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Ave Maria!
5 agosto 2011
venerdì della XVIII Settimana del Tempo Ordinario
"Cosa sono Io se non un Innamorato che vi ama pazzamente?"
"Mia piccola Maria, questo giorno è dedicato al mio
divina Cuore. Cosa sono Io se non un Innamorato che vi ama
pazzamente e geme di essere rifiutato, se non un Cuore
ferito che vede gli uomini per lo più preoccuparsi ed
occuparsi dei divertimenti, dello star bene e delle vacanze,
e mi dimentica, se non addirittura mi rifiuta? Cosa li
salveranno?... i divertimenti, i piaceri della terra? Voi li
vedete felici agitarsi alla ricerca di emozioni, ma non lo
sono; sono affamati di un amore che non riusciranno ad avere
e che solo in Me troveranno pienezza.
Quando poi giungeranno le prove, i tempi duri, la battaglia,
cosa li aiuterà, cosa li salverà? Per chi si è rifugiato nel
mio divin Cuore ed ha amato, Esso si farà scialuppa, sarà
battello sul quale saranno salvarsi, sicché le acque
tempestose non li travolgeranno. Ma per chi non ha preso
pensiero di questi mezzi che Iddio ha offerto, a cosa si
attaccherà per trovare salvezza? Saranno spaventati e le
loro zavorre li trasporteranno nei precipizi degli abissi.
In questo giorno in cui ricordate anche la Madonna della
Neve, Santa Maria Maggiore, cosa è questa neve se non la
discesa della sua grazia, del manto della sua Immacolatezza
che vuol coprirvi con il suo candore per darvi grazia di
castità, di purezza, di innocenza, che si acquisisce nel
corpo, nel cuore e nella mente perché siate atti ad entrare
nella pienezza del mio Cuore divino e troviate rifugio? Dato
che solo nel mio divin Cuore voi troverete la possibilità di
salvarvi da questo mondo immondissimo che tutto travolge con
il suo male che, simile ad una valanga rotola, copre e
sporca.
Solo nel mio divin Cuore voi avrete forza e vincerete. Sarà
per voi fortezza, sostegno, consolazione: in Esso voi siete
vincitori. Non prevaricherete al mondo: il mio Cuore sarà il
Rifugio più forte di ogni tempesta, prova o tentazione. In
Me Io vi porto ad una nicchia che vi tiene protetti e
sospesi per far sì che la terra non vi prevarichi. Siate
sospesi e aspirate al Cielo. Ti benedico".
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7 agosto 2011
XIX domenica del Tempo Ordinario
"Se fosse in voi stampata e
presente la mia Persona
non temereste più tanti travagli
dell'esistenza"
"Mia piccola Maria, durante la Santa Messa lo Spirito ti
manda le sue luci che in Me si aprono completamente e si
rivelano confermandole. "Davvero questo è il Figlio di
Dio!", gridano gli Apostoli dinanzi al mio Potere di far
tacere la burrasca. Oh, se si credesse a questa Parola che
da Dio vengo e che quindi ne ho la medesima Natura e lo
stesso Potere! Con Dio accanto di che temerete? Non avreste
così tante paure. Dinanzi alla burrasca che infuria e fa
temere i miei Apostoli nella barca Io accorro, vengo per
soccorrere e portare pace. Cammino tra le acque per
manifestarmi, e Pietro, rivelandosi il mio Potere, a Me si
affida e si affianca poiché chi in Me crede e vive può
compiere ciò che Io compio; ma quando lascia il mio Sguardo
e si dimentica di Me, guarda le onde e la paura lo fa
precipitare.
Anche voi mi dimenticate, dato che se fosse in voi stampata
e presente la mia Persona non temereste più tanti travagli
dell'esistenza, le sofferenze e le malattie, né di perdere
la vita perché sapreste che Io sono in voi accanto a
viverli. Io ci sono, vedo ogni cosa. …"dove sei, o Dio?...".
Vedo le prove, le sofferenze, le situazioni e ciò che
accade: ci sono e cerco di operare con l'uomo nella misura
in cui me lo permette;e se avesse più fede, nemmeno della
morte avrebbe più paura.
Come ricordare, amare la mia Immagine, e portare il mio
Spirito in voi impresso? Ci vuole la preghiera che alimenta
la fede: essa vi pone nell'atteggiamento di chi mi guarda e
si fida di Me. Così come ogni giorno avete bisogno di
alimentarvi per rigenerarvi, per portare il peso di ogni suo
dì, similmente per portare il peso della croce, per vivere
nello spirito e alimentare la fede avete bisogno di pregare
ogni giorno. Non mi vedete, ma Dio, pur nel nascondimento,
partecipa. Se mi vedeste nella pienezza della mia Potenza
divina che merito ne avreste? Perché dunque voi ne abbiate
merito e valore Io vi lascio alla fede nella mia Persona. Il
nemico fa di tutto per fiaccarvi, per portare allo
scoraggiamento, alla sfiducia in modo sottile; il suo gioco
è di condurvi alla paura …"dov'è Dio? Non vedi che sei solo
e ti ha abbandonato?", sicché la paura vi faccia cadere o
allontanare da Me. Pregate, figli miei, e ritornerà in voi
il mio Spirito che non vi fa tremare.
Ove sono coloro che vi hanno preceduto, che ieri vivevano ed
oggi non ci sono più? Coloro che hanno in Me creduto vivono!
Ti benedico".
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8 agosto 2011
lunedì della XIX Settimana del Tempo Ordinario
"L'Eucaristia e la Madre
Santissima danno e infondono
obbedienza verso la Chiesa"
"Mia piccola Maria, vuoi sapere di San Domenico? Egli è un
Santo il cui fuoco della Parola lo illumina perennemente in
Cielo. Fuoco che nasceva dall'ardente preghiera al
Santissimo Sacramento al quale chiedeva: "Signore, sia la
tua Parola a parlare per me!", e dall'amore tenerissimo
verso la Santa Madre che gli ispira la preghiera delle "Ave
Maria", che intrecciano la sua vita e la vita di
innumerevoli anime che seguiranno ad intercedere alla Madre
per seguirne la via alla santità. Domenico combatte l'eresia
nella Chiesa, chiedendo a Me di dipanare tante matasse
imbrigliate, dando luce e modo, pur rimanendo,
obbedientissimo alle Regole della Santa Madre Chiesa. Che
esempio per i sacerdoti ai quali indica la via verso Dio con
i suoi stessi mezzi semplici e profondi quali: l'Eucaristia
e la Madre Santissima, che danno e infondono obbedienza
verso la Chiesa.
Il Vangelo odierno vi propone l'obbedienza a cui Io, il
vostro Signore Gesù, mi sono sottoposto, anche se le povere
leggi quali la tassa per accedere alla Casa del Padre nel
tempio di cui un Figlio dovrebbe esserne esente, e lo faccio
per dare esempio: dall'obbedienza, pur a leggi, quali quelle
provenienti dalle tasse, ne viene la pace e la carità per il
bene comune. "…E quando, Signore, esse sono ingiuste, quando
non aprono al bene ma al lucro?...". Figli miei, pregatemi
con fervore come San Domenico: Iddio ha la capacità di
dipanare i gomitoli più imbrogliati, di aprire chissà quali
porte chiuse, di far pescare un pesce nel quale c'è un soldo
per pagare la tassa. Aiuterà voi, se vi unite a Cristo, se
c'è disposizione a far la sua Volontà, a dipanare ogni
intreccio, a farvi uscire da ogni labirinto. Ti benedico".
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10 agosto 2011
mercoledì della XIX Settimana del Tempo Ordinario
"Chi è che soffia sulle
fiamme del suo fuoco che lo consuma
se non il Soffio dello Spirito Santo?"
"Mia piccola Maria, se tutti nella tua casa pregassero e
ricorressero ai Sacramenti la battaglia sarebbe già vinta.
Così come in una guerra: tanto più sono i prodi combattenti
e prima c'è la vittoria, così è la nella battaglia dello
Spirito. Però per i meriti del mio prode che, pur solo
combatte eroicamente per Me, Io accorro in difesa come
Davide che, piccolo, sconfisse nel mio Nome il gigante
Golia. Ugualmente nella tua vita la liberazione giungerà e
si avrà nel tempo.
Oggi ricordate San Lorenzo che di tutto si fa dono: prima
adoperandosi nell'opera e poi nel consegnare sé stesso alle
fiamme per farsi dono pieno, per far sì che le sue ceneri
portino il bene che lo ha formato in Dio e vadano per
divenire ricchezza per i fratelli in ogni parte del mondo.
Chi è che soffia sulle fiamme del suo fuoco che lo consuma
se non il Soffio dello Spirito Santo che unisce e irrora
della sua santità perché possa giungere lontano e portare il
suo dono?
Tutti siete chiamati a farvi dono; tutti siete semi che il
Padre Creatore ha sparso sulla terra del mondo per
fruttificare. Come divenire tale dono? Il Vangelo di questa
sera ve lo annuncia: il seme deve morire, deve marcire nella
terra poiché, morendo, porti frutto. Se siete attaccati a
questa vita terrena il vostro seme rimane solo ancorato ad
essa senza scoprirne le profondità; il vostro seme non farà
radici: diverrà sterile, inutile e non darà frutto. Mentre
se lascerà che muoia, che s'innesti nella terra degli
elementi di Dio, si farà dono: potrà nascere una pianta
nuova che porterà vita.
Non considerate che, se avete dato e non ricevuto, la vostra
esistenza è sprecata, e che se avete vissuto ingiustizie
dinanzi alla vostra giustizia vissuta, essa sia stata
inutile. Tanto più avete dato e arricchito i poveri della
terra tanto più voi sarete i ricchi del Cielo. Cosa
porterete in eredità se non la ricchezza del vostro Dio? E
come poter morire nella terra?... Affidatevi alla terra
santissima della Madonna che vi aiuterà: Ella formerà il
vostro seme, lo unirà agli elementi santi del suo Figlio,
vostro Signore, sì da farvi semi fecondi, buoni; dal qual
seme nascerà una pianta sana dai frutti santi.
Come dice stasera la Parola: il Cristo non verrà mai
dimenticato, l'opera di Colui che ha dato è presente in
eterno alla memoria dell'Altissimo: si è fatto Seme che
muore, e per i suoi meriti ne vivete il raccolto; così voi,
figli miei: il vostro dono non verrà dimenticato e vivrà per
sempre. Ti benedico".
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11 agosto 2011
giovedì della XIX Settimana del Tempo Ordinario
"Chiara trasparente e
casta, virginea e pura simile alle gocce di acqua…"
"Mia piccola Maria, guardate a Santa Chiara; Chiara, la mia
piccola Chiara, che chiede di divenire trasparenza di Dio
perché il Maestro possa in Lei rispecchiarsi e donare le sue
bellezze, la sua beltà che ella, nella sua offerta, protende
verso i fratelli. Chiara trasparente e casta, virginea e
pura, simile alle gocce di acqua che nascono dallo
sciogliersi dei ghiacci nelle alte vette dei monti sicché si
faccia rio, ruscello, torrente che scorre per giungere dai
monti alla vallata, alle pianure, nei fiumi, sino la mare.
Le sue acque che portano il bene di Dio si irradiano, si
insinuano, irrigando tante terre lontane e indurite per
fecondarle di Me, vostro Signore, per far sì che vivesse
questa trasparenza: la purezza dell'onestà che Io sono.
Chiara vede nel cammino di Francesco la via più consona, più
radicale, che l'aiuti a vivere tutto ciò, e si forma nella
sua Consacrazione ad un'offerta di limpidezza, di chiarore
che le traspare nel pensiero, nelle parole, nello sguardo,
nelle mani, per essere pura e veritiera sino alle viscere in
modo che mai parola o minima bugia ha sfiorato le sue labbra
per essere il canale, il condotto, le fresche acque che mi
portano lontano.
Pure voi siete chiamati ad essere piccole Chiare, piccoli
torrenti, puliti, trasparenti, dato che in ciò che è
malsano, sporco, Iddio non può immettersi: si congiunge e si
assimila a ciò che più gli è simile. Voi direte: "ma pur
divenendo questo piccolo torrente di acque limpide, unendosi
poi alle acque inquinate dei fiumi, del mare del mondo, esso
si mescola e diviene sporco, inquinandosi al resto, si
corrompe così come avviene nel processo naturale.
Ma Io vi dico che lo Spirito supera la materia: la gloria di
Dio supera il male ed è vittoriosa, ed ogni piccola anima
che si fa mio ruscello di Grazia divina passa, supera,
scorre, si irradia, si insinua, bagna e dilaga, sovrasta e
ricolma poiché la Grazia divina è Luce che non può essere
fermata dal male, e porta tutto il suo bene per giungere
sino al cuore dell'uomo e portare la sua salvezza. Ti
benedico".
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12 agosto 2011
venerdì della XIX Settimana del Tempo Ordinario
"Ci si sposa con grande
superficialità, con grande faciloneria"
Stasera la Parola vi parla del matrimonio: "Non è bene che
l'uomo ripudi la donna!". Ai miei tempi terreni era l'uomo
che sempre ripudiava la moglie, ma non è bene oggi che
nemmeno la donna ripudi il marito poiché il sacramento del
matrimonio è per tutta la vita, è presente e stabile dinanzi
allo sguardo di Dio. Ci si sposa con grande superficialità,
con grande faciloneria e spesso non sapendo che si sposa
l'amore ma anche la croce dell'altro, e che ci si sposa non
solo per ricevere ma anche per dare. Passano presto i giorni
dell'euforia mentre rimangono la stabilità dell'affetto e
dei sentimenti, se c'è la Grazia di Dio. Non è bene dividere
ciò che il Signore ha unito; e il matrimonio è un sacramento
di grande responsabilità ma che può essere vissuto nella sua
unitività e nella sua sacralità, se è nutrito dai sacramenti
e dalla preghiera.
"Signore, e quando le situazioni sono dure, gravose; e
quando l'altro diviene motivo di scandalo e o di peccato o
pericoloso?...". Se la coppia è cristiana, portate il caso
dinanzi alla Chiesa, e fate preghiera, chiedete aiuto alla
Comunità; se ciò non è possibile o non c'è risposta di
guarigione, la Chiesa ne conceda anche il distacco, la
separazione dell'altro che causa il male, ma è solo un
allontanamento perché ne consegua, nel tempo, una
conversione, un risanamento, e il coniuge è chiamato alla
fedeltà, al rispetto del sacramento che, pur da lontano,
vive dinanzi al Signore; è chiamato a pregare, e questa
guarigione avverrà o sulla terra con la rinnovata fusione, o
nell'altro vita.
Verrà un tempo nel quale la Chiesa, in casi particolari
concederà, particolarmente a creature giovani lasciate sole,
abbandonate, o per altri motivi gravi, di poter essere
liberate dal vincolo per far sì che abbia un'altra
possibilità di vita matrimoniale; ma solo in casi concessi e
attestati dalla Chiesa.
Non tutti sono chiamati al matrimonio, ci vuole
discernimento e preghiera prima, una preparazione che sia
più profonda per accedere al sacramento perché i futuri
sposi abbiano comprensione dell'atto e delle responsabilità
che si prendono dinanzi a Dio e agli uomini. Non tutti sono
per il matrimonio, ma ci si apre per chi si sente chiamato
alla vita religiosa e sacerdotale, oppure di chi rimane
laico solo, alla scoperta di un amore sponsale ancora più
profondo nella conoscenza del vostro Signore e Maestro: ci
si fa eunuchi per il Regno dei Cieli, a cui, se ci si affida
al mio Cuore, apro nelle ricchezze e nei tesori di un amore
di Sposo vero e completo che vi dona una dimensione nuova
nel vostro intero essere. Ti benedico".
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15 agosto 2011
"Oggi celebrate l'Assunta, Colei che sale al
Cielo nell'interezza del suo essere"
"Mia piccola Maria, nel giorno dell'Assunzione le cataratte
delle prigioni del Purgatorio si aprono e innumerevoli anime
vengono liberate, per intercessione, per la grazia di questo
giorno. Beati coloro che oggi ricevono una Santa Messa e si
prega per intercessione di Maria perché verranno introdotti
in Cielo, o di molto abbreviato il tempo e la pena, e si
apre già più luminoso il passo verso il Paradiso.
Oggi celebrate l'Assunta, Colei che sale al Cielo
nell'interezza del suo Essere: Ella si assopisce, si
addormenta, riposando nello Spirito, e sale. Già negli
ultimi tempi il suo passo quasi non viene toccato dal suolo
della terra… è così spiritualizzata, ricolma dell'ardore del
Fuoco divino, da esser pronta, matura: vive per obbedienza
al Padre Santissimo sulla terra ma con l'anima e il Cuore,
che più non si trattiene, tanta è la veemenza del desiderio
di Dio, Lei è quasi elevata nel suo passo e, con desiderio,
brama l'anima sua, che s'innalza in un canto perenne verso
la Gloria dell'Altissimo.
E' la prima creatura umana che risorge in tutto il suo
Essere, Lei così lieve, non trattenuta da nessun peso poiché
il chiarore, la trasparenza della sua anima è leggerissima;
e ciò lo è perché Maria è tutta intessuta di Immacolatezza,
fusa al suo Creatore. Lei, l'Immacolata Concezione, che ha
mantenuto ed evoluto, nella sua obbedienza alla Volontà del
Padre, così unita e cristificata con il Figlio, sì da
fondersi nella sua Passione e Croce da diventare Redentrice
con Cristo. Così ardente nella perfezione della Carità e
nella vita di Virtù, irradiata Sposa dello Spirito Santo, è
pronta, è simile alla piuma che vola, sospinta dal Vento
dello Spirito: non può essere trattenuta.
E' simile alle grandi aquile che vivono per volare nelle
altezze dei cieli, come le nuvole che si formano e si
disfano e vanno lontano nei cieli e non si possono fermare.
Lei vi indica la strada, la via, perché Madre di cristiani.
Vuol partorirvi alla vita eterna: vi insegna, vi offre il
suo Grembo e il suo Cuore per aiutarvi e formarvi per far sì
che non sia la materia, pur creata da Dio, a sovrastare
sullo spirito che, così appesantendosi, potrebbe cadere
negli abissi, ma farvi spirito che intesse e riveste la
materia per poterla portare in alto.
Nel Vangelo una donna grida: "Benedetto il Grembo che ti ha
portato e il Seno che ti ha allattato!". E' una grande
verità che le veniva ispirata dallo Spirito Santo; ma Io
richiamo alla grandezza della Parola di Dio poiché: per
essere tale Madre ed esser Grembo e mio latte, è perché Lei
ha vissuto, si è formata, ha amato, ha incarnato la Parola
divina; sicché la Parola, da Maria, ne ha preso Carne, Vita
umana e divina, che s'infondeva in unità in Me Cristo
Signore perché sia data a voi.
La Madre Santissima aiuterà anche voi, piccole creature, e
vi porterà in Sé, vi prenderà per mano, perché sappiate
accogliere la mia Parola e la mia Carne, che vi dona le ali
per salire in Cielo; e se non potrete, come la Madonna,
salire subito risorti in Paradiso in anima e corpo, lo
Spirito in voi santificato e beato, in Cielo vi chiamerà a
suo tempo: l'unione ad un corpo che ritorna a primaria
bellezza rigenerata a vita nuova. Ti benedico".
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16 agosto 2011
martedì della XX Settimana del Tempo Ordinario
"Il Signore opererà!"
"Mia piccola Maria, è bene pregare per il proprio Padre
spirituale, che spesso prega per te e ti ha sostenuto.
Anch'egli ha bisogno, nei tempi di prova, della preghiera
per essere sostenuto. Puoi dire a don Armando che è cosa
buona quella di un tempo di ritiro che si attui nella
preghiera e nell'accoglienza dei fedeli, che verrebbero per
incontrarsi in un luogo che si fa accoglienza della Madonna,
ma egli ora può solo pregare, e chiedere ai superiori
nell'attesa della loro risposta, Se non accetteranno è bene
rimanere obbediente alla loro volontà; questo si fa
occasione di una santa offerta che, nella mortificazione
accolta, diviene sacrificio gradito a Dio. Nella vita di
consacrazione di vita comunitaria religiosa, accogliendola,
si accetta anche di doverla vivere, pure se è in un clima
che non corrisponde ai propri desideri alla propria ambita
vita spirituale che, seppur giusta, non viene recepita.
Quand'anche ci fosse errore, sia che sia nella vita
monastica, religiosa, sia nella liturgia o altro, è bene
dare richiamo al superiore di essi, ma dopo aver parlato, se
ciò non dipende dalla propria volontà, si può pregare e
soffrire, offrire la propria esistenza, proprio perché ci
sia un cambiamento e con verità. Quanti santi si sono così
santificati! Il Signore Iddio si compiace, sia nella
famiglia come negli Ordini religiosi, far nascere in esse
creature che, con la loro preghiera e sofferenza, si fanno,
in unione a Cristo, redentori, portando luce e il
cambiamento al bene che Dio desidera. Si può allora solo
disporsi nella santa pazienza, ed attendere che giungano gli
eventi che il Padre dispone, simile al Vangelo di stasera:
"Beati quelli che hanno lasciato padre, madre, figli, campi…
per Me, riceveranno il centuplo!" Così è anche per le anime
che si mortificano ed offrono, pregano; i loro modi di
vedere, pur giusti, le proprie aspirazioni che lo Spirito
infonde e sono vere, spesso sono sottoposte al rigore della
incomprensione ma, unite al mio Sacrificio, divengono
offerte di riscatto. Il Signore opererà! E darà il centuplo
nella sua vittoria. 'Figlio mio, stai nella pace, Io ti amo
e ti sono presente come tu non sai, e ti benedico'. Ti
benedico".
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17 agosto 2011
mercoledì della XX Settimana del Tempo Ordinario
"Nel Vangelo vi richiamo ad
esser servitori dell'Amore di Dio"
"Mia piccola Maria, ti sto conducendo per la via della
conversione, che è via per il Paradiso. Stasera la Parola vi
richiama a porvi al servizio di Dio: le piante desiderano
avere un re, ma di quelle interpellate ognuna si ritrae
perché comprende che non può porsi a regalità ma a servizio,
dato che il dono che egli ha ricevuto diviene ricchezza per
gli altri, ognuno è servizio al prossimo. Anche gli uomini
cercano dei re che li governino in creature che poi li
domineranno, nei demoni che li distruggono, nelle cose che
poi si perdono o vengono defraudate. Chi può essere Re se
non Colui che possiede tutti i beni, che ha tutti i doni, la
perfezione, che di nulla è mancante, il Potente che tutto
può arricchire e dare, se non il Signore Iddio, l'Altissimo?
E nel Vangelo vi richiamo ad esser servitori dell'Amore di
Dio che chiama ad ogni tempo: dalla prima età sino
all'ultimo respiro, poiché solo servendo, solo facendosi
piccoli tra gli ultimi siete servitori fedeli che non
pretendono ma amano; e per quelli che così avranno vissuto
la Regalità del Signore nel servizio per la sua gloria e il
bene dei fedeli, il Padre Santissimo farà entrare prima nel
Regno; ed Egli si farà non re despota che sottomette, ma
Padre amoroso e, servendoli, li farà suoi figli e re. Ti
benedico".
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20 agosto 2011
sabato della XXI domenica del Tempo Ordinario
"La mia Chiesa non
decade poiché è sostenuta dalla Potenza dello Spirito Santo…
Non prevarrà il male su di essa!" (*)
"Mia piccola Maria, Io vedo le tue intenzioni e già le curo.
Stasera la Parola v'interpella: "Chi sono Io per voi? Chi
sono Io per te? Quanto valgo nella tua vita? Quanto posto ho
nel tuo cuore?"… A tu per tu, soli con la vostra coscienza,
viene data subito la risposta: se vive in voi questo amore
primario, oppure quante sono le cose e le persone che mi
precedono…!? Solo quando vive questo primario amore voi vi
fate pietra, muraglia, Chiesa, che non permette che
l'avanzata del nemico possa sovrapporsi e sconfiggere voi e
la Chiesa. Il nemico antico, da sempre, mi combatte per
distruggere la mia Chiesa e i figli dell'uomo, ed Io mi
pongo a difesa. Vi ho dato la Chiesa perché in essa mi
incontriate, mi viviate, mi amiate, vi faceste, in questo
modo, i miei grandi combattenti che, posti in trincea con
Me, vi fate pronti ad allontanare, a sconfiggere l'avanzata
del male. La mia Chiesa, formata nella sua fragilità umana,
che si corrompe, e dalla melmosa valanga che pone il nemico
con i suoi attacchi, non decade poiché è sostenuta dalla
Potenza dello Spirito Santo che ha posto dei limiti, sicché
non prevarrà il male su di essa, perché è penetrata e
irradiata dalla Luce dello Spirito, Luce di Verità e
sapienza, Luce che acceca il diavolo; ed è anche sostenuta
da tante anime che in tutti i tempi, dono di Dio, vengono al
mondo nei miei Santi che vivono della priorità dell'Amore
divino, che si pongono pietra su pietra, per formare la
difesa a un muro che non potrà essere valicato. Può sembrare
che il nemico possa vincere delle battaglie, ma la Chiesa
non potrà mai esser vinta e sconfitta, dato che Dio la
possiede.
Venite a Me, figli miei,! Rifugiatevi in Me che sono Colui
che sempre lo sconfigge; con Me voi ne sarete continuamente
vittoriosi; Io vi dono e vi ricolmo di questo Amore che non
vi fa scandalizzare delle miserie, degli scandali e degli
errori che pur vivono nella Chiesa ma, ritemprati della
Grazia del mio Amore, vi fate antidoti che la guariscono e
la risanano e la fa vivere. Ti benedico".
(*) Anche quando la Chiesa avrà prove terribili, come quando
verrà l'iniquo, il pastore idolo, che siederà indegnamente
sul Soglio di Pietro, ma per poco tempo, la Chiesa sarà più
viva che mai, e ciò per la Potenza di Dio e anche per la
testimonianza coraggiosa e fedele di tanti che saranno veri
testimoni della fede e che saranno pronti a dare anche la
vita per essa e per Gesù. E poi il Signore, anche in questo
tempo, sono certo che non lascerà la sua Santa Chiesa senza
un vero Pastore nascosto, mite, umile e santo, che Lo saprà
rappresentare degnamente, anche allora, sulla terra per
guidare e consolare i "piccoli del Regno".
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21 agosto 2011
XXI domenica del Tempo Ordinario
"Se non ci sarà preghiera e
penitenza il diavolo avanzerà
e potrà porsi anche sul Soglio di Pietro, ma breve sarà il
suo governo…"
"Mia piccola Maria, Io prendo in Me, nel Cuore, le
intenzioni che a tempo debito si attueranno, ma già Io me ne
prendo cura. Stasera la Parola vi richiama al Santo Padre, e
vi chiedo di pregare per il Papa. Pregate poiché la sua
posizione è prestigiosa, onorevole, ma di grande
responsabilità: porta un fardello gravoso in tempi tanto
difficili, e il suo passo si fa lento per la sua età.
Pregate perché molta è l'opposizione contro di lui nella
Chiesa; il suo Magistero viene ostacolato; egli vorrebbe
portarlo alle radici della mia Verità, ma trova lento il
cammino per l'opposizione che deve affrontare. Molta è la
condanna perché lo si taccia di tradizionalismo, di pensare
a ciò che è medievale e superato, mentre egli vuole tornare
alle radici della profondità del cristianesimo. Pregate
perché abbia Luce, conforto, sostegno, fortezza, per far sì
che possa diffonderne il massimo nella sua vocazione:
l'espressione della sua santità.
Pregate perché molti sono gli avvoltoi, i corvi, le serpi
che vivono all'interno della Chiesa, e vari sono coloro che
ambiscono a risiedere sul Trono di Pietro... Il nemico
ambisce porre tra i suoi adepti colui che fa il suo gioco e
che porterebbe il suo volere di male, colui che mi si oppone
e mi è nemico, e vive. Pregate perché le profezie, pur
autentiche, sia che vengono per purificare, per penitenza
dell'uomo, o per attacco del diavolo per portarne la sua
devastazione e il male del suo regno nel mondo, possano
esser mitigate, annullate, cambiate con la preghiera e la
penitenza. Molto potete…! Se non ci sarà preghiera e
penitenza il diavolo avanzerà e potrà porsi anche sul Soglio
di Pietro, ma breve sarà il suo governo, dato che è Cattedra
di Verità nella quale lo Spirito vive, e brucerà chi vi si
siederà indegnamente: colui che è nella menzogna.
Per evitare qualsiasi influenza negativa e nefasta, pur nel
breve tempo, Io chiedo di pregare.
Il Santo Padre ha grande responsabilità sulle coscienze
degli uomini: la sua parola è guida e luce al mondo, al
quale molte creature si attengono, nel quale i Pastori fanno
riferimento per guidare le coscienze dei fedeli. Pregate
perché la santità del Santo Padre costruisca e si espanda,
sia reale e si esprima nella sua massima espansione. Ti
benedico".
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24 agosto 2011
mercoledì della XXI Settimana del Tempo Ordinario
"Mai come oggi è il regno
della menzogna"
"Mia piccola Maria, stasera vi presento la figura di San
Bartolomeo, uomo giusto, verace, retto e veritiero. Il mio
Spirito vagava alla ricerca di uomini veri, sinceri, tra i
figli d'Israele, e tra questi ne spicca Bartolomeo che Io
chiamo già da lontano nello Spirito, e quando lo vedo
gioisco della sua venuta, della sua veridicità e della sua
trasparenza. Bartolomeo mi riconosce per quel che sono
poiché la Verità si abbraccia, si riconosce, si ama. Egli
lascia paese, affetti, casa, per seguirmi, seppur spesso la
sua famiglia ci accompagnerà nei nostri spostamenti,
sostenendo con il loro aiuto e le loro opere.
Dopo la mia morte Bartolomeo camminerà per paesi lontani per
portare la Verità della mia Parola e per amore di essa, del
Vangelo, che è Verità, si offrirà docilmente al martirio, al
tanto terribile e duro supplizio, offrendo tale sacrificio
per far sì che ogni lembo della sua pelle andasse a
beneficio di terre lontane per portarvi l'amore veritiero
della mia Parola.
Da sempre l'uomo ha seguito la doppiezza, il compromesso, i
sotterfugi, la falsità per coprire sé stessi e le sue
malefatte per averne vantaggi, ma mai come oggi è il regno
della menzogna. Eppure ancora il mio Spirito vaga alla
ricerca di cuori veritieri, di anime oneste, chiare e leali
come il mio Vangelo vi presenta in Bartolomeo, dato che,
solo in cuori sinceri, veraci, la mia Parola può attecchire
e compiere le sue Opere. Solo nella Verità si può conoscere
il bene, anche se la menzogna sembra dare una risposta
immediata, pronta e positiva per i propri interessi: essa
porta l'amaro in bocca e paga nel tempo con la risposta e la
conseguenza nel male che porta i suoi effetti negativi. La
Verità vi rende liberi, liberi dalla prigionia del mondo,
degli uomini; liberi nella coscienza e nelle azioni, liberi
da poter dare e di protendere al massimo del bene, di poter
accedere alla Patria Celeste. Chi è veritiero? Chi è umile:
solo nell'umiltà c'è verità. Esse sono sorelle e
complementari; l'una porta alla nascita dell'altra. Ti
benedico".
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25 agosto 2011
giovedì della XXI Settimana del Tempo Ordinario
"Particolarmente nel
tempo di croce andate da Lei, rifugiatevi nella Madonna!"
"Oggi la Polonia s'appressa, festeggia e celebra la Madonna
di Czestochowa. E la Chiesa intera La ricorda. E' la Madre
Nera, la Madre degli ultimi, dei disperati, dei bisognosi,
degli infelici e abbandonati. Nell' immagine della sua Icona
La si rappresenta nera e violata nel Volto per ricordare che
è la Madre che partecipa, che si assimila, che vive,
intercede e cura con sollecitudine, è accanto, è presso gli
ultimi. Lei che ha vissuto nella sua vita terrena, come
donna ebrea, sottoposta completamente nei dettami della loro
cultura che non dava voce e opprimeva, nell'ingiustizia, il
ruolo femminile; la Madonna vi si sottopone totalmente per
ottemperare alla Volontà di Dio, rispondendo con l'offerta
nell'amore, donando un Figlio nella sua Maternità divina che
sconfiggesse l'ingiustizia e il peccato e la stessa morte.
Lei, la Madre che ha vissuto il dolore, ferita dagli uomini,
suoi figli, che spesso l'hanno rifiutata con violenza; e il
suo segno di trafittura sul Volto lo ricorda e lo manifesta.
Lei, perseguitata e pellegrina, conosce le realtà dure degli
ultimi e si rappresenta Nera perché evidenzia
particolarmente le donne dell'Africa che, nel corso della
storia, sono state le più vilipese e oltraggiate, violate ed
oppresse, senza diritti e voce di difesa.
Vi ricorda l'infanzia, la più abbandonata, che non ha
nemmeno un seno avvizzito su cui succhiare latte: Maria li
prende a Sé; e sono i dimenticati del mondo, sono i
ricordati di Dio e della Madonna. Ella per tutti intercede e
prega, sempre sollecita nella sua presenza materna, presso
il Trono dell'Altissimo.
Quante volte anche voi dite: "Lei non c'è stata, non mi ha
aiutato!" Eppure, ricordando il passato, quando la croce è
stata dura e gli anni sono trascorsi e superate le prove,
voi dite… "Ma come ho fatto!?...". E'stata la Grazia di Dio
che vi ha sostenuto, figli miei, ma anche la preghiera, la
premura amorevole di Maria, che ha pregato per ognuno di
voi.
Particolarmente nel tempo di croce andate da Lei,
rifugiatevi nella Madonna! Accogliendola, non vi sentirete
più soli: farà compagnia alla vostra vita, scioglierà i
tanti nodi che vi si presentano, vi sarà accanto nel
transito per condurvi al Cielo, e vi sarà vicino nel vostro
Giudizio. Benedetti coloro che L'amano perché non potranno
non salvarsi! Ti benedico".
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26 agosto 2011
venerdì della XXI Settimana del Tempo Ordinario
Festa di nostra Signore di Czestochowa
"Dio ha voluto che fosse la Donna che schiaccia il serpente"
"Mia piccola Maria, la Madonna prende tra le sue mani e nel
suo Cuore la tua famiglia: ne vede lo stato e già la cura
(*).
Oggi la Chiesa ricorda e guarda ala Madonna di Czestochowa,
la Madonna Polacca così amata in Polonia, da questo popolo
così riconoscente del suo amore sollecito e profondo che,
unito alla loro preghiera, ha riscattato, ha dato
liberazione dal dominio del nemico, che l'opprimeva.
Ora in questo popolo, seppur ancor devoto, molte sono le
falle e le crepe che, tramite il peccato, ha permesso al
nemico di entrare, soprattutto nel peccato all'attentato
alla vita che ha tolto a molti la ricchezza della Verità
della Fede. E' sempre il peccato, che pur il nemico fomenta,
che dà potere alla sua invasione: al suo prendere terreno
nel mondo. E la Madonna è perennemente lì ad accogliere le
invocazioni d'aiuto dei suoi figli. Lei è la Combattente che
si pone a difesa contro l'antico nemico. Ella ha il potere
da Dio di schiacciare la testa della serpe; ma ha bisogno
della preghiera, della collaborazione, dell'alleanza con le
creature perché possa fermare e debellare la sua avanzata.
Maria combatte, intervenendo, e si prende cura dei feriti
dal male: Lei non ha paura! Iddio Padre le ha affidato
questo compito, in modo particolare in questo tempo così
invasato dal demonio. Molti sacerdoti dicono di non stare a
vedere il diavolo da per tutto… Ah, se avessero i miei
occhi!... come si ricrederebbero! Come egli ha devastato ed
è penetrato più di quanto non pensiate.
Coloro che si fanno alleati della Madre, diventeranno i suoi
combattenti, i suoi prodi, sia fedeli che sacerdoti: saranno
coloro che scoprono, che svelano i trucchi del nemico: dove
egli si insinua o si camuffa; avranno discernimento del
male, che si nasconde e si ammanta pur in poco bene, per
portare maggiore la sua distruzione; e… quanti se ne
incontrano pure nella Chiesa!
La Madonna, con i suoi prodi, si offre per debellarlo, per
fermare la sua avanzata. Il demonio fa di tutto per
banalizzare, screditare o sminuire l'amore alla Madonna! La
rende devozione puerile, sciocca, di poca rilevanza, …da
donnicciole ignoranti, dato che sa il potere che il Padre
Santissimo ha dato a Lei e l'aiuto e i doni per i suoi che
Le si sono offerti.
Andate dalla Madonna, tornate al Rosario! Lo dico
soprattutto alle anime religiose e sacerdotali. Ella
discioglie le tenebre nella vostra vita e aiuterà voi a
divenire i forti nella fede. Così Dio ha voluto che fosse la
Donna a schiacciare il serpente, dato che, se sconfitto dal
Signore, satana avrebbe detto:"E' Dio, e non poteva esser
diversamente!"…ma essere sconfitto da una Donna, seppur
eccelsa, ma creatura, e dalle creature, suoi figli, ciò più
lo umilia e lo sconfigge. Lei, Madre e Creatura, riflette in
voi, se L'amate e La onorate, la creazione che Dio Le ha
infuso nella sua Perfezione e che Ella ha vissuto perfetta
nella totale uniformità al Padre nell'obbedienza,
nell'umiltà per eccellenza, nella fiamma ardente di carità.
Ti benedico".
(*) … La Madonna prende tra le sue mani e nel suo Cuore ogni
famiglia!
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28 agosto 2011
XXI domenica del Tempo Ordinario
"La stessa fede, anche
nella Chiesa, viene intessuta nei compromessi
per non
perdere poltrone e vantaggi"
Mia piccola Maria, ciò che senti sono Gocce di luce che
scendono e attestano la verità poiché sono aderenti al
Vangelo.
Stasera la mia Parola vi richiama ad essere generosi,
donativi, ad offrire la vostra vita. Iddio vi mette al
mondo, vi fa nascere, perché la vostra esistenza non sia
fine a voi stessi, ma si faccia dono per la santità. E come
avere la santità se non seguendo e vivendo la Parola di Dio?
Eppure essa viene barattata non per chissà quali sacrifici -
a rischio della vita, del martirio - ma per pochi piaceri,
per timore del rispetto umano, per non fare brutta figura,
poiché si ritiene perdente un' esistenza vissuta nella
lealtà del cristianesimo, per non perdere favori e
posizioni… ed è cosi che la stessa fede, anche nella Chiesa,
viene intessuta nei compromessi per non perdere poltrone e
vantaggi.
Mentre Io, il Signore e Maestro, non chiamo a vivere per voi
stessi, per compiacervi nel successo, nell'appagamento dei
vostri istinti, nel prestigio della fama e della
gratificazione personale, nell'ambizione… Io chiamo a
perdere la vita finalizzata alla chiusura di sé per potersi
aprire alla ricchezza di Dio. In un mondo così
individualista che non pone lo sguardo altrove se non alla
propria persona, Io richiamo forte ad un amore esigente,
dato che il mio Amore è stato totalitario e riscattato con
il prezzo della perdita della mia Vita per la nascita della
vostra.
Dinanzi a Pietro, nel Vangelo di oggi, che sapendo che vado
a Gerusalemme per morire ed essere riscatto per gli uomini,
egli mi grida: "Non sia mai, Signore!". Io gli intimo forte:
" Lungi da me, satana, poiché tu ragioni secondo gli omini e
non secondo Dio!", dato che Pietro mi pone in tentazione. La
salvezza umana della mia Persona non vi avrebbe dato
Redenzione, e la Salvezza a voi e la Vita eterna.
Ugualmente nella Santa Parola: se Geremia avesse ascoltato
le sue paure, i suoi timori e, per non essere perseguitato e
deriso, avesse abbandonato, le sue profezie e il frutto del
suo sacrificio non sarebbero arrivate fino ad oggi. Se i
Santi avessero appagato le proprie ambizioni, i desideri che
il mondo loro offriva; se non li avessero lasciati per
divenire dono, non avreste avuto il raccolto di tanta
santità.
Anche a voi è richiesto di perdere la vita per il mondo, per
darvi a Me, di andare controcorrente, di conoscermi e
prendere la croce per seguirmi, di perdere i vostri modi di
vedere, di cambiare e lasciarvi trasformare, di far violenza
a voi per far nascere la Vita mia, di sapervi mettere
all'ultimo posto: lasciare vantaggi che tornerebbero
contrari alla Verità, ma farvi servi per amore. E' in questo
modo che voi prenderete il cammino del dono e della santità.
Capirete cosa è pensare non più come gli uomini, ma secondo
Dio. Ti benedico".
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29 agosto 2011
lunedì della XXII Settimana del Tempo Ordinario
Passione di San Giovanni Battista
"Quanti compromessi, quanti silenzi, quante connessioni
di
fronte a tante pressioni del mondo che avanza al suo interno
per piegare la Parola di Dio a fini puramente umani!"
"Mia piccola Maria, sono con te, e tutto ritorna.
Stasera la Parola vi parla di Giovanni Battista. Chi è che
alza con autorità la sua voce, che grida forte, anche
nell'intimo della Chiesa, in difesa e a testimonianza della
Verità? Alcuni, pochi, e spesso vengono pure messi a tacere!
Quanti compromessi, quanti silenzi, quante connessioni di
fronte a tante pressioni del mondo che avanzano al suo
interno per piegare la Parola di Dio a fini puramente umani.
Non si vuol perdere il posto, la poltrona, il proprio
tornaconto, non si vuole perdere l'amicizia influente o
l'influenza, l'alleanza a proprio beneficio, mentre Giovanni
non si piega nemmeno di fronte al potere; e ancora prima che
la scure tagli il suo Capo, confermato della mia Persona e
della sua Missione, egli offre la sua vita a Dio perchè sia
sostegno e ricchezza per la mia Redenzione, per la
diffusione della mia Verità che deve protrarsi e vivere per
i secoli.
Giovanni non si piega: non è una canna che s'inchina ai
venti del mondo e alle sue bandiere; rimane eretto e forte
per sostenere il Vessillo del Vangelo a costo della vita. La
Verità verrà sempre perseguitata; essa si fa, come nel
Battista, intralcio al nemico e alla sua menzogna; diviene
taglio, scure che taglia; recide la falsità: è acqua
limpidissima e casta che lava il peccato, luce che penetra
le tenebre e porta luce alle coscienze, libertà dalle
prigionie proprie, del mondo o del nemico.
Solo nella Verità, nella retta coscienza, si ha pace e si è
gioiosi; la menzogna adombra, scurisce l'anima, deforma il
cuore, rende infelici e tormenta in una spasmodica ricerca
continua di falsità che porta al tormento.
La Verità è Madre della Giustizia: senza di essa non c'è
Giustizia: senza di essa non c' è giustizia sociale e morale
nella vita umana; e con la Giustizia acquisita nasce la
fiducia, sicché vi fate Comunità autentica: sguardo nello
sguardo, cuore nel cuore; vi prendete per mano con Dio e tra
di voi.
Quanti sono quelli che, pur nella Chiesa, non combattono…
quanti silenzi colpevoli!... Quanto desiderio di farsi i
propri interessi e mantenere la propria quiete per timore di
perdere la faccia, la propria immagine… quanta, quanta
diplomazia!...
Ma dove sono i Giovanni Battista?...! Chi è nella Verità non
è un perdente: egli si farà araldo, mio combattente.
Nell'amore ad essa Io dono fortezza e coraggio nell'agire e
nella Parola. Sono con voi e vi fate miei eroi e vincitori.
La scure s'abbatte su Giovanni per far tacere la Verità e
farla perire, ma il sangue che ne scaturisce lava la
menzogna, ed è vincitore del suo male. Il frutto del
Battista brilla in eterno in Cielo, mentre i menzogneri,
alleati del male, sono periti in essa. La Verità non
perisce: testimonia e vince in eterno. Siate aderenti
nell'integrità del Vangelo! Ti benedico".
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31 agosto 2011
mercoledì della XXII Settimana del Tempo Ordinario
"Se tutte le creature del
mondo pregassero, mi accogliessero, credessero in Me,
tutti
verrebbero guariti, tutti sanati e liberati"
"Mia piccola Maria, continua anche questo anno le orazioni
della mia Santissima Passione, giorno dopo giorno, assistita
dalla mia Grazia.
Stasera il Vangelo mi presenta Maestro e Medico che, con la
Parola e l'opera, risano, guarisco, libero. Entro in casa di
Pietro e poso le mani sul capo febbricitante della sua
suocera che viene guarita; di li mi diparto per altri luoghi
per sanare i molti malati; e libero i tanti ossessi. Sempre
la mia opera di Maestro e Medico continua.
Ho vagato per le strade del mondo e tra gli uomini nei corsi
delle generazioni: ho posto le mani sul capo o sul posto ove
era il male, e sapeste quante guarigioni sono seguite,
conversioni e liberazioni dai demoni! Ancora vago per le vie
di questa terra ed opero. Ma voi dite: "Ma allora perché
tanto male sussiste? … Tanti malati piagati e non curati,
…quanti invasati e malvagi che perseverano nel loro male…?".
Figli, bisogna che le porte si aprano per ricevermi come
quelle della casa di Pietro, accolto dalla loro preghiera
con il fiducioso abbandono alla fede nel mio intervento.
Trovo le case dei cuori chiusi, che mi respingono: la
preghiera tace e non ricerca il mio aiuto; non vengo accolto
e non c'è fede alla mia Persona, ed Io non posso varcare la
soglia della libertà, della volontà dell'uomo, e la mia
opera non può agire ed avere il suo effetto. Oggi la
moltitudine dell'umanità vive in questo modo, e tra coloro
che, pur pregano, quanti lo fanno con arroganza, ribelli
alla Volontà divina; e non comprendono che, molte volte, per
loro la malattia diviene invece grazia che li conduce ad una
purificazione, che li riscatta al Signore e che, senza di
essa, andrebbero perduti, dopo una vita magari errata.
Se tutte le creature del mondo pregassero, mi accogliessero,
credessero in Me, tutti verrebbero guariti, tutti sanati e
liberati. "Signore, - mi direte -, e per quelli che pur
devoti, amanti tuoi, che pur sono fedeli ed obbedienti al
tuo Volere, eppure non si sanano…?!". Figli miei, la loro
malattia non è di condanna ma di salvezza e santificazione.
Essi si fanno medicina per il male altrui: creature che, per
disegno divino, sono mezzi di purificazione per la propria
persona e per quante anime che senza andrebbero perdute.
Direte: "E' una sentenza dura e severa!". Iddio cerca ciò
che è meglio per i figli: … se sapeste come sono gioiose
queste anime in Paradiso! Come sono felici d'aver dato la
loro sofferenza che ha partorito tante stelle che possono
brillare in Cielo e che, senza la loro offerta, non lo
avrebbero abitato! Voi continuate fiduciosi a pregare perché
Io sempre vengo, poggio le mie mani e curo: la mia cura a
voi giunge da lontano, ove non sapete, sino alla sua
completa maturazione, fosse pure quando giungo per la
preparazione finale per il Cielo. Iddio opera per la
maggiore utilità dei suoi figli e per la loro
santificazione. Ti benedico". |
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