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Ave Maria!
2 maggio 2010
"Amatevi gli uni gli altri"
"Dopo la notte, figlia mia, viene sempre il giorno e, dopo
l'oscurità, il sole; dopo la pioggia il sereno; così è nelle
varie tappe della vita dell'uomo. Così è per te; dopo il
buio torna un po' di luce.
Nel vangelo di oggi Io vengo ad insegnarvi un comandamento
nuovo: "Amatevi gli uni gli altri". L'amore è misericordia,
è pietà, è accoglienza, è dono per l'altro; ma amare è
difficile nell'essere perseveranti anche con quelli di casa,
che pur amate; quanto più lo è per quanti vi affliggono, vi
tradiscono, vi colpiscono, vi fanno soffrire e tradiscono
così il vostro amore…come potete amare? Figli miei, venite a
Me, nutritevi di Me, pregate, irroratevi di Dio, che è
l'Amore.
Quell' amore che ha avuto per i suoi crocifissori, per Giuda
che lo tradiva, per coloro che Lo rinnegavano e odiavano, e
sempre nell'amore ha cercato il loro bene. Solo se prima
siete irrorati dell'Amore di Dio voi potete amare bene. Quel
che Io vi domando non è un amore umano, ma un amore divino;
quel che vi chiedo supera i limiti dell'umano; solo in Me,
chiedendo a Me; Io ve ne faccio dono; ne sono la Fonte. L'
Amore supera la Giustizia, anche se è fatto, se è composto
di Giustizia, e ambisce, desidera Giustizia, ma nella
Carità. Chiedete a Me! Io sono l'Amore che non ha fine; in
Me ne troverete senza mai averne limiti o confini.
Quando potete guardare l'altro con amore se non c'è amore in
lui? Solo in Dio lo potete. E qual è la cura che fa crescere
bene le creature, le fa vivere bene, le fa morire bene se
non nell'amore? L'amore sconfigge il male, pur nelle
sofferenze, nelle persecuzioni, nella morte, se voi date a
Me, che sono l'Amore, Io trasformo nella mia Persona e ne
faccio glorificazione per voi, che divenite con Cristo,
glorificazione di Dio. Ti benedico".
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3 maggio 2010
"Guardate a Me, e voi adorate in Me la Santissima Trinità"
"Oggi la Chiesa chiama a guardare ai miei Apostoli Filippo e
Giacomo, meno conosciuti di altri e pure così intimi al mio
Cuore. Filippo, nelle sue brevi parole nel Vangelo, rivela
già ciò che egli è: un contemplativo, che va alla ricerca
dell'Essenza di Dio e della sua Conoscenza. Non comprende
quale sia il Volto del Padre, l'Unione della Santissima
Trinità, che vivono in fusione tra di loro le Santissime
Persone, mantenendo la loro Divinità. Per questo Io gli
indico la mia Persona. In me c'è il chiarore di questo
Mistero, che non può però essere compreso nella sua
interezza, nella sua integrità sulla terra. Io sono Colui
che ve lo svela; nella mia Persona è espresso il suo Amore,
ne porta l'impronta, ne sono il Segno. Io sono la Foto, che
è l'espressione del Volto della Santissima Trinità.
Filippo, nella discesa dello Spirito Santo penetrerà più
profondamente nella conoscenza di questo Mistero e ne sarà
maestro nel suo peregrinare. Giacomo ha in sé l'aspetto
simile al suo fratello Giovanni, ne porta i tratti nella
trasparenza e nell' ardore. É un Apostolo di fuoco, che
effonde nel fuoco la sua parola e con ardore s'abbandona per
dare la sua vita al Signore.
Guardate a Me, e voi in Me adorate la Santissima Trinità.
Nella mio Essere è contenuto il Pensiero creativo del Padre
Santissimo, nel Cristo c'è la Parola, che genera vita, e il
dono della mia offerta che redime. Vi è presente l'azione
santificante dello Spirito Santo da cui ogni cosa ha
origine. Amando Me, seguendo Me, vivendoMi, voi vivete la
Santissima Trinità.
Filippo ha testimoniato la Santissima Trinità nel suo
insegnamento e nel suo martirio. E Giacomo, donandosi
completamente sino al martirio. Guardandomi voi adorate il
Padre e lo Spirito Santo; voi in Me ne acquisterete
continuamente Sapienza, e ne assimilerete l'energia, che vi
conduce alla sua Rivelazione piena e completa in Paradiso.
Ti benedico".
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4 maggio 2010
"Ma com'è possibile mantenere la pace in mezzo alle
tribolazioni, le ingiustizie…!"
"Figlia mia, come dice la Parola stasera:
bisogna vivere molte tribolazioni per giungere al Regno dei
Cieli. É
verità! Solo quelli che hanno tribolazioni, sofferenze,
pene, sono nel percorso del Paradiso. Coloro che vogliono
vivere senza pesi, allegramente, senza croce, non sono in
Dio.
Voi dite:"Ma com'è possibile mantenere la pace in mezzo alle
tribolazioni, le ingiustizie…!". Avete Gesù Cristo. Vi ho
fatto dono della mia Persona: venite a Me, dissetatevi,
nutritevi più che potete al mio Cuore. Intessete la vostra
vita nella preghiera, dello Spirito, di Me, ed Io verrò a
vivere in voi. Io stesso prendo su di Me le vostre
tribolazioni, combatto le vostre ingiustizie, porto i vostri
pesi e ne faccio vittoria e pace. Ti benedico".
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5 maggio 2010
"Sono tempi oscuri per l'educazione dei figli".
"Mia piccola Maria, sì, lo so: sono tempi oscuri per
l'educazione dei figli. Mai si è vista una generazione di
giovani così dura, così scettica, così attaccata alle cose,
come quelli di questo tempo.. Sono figli di questo periodo
storico, che non dà loro Dio, non dà esempio, non insegna
sacrificio. E per quei genitori, che pur vogliono infondere
cose buone e vere, come è arduo…! Dato che devono lottare
contro un mondo terribile e non vengono ascoltati e creduti.
Pregate, figli miei! Date buon esempio e perseverate in
esso. Affidate a me, consacrateMi i vostri figli. Solo
questo si può fare ora. Ma la vostra preghiera, la vostra
fiducia, non andrà perduta, e porterà, a suo tempo, il suo
frutto. Così è per te, piccola mia: sia per i figli che per
tuo marito. Così è per il rifugio che Io stesso ti preparo,
ove potrai contemplare. Non smarrirti, sii fiduciosa! Sei
unita a Me come il tralcio alla vite, di cui parla la
parabola del vangelo. E chi rimane unito ad essa, la sua
stessa esistenza viene alimentata, sostenuta e porta frutto.
Ci saranno giornate di pioggia o tempi aridi; ma chi rimane
unito alla vite porterà comunque il suo raccolto. E perché
dite: nonostante il tralcio sia rimasto attaccato alla vita,
non nasce uva? Figli miei, è una vigna per cui ci vuole
ancora più cura, più tempo, dato che il suo raccolto è
prezioso, e la sua uva sarà copiosa: ne nascerà il vino
santo, il mio divino Sangue, che abbevererà molti a santità.
Così è nell'attesa della tua storia. Io però ti tengo
stretta sulla ginocchia, ti tengo avvinta con i vincoli, con
i legamenti della vite, perché tu non abbia a lasciarla; e
ricevi vita. Finché lo sarai, il male non sarà mai
vittorioso su di te, e vincerai. Ti benedico".
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7 maggio 2010
"Perché questo mondo non sa più amare? Perché non ha più
Dio"
"Come si diventa capaci di amare? Se venite a Me, se venite
a Dio, che è l'Amore, voi potete. Se venite al mio Cuore, Io
ve ne irroro, ve l'infondo; ma c'è bisogno che il vostro sia
aperto a riceverlo. Solo in Dio voi potete, dato che da voi
non può nascere nulla. L'uomo è incapace di amare senza
l'amore di Dio. Perché questo mondo non sa più amare? Perché
non ha più il suo Signore. Perché ha così tanto odio? Perché
non ha più l' amore di Dio, non sa mare, e senza l'amore ha
perso il senso della vita: è incapace di vivere bene.
L'amore vi viene dato, ma per riceverlo, così come per amare
il vero, bisogna avere un cuore sincero. Così è per chi
vuole accogliere l'amore: c'è bisogno di un'anima autentica.
L'Amore è il motore alla massima potenza, che vi dà forza a
vivere ogni difficoltà e giungere alla santità. L'Amore vi
rende santi. Venite a Me! Non vi offro una via difficile. Se
venite a Me, Io stesso ve la semplifico.
Nel vangelo di stasera Io vi comando di amarvi gli uni gli
altri. Per essere capaci di tale amore, voi dovete ricevere
il mio. L'amore, che non è solo un sentimento, non è solo
qualcosa che si prova, ma è l'accoglienza dell'altro; per
cui ami l'altro anche se non provi niente per lui, o c'è
grande difficoltà. Amare è: pregare per il fratello,
nonostante il suo disamore; è dare senza attendere. Amare
senza essere amati; e per essere capaci di questo amore, che
non è umano, ma divino, ci vuole il mio Cuore.
Questa carità d'amore è più meritoria., più nobile. Il mio
Cuore trabocca di un amore ferito, che vorrebbe travasare
nell'umanità: cerca amanti che siano particelle che pulsano
del mio battito, della mia energia, che irradino il mio
Amore ovunque. Venite, figliolini miei! Riposatevi in Esso,
e sarete ristorati, sentirete pace, avrete consolazione ai
vostri dolori, balsamo alle vostre ferite. Prenderete vigore
di speranza e luce nuova per tornare ad amare. Non perdetevi
d'animo quando dite: "Realmente è difficile!...". Perché Io
amerò per voi. Ti benedico".
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9 maggio 2010
"Voi potete essere uniti fra voi solo se vivete l'Unità di
Dio"
"Stasera nel vangelo Io richiamo costantemente all'unità.
Voi potete essere uniti fra voi solo se vivete l'Unità di
Dio. Io sono l'Unità, l'Unità che si frammenta ed ha il
potere di donarsi e porsi a tutti, rimanendo Unità. Così
come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo mantengono la
loro diversità, eppure sono Unità. Così voi pure nella
vostra diversità, in Cristo voi formate l'intero Corpo che
riforma la melodia perfetta, la bellezza dell'interezza di
Dio. Vi ho dato le mie vie per vivere l'Unità, che è la
Parola di Dio, l'accoglienza del mio Insegnamento; in esse
voi vivrete il pensiero, la volontà del Padre. Vi dono
l'Eucaristia che vi nutre e vi forma il cuore; in Essa voi
venite irrorati dell'Amore, della Santità dello Spirito
Santo. Venite a Me, figliolini miei! Solo accogliendo queste
realtà divine, che sono dono gratuito del Cielo, voi vivrete
l' Unità, riceverete l'Amore, sarete capaci d'amare e avrete
pace. Ti benedico".
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10 maggio 2010
"Pregate lo Spirito Santo!"
"Mia piccola Maria, come potrebbe essere il demonio a
parlarti mentre ricevi l'Eucaristia? Egli ti attacca…
Pregate lo Spirito Santo, figli miei, in questa attesa della
Pentecoste. Pregate e chiedete la grazia perché discenda,
simile ai raggi del sole che penetrano la terra, così
discendano questi raggi, luce nelle anime vostre, per
fecondarle a santità. Pregate lo Spirito Santo, il dolce
Ospite, lo Spirito divino, che vi riempia, vi si doni,
vi-colmi di Sé. Quale ricchezza vi dona lo Spirito Santo che
genera continuamente la vita. Chiedete, figli miei!
Qualsiasi sia la condizione che vivete: le sofferenze, le
difficoltà, i dolori, le persecuzioni, le vessazioni del
diavolo. Lo Spirito scende su di esse e le illumina, le
santifica, ve ne dà forza, le irrora del suo Amore, ne fa
generatori di vita. Anche nelle situazioni demoniache, per
le ombre della sua presenza nell'uomo, lo Spirito illumina,
dà luce a situazioni che sono nascoste. Il potere del nemico
è nell'inganno, nel camuffamento, nel mascherarsi,
nell'occultarsi; lo Spirito scende, toglie le tenebre,
illumina e lo scova, lo smaschera, lo rivela, cosicché voi
potete sanarvi dalla sua presenza; e lui, così scoperto e
visto, può solo fuggire.
Pregate lo Spirito Santo, impregnate la vostra preghiera, il
vostro operato, della presenza dello Spirito, sicché il
Fuoco del suo ardore divino impregni la vostra esistenza e
il mondo intero. Ti benedico".
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11 maggio 2010
"Fate il santo ringraziamento!"
"Stasera celebrate i Santi Monaci, i Santi Padri che hanno
vissuto nel sacrificio e nella penitenza, che hanno offerto
la propria vita nella contemplazione della preghiera e il
dono della propria persona. Dove sono oggi questi Santi
Monaci? Il mio sguardo va alla loro ricerca; così i Santi
Padri del Cielo cercano i figli, che ricalchino le loro
orme. Oggi sono pochi quelli buoni! Gli altri sono saccenti,
pieni di sé…e poco vogliono accogliere la Madonna, poiché
non c'è umiltà; si pongono a maestri, coloro che sempre
insegnano agli altri, ma non si mettono all'ascolto, nella
condizione di chi si piega a ricevere continuamente
l'insegnamento per crescere in Dio. Non c'è umiltà! Mentre
l'umile è sempre in ascolto, ricerca e in continuo servizio.
La preghiera dei padri buoni e il loro sacrificio farà
nascere i nuovi Santi Padri.
Don… parla del ringraziamento dopo la Comunione, il santo
ringraziamento, ma chi lo fa? Anche per quelli che, pur
ricevendomi in grazia di Dio, non si pongono in dolce
colloquio con Me, non si fondono nel colloquio d'amore con
il loro Signore, non c'è lode, adorazione, riconoscenza, non
c'è ringraziamento, non c'è fusione con il loro Dio, e già
il pensiero è altrove: i propri affanni e pesi non
abbandonano la mente, la distrazione invade; e se non c'è
questo abbandono nell'anima è perché spesso non c'è silenzio
per stare il ascolto di Dio, che parla, e parla al cuore di
ogni uomo, e si sa far capire nei mille modi che Egli sa.
Parlo al cuore, se l'anima si pone in attendo ascolto ed
adorazione. Invece, appena ricevutomi nella Comunione,
pensate che la Celebrazione è ormai finita, e spesso si
colloquia con il vicino, e già si pensa ad andare fuori o al
miglior canto per fare bella figura, mentre il sacerdote già
parla e dà avvisi, e non attende e… non dà tempo al
ringraziamento. E… Io ove sono? Io rimango nel cuore e sono
presente per lungo tempo, ma sono l'ospite dimenticato e non
amato.
Si fa di tutto per preparare a ricevermi, mi si attende, ma
poi, una volta ricevuto, sono come uno che entra nella
vostra casa, ma appena metto il passo sulla soglia, la porta
viene richiusa, e rimango solo ad attendere. Fate il santo
ringraziamento! É lì che nascono copiose le grazie, è lì
che l'anima s'incontra, si fonde, e cresce in Dio. Ti
benedico".
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13 maggio 2010
"Egli sa che il messaggio di Fatima non è stato compiuto"
"É la Croce, la Croce, figlia mia, che conduce alla
Risurrezione, come dice stasera il Vangelo: "Un poco e non
mi vedrete e poi un poco e mi vedrete". Nel dolore sembra
che il tempo non passi mai: ma tutto passa, e il tempo che
scorre porta via con sé ogni cosa vissuta.
Così per te, piccolina; stando un po' nel dolore sembra
tutto oscurarsi, ma poi giunge la luce. Sembra che il male
superi, prevarichi; sembra sopraffare, ma poi torna a
risorgere il bene. Passano i dolori, le penitenze e gli
affanni, passa la vita, e quel che rimane è solo Dio e
l'amore che in Lui si è vissuto.
Oggi è la Madonna di Fatima. É un tripudio nel suo
santuario, e il Santo Padre, che vi si è recato ne è felice.
Egli sa che il messaggio di Fatima non è stato compiuto, non
si è realizzato interamente, ed egli stesso fa parte di
questo segreto. Coraggiosamente egli, che ne conosce
l'intero contenuto, ha rivelato al mondo, che esso non è
ancora compiuto.
Per un poco si scatena la tenebra, pare che Dio non ci sia,
ma poi torna la luce e la risurrezione per questo mondo; e
il tempo di questo dolore è per la vittoria. Vittoria che si
realizza nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria, ed
avverrà mediante la lotta: le forze del male si scatenano
contro le forze del bene. Mai come ora è stato tempo in cui
si scatena l'inferno contro la terra, per cui la Madre
Santissima sta preparando il suo piccolo esercito, composto
dai piccoli, dagli insignificanti del mondo, dai bambini,
dai malati, dagli uomini che si sono rifugiati nel suo Cuore
materno. E con questo esercito, e Lei dinanzi a Condottiera,
sconfiggerà il diavolo. Lo sconfiggerà con "il piccolo
resto" per far sì che satana ne sia maggiormente umiliato.
É la sua vittoria, la vittoria di Maria, figli miei! É la
vostra vittoria, che si compie in questi anni. Ti benedico".
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14 maggio 2010
"Ogni passaggio ad una vita nuova ha una metamorfosi"
"Tu ti affanni per troppe cose... Figlia mia, cosa dà gioia
al cristiano? La gioia del cristiano è possedere Gesù
Cristo. Questa è la vera ricchezza, l'amore, il tesoro che
ne riempie il cuore, e fa vibrare la sua vita. Quando il
cristiano possiede e vive in sé Gesù Cristo ha gioia
completa, e non le cose, le case, i beni della terra per cui
vi affannate tanto, e lasciano poi tanto vuoto. Possedendo
il Signore, se ne sente la pienezza e l'amore, e la perduta
gioia solo quando non se ne avverte la presenza, quando ne
sentite l'oscurità nel distacco, l' accorata nostalgia
d'aver perso il Sommo Bene, quando, come succede ai Santi,
Iddio si nasconde al loro sguardo, e allora l'anima geme: è
l'amata che ha perso l'amato, che ha perduto il tesoro del
suo cuore. Si geme poiché in quest'amore conquistato
possedete la sua esistenza, che riempie e dà senso al
proprio vivere, è primario al suo sentire.
La vita del cristiano ha però, pur nella gioia del suo
possesso, le sue lotte, i suoi sacrifici, le sue battaglie,
dato che la nascita alla vita comporta il suo travaglio, e
così come dico nel vangelo: "La donna, nel parto, ha molto
da soffrire, ma, poi, nato il bambino, si rallegra perché è
nato,un uomo,nel mondo". L'esistenza, al suo nascere fisico,
comporta un patire, similmente la nascita nello spirito ha
il suo travaglio: il distacco della materia nella morte ha
il suo passaggio di pena poiché si nasce alla vita eterna.
Ogni passaggio ad una vita nuova ha una metamorfosi, un
cambiamento che, per giungere alla sua completezza, ha il
suo affanno. Però, dopo breve pena, quale gioia, quanta
allegria!
Per poco non mi vedrete e soffrirete, ma poi mi rivedrete, e
gioirete. Ugualmente è per questo periodo che porta al
trionfo della sua oscurità alla quale vi state preparando;
quando il mondo sarà pervaso da una totale tenebra sì da
dire: "Dio dov'è? Non vi è più!". Dio, il Signore è sempre
presente, scruta, ed è vigilante, pur nella totale oscurità
che riveste, ricopre e vive, come un travaglio di parto su
questa umanità, per far sì che rinasca a vita nuova, in un
sole radioso, che sarà il Dio luminoso con voi, che darà
luce, sì da illuminare a giorno di letizia il mondo per
lungo tempo. Ti benedico".
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15 maggio 2010
"Chi contempla Me vive il Cielo"
"Mia piccola Maria, sì che ti perdono! É il
dolore che ti fa dire tutto ciò. É il dolore che è un'oscurità; che non è
quello che volge al tramonto, ma la notte che si fa
inoltrata. Sappi comunque che ciò che ora nel tutto ti viene
tolto, ti verrà poi tutto ridato. Dopo la notte c'è il sole
lucente. Devi attendere perché, per giungere il giorno, deve
terminare la notte, che non è trascorsa. Ora ti conduco a
vivere appartata e in nascondimento, nell'orazione e
nell'attesa dell'ultimo tratto, perché tu veda la luce
dell'aurora, che sorge, di un nuovo giorno radioso.
Oggi ancora chiamo a volgere lo sguardo al Cielo, alle cose
di lassù, alla casa che abiterete in eterno. Gli Apostoli,
mentre mi guardano che mi distacco dalla terra e mi elevo,
salgo immerso tra le nubi, rimangono estatici. Di nuovo Io
vi chiedo di contemplare le altezze, il Paradiso, di vivere
il Cielo. Chi contempla Me vive il Cielo. Chi si riempie
delle cose di Dio ascende, si eleva verso l'alto, si fa un
pezzetto di Cielo egli stesso, che lo alza dalla terra, ne
vive sospeso, cosicché il peso della materia non lo porta a
sé, non lo trattiene; e la terra, con il suo fango, non lo
assorbe. Egli vive camminando e operando per le vie di
questo mondo, ma il suo sguardo e il suo cuore è verso
l'alto: è fatto di Cielo. Egli vive già Dio!
Come vivere l'Ascensione? Con la preghiera, il desiderio, la
ricerca, la nostalgia dell'Altissimo di chi cerca e viene
con amore; allora il suo cuore si fa atto a ricevere, si
apre all'azione dello Spirito Santo, si fa terra che diventa
morbida ad accogliere il seme del Divino Spirito, che
feconda a santità. Questo desidero, e apertura di cuore: per
far sì che lo Spirito possa compenetrarlo di Sé, dargli la
sua Potenza, la sua Fortezza e i suoi doni, santificando con
il suo Amore. Un cuore puro ascende al Cielo, si eleva.
Nella notte di questo mondo, ove tutto si fa sempre più
oscuro, Io vi chiedo di guardare in alto, di cercare e
sperare il chiarore del Cielo. Il Paradiso è, è presente, e
tutti vi attende, tutti quelli che vogliono essere parte di
sé. La notte oscura passa e torna il giorno del Signore, ma
solo coloro che hanno sperato e amato il Cielo, in Cielo si
forgeranno al Cielo. Ti benedico".
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16 maggio 2010
"Verrò con una nuova discesa dello Spirito Santo,
che avvolgerà il mondo"
"Oggi la Chiesa celebra la mia Ascensione: E cos'è
l'Ascensione? É la salita al Cielo, il mio tornare la
Padre, ma è anche la contemplazione di esso, ove sono, e
l'attesa del mio Ritorno. Voi siete nell'attesa del mio
Ritorno, dato che Io dico agli Apostoli: "Torno presto!", e
non vi allontanate da Gerusalemme, attendete lo Spirito
santo, che vi darà potenza per annunciare il Regno di Dio.
Così dico a voi: "Torno presto!", e il mio ritorno non è
solo alla fine del ciclo umano, quando tornerò a prendere
tutti e condurli alla vita eterna. C'è una mia seconda
venuta, che si annuncerà nei segni del Cielo, che mi
annunceranno. Verrò con una nuova discesa dello Spirito
Santo, che avvolgerà il mondo per liberarlo dalla totalità
delle scorie del male. E dico a voi, come agli Apostoli: "Non vi allontanate dalla Chiesa, dai santi sacramenti.
Rifugiatevi nel mio Cuore e nel Cuore della Madre mia,
ricolmatevi del Cielo, contemplate e riempitevi delle cose
dell'Onnipotente, per far sì che lo Spirito, quando verrà,
vi trovi pronti. L'anima che sarà sua non tema: lo Spirito
nello spirito suo s'incontra e si bacia, s'infonde. Molti ne
porterà, così santificati dal suo abbraccio d'amore, in
Paradiso, altri ne formerà ulteriormente l'anima,
trasformandola nella sua Potenza perché possa essere
annunciatrice e costruttrice del Regno di Dio. Altri
periranno nel suo Fuoco poiché non sono del suo Spirito:
hanno persistito nel male, non hanno accolto i segni; il
fuoco brucerà il loro male e nel fuoco periranno per andare
a bruciare ad altro fuoco che non avrà tempo.
Rimanete in preghiera! Colmatevi dei tesori celesti! Il
vostro sguardo s'innalzi nelle sue bellezze, contempli il
Cielo, e lo desideri, perché chi avrà il Cielo in sé non
temerà: si fa casa che accoglie, che ama, che sa ricevere lo
Spirito Santo. Ti benedico".
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17 maggio 2010
"La vita eterna è conoscere Dio che si fa conoscenza
attraverso di Me"
"Mia piccola Maria, tutte le creature che tu mi porti Io le
prendo nel mio Cuore. Per la casa tu dirai quando vi
entrerai dentro; Ecco, questo è il rifugio che il Signore ha
preparato per me".
Stasera nel vangelo Io insegno agli Apostoli, ancora infondo
loro la mia Parola, perché si fortificano. Sto andando al
Padre, sto andando a vivere la mia Passione, e ricordo ad
essi che il mio Insegnamento sarà il loro, e cioè la
conoscenza della vita eterna. Cos'è la vita eterna? La vita
eterna è conoscere Dio che si fa conoscenza attraverso di
Me, riflette la sua Essenza nella mia Persona, che voi
vedete: la Misericordia, la Tenerezza, l'Amore. Non un Padre
Creatore distante, duro, distaccato, lontano, così come era
nel pensiero degli ebrei, ma un Padre amoroso, che ha i miei
sentimenti, Egli vive in Me, e in Me voi Lo conoscete.
Questo dico poiché vado al Getzemani a patire. E per far sì
che gli Apostoli non si scandalizzino di Dio Padre che
lascia che sia posto a morte così crudelmente, Io insegno
per ricordare loro che il Signore, l'Altissimo, nella
massima ingiustizia, in Me vissuta, compie la mia massima
Misericordia per l' umanità. Egli vive, partecipa del mio
dolore in ogni fibra del mio Essere, ne ha completa
conoscenza. Ne parlo agli Apostoli perché sacerdoti, che
quindi avrebbero dovuto spargere l'insegnamento dell'amore
di Dio, e maggiormente dovevano credere alla sua santità. Si
preparassero a mantenere questa fede, dato che sarebbero
stati i primi a ricevere lo Spirito Santo per fortificarli,
illuminarli, irradiare in essi la forza di quell' amore che
Iddio è, e che dovranno annunciare al mondo: l'Amore del
Padre che vive nel Figlio e nello Spirito Santo.
Anche voi, fra breve, siete a Pentecoste e riceverete lo
Spirito, quello Spirito che rivela il suo Amore, e che
ancora v'infonde, e che voi, ricevendolo, nel viverlo, avete
conoscenza di Dio, e testimonierete cosa è la vita eterna.
Ti benedico".
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20 maggio 2010
"Se l'amore, pur umano, dà forza e sorregge tanto sacrificio
verso l'altro…, quanto più l'amore di Dio"
"Mia piccola Maria, vai a confessarti. Figlia, quando vedi
che il nemico colpisce, che con le parole ferisce, tu, se
non sei capace di una difesa buona, taci, non parlare o
allontanati, anche se Io comprendo...
Stasera nel vangelo vi viene indicato il fatto delle Nozze
di Cana; quelle nozze che costantemente Iddio nella vita vi
richiama a vivere a Sé, in quella sponsalità che vi fonde a
Lui. Così come nel matrimonio sacramentale due carni si
uniscono e ne fanno una (il matrimonio ne è l'immagine),
così nello spirito: la creatura si sposa e si fonde con il
suo Creatore. Iddio viene a vivere nell'anima e si forma
Unità. Solo quando si vive e si giunge a questa sponsalità
d'amore con Do, l' uomo raggiunge la pienezza, la gioia, la
pace, la completezza nella sua essenza.
Questo amore si fa primario e dà fortezza, sostiene,
condisce, corrobora, santifica ogni vostro agire. Si eleva
al di sopra di ogni dolore, di ogni sofferenza, sostiene la
morte stessa e, simili a San Paolo, potrete dire: "Chi mi
separerà dall'Amore di Dio?" Forse la fame, i dolori, la
persecuzione, la morte?", dato che l'amore è energia, il
motore, il senso che dà valore all'esistenza.
Se l'amore, pur umano, dà forza e sorregge tanto sacrificio
per l'altro, dà vigore nel combattere e difenderlo, quanto
più l'amore di Dio, la sponsalità vissuta con Lui,si deve
ergere suprema perché sia fondamento e priorità. Esso sarà
l'accensione, l'energia, la vitalità che permette il vostro
peregrinare, e la vita di questa terra sino all'eternità. Ti
benedico".
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21 maggio 2010
"Dinanzi a Pietro domando una triplice manifestazione del
suo amore"
"Mia piccola Maria, li prendo tutti in Me e si salveranno.
Tu vedrai quali sorprese in Paradiso! La riparazione vuole
sacrificio, figlia mia! E tu devi riparare per le
generazioni degli antenati nelle varie famiglie che hanno
maledetto e le cui maledizioni sono ricadute sui tuoi stessi
figli. La tua riparazione scioglie le catene, e ci sarà
liberazione; essa farà sì che nasca una famiglia nuova,
risorta in Cristo. La riparazione costa sacrificio e si
ripara nell'amore!
Dinanzi a Pietro domando una triplice manifestazione del suo
amore, che ripari al suo triplice rinnegamento. Tre volte
quanto le sue negazioni,; tre volte poiché sono tre le
persone Santissime offese, e si ripara testimoniando
nell'amore, quell'amore che lo porta alla sua pienezza nel
martirio. Come si ripara alle offese fatte al Dio vostro,
nelle stesse cose sante che gli appartengono, se non
riparando, amando e offrendo in santità ciò che è di Dio?
Come si ripara alle offese fatte ai fratelli? Onorando e
amando nel Signore, in offerta loro voi riparate le loro
ferite, ma anche nel perdono, nella misericordia, nell'opera
di soccorso si risana e si ripara al male fatto al fratello.
Si ripara nell'amore, si ripara nel sacrificio, si ripara
nel perdono, nella Misericordia, nel servizio. Non abbiate
paura di riparare e amare! Voi non sapete cosa troverete in
Paradiso. Da una vita lacerata e persa si ritrova una vita
conquistata, che glorifica il Cielo. Ti benedico".
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22 maggio 2010
"Lo Spirito è l'Amore che crea"
"Mia piccola Maria, Io entro in te e vedo ciò che mi
presenti, pur se c'è qualche ombra, Io posso trapassare
nella tua anima, nella sua trasparenza, e vedo, e posso così
giungere alle anime e situazioni che mi proponi. La casa che
ti viene continuamente nel pensiero, è proprio quella scelta
da Me, sarà la Casa del Cuore di Maria, rifugio non solo per
te, ma per molti della tua famiglia, salvezza anche per
loro.
Stasera la Chiesa celebra la Pentecoste, la discesa della
Spirito Santo. E cosa è lo Spirito Santo? É la Passione
ardente di Dio, il suo Fuoco d'Amore, che è Enegia
vitalizzante, Energia che vibra e crea. La Persona del Padre
e del Figlio, fusi nel loro Amore, si fanno Fuoco, che arde
e crea, e in questo travaso d'Amore si forma la persona
dello Spirito, che è Persona a Sé. É l'Amore di Dio,
l'Amore che crea. Egli è presente da sempre e, unito alle
Santissime Persone, ha dato origine ad ogni cosa. Ha creato
la materia e infuso la sua Energia: gli ha dato vita. In
eterno e da sempre Egli aleggia e alita nella creazione. É
lo Spirito Santo che discende nel Grembo di mia Madre, e mi
permette di prendere Carne. Egli mi forma con le Carni di
Maria, e le accende del suo Spirito: Carni impastate e
formate da quelle della Madre e del divino Spirito.
É lo Spirito che s'infonde nel mio Corpo esanime, morto , e
trasfonde energia vitale perché ne riprenda vita e
Risurrezione. É lo Spirito Santo che nel giorno di
Pentecoste scende, e scende sul capo di Maria, alla potente
sua intercessione, perché da Lei si diramino fasce di luce
che coprono il capo degli Apostoli per portare i suoi doni,
la sua fortezza, per permearli a santità, per essere le
fondamenta della Chiesa nascente, sulle quali la Chiesa
avrebbe costruito il suo intero edificio spirituale.
Scende lo Spirito Santo in ogni Santa Messa, e permette che
un Pane si trasformi e dia vita alla mia Carne, che è ancora
Carne mia, ma pure Carne di Maria; ed è presente il Padre.
Continuamente lo Spirito scende ed opera mediante la
Madonna; tutto compie con Lei. La Chiesa non ha sondato
ancora profondamente questo Mistero. Maria è Santa,
racchiude la santità di tutti i Santi e le supera, tutte le
santità umane e degli Angeli; non la raggiungono. É
composta la sua Umanità e il suo Corpo di materia
interamente spiritualizzata e fusa allo Spirito Santo, Sposo
suo, che tutta l' ha compenetrata sicché l'alito, il respiro
di Maria, è Spirito. Il suo pensiero è Spirito. Il suo Cuore
è Spirito in un corpo umano risorto. Maria è unita al suo
Sposo e compie opere continue con Lui: è sempre incinta
dello Spirito divino, che La feconda per far nascere figli,
gli uomini, allo Spirito, a prendere la sua Vita a
somiglianza.
Chiedete lo Spirito Santo, invocate lo Spirito Santo, che vi
porta i suoi doni e vi fa ricchi di sé. E come avere lo
Spirito Santo? La preghiera dell'umile fa precipitare su di
sé lo Spirito. Dove c'è molta umiltà c'è lo Spirito e si
compiono le opere sue. Dove c'è la Madonna, che è l'umiltà,
viene ancora lo Spirito con veemenza d'Amore alla sua Sposa.
Siate uniti alla Madonna, pregate con Lei, portate i tratti
della sua Persona, delle sue virtù, la bellezza dei
lineamenti, della sua santità; e lo Spirito ove vede parte
di Lei accorre e vi infonde Sé stesso. Egli allora si fa
scintilla, che si accende, ed è Fuoco: infonde il suo Amore.
Lo Spirito Santo va in cerca della terra umile per
fecondarla nello Spirito, cerca la sua Sposa in voi, e
trovataLa, Egli può possedere la terra e forgiarla tutta al
suo Amore. Lo Spirito è l'Amore che crea. Ti benedico".
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24 maggio 2010
"Solo quando si condivide, quando si perde, ci si rinnega
e c'è il dono del proprio essere, voi siete in cammino con
Me"
"Oggi nel vangelo Io incontro il giovane ricco, che richiede
come avere la vita eterna. Egli è corretto e segue da sempre
i Comandamenti; ma quando il mio sguardo scruta più
profondamente nel suo cuore, gli chiedo di lasciare tutti i
suoi beni per darli ai poveri e seguirmi, il suo volto si
oscura.
Questo insegnamento è per voi, figli miei! Quanti, pur
venendo in Chiesa, pur corretti nel loro agire, si ritengono
bastanti alla loro giustizia e vivono impantanati in uno
stagno che non ha uscita, non scorre nella Grazia che
fluisce: non condividono il loro beni, ma ne sono così
attaccati. Vedo armadi pieni di abiti e il mio sguardo va a
tanti poveri ancora ricoperti di pochi stracci, e pur
vengono a Messa! Vedo le loro cucine ricolme e opulente e
vedo anche i tanti miseri che non arrivano alla fine della
giornata per saziare la fame, eppure vengono in Chiesa! Non
danno, non condividono, trattengono tutto a sé, ma si
ritengono buoni e giusti, dato che il loro agire è nella
correttezza. Quanti attaccamenti al superfluo, ai propri
modi di vedere e di imporre agli altri, pur se sbagliati,
che conducono all'errore. Quanti affetti morbosi, che
divengono idolatrie, quante omissioni di bene e di tempo non
dato, per offrire sollievo e amore al fratello!
L'uomo si fa Dio di se stesso, e forma la sua legge in sé, e
così basta a se stesso; e nella sua giustizia idolatra tutto
ciò che ha ed è. Se non c'è prima l'adempimento, l'amore
vissuto al primo Comandamento, che santifica e irrora, nell'
uomo cresce la superbia: la sua vita non viene santificata,
ma giunge l'orgoglio della sua persona e della sua opera; e
in questo stato si fugge da Dio. Solo quando si condivide,
quando si perde, ci si rinnega e c'è il dono del proprio
essere, voi siete in cammino con Me. Quando si dà il proprio
tempo, le proprie cose, lasciando il necessario alla vostra
sussistenza, si è nel retto percorso al Cielo.
Quando si vive nell'adorazione del primo Comandamento e nel
servizio ai fratelli voi avete la vita eterna. Ti benedico".
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25 maggio 2010
"Chi confida nel Signore non resterà deluso!"
"Mia piccola Maria, non t'abbattere, non t'abbattere! Armati
di fiducia, pur se vedi questi figli ora in questo stato. Io
ti dico che essi si saneranno. Tu li hai consacrati al mio
Cuore, al Cuore della Madre. "Chi confida nel Signore non
resterà deluso!"…. Giungerà, giungerà lo Spirito Santo che
darà loro fortezza, vigore, coraggio, nuova vita. I medici,
gli insegnanti, gli psicologi, e gli stessi sacerdoti, cosa
vuoi che siano e possano fare in confronto a Gesù Cristo? Tu
li hai affidati a Me; la tua preghiera e la tua sofferenza
non andrà perduta.
Cosa celebrate oggi se non la figura di Padre Pio? E cosa ha
vissuto Padre Pio se non l' incomprensione, le difficoltà,
le persecuzioni, il dolore di una croce continua. Eppure si
è sempre affidato e confidato in Dio, e la sua Opera si è
compiuta."Chi confida nel Signore non resterà deluso!" Ti
benedico".
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26 maggio 2010
"Gli uomini cercano onori, prestigio, la gloria e la potenza
del mondo;
Io indico la via a Gerusalemme, che è quella del dolore"
"…E cosa dico stasera nel vangelo a Giovanni e Giacomo, che
vogliono un posto alla mia destra e uno alla mia sinistra
nel Regno? Ciò non è possibile, dato che ognuno nasce per
avere e occupare il posto che Iddio gli ha assegnato. Siete
nati in quel posto, nella vostra vocazione, occuperete quel
posto nel Regno, ed è quello perché è il meglio per la
vostra santificazione, per dare maggiore Gloria al Signore.
Gli uomini cercano onori, prestigio, la gloria e la potenza
del mondo; Io indico la via a Gerusalemme, che è quella del
dolore, del riscatto, del dono della vita, della
tribolazione. Gli Apostoli credono che, venendo dietro a Me,
al Figlio di Dio, avrebbe arrecato loro onori e prestigio e
posti di potere, mentre Io indico la via della Croce.
I potenti della terra chiedono di essere osannati e serviti
nel darvi vantaggi, rilievo e ricchezze. Iddio vi guida per
la sofferenza e il servizio, quale mezzo di salvezza, che vi
conduce però alla vera vita, alla Gerusalemme Celeste, che
tutti attende. Non ascoltate, figliolini miei, il megafono
del diavolo, che sparge falsità e menzogna, il veleno dei
piaceri che durano un istante, e periscono, e vi conducono
al posto dell'oscurità e dello stridìo perenne. Ascoltate
Dio, che vi parla in verità: non ci sono altre vie. Il mondo
vi indica il godereccio, il divertimento, Io la via della
Croce, che ha con sé la gioia, quella gioia che voi vivrete
nella sua totalità, e nella sua pienezza, nel posto che vi è
stato preparato e conquistato, che non vi verrà mai tolto.
Ti benedico".
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27 maggio 2010
"Oggi sono così tanti i ciechi! …Vedo un'umanità che è
immersa
nelle tenebre dell'oscurità dello spirito"
"Stasera nel vangelo voi ricordate il cieco Bartimeo, che
grida forte: "Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
Egli vive di elemosine per la sopravvivenza, e chiede luce
per una vita nuova; ed Io do luce al suo sguardo, e luce che
si rafforza nello Spirito che, da piccola fiamma che è, già
grida a Me. Io ne faccio luce profonda e viva, perché egli
si faccia mio discepolo.
Oggi sono così tanti i ciechi! …Vedo un'umanità che è
immersa nelle tenebre dell'oscurità dello spirito, ma non
grida come Bartimeo. É un'umanità che pasce sé stessa nella
sua oscurità. Vive non di elemosina, ma della spazzatura che
offre il mondo e la sbandiera per felicità e libertà, e
decade poi sempre più nel buio, e nascono tanti drammi. Io
vorrei portar luce alla terra, ma non c' è grido, non c'è
volontà del mio intervento, non c'è luce di fede che
desidera di essere illuminata. Guardo però, e in questo buio
vedo ancora delle piccole lucciole: da esse Io ricreerò un
nuovo giorno sulla terra. Queste lucciole, pur piccole,
pregano per molti accanto a loro, per i loro cari e, per la
loro preghiera, che ancora mi invoca: "Gesù, Figlio di
Davide, abbi pietà di noi!", da questa piccole luci, Io
accenderò ancora luce sull'umanità; ne farò condotti
mediante i quali si potrò elevare il mio incendio, che è
Fuoco, che illumina il sole nuovo che sorge. Ti benedico".
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28 maggio 2010
"Quanta umanità, quanti figli degli uomini sono morti,
sterili:
non fruttificano più perché più non glorificano Dio"
"Mia piccola Maria, quanta poca fede, quanta poca fede!...
Stasera nel vangelo vi richiamo ad essere fruttuosi, alla
santità, ad avere fede. Passo dinanzi ad una pianta di fico,
che però è spoglia di frutti, e non appaga la mia fame, non
glorifica Dio. Entro nella Casa del Padre mio e la trovo non
Casa di preghiera e di Spirito, ma una spelonca di ladri,
che fanno contraccambio e commercio. Quanto più questo è
valido ai giorni vostri, figli miei! Quanta umanità, quanti
figli degli uomini sono morti, sterili: non fruttificano più
perché più non glorificano Dio.
Il mio sguardo va alla Chiesa: e quanta poca santità, quanta
poca preghiera di elevazione allo Spirito! Come si è
umanizzata, piegata al commercio e ai compromessi! E, se
allora alzavo la mia mano per maledire la pianta e per
scacciare i ladri dalla Casa del Padre mio e ne scaccio il
male; ancora Io alzo il mio braccio per ammonirvi. Ma chi
ascolta il mio richiamo? Per questo, dinanzi ad un'umanità
che perisce e una Chiesa che decade, se si persiste e non
c'è cambiamento, Io la attraverserò nel mio Fuoco per
bruciarne e scacciarne così tutto il male.
Pietro, dinanzi al fico ormai secco, e con le radici divelte
dice: "Signore, è la pianta che hai maledetto; non avrà più
vita". Io dico, dinanzi alla pinta dell'intero popolo umano
che muore, che è secca, sterile e non germoglia, dinanzi a
questa Chiesa, che non s'innalza a Me, ma guarda molto la
terra; Io vi dico: "Pregate!", la preghiera, la speranza, la
fede fa rinascere a nuova vita. Se avrete fede, di quella
poca fede, ciò che non è più possibile all'uomo sarà
possibile a Dio. Ti benedico".
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29 maggio 2010
"Io sono Colui che vi rivela e manifesta la Santissima
Trinità"
"Mia piccola Maria, esulta e gioisci, non tremare, perché
questa casa ti è data dalla Madonna, che ne è felice, perché
Lei, in questa casa sarà onorata, conosciuta, pregata. Sarai
nel suo grembo e nel rifugio del suo Cuore.
Stasera voi annunciate la Santissima Trinità. Che cos'è la
Santissima Trinità? La Santissima Trinità è Colui che è da
sempre tre volte Santo. Dio non è mai nato, ma É.
In questo giorno in Paradiso tanto viene glorificato, con
inni di lode continui, che inneggiano verso il Trono
dell'Altissimo, che si irradia maggiormente nel suo Fuoco,
si fa ancor più ardente e ne travasa l' ardore su tutti i
suoi Beati.
La Santissima Trinità è Amore: vive fuso e formato dalla
stessa Unità, la stessa Sostanza, la stessa origine, eppur
in Tre Persone separate e a sé stanti. Egli è simile ad un
fiore il cui gambo è unico ed è la medesima linfa a
nutrirlo, lo stesso calore del sole a scaldarlo, eppure i
suoi tre petali sono distinti in sé. La Santissima Trinità è
l'Amore che si effonde e crea, che non può rimanere solo, è
diffusivo, espande e si moltiplica, amando. Chi vuole
comprendere la Santissima Trinità deve vivere il suo Amore;
allora ne diviene parte, si fa parte integrande del suo
Fuoco, che ulteriormente sono i raggi che si irradiano.
Io sono Colui che vi rivela e manifesta la Santissima
Trinità. In Me vive il Pensiero del Padre che crea, nella
mia Parola c'è il suo Insegnamento, nel mio Cuore l'Amore
dello Spirito Santo, che santifica. Amatemi, venite a Me, e
voi vivrete la Santissima Trinità. Vi benedico".
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30 maggio 2010
La Santissima Trinità è presente continuamente, e
perennemente opera:
è il Motore che accende l'energia: è l'
Amore
"Della Santissima Trinità voi potete dire di aver conosciuto
che c'è e che vive, ma non si può sondare, in profondità,
ciò che è la vastità incommensurabile e insondabile, che non
pone confini nelle vostre intelligenze umane piccole e
limitate, che debbono attendere di passare la soglia
dell'altra vita, per divenire puro spirito, ove non c'è più
limite e spazio per poter contemplare, adorare, conoscere,
assimilare la Santissima Trinità nella sua Pienezza, nella
sua chiara Essenza. La Santissima Trinità è presente
continuamente, e perennemente opera: è il Motore che accende
l'energia che dà origine al sussistere di ogni esistenza; e
la sua Energia: è l' Amore.
Tanto più ama, tanto più riceve Amore, tanto più la
Santissima Trinità evolve e maggiora la sua Gloria. L'Amore
in Essa vive ed è dilatativo, diffusivo. L'Amore non può
chiudersi a Sé.
Dio non poteva essere una sola Persona. Cosa avrebbe amato,
solo Sé stesso? Né poteva solo amarsi in coppia, poiché
questo avrebbe chiuso in cerchio il non dilatato Amore.
L'Amore è perfezione nelle Tre Persone, dato che nel Tre si
apre, è aperto; e nella sua apertura si fa dono: si
diffonde, si dilata, s' irradia.
Come potete avere la Santissima Trinità? Voi dovete farvi
tempio di Essa, formarvi una Casa che degnamente La possa
ospitare, per quanto una creatura umana può. Ciò si attua
nell'ubbidienza ai Comandamenti, e amando. Come può la "Santità", Colui che è Santo dei santi, entrare in una casa,
che è spelonca di putredine di peccato? Come può ciò, che è
Luce tersissima, che filtra il cristallino, entrare nel
buio? E ciò che profuma degli incensi più puri, entrare
nella melma maleodorante? Ciò che è l' Amore che arde,
entrare nel cuore che è di ghiaccio? Solo nella purezza,
nell'adesione alla sua Parola, nella Carità, che ama, voi vi
fate dimora che L'accoglie, e nella quale viene a vivere.
Chiedete alla Madonna, andate da Lei che ha accolto, che si
è fatta Casa, che ha preso in Sé, come nessuna creatura
umana, e per quanto una creatura umana può in Cristo, la
Santissima Trinità aiuterà voi a farvi dimora degna in cui
accogliere la Santissime Persone, che ricambieranno,
donandovi la loro Casa del Cielo per la vita eterna. Ti
benedico".
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31 maggio 2010
"Io lo dico: "Esagerate!" Poiché l'Amore alla Madre mia
nasce dal mio Cuore"
"Stasera voi celebrate la visita di Maria a
Santa Elisabetta. La Madonna è in continua visita; è
Pellegrina che viaggia per andare incontro a tutti gli
uomini. É Colei
che contiene la Santità, ed è chiamata a fare i Santi. La
prediletta Figlia del Padre, la Madre cara, la Sposa amata,
che contiene in Sé la Presenza dell'Amore di Dio e della sua
Grazia santificante che porta ad ogni creatura, che la vuole
accogliere. Maria va a far visita ad Elisabetta, e il suo
incontro, la sua accoglienza, fa scendere lo Spirito Santo,
che dà lume e conoscenza, sì che Elisabetta dà lode alla
Madre del Signore, nella sua rivelazione, e che Maria
rivolge verso il Padre Santissimo, degno di ogni
magnificenza, e da cui tutto proviene.
Dalla sua visita trascorsa in questa casa, Zaccaria lascerà
tutti i suoi dubbi e si farà Santo. Elisabetta raggiungerà
un elevato grado di santità. Ella, dopo aver venduto gli
interi suoi beni per i poveri, si ritira, come una eremita,
tra luoghi nascosti, per essere dono completo e con vita di
penitenza, di adorazione e di contemplazione di Dio, insieme
a Giovanni. E, dalla grazia ricevuta già dal grembo, di
Giovanni ne farà il Profeta di Dio.
Accogliete la Madonna! Chi La accoglie e L'ama, riceve lo
Spirito Santo. La Madonna è la più tenera delle madri. In
Lei è raccolto l'Amore di tutte le madri esistite e che
sono. Ella travasa d'Amore per voi: sapeste quanto vi ama!
Ella è "la tutta Misericordia", che non si scandalizza dei
figli peccatori, ma li va a far visita per condurli verso la
Casa del Padre. Tanto più a Lei ci si affida e ci si
abbandona e più Ella ne fa vetta di santità; vi porta verso
le cime delle virtù e dell'Amore di Dio.
Ah, se la Chiesa comprendesse questo Mistero, che annuncia e
non vive. Il demonio subdolo è riuscito ad entrare nelle
coscienze degli uomini della Chiesa per dire: "Non esagerate
nella devozione alla Madonna!". Ma potrebbe Ella togliere la
luce al mio sguardo, offendere il mio primato?... Figli
miei, Io lo dico: "Esagerate!" Poiché l'Amore alla Madre mia
nasce dal mio Cuore, e Lei ne fa glorificazione di Dio.
Tutto ciò che Le viene dato passa attraverso la purezza e la
santità del suo Cuore Immacolato, e ne nasce oro finissimo
da portare, esser degno d'essere offerto, all'Altissimo.
Se la Chiesa così l'amasse a La seguisse, se al suo Cuore si
consacrasse, la Madonna ne farebbe Chiesa secondo la mia
Volontà, mio Regno, e mia Casa santissima. La Madonna vi
viene a far visita per condurvi a Me, e vi forma per far sì
che anche voi andiate e siate tra coloro che per le vie
della vostra vita, portino Gesù Cristo. La Madre accolta
sulla terra, vi accoglie poi in Paradiso, ove vi
rallegrerete e gioirete della sua Maternità.
Iddio cerca lo sguardo celestiale e terso di Maria, cerca la
sua voce melodiosa e casta, cerca le sue mani operose e
caritatevoli, da cui nasce ogni bene.
Cerca, cerca il Cuore della Madre, che tanto Lo ha amato,
rallegrato e glorificato! Lei vi viene a fare visita: aprite
la porta, le braccia, il cuore; e come Elisabetta, voi
gioirete nello Spirito Santo. Ti benedico".
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