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Ave Maria!
1 aprile 2012
"Solo chi medita, ama e vive la mia Passione è mio vero
amante"
"Mia piccola Maria, presto ti ristabilirai. Oggi, giorno
delle Palme, la Chiesa ricorda l'entrata a Gerusalemme
quando gli uomini, al mio passaggio, inneggiano ponendo
palme al mio cammino, accogliendomi come Re; sono gli stessi
uomini che, a distanza di giorni, mi condannano al
"crucifige!", proprio perché Re. Quanto è instabile,
incoerente e incostante l'animo umano!... Si muove e
ondeggia come il soffiare delle bandiere al vento, a seconda
dei propri interessi o del proprio pensiero. Quando l'uomo
si fa costante, coerente, fedele…? Quando ha fede ed ha
amore per la mia Persona. Il Vangelo vi presenta la mia
Passione, la mia crudele e inenarrabile Passione. Quanti
sacerdoti o religiosi, vedendo le scene della mia Via Crucis
in alcuni film che mi rappresentano, dicono che sono troppo
cruenti e le immagini esagerate. Certe immagini, pur in
dipinti o altro, che mi ritraggono, per loro sono troppo
sofferente, dicono che sono dipinti allegorici, superiori
alla realtà vissuta. Io vi dico che la mia Passione è stata
di ben lungo maggiore alla loro rappresentazione: sono stato
scarnificato in ogni mia cellula, crocifisso nella Mente,
nello Spirito, nel Cuore e nel Corpo, poiché ciò che è
interiore non può essere espresso: vi si fa palese nella sua
sofferenza, quella fisica, esterna, che esprime, vi fa
evidente anche il dolore morale, dato che il corpo e l'anima
si fanno unitivi nel dolore.
Amate la mia Passione! Meditatela! Essa è ricchezza
infinita. Non lasciate sprecare tanto Sangue e Lacrime a
terra, dimenticate e calpestate. Ho vissuto la mia Passione
da solo e abbandonato; me ne sono presa l'intera pena sulle
mie spalle: solo il passo di mia Madre e di Giovanni, con
alcune figlie devote, mi hanno accompagnato. Ora cerco
amanti, amanti che con Me onorano, amano, meditano il mio
dolore che esprime, nella sua durezza vissuta, l'intensità
di un amore folle per voi.
Solo chi medita, chi ama e vive la mia Passione è mio vero
amante: non la lascia relegata a questi giorni della
settimana santa, ma ne fa parte a sé nella sua storia di
ogni dì e nel suo cuore; in questo stato egli varca i
confini dello spazio e del tempo, i secoli, e giunge così ai
miei tempi: si fa Cireneo che mi aiuta a sostenere la Croce,
che mi scava ormai le ossa, si fa Veronica che mi asciuga il
Volto poiché il Sangue mi ricopre lo Sguardo, si fa amico
pietoso che mi dona l'unguento delle sue lacrime che sono
balsamo alle mie Piaghe.
La mia Passione è continua: la vivo nel Santissimo
Sacrificio, nelle membra lacerate e dissacrate
dell'Eucaristia, nei sacrilegi e negli abomini compiuti
contro di essa, le vivo nel tradimento di quelli della mia
Chiesa, nella condanna e nella crocifissione del peccato che
gli uomini ancora mi infliggono. Meditando e amandola voi
compite una grande carità come Maria che mi si pone ai piedi
e mi adora con lacrime e unguenti, mi ricopre per prepararmi
alla prossima Passione, morte e sepoltura; e mentre gli
altri commensali si scandalizzano, Io dico: "Ella ha
compiuto un'opera buona per Me". Così la mia Passione viva
in voi: presente, viva, attuale, essa è perennemente
redentiva: scende con il suo Sangue, lava con le mie Lacrime
e con le Lacrime della Madre mia, vi innesta nelle mie
Piaghe, vi rende visibile la Croce santa che si fa baluardo
di salvezza e di difesa per l'attacco del nemico alla Chiesa
e agli uomini. Pregatela, come sapete, nella Via Crucis,
nella lettura del Vangelo, nell'intercalare dei Misteri
dolorosi, meditandola nel Santo Rosario, nelle orazioni di
Santa Brigida, o con le vostre parole: ma fatela vivere,
amandola.
Essa si fa: I° - carità per Me, vostro Signore, dato che,
pregandola, voi mi consolate, vi fate vicini e riparate a
tanta dissacrazione al mio Cuore ferito e crocifisso. 2° - É
carità per voi stessi perché vi aiuta nella mia ad
accogliere la vostra, ad accettarla e ad amarla, a darvi il
pentimento dei vostri peccati e, con le lacrime che ne
scaturiscono, a donarvi il cambiamento del cuore, e la
compassione del dolore altrui. 3° - É carità per i fratelli
perché pregandola, e lo potete per ogni necessità, essa
discende su di essi: li aiuta nella loro guarigione e
conversione, li allontana dal male, ed opera per i suoi
meriti Misericordia e pentimento, riparazione per i loro
peccati.
La Chiesa di oggi presenta solo continuamente la
Risurrezione come punto fondamentale, e lo è: è il punto
d'arrivo e il fulcro della fede. Ma Io vi dico che non c'è
Risurrezione se non è prima vissuta la Passione mia e
vostra; non è come quando vi dicono: "Non rimanete fermi al
Venerdì Santo!". Voi vivete il Venerdì Santo, sarò poi io a
trasformare e a darvi per esso la Domenica di Pasqua. Ti
benedico".
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2 aprile 2012
"Il Padre Santissimo vi ha dato 24 ore nella giornata…
e in
esse quanto tempo date a Dio?"
"Mia piccola Maria, Io estendo la tua preghiera, e le
sofferenze che provi non andranno perdute: cadrà il velo
dagli occhi dei tuoi figli un giorno e sapranno vederti.
Oggi il Vangelo vi presenta l'atto di Maria che mi lava i
piedi con le sue lacrime e li asciuga con i suoi capelli:
espande su di essi un profumo sì tanto costoso da
scandalizzarne i presenti. É un atto di intima tenerezza, di
compassione, di adorazione; ed è proprio l'adorazione a Me
che fa scatenare l'ira di satana in Giuda, mascherandola in
un atto manchevole poiché toglieva denaro ad un altro
servizio per i poveri, più nobile. L'offerta d'amore a Me e
gli atti di adorazione superano ogni carità poiché ciò che è
dato a Me Dio lo maggiora e lo centuplica nella sua
benedizione ed assistenza nel frutto della sua eccelsa
Carità. Essi si fanno, nel loro atto, riparazione per le
colpe che vengono così risanate, e il Padre Celeste ne fa
scendere grazie di salvezza su tutte le creature.
L'azione di servizio di Marta è lodevole, ma il Vangelo vi
ricorda la parte migliore in Maria che nella sua dedizione
particolare, offerta alla mia Persona, supera ogni servizio,
dato che essa si fa gloria per il Signore e salvezza per
tutti gli uomini. Iddio moltiplica ed espande con le sue
mani ogni piccolo atto d'amore nella sua Provvidenza.
Quanti cristiani vengono perseguitati e accusati dai loro
stessi familiari, dai compagni di lavoro e dagli stessi
sacerdoti, se notano, fra di essi, alcuni che sembrano
eccessivi nel seguire la fede; e ciò è relativo
particolarmente alle tante donne, alle mogli, se vengono più
spesso alla Santa Messa, mentre essi ritengono giusto
tenerle relegate continuamente in cucina. Le pongono in uno
stato di colpa se esse donano il primato a Dio, se occupano
del tempo alla preghiera, se partecipano, con desiderio
assiduo, ai Santi Sacramenti, se si dedicano ai malati, dato
che per chi non mi ama, o ama molto poco, è tempo sprecato:
viene tolto alla famiglia o ai propri compiti che devono,
secondo il loro metro di giudizio errato, ergersi su tutto.
Io vi dico: è bene svolgere il proprio dovere e il proprio
compito a seconda dello stato che vivete, ma il Padre
Santissimo vi ha dato 24 ore nella giornata che usate per
dormire, mangiare continuamente, per lavare, per i rapporti
personali, per il lavoro, ecc… e in esse quanto tempo date a
Dio? Possibile che se viene dedicato del tempo di qualche
ora al Signore o all'apostolato si scatena la guerra in
casa? Cosa vi viene tolto? In Verità Io vi dico: "Lasciatele
stare! Ciò che fanno verso di Me mi è molto gradito e mi
consola". É quello il tempo più prezioso: ridiscende poi
come benedizione e salvezza sulla stessa famiglia e
santifica il vostro quotidiano. E, simile a Giuda, che
giustifica il suo intervento contro l'atto di adorazione di
Maria, camuffandolo per l'interesse ai poveri, così è per
quelli che si accaniscono contro queste mie figlie e anche
contro alcuni figli. E ciò perché viene tolto il primato
alle loro proprie persone e al servizio continuo ai loro
comodi. Se sapeste come quelle ore benedette, dedicate alla
preghiera, di notte magari e di nascosto…: sono state quelle
preghiere che sono discese a salvezza per i mariti, i
familiari, …e proprio nel momento della loro agonia!
Figli miei, Io varco, ribalto il pensiero e la tradizione
umana; Io porto all'essenzialità della Verità. Il
sovrabbondare nei fornelli, quando basta il necessario, è
errato, riempie lo stomaco, ma poi, poco dopo, finisce nella
fogna. Il brilluccicare di una casa che riluccica
nell'estetica di un lucidare continuo lascia il tempo che
trova, la polvere poco dopo si rideposita sui mobili, mentre
l'azione fatta a Dio è eterna: non verrà mai persa, e sarà
la vostra eredità celeste (*). Il servizio è cosa buona, la
carità umana è lodevole, ma se non intessuta, non infusa e
rivestita dell'adorazione al vostro Signore finisce per
avere senso e fine a sé stessa e non viene santificata; se
non unite a Dio si finisce spesso per essere già
ricompensati solo su questa terra.
Figli miei, la vostra vita ha senso nell'amore di Dio: non
potete accontentarvi del poco amore; quando si ama davvero
si desidera stare con l'amato. Io vi dico che se uno mi
offre i suoi atti di amore, di intimità, di primato nel suo
cuore, difficilmente non sarà cosciente di svolgere i propri
doveri; invece chi non crede in Me o vive in modo
superficiale la fede spesso decade e tradisce i suoi
compiti. Non potete raggiungere e adempiere tutto,
affannarvi continuamente: compiuto ciò che dovete in
coscienza, riposatevi in Me. Ai mie amanti Io soccorro,
supplisco e sostengo il loro servizio. Ti benedico".
(*) Vi assicuro che la casa della piccola Maria è sempre
tutta ben in ordine, e lei ci tiene! Ma ella riserva per se
stessa anche il congruo tempo per pregare anche in casa e
stare sola con Gesù, e poi ogni sera va alla Santa Messa.
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3 aprile 2012
"Chi è che mi tradisce? Quanti sono i Giuda?"
"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi dice: "In verità,
in verità vi dico: uno di voi mi tradirà!" …"E chi è?", mi
chiede Giovanni che posa il suo capo sul mio Cuore. "É colui
a cui offrirò il boccone del mio piatto". E, datolo a Giuda,
il diavolo entrò dentro di lui. Chi è che mi tradisce?
Quanti sono i Giuda? Sono coloro che colpiscono, che
denigrano, che compiono cose abominevoli ed innominabili
all'Eucaristia e a ciò che più gli è simile: all'innocenza.
Sono traditori quelli che, pur non compiendo atti così
gravi, sono colpevoli dato che vengono a Me ricevendomi nel
peccato: vedo file lunghe venire a comunicarsi e così pochi
quelli che vanno prima a lavarsi al confessionale che, pur
consapevoli del loro male, vengono comunque a ricevermi, ed
è satana che li spinge perché in questo modo abbiano a
dissacrarmi, a fare sacrilegio. E quanti sacerdoti che
celebrano il Rito dell'Amore in modo vuoto, freddo,
insensibile, superficiale, che più non credono al
Sacramento!
E in tutti loro, dissacrandomi, entra satana, che li rende
schiavi di sé. Offendere, ferire l'Eucaristia e ciò che più
gli è simile, l'innocenza: compiere cose spregevoli,
oltraggiando, abusando, opprimendo, è la cosa che più
ferisce il Signore Dio poiché essi sono ciò che è più
nobile, puro, sommo, che appartiene alla sua natura, e che
satana vuole colpire; sono le realtà che più fanno
accrescere la sua potenza malefica. Cosa poter fare per
riparare a ciò? Il Vangelo vi risponde: "Seguitemi, prendete
la vostra croce e seguitemi!". Offritevi, datevi in dono,
offrite la vostra vita dinanzi all'Eucaristia: amate, fate
adorazione, fate atti di amore ad Essa in modo che, al posto
del bacio di Giuda, voi fate carezze sul mio Volto come mia
Madre; vi fate il capo di Giovanni che si posa sul mio
Cuore. Non abbiate troppa sicurezza sulle vostre forze:
l'uomo è fallace e stretto dalla paura o dalla tentazione;
cade Pietro, pieno di entusiasmo e, baldanzoso nelle sue
forze umane, è sicuro di essere pronto ad offrirmi la vita
mentre, messo alla prova e alle morse dell'accusa, mi
rinnega tre volte.
Figli, a tutti giunge il tempo della prova e della
tentazione: per non tradire, per non rinnegare il vostro
Signore e Maestro, non credete a voi stessi, ma rimanete
saldi nella preghiera; pregate, fatevi come Giovanni,
adoranti e abbandonati sul mio Cuore, e simili a lui, state
accanto alla Madre: non lasciatela! Ella vi manterrà fermi,
forti e fedeli alla mia Persona. Ti benedico".
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5 aprile 2012
"Il dolore di mia Madre…! Ella rappresenta il dolore di
tutte le madri
che hanno sofferto la perdita o l'ingiustizia
subita dei loro figli"
"Mia piccola Maria, sono con te, sono con te! E tutto ti
ritorna. Stasera la Chiesa ricorda e celebra la mia ultima
Cena, Cena tanto desiderata ed attesa, saluto finale ai miei
e al mondo che stavo per lasciare. Essa viene vissuta
secondo il Rito ebraico, anticipando la prossima festa di
Pasqua, mangiando l'agnello sacrificato e le erbe amare; e
da questa Cena, e in Essa, Io vengo a portare la mia Pasqua,
quello che poco dopo avrei vissuto. L'agnello simboleggia
Me, l'Immolato! E le erbe amare la sofferenza da patire. Ho
intorno a Me gli Apostoli, che guardo uno ad uno con amore e
tristezza infinita, pur se essi non comprendono il mio stato
d'animo.
Nella stanza accanto ci sono le donne e mia Madre, che hanno
preparato, e sono quelle che sempre mi hanno seguito e
servito, non solo nell'accudire ma anche partecipando con la
preghiera e con l'offerta di Sé. Queste figliole, accanto a
mia Madre, si sono fatte tutte Sante. É la sera in cui Io mi
faccio dono ed offro Me stesso nell'Eucaristia per far sì
che nel pane e nel vino nel quale mi trasfondo, gli uomini
non abbiano a rimanere soli, e possano prendere forze per
potermi vivere. Vi dono l'Eucaristia perché mi perpetui nel
corso dei secoli nella mia Presenza, vi dono il Sacerdozio,
nei miei Apostoli, perché, attraverso il loro Ministero,
l'Eucaristia si perpetui e viva. Vi dono l'amore nel segno
della lavanda dei piedi, che va vissuto nell'umiltà e nel
servizio, poiché quale amore nella verità può essere se non
nell'umiltà e nel servizio?
Ecco però le ombre della notte si addensano con la loro
oscurità e ricoprono la casa, ricoprono il cuore di Giuda
con il suo tradimento e, in lui, tutti coloro che nella
Chiesa mi tradiranno: le ombre dell'incomprensione sui miei
amati Apostoli che presto mi abbandoneranno e, in loro,
tutti quelli che per codardia mi lasceranno, mi
rinnegheranno. Lascio e mi separo dalle pie donne, e da mia
Madre che, con accorata veemenza, mi implora di poter
condividere la mia morte, ma accolgo che mi rimanga
associata nella partecipazione alle mie pene in una Passione
mistica del Cuore.
Il dolore di mia Madre…! Ella rappresenta il dolore di tutte
le madri che hanno sofferto la perdita o l'ingiustizia
subita dei loro figli. Ormai tutto si fa più denso nella sua
tenebra nella notte: è pronta la battaglia, i cui colpi
saranno interamente sulla mia Persona e che da solo dovrò
sostenere! I colpi dei diavoli e dell'intero inferno contro
di Me! Il peccato e l'ingratitudine degli uomini che mi
scarnificheranno e per quanti tanto Sangue e Lacrime
andranno perdute, rimanendo in terra…! Il silenzio che non
varcherà alito, che non darà risposta del Cielo al mio
grido, …solo!
Il mio passo s'approssima nell'orto degli ulivi: non mi
lasciate ora solo! Rimanete con Me, pur semplicemente per
asciugare le Lacrime o il Sangue che a rivoli scorre sulle
mie gote! Rimanete con Me a farmi compagnia da questa notte
a sempre: solo uniti a Me voi onorerete l'Eucaristia,
aiuterete a santificare il Sacerdozio, vivrete in verità
l'amore in umiltà e servizio. Ti benedico".
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8 aprile 2012
"Chi sono i risorti? Sono gli uomini che sulla terra vivono
in stato di grazia"
"Mia piccola Maria, è la Pasqua di Risurrezione, il giorno in
cui la Vita ha sconfitto la morte! Un grande grido si eleva
dalla terra al Cielo in segno di vittoria… ed ancora il
Cielo esulta. Io mi presento al Padre mio Risorto e con
bianco splendore e Luce infusa, e dalle cui Piaghe traspare
Luce rossa del mio Sangue glorioso, e intercedo, per i miei
meriti, presso il Padre Eterno per la salvezza del mondo
perché gli uomini che vogliono, in Me ancora risorgano e
vincano ogni male. La Risurrezione è la vittoria della
grande battaglia contro tutte le forze di satana, del
peccato e della morte. Nella mia sofferenza attraggo,
assorbo in Me ogni veleno: lo combatto, lo espio, lo lavo;
come un'oliva sotto il torchio viene spremuta e tolto ogni
residuo: ne viene tratto solo olio preziosissimo.
Da questa mia sofferenza e Croce c'è l'esplosione della
Risurrezione che viene a vincere tutto ciò che mi è
contrario; è per voi, figli miei, per farvi risorgere, per
far sì che in Me anche voi possiate vincere ogni vostra
miseria e male, ciò che vi fa decadere. Siete abituati a
celebrare la Pasqua senza comprendere appieno quale giubilo,
quale gaudio l'anima vostra dovrebbe provare, dato che la
vita vi è stata donata per andare in Cielo, e questa via vi
era preclusa, ogni via d'accesso al Regno, per il peccato; e
persino i Giusti non vi potevano accedere poiché portavano
in sé il peccato originale. Per voi patisco, per voi vinco:
per riaprirvi le porte della Risurrezione.
Chi sono i risorti? Sono gli uomini che sulla terra vivono
in stato di grazia, alleati, amici, e veri figli di Dio che,
pur nelle tribolazioni, nei dolori, essi vivono nella
speranza; e ciò non è di condanna, ma è per risorgere. Sono
le anime purganti che sono i salvati e che espiano le
scorie, che ancora separati dalla perfezione della vita
eterna, dall'Amore, anelano l'unione fusa a Dio. Sono i
Beati che vivono la beatitudine della Risurrezione, la
pienezza, la realizzazione di ciò che ho sofferto,
insegnato, percorso e che si adempie in voi, che ne avrete
avuto fede. Non lasciate disperdere la mia Risurrezione!
Solo chi è risorto in Me è gioioso e felice, ha completezza
nel cuore, si sente realizzato come uomo e donna, sente e
comprende il fine e il compendio della propria esistenza.
Come vivere la Risurrezione? Risorgo e vinco sulla Croce:
non rimango morto in essa, ma da essa Io sconfiggo satana
che grida e precipita agli inferi, e vi apro un mondo,
quello che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, da sempre
ha preparato per voi. Come i discepoli mi riconoscerete
dallo 'spezzare il Pane', nel farvi un tutt'uno con
l'Eucaristia, nello 'spezzare il Pane' con Me. Tanto più
L'amerete, La vivrete, La parteciperete e vi fonderete in
Essa, voi ne acquisterete la Sapienza infusa della mia
conoscenza: simili ai Discepoli, vi fate risorti e vivrete
della mia Risurrezione. Ti benedico".
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10 aprile 2012
"Il mondo ha perso il suo Signore e non sa dove trovarlo:
rimane chiuso nel sepolcro di se stesso"
"Mia piccola Maria, tutti quelli che mi porti Io li
custodisco. Io me ne occupo, a Me appartengono. Rimani
serena, non dubitare, riposati ed abbandonati fiduciosa in
Me; pur nelle difficoltà del loro agire errato rimani in Me
poiché nell'inquietudine entra il pungolo del demonio, che
cerca di demoralizzare e togliere la fede.
Stasera nel Vangelo Maria Maddalena cerca intensamente: nel
suo cammino di risorta, che però non è completo, mi cerca
nel sepolcro ove era stato depositato il mio Corpo morto, e
per questo le vado incontro e le dico: "Donna perché
piangi?" Ed ella: "Non trovo più il mio Signore, non so dove
trovarlo". E Io dico a voi: "Popolo, perché piangi? Perché
ti disperi e sei nel tormento?". …Ovunque vedo inquietudine
e lamento: non si giubila, non si inneggia, non si
partecipa, e non si vive la certezza della mia Risurrezione.
E come mai avviene questo? Il mondo ha perso il suo Signore
e non sa dove trovarlo: rimane chiuso nel sepolcro di se
stesso, nel chiuso del suo peccato che non vi permette, non
vi fa entrare la Vita: Me, il Cristo che ho sconfitto tanto
male! Se, simili alla Maddalena, si ponessero in ricerca,
pur tra i sepolcri, come degli immondi, Io di certo mi farei
trovare, sarei proprio Io a farvi partecipi della mia
Risurrezione, e a fare di voi dei risorti. La Maddalena
aveva molto peccato ma, anche se non nella trasparenza
assoluta della mia Risurrezione, si pone in ricerca
autentica, e di lei ne ho fatto la mia annunciatrice, la
prima! Così può essere per voi, figli miei!
Io vi vengo incontro e vi faccio grazia della mia vittoria:
le sofferenze, i limiti, le paure, le angosce, i dolori, pur
se vissuti da crocifisso, ma se penetrati della mia
Risurrezione, si fanno croce da risorti: crocifissi risorti
che vivono già nella speranza che è certezza, che dà senso e
vittoria alla propria croce. I mie Santi giungevano alla
gioia e alla letizia, dato che la loro fede superava i
limiti e la paura della croce, dava loro la forza e la
speranza che li sosteneva. Se vissuta senza questa adesione
che fortifica l'anima e fa dono del sorriso, il demonio
viene a pungerla, e tormenta; mentre la mia vittoria,
partecipata in voi, già lo sconfigge.
Farò di voi i miei annunciatori, che annunciano la speranza,
la gioia, la vittoria che nella croce vi rende già i risorti
che annunciano al mondo, nella propria anima risorta, la mia
Risurrezione. Ti benedico".
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11 aprile 2012
"Avete una Tradizione di Insegnamento che dura da secoli
nella Chiesa"
"Mia piccola Maria, non è la tua tristezza che mi offende:
sono periodi nello spirito. Rimani sempre unita a Me!
Stasera nel Vangelo i discepoli di Emmaus vanno percorrendo
la via con discorsi tristi poiché non hanno compreso la mia
missione, il suo esito e la sua vittoria; per questo mi
pongo accanto a loro in cammino per illuminarli
nell'insegnamento delle Scritture, che già parlavano e
rivelavano di Me.
Se allora era pure comprensibile che i discepoli non
avessero piena conoscenza poiché la Chiesa era agli albori,
oggi, figli miei, non lo è: avete una Tradizione di
Insegnamento che dura da secoli nella Chiesa: le letture e
le meditazioni del Vangelo, ripetute perennemente, il dono
dei Sacramenti che attestano la mia Risurrezione: eppure
rimanete chiusi in voi, ripiegati in voi stessi, tristi,
senza aver compreso la mia Persona e la vittoria della mia
Risurrezione. Tutto ciò che avete intorno a voi testimonia
di Me, ma voi del miracolo di ciò che vivete, che è
straordinario, lo rendete ordinario.
La vita che prosegue e si rinnova, si riforma e
continuamente ne ricevete, diviene per voi scontato e
ordinario. Tutto ciò che vi è dato nell'esistenza lo
considerate dovuto e banale. Non sapete vedere, né
ascoltare: non Mi conoscete. Se andaste alla mia ricerca,
pur tristi, pur in una conoscenza incompleta, Io mi appresso
a voi, mi accosto e vi insegno: sono il "Maestro eterno",
che do spiegazione alle Scritture e vi porto alla Mensa
celeste ove spezzo il mio Corpo per voi, per unirvi, per
farvi parte di Me sicché, fusi in Me, mi conoscete, mi
incontrate e vivete la mia Risurrezione. Ti benedico".
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12 aprile 2012
"Vedrete miriadi di anime, oceani di creature,
passare
attraverso Me, il Crocifisso Risorto"
"Mia piccola Maria, coloro per cui preghi tutti benedico e
su ognuno, sii certa, Io intervengo. Stasera nel Vangelo
appaio agli Apostoli, ed essi, pieni di stupore e timore
gridano. Io dico loro: "Perché tutti questi dubbi nel vostro
cuore? Sono Io! Non sono un fantasma, sono vivo, non sono un
morto" e per attestarlo mi faccio toccare e mi faccio veder
mangiare.
Figli miei, Io sono il Vivente, sono reale presso di voi,
sono il Crocifisso Risorto, che vive in un Corpo
spiritualizzato e divino, che vi offre la Mensa Celeste, e
si fa vostro Cibo, in tutti i tempi, per rimanere con voi e
per offrirvi la propria Risurrezione. Sono il Signore della
storia, Colui che risorge su tutti gli eventi e i secoli:
cammino con tutti gli uomini di ogni generazione per
condurli a risorgere, e sull'intero agire umano, sul
peccato, sull'intera battaglia del nemico, sulla morte: Io
mi ergo vittorioso, giungendo sino all'ultimo giorno
dell'esistenza del mondo che terminerà con il suo ciclo e di
cui rimarrà Protagonista e ne riassumerà la motivazione: la
vittoria nella mia Risurrezione.
Voi vedete il mondo decadere: guerre, malattie…la natura che
spesso esce dai suoi argini e si rivolta contro l'uomo, il
male compiuto ovunque; ed è vero: Io stesso ve lo attesto e
ve ne faccio la radiografia perché, facendola palese, ed
essendo a conoscenza della realtà di tale male, voi vi
poniate più fortemente a pregare, vi uniate maggiormente a
Me, per la sua cura. Più a Me si ricorre e più c'è la
vittoria: si allontanano le guerre, si sanano le malattie,
si purifica il peccato, la natura torna alla quiete della
sua creazione. Ogni cosa Io porto al bene; di tutto ciò che
è conseguenza del peccato dell'uomo Io ne faccio una storia
di redenzione, di purificazione, di riscatto; Io porto
sempre al pentimento, al bene, alla vita che si rigenera
nella Grazia dell'anima e che si fa risurrezione.
Passa questo mondo, la terra e i cieli; tutti gli uomini la
calcano per breve tempo, e se ne credono i padroni, mentre
non sono già più in essa. Invece Io sono il Vivente, rimango
eterno sull'intera umanità, e su ogni realtà, il Vincitore
supremo. Tutto il male, dinanzi a Me, sarà povera cenere al
vento oppure brace che continua solo a riardere nel fuoco
degli abissi; ma per chi ha cercato ed amato Me, il Signore
della storia, con Me avrà vinto! Vedrete miriadi di anime,
oceani di creature, passare attraverso Me, il Crocifisso
Risorto, per entrare nella Vita della Risurrezione eterna.
Ti benedico".
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13 aprile 2012
"…solo in questo modo le chiese torneranno ad essere piene,
le vocazioni e i seminari fiorenti"
"Mia piccola Maria, Io aiuto più di quanto tu possa pensare,
e giungo lontano ove tu non sai.
Nel Vangelo di oggi Io chiamo i miei Apostoli e dico: "Non
avete niente da mangiare, figliolini miei?", dato che hanno
pescato con grande fatica tutta la notte invano, e li invito
a gettare le reti dalla parte destra della barca, ed essi,
sulla mia Parola, le gettano, e la pesca sarà abbondante.
"Venite a mangiare!"; ancora li chiamo a partecipare al
pasto ove Io, il Signore, sono presente e benedico: sono la
Fiamma che accende e consuma l'offerta che è frutto della
loro fatica. Sono simboli che richiamano ad un Cibo che non
va al ventre, ma è spirituale, che nutre nella Parola di Dio
e nell'Eucaristia.
Ancora oggi richiamo i miei Apostoli, i sacerdoti, e dico
loro: "Figliolini miei, non avete niente da mangiare?",
poiché lo stomaco è sazio, ma le tante anime loro e dei miei
cristiani, gridano a Me, denutrite, la loro fame. Vedo
chiese sempre più vuote, seminari le cui vocazioni muoiono,
famiglie divise, figli che non nascono, tormento e guerra
nei cuori, e perché questo?... Richiamo i sacerdoti ad
essere più presso l'altare, a vivere, ad incarnare la Parola
di Dio, ancor prima di parlare agli altri. Le parole poco
contano perché la pesca di anime sia abbondante: si è ciò
che si vive, e si vive ciò che si è, si emana e si trasmette
ciò che uno è. E se la Parola si accende nello spirito,
richiama la anime; se si vive l'Eucaristia, amandola,
facendo adorazione, facendosi eucaristia che si spezza con
Me per l'umanità, la fiamma viva della mia Carne e Sangue in
voi fa amare: simile ad una calamita attrae e riconduce
anime a Gesù Cristo.
Sono le ginocchia piegate, e il cuore a Dio, che si nutre di
Lui, più che il vostro pur buon agire umano che fa sì che le
reti trabocchino di creature che tornano al Signore. Solo in
questo modo le chiese torneranno ad essere piene, le
vocazioni e i seminari fiorenti. Se i miei cristiani mi
vivessero, e con Me bruciassero nel Fuoco ardente
dell'Eucaristia, le loro offerte sarebbero lievito per il
mondo, e scenderebbero grazie, benedizioni sull'umanità,
luce per le altre religioni, di cui molti tornerebbero a Me.
Le famiglie tornerebbero ad essere unite: la figliolanza di
una maternità ricca e un'infanzia serena, una croce vissuta
non più in modo così gravoso ma in soavità e leggerezza, e
la morte nella Grazia; sul mondo scenderebbe la pace.
Venite a mangiare, figlioli! Appagatevi del mio Cibo! Solo
allora non andrete raminghi a cercare pane avariato che vi
avvelena. Venite a Me che sono il Pane buono. Solo Io vi
posso saziare d'amore. Ti benedico".
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15 aprile 2012
"La mia Misericordia vi rincorra per l'intera esistenza!
Senza di essa Iddio non potrà che attuare la sua Giustizia
per amore della Verità, che è"
"Mia piccola Maria, Io ti benedico! Non ti preoccupare così
per tuo figlio. Oggi la Chiesa celebra la mia divina
Misericordia: le mie braccia si allargano, si estendono per
poter abbracciare tutti, per stringere al mio Cuore le
creature, per dare il perdono e il mio Amore. É il mio un
Cuore squarciato dal quale fiorisce Acqua e Sangue: una
Fonte inesauribile che zampilla e che tutti può dissetare in
modo sovrabbondante; ma quanti vi si abbeverano? Quanti
fanno ricorso alla mia divina Misericordia? Sono lo Sposo
innamorato, l'Amico fedele, il Maestro che sussurra per
insegnare, e il Salvatore che perdona. Se sapeste quale
grazia è stata donata all'umanità, il ricorso alla mia
Misericordia, e così poco ve ne avvedete! Se sapeste quante
anime nel Purgatorio sono rammaricate per non averne fatto
ricorso…, si sarebbero risparmiati il Purgatorio o di molto
abbreviato il tempo.
Quanti moribondi, se fosse stata recitata la coroncina, o
invocata la mia Misericordia, non sarebbero andati perduti!
Iddio Padre, alla mia invocazione, rivede la mia Passione, e
la sua Santa Ira si placa, si ferma per dare benedizioni e
grazie. Pregatela per le anime purganti; di certo si
aprirebbero i cancelli per molti di esse per la loro uscita,
o di molto attenuata la pena. Pregatela dinanzi ai moribondi
per far sì che la mia Misericordia li abbracci e si faccia
più morbido il loro cuore per accogliermi: molti non
andrebbero perduti! Pregatela nelle famiglie ove i figli
sono ribelli perché ne sia riportata la pace e l'unità.
Dinanzi al mio Cuore squarciato il Padre Santissimo si
disarma: la sua Giustizia si arresta, e su di voi si stende
ancora la Misericordia e il perdono.
Oggi nel vangelo viene dato agli Apostoli il dono del
Sacramento della Confessione: "A chi rimetterete i peccati
saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno
rimessi!". Ma Io dico: per coloro che molto hanno amato la
mia divina Misericordia, onorato la mia Effigie, e pregatala
costantemente nella vita, seppure in terre lontane, nell'
impossibilità di confessarsi, se pentiti sinceramente, Io vi
assolvo, vi abbraccio: vi accoglie la mia Misericordia per
essere salvi. Onorate la mia Immagine, tenetela in casa in
bella mostra (*), radunatevi presso di essa per fare le
vostre orazioni, particolarmente nell'ora del mio morire.
Molte saranno le grazie che discenderanno e vi saranno
concesse.
Figli miei, cosa credete che Io voglia: che venga attuata la
Giustizia divina o la mia Misericordia? Io vengo per far
vivere la Misericordia, il perdono, l'accoglienza delle
anime a Me. La mia Misericordia vi rincorre per l'intera
esistenza! Ma se non ne fate ricorso, senza di essa Iddio
non potrà che attuare la sua Giustizia per amore della
Verità, che è. Persino dinanzi al Giudizio ancora Mi
presenterò con il Cuore squarciato che trabocca Acqua e
Sangue, e chiederò di venire a Me… ma vi dico che, per
molti, tanto è il male e la durezza che essi sono, che mi
rifiuteranno essi stessi; e, senza il ricorso alla mia
divina Misericordia, cosa resterà se non la Giustizia? Sulla
terra anche quando voi dite che Dio vi ha provati, vi ha
percosso, che vi ha sottoposti con rigore alla sua
Giustizia, Io dico: è sempre una Giustizia nella
Misericordia e una Misericordia nella Giustizia. Dio infatti
ne fa storia di purificazione per salvarvi, per il vostro
bene perché, nel suo Cuore misericordioso usa anche il
rigore per trarne il meglio per voi.
Venite a Me! Venite dal Maestro Buono! Pregatemi: vi renderò
un cuore misericordioso; e tanto più onorerete la mia
Misericordia, tanto più essa opererà condonandovi il vostro
peccato, tanto più discenderà con il suo perdono e con il
suo bene di salvezza sulla terra. Ti benedico".
(*) La piccola Maria tiene, in bella vista, dentro la sua
casa, una bellissima Immagine grande di Gesù Misericordioso,
dove ogni giorno ella prega e sfoga il suo cuore sul Cuore
misericordioso di Gesù: spesso Essa si ravviva, emanando
luce a colori variopinti come arcobaleno di pace e di gioia
per il suo spirito.
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16 aprile 2012
"Vivete dell'alto: delle acque e dello Spirito, ed in voi
nascerà una nuova creazione"
"Mia piccola Maria, Io benedico tutti i tuoi defunti: molti
sono già in Cielo, altri ancora in Purgatorio.
Stasera la Parola vi dice: "Quel che è carne è carne, quel
che è spirito è spirito!". E lo spirito è superiore alla
carne, sovrasta e risorge su di essa, se voi fate vivere le
opere sue. Voi nascete alla vita naturale e carnale, che
equivale al I° stadio di esistenza, perché da essa possa
nascere, nella sua trasformazione, in un'evoluzione nello
spirito, ad essere vita spirituale: formi ad esseri
spirituali, che vi darà la possibilità di una nuova
Rinascita al Cielo, quella per cui siete chiamati a venire
alla Luce. Voi nascete al mondo proprio perché essa sia
possibilità alla Nascita celeste.
Se però voi non vivete questo cambiamento, questa
trasformazione, la carne è carne e, se rimane tale, muore e
va in decomposizione. É l'anima che forma la stessa
corporeità. Dinanzi a Nicodemo che mi chiede come è
possibile questa nuova nascita "bisogna ritornare nel grembo
materno di nuovo?". Io rispondo: "É nascita che viene
dall'alto, dall'acqua e dallo Spirito" Questa nascita
avviene in Dio. Si nasce dalla propria madre una volta sola;
nel grembo siete immersi nelle sue acque, nutriti al suo
sangue materno, ma con l'anima che il Padre Creatore vi ha
dato. Dall'anima si accende la scintilla della vita,
l'energia sua che fonde gli elementi della carne e li
compone nella vostra corporeità. Però poi il corpo nato si
fa strumento per l'anima che deve passare i suoi stadi di
crescita, evolversi per giungere ad essere un corpo
spiritualizzato in cui non è la natura decaduta a
sovrastare, ma lo spirito che santifica ed eleva l'anima.
Questo processo avviene e passa mediante la purificazione
dell'acqua della mia e vostra sofferenza e il fondersi nella
fusione ai Sacramenti che vi nutrono nello Spirito.
Il II° stadio sono le lacrime del dolore di una sofferenza
che lava il peccato, vi distacca dal male e ricrea in voi
uno stato di grazia, che è la salvezza. Gli altri stadi si
attuano in una crescita continua di purificazione, che vi
rendono sempre più radiosi e puri e, nella luminosità
acquisita, tanto più vi fate radiosi e puri, che Iddio vi
penetrerà ed infonderà i suoi Misteri, la sua bellezza, i
suoi doni. Quanto maggiormente ci si compenetra nell' amore
divino che la stessa carne si eleva per farsi eterea,
purissima, santa sì da godere la visione beatificante.
L'ultimo stadio è proprio la santità, il godimento pieno di
Dio, che avviene per mezzo di questa rinascita.
Lasciatevi immergere nelle acque della mia e vostra
sofferenza, coprirvi del Sangue di Cristo, che vi redimono,
innestandovi nei Santi Sacramenti nei quali lo Spirito Santo
v'infonde di Sé. In Cielo Dio Padre, il Santo Paraclito sono
Puri Spiriti; vivo anche Io, Cristo Signore, in un Corpo
spiritualizzato e divino, ma ci sono già coloro che godono
di una risurrezione anticipata nel corpo e nell'anima, e non
solo la Madonna, ma anche San Giuseppe, San Giovani
Battista, vari Profeti e Santi. Vivete dell'alto: delle
Acque e dello Spirito, ed in voi nascerà una nuova
creazione. Ti benedico".
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17 aprile 2012
"Non voglio l'indigenza dell'uomo, ma voglio il necessario
per ognuno,
dato che il superfluo porta al vizio e al
peccato"
"Mia piccola Maria, il mio Cuore gioisce per l'uscita della
pubblicazione di Gocce di luce perché questa mia parola
possa essere diffusa, conosciuta e portata lontano (*).
Stasera nella prima lettura la Santa Parola vi presenta come
i primi cristiani vivessero in Comunità, condividendo tutti
i loro beni, seguendo in concreto il mio Vangelo, in modo
che per tutti ci fosse il necessario e a nessuno ne fosse
mancante. I più possidenti vendevano case e terre per
portarne il ricavato, come offerta da depositare dinanzi
agli Apostoli, perché Dio la benedicesse e andasse in
soccorso per i più poveri. Questa è la realtà sociale che
dovrebbe essere vissuta, l'insegnamento che vi ho lasciato.
Se così fosse non vivreste forme di ingiustizia. Non voglio
l'indigenza dell'uomo, ma voglio il necessario per ognuno,
dato che il superfluo porta al vizio e al peccato.
Vi ho lasciato per questo la mia Parola, e vi sono stati
dati i Comandamenti per far sì che viviate nella pace e
nella gioia. Vedo invece da una parte palazzi sontuosi,
lussi di ogni genere e casseforti ricolme di ogni ricchezza,
e dall'altra bambini che languiscono nella fame, tormentati
dagli insetti, come in Africa, o moribondi che agonizzano
tra i rifiuti nell'indifferenza, come in India, malati che
non possono curare le primarie necessità, e ogni altro tipo
d'indigenza e sofferenza.
E mentre il ricco si fa insaziabile e sempre più duro e
affama l'altro, il povero si fa scontento e rabbioso e
inveisce spesso contro Dio la sua situazione. Io vi dico,
figli miei, non è Dio che fa morire di fame e crea
l'indigenza: il Padre Santissimo è Provvidenza, dà sole e
pioggia a tutti, dà terra e sementi, selvaggina e pesca in
abbondanza, dà materiale di ogni tipo per le vostre
necessità e dimore; vi dona ogni materia prima nel creato,
persino le pietre preziose e i metalli pregiati nei
sottosuoli. Sono gli uomini che usurpano e defraudano: pochi
ricchi che governano e tiranneggiano sulla massa, che
scatenano odi razziali, o religiosi, per fomentare guerre il
cui vero scopo è sempre quello degli interessi e del denaro
che accresce il potere e il proprio benessere.
A tutti dico: "Non defraudate! Non rubate! Chiunque non
assolve il suo lavoro con coscienza ed è truffaldino, ruba
agli altri e impoverisce". Date ciò che è il di più e
maggiora le necessità reali al vostro fratello, che non ne
ha. In confronto alle realtà di alcuni Paesi voi possedete
molte inutilità alle quali il diavolo vi lega e siete colmi
di sazietà che, sovrabbondando, vi conducono ad ammalarvi. E
non inveite per la vostra situazione, se siete poveri, ma
sappiate invocare, nella preghiera, il Padre e la sua Santa
Provvidenza. Se tutti pregassero anche dalle pietre
nascerebbe il pane!
Ai ricchi dico: "Non trattenete a voi la ricchezza e la
potenza che vi ha ingordito e della quale vivete e
usufruite. Tutto si lascia! Credete di essere eterni, ma
morirete, e nemmeno un soldo porterete con voi. Il vostro
sepolcro sarà più sontuoso, ma forse il suo lusso fermerà la
vostra corruzione interna? E la vostra decomposizione sarà
diversa da quella del povero?". Vi alletta il fatto che
lascerete agi e ricchezze ai vostri cari? Non sapete che con
esse date spesso un'eredità di maledizione poiché molte
volte è scaturita dal peccato e dall'abuso, dal pianto di
altri, e causerà guerre e odi tra i fratelli? Per chi sarà
stato causa di afflizione all'altro, che avrà affamato,
assetato e svestito il fratello, griderà per la fame, per la
sete e il freddo in eterno. Per chi invece si sarà
impoverito, per ricoprirne dei suoi beni, le nudità della
povertà altrui, tanto più sarà tra i ricchi del Cielo. Ti
benedico".
(*) Proprio in questi giorni l'Edizione
Segno ha terminato la ristampa del libro Gocce di luce, che si stanno
divulgando sempre di più come a macchia d'olio anche tramite
internet.
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18 aprile 2012
"Molti dicono: non esistono conseguenze e né punizioni!
Dio
è talmente Buono che non ha con Sé fomento all'ira e al
castigo…
...non esiste l'inferno!"
"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo Io proseguo il mio
discorso a Nicodemo: chi crede in Me, chi crede in Gesù
Cristo, avrà la vita eterna; ma chi non crederà incombe su
di lui l'ira di Dio. Molti dicono: "sono credente, io
credo!". Invece si fanno una fede "fai da te!", una fede
propria, lontana dalla Chiesa, lontana da Me, e si ritengono
credenti. Ma Io vi dico: chi crede in Me, mi vive,
testimonia il mio Insegnamento con la sua vita; è inerente e
fedele a ciò che Io ho detto. Anche il demonio è credente:
ha visto Dio nella sua intera gloria, eppure Lo rifugge, Lo
teme, Lo odia, Lo combatte. Voi invece, seppur non giungete
magari all'odio o a combatterlo, siete indifferenti,
passivi, vuoti. Dite di credere, ma… in chi?... In un Dio
ipotetico nei Cieli ma lontano dalla vostra storia, in una
fede che non ha fondamenta e non ha senso. Con che La
testimoniate? Lo potete con un'esistenza partecipata nei
Sentimenti del mio Cuore, nei Sacramenti, nell'orazione e
con l'adorazione, nelle opere di carità, nella fedeltà ai
divini Comandi: essi sono la risposta concreta e veritiera
di un credo che è fede autentica sulla Persona che in voi
vive; lontano da Me non entra lo Spirito, e se anche venite
in chiesa ma non siete adempienti, non veritieri, non entra
lo Spirito; e senza lo Spirito non entra la Vita eterna: si
è senza radici, senza il possesso di Dio; e senza il suo
possesso cosa rimane se non la sua Ira?
Molti dicono: "non esistono conseguenze e né punizioni… Dio
è talmente Buono che non ha con Sé fomento all'ira e al
castigo …non esiste l'inferno!" Eppure il Vangelo ve ne
parla…, e se non credete alla mia Parola, e non posso che
dire il vero, se non l'amate o non la temete, in che
credete? L'Ira di Dio è Santa perché, rifiutata la sua
infinita Misericordia, avete tolto dalle sue mani, dal suo
Cuore e dal suo Pensiero ogni bene che Egli ha creato per
voi; avete tolto la mia stessa Vita offerta e la Santità con
cui lo Spirito Santo vuol coprirvi e ornarvi. Non rimane
quindi che la vostra estrema nudità nel male e l'Ira alla
quale avete fatto voi stessi ricorso. Ti benedico".
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20 aprile 2012
"Oggi quanti sono quelli che per amor mio si sottopongono
lieti di difendere la propria fede?"
"Mia piccola Maria, la mia benedizione scende su questi tuoi
cari che sono ancora in Purgatorio.
Stasera la Parola insegna fortemente. Gli Apostoli vengono
messi sotto processo e li si vuole condannare, ma Gamaliele
si alza e, con voce forte e autorevole, intima: "Non
condannateli poiché se questa dottrina è umana decade, ma se
è divina non fate che vi ritroviate a combattere contro
Dio!". Gli Apostoli verranno così non condannati, ma
sottoposti alla flagellazione e intimati di non diffondere
più questa mia Dottrina. Essi escono dalla flagellazione
gioiosi, gioiosi di essere stati degni di aver tribolato per
mio amore, e continueranno, fedeli, a diffondere il Vangelo
nelle case d'Israele.
Oggi quanti sono quelli che, per amor mio, si sottopongono
lieti di difendere la propria fede? Quanti ringraziano
Iddio, felici di essere perseguitati in mio Nome? Solo i
Santi lo fanno, dato che in loro tanto s'è incarnato il mio
Vangelo che vivono per amore del Cristo; non c' è altra
realtà che le è superiore e degna di essere vissuta. …"Ma
sono i Santi !…", mi direte. Ecco, voi non siete chiamati e
sottoposti a flagellazioni o chissà a quali penitenze per la
fede, anzi vedo che i cristiani per un nonnulla la barattano
e non rinunciano per essa ai propri piaceri e, per i propri
interessi, la piegano ad ogni compromesso.
…Chi violenta se stesso per vivere il Vangelo? Facilmente si
danno al peccato e a satana. Preferiscono spesso seguire
nuovi maestri e filosofie varie, gurù di ogni genere, che
pongono sulle spalle pesi ancor più gravosi e schiavitù, ma
cosa non è capace di accogliere l'uomo quando si fa convinto
di una realtà, pronto a recepire anche molti dolori e
umiliazioni, mentre verso di Me, che chiamo all'amore,
quanta resistenza! Se voi sapeste cosa Iddio vi ha
preparato... quale tesoro e magnificenza…! Cosa non fareste
per giungervi! Se voi vedeste le meraviglie che il Padre
Celeste ha posto per voi, le poche pene di questa vita non
vi sembrerebbero niente. Se vedeste o provaste le sofferenze
terribili delle anime perdute negli inferi, o la dura
espiazione dei Purganti, sareste pronti ad accogliere, se
non per amore, ma per timore le umiliazioni, le persecuzioni
e chissà quali tribolazioni umane che non sono paragonabili
ad esse.
Ma Io vi dico: "Figli miei, Io non voglio che voi andiate
perduti, ma nemmeno vorrei che viveste un istante di
Purgatorio: vorrei che veniste subito all'abbraccio eterno
del mio Amore. Ti benedico".
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22 aprile 2012
"Tornate a sgranare il Rosario, recitatelo più volte….
Sono questi i mezzi semplici che vi salvano;
e spesso sono proprio quelli che voi allontanate"
"Mia piccola Maria, potrai dire a don… quando lo ascolterai,
che il dispiacere che prova per le condizioni di B. è il
mio; lo associo un poco al mio dolore. Egli faccia quello
che è nelle sue possibilità, la sua parte, al resto ci può
pensare solo Dio. Sembrerà che tutto decada e vada in
rovina, ma solo da queste piccole lanterne, che Io
accenderò, si farà luce su tutto il luogo.
Stasera nel brano del Vangelo vi si ripresenta l'apparizione
agli Apostoli. Io vengo per sostenere, per rafforzare la
loro fede: essi mi dovranno essere testimoni nell'annuncio
della Buona Novella nel mondo, e come lo potranno? Io indico
il mezzo: l'unione, la condivisione nello spezzare il Pane
mio, la partecipazione vissuta all'Eucaristia. Chiamo i
discepoli, gli Apostoli, i sacerdoti di ogni tempo ad
annunciare la Buona Novella nella conversione e il perdono
dei peccati, ma come lo potranno se non lo vivono loro
stessi? Se per essi sono un fantasma, un essere etereo,
lontano, non mi possono vivere: mi devono sentire e
partecipare come Persona concreta che vive accanto a loro.
Mi devono sentire effettivo, presente nell'anima, nella
vita.
…Ma in un tempo in cui i diavoli attaccano particolarmente i
sacerdoti, e si fanno sempre più arditi con il mondo che
preme e spinge con le sue attrattive e influenze
peccaminose, e il proprio essere che deve combattere contro
i propri desideri e istinti, come è possibile non cedere ed
esser fedeli…? Figli miei, vi indico, come ai discepoli e
Apostoli di allora il mezzo: la comunione intima, forte, con
l'Eucaristia che viene amata, condivisa, partecipata; e non
vivendola, rimanete in uno stato di freddezza, insensibile,
e lontani. E come potete amare così l'Eucaristia? Fate
adorazioni, venite presso il tabernacolo e pregate, pur tra
i molti impegni che vi assorbono e vi portano lontani. Fate
un sacrificio, alzandovi mezz'ora prima, per adorare il
Santissimo e offrire la vostra giornata e la vostra persona;
e quando tra le ore del giorno che scorrono vi sarà
possibile, venite, Io vi attendo!
Tornate a sgranare il Rosario, recitatelo più volte,
chiamate, ed offrite alla Madonna. Sono questi i mezzi
semplici che vi salvano; e spesso sono proprio quelli che
voi allontanate. Per mezzo di essi il demonio potrà pur
molestare, ma voi lo vincerete; il mondo non avrà più
l'attrattiva con i suoi influssi negativi, e la vostra
persona sarà nella pace in una volontà ferma che convoglia
in Dio le proprie pulsioni ed emozioni. Nelle cadute veloce
è la risalita, la fiducia, e non l'abbattimento; e nel
cuore, nell'anima e nello spirito si riaccende forte l'amore
divino sicché potrete annunciare il Vangelo, la conversione
e la remissione dei peccati al mondo intero. Ti benedico".
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23 aprile 2012
"La Carità per eccellenza è l'amore in Gesù Cristo,
è
testimoniare questo amore vissuto nella propria esistenza"
"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo mi si chiede quali
siano le Opere di Dio da fare, ed Io rispondo che l'Opera
massima è la testimonianza nella fede in Me: credere e amare
la mia Persona, dato che tutta l'Opera compiuta deve essere
filtrata nel mio Sangue perché sia accolta dal Padre. La
Carità per eccellenza è l'amore in Gesù Cristo, è
testimoniare questo amore vissuto nella propria esistenza. E
chi si fa così nel mio amore, testimone autentico, deve
essere pronto a ricevere la sofferenza e le persecuzioni, il
pungolo del nemico, ma pure il frutto santo della salvezza
delle anime e della glorificazione al Padre Santissimo.
Santo Stefano, di cui parla la Parola stasera, ha un aspetto
angelico: il suo volto d'angelo già manifesta la
celestialità della sua anima. La sua parola è Sapienza e
Spirito, a cui i dottori della Legge non riescono a
controbattere, e per questo la gelosia e il livore fa sì che
creino inganni e menzogne contro di lui e spargano calunnie
per ucciderlo, accusandolo che voler sovvertire le Leggi di
Mosè e di essere blasfemo contro Dio. Stefano paga, muore
per essere fedele e testimone fino la sangue per la mia
Persona. Egli, dando se stesso per Me compie la massima
carità: l'Opera di Dio che lo glorifica.
L'amore che si dona totalmente per Me è l'opera maggiore che
si compie in Dio. Dico, continuando, nel Vangelo: "Cercate
un cibo che non perisca ma che duri per la vita eterna!".
Cercate e testimoniate con una vita vissuta e partecipata
nell'Eucaristia, che si fa amante di Essa: la difende, la
diffonde, l'adora, dà la vita per l'Eucaristia, dà così
opera massima a Dio poiché compie carità per amore di Dio
stesso. E chi vive di quest'amore eucaristico, in lui
l'amore si diffonde, si dirama e si riversa sui fratelli,
compiendo opere di misericordia. Chi mi testimonia diviene
amore mio che ama: le sue mani daranno, il suo cuore arderà,
il suo pensiero e la sua parola canteranno per Me intorno a
tutto ciò che li circonda, testimoniandomi,
Voi direte: ma anche chi non crede compie opere di
carità!... É vero, ed è un bene, ed è già salvezza, ma
rimane opera umana; anch'essi dovranno, pur giunti al
Giudizio, porla ed offrirla a Me, il Signore, che la
benedica e la santifichi per far sì che diventi Opera di
Dio. Ognuno di voi che m'ama e mi testimonia nella vita con
verità, questi si fa Opera di Dio. Ti benedico".
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26 aprile 2012
"Non riuscite a capire quanto sia grande il dono fattovi
nell'Eucaristia"
"Mia piccola Maria. per tuo figlio non ti crucciare: io
veglio su di lui. Stasera il Vangelo vi dice: "Io sono il
Pane disceso dal Cielo, il Pane che vi fa entrare nella vita
eterna". Non un Pane solo spirituale, ma un Pane vero,
concreto: il mio Corpo dato a voi perché, mangiandomi, voi
riceviate in Me la Vita eterna: Carne nella carne, Sangue
nel sangue, sicché in una vera fusione voi vi fate parte di
Me. Non riuscite a capire quanto sia grande il dono fattovi
nell'Eucaristia: Dio è con voi, si fa vostro Cibo, si lascia
triturare dalla vostra bocca perché Egli ama divenire un
tutt'uno con voi: farvi suoi simili, creature celestiali,
divini.
L'Eucaristia, farmaco di salute, che vi risana da tutti i
mali, se voi la ricevete in modo coerente, fedele e in stato
di grazia per l'intera vita, Essa vi guarisce nell'anima,
nel corpo e nella mente. Vi risana dai legami del nemico: li
spezza e vi ricrea nel Patto d'Alleanza con il vostro
Salvatore, che ha pagato per voi, e vi ha riscattato dalle
sue fauci; vi riforma nella conversione e vi dona delle sue
virtù e le sue bellezze per ornarvi alla sua magnificenza.
Vi libera da fissazioni, da paure, angosce, dandovi la
libertà da tali prigioni, dandovi la pace.
L'Eucaristia vi risana dalle malattie anche fisiche. Voi mi
direte: "E quando, Signore, quando pur devota la creatura
che si comunica, in Grazia di Dio, e non viene guarita?...".
Quando, figli miei, la malattia è per Volontà di Dio, il
Padre eterno ne fa una storia di bene più grande nella
Sapienza della sua Economia, storia di redenzione e di
salvezza, santità per la creatura e per molti. L'Eucaristia
dà forza per vivere la croce, dà consolazione, allevia la
pena e vi placa l'anima. Dio è con voi a viverla; non vi
lascia mai soli, vi tiene non solo la mano e gli occhi negli
occhi: vi parla al cuore e vi sta amando, vi compatisce e
partecipa della vostra sofferenza per portarvi alla felicità
della salute eterna.
Fate anche adorazione: dolci colloqui con il divino Ospite
nei tabernacoli, lasciato troppo solo, soprattutto quando
non potete accostarvi alla Comunione. L'Eucaristia è il Sole
radioso di Dio che porta i suoi benefici effetti, e riscalda
il cuore. Essa illumina la mente, dà sollievo alle
sofferenze, s'irradia nell'anima e toglie tante pietre,
tanti vincoli, legami e prigionie: vi dà allegrezza e ne
ritornate sollevati. Così come le radiazioni delle centrali
nucleari o le esplosioni atomiche s'irradiano e portano i
loro effetti negativi con le loro nefaste conseguenze, così
il Sole dell'Eucaristia porta tutta l'irradiazione del suo
bene: la sua salute, la sua santità. Il sole naturale della
terra riscalda, cura, dà giovialità con la sua luce,
ugualmente il mio Sole vi ricrea, illuminandovi di Me
stesso, se per l'intera vita ne avete partecipato e, nutriti
in Grazia, vi sarete formati alla vita eterna, ove il
Banchetto celeste non avrà termine: ove, oltre che la
Visione completa di Dio, voi potrete ancora nutrirvi
dell'Eucaristia, vero Cibo, mia Carne e mio Sangue; e non
più nel segno della Croce del dolore, ma della Risurrezione;
e dato che l'Eucaristia è Amore, voi assimilerete,
parteciperete del possesso, della fusione, della completa
unione dell'Amore risorto in voi. Ti benedico".
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27 aprile 2012
"Quante domande, quanti perché in coloro che, non avendo
fede,
vogliono restringere tutto secondo le proprie
esperienze!"
"La Madonna è così lieta che tutti questi figli siano a Lei
accorsi. Stasera nel Vangelo gli uomini si scandalizzano di
Me: "Come è possibile che quest'uomo possa darci la sua
Carne e il suo Sangue da mangiare?" Tutt'ora molti dicono:
"Come è possibile che questo pane e questo vino si facciano
Corpo e Sangue di Cristo, che si trasformi in Eucaristia?
Come è possibile che Gesù Cristo sia Uomo e anche Dio, che
sia morto e sia risorto… o che la Madre Santissima abbia
concepito per opera dello Spirito senza concorso d'uomo e
sia rimasta Vergine pur nel Parto…?". Quante domande, quanti
perché in coloro che, non avendo fede, vogliono restringere
tutto secondo le proprie esperienze e conoscenze umane, ai
limiti dell'intelligenza dell'uomo, che sottopone ogni cosa
alla propria razionalità.
Figli miei, Dio non è uomo: da Dio opera, da Dio!!!... E il
Vangelo vi risponde: "Nulla è impossibile a Dio!". Colui che
non è mai nato, che mai è stato creato, è il Creatore che
non ha argini e confini, ma dal quale tutto prende vita.
Egli, che non può essere contenuto nell'intero universo, è
Colui che contiene e possiede tutte le potenze, e niente gli
è precluso. Voi volete sondare l'origine e la sostanza
dell'Onnipotente, ma che nella vostra povera natura non
potete. Per fede dovete credere, fedeli alla mia Parola che
è veritiera, che all'Altissimo Signore tutto è possibile…
altrimenti che Dio sarebbe?... L'interezza di ciò che vi
circonda parla della sua Opera e dei suoi prodigi: i fiori,
così diversi nella fattura e variopinti nei colori, il seme
che dà vita all'albero e il frutto nelle sue svariate forme.
Tutte le specie create, …il bimbo che si forma nel grembo
senza che voi ne plasmiate nessun tratto, …non sono, tutto
questo, un miracolo di Dio…? Quando il cuore di un malvagio
si plasma al bene non è un prodigio..? Eppure per voi che
valutate nella conoscenza di fatti continuativi, visti, e
vissuti solo naturali, come ovvii, vi si fanno scontati e
abitudinari, e non ne date il valore che riconduce all'alto.
Invece per un evento che avviene in modo raro o unico, dite:
"è eccezionale, come è possibile?... Non si può attuare!".
Tanto più fate entrare Dio nelle vostre realtà: chiesa,
seminari, famiglie… tanto più Egli compie i suoi miracoli.
Maggiormente si vive lo Spirito divino, e per questo vi dono
la mia Carne e il mio Sangue per assimilarvi a Me e alla
Natura divina, tanto più Dio opera in esse e compie. Quando
non c'è opera e non è attuato nessun frutto, è perché non è
entrata la realtà di Dio. I Santi s'innalzavano al Padre
Santissimo e si aprivano a Lui che li infondeva di Sé,
sicché compivano i miei prodigi, e anche di più.
Pure in questo luogo ove la Madre Santa ti ha fatto luce
sulle Opere che si compiranno: esse si attueranno mano a
mano che ci sarà l'entrata e il possesso di Dio in questo
luogo mediante la preghiera, la Santa Messa, il cambiamento
dei cuori. Sorgeranno opere che oggi non ci sono e diranno:
"Come è stato possibile?!...". Ti benedico".
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29 aprile 2012
"Quando il mercenario vi si accosta?
Quando le anime, la
Chiesa, non pregano più, non mi amano, non mi seguono"
"Mia piccola Maria, Io ti sono stato sempre accanto; non ti
ho mai lasciato perché, se così fosse stato, come avresti
potuto superare questo periodo? Non avresti mai potuto
farcela da sola.
Stasera la Parola vi indica il Buon Pastore che ama le sue
pecore e dà la vita per loro: le cura, le governa, le guida
per la via dell'Ovile Santo perché possa ricondurle tutte
nel loro rifugio, al sicuro, ove non potranno più esser
molestate e sbranate dai lupi. Finché le pecore mi seguono,
mi riconoscono per loro Pastore, si fidano di Me e nella mia
sequela, Io le difendo, per quanto i lupi possano
accostarsi, ghermire con le loro zampate; se siete come Me e
mi chiamate, Io accorro, mi pongo dinanzi a voi e bastono,
fustigo i lupi che indietreggeranno.
Quando i lupi possono portarvi con sé e possono
sbranarvi?... Quando vi allontanate da Me, lontani dal Buon
Pastore: giungono i falsi pastori, i mercenari ai quali
nulla importa delle pecore… e cosa fanno i mercenari?
Barattano, fanno commercio, vendono le pecore ai lupi perché
le uccida e ciò è per guadagno, per soldi e potere, per
pascere stessi. Quando il mercenario vi si accosta? Quando
le anime, la Chiesa, non pregano più, non mi amano, non mi
seguono. Esse vanno raminghe per le strade del mondo,
disperdendosi in loro balìa. Dato però che la Carità mi
consuma, la Compassione mi sovrasta per le miserie e le
fragilità delle mie pecorelle, pur perdute, Io ne vado con
amore alla ricerca per salvarle e ricondurle a Casa.
Richiedo a voi, figli miei, alle pecorelle rimaste fedeli,
di accompagnarmi nella ricerca, di vigilare con Me, di
ricordarle per nome, una per una, nella preghiera; e anche
se le vedeste già nella bocca, nelle fauci del lupo, chiedo
di chiamarmi, di pregare per esse… Io accorro! Mi pongo
dinanzi al lupo che è pronto a sbranarle e dico ad una ad
una: "Vuoi venire con il tuo Pastore che ti ama?": Se la
pecorella mi dice di sì, Io guardo il lupo che, al mio
sguardo, apre la bocca e decade la preda che viene alle mie
braccia, salva. Il lupo inizierà a guaire come un cagnolino
terrorizzato e fuggirà. Ma se la pecora non vuole, il lupo
continuerà il suo macabro pasto e la ucciderà. Io andrò
allora alla ricerca di altre pecore.
Venite al Buon Pastore che vi ama veramente! Per chi sarete
mai così importanti e ricordati se sarete lontani da Me… e
ehi avrà più cura di voi? Cosa saranno gli inferi se non le
grida di pecore ormai perdute e continuamente maciullate dai
lupi, anime che prendono consapevolezza dell'amore perso per
sempre, che non saranno più amate e né ricordate? Per chi
avranno più valore…? Ti benedico".
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30 aprile 2012
"Gocce di luce sono parole mie, date a questa povera figlia:
è la mia Voce che vi parla"
"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi dice: "Le mie
pecore riconoscono la mia voce". Le mie pecorelle, coloro
che sono dalla mia parte, riconoscono la mia Parola; quando
qualcuno parla in mio Nome sa discernere, nei doni e nelle
realtà mistiche, se esse realmente mi appartengono, dato che
la mia Parola non si discosta mai dal Vangelo, ma viene data
per maggiorarla ed arricchirla. Chi la riconosce? Chi è
umile, veritiero, chi vive lo Spirito del mio Cuore. Chi è
onesto e, pur nel dubbio, si pone comunque all'ascolto e
prega chiedendo lumi a Dio.
Invece chi è saccente e superbo non ascolta, non si pone
minimamente a conoscere o non sa riconoscere quando pur è
mia Parola, perché il suo spirito non è il mio, il suo cuore
è lontano da Me. Anche per coloro che, pur della Chiesa,
conoscono il Vangelo, lo hanno studiato e lo predicano: se
non lo vivono nel cuore, non hanno e non sanno riconoscere
la mia Voce. La mia Parola rivela la realtà del mio Cuore,
viene data per conoscere i miei Sentimenti, ciò che essi
sono, per far sì che li riceviate e li amiate. Il cuore è la
porta: attraverso di esso dovete entrare per accedere al
Pascolo divino, ove tutti vi attendo.
Gocce di luce sono parole mie, date a questa povera figlia:
è la mia Voce che vi parla; chi è dalla mia parte, chi è
umile e aderisce al cuore, la riconosce: è mia! Per quanto
ella ne porta errori ortografici, o non riesca ad aderire
alla perfezione del discorso così come gliel' ho dato in
ogni minimo tratto: è fedele a tutta la mia sostanza, e sono
le mie parole, che vi sono trasmesse in dono perché abbiate
ulteriormente ad amarmi: le mie pecore sanno riconoscere la
mia Voce. Ti benedico". |
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