Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Febbraio 2012

"La lebbra del male ha penetrato la Chiesa…"

 

 

Ave Maria!

 

2 febbraio 2012
"Nasco per questo: per essere offerta di riscatto, di Redenzione"

"Mia piccola Maria, cosa ti devo perdonare: di venire a Me con le tue paure? Io ti dico anzi che in questo modo diviene ancor più meritorio. Ecco, Io benedico, uno per uno, tutti i tuoi cari.

Oggi la Chiesa celebra la mia Presentazione al tempio. Io Dio-Uomo vengo portato per essere offerto per la salvezza dell'umanità. Nasco per questo: per essere offerta di Riscatto, di Redenzione, ma c'è bisogno di un rito che attui concretamente con il proprio consenso e la propria adesione; e i miei Santi Genitori lo fanno per Me, unendo la loro vita alla mia, fondendola come offerta al Padre Eterno per il riscatto dell'uomo.

Vi è presente l'Altissimo Signore che crea e benedice, lo Spirito Santo che santifica, ed è presente la mia Carne e il mio Sangue che suggella e firma nella sua sacralità il Patto di Alleanza. A questa Offerta si uniscono le anime religiose e sacerdotali che in Anna e Simeone ne portano il simbolo; ma pure in tutti i figli che nel loro consenso vorranno aderirvi.
Anche voi, figli, venite presentati al Padre Santo. La prima Presentazione è quando l'anima vostra è creata nel suo Pensiero ed è visibile al suo Sguardo ancor prima che la unisca nel concepimento al grembo materno perché da essa nasca e si formi la sua vita fisica.

La seconda è quando venite portati al Santo Battesimo dai vostri genitori che danno per voi il consenso per far sì che la vostra vita diventi offerta per la salvezza vostra e altrui: venite bagnati dalle Acque del Padre Creatore che benedice, irrorati dal mio Sangue che vi redime, santificati dall'energia dello Spirito Santo. Nelle Tre Santissime Persone voi attestate tale Alleanza e santificate la vita che vivrete divenendo donazione a Dio e all'umanità.

La terza presentazione avviene nel Giudizio personale quando viene rivelata e manifestata la vostra offerta: se l'avete vissuta e se avete portato il raccolto.
E per quelli, direte, che non sono cristiani? Sarà richiesta la loro adesione nel Giudizio quando verranno presentati al Signore a cui ogni figlio verrà condotto dalla Madre Santissima e verrà chiesto se vogliono essere immersi nella Vita della Santissima Trinità.

Venite così benedetti, redenti e santificati dato che la croce che ogni uomo ha vissuto sia offerta che trasforma la propria vita naturale in risorta nella Grazia perché possa vivere da figlio atto ad una vita celestiale e divina. Ti benedico".

 


5 febbraio 2012
"Io sono la Vita che emana e profonde vita perennemente"

"Mia piccola Maria, oggi celebrate la giornata della vita. Io sono la Vita che emana e profonde vita perennemente. Portavano a Me malati di ogni genere, indemoniati e ossessi: guarivo e davo vita. Sono al servizio di essa continuamente; sostengo la vostra sussistenza sia nella vita naturale come in quella dello spirito; vi nutro e vi alimento donandovi Me stesso. Do vita al sorgere di ogni esistenza quando l'accendo nel grembo materno e la seguo nei vari suoi stadi e cambiamenti sino al termine dei suoi giorni, cercando di innestarla, di fecondarla della mia Energia vitale che è l'Amore mio, che la trasforma perché siate atti a vivere, in Paradiso, nella esistenza che non si spegne, ove non c'è lutto, né malattie, né ogni altra fallacità o incertezza; ove la vita è il 'sempre' e si fa divina e celestiale.

Anche voi siete chiamati ad esserne portatori e lo potete se con voi c'è la vita che nasce dal rispetto di quella che vi è stata donata, se vissuta nella Legge di Dio, unita ai Sacramenti, allora innestata in Me, in Cristo, voi la ricevete e la possedete e siete capaci di darla ad altri. Come praticamente lo potete? Ponendovi al servizio di essa sin dal suo sorgere della sua gestazione, assistendo le madri che spesso vengono invece lasciate sole ed hanno più bisogno di aiuto; accompagnando la crescita dell'infanzia soprattutto quando è povera, defraudata e abusata, mentre spesso è abbandonata; assistendo nell'educazione i giovani quando invece li si ricolma, in questa società, di cose e non gli si offrono più punti di riferimento spirituale e morale; nell'essere di sostegno alla famiglia per far sì che sia culla di vita quando invece da sola deve sostenere il suo peso; farsi accanto ai malati e ai moribondi con amore per dare sollievo e cura.

Dare vita è, nell'intercalare dei suoi stadi, l'infonderle il nutrimento di una vita superiore che vive di Me nel mio Insegnamento e nei miei Sacramenti per trasfondere in essa, da un' esistenza naturale che perisce, una vita divina che è eterna. Questa vostra vita è necessaria perché vi dà la possibilità di varcare, mediante lo stadio fisico, un'evoluzione che permette una vita diversa che sarà però perenne e divinizzata, la vera vita.

Io opero continuamente anche in Cielo che è vita divina nel gaudio che si maggiora senza fine. Ti benedico".

 


7 febbraio 2012
"Io ci si sono in questo mondo. Ma perché non mi riconoscete?"

"Mia piccola Maria, la Parola vi dice: "Davvero Dio abita sulla terra?...". Dinanzi alle guerre, alle catastrofi, alla cattiveria umana con tutte le sue conseguenze, la corruzione, … Dio può abitare sulla terra? Figli miei, Io ci sono, cammino tra le strade del mondo. Io vedo e, pieno di dolore, piango su di esse e piange la Madre mia. Chiamo ed esorto, invito gli uomini e dico: "Venite a Me, vi dono la pace, salvezza, rifugio!". Offro loro la mia mano, ma per lo più gli uomini non hanno compassione delle nostre lacrime, non ci offrono la loro mano, la ritraggono, e il loro volto si volta dall'altra parte. Dio potrebbe usare la sua potenza per fare aderire l'uomo e costringerlo al suo volere, ma Egli non usa questo sistema; ha bisogno del consenso, di una adesione partecipata al suo invito; pur se giungerà un tempo nel quale, dopo aver realizzato ogni metodo di richiamo e di misericordia per fare in modo che l'umanità non si distrugga, non cada nell'ultimo baratro del suo male, e per condurre a salvezza il 'piccolo resto', Egli allora alzerà forte la sua mano.

Io ci sono al mondo! Finché vedrete le albe e il susseguirsi dei tramonti, le nascite delle creature e l'assistenza al suo sussistere, Io ci sono. Finché ci sarà l'Eucaristia che vive e vi viene offerta, la santa Parola che insegna, l'esortazione alla vita eterna, Io ci sono in questo mondo. Ma perché non mi riconoscete? Vi risponde il Vangelo di stasera: dinanzi ai farisei che rimproverano i miei Apostoli che non fanno i riti esteriori: pulizie e abluzioni… alle quali loro sono molto ligi. Essi si scandalizzano ma Io dico: voi date valore alle tradizioni umane e all'esteriorità, al pensiero terreno e ai suoi usi che sovrastano e danno priorità alla stessa Parola di Dio che la stravolge, mentre Dio vi richiama all'interiorità e alla Verità.

Oggi ugualmente gli uomini si ripetono nei loro comportamenti, dato che danno essenzialità ai costumi propri, agli usi umani che, per tradizione, vengono portati avanti nei tempi e che vengono a superare la stessa Parola divina sì da cercare di stravolgerla. Si dà valore alla bella facciata che dà senso e glorifica le persone nell'apparenza dell'ordine e nella bellezza esteriore mentre dentro c'è spesso putredine e fango. Vanno pure in Chiesa e si dichiarano devoti e credenti, ma poi le proprie usanze o esigenze familiari o il mondo vengono vissute a discredito dell'interiorità e della Verità, che Io chiedo. La bella facciata nasconde per questo spesso la menzogna, e nella menzogna non mi si sa più riconoscere: il cuore si fa duro, non si ha più compassione delle mie lacrime, mi si ritrae la mano al mio invito e mi si volta il volto dall'altra parte. Io ci sono …ma come posso così aiutarvi? Ti benedico".

 


8 febbraio 2012
"Dove abita la Sapienza? Nella rettitudine e nel giusto.
Ove alberga? Nel cuore dell'uomo, nei suoi buoni sentimenti"

"Mia piccola Maria, Io stendo il mio velo su queste creature.

Stasera la Parola ripresenta la Sapienza di Salomone. La Regina di Saba parte da lontano ed affronta un lungo viaggio, tanto gli era stata declamata la famosa sapienza di Salomone, ma si ritrova ancor più entusiasta e rimirata dinanzi ad essa. Le vengono date risposte che dipanano tante sue esigenze e richieste interiori e riguardanti il governo e le condizioni del suo popolo. Lei è rimasta così incantata che, pur essendo di terra pagana, riconosce che tale sapienza non può essere umana ma un dono divino, un dono del Dio di Salomone.

Come si può riconoscere la Sapienza di Dio? Se ci si pone in ascolto alla ricerca della Verità. É in questo stato che la sapienza vi si fa incontro e vi si fa riconoscere. Dove abita la Sapienza? Nella rettitudine e nel giusto. Ove alberga? Nel cuore dell'uomo, nei suoi buoni sentimenti.

Il Vangelo vi risponde: se uno possiede sentimenti di bontà, verità, misericordia, i sentimenti del mio Insegnamento, e li vive si fa il sapiente di Dio. Ma la medesima insipienza ove vive se non nello stesso cuore dell'uomo? La superbia, la stoltezza, la menzogna, … Nell'insipienza perdete il vero senso della vita e andate verso la morte. La Sapienza fa vivere: pur se uno è peccatore ma cerca la sincerità, vuol emendarsi e accoglie, questi si pone in ascolto e la riceve; e la Sapienza lo conduce ad un cambiamento di vita ed alla conversione. Essa si nasconde nell'interiorità dell'uomo, ma si esprime nel suo agire, e l'amore è il suo frutto. Chi la cerca la troverà; tanto più uno ne è bramoso tanto più ne avrà conoscenza; tanto più si è piccoli, umili e semplici di cuore, tanto più ne sarete arricchiti. Ti benedico".

 


10 febbraio 2012
"Oggi ricordate la mia Colombina, Santa Scolastica"

"Mia piccola Maria, appena puoi vai a confessarti dato che le miserie del mondo sempre si depositano.

Oggi ricordate la mia Colombina, Santa Scolastica: Colombina perché il suo è stato un canto d'amore perenne verso di Me, tanto è nobile d'intenti e delicato d'animo. Nasce per essere di supporto, di sostegno all'Opera del fratello, di San Benedetto. Lei è complementare a tanta santità di Benedetto così austera e severa, a tanta profondità così ligia nel dovere; Santa Scolastica si pone a completare, con la sua delicatezza, con la sua sensibilità, con la sua duttilità nella fedeltà di un amore che dura ed è costante nella vita.

Ella offre la sua esistenza di devozione nella preghiera, e in quanti slanci nascosti nell'amore e nelle privazioni per sostenere l'Opera nascente dei Benedettini, perché fosse Casa di Santi; e bene si può considerare Madre di essi per cui ha cantato un canto di purezza e di fusione a Me, tubando come una colombina innamorata che vive solo per compiacermi e donarmisi, sicché vive nella più profonda interiorità, nell'interezza di sé, un rapporto di sposa a Sposo, di amante ad Amato; il suo canto mi si fa tutt'intorno e mi circonda da non poter dare rifiuto alle sue richieste.

É simile a Maria nel Vangelo, tutta assorta nel mio ascolto e nella adorazione di Me. In questo atteggiamento riceve amore e cerca di ricambiarlo. Il senso della sua vita è intrecciata in questa fusione sponsale.

Sì, tanto ha volato la mia Colombina da salire subito in alto verso le cime del Cielo!

Cosa è la vita religiosa e consacrata se non acquisire questo rapporto sponsale, il vivere l'amore dell' amante per l'Amato? Eppure guardo le mie chiese e sono lo Sposo abbandonato nei tabernacoli; i miei sacerdoti sono troppo indaffarati per cantare d'amore verso di Me e così le anime religiose; dopo le preghiere di comunità ov'è il loro tubare d'amore intimo con Me? Ove sono le mie colombine? Fatevi delicati, sensibili in un mondo ove ciò è considerato solo debolezza e non merito; fatevi ascoltatori e adoranti in un mondo in cui è considerato perdita di tempo, e vi farete i miei colombi, le mie colombine tubanti d'amore, e volerete in alto mentre le mie viscere si aprono a commozione e misericordia per tutti voi. Santa Scolastica v'insegni la delicatezza, la tenerezza e la cortesia che sono sinonimo di carità. Ti benedico".

 


14 febbraio 2012
"La rovina inizia proprio nei seminari ove non c'è formazione, o poca"

"Mia piccola Maria, ti sono più vicino che mai, e sono accanto al Papa per vincere con lui tutte le battaglie.

Stasera il Vangelo vi dice: "Le messi sono molte ma gli operai sono pochi, pregate il Padrone delle messi perché mandi operai!". Si sentono continue lamentele e dichiarazioni: "Non ci sono più vocazioni, sono così poche, sia sacerdotali che religiose…". E vi chiedete il perché?...

Il Vangelo vi risponde: "Pregate!"; e per preghiera intendo non solo una preghiera sporadica, di pochi giorni, per intercessione data, ma una preghiera vissuta, costante, per l'intera vita, fatta da figli, uomini di chiesa, che vivono di Spirito e siano vangeli incarnati. Tanto più ci saranno figli santi in essa, tanto più nasceranno vocazioni. Ma ne vedo così pochi…! Quando un campo di grano dà il suo raccolto, una ricca mietitura? E quando la vigna offre uva copiosa e buona? Quando vengono coltivati: quando c'è stata la mano operosa dei contadini, dei vignaioli. Senza coltivazione e cura non c'è raccolta di grano, e l'uva sarà poca e selvatica.

Perché Iddio dovrebbe mandare figli, pur di buone intenzioni e desiderosi di accogliere la chiamata alla Chiesa, se non c'è cambiamento nei seminari? …Per rovinarli? La rovina inizia proprio nei seminari ove non c'è formazione, o poca. In alcuni luoghi c'è qualche luce, ma per lo più non c'è formazione alla preghiera, ad essere creature spirituali che vivono di Spirito. La formazione s'impronta maggiormente sullo studio e sulla cultura. Cosa me ne faccio di una cultura fine a sé stessa, alla formazione di persone brillanti per dare lustro e bella figura alla Chiesa? Cerco anime amanti, autentiche, che vivono di Me! Quando nascono i figli dell'uomo? Quando gli sposi si amano e s'incontrano; ugualmente quando ci si incontra con l'amore di Dio e lo si vive, allora nascono i figli nella Chiesa! Se i cuori sono aridi, duri, sterili, come spesso è oggi nei seminari, nelle case religiose, o altro, è perché non è vissuto l'amore con Dio. L'amore divino viene dato tramite la preghiera e si trasfonde in voi, e nell'amore divino vive lo Spirito che feconda, e nasce la vita. Ti benedico".

 


15 febbraio 2012
"Io ti dico che questa lotta presente all'interno del Vaticano è reale, concreta.
La lebbra del male ha penetrato la Chiesa…"

"Mia piccola Maria, oggi il Vangelo vi presenta il mio incontro con il lebbroso. Ecco, Io non disdegno di soccorrere colui che è malato di lebbra in un tempo in cui essa era segno di maledizione divina e gli uomini pensavano non solo che, accostandosi al lebbroso ne prendesse la malattia, ma ne ricevesse, ne condividesse poi la stessa maledizione. Invece Io accorro al suo richiamo di aiuto, al suo desiderio di essere sanato e mi offro per cura e medicina di ogni suo male; do sanità integrale a tutto il suo essere.

Mosè aveva impartito una legge severa, dura, quale era quella di allontanare chi ne era infetto, e che egli andasse ramingo, lontano dagli uomini, gridando il suo male che era un impuro da cui indietreggiare; e così questi poveri figli erano gravati non solo per le sofferenze del male fisico ma anche per il rifiuto e l'emarginazione, la persecuzione a cui erano sottoposti. Mosè dette tale legge, obbligato, per non permettere ulteriore contagio a difesa del popolo.

Io vengo a ristabilire ordine e verità e ciò nella misericordia divina; vengo per sanare e liberare dalla lebbra che non è solo della carne ma è pure una devastazione del peccato nell'anima, una lebbra che proviene anche dal legamento e il possesso dall'invasione dei demoni, e vengo per ridare nobiltà e dignità all'uomo nella Grazia di Dio, che ridona salute nella totalità alla creatura umana.

Oggi la lebbra fisica è quasi scomparsa e arenata a pochi luoghi della terra, e c'è ora la cura per essere guarita, ma Io vengo a sanare dalla lebbra morale dell'anima, sporcata e ammalata nel peccato e dalla legatura ai diavoli; vengo a curare poiché il mondo ne è invasato e ricoperto, e il mio occhio penetra e vede ciò che voi non potete; e vedo uomini sani nelle membra e di bell'aspetto, molto curati esteriormente, ma dentro di loro vive la putredine di una lebbra che corrode, infetta e manda il suo fetore; …se voi poteste sentire fuggireste da essi! Eppure Io accorro, sono la cura, ma i lebbrosi non solo non mi cercano e non chiedono di essere sanati come il lebbroso del Vangelo, ma mi rifuggono come se Io fossi il male, e non si riconoscono malati, non si riconoscono lebbrosi, ed Io li guardo andare lontano nel mio dolore e nella tristezza di non poter operare, di lasciarli nel male che vogliono.

Figli miei, venite a Me! Rifugiatevi in Gesù! Io sono simile ad un vaccino, ad un antidoto a tanta lebbra che opera come quella fisica, s'infonde e contagia con il suo male, mentre se tornate e vi fate uniti al vostro Salvatore e Medico voi divenite non solo i sanati, ma vi fate cura e medicina, antidoto per la lebbra altrui: camminerete su questo mondo così invaso da essa senza che possa attecchire a voi, dato che solo per una caduta essa pone le iniziali radici e vi infetta; venite a Me subito nella Santa Confessione e Io la fermo, vi fortifico, vi risano …tutti risanerei!

Oggi la Santa Messa che offri è per il Santo Padre e chiedi per lui. Io ti dico che questa lotta presente all'interno del Vaticano è reale, concreta. La lebbra del male ha penetrato la Chiesa e la corrode sino agli alti vertici. É una lotta: da una parte il Santo Padre con i suoi alleati che portano la mia cura, il mio bene, mentre gli altri sono i lebbrosi che vogliono infettare tutto con il loro male. É una battaglia che si farà sempre più aperta e visibile e porterà i suoi effetti; battaglia, simile a quella agli albori: di San Michele con i suoi Angeli che combattono per Iddio contro gli Angeli decaduti, fattisi diavoli che oggi operano con i loro adepti. Chi vinse allora? Chi vincerà oggi? Il Santo Padre avrà da soffrire e porterà il suo sacrificio: molti saranno i mie eroi che daranno sé stessi; sembrerà che il male di tanta lebbra prevalga, ma Io ti dico che Io accorrerò al loro grido e dirò: "Chiesa, sii sanata!". E tornerà ad essere integra e sana dall'aspetto roseo e intatto come quella di un fanciullo. Ti benedico".

 


16 febbraio 2012
"Gli uomini non sanno nemmeno riconoscere i segni dei tempi,
di questi tempi in cui è grande il decadimento morale"

"Mia piccola Maria, le creature che mi porti vengono depositate nel mio Cuore e sono al sicuro più che in un forziere, di una cassaforte ove li custodisco come beni dei più preziosi.

Stasera nel Vangelo gli uomini chiedono un segno che riveli la potenza di Dio, ed Io rispondo che non verrà dato loro nessun segno se non quello di Giona. Anche oggi sapeste quante creature chiedono segni, segni nel Cielo, segni portentosi che manifestino ed attestino la realtà di Dio: "Signore, facci vedere la tua potenza e noi ti crederemo!". Io rispondo: i miei piccoli, il 'piccolo resto' che mi ama non hanno bisogno dei segni; agli altri, a questa generazione malvagia e incredula dico: se Io anche apparissi nella mia Persona, nella mia fisionomia, se anche fossero dati segni straordinari e portentosi si direbbe: "É un'illusione ottica! Sono allucinazioni! Sono fenomeni ancora che la scienza non ha studiato ma che un giorno verranno spiegati!". Chi non vuole credere, non crede.

E dov'è la fede, figli miei?... dove la fede?... Gli uomini non sanno nemmeno riconoscere i segni dei tempi, di questi tempi in cui è grande il decadimento morale e la natura che esce dagli argini fissati dal suo Creatore e si scaglia contro l'umanità. E perché questo accade e si fa così segno di Dio? Ciò accade, anime mie, perché l'uomo, per la bramosia del lucro e del potere, invade la natura con i suoi esperimenti, con la sua devastazione, e la natura così violata, fuoriesce dai suoi argini, portando la sua rovina. Il demonio sfrutta ciò e acquista potere dal peccato, soffiando e sibilando, scatenando il suo male su di essa perché porti disperazione: molte morti sono creature impreparate e lontane dalla Grazia di Dio per carpirle a sé e per provocare la rabbia, la rabbia contro Dio, pensando e accusandolo che Egli ne sia l'autore; e di conseguenza c'è la perdita della fede.

Perché, figli miei, non pregate, non unite le mani e non invocate il mio aiuto? Perché non pregate che si attui il segno della Volontà del Padre in voi? La preghiera è un mezzo semplice e potente che vi è stato dato: è più forte di una esplosione atomica. Se tutti pregassero con amore e verità ne vedreste gli effetti: ci sarebbe pace, ordine, amore: in questo vedreste manifestato il segno della presenza di Dio. Ti benedico".

 


17 febbraio 2012
"Non abbiate invidia o ammirazione dei ricchi e famosi, di politici, cantanti, attori"

"Mia piccola Maria, ascolta le mie parole e ciò che dico.

Stasera la Parola in San Giacomo vi esorta: la fede senza le opere è morta; mentre l'opera concretizza, dà testimonianza alla fede!". E quale deve essere l'opera?

1° - É la preghiera! É opera che vi mette in continua comunione con Dio, ed è semplice e fattibile a tutti, in ogni luogo e in ogni tempo. Essa è mezzo potente poiché è carità che può cambiare gli eventi, trasformare i cuori; può fermare le guerre, giungere in terre tanto lontane.

2° - É una vita sacramentale fortemente vissuta e costante con l'Eucaristia che benedice, santifica e divinizza la vostra opera.

3° - É l'adesione fedele all'Insegnamento del Vangelo che irrora d'amore, dà senso all'opera che compite, la concretizza.

La prima opera è vissuta con Me vostro Signore che sono la Carità che v'infonde questo amore, che diviene così puro, gratuito, sincero e non fine a voi stessi; lo rende divino. Io vedo tanta carità non vissuta, tanto bene omesso …Quanto amore sprecato!...Vedo anziani che portano avanti a fatica i loro ultimi e solitari tempi: nessuno asciuga le loro lacrime, nessuno dà compagnia e alleggerisce la loro solitudine. Vedo malati non assistiti e moribondi lasciati morire soli e senza Sacramenti. Vedo bambini abbandonati nelle strade alla mercè di ogni male. Vedo maternità non aiutate e non sostenute dalle quali, di conseguenza, quanta vita non viene alla luce!... Vedo cuori che cercano Dio e non vengono illuminati e accompagnati a trovarlo da parte di chi è stato da Me preposto… e quanto, quanto ancora!...

Figli, miei, voi venite al mondo con il bene più prezioso che è l'anima, dato che la vita passa senza che lo spirito muoia, l'anima resta e vi viene data nuda ma con tutti i mezzi per poterla rivestire di bene e santità. Avete il compito di rivestirla di un abito che voi potete ornare con il bene compiuto. L'anima è anche uno scrigno vuoto che voi avete il compito di colmarlo delle gioie preziose della carità.

Se, tornando a Me al Giudizio, siete rivestiti e colmi del vostro forziere, ne godrete in eredità centuplicata in eterno. Invece se tornate a Me spogli e vuoti perché avete defraudato la vostra anima, l'avete impoverita, dato che non avete avuto misericordia né di Dio e né del fratello poiché la vostra esistenza è stata una ricerca di voi e del vostro appagamento: avrete freddo e battitura di denti per l'eternità. Avrete fame, e i suoi morsi per sempre, non sentirete più il bene, non più l'amore, ma l'odio e le percosse del diavolo. Come dice il Vangelo: "A che vale conquistare il mondo intero se poi perdete l'anima vostra?". Non abbiate invidia o ammirazione dei ricchi e famosi, di politici, cantanti, attori, ecc… che hanno celebrato e pasciuto solo sé stessi nei piaceri e nel successo… se sapeste quanti di essi oggi gridano il loro tormento in eterno! Mentre quanti poveri sconosciuti e sofferenti hanno creduto in Me e hanno avuto compassione e consolazione per i fratelli! Ora giubilano con il cuore che trabocca di gioia, con gli occhi pieni di meraviglia, con le mani colme di ogni bene. Ti benedico".

 


18 febbraio 2012
"Figlioli miei, il mondo non vuole né salvezza né guarigione
poiché credono di essere autosufficienti e di non aver bisogno di Dio"

"Mia piccola Maria, tornerai nella cappella della Madonnina.

Stasera il Vangelo vi presenta la guarigione del paralitico: guarigione intera nelle membra e salvezza dell'anima! Egli da tanto pregava Iddio perché venisse giustificato dal suo peccato ed ottenesse grazia per essere sanato. La sua preghiera si unisce a quella dei suoi amici che lo trasportano; l'invocazione parte già dalla sua casa prima di giungere a Me. Dinanzi alla difficoltà del mio incontro non si disarmano e si fanno intrepidi e perseveranti, superano la folla e giungono a scoperchiare il tettuccio della casa per calarlo davanti a Me. E come mai egli è primo fra i tanti di quel giorno ad essere sanato? Perché Iddio ama che siate arditi e perseveranti: dinanzi all'ardimento e alla perseveranza Egli si arrende e premia tanta fede. Come mai oggi nel mondo non ci sono tante guarigioni alle innumerevoli malattie fisiche e spirituali?

Figlioli miei, il mondo non vuole né salvezza né guarigione poiché crede di essere autosufficiente e di non aver bisogno di Dio. É rimasto solo un 'piccolo resto' dell'umanità che ancora chiede il mio intervento e desidera salvezza e guarigione, e di questi tutti ricevono salvezza nell'anima; pochi hanno grazie fisiche dato che la malattia, in Me, è divenuta un bene prezioso: non è più di condanna ma si fa cura e medicina del proprio male per la salvezza di quelli di casa o altrui, di cui solo il Padre sa.

Molti vanno a Lourdes, e mentre tutti quelli che vogliono ricevere salvezza nell'anima la ricevono, pochi hanno guarigione nel corpo dato che in un mondo tanto devastato dal peccato solo la sofferenza è diventata mezzo di purificazione e di liberazione da tanto male. Tali malattie, unite a Me Cristo Signore, si fanno redentive.

Dinanzi al paralitico Io dico: "Ti sono rimessi i tuoi peccati!", e ciò provoca lo stupore delle persone. Ma Io ribadisco che il peccato è l'origine di ogni malattia fisica e spirituale. Debellato il peccato nel mondo, verranno sanate le malattie. Il peccato è un male che devasta anche il corpo, la mente, lo spirito e ne provoca le conseguenze con il suo percorso di dolore, attacca e corrompe: ha devastato Me, il Santo, sfigurandomi nella mia Persona!...

Venite al confessionale, amate questo Sacramento! Fatevelo vostro amico, andandoci spesso; è da lì che ha inizio la guarigione, che nel suo percorso di conversione vi guarisce, vi ricopre del mio Farmaco: il mio Preziosissimo Sangue salutare; vi riempie dell' Energia vivificante e santificante dello Spirito Santo che vi ricrea, e della benedizione del Padre che vi giustifica e che vi riaccoglie. Venite a Me! Se tutti chiedessero perdono a Dio… ove i tumori, i cancri, le angosce, le depressioni, e ogni genere di malattia? ...Tutte svanirebbero, dato che Io sono il Medico! Ti benedico".

 


20 febbraio 2012
"Le cosiddette organizzazioni criminali da chi
sono guidate se non dal mio nemico?"

"Mia piccola Maria, …ma puoi avere un demonio tu?!... E se lo avessi potrei Io venire a te?

Oggi il Vangelo vi presenta la liberazione di un ragazzo dal possesso di uno spirito muto e sordo che sin dall'infanzia lo possiede, lo tormenta, e cerca di affliggerlo in molti modi anche cruenti. Il padre mi presenta la sofferenza di questo suo figliolo ed Io lo libero perché mi disarmo dinanzi alla fede di quest'uomo e per l'amore e la cura a cui si è dedicato per anni verso il figlio con la preghiera e i vari interventi con il quale ha combattuto per sanarlo.

In questo periodo storico se sapeste quanti demoni muti invadono le creature e le rendono sorde alla mia Parola, mute e incapaci di pregare e darmi lode, e con un cuore che si fa duro e che quindi non sa amare.

Se vedeste con i miei occhi queste possessioni, particolarmente diffuse nei Paesi pagani ove vi è l'idolatria, dove non è celebrata la Santa Messa e invocato il mio Nome: lì il diavolo imperversa e fomenta in questi figli perché non c'è argine che lo trattiene. Ma pure nei Paesi cristiani molte sono le corrosioni nelle menti ove il pensiero si oscura e che al nemico appartengono: le corrode e vi porta tutto il suo male sicché Io vi dico che la maggior parte delle malattie psichiche sono da lui fomentate e nelle quali vive e tiene prigioniere le persone.

Se nelle strutture che si occupano di questi malati, ancor prima della cura, che per lo più cerca solo di mantenere una certa calma sul paziente ma non le guarisce, se venissero effettuati esorcismi e celebrate Sante Messe, se venissero date imposizioni di mani sacerdotali che benedicono, se ci fosse una preghiera costante, personale e comunitaria, quanti di questi figli sarebbero pienamente liberati!

Le cosiddette organizzazioni criminali da chi sono guidate se non dal mio nemico? Spesso chi manovra tali fila sono persone, pure di poca cultura, insipienti che praticano e si votano al culto di satana con riti di consacrazione nel sangue per dargli appartenenza, ed egli entra in essi e li guida dando un intelligenza perversa e malvagia ma anche fine e capace di organizzare il male e propagarlo pur ad alti livelli. Ci sono genitori che consacrano i propri figli a satana per far sì che essi stessi ne ricevano ricompense. C'è chi porta nella propria dinastia conseguenze per consacrazione al mio nemico da parte dei loro avi alla loro discendenza.

Come liberarsi da tutto ciò? Io solo posso darvi liberazione. Io spezzo questi patti antichi passando, attraversandoli con il mio Sangue Santo: Io rompo con Esso ogni diritto o potestà del male su di voi; ma dovete, come il padre del Vangelo che mi porta suo figlio, presentarmi il vostro male e richiedere aiuto, avere una fede che combatte e non rimane passiva, che cerca in tutti i modi, che Dio vi offre, di fermare e allontanare per sempre la sua avanzata.

Io accorro, ci sono! Ma voglio la vostra collaborazione, e con voi combatto! Dono la terra e il seme al contadino, gli dono energia e facoltà; "La rovina inizia proprio nei seminari ove non c'è formazione, o poca" ma perché porti il suo raccolto c'è bisogno che egli lavori, che operi per il suo campo con il sudore e la fatica della sua partecipazione. Similmente è nella liberazione dal nemico, così come dice il Vangelo: preghiera e digiuno, far celebrare Sante Messe non solo per i defunti, ma anche per i vivi, per la vostra progenie, per gli avi, che vi hanno preceduto, invocando il mio Preziosissimo Sangue, consacrandovi alla Madonna, perseverando, figli! E molti, molti riavranno l'udito per ascoltare la mia chiamata, la parola per lodare e ringraziarmi: il cuore che si apre ed è di nuovo capace di amare. Ti benedico".

 


21 febbraio 2012
"Quanto è grave il peccato perpetrato all'innocente…!
É simile al peccato contro le cose sante"

"Mia piccola Maria, oggi il Vangelo vi dice: "Chi accoglie uno di questi bambini accoglie Me!". Io chiamo al servizio: chi vuol essere grande si faccia ultimo e servo di tutti! Queste mie parole molti le riconoscono come belle espressioni ma poi quanti le vivono? Chi si pone la servizio della vita? Solo amando, amando Me voi vi fate servitori della vita; e come attuarlo?

Figli miei, ponendovi nel servizio di assistenza e protezione della creatura appena concepita senza ostacolare o cercare di violare le sua esistenza poiché essa è sempre un progetto di Dio, soccorrendo e aiutando la donna nel tempo della gestazione e della nascita e dopo nella crescita della prole comunque sia la sua condizione. Invece spesso capita che il carico venga lasciato interamente sulle sue spalle, se non abbandonata. Quando si aiuta la madre si aiuta il bambino.

Assistete nella crescita fisica, morale, educativa, impartendo già al balbettio dei piccoli l'amore e la Parola di Dio che sono semi che si impiantano nell'anima per condurre a santità. Avvicinate i bambini ancor più nella tenera età: all'accostarsi ai Santi Sacramenti e all'Eucaristia, dato che nell'innocenza amo incontrarmi, e nell'innocenza lo Spirito plasma la sua azione migliore per farne anime virtuose e vittoriose, i fiori più belli; mentre vengono portati a Me quando in questo tempo già il peccato ha intaccato la loro innocenza. Il demonio in tutti i modi l' attacca poiché essa ha una grande forza d'impetrazione presso l'Altissimo e può ottenere facilmente molte ed insperate grazie. Vengono attaccati i miei piccoli nella mente, nel corpo, nello spirito, in ogni modo, in una società corrotta e anche da genitori o famiglie che non conservano più il senso del pudore, e il peccato viene sbandierato come banale e normale; lo stesso dai mass media, dalle pubblicità, dalla scuola, ecc…

Ci sono nel mondo punti di lode per l'accoglienza e l'educazione al fanciullo, ma sono pochi, …quanto c'è ancora da fare!... Quanti bambini nelle strade, devastati dall'adulto, pur in cose innominabili.

Io dico: quanto è grave il peccato perpetrato all'innocente…! É simile al peccato contro le cose sante, ed è ciò che più ferisce e grida di dolore presso Iddio. Per questi peccati sarà giudicata severamente questa generazione! E chi se ne è macchiato è tra coloro che più soffriranno nelle mani del nemico, e per quelli che pur si pentono, lungo sarà il tempo del riscatto e della purificazione.

Per i figli che crescono nei vostri Paesi nell'agiatezza vi dico che voi date materia e cose, ma togliete l'amore di Dio dal loro cuore, e non educate al rispetto e al sacrificio, per cui tutto è dono, ma dev'essere anche una conquista, e per questo questi figli vi si rivolteranno contro!

Venite a Me, amatemi! Nel mio amore voi siete servitori della vita; in Me voi vi fate bambini, e solo chi ha l'animo di un bambino sa accogliere un bimbo. E se pure non potete raggiungere l'infanzia lontana, se non potete operare con le mani, amando Me, dal vostro cuore infante, Io vado per la vostra preghiera presso di loro; mi faccio vostro soccorso, e molti di essi saranno salvati. Ti benedico".

 


23 febbraio 2012
"Cosa sono queste Ceneri se non la vostra materia che viene bruciata
nella purificazione della preghiera, della sofferenza offerta?"

"Mia piccola Maria, Io sostengo il tuo cuore.

Oggi la Chiesa celebra il giorno delle Ceneri, inizio della Quaresima nel tempo della Chiesa, e rappresenta l'intero percorso della vostra vita che va vissuto nelle indicazioni che vi offre il Vangelo e cioè nella preghiera, nella mortificazione, nella penitenza offerta, nella carità. Mezzi che vi purificano e aiutano a prepararsi alla vostra finale risurrezione. La Chiesa lo ricorda in un tempo forte come questo perché questi 40 giorni siano preparazione per essere pronti a vivere bene la Pasqua. Vi è richiesta una preghiera che si fa profonda nella chiusura della vostra stanza, a tu per tu con il Padre Celeste, nel digiuno, o se non potete, delle rinunce che si fanno offerta, ed opere di bene verso Dio e i fratelli ma vissute in un contesto di nascondimento e silenzio. Non c'è bisogno d'innalzare lo stendardo, di alzare la bandiera o il suonare la tromba per richiamare l'attenzione degli altri ed averne plauso.

Figli miei, proteggetela nel silenzio l'offerta perché si mantenga pura e non macchiata da vanità e ostentazione per far sì che compiaccia il Padre Santissimo che la benedice. Ricordate: se volete che l'offerta mantenga la sua preziosità e il suo valore, siate umili e silenziosi; il Signore Dio la ricorderà nel suo Cuore, mentre l'applauso degli uomini dura poco, e poi essi dimenticano.

La quaresima vi è rappresentata nei 40 giorni che raffigurano i 40 anni che il popolo ebreo, errante nel deserto, viene sottoposto a prove e dolori, per una via di purificazione, che lo fa rinascere rinnovato perché possa entrare nella Terra Promessa dal Padre Eterno. Simboleggiano i miei 40 giorni nel deserto ove solo le pietre e le rocce raccoglievano il pianto delle mie lacrime, il dolore della mia preghiera, la sofferenza di una solitudine spirituale e fisica amareggiata e tormentata dai diavoli che mi oltraggiavano e scarnificavano le mie Carni. La carità di Me stesso che Io offro all'Eterno è perché vi sia di aiuto a vivere la vostra quaresima. Ora tocca a voi vivere la quaresima della vostra esistenza per fare in modo che lo Spirito Santo la santifichi e siate creature risorte.

Cosa sono queste Ceneri se non la vostra materia che viene bruciata nella purificazione della preghiera, della sofferenza offerta, della carità vissuta che vi trasforma, vi fa risorgere? Vi rendono uno spirito puro perché possiate abbracciarmi e fondervi pienamente in Me. Ti benedico".

 


24 febbraio 2012
"La Parola vi richiama al digiuno:
parola ostica e dura da impartire ad una società, come la vostra,
abituata ad avere lo stomaco pieno"

"Mia piccola Maria, i tuoi figli vivono la realtà di questo mondo, ma a Me ritorneranno e si porranno a mio servizio.

Stasera la Parola vi richiama al digiuno: parola ostica e dura da impartire ad una società, come la vostra, abituata ad avere lo stomaco pieno, che non conosce la sofferenza dei morsi della fame. Ma perché digiunare? Il digiuno diviene e vi fa sentire il vuoto del peccato: la vostra fragilità umana che ha bisogno di Dio e si fa dono offerto al Padre. É una privazione che vi costa sacrificio e la sofferenza Iddio l'ha resa redentiva: vi mortifica, e questo vi aiuta ad essere umili; si fa dono e potete vivere la carità. É rinuncia che si fa offerta. Ma perché il digiuno abbia valore deve essere attuato unito all'amore di Dio, nei suoi Comandamenti, nella misericordia, nella verità, nella carità. Senza questo stato il digiuno, fine a sé stesso, è inutile, anzi diviene mezzo per crescere in superbia. Digiuno che non è solo alimentare, ma deve essere di tutto ciò che a voi è gradito, per farne dono: è soprattutto digiuno da una vita dissipata, votata al proprio essere, per vivere un'esistenza distaccata dal male, che fa digiuno del peccato, delle sue tenebre, e dal vuoto di questo mondo in tante sue espressioni, quando sono nocive o fatue.

La Sacra Parola vi presenta vari episodi del popolo che si riscatta attraverso la mortificazione e il digiuno, la penitenza e il sacrificio, dato che la preghiera e la sofferenza hanno un grande potere per cambiare gli eventi e le coscienze; e il Padre Celeste, dinanzi a questo stato che manifesta una presa di cambiamento, di conversione, di astinenza e purificazione dal peccato, viene incontro sanando e dando proroghe o cancellando profezie autentiche, che se pur annunciate, erano per voi di grande afflizione e prova.

Guardate ai Santi che, pur vivendo in mezzo a tanti dolori e digiuno nella sofferenza, si sono così inebriati nell'amore divino da partecipare, da farsi un tutt'uno con il dolore del Crocifisso; e tanto amore dà senso alla loro pena: li innalza sì da provare persino gioia poiché esso si fa dono di riparazione a Dio e purificazione per peccati del mondo.

Il vostro digiuno nell'amore si fa carità, il Signore ne prende l'offerta e ne fa dono ai fratelli nel bisogno per darne salvezza e guarigione per i peccatori, per i malati, per i moribondi, per le anime purganti. Egli prende la vostra rinuncia che lava voi stessi, allontana il male altrui, migliora l'umanità. Ti benedico".

 


26 febbraio 2012
"Pregate la mia Santa Madre!
Ella nel tempo del mio deserto ha offerto mortificazioni e digiuno,
pregando incessantemente"

"Mia piccola Maria, da queste mie parole non può che nascere se non verità.

Stasera il Vangelo vi presenta il mio deserto nella prima domenica di quaresima. Io entro nel deserto per sottopormi, come uomo, al tormento e all'afflizione. E perché entrare nel deserto? Perché sottopormi ad esso? Quale frutto, cosa ne comporta? Io entro nel deserto per voi, figli miei! Combatto ogni forma di pena e di dolore, di solitudine e di tentazione per far sì che nella mia vittoria, per i suoi meriti, possiate essere vittoriosi nei tempi duri di prova e nelle battaglie che incontrerete col nemico.

Il mio deserto inizia già nel distacco: dalla pace, dal calore delle mura domestiche, dal saluto e dallo sguardo di dolore di mia Madre che sa che Io vado a vivere la mia pena. Ella mi si pone in ginocchio chiedendomi la grazia, con veemenza, di poter partecipare, per quel che le è possibile come creatura, alla mia afflizione e al mio tormento per fare in modo che mi sollevi il peso.

Potete capire quale possa essere il mio dolore per accogliere tale preghiera perché ne abbia a soffrire la propria Madre, e tale Madre!... Con strazio Io accolgo e le do il consenso poiché so quanto sarà meritoria e fruttuosa la sua partecipazione per la salvezza delle creature.

Entro nel deserto; tutto è secco, aspro, arido, desolato: solo delle bestie selvatiche mi circondano. I giorni sono torridi con il fuoco del suo calore sì da rendere infuocate le pietre, e il gelo nella notte penetra le ossa, la fame reclama il suo diritto e i morsi allo stomaco sono lancinanti, l'arsura della sete spacca il palato e lo rende sanguinante. Come posso Io da uomo poter sopportare tutto ciò? Nella mia natura divina Io ne prendo l'Energia e invoco e prego il Padre mio, ma ne rivendico tutta la sofferenza e conseguenza nella mia natura umana. I demoni mi tormentano senza posa: mi si presentano in vesti ora allettanti, ora terribili e mostruose per condurmi al loro potere per annullarmi e farmi soggiacere al loro servizio, cercando di suggestionarmi la mente; e giungono ad attaccarmi sino a dilaniarmi le Carni con i morsi e le piaghe che mi vengono lacerate con unghie appuntite che scalfiscono in profondità, nel loro livore.

La solitudine è estrema; non c'è consolazione e né pare che ci sia nessun ascolto dal Cielo. Sì, nella profondità del mio Spirito Io vivo l'assenza di ciò che più amo e cioè l'oscurità della privazione dell'amore del Padre mio, al quale grido il mio dolore; e le mie lacrime dalla terra si vorrebbero elevare al Cielo ma pare che esse ricadano a terra non ascoltate e non asciugate. Eppure da tutto questo deserto Io mi ergo vittorioso e vinco nella mia natura umana su ogni forma di sofferenza, solitudine, afflizione e tentazione. Vinco nella fede e nell'amore sicché i diavoli si ritirano negli abissi degli anfratti delle caverne degli inferi, sconfitti.

Gli Angeli vengono adoranti a servirmi. Io vinco, figli, per voi: vinco perché tutto questo vi sia di aiuto, di sostegno e, pregando per i meriti del mio deserto, che anticipa la pena del mio Getzemani, in modo che ne abbiate vittoria nei tempi del vostro patire e del vostro combattimento quando la tentazione lusinga e vi fate deboli: in Me, chiedendo per Me, voi ne siete vittoriosi.

Pregate la mia Santa Madre! Ella nel tempo del mio deserto ha offerto mortificazioni e digiuno, pregando incessantemente. Il diavolo, sì molestato dalla sua partecipazione, La vessa e La tormenta con orribili grida nelle notti e con orridi visioni, ma la Madre mia non si scompone: rimane salda e quieta nell'orazione e nell'attesa del mio ritorno da vittorioso!

Figli miei, il dolore è stato grande. La Chiesa non ha ancora sviscerato il mio deserto che è stata un'anticipazione alla mia Santissima Passione. Non mandate perse tante lacrime che sono lacrime d'amore, anime mie, per salvarvi; infatti chi può dare e amare così più di Me? Ti benedico".

 


27 febbraio 2012
"L'inferno è luogo e stato ove non varca luce, ove non c'è più speranza…
Il Paradiso, figli, è luogo di Luce e amore"

"Mia piccola Maria, rimani più in silenzio: nel silenzio non si cade nel giudizio e rimani nella protezione.

Stasera il Vangelo vi richiama alla realtà terribile del Giudizio universale ove di netto l'intera umanità verrà divisa, separati i buoni dai malvagi: chi da una parte, e chi dall'altra, ed ognuno entrerà nella dimensione e nel luogo che si è scelto con la sua condotta, nelle sue opere, nei suoi comportamenti; si apriranno di conseguenza ad essi le porte del Cielo, o quelle degli inferi… realtà tremenda, vera, presente, ma quanti ci pensano? E quanto poco se ne parla! Tutt'al più c'è chi crede che dopo la morte ci sia una rinascita ad un nuovo stato naturale, o chi crede ad una dimensione spirituale: un luogo dove andranno tutti senza esclusione, senza aver meriti, escludendo ogni relazione con Dio… a che dunque l'esser giusti…!?

Moltissimi pensano che dopo la morte ogni possibilità di vita decada e non rimanga che l'oblio del nulla. …a che dunque il senso della vita? L'inferno apre le sue porte, simile ad una voragine che inghiotte e maciulla i dannati: É luogo e stato ove non varca luce, ove non c'è più speranza, ove il dannato prende coscienza che non ha più valore per nessuno: nessuno più lo ama, ed è vita che non è più vita, ma non è più morte che non muore… è fine che non è più fine. Là le anime perdono le fattezze umane e si fanno simili ai diavoli in sembianze bestiali che le rendono palesi al loro peccato. Ognuno soffre a secondo del male compiuto, tormentati dai demoni che, feroci, dilaniano il loro spirito, e poi lo sarà anche per loro carni. Tra di loro c'è odio e si sbranano a vicenda in una fuga di terrore che è perenne.

Il luogo più terribile è quello ai suoi sprofondi dove regna satana e quelli che gli sono intorno e da lui tormentati: sono quelli che hanno una pena maggiore, e sono i figli della Chiesa che hanno disonorato i beni di Dio, dissacratori e sacrileghi, come Giuda. Hanno tradito il loro Signore, anime sacerdotali e religiose, consacrati e coloro che hanno oltraggiato e vilipeso l'innocenza. Di questi satana continuamente ingoia e maciulla nella voracità della sua bocca per distruggere, e ripetere tale operazione all'infinito. Se voi vedeste e se sentireste le grida, le urla e le bestemmie di queste povere anime fareste di tutto per non cadervi e per non farci cadere gli altri.

Io, il Signore e Salvatore vostro, tesso una tela perché non vi si cada; ma è l'anima che, talmente è immersa e impantanata nel male e a cui non è rimasta goccia di bene, che irresistibilmente vuole unirsi al male che è, e decade in esso.

Il Paradiso, figli, è luogo di Luce e amore. Le anime prendono le fattezze e la bellezza angelica, nella parvenza di giovani fanciulli, ma possono alternarsi nei vari stadi delle età, e possono tornare anche bambini. Quando riceveranno il corpo sarà un corpo spiritualizzato che acquisisce tutti i doni celestiali e le potenze di cui Iddio fa dono. É uno stato di giubilo e gaudio, dato che si vive in un luogo di meraviglie, che il Padre ha preparato, che supera il gaudio terrestre all'ennesima potenza quale può essere quella celestiale, divina: trionfo ed eccellenza delle meraviglie che gli occhi e la bocca non possono poi portarne esempio e descrizione della sua magnificenza. Le melodie sono perfette e vibrano di una bellezza che, solo al poco suo udito, voi qui in terra ne svenireste. Vedrete Iddio faccia a faccia per goderne la Beltà indescrivibile e sentirne l'Amore che ha per ognuno, sì da farne traboccare l'anima; e non solo: i Beati si amano e l'uno si fonde nell'altro per arricchirlo di ciò che è. I più piccoli corrono dai Santi più grandi che gioiscono e sorridono, felici di donarsi. Sarete adornati con ciò che siete stati che, come specchi di luce, assorbono in sé quest'amore divino che, continuamente vissuto e goduto, fa giubilare: amore che non s'arresta, ma si evolve e maggiora in eterno.

Cosa è il Paradiso? Figli miei, le parole non possono in realtà poterlo veramente descrivere: se voi poteste per un istante goderne, non riuscireste più a vivere. Vivete bene questo poco tempo che vi è dato: amate, fatevi carità. Io apro la porta di Casa, e tutti vi voglio, tutti attendo! Ti benedico".

 


28 febbraio 2012
"La preghiera deve nascere dal cuore
e deve vivere secondo le disposizioni
che vi elenca e vi offre il Padre nostro"

"Mia piccola Maria, come la notte sembra non passare mai, giunge poi l'aurora con il suo giorno, così sarà per il cambiamento nella tua vita.

Stasera vi esorto a pregare bene, a non prolungarvi con parole vuote, inutili, pretendendo di essere ascoltati ed esauditi. La preghiera deve nascere dal cuore e deve vivere secondo le disposizioni che vi elenca e vi offre il 'Padre nostro', Và vissuta in un'anima che vive nell'adempimento della Volontà divina, condividendo il pane con il fratello nella carità, di una carità che si fa offerta pure di sé. Nella capacità di perdonare, nella misericordia, nel saper combattere contro l'iniquo. Se non vivete queste disposizioni come potete pretendere di essere ascoltati ed esauditi dal Padre Celeste? La preghiera è del cuore, e vive nel cuore se è sincera, umile, ed ama.

Quando si fa amore la preghiera vive ed è vita. Preghiera è, in questo modo il colloquiare intimo, con le proprie parole vissute nel segreto della propria camera con il Padre Santissimo o dinanzi al tabernacolo. Preghiera è silenzio che si fa adorazione nella profondità del vostro essere, come dinanzi all'Eucaristia. Preghiera è la meditazione della santa Parola e dei sacri Misteri del Vangelo: è la meditazione della mia Santissima Passione e dei Dolori della Santa Madre, è l'intercalare delle Ave Maria nel Rosario o nelle varie devozioni che, pur ripetitive, esse ripetono ad ogni parola: "Signore, io ti amo!", "Signore, mio Dio, io ti amo!". É amare pregando con il Cuore della Madre.

Preghiera è rimanere in atteggiamento donativo, pur non riuscendo più ad emettere parole, poiché sofferenti, ma offrendo al Padre sé stessi e il proprio dolore. La preghiera deve essere un'irrorazione d'amore, un battito continuo del cuore che fa divenire l'intero operato dell'esistenza - il pensiero, la parola, l'agire delle mani -, preghiera per far sì che l'amore sia effettivo, concreto, diffusivo, operoso. Ti benedico".

 


29 febbraio 2012
"Ancora oggi chiedono segni straordinari per poter credere…"

"Mia piccola Maria, ma può esserci il male in te se ci sono Io?...

In questo tempo di quaresima la Chiesa vi esorta, in modo più severo, più grave, ad accogliere e a vivere la penitenza. É tempo di purificazione che vi richiama a vivere più intensamente la preghiera, a partecipare con più assiduità alla Santa Messa, anche nei giorni feriali, ad offrire la propria sofferenza, digiuni o piccoli sacrifici, quel che potete, dato che è tempo di grazia: nella purificazione essa vi ricrea.

Nella Santa Parola Ninive si pone in penitenza alla dichiarata minaccia di distruzione da parte del profeta Giona; con cuore sincero il popolo si mise a digiunare e vestire di sacco. Dinanzi a questo pentimento veritiero le mani dell'Onnipotente si elevarono non a distruggere ma a benedire. La penitenza vi purifica, vi lava dal peccato e vi rende nuovi: vi pone in uno stato di grazia. Essa trasforma ed eleva dal vostro stato naturale ed istintivo ad uno stato spirituale che vi assimila sempre più a Dio.

Nel Vangelo mi chiedono segni per poter credere alla mia natura divina, Io dico che non ne verranno dati altri se non quello di Giona perché non accolto e veduto l'unico vero Segno che è la mia Persona. Ancora oggi chiedono segni straordinari per poter credere, ma Io dico a questa generazione che è più dura e disincantata di quella dei mie tempi terreni, sicché qualsiasi segno divino nei cieli, o altro, verrebbe giudicato come fenomeno ottico o scientificamente da dover ancora studiare poiché il cuore degli uomini si è fatto duro.

Iddio non opera attraverso fenomeni di grandezze che sono in suo potere per poter farsi amare, per attirare la compiacenza degli uomini; Egli distribuisce seconda la sua economia che è sapienza nell'amore. Iddio opera i suoi segni per mezzo del cuore e della verità. I santi giungono a vedere e a partecipare di visioni angeliche e celestiali, e questo perché le loro sofferenze, le penitenze vissute li rende sempre più puri, cambiandoli, trasformando la sola natura umana e carnale, elevata ed assimilata sempre più a Dio, che è il 'Puro'.

Chi può riconoscere i segni di Dio? Chi può capire le sue meraviglie? Chi può partecipare alla sua visione beatificante? Chi è puro, chi è veritiero.

Nella purificazione, figli miei, voi vedete i segni divini poiché cambiate in Me, venite a Me. La sofferenza vissuta vi prepara ad esser spiriti pronti a vivere il Cielo, dato che nella vostra penitenza, accolta, avete riconosciuto Me, il Segno di Dio, vostro Maestro e Salvatore. Ti benedico".