|
Ave Maria!
4 agosto 2009
"Oggi si celebra la figura del Santo Curato d'Ars"
"Mia piccola Maria, sono così felice che tu sia ritornata, e
ti accolgo con gioia. Vedi, non ti rimprovero, e ti voglio a
Me, così come sei, con le tue miserie. Vieni a me! Se perdi
Me, cosa ti rimane? Tutte le ricchezze e le bellezze del
mondo non potrebbero saziarti. Vieni all'Eucaristia, sfamati
continuamente ad Essa. Se perdi la Comunione cosa ti rimane?
Ecco, Io ti amo di amore grande, di amore particolare, di
amore sponsale. Come ha detto bene il sacerdote: ti sto
congiungendo sempre più a Me. Ti viene preparato l'abito
nuziale, ma anche l'anello impreziosito della sua gemma, in
un vincolo che si fonda nel mio Amore e nell'Eucaristia, e
che ha, per frutto, la nascita di un nuovo sacerdozio, un
rinnovato sacerdozio (*).
Oggi si celebra la figura del Santo Curato d'Ars. Egli viene
posto in rilievo: la Chiesa lo pone a richiamo,
all'attenzione della sua santità. E ciò è per rivelazione
dello Spirito Santo per i sacerdoti, che ne prendano
esempio: esempio della sua fervente preghiera, del suo
eroismo vissuto nella semplicità, del suo ardente amore per
il Signore, e ciò per ricordare ai sacerdoti che non è
richiesta la cultura, le doti della sapienza umana, ma il
cuore, il cuore di chi ama, di ardente amore, Dio solo, per
amare e poter così darsi, nel proprio ardore, alle anime. Se
ciò non è possibile come progetto nel pensiero degli uomini,
è possibile nell'Amore di Dio. Chiedetelo, sacerdoti,
all'Eucaristia, pregando la Madonna, invocando i Santi
Sacerdoti, come il Curato d'Ars, che vi offriranno la grazia
di questo Amore.
Voi, figli miei, che Mi accogliete, e tu, mia piccola,
offrite la vostra vita, pregate per essi, per sostenere, per
aiutare, per avere un sacerdozio santo. Ti benedico".
(*) Nota: quello che Gesù dice, anche qui, non riguarda solo
la piccola Maria, ma ogni mamma, ogni religiosa, e ogni
cristiano che prega con il cuore e che ama assai la Madonna
e la santa Eucaristia
▲
5 agosto 2009
"Oggi è la nascita di Maria, che viene ricordata a
Medjugorje"
"Mia piccola Maria, oggi è la nascita di
Maria, che viene ricordata a Medjugorje, ma che la Chiesa
già celebra nella nascita della sua Basilica in Santa Maria
Maggiore, in questo giorno. Maria è l'Amore che fa nascere
il Sole, il nuovo giorno di Dio. E sulla terra questo Sole è
rappresentato e vissuto soprattutto nell'Eucaristia. Tutti
coloro che vogliono viverLa, essere suoi, sono quelli che si
fanno come Lei, si fanno Amore; fanno nascere ancora il
giorno di Dio, fanno nascere Gesù Cristo: si fanno
Eucaristia.
Nel Vangelo sembro duro… lascio che la donna, la cananea,
gridi il suo accorato "aiuto!…", ed Io sembro non
rispondere. Eppure amo questa figlia, so della sua
sofferenza, ma la lascio gridare perché sia attestata la
fede, la sua, ma sia sopratutto messa in evidenza per voi.
Questa donna ha creduto in Me, nella mia salvezza; questo
riferimento alla tavola è l'altare, da cui si diramano le
briciole dell'Eucaristia, mediante la quale c'è la salvezza.
Lei, credendo in Me, nella mia Persona, e nel suo dolore
provato che mi offre, si fa eucaristia, che porta salvezza.
Per questo, figlia mia, anche a te ti lascio gridare, lascio
che sia continuo il tuo grido che, riposto in Me, si fa
eucaristia; pure se passano gli anni e l'intera vita, esso
salva molte creature dalle grinfie del demonio. Pur una
briciola della mia Eucaristia in te conduce altre anime, che
non giungono a sfamarsi direttamente di Me, alla salvezza e
portano te alla santità. TI benedico (*)".
(*) Non mi stanco di ripetere che tutto quello che Gesù dice
alla piccola Maria lo dice ad ogni cuore di buona volontà.
Me lo ha detto e ripetuto espressamente lei più volte.
Perciò questo Gocce di luce sono rivolte a tutti i
cristiani, e specialmente ai sacerdoti
▲
6 agosto 2009
"Oggi la Chiesa guarda alla mia Trasfigurazione"
"La tua gioia sia amarMI, figlia mia. Rallegrati del mio
Amore. Gioisci che Io ti ami così tanto, poiché il mondo
passa, il mio Amore è per sempre.
Oggi che la Chiesa guarda alla mia Trasfigurazione, Io vi
indico in essa la via del Cielo, a guardare in alto, ad
adorare la mia Persona, dato che essa vi apre ai misteri del
Cielo. Venite ad adorarMI nell'Eucaristia, ove Io sono; e se
anche non vedete visioni celesti, voi ne assorbite
l'energia, la luce, il calore, la pace, la fortezza,
l'amore, e vi fate anime radiose, illuminate di Me. Io vi
vedrò bellissime così, come ti ho detto tante volte; quando
l'anima Mi adora, è in grazia, essa, dinanzi ai miei occhi,
seppur fosse una vecchina novantenne, è simile ad una
graziosa fanciulla tutta splendente; mentre una giovane
ventenne, nel fiore della sua bellezza, se vivente nel
peccato, lontano da Me, è simile, al mio sguardo, ad
un'ombra melmosa. La sua anima è persa, e grida di essere
liberata; il suo grido solo lo spirito lo sente.
E allora chiamo voi, figli miei: venite a Me, figli miei,
salite il santo monte della fede come Giacomo, Giovanni e
Pietro, fatevi adoratori della mia Persona; questa strada vi
conduce nel luogo più bello che è quello del rifugio del mio
Cuore, ove verrete abbeverati, dissetati di tutte le seti e
sfamati di tutte le fami. Venite, riempitevi della mia
energia, della luce, della pace, della fortezza, dell'amore
per far sì che, così ripieni e illuminati, come fiamme
accese, scendendo dal monte, voi riportate ai miei figli
lontani, alle anime oscure, che nelle tenebre gridano,
queste luci; portate la santità. Ti benedico".
▲
7 agosto 2009
"É il mio Cuore che educa"
"Piccola Maria, ascoltaMi! Tu mi chiedi d'amare, che tu
senta questo mio Amore. Ma tutto ciò che vi è intorno, tutto
ciò che vi circonda e vivete, testimonia questo mio effluvio
d'amore per voi. Chiedere l'amore a Colui che è l'Amore non
può mai essere rifiutato; è l'unica cosa che Iddio non vi fa
mai attendere; continuamente vi dà amore. Gli uomini non
sanno vedere, non sanno sentire, per questo ci vuole la
preghiera, mediante la quale lo Spirito Santo rivela l'Amore
di Dio, lo svela, sicché l'uomo ne abbia riconoscenza, e lo
contraccambi.
Oggi in cui la Chiesa celebra il primo venerdì del Sacro
Cuore Io vi dico: amate, onorate, riparate al mio Sacro
Cuore, ed Esso vi ricolmerà del suo Amore. Vi forgerà il
vostro, farà sì che si plasmi per divenire un tutt'uno, così
che, se siete freddi, diveniate fiamme ardenti; se aridi, si
diano lacrime di pentimento; se vuoti, abbite la pienezza
dei miei sentimenti.
Il mio Cuore vi insegna: quando le anime Mi ricevono
nell'Eucaristia, ove Io sono, se c'è una preghiera, un cuore
che si protende in verità, fondendosi con il suo Dio,
avviene un'esplosione d'amore. Similmente quando il mio
Cuore è in voi, vi fate battito del mio, e ovunque andate,
voi portate Me, l'Amore, aiutate i vostri fratelli, ormai
spenti, a riprendere vita, a ricondurli di nuovo ad amare
Colui che è l'Amore. Vi fate intrepidi nel manifestare il
mio Amore. É il mio Cuore che educa. Ti benedico".
▲
8 agosto 2009
"La mia Carne è il Pane, che nutre nello Spirito"
"Mia piccola Maria, non prendertene dispiacere per le parole
di questa donna, che non comprende ciò che dice; e il
demonio si insinua poi per ferirti: abbine pietà! É tempo,
figlia mia, che tu veda e frequenti solo persone e luoghi di
provata fede, che tu rimanga unita, il più possibile a Me,
stretta come in un rifugio al mio Cuore, adorante, come
Maria, ai miei piedi, attaccata alla tunica, simile alla
emorroissa, dato che il demonio cercherà di attaccarti; è
appressato, appostato, per colpirti. Nutriti di Me
continuamente.
Oggi la mia Parola vi parla dell'Eucaristia, ve la annuncia
nella storia di Elia, l'uomo di fuoco che, pur ricolmo di
Spirito, è un uomo così provato dagli uomini e dalle
tribolazioni, da perdere ogni speranza; ed ecco che il Padre
Celeste lo soccorre mandandogli il suo pane, che viene a
fortificare la sua debolezza; senza di esso non potrebbe
proseguire il suo cammino.
Io annuncio il mio Pane, il Pane che viene dal Cielo, che
sono Io stesso, la mia Carne che si fa cibo, Pane non come
la Manna, come il cibo quotidiano che viene donato sempre
dal Padre, e che nutre solo il corpo. La mia Carne è il Pane
che nutre nello Spirito, che vi dà fortezza, vita,
benedizione, santità. Senza l'Eucaristia non potreste vivere
bene, con santità, le prove, il percorso della vostra
storia, tanto più se è un progetto unito fortemente a Dio.
I Santi stessi, senza l'Eucaristia, non sarebbero tali; non
ce l'avrebbero fatta! Con l'Eucaristia voi avete Me, e con
Me voi potete tutto. Quanti però ormai non se ne nutrono
più, quanti di quelli che Mi ricevono vengono a Me con il
peccato, nella freddezza, e nella tiepidezza! Sono così
pochi quelli che, con verità e amore, Mi ricevono, e in
essi, in questi pochi, si attua una esplosione nucleare
dello Spirito, poiché Cristo vive in loro ancor,a e Mi danno
possibilità di rinascere nel mondo, di perpetuare la Chiesa,
di far discendere lo Spirito, che irradia le grazie per
condurre continuamente vita nuova, e portare all'Amore. Ti
benedico".
▲
9 agosto 2009
"Donate la vostra vita spirituale alla Madonna"
"Rivestitevi di santi sentimenti per far sì che, peccato non
si ponga ad altro peccato, e tenebre si pongono ad altre
tenebre, e l'Eucaristia, così ricevuta, non ottenga così il
suo effetto. Donate la vostra vita spirituale alla Madonna,
consacratevi al suo Cuore Immacolato. E Lei, che ha guidato
il Figlio di Dio, il suo stesso Signore, ha il compito di
formare, guidare, educare ad amare e a vivere l'Eucaristia;
vi aiuterà a confessarvi bene, a purificarvi, e vi darà la
fiamma, la trepidazione, il desiderio di venire ad adorare,
di riceverMi. Vi aiuterà a vivere il dolce colloquio,
l'intimità con il vostro Dio ricevuto.
Quante anime mute, cuori freddi che Mi ricevono! ParlateMi,
figli miei, parlateMi! DateMi il vostro Amore, e Io vi
riverserò il mio, per far sì che ciò vi porti a vivere la
pienezza, la totalità, la condizione di fusione primaria con
il vostro Signore, e sarete felici. Quando l'anima, pur
devota, ancora si orienta al mondo, il suo spirito non è
abbandonato, non riposa, e va alla ricerca di soddisfare le
sue fami con la terra, rimane sempre nell'insoddisfazione.
Solo in Me, figlia mia, solo in Me, l'uomo trova pace. Ti
benedico".
▲
10 agosto 2009
"Oggi ricordate la figura di San Lorenzo"
"Mi piccola Maria, ti ho detto di non dare importanza a cose
che non ne hanno, che passano. Sono simili ad una piccola
luce, che si accende, ma poi subito si spegne, mentre il mio
Amore, la preghiera in Me, non senti come sia luce, che si
protrae, che rimane e arde? Tutto ciò che fa parte della
terra si perde, ciò che fa parte dello Spirito é eterno.
Oggi ricordate la figura di San Lorenzo: perché viene ancora
ricordata, seppur la sua vita è di vari secoli prima? Perché
uomo di spirito, uomo di Dio, la cui offerta, il cui
sacrificio rimane per sempre, e porta tutt'ora frutto,
continua, e si rinnova nei secoli. Uomo fedele a Dio, colmo
del Fuoco dello Spirito Santo, che offre la sua vita con
slancio, con generosità, con gioia, con cuore donativo. Come
mai muore arso su una graticola? Poiché egli è già fuoco
dello Spirito; il fuoco naturale viene ad unirsi alle fiamme
dello Spirito, per divenire un tutt'uno in una offerta
gradita al Padre. Le fiamme lambiscono la sua carne e viene
arso; e pur nella sofferenza, pare non aver dolore, poiché
le fiamme dello Spirito contengono l'alito, il soffio, il
venticello che alita su di esso, placa il bruciore del fuoco
naturale sì da morire riarso, ma senza quello straziante
dolore che ne può derivare, dato che Iddio gradisce già il
sacrificio offerto con il cuore.
Datevi, figli miei, a Me, siate donativi, offriteMi la
vostra vita, che per quanto povera, meschina, sconosciuta,
viene ricolmata e santificata dallo Spirito, che arde così
nei vostri cuori, ed è vista da Dio, che la rivela per
l'eternità dei Cieli. Ti benedico".
▲
11 agosto 2009
"In mio Vangelo vi risponde stasera nell'essere come bambini
piccoli"
"Mia piccola Maria, sì che lo voglio, che voglio dire una
parola a don… Io lo amo molto e lo benedico. Egli può però
avere più slancio affettivo, che sia più intrepido nel mio
Amore, poiché Io lo abbraccio. Don… è indirizzato per la via
che conduce al mio Cuore, e la sua vita è donazione, ora e
sempre, al Cuore di mia Madre.
Oggi la Chiesa ricorda Santa Chiara, limpida e casta,
innocente come le acque che nascono alla sorgente dei monti
e poi si diramano per portare la sua purezza nella acque dei
mari e degli oceani. Ancora oggi le chiare e cristalline
acque di Chiara si riversano, pur se tra la putredine
spirituale di oggi, nei vasti oceani dell'umanità per
portare la sua preghiera, la sua offerta, la sua limpidezza
a voi, e alle sue figlie. Come avere tanto chiarore, tanta
verginità?…
Il mio Vangelo vi risponde stasera nell'essere come bambini
piccoli, con lo sguardo puro ed il cuore innocente. Nei
sentimenti di un bambino che ama per amore, che tutto
attende, che si abbandona fiducioso, ed è certo della
protezione dei suoi cari, così siate voi, fiduciosi e
abbandonati all'amore premuroso del Padre Celeste. Abbiate
il cuore di un bimbo, che ama per donare, per dare solo
amore, allora vi farete simili ai ruscelli di acqua chiara
delle sorgenti, che possono diramarsi ovunque, per
diffondere la oro innocenza.
La via dell'infanzia dello Spirito è la via che prediligo
nella santità. Sono così pochi, ma ci sono; ed è per essi
che la vita è stata, e viene ancora diffusa e trasmessa
sulla terra. Sono questi figli che vivono vicino, uniti,
interiorizzati al mio Cuore divino e al Cuore della Madre
mia. Ti benedico".
▲
12 agosto 2009
"E gli uomini prima di Cristo che hanno vissuto?"
"Mia piccola Maria, mia piccola figlia, disponiti ad unirti
sempre più all'Eucaristia. Essa ti dona il discernimento, la
sapienza di comprendere anche quando il fratello è in
errore, la capacità di educarlo, di riprenderlo per il suo
bene. Il riprendere il fratello nell'errore non deve mai
essere per manifestare autorità per il potere, o per
sovrastare sull'altro, ma solo per fare del suo bene, per
indurlo al riscatto, per far sì che intraprenda la giusta
via, e ciò nell'amore gratuito. Questa sapienza è possibile
solo quando l'anima vive intimamente il rapporto
nell'Eucaristia in verità, dato che il Signore stesso in lui
rivela, insegna. Senza questa adesione così unitiva al
Santissimo Sacramento ciò che è umano prevarica sempre, c'è
sempre il proprio pensiero, i propri modi, i propri
interessi; e quanti errori, quanti sbagli, sia nella
parrocchia che nelle famiglie, nei rapporti con i fratelli,
sia nel silenzio per quieto vivere, per una falsa pace, sia
nell'imporre e attestare il proprio pensiero, la propria
autorità. Ci vuole l'Eucaristia che in voi ve ne dà la
sapienza.
E… gli uomini che prima di Cristo hanno vissuto? Il Signore
ha guardato al cuore sincero, alla preghiera autentica con
cui comunicavano con il Padre Celeste, all'ascolto della
Sacra Parola vissuta, e di essi Iddio ne ha fatto profeti,
messaggeri, capi di popolo, finché, come stasera nella
figura di Mosé, di cui ricordate: egli si fa tramite per la
gente con la sua vita vissuta, con la sua fede e,
anticipandoMi, si fa riscatto per quando poi si unirà, nel
giusto tempo, al riscatto di Cristo, unendosi così al mio
Corpo Mistico.
Così voi vi fate briciole di questo Pane divino, che porta
in sé la luce del pensiero di Dio, che guida al bene le
creature; siano essi nel numero grande delle genti di un
popolo come il piccolo numero di creature della vostra
famiglia.
Il tuo lavoro, ogni cosa che compi, è unita a Me, e si fa
Eucaristia. Ti benedico".
▲
13 agosto 2009
"Don… mediti la mia Santa Passione e i dolori di mia Madre!"
"… Non è facile per molti ardere per Dio. Ci vuole, il più
delle volte, per chi lo raggiunge, un grande cammino. Così è
per don… Gli è difficile. Egli è ligio, è buono, prega molto
ma non riesce a salire questo scalino dell'ardore di Dio.
Per questo l'ho posto in questo percorso. Perciò gli offro
la possibilità di leggere questi scritti… Non è facile, ma
Io lo attendo e ciò è possibile se si pone in meditazione
profonda, se la sua preghiera, più che parlata, fosse
meditata nel pensiero e nel cuore. Mediti la mia Santa
Passione, i dolori di mia Madre, che così onora. Più che
pensare alle visioni di Lei, mediti e si faccia partecipe
dei suoi dolori; essi amalgamano l'anima, la rendono umida,
feconda, e tolgono l'aridità, le durezze, questo pudore ai
sentimenti. Così questi sentimenti di Dio e della Madre, dei
loro dolori, scendono e nutrono, danno acqua all'anima. Si
riceve sia l'amore paterno che materno e, acquisiti questi
sentimenti, l'anima può salire verso l'alto, verso l'ardore
di Colui che è l'Immenso.
Quando l'anima arde, e soprattutto se sacerdote, egli sa
dare amore alle anime, che sentono, percepiscono questa
paternità e questa maternità, che dà vita. Vedi, un giusto
che mai arde nell'amore, poco gli viene perdonato, ma un
peccatore che ama, che torna ad adorarmi, ad ardere, molto
gli viene perdonato, poiché il metro di misura del Padre
Celeste è l'amore.
Tu però, figlia mia perdona, così come indica il Vangelo di
stasera, perdona! Il tuo cuore materno sia sempre aperto e
disposto al perdono, dato che l'intransigenza, il mancato
perdono, chiude la storia e non dà più vita. Il perdono
invece permette che la storia continui, e dia rinnovata
vita. Ti benedico".
▲
14 agosto 2009
"La Madonna esulta in Cielo…è tutta rivestita d'oro"
"Mia piccola Maria, la Madonna esulta in Cielo. É tutta
rivestita d'oro, e gioisce con tutti i figli del Cielo.
Tutti benedice, a tutti sorride, saluta e molti li stringe
al suo Cuore. Li contempla con lo sguardo che si protrae per
l'intero Paradiso, e gioisce con i suoi figli, ormai al
sicuro, nel rifugio della Patria celeste. Ma poi il suo
sguardo si fa mesto, si fa Addolorato quando si posa ai
figli erranti sulla terra, che non credono più alla sua
Maternità, non La vivono più come Madre, e senza la sua
Maternità non hanno vita. Così come c'è bisogno di una madre
fisica per l'entrata alla terra, così c'è bisogno della
Madre celeste, dato che così Dio ha voluto, per far sì che
si nasca alla Vita dello Spirito. Lei è la prima risorta, la
prima creatura, tutta umana, a risorgere in tutto il suo
essere; e ciò è stato perché Maria era già risorta in Sé
nella vita terrena.
Risorta non solo perché ornata da tanti privilegi divini,
perché completamente inabissata e fedele alla Volontà del
Padre, perché fusa all'Amore divino, Madre che, nel dolore
della Croce, ha partorito l'umanità, … e quindi
Corredentrice, e perché, incarnando Gesù Cristo, si fa
l'Incarnante di ogni uomo. Lei è Colei che é Immagine di
tutto il popolo umano, figura che anticipa quel che ogni
creatura è chiamata a vivere e giungere ad essere, i
risorti.
Maria è la Pastora che conduce le greggi dell'umanità di
tutti i tempi, che prepara la strada, la sua, da seguire per
giungere al Cielo; é la Porta per entrarvi. Per far sì che
ciò sia possibile vi chiama ad essere risorti già ora nella
vita presente, a non attendere la morte del corpo, ma a
divenire creature spirituali, che sottopongono la materia
allo spirito, la carne alla santità, sicché vi fate leggeri,
e volate, per aderire al Cielo, e già qui, alle realtà
divine. Come è possibile ciò? Offritevi alla Madonna,
consacratevi a Lei, dategli il vostro poco e Lei lo
maggiora, ne farà il tanto per la risurrezione. Datele la
vostra povera umanità decaduta; Lei ne farà figliolanza
santa per arricchire di nuovi tesori i Cieli e gioire con i
figli nell'eternità beata. Ti benedico".
▲
15 agosto 2009
"Viene assunta in Cielo per far sì
che voi possiate essere
assunti in Cielo"
"Mia piccola Maria, non tremare; sì, sono Io a sostenerti
nell'offerta del tuo essere. La Madonna ti sostiene, Lei che
ti ama tanto.
Oggi la Madre Celeste guarda con particolare compassione la
terra, viene e dona tante grazie, per i suoi meriti; in
questo giorno della sua risurrezione Ella viene per liberare
i suoi figli dalle catene, dalle prigioni fisiche e
spirituali. Particolarmente Ella va a liberare le anime del
Purgatorio, spalanca le cataratte di questo luogo, per far
sì che i suoi figli possano finalmente risorgere, ed è
proprio Lei, lì alle porte dell'uscita, per prenderli e
condurli finalmente a casa, all'eterno godere.
Maria và dai malati a far visita per consolare, alleviare.
S'accosta ai bambini per aiutarli, particolarmente va ai più
abbandonati, a quelli il cui lo spirito è crocifisso e
grida; e il loro grido giunge a questa Madre che, sollecita,
tutti vuole condurre a risurrezione, al Cielo. Quante morti
improvvise, quanti morti in gioventù! Eppure esse sono
spesso un mezzo di salvezza, dato che queste morti li ha
preservati dalla dannazione nel proseguo della vita, oppure
era giunto il tempo, poiché non c'era più per essi mezzo di
salvezza.
La Madonna è su questi figli: prega, intercede nel giorno
della sua Assunzione per far sì che si salvino. Maria
risorge per aiutare voi a risorgere. Ella viene assunta in
Cielo per far sì che voi possiate essere assunti in Cielo,
anima e corpo. Ella dona la sua Maternità glorificata perché
gli uomini possano avere la Vita di Dio. Ti benedico".
▲
16 agosto 2009
"L'Eucaristia serve a costruire la propria casa
spirituale"
"Mia piccola Maria, non t'abbattere, non ti abbattere,
figlia mia, anche se i tuoi figli non ascoltano, sappi che
queste sofferenze forgiano l'anima tua; e sono le sofferenze
che preparano, che formano le loro. Se pur vedi la casa
nello sfacelo, credi che sotto si stanno formando le nuove
fondamenta per una casa che sarà più grande, bella,
spaziosa, sicché molti potranno venire a viverci, e tu la
costruirai, giorno dopo giorno, con l'Eucaristia.
A che cosa serve l'Eucaristia se non a costruire la propria
casa spirituale? Comunione dopo Comunione, essa si fa
mattone che costruisce, che si alza, che copre il tetto, e
forma gli accessori e tutto ciò che è indispensabile per la
sua edificazione, sicché, quando sarà completa, é pronta per
viverci nella Patria Celeste. A voi è richiesto solo che
questa povera casa, per quanto povera e disadorna, venga
tenuta pulita, sempre pulita, per l'incontro con
l'Eucaristia; solo in questo stato di grazia l'Eucaristia si
fa mattone, e costruisce il vostro edificio. Compiuto e
pronto il vostro, siete chiamati ad aiutare, a costruire i
vari edifici spirituali per i vostri fratelli, e lo potete
sempre se uniti a Gesù Eucaristia. L'Eucaristia è il mio
Corpo, la mia vera Carne, che Io do a voi perché ne abbiate
vita; senza di Essa perirete, non avrete nessun riparo.
E …se per chi chiedete è di altra religione? A loro sarà
richiesto secondo la propria fede, ma sempre nella verità e
nell'amore, ma a voi che siete cristiani, a cui è data la
mia Carne, voi dovete rimanere intimamente uniti ad Essa,
perché voi stessi, così nutriti, vi facciate mio Corpo e mio
Sangue: diveniate Eucaristia, mattone spirituale per la
costruzione e il riparo di molti miei figli. Ti benedico".
▲
17 agosto 2009
"Per i sacerdoti che si sono allontanati del sacerdozio…"
"Mia piccola Maria, è bene che questo problema,
quest'intenzione di cui parla don…, venga pubblicata, e
venga posta all'attenzione pure su internet; poco se ne
parla. Anche la Chiesa non richiama abbastanza alla gravità
del problema, mentre, se se ne desse rilievo, molti vi
pregherebbero, offrirebbero Sante Messe e sacrifici, e
facendo così, molti sacerdoti ritornerebbero (*).
Per i sacerdoti che si sono allontanati dal sacerdozio
perché hanno preso altre vie ed altre unioni a Me non
gradite, Io dico: tornate, figli miei, tornate, per quanto
sia lontano il vostro percorso e vi abbia portato via da Me.
Tornate! Io vi riprendo, purché il vostro cuore sia sincero,
il vostro ritorno autentico, la vostra conversione
veritiera, poiché il sacerdote è sacerdote per sempre.
Sono le mie pecore che dovevano essere a capo dei miei
greggi, ed essi stessi si sono dispersi. Tornate! Pure
quelli che si sono uniti in nozze, che non sono benedette
dal Signore, non presenti al suo sguardo, dato che essi sono
già consacrati e sposati alla Chiesa, dati alle anime.
Lasciate queste unioni, poiché la responsabilità è grande, è
eterna, per voi e per quelli che avete scelto, e che vi sono
accanto. Lasciate colei che avete unito a voi, e trattatela
da sorella, e per chi ha avuto figli, lasciate, e venite a
Me; potete continuare il vostro affetto paterno e il loro
sostegno. Tornate!
La Chiesa ha così disposto: che il sacerdote non si
sposasse, e ciò la ha disposto per ispirazione dello Spirito
Santo, per far sì che egli potesse avere un cuore indiviso,
donato tutto a Dio ed a servizio delle anime, per non avere
ulteriori pesi che potessero gravare, e non avrebbe potuto
così essere vissuto un sacerdozio nella piena libertà e
donazione.
IL sacerdote è chiamato ad essere interamente di Dio, ad
essere casto; e ciò è possibile con la preghiera e la
Grazia, nella fervente vita sacramentale; allora il
sacerdote si fonde in quest'amore, e si dona senza che quel
che è così carnale possa intaccarlo; vola, o sa combattere,
vincendo.
Pregate per essi, offrite Sante Messe, sacrifici, fate fare
esorcismi, perché molti sono caduti, preda di macchinazioni
malvagie e malefiche, per indurli a unioni che li
allontanano dal sacerdozio. Per chi vive il sacerdozio e
vive contemporaneamente in coppia con l'altro: ciò è
doppiamente colpevole; il Signore vuole la sua scelta e il
suo ritorno.
Ritornate, tornate nel rifugio, all'ovile della Santa
Chiesa, e riporterete molte pecorelle, che senza di voi,
sarebbero disperse. Ti benedico".
(*) Nota: Un ex prete, ormai sposato e padre di tre figli,
scrisse a Suor Lucia di Fatima, chiedendo consiglio. Ella
gli rispose, in nome della Madonna, di lasciare la famiglia
e ritornare a celebrare la Santa Messa perché egli era
sacerdote di Cristo, sacerdote in eterno. Egli, d'accordo
con il suo Vescovo, ubbidì, lasciando alla moglie anche il
necessario per il sostentamento dei figli. E dopo qualche
mese, andò in Cielo, come sacerdote. Un fatto simile è
successo anche a Medjugorje, come mi è stato raccontato.
▲
18 agosto 2009
"Stasera la parola parla di Gedeone"
"Mia piccola Maria, il tuo spirito prenda pace. …Questi
figli a me sono stati consacrati, ed Io mi pongo a loro
difesa con particolare cura. Io me ne occupo e veglio, per
quanto le loro strade possano disperdersi, e a me lontane,
il mio sguardo li segue per fare luce al sentiero che li
conduce di nuovo a casa.
Stasera la Parola parla di Gedeone, uomo mite, come dice il
sacerdote, povero, semplice, che il Signore sceglie per
farne un combattente, e ciò é possibile poiché Dio lo viene
a fortificare di Sé. Gli viene richiesto ciò che la sua
povertà possiede nelle sue primizie, nei suoi elementi
naturali, quali sono le focacce e la carne, perché Dio,
passando con il suo fuoco, attraverso di essi, vi si
trasfonda con la sua benedizione, le santifichi, e si crei
così l'Alleanza tra Dio e l'uomo: è Patto sacro. E Gedeone,
nutrendosi di esse, acquista la sua fortezza. In questo
segno c'è già prefigurato il segno dell'Alleanza,
dell'Eucaristia.
Perché sceglie Gedeone? Perché uomo semplice, povero, umile,
dato che, come dico nel Vangelo, difficilmente un ricco
entrerà nel Regno dei cieli; e per ricco non intendo solo
chi possiede denaro e possedimenti, ma chi è ricco di sé,
della sua boria, della sua superbia, della sua scienza
umana. É così pieno e ricco di sé che lo Spirito non può
entrare, non può attraversarlo con il suo Fuoco per
santificarlo e creare Alleanza; per questo dico agli
Apostoli, e dico a voi, figli miei: ciò che non è possibile
agli uomini è possibile a Dio, che prende la vostra povera
offerta, la vostra povertà umana, che offrite, con la vostra
vita, e la benedico, la santifico, la divinizzo; Mi
trasfondo così in voi sicché, nutriti al mio Spirito, la
vostra offerta possa trasformare i tanti ricchi di sé per
farli divenire i tanti poveri di Dio. Ti benedico".
▲
21 agosto 2009
"Oggi siete chiamati al 1° comandamento"
"Da B… nasceranno molti fiori e la loro fioritura nasce
proprio dalla sofferenza e dalla purificazione.
Oggi siete chiamati al 1° comandamento: ad amare Dio al di
sopra di tutto. Il suo amore dovrebbe sovrastare nel cuore
di ogni creatura. Se voi chiedete agli uomini di chiesa:
"Amate Dio?", essi vi risponderanno che è ovvio… ma è così
ovvio e scontata questa domanda… Però poi non è vissuto
questo amore. Chi lo vive? Sono così pochi quelli che vivono
il 1° comandamento, che è il più trasgredito.
L'amore di Dio fa dimenticare se stessi, non ci si pone in
primo piano, mentre il Signore spesso viene usato persino
per affermare la propria persona, per le proprie vedute, i
propri interessi, e persino per il potere. Quando
riconoscere che c'è il suo amore? Quando c'è l'umiltà, il
nascondimento; quando c'è il rinnegamento di sé, quando
questo amore riveste e nutre il cuore, sicché le braccia si
spalancano per amare gli altri, dando senza attendere per
sé. Quando si ama Dio, allora l'uomo ha pace e incontra la
felicità. Ti benedico".
▲
22 agosto 2009
"Oggi celebrate la Madonna Regina"
"La Madonna attende ansiosamente che vengano formate le
nuove vocazioni secondo il suo Cuore in questo luogo.
Bisogna però attendere il suo tempo. Pregate molto perché
venga accelerato, poiché il Signore Dio può tutto, e può
ottenere, anche in questo momento, ma si dispone Egli
stesso, alla libertà delle decisioni dell'uomo, e deve poi
districarvi i suoi pensieri…
Oggi celebrate la Madonna Regina, Regina del cielo e della
terra e di ogni creatura creata da Dio. In Paradiso, nei
giorni dedicati alle sue solennità c'è particolare giubilo.
Le anime sante dei Beati accorrono per onorarLa e Le portano
in dono, ognuno di loro, l'offerta di sé, ciò che hanno
vissuto e offerto nell'amore di Dio nella vita, il tesoro
della loro santità che li ha condotti in Cielo. Maria
sorride e li accoglie e poi li ridona al Padre perché li
benedica, per dare maggiore santità.
Se la sua Regalità è compiuta, é nella pienezza in Paradiso,
in terra questa deve ancora compiersi. Ogni creatura, ogni
cuore umano dovrebbe prendere la Madonna per Regina, onorare
la sua Regalità. E come è possibile ciò? Consacrandosi a
Lei, pregandoLa, onorando le sue virtù per riviverle. E
Maria vi prenderà a Sé per condurvi a glorificare la
Regalità di Dio, ove è più presente sulla terra, e cioè
nella Eucaristia, facendovi suoi adoratori, aiutandovi ad
assimilare il mio Corpo e il mio Sangue perché si incarni in
voi, e vi facciate voi stessi parte di questo Pane
santissimo e divino. Allora avrete posto la corona sul Capo
della Madonna e L'avrete resa Regina del vostro cuore e
della vostra vita.
La Regalità di Maria non si contrappone a quella di Cristo,
ma é un susseguirsi l'uno all'altra, è concatenata. La
Regalità di Maria ha essenza e vita per la Regalità di Gesù
Cristo, vive in sua funzione, per glorificarLo. Onorando la
Madre, Maria Regina, nella sua Regalità, Lei vi dona in
cambio la via, il modo, vi conduce a vivere in pienezza la
Regalità di Cristo. Vi forma il cuore, l'anima, l'essere a
divenire adoratori, centro di Dio, della sua esistenza.
Perché quando Io parlo agli apostoli e discepoli della mia
Carne a Sangue, dato in cibo per voi, si scandalizzano?
Perché Dio, per loro, è grande e distante, è l'Altissimo,
l'irraggiungibile, che mai può adeguarsi all'uomo, che mai
può, ancor più, dare la sua Carne da mangiare gli uomini;
mentre Io vengo a stare in mezzo ad essi, a farmi parte di
loro, e do Me stesso proprio per innalzare l'uomo, per
renderlo come Dio, per divinizzarlo. Ciò è possibile nella
misura in cui la creatura si lascia incarnare da Dio
nell'Eucaristia. La Madonna aiuta a raggiungere, a vivere la
mia Regalità, a farvi parte di Me, parte della mia Regalità.
Ti benedico".
▲
23 agosto 2009
"La tua Parola è dura!…"
"Mia piccola Maria, il tuo dolore di mamma, che vuole che i
suoi figli mi seguano, è santo, ma non t'abbattere, e non
lasciarti prendere dall'ira per i loro errati comportamenti.
L'ira, figlia mia, a che ti giova? A cosa ti può portare? É
lì il nemico che vuole condurti. Ma Io ti dico che li vedrai
trasformare. Questo tuo dolore, offerto a Me, si fa
benedetto e santo. É per questo dolore che essi verranno a
Me, loro e molti altri figli. Perché non vengono a Me? Lo
dice stasera la mia Parola, quando mi dicono: "La tua Parola
è dura!", pur se riconoscono che è piena di Sapienza, che
sia divina, è dura da accogliere, dato che la loro vita ha
scelto il peccato.
Il Padre divino dona molto, ma richiede molto, e vuole
l'integrità totale al suo Insegnamento. Se è ritenuto duro è
perché, per l'uomo, non è conforme al suo pensiero, al suo
modo di vivere; e non parlo della povertà umana, delle colpe
in cui le creature possono cadere; per loro sempre è
spalancata la mia Misericordia, e da essa vengono accolte.
Ma parlo di un deciso e chiaro intento di essere
contrapposti a Cristo, alla sua Parola; alla scelta
volontaria del peccato, di una esistenza vissuta nel
compromesso; e non si vuole desistere. Allora la mia Parola
si fa dura per l'uomo.
Quando però egli si amalgama, la sua vita si uniforma al mio
Insegnamento, il suo pensiero si unisce al mio; egli si fa
morbido ad essa: la mia Parola è dolce, è soave, vi dà pace,
pur in mezzo alle prove e alle tribolazioni, dato che Io
stesso ve ne do il sostegno. Io sono la rete che non vi fa
precipitare negli abissi del mare, sono le tavole del ponte
che non vi fanno cadere nei precipizi, sono le ali che vi
aiutano a volare verso l'alto dei Cieli.
Così con te ci sono Io. Sono il sostegno per te, la rete che
non permette che tu precipiti negli abissi del mare. Ti
benedico".
▲
24 agosto 2009
"Perché i farisei non mi riconoscono?"
"Mia piccola Maria, Io sono nelle tue preoccupazioni e ti
aiuto, e ti indico a volgere lo sguardo verso l'alto per far
sì che ti occupi delle cose del Cielo.
Oggi celebrate San Bartolomeo, di cui, già in vita, ho
decantato le sue virtù: la trasparenza d'animo e l'integrità
morale. Ed è proprio per questa sua chiarezza, per la sua
rettitudine, che egli riconosce la divinità della mia
Persona. Perché i farisei non mi riconoscono, nonostante la
conoscenza delle Sacre Scritture, che mi annunciano, e di
cui sono il compimento? Proprio per la corruzione del cuore.
Il peccato oscura, appesantisce, copre! Nel compromesso non
c'è Verità. E non solo in questo stato d'animo non Mi si
riconosce, non mi si accoglie, ma c'è persino la ribellione.
Ancora, in Cielo, San Bartolomeo prega e intercede per far
sì che gli uomini abbiano questa chiarezza, questo cuore
retto, dato che solo nella Verità del proprio essere voi
potete conoscere la Via che vi fa incontrare Dio, che vi fa
volgere lo sguardo al Cielo per incontrarLo e viverLo.
I tuoi figli non ascoltano, ma proprio la tua pena e la tua
preghiera farà sì che essi possano trovare la Via che li
porta a guardare il Cielo, e Mi ascolteranno. Ti benedico".
▲
25 agosto 2009
"Va vissuta l'integrità e non la falsa pace"
"Mia piccola figlia, non ti rattristare, per molti sacerdoti
c'è questa situazione: pur se vivono una certa integrità, e
credono in Me, hanno molta durezza nel cuore. E non basterà
la terra; dopo questa vita dovranno ancora fare il loro
percorso perché acquistino questa sapienza del cuore, così
sarà per don… che vive nelle sue regole e nel suo rigore che
non rispecchia il mio pensiero, il mio spirito.
Per questo vengo a darti conferma del mio non consenso sul
fatto che, come ti è stato detto: è bene che la moglie
rimanga a casa, se il marito è in disaccordo nel farla
venire a Messa, alla preghiera e a vivere una fervente vita
cristiana. Io dico: se la moglie acconsente al marito, che è
contrario alla fede, diventerà come il marito.
Il male è contagioso; con che ci si difende, con che si può
cambiare? Solo se si vive un'intensa vita sacramentale, la
preghiera, unita alla Grazia di Dio; il bene di Dio porterà
la benedizione, sconfiggerà il male per convertire e
trasformare in bene. Va vissuto il 1° comandamento: prima il
Signore! Va vissuta l'autenticità, e non la falsa pace, pur
di mantenere una certa quiete familiare, ma si combatte per
la Verità. La fede è lotta, è combattimento, è coerenza con
la Legge, l'Insegnamento di Dio, e non l'accettazione del
male, o del compromesso, o il rifiuto della fede, per
mantenere una falsa quiete che non è amore.
Nella famiglia, nella sua intimità, si rivela chi è contro
Cristo, o chi è con Lui; non ci si può nascondere, e bisogna
prendere posizione. Non ho detto Io che sarei stato una
spada, e che all'interno di una casa, per Me, per la mia
decisione, ci sarebbe stata divisione? Sappiate però che la
perseveranza nella fede porterà la vera pace, porterà alla
conversione del cuore, a un amore autentico, per cui, figlia
mia, non badare a ciò che dicono gli uomini; il mio pensiero
non è il loro. Sei nella verità, nella via giusta, e Io ti
benedico. Pur tra i tuoi errori, hai combattuto per la fede,
ed Io ti dico come a San Paolo: "ti basta la mia Grazia!",
non temere gli uomini, Io sono la tua difesa! Ti benedico".
▲
27 agosto 2009
"Oggi ricordate Santa Monica: quanta sofferenza in questa
donna!"
"C'è bisogno del suo tempo perché il frutto giunga a
maturazione, e ogni frutto ha il suo tempo per potervi
giungere, e così, figlia mia, Io ascolto le tua preghiera;
essa è presente, ma deve giungere fino al suo compimento. Ti
dico però che nemmeno un'ave Maria, un'invocazione, una
lacrima, purché autentica, viene persa. Tutto ciò già scende
come benedizione sui tuoi cari, su molti altri figli, su
tanti per i quali nessuno prega.
Oggi ricordate Santa Monica. Quanta sofferenza in questa
donna, così lungamente provata! Quanta fede perseverante
nella preghiera dell'attesa, mentre il tempo sembrava non
portare che decadimento. Eppure, giunto alla sua
maturazione, è brillata la luce! E in un mattino mentre, il
giorno prima, l'albero sembrava vuoto, ecco apparire la
bellezza della sua copertura di frutti maturi, che erano già
presenti nei boccioli, ma che Io tenevo nascosto tre le
foglie, che li ricoprivano.
Così tu, figlia mia; persevera! I tuoi figli pare vadano per
la strada errata e decadono, ma tu vedrai giungere il suo
frutto e ciò che ti ho predetto. Giunge anche per tuo
marito, che viene messo fortemente alla prova e alla scelta:
dovrà guardarsi, faccia a faccia, dentro di sé per non più
nascondersi e fare una scelta; ciò lo conduce a guarigione,
a conversione. É il frutto che matura dopo tanto dolore.
Dico a voi, figli miei, perseverate nella preghiera, nella
fede, pur se non ne vedete la vittoria. Essa, Io vi dico,
arriva, così come gli sportivi che devono molto faticare, ma
poi giungono al traguardo. Ti benedico".
▲
28 agosto 2009
"Oggi celebrate Sant'Agostino, il Grande nella sua sapienza"
"Mia piccola Maria, tu mi presenti tutte queste situazioni,
ed esse sono presenti ai miei occhi, ed Io sto lavorando per
esse, ma ti ho detto che per ognuna c'è bisogno del suo
tempo, così sarà per B… Questo luogo sarà un profondo centro
di spiritualità. Ma perché si compia deve attuarsi
l'alleanza tra Dio e l'uomo, stabilire un patto di amore,
che avviene attraverso il sacrificio del cuore di creature
che si offrono a Lui in dono, e su questa offerta il Padre
Celeste passa con il suo Fuoco e unisce, benedice, gradisce
e su questo sacrificio d'alleanza Dio opera e crea la sua
costruzione, la sua opera. Così sarà per B…, così per i
luoghi della R…, così per la tua famiglia. E chi è l'agnello
immolato che si offre al Signore e che Dio accoglie? Sei tu,
figlia mia, e vi si unisce il sacrificio di don …, la
preghiera e la sofferenza di don… Quest'offerta, in cui il
Padre Santissimo opera, permette il cambiamento, e di
costruire. É lo Spirito che viene ad irrorare e formare a Sé
Oggi celebrate Sant'Agostino, il Grande nella sua sapienza;
ma quanto tempo c'è voluto per giungere al suo incontro!
Quale terreno roccioso, sassoso, era il suo! Quante erbacce
lo ricoprivano perché potesse essere coltivato! Le lacrime
di sua madre hanno fecondato la terra, gli hanno tolto le
pietre, le erbacce; hanno reso umile e pronto il terreno per
far sì che lo Spirito Santo potesse entrare e irrorarlo per
farlo suo. E chi è stato l'agnello immolato per questa opera
se non santa Monica, con la sua preghiera e sofferenza? Su
lei è nata l'opera della santità di Agostino, e la famiglia
da lui nata che vive nei secoli: la sapienza santa a cui
molti si nutrono e che dà vita. Ti benedico".
▲
29 agosto 2009
"Voi dovete divenire simili
all'innocenza dei bambini appena
battezzati"
"Mia piccola figlia, ti sto purificando, ti sto pulendo
nell'interezza della tua persona. Io purifico le creature
non solo nella pulizia grossolana del peccato, cosi come
quando vi fate il bagno e lo sporco maggiore viene lavato.
Vengo a lavare poi tutte le piaghe più nascoste del corpo, e
poi entro nell'interiorità dell'essere, e lavo, lavo le
ombre dello spirito, i pesi del cuore, ogni cellula, e non
solo i mali della mente che nascono sempre dal male che ha
origine dal peccato; c'è sempre un male iniziale da cui
scaturisce, ed Io vengo a purificare.
La purificazione è continua, sino a quando non diveniate
simili a diamanti trasparenti, le cui gemme brillano, e sono
così chiare che la luce dello Spirito Santo tutte le
attraversa. Se non si raggiunge questa trasparenza, se non
vi fate gemme luminose e chiare, non potete entrare nel
Regno dei Cieli.
La maggior parte degli uomini vive questa purificazione in
Purgatorio. Tu, figlia mia, no, poiché la vivrai
completamente sulla terra. Non solo, raggiunta questa
purificazione, la uso per far sì che sia purificazione dei
tuoi fratelli. Ti uso come una lavatrice che lava i panni
sporchi dei tuoi fratelli perché si lavino e si salvino.
Come ottenere questa trasparenza, questo candore? Voi dovete
divenire simili all'innocenza dei bambini appena battezzati,
dovete acquistare quella verginità e purezza di cuore, che
vi rende simili a Dio. Solo allora potete farne pienamente
parte, e la conquisterete nel suo Amore, amando; amando, voi
brucerete le scorie del peccato, vi lavate, vi sanate in un
crescendo, che vi rende puri, e vi eleva per esser parte di
Me. Ti benedico".
▲
30 agosto 2009
"Chi mi ama osserva i miei Comandamenti…
L'amore lava,
purifica…"
"Mia piccola Maria, vengo a te, nonostante le miserie cui
dai ancora così credito, e che un giorno, figlia mia, non
avranno per te nessun senso, perché tanto ti sarai elevata
nell'amore di Dio. L'amore lava, purifica, rinnova; ed
indico il cammino dell'amore che avviene nel percorso dei
miei Comandamenti. Chi mi ama osserva i miei Comandamenti,
li ubbidisce: è nutrito ulteriormente all'amore; una cosa è
concatenata all'altra. Attraverso questa via c'è una
purificazione di vita. Altro mezzo di purificazione è il
perdono, il perdono che il mio Sangue vi offre, vi lava. Il
perdono che voi date a voi stessi, e il perdono che date ai
fratelli, purifica, rinnova: è segno dell'amore.
Quando questa ubbidienza ai miei Comandamenti non avviene
più è perché non mi si ama: è entrato il masso del peccato,
che non permette ulteriore cammino; e solo il cambiamento,
il ritorno all'adesione dei Comandamenti e il ricorso al mio
perdono, fa di nuovo riaprire la strada. Se il perdono non
viene dato, e si rimane nel male, il Signore interviene con
la purificazione della sofferenza, che lo lava.
E così sarà, per questa generazione, che non ha accolto
l'invito nell'amore, e ci sarà il fuoco del dolore a
purificare: che sia ancora salvezza che potrà trainare i
macigni del male, che ostruiscono, e possa così ritornare a
rivedere la luce, che conduce a Me. A te, figlia mia, sarà
una sofferenza, che è dono, è amore, proprio per il rinnovo
in questa tua purificazione per i sacerdoti. Ti benedico".
▲
31 agosto 2009
"Ma uso la maternità di una semplice donna, che parli in
umiltà"
"Don… dice che Io, il Signore, potrei sconfiggere il demonio
da solo. Ma ho voluto che fosse la Madonna, una donna, a
farlo, poiché ciò gli fosse di maggior umiliazione. In modo
simile, nella tua storia, Io potrei intervenire direttamente
su loro, ma uso la maternità di una semplice donna, che
parli in umiltà. In essi vive sempre un pensiero che è
maschile, e che ha i suoi modi ristretti di pensare sulla
donna. Le avvisaglie fatte a don… e il dolore che l'ha
accompagnato, sono stato Io ad ispirarle, a spingerle,
tramite te, come un aiuto, perché non cadesse nei vari
burroni; nella ricerca di ciò che è eccezionale, o
particolare, e nel modo in cui viene vissuto, c'è pericolo
di far entrare il demonio… Il Signore viene a te, alla tua
povertà; il Signore guarda il cuore. Ti benedico".
|
|