consolatore". E cosa è lo Spirito Santo? È la Fiamma
che arde dell'amore di Dio, che feconda con il suo Fuoco, ed
ogni cosa sussiste. É come l'energia elettrica che, da buon
conduttore, porta la sua Energia che è Grazia e santità: è
la Linfa che penetra le vostre anime, e ne dà vita.
Lo Spirito ama discendere sugli uomini: si ammanta e si
protende sul mondo per fare discendere, come pioggia, la sua
Manna celestiale; ma per far sì che possa attuarsi, ha
bisogno di cuori aperti, di anime in stato di grazia che
osservano i divini Comandi, perché chi mi ama segue i miei
Comandamenti: l'obbedienza ne è la prova, poiché rinuncia,
ha dolore di offendere l'Amato, e obbedisce; mentre chi è
indifferente, o persino avverso, non si fa scrupoli di
trasgredirli. Può accadere che, pur amandomi, si possa
decadere nelle proprie miserie; ma non le accoglie: si pone
in lotta con sé stesso, e chiede l'aiuto del Cielo per
vincersi, e compiere la Santa Volontà di Dio.
Lo Spirito Santo vuole essere invocato, pregato, perché
discenda in voi; e nella misura in cui la creatura se ne
compenetra Egli lo riempie di Sé, trasmettendogli i suoi
Doni, dandogli il potere, simile a un trasmettitore, di
espandere e diffondere la sua Vita, portando ovunque la sua
Benedizione e i suoi Carismi per il bene delle anime:
guarirà i malati, porterà pace, diffonderà il suo amore.
Sappiate che in proporzione a come vive l'uomo la sua
Alleanza con Dio, partecipando dei Comandamenti, lo Spirito
Santo si effonderà, come raggi di salute sulla terra, e la
natura si sentirà riverginizzata, ed esulterà del suo
rinnovamento di purificazione e rinascita; la Chiesa vivrà
la sua santità: le malattie svaniranno, la pace e la
giustizia si attueranno nel mondo.
Lo Spirito Santo viene e penetra ogni cosa, tutte le cose;
le feconda di sé, del suo amore: ne nasce un' esistenza
rinnovata nella santificazione ad ogni Verità e Sapienza.
Guardate al Cielo! Sappiate cercare le cose di lassù:
contemplate per cercarmi ed amarmi, e lo Spirito discenderà,
arricchendovi dei suoi beni: dandovi la gioia e il giardino
dell'Eden già su questa terra. Ti benedico".
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22 maggio 2017
"Santa Rita ha contemplato ogni stato della donna e ne ha
conosciuto ogni travaglio e sofferenza.
La spina che
trapassava la sua fronte le causava un dolore indicibile,
ma
essa era solo l'emblema di una spina ancora più grande e
dolorosa
che le trafiggeva, da parte a parte, il cuore per
il disamore,
l'incomprensione, la durezza del cuore degli
uomini"
"Mia piccola Maria, la porta si socchiude ed esce uno
spiraglio di luce fino a quando si aprirà completamente e ne
scaturirà la piena illuminazione alla liberazione. Oggi
celebrate Santa Rita, questa grande Santa: ella è vissuta
anonima e sconosciuta ai suoi tempi, in un paesino sperduto
dell'Italia; è stata poi venerata e onorata in tutto il
mondo, ed in Cielo è un astro rilucente che splende in
eterno. Santa Rita si pone a braccia aperte per intercedere
presso la Maestà di Dio per i figli, i fedeli che la
pregano, particolarmente per aiutare le situazioni più
intricate e difficili, ottenendole per intercessione dei
dolori e delle problematiche tanto complicate patite, che
parevano come un tunnel senza uscita, e che lei ha vissuto
nella sua fusione e stato di vita di figlia, sposa, madre e
persino di religiosa.
Santa Rita ha contemplato ogni stato della donna e ne ha
conosciuto ogni travaglio e sofferenza. La spina che
trapassava la sua fronte le causava un dolore indicibile, ma
essa era solo l'emblema di una spina ancora più grande e
dolorosa che le trafiggeva, da parte a parte, il cuore per
il disamore, l'incomprensione, la durezza del cuore degli
uomini. Rita ha combattuto, fedele nell'amore di Dio,
testimone della Verità fino alla fine dei suoi giorni, pur
in mezzo a strazianti situazioni.
Per i meriti dei suoi dolori Ella chiede per voi, per
donarvi dinanzi a percorsi bui ed a tunnel che pare non
abbiano luce, la giusta risposta e l'esito gioioso.
Pregatela per le situazioni familiari disastrate, per le
maternità travagliate e crocifisse, per il buio dell'anima e
i contorti problemi e crisi dello spirito, nella difficoltà
della vita religiosa: Lei è lì a vostra intercessione; lo
dice il Vangelo stasera: perseverate, siate testimoni fedeli
alla vostra fede fino alla fine!
Il cristiano è chiamato a lottare sempre, a combattere,
perché sarà perseguitato; ma se sarà testimone sino alla
morte, nonostante le spine della vita, che sono le
sofferenze che si conficcheranno nella sua mente e nel
cuore: lo trafiggeranno per i dolori degli affetti, che,
dati a Me, sono gocce di sangue che scaturiscono e che
firmano la mia appartenenza: che voi siete i miei cristiani,
i figli di Gesù Cristo; ne riporterete vittoria piena e a
vostra risurrezione. Ti benedico".
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23 maggio 2017
"Siate il fuoco che arde nella carità per far sì che essa
testimoni,
e sia guida alla giustizia attuata in opere che
offrono ancora bene e misericordia.
Siate il profumo
dell'incenso che si eleva e si dilata nel mondo per portare
la santità,
la grazia che in voi ancora dà modo ai fratelli
di emularvi, assimilar visi, e salvarsi,
sicché il Padre
Celeste possa ancora alzare la mano a benedizione su questo
umanità"
"Mia piccola Maria, Io ti sto riscattando, Io sto operando
perché tu ne abbia giustizia. Ecco, dice il Vangelo: "Io
vado al Padre mio!", ma alla mia notizia il cuore dei miei
Apostoli si ricopre di tristezza, ed Io ribadisco: "È un
bene che Io vada perché così discenderà a voi lo Spirito
Santo Paraclito". Egli viene a ragione del peccato, della
giustizia e del giudizio. Riguardo al peccato: poiché lo
Spirito è Luce che svela le colpe, che dà chiarore alla loro
conoscenza e pentimento; in merito alla giustizia: perché
Egli è Fuoco d'amore che opera in nome di essa, che dà per
frutto il rogo alle scorie della corruzione e riscatto nella
Carità. È Misericordia: in merito al giudizio dato che
diffonde santità in modo che l'uomo viva nella Grazia e sia
così già giustificato agli occhi di Dio e pronto al suo di
Giudizio, a sua salvezza. Anime mie, abbiate il cuore aperto
per accogliere lo Spirito Santo, pregate!
Egli domanda e desidera la vostra preghiera. La vostra
giornata sia, sin dal suo sorgere, offerta al Santo Spirito
perché il vostro orare sia la completezza del vostro
vissuto. La preghiera vocale e l'opera fattiva diventino
l'insieme, l'unità della vostra invocazione che nasce ed è
nutrita dall'amore del vostro cuore, sicché Egli vi
ricolmerà di Sé, vi farà sua sostanza e natura, vi offrirà
le sue proprietà e doni, anche se un ‘Piccolo resto', e pur
in mezzo a questo mondo pervaso di tenebra, schiavizzato e
occupato da satana.
Voi maggiorate la preghiera: siete la qualità del
cristianesimo che, come luci, diffondono la sua Luce in modo
che gli uomini, pur nelle tenebre, al vostro chiarore,
sappiano ancora riconoscere ciò che è peccato, ed emendarsi.
Siate il fuoco che arde nella carità per far sì che essa
testimoni, e sia guida alla giustizia attuata in opere che
offrono ancora bene e misericordia. Siate il profumo
dell'incenso che si eleva e si dilata nel mondo per portare
la santità, la grazia che in voi ancora dà modo ai fratelli
di emularvi, assimilar visi, e salvarsi, sicché il Padre
Celeste possa ancora alzare la mano a benedizione su questo
umanità. Ti benedico".
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25 maggio 2017
"Io vi ho spalancato le porte del Cielo; ora tocca a voi
desiderare di accedervi,
facendo violenza su di voi,
staccandovi dalla terra e dal suo istinto,
per divenire
esseri spirituali atti ad entrarvi"
"Mia piccola Maria, la porta si apre sempre più, si dilata
la luce; per questo ti mando questi angeli custodi, per
aiutarti. Ecco nel Vangelo vi dico: "Per un poco non mi
vedrete e poi mi rivedrete. Per un po' sarete nella
tristezza, ma poi la vostra tristezza si cambierà in gioia".
Cosa significano queste parole? Io torno al Padre, al mio
Regno, a ciò che è appendice di Me stesso, ove la vastità
non ha confini, né delimitazioni, ove sussiste la mia
Natura, ed è mia Sostanza, ove si vive lo stato dell'amore
perfetto e ogni beatitudine. Io sono da sempre: vivo della
perfezione di ogni completezza e sazietà di gaudio. La mia
felicità è bastante a Me stesso; ma ho voluto, per dare
ancora maggiore effusione e dilatazione di tale amore,
dandone nella possibilità di vita alle creature, nella
condivisione del trasporto della carità divina che si
effonde e trabocca su di esse, figlie nella loro creazione,
nel mio Pensiero, rigenerate nel mio Sangue e perennemente
santificate dallo Spirito, per farne mia appartenenza e
natura, perché ne conoscano e partecipino della mia Sostanza
nell'eternità.
Io vi ho spalancato le porte del Cielo; ora tocca a voi
desiderare di accedervi, facendo violenza su di voi,
staccandovi dalla terra e dal suo istinto, per divenire
esseri spirituali atti ad entrarvi. Come conquistare le
altezze celesti, se non come gli Apostoli, contemplandole e
ricercandone in Colui che ne è il Signore? Per appartenere
al Cielo dovete desiderare e ricercare il Cielo: acquisire,
nutrirvi, rivestirvi dei suoi attributi, amare il suo
Altissimo Sovrano. Cosa vi ritroverete poi? Si apriranno i
vostri occhi, e la tristezza del mondo ove mi cercavate ma
non potevate possedermi nella mia perfezione, svanirà,
poiché Io sarò presente nell'interezza della mia Divina
Persona nell'esplosione delle vostre anime di un amore che
sembrava orfano ma ritrovato, provato e visibile nella sua
concretezza e visibilità.
Troverete sconfinate vallate e giardini celestiali, Angeli e
anime Sante che, come voi, ardono nella compenetrazione
della perfezione dell'amore: la pienezza della Beatitudine
che vi riveste ad ogni felicità e conoscenza delle sue
meraviglie, ora a voi nascoste. Il vostro cuore si
trasformerà in pura gioia infinita. Ti benedico".
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27 maggio 2017
"Figli miei, Io ci sono: sono presente, pur se voi dite di
non vedermi, di non potermi toccare.
Come il vento che non
può essere trattenuto al vostro tocco eppure c'è, ed
ondeggia;
come il sentimento che non si può vedere ma vibra
nel cuore
con la sua gioia o il suo dolore, così Io sono con
voi"
"Mia piccola Maria, in questo percorso G. troverà la persona
giusta che sarà il palo che lo sosterrà e lo aiuterà a
sviscerare, a far scaturire le ferite della sua sofferenza
per la sua guarigione. A Suor B. puoi dire che quel che vive
è una prova per attestare la sua fede: guardo se lei mi
cerca, se mi desidera: voglia trovare il mio amore! Tornerà
dal buio tanta luce. Per tua sorella: non si abbandona, non
ricerca, si pone sempre con la sua persona dinanzi alla mia
perché Io mi possa infondere in lei con la mia pace.
Dice la mia Parola stasera:"Io sono presente a voi e a tutti
sino alla fine dei tempi". Io ascendo al Padre, torno al mio
Regno, che si maggiora di luce infinita alla mia venuta,
quella luce che dal Cielo si propaga e si diffonde sulla
terra con i suoi doni e benefici: l'istituzione della Santa
Chiesa, i Sacramenti, l'Eucarestia, ottenuti con il dono di
Me stesso. Quella luce che fino alla fine dei secoli si
irradia nelle coscienze, nelle anime, sulla Sapienza, per
far sì che si infonda e si compenetri al mio spirito che da
sempre aleggia sulla terra. Sono venuto per trarre la
materia, la vostra corporeità, dal vostro istinto, ed
innalzarlo nutrito e infuso a Me allo Spirito, perché
ascenda al Cielo.
Io vengo innalzato sulla croce proprio perché la terra,
mediante la mia sofferenza, riceva questa assimilazione e
metamorfosi allo Spirito di Dio. Do sussistenza alla vostra
vita che prosegue dall'esistenza umana conformata a quella
divina. Voi mi direte: " Come possiamo unirci a te, Signore,
ed ascendere verso il Cielo?". Figli miei, Io ci sono: sono
presente, pur se voi dite di non vedermi, di non potermi
toccare. Come il vento che non può essere trattenuto al
vostro tocco eppure c'è, ed ondeggia; come il sentimento che
non si può vedere ma vibra nel cuore con la sua gioia o il
suo dolore, così Io sono con voi.
Ma come poter acquisire tale presenza in voi ed assimilarla?
Ogni giorno, figli, pregate ed offrite la vostra giornata,
al suo sorgere, in modo che i miei passi vi precedano nel
cammino. Infervorate la vostra preghiera, siate più presenti
che potete alle Sante Messe e nel ricevere l'Eucarestia,
fate adorazione, vivete lontani dal peccato, in grazia, e
fate opere di carità. Ogni preghiera, ogni atto d'amore,
ogni Santa Messa, ogni sacrificio e sofferenza offerta,
diviene uno scalino che vi avvicina a Me, a Gesù: vi fa
parte di Me; e salite, salite uno alla volta nella scala,
sempre più in alto, sino a quando giungerete alla cima delle
altezze, e mi potrete vedere: occhi negli occhi, e
parteciperete della mia intera Persona nel godere della sua
visione, che si fa fattiva e amante all'anima vostra. Ti
benedico".
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31 maggio 2017
"Ah, se la Chiesa avesse ascoltato il suo richiamo a
consacrarsi e a vivere il suo Cuore Immacolato!
Se i
sacerdoti donassero e offrissero a Lei ogni loro apostolato,
mentre sgranano rosari tra le mani!
Se le famiglie La
onorassero, praticando ciò che viene a chiedere!
Ove sarebbe
lo stillicidio della corruzione del demonio che ovunque
incalza? Lei porta la santità"
"Mia piccola Maria, la Madonna è in viaggio, ma ci vuole il
tempo; trova molte durezze prima che si possa giungere al
suo traguardo. Oggi celebrate la Visitazione di Maria ad
Elisabetta. Appena Maria seppe della notizia della maternità
e dell'imminente suo parto, sentì nel Cuore un forte input
divino a recarsi presso di lei. Attraversò mille traversie,
e a rischio della sua vita, per giungervi e portarvi il suo
bene più prezioso: il Fiore Divino che sorgeva nel suo
Grembo.
Al suo saluto la Grazia di Dio si elevò a benedizione, la
gioia dello Spirito Santo esultò, simile a una scossa
elettrica di beatitudine che smossee il piccolo Giovanni che
venne così consacrato al servizio del Signore. Maria va: è
sempre in cammino e viene anche da voi, a tutti gli uomini
suoi figli che La desiderano, che aprono la porta del cuore
e della casa, come Elisabetta, e li arricchisce portando
Cristo Signore, la Grazia rinnovata, la gioia dello Spirito.
Ove viene la Madre Santissima ritorna la fede, ritorna la
vita, ritorna l'amore al Salvatore.
Ella va, in cammino per le strade del mondo, sollecita in
mezzo alle mille peregrinazioni: va dai malati per portare
speranza e sollievo, dai moribondi per ricondurli al cielo,
alle famiglie per portare pace e unione; va ovunque c'è
bisogno: dagli ultimi, dai poveri, agli abbandonati; ad ogni
incombenza anche umana Ella si pone in servizio per
ricondurre al bene ogni cosa.
É la Madre! Datevi a lei, offritevi, consacratevi al suo
Cuore Immacolato, e non solo in un'unica occasione. La
Madonna vi starà sempre accanto, vi prenderà la mano come fa
la mamma con il bimbo piccolo per guidarvi nel viaggio
dell'esistenza: vi stringe posandovi il capo sulle sue
ginocchia per consolarvi e rafforzarvi nei tempi più
dolorosi. Date le vostre vite, le vostre anime, fossero pure
terricci aspri, rocciosi, incolti: ne farà giardini
rigogliosi.
Ah, se la Chiesa avesse ascoltato il suo richiamo a
consacrarsi e a vivere il suo Cuore Immacolato! Se i
sacerdoti donassero e offrissero a Lei ogni loro apostolato,
mentre sgranano rosari tra le mani! Se le famiglie La
onorassero, praticando ciò che viene a chiedere! Ove sarebbe
lo stillicidio della corruzione del demonio che ovunque
incalza? Lei porta la santità: è il grembo nel quale Iddio
ne fa sua Collaboratrice per creare continuamente la sua
nuova vita. Il Santissimo Padre ha deposto suo Figlio nelle
sue braccia perché ne facesse dono agli uomini; ora chiede
che gli uomini si pongano tra le sue braccia, perché Lei li
rioffra a Dio. Ti benedico". |
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