Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Gennaio 2009

"Venite a me!"

 

 

Ave Maria!

 

1 gennaio 2009
"Una creatura non può che nascere
se non dalla presenza sia del Padre, ma pure della Madre"

"In Paradiso la Madonna si accosta ad ogni Beato, ad ogni creatura, figlia della sua Maternità e, stando presso loro, accarezza il loro capo, bacia loro la fronte, …e sono miliardi! Eppure su tutti i santi e sante Ella s'appressa, ed essi si avvicinano ancor più con amorosa venerazione e figliolanza, per dirle: "Mamma, ti amo!".

Ella va poi in Purgatorio con più sollecitudine: si mette accanto all'anima santa sofferente, per sostenerla e dirle: "ti sono accanto, presto esci da questo dolore, ti aiuto ad andare in Paradiso".

Si riversa infine sulla terra, guardandola, con lacrime. Quante lacrime spande su di essa, dato che pochi sono quelli che la riconoscono per Madre. I tanti la ripudiano, le volgono le spalle. La respingono, e Maria piange su questi figli, e offre al Padre i suoi innumerevoli dolori, vissuti sulla terra per sanare, lavare, purificare. Beati quelli che l'accolgono, che riconoscono la sua Maternità! Sono i salvati. La Madonna li riprenderà, uno per uno, per condurli alla salvezza e alla santità. Li aiuterà a vivere nella conoscenza e nella profondità dell'Amore di Dio.

La Madonna: "Mia piccola Maria, figlia del mio Cuore e del mio Grembo, pongo in Me tutte le creature che mi porti. Sono figli del dolore, ma che, portati a Me, si salveranno. Beati quelli che mi riconoscono per Madre! Io li prendo, li curo, e li conduco alla salvezza di mio Figlio.

Una creatura non può che nascere se non dalla presenza sia del Padre, ma pure della Madre. Egli mi riversa ancor più sui figli lontani, malati, piagati, che non mi riconoscono, per aiutarli a salvarsi, a riacquistare vita nella Grazia. Dato che sono nascita nello Spirito, sono tutti figli della mia Maternità. Anche quelli nati precedentemente della mia venuta sulla terra, poiché Io ero già presente nel pensiero creativo del Padre, ero la Madre.

Quando ancor così piccina, mi offrivo in olocausto, in offerta, con tutto il mio essere, per la salvezza di tutti gli uomini, Iddio ha sublimato, arricchito, divinizzato, in una mia Maternità spirituale, nell'Incarnazione di un Figlio che è divino, così la mia Maternità è divenuta redentrice e divina. La mia Maternità si è moltiplicata, si è maggiormente elevata, sino all'Eccelso, e ha riunito in Sé la salvezza e la sua divinità. Tutte le creature, che vogliono immergersi nelle Acque del mio Grembo, l'acquistano.

Immergetevi nelle mie Acque! In esse sarete lavati, purificati, rinnovati, plasmati, per essere avviati alla salvezza, ad essere formati, atti all'entrata del Regno, che vi fa divini. Ti benedico".

 


2 gennaio 2009, primo venerdì del mese
"Venite a Me, perché quando l'uomo incontra l'Amore mio si trasforma"

"Mia piccola Maria, questi scritti vanno ora diffusi. Sono luce che deve propagarsi per irradiarsi a tutti. É appropriato il titolo "Gocce di luce", dato che esse sono realmente gocce di luce, che scendono nella tua anima e si aprono perché si facciano 'parola': che viene alla tua conoscenza (*). Essa è servita per formare, nello Spirito, la tua anima, e deve aiutare a formare, nello Spirito, molte altre. Un dono non è mai solo per sé stessi, ma per l'utilità di tutti.

Cosa dice questa sera il mio vangelo? La lucerna non può essere posta sotto il tavolo, ma in alto, perché faccia luce all'intera casa. É giunto il tempo che essa venga ad illuminare, particolarmente i sacerdoti, i consacrati e molti, molti altri figli. Verrà un tempo nel quale verrà composto un libro, diviso nei vari settori, a secondo dell'argomento. Ciò servirà soprattutto per formare il cuore del sacerdozio dei nuovi tempi. Non avere paura: è mia opera! Io la proteggo, io la porto avanti!

Oggi, giorno dedicato al mio Cuore, Io vengo a mettere proprio in evidenza, mediante questi scritti, il richiamo di un Dio, che vuole essere amato, che desidera unirsi in un rapporto amoroso, confidenziale, fiducioso, profondo con l'anima. Sono qui, e amo, e quanto attendo, in una pazienza infinita, che l'uomo torni ad amarmi.

L'uomo non ama più Dio e, non amandolo, non è più capace di amare, e amare i fratelli. Persino le espressioni, nel linguaggio d'amore, non giungono più, non sono più espresse nell'autenticità del cuore. Ma si fanno, e discendono nella volgarità, nella carnalità, poiché non sono più effuse dalla poesia dei sentimento santi del mio Cuore divino.

Venite a Me, perché quando l'uomo incontra l'Amore mio, si trasforma: è capace di accogliere e vivere i tanti sacrifici, le croci, le battaglie, ed offrirle a Me poiché è irrorato, motivato dall'Amore che vive. Ma quando si distacca dal mio Cuore, non ama più, diviene simile ad una piantina che appassisce, vive solo per appagare i suoi bisogni, i suoi istinti, la sua fisicità. Portate a Me il vostro essere naturale, la vostra corporeità, irrorata e fusa nel mio Cuore. Io la innalzo per distaccarla dalla materia, e farne Spirito, che si eleva nella santità, per farvi divini".

(*) Qui Gesù spiega come avviene il dono carismatico della "locuzione interiore" nella piccola Maria.

 


3 gennaio 2009
"La Sapienza può essere compresa solo nell'umiltà"

"Mia piccola Maria, oggi in cui si ricorda il Cuore Immacolato di Maria, Io ti dico che Esso vive nei rintocchi dei cuori dei figli che la seguono. Sono i suoi battiti, che in loro ancora emanano il suo Amore. Sono "il piccolo resto" (*) rimasto alla sua scuola, fedele e veritiero. Ma sono pochi, in confronto all'oceano dell'umanità. É però il suo esercito che, seppur rimane di piccolo numero, si pone in combattimento contro le forze del male, a difesa degli altri uomini, e Maria, mediante essi, va a scovare il maligno, per combatterlo, sconfiggerlo, sia nel mondo come nella Chiesa, e ove trova annidate le vipere. E trasforma il luogo perché vengano le colombe dello Spirito.

Oggi la mia Parola celebra la Sapienza, e cosa è la Sapienza se non la conoscenza di Dio? Essa ha continuamente cercato di illuminare e penetrare, attraverso gli antichi profeti, mediante le parole ispirate dallo Spirito Santo, ma è dovuta giungere a nascere sulla terra la Sapienza Incarnata, che nella persona di Gesù Cristo si è venuta a manifestare e vivere, perché fosse conosciuta nel mondo.

Egli portava in Sé la presenza del Padre e dello Spirito, la Loro Presenza, sebbene fossero anche Persone distinte.

Ma la Sapienza Incarnata non è stata accolta, né allora e ancor meno oggi. Come mai che Essa non viene riconosciuta? La Sapienza può essere compresa solo nell'umiltà. Solo gli umili la sanno riconoscere, l'amano e la vivono.

Il "piccolo resto" della Madonna ha in sé l'ascolto di Colei, che è la Madre della Sapienza, che forgia i cuori all'umiltà, sicché questi figli portano in sé la conoscenza di Dio, l'amano, la vivono, si fanno fiammelle accese. Questo "piccolo resto" vive di questo calore perché di esse prenderà il Fuoco per far sì che la Sapienza sia riconosciuta, accolta, amata e vissuta da tutti. Questo sarà il trofeo del Cuore Immacolato di Maria. Ti benedico".

(*) Come scrive il profeta Isaia al capitolo 16,14.

 


4 gennaio 2009
"Oggi San Giovanni, nel vangelo, vi richiama all'Incarnazione"

"Mia piccola Maria, vieni qui sul mio Cuore! La mia terra è devastata al dolore, colpita dalla guerra perché Io vi sono passato. Vi è la mia traccia, ed è sempre così: il demonio attacca i miei eletti e i luoghi che mi appartengono. Non rimane che pregare. Solo la preghiera!

Oggi San Giovanni, nel vangelo, vi richiama all'Incarnazione, alla mia Venuta nel tempo storico nel Grembo di mia Madre. Ora è richiesta la vostra, che deve ancora avvenire per l'umanità intera e per la Chiesa. Fino a quando l'Incarnazione di Dio non sarà avvenuta negli uomini non ci sarà la Pace, e si continuerà ad essere attaccati dal demonio. Dovete assimilare, assorbire, prendere Me, la mia Persona, prendermi nella vostra fisicità, mediante la preghiera, la Sacra parola, l'Eucaristia, i tanti mezzi che vi offro per far sì che la mia Persona viva in voi: mente, cuore, corpo, sangue, anima; e si fonda, sicché la Carne e lo Spirito di Cristo è vivo in voi, e ama in voi. Solo allora avrete pace, e il demonio fuggirà.

É per i miei eletti, per coloro che mi amano, e per cui è avvenuta la mia Incarnazione, che mi hanno assimilato come parte integrante in sé, che ancora il Padre dei Cieli ha misericordia, e protende il tempo, attende e si riversa sui figli lontani, per far sì che, pure negli ultimi istanti, sappiano dirgli di sì, e possano, nell'accettazione della sua Persona, iniziare un cammino dell'Incarnazione, che avverrà nella Purificazione del Purgatorio, perché giunga a compimento e perfezione in Paradiso. Ti benedico".

 


5 gennaio 2009
"E cosa credi voglia il Santo Bambino da voi in dono,
se non la vostra persona?"

"Mia piccola bambina, vieni qui e raggomitolati, racchiuditi in Me, come i bambini che s'incantano ancora delle meraviglie delle cose di Dio. Qui, in Me, nell'Eucaristia adoraMi. Chi si pone in questo atteggiamento nell'adorazione, unendosi a Me nella Comunione, si fa simile ai Tre Magi. Questi sapienti, venuti da lontano, e non del mio popolo, mi hanno cercato e trovato perché cercavano nella verità, cuori veritieri che si sono affidati ai segni del cielo per cercare l'origine, la fonte della luce che non poteva che condurre a Chi l'aveva creata, ed è Dio. In essa mi hanno riconosciuto e adorato.

Tutti mi possono ritrovare, se sono nella Verità. Mi ritrovano nella Sacra Parola, nell'Eucaristia, mi ritrovano nell'amore, che è il linguaggio, il segno che il Creatore ha posto nel cuore di tutti gli uomini di ogni credo, lingua o nazione, possono comprendere: in esso io vivo.

Come i Magi voi vi fate presenti e diventate gli stessi doni che essi mi hanno portato: oro, incenso e mirra. E cosa credi voglia il Santo Bambino da voi in dono se non la vostra persona, il possesso del vostro cuore? E cosa fa in cambio per voi? Vi rende stelle luminose, che pur nelle tenebre, fanno luce, e indicano il cammino ai tanti fratelli che, vedendole, si chiedono da dove viene questa luce, da chi ne prende origine, e seguendola, mi ritrovano in una grotta Bambino, per conoscermi e amarmi. Ti benedico".

 


6 gennaio 2009
"Io mi manifesto a tutti gli uomini, a tutti mi rivelo"

"Io mi manifesto a tutti gli uomini, a tutti mi rivelo. Sono con le manine aperte in tutti i presepi del mondo, e nell'Eucaristia, ove mi dono per chiamarli a Me. Mi rivelo in un Bambino piccolo, povero, umile, in un Dio d'Amore che viene ad offrirsi. Coloro che mi cercano nella stessa piccolezza, povertà, umiltà, mi ritrovano, mi adorano. Sono nato sconosciuto, misero, nell'umiltà, nascosto agli occhi del mondo, e chi vuole scoprire la presenza di Dio, la ritrova negli stessi atteggiamenti. Trovatomi, mi rivelo a loro ed essi mi amano. Nell'adorazione mi donano le loro persone, e cosa credi che Io gli doni poi se non i miei stessi tesori? Li rivesto della mia regalità, li ricopro della mia santità, li adorno della croce della propria vita, che si fa redentiva e salvifica. E così rivestiti, e ricolmi di Me, li mando per il mondo, per annunciare il Signore, come gli Angeli, a cantare la gioia della Gloria di Dio, e tutte le genti, come i Magi, per diffondere la Sapienza a terre lontane, e come i pastori che, fra quelli delle loro casa, annunciano che cosa ha fato il Signore per loro. Raccontano che hanno incontrato Dio, che Egli ha trasformato la loro vita di esseri naturali e peccatori, e ne ha fatto figli suoi, regali, santi, redentivi, e che, adorandolo, si diventa parte di Lui. Ti benedico".

 


8 gennaio 2009
"Solo chi accoglie e si fonde nel Cuore di Maria
va diritto per le vie della Verità del Regno"

"Mia piccola Maria, prega la Madre che ti aiuti a saper testimoniare la fede anche con la parola, e non ti tremerà a voce. Per I… per cui chiedi: egli non ha la luce per comprendere il Cuore di Maria. Bisogna essere umili. Solo nell'umiltà si sa riconoscere quanto sia fondamentale l'amore al suo Cuore. Solo chi entra in Esso conoscerà, nelle profondità, il Cuore di Cristo, dato che il Cuore umano di Dio ha preso origine e si è plasmato in ogni particella dal suo. La Carne dell'Eucaristia si è formata, prendendo carne nell'utero di Maria, il suo Sangue ha fatto scorrere il mio. Chi non entra, non comprende e non ama il Cuore della Madre, non ama il Cuore di Cristo. Non solo I…, ma molti sacerdoti, molta parte della Chiesa e dell'umanità non ha compreso il suo valore. Anche Fatima, che lo ha rivelato e messo in evidenza, non lo ha compreso e vissuto nella sua pienezza. Solo chi accoglie e si fonde nel Cuore di Maria va dritto per le vie della Verità al Regno. Ti benedico".

 


10 gennaio 2009
"Oggi celebrate il mio Battesimo"

"L'amore mi si testimonia nella fedeltà, nel continuare a seguirmi, anche quando vengono i tempi forti, duri, e le prove, ancora mi si segue, credendo al Dio della Bontà e dell'Amore.

Oggi celebrate il mio Battesimo. Io vi richiamo al vostro, e dice bene il sacerdote: Cristo è venuto ad assimilarsi in tutto agli uomini, e a ricevere pure il Battesimo; Egli si è umiliato, Lui che non ne aveva bisogno, per essere un tutt'uno con voi, ed essere segno. Se Io, che sono esente dal peccato, e non avendone bisogno, mi sono piegato e sceso nelle acque per riceverlo, quanto esso è prezioso! Ancor più per voi che ne necessitate per essere assimilati a Me.

Il Signore Dio vi timbra con il fuoco della sua santità; su di voi pone il sigillo della sua appartenenza, e vi fa dono dei suoi regali: della sua santità, della fortezza, della regalità, di Sé, della sua Persona. Attraverso il Battesimo voi ricevete la forza. Egli vi fa combattenti per essere fedeli alle sue promesse. E se prima, come anticipa e testimonia il Battista, c'era un Battesimo di conversione, di penitenza, mediante le lacrime del vostro pentimento, per la purificazione, era per poter poi accedere così al Battesimo nello Spirito.

Voi oggi lo ricevete, anticipandolo da bambini, nello stato di purezza, nell'innocenza, per far sì che questi doni vi siano già di corazza, di arma per proteggere, per combattere contro il male, per essere soldati che si pongono a difesa della fedeltà a Dio, alle sue Leggi, al suo Insegnamento, per non decadere.

Il Battesimo è frutto dello squarcio del mio Cuore, trapassato dalla lancia: ne è uscita l'acqua e il sangue, segno della sofferenza della mia persona e del sacrificio, del martirio d'amore sulla Croce. Ora voi siete chiamati nell'unione alla mia croce, a vivere il vostro battesimo nella vostra vita, mediante le lacrime della purificazione della vostra sofferenza, che elevano dal peccato, e dal sacrificio amoroso dell'offerta di voi stessi a Dio, per far sì che il Battesimo sia così rigenerante, sia portato a compimento, a perfezione, e sia attuato. Il Padre, così come sul Cristo, dirà in voi: "Questo è il mio diletto, in lui ho posto la mia compiacenza (*)".

(*) Mt 1,11

 


11 gennaio 2009
"Questi scritti sono preziosi"

"Mia piccola Maria, questi scritti sono preziosi, sono mie parole, contengono l'essenza del mio pensiero. Può entrare a volte qualcosa di tuo o qualche imperfezione nello scritto, ma è mio. Certi concetti pure profondi, ma spiegati in tanta semplicità, non possono essere nella tua conoscenza, e sono una ricchezza che va donata al popolo.

Oggi celebrate il mio Battesimo, che vi è dato, così come ti veniva già rivelato durante la Santa Messa, dalle acque create da Dio, dalla materia naturale che Egli offre. Ad esse si uniscono le acque delle lacrime della purificazione, della sofferenza umana, per farsi un tutt'uno, un'unica acqua, le quali vengono traversate da Gesù Cristo. La sua persona le benedice e le irrora del Sacrificio del suo Sangue, che si fanno così acque redentive, acque di salvezza. Acque e sangue si fondono e su esse si posa la Colomba dello Spirito Santo, che le santifica, irrorandole del suo Spirito, del suo Amore. Così il battesimo vi viene dato dall'Acqua, dal Sangue e dallo Spirito della Santissima Trinità (*).

A voi è richiesta la fedeltà a questo sacramento, tramite l'obbedienza ai Santi Comandamenti e all'insegnamento del Signore, secondo la missione che vi è stata data di adempiere. Il Battesimo è la scala, la via, il sentiero che vi aiuta a percorrere in un cammino di conversione e di distacco dal peccato: la salita al raggiungimento dell'amore di Dio nei cieli.
Il tuo battesimo viene vissuto nella fedeltà a questa mia fusione, a questa sponsalità che porta con se anche il frutto di questi scritti, che sono rivelazione e ricchezze di sapienza al popolo perché diano adesione, fedeltà e profondità di vita al proprio battesimo. Ti benedico".

(*) 1Gv 5, 8

 


12 gennaio 2009
"Oggi nel Vangelo inizio la mia predicazione"

"Mia piccola Maria, sollevati e deponi a Me tutte le tue preoccupazioni. Io ci penso. Questi scritti faranno più bene di quanto tu non creda, figlia mia. A te solo il compito di ascoltare e scrivere e darlo ai sacerdoti perché ne siano arricchiti tanti cuori.

Per D… ti dico: questo ragazzo mi è molto caro. É rimasto in uno spirito di fanciullo, ma non sa però quale strada, quale sia la via da percorrere nella sua vita. Gli dico: "stacchi con il passato", con il retaggio degli antichi legami, e viva il presente in una preghiera sincera e fervorosa, ed il Signore darà luce per far comprendere quale sia la vocazione, la strada che dovrà vivere, quale sia la sua santa volontà.

Oggi nel Vangelo inizio la mia predicazione, inizio a camminare per le strade d'Israele e grido: "Convertitevi e credete al Vangelo, il Regno di Dio è vicino!" (*), è la Luce che inizia a diffondersi da questa terra per irradiarsi in tutto il mondo, mediante poi la mia Chiesa. É per questo che chiamo già i miei apostoli, e li chiamo nella semplicità, nella povertà, perché si capisca che questo insegnamento potrà essere compreso e amato solo nella povertà e nella semplicità. Difficilmente i potenti, i ricchi, potranno capire, nella sua pienezza, il messaggio.

Chiamo quindi alla conversione, in un cammino continuo di purificazione. L'uomo è chiamato, da essere naturale a divenire divino, e questo processo può attuarsi nell'incontro con Dio, nell'unione della propria vita con il Signore. E poiché Dio è Santo, Lo si può incontrare e fondersi in Lui, solo se si è nella purezza, nella Grazia. C'è bisogno di una trasformazione, di distacco dal marciume del peccato e dalle sue scorie, per riacquistare un'anima pura, trasparente, così come il Padre ve l'ha creata, redenta dal Sangue di Cristo, e santificata dalla presenza dello Spirito Santo. Ti benedico".

(*) Mc 1,14

 


13 gennaio 2009
"L'Incarnazione deve avvenire in ogni uomo e nella Chiesa,
per la sua santificazione"

"L'Incarnazione di Dio è già avvenuta nel pensiero di Dio Padre quando, nella creazione, ha infuso il suo Spirito nell'uomo, che prende carne e vita, e nella materia creata, che inizia a palpitare dell'Alito del suo Spirito.

L'Incarnazione continua nell'incontro dell'Unità di Dio, l'Unità intera della Santissima Trinità, che si fonde insieme nel Cuore di Maria, nel suo Grembo. Vi sono presenti il Padre, che offre lo stesso Corpo Immacolato da Lui creato; vi è presente la Parola, che è il Figlio, che prende Carne in Maria, e si fa Uomo, e in Lui vive già l'essenza della Santissima Trinità; vi è presente lo Spirito Santo che, con il suo Amore, fonde la natura di Dio e la natura umana in una esplosione di vita, che dà alla luce una nuova creazione, che è quella divina, che prende carne, assume forma umana e nasce un Uomo- Dio.

Il Cristo prende la sua fisicità da carni che non potevano che essere immacolate, come quelle di Maria. L'Incarnazione deve avvenire in ogni uomo e nella Chiesa, per la sua santificazione, e ciò è possibile quando lo Spirito si può fondere con un cuore di Madre, e ciò può farlo solo la Madonna. A Lei il compito di rendere il cuore umano più somigliante ad immagine del suo Cuore materno e immacolato. Ti benedico".

 


14 gennaio 2009
"Ai miei tempi erano molti i malati e gli indemoniati
che mi portavano, e tutti guarivo"

"Mia piccola Maria, Io vengo a dirti che i tuoi figli non solo si salveranno, ma si avvieranno alla santità. Sono ora i figli di questi tempi oscuri, che si comportano come gli altri, ma la tua preghiera, la consacrazione che fai, le Sante Messe, la tua offerta, li salva, li benedice, li protegge. La preghiera scende su di essi e li difende, li slega dagli intrecci, dagli influssi del maligno. Quel che tu vivi ora non va perso, ma li prepara per il tempo in cui scenderà lo Spirito Santo, che verrà a liberare da ogni male tutti i figli di ogni generazione e di tutte le nazionalità.

Per gli scritti ti dico che è bene diffonderli. Le anime sono assetate di ascoltare la presenza di Dio. Il demonio non fa che oscurare e gridare al mondo: "dov'è Dio se vi lascia soli in questa terra di dolore?". Allora Io mi faccio percettivo e uso quei figli atti all'ascolto, che possono percepirmi. Mediante loro le mie parole possono giungere per arricchire altri fratelli, e far così capire, testimoniare, che Io ci sono: che sono presente nella vostra vita, e che pure voi, se vi ponete nella partecipazione di una comunione intensa con Me, nel suo dolce colloquio, tutti possono, pur se in modi diversi, percepire la mia presenza.

Ecco, ai miei tempi erano molti i malati e gli indemoniati che mi portavano, e tutti guarivo. Ma tanti, tanti ne venivano! Oggi, figlia mia, sono milioni e milioni di più, soprattutto sono malati nello spirito, le cui anime periscono nella morte, anime avviluppate, avvolte dai tentacoli del demonio, che le tiene prigioniere. Io ci sono, sono nella Chiesa, nella Santa Messa, nei tabernacoli, nell'Eucaristia, nelle persone che mi amano. M cosa non fa l'iniquo per fermare il cammino, il tratto di strada che conduce a Me, alla mia salvezza! Per questo uso i miei piccoli cuori, che sono i miei trasmettitori, i trampolini, tracce che conducono a Me, che riportino alla mia salute. Questi scritti non servono solo per percepirmi, ma per la profondità del cammino nello Spirito; sono per la santità. Ti benedico".

 


15 gennaio 2009
"Io vengo a liberare, a guarire, a sanare"

"Mia piccola Maria, Io vengo a liberare, a guarire, a sanare come tu chiedi. Ma c'è però sempre bisogno della mia accoglienza nell'uomo, che desideri, invochi, chieda, voglia ricevere Dio nella sua vita. Se c'è questo consenso Io vengo a sanare, a liberare, a guarire da quella malattia, che invade lo spirito, e che è il male per eccellenza, e cioè il peccato. Esso è simile a un tarlo, che piano piano corrode il legno, pare non far danno, ma poi finisce per far decadere tutta l'impalcatura. É simile ad una cellula, che si ammala, impazzisce, ma non dà segni: è silenziosa sino a quando non invade, con le sue metastasi, tutto il fisico, distruggendolo. Tutti i mali dell'uomo: le malattie fisiche, mentali, le sofferenze, hanno origine, sono conseguenze del peccato, e Io sono il Medico e la medicina.

Ho compiuto però, nella liberazione, un miracolo più grande, portentoso, che è quello di trasformare la sofferenza, che è conseguenza e retaggio del male, in un mezzo di purificazione, di redenzione e salvezza per la propria liberazione e per quella del male altrui. Vi fate così anche voi medici e medicina per sanare.

Perché entra il peccato? É la persona che sceglie, nella sua volontà, e sceglie se stesso, il suo io, il soddisfacimento dei suoi desideri, e mammona. Il demonio paga subito, dà, ma in moneta spicciola, che dura poco. Mentre Iddio vi paga in assegno datato a lungo termine, ma è patrimonio, ma è ricchezza che vi dona un'eredità di felicità, quella vera ed eterna. Per comprendere ciò, per averne la sapienza, c'è bisogno di luce, e il demonio soffia le sue tenebre malefiche per ricoprire di oscurità il mondo. Allora Io chiamo voi, anime spirituali, ad unirvi a Me, ad unire al mio Soffio divino i vostri aliti. Perché al Soffio dello Spirito Santo sia ridata luce, e sia giorno. E gli uomini vedano e non tornino a peccare più. Ti benedico".

 


16 gennaio 2009
"E perché dico: ti sono rimessi i tuoi peccati?"

"Mia piccola Maria, quanto vorrei che coloro che sono qui presenti alla Santa Messa mi amassero. Molti vengono anche per devozione, ma sono così pochi quelli che vengono con il cuore, che realmente mi amano.

Cosa dice stasera il mio Vangelo? Guarisco il paralitico. Io stesso rimango meravigliato dinanzi all'atto i carità, alla compassione che i fratelli compiono per lui. Quest'atto di amore, unito alla fede, ha scaturito il miracolo. Dinanzi alla carità, dinanzi agli atti di amore, che si uniscono alla fede, Dio interviene sempre per sanare, per liberare. E perché dico: "ti sono rimessi i tuoi peccati?" (*). Perché spesso la malattia è retaggio del proprio peccato e diviene essa stessa purificazione. Il peccato penetra e può immobilizzare le membra, paralizza l'anima sino a corrompere la mente e farla impazzire. Con il peccato vi è penetrato il diavolo che viene a distruggere. E chi può, particolarmente in certi casi, sanare se non Dio stesso? L'amore, unito alla fede, guarisce, libera.

Continuo ancora chiedendo: " Perché pensate che Io non posa rimettere i peccati?". Ma l'opera stessa del prodigio manifesta e conferma la mia essenza e il mio potere: che Dio è in mezzo a voi. Unitevi all'amore, alla fede! Vivete di essi, e pure voi vi farete liberatori di tanti paralitici nello spirito che riempiono il mondo. Tu benedico".

(*) Mc 2, 1-12

 


17 gennaio 2009
"Chiamo i miei apostoli, e li guardo intensamente"

"Oggi, nella mia Parola, Io chiamo a compiere la vostra missione, chiamo all'ascolto della mia Santa Volontà in voi. L'intera Parola è un richiamo ad essa. Ma ci sono alcuni punti che la mettono in evidenza. Chiamo Samuele, e Samuele risponde pronto, dato che è nell'ascolto di Dio, perché è obbediente. Ed è obbediente perché è umile. Ed è perciò che è atto alla missione del suo servizio sacro al Signore.

Chiamo i miei apostoli, e li guardo intensamente, e loro sono nell'ascolto, e mi seguono, e saranno così atti ad essere i miei sacerdoti: coloro che formeranno la mia Chiesa. E, seppur ancora avranno bisogno di un tempo d'insegnamento e formazione, essi si fanno, nella risposta, pronti al mio servizio sacro. Chiamo Simone, lo chiamo Pietro, dato che sarà su questa Pietra sulla quale si poggerà, si fonderà la Chiesa. Ma, come dice bene il sacerdote, è anche pietra, pietra grezza, ancor dura, informe, ed è solo, lasciandosi plasmare, smussando gli angoli, che prenderà la forma del capolavoro di santità, sul quale essere: pietra, masso, trave su cui poggia la Santa Chiesa.

Chiamo anche voi, figli miei, a compiere la vostra missione, piccola o grande che sia, a porvi in ascolto, ad essere obbedienti alla mia Parola. In essa voi la compite, in essa la portate a termine. Sia un campo vasto o un minuto orto, purché il lavoro sia ben compiuto, l'opera abbia il suo esito, lasciando che la pioggia la irrori, che il sole la riscaldi. E tutto ciò vi viene da Dio. Ma pure voi dovete essere lavoratori solerti, che lavoriate la terra per far sì che diventi un giardino nel quale il Signore si delizi di passeggiare, e si compiaccia del suo frutto. Ti benedico".

 


18 gennaio 2009
"Chiamo voi, figli miei, in questo mondo che non ascolta più"

"Mia piccola Maria, tu puoi solo pregare, farti presente nella carità, e dire parole di pace nella situazione di… É un tempo cui segue un altro tempo, ma la tua preghiera non va perduta. É uno scrollone, una prova per scuotere dalla loro apatia, perché tramite essa, tornino a chiedere l'aiuto, il mio a aiuto, e tornare a Me. Continuamente Io chiamo gli uomini perché mi ascoltino e vengano a Me, dato che solo in Dio c'è salvezza. Desidererei che ascoltassero solo l'invito d'amore, ma non sempre è così. E durante l'intera vita, cercherò in ogni modo, e anche per mezzo delle sofferenze, nelle prove, tutto ciò che si fa ascolto alla mia chiamata, e che mi riconduce la creatura.

Vedi: chiamo Samuele (*), ed egli è pronto all'ascolto. È obbediente perché è un'anima benedetta; si fa atta alla Volontà di Dio, e Dio può compiere in lui il suo disegno. Chiamo gli apostoli, ed essi mi seguono, ascoltano la mia Voce poiché già preparati alla Parola di Dio e dal sacrificio di Giovanni. Non tutto comprendono, ma si fanno duttili, morbidi al mio insegnamento, al mio Volere che li prepara alla grande Opera su di loro.

Chiamo voi, figli miei, in questo mondo che non ascolta più. Si è fatto sordo e ricolmo di rumori, di frastuoni, e non più capace di silenzio, non più atto all'ascolto. E allora vengo in te, in altri miei figli, che si pongono all'orecchio della mia voce, perché si faccia eco. Le mie parole, per mezzo di voi, siano la chiave che apre le porte di molti cuori. Tornino così a conoscere chi è Dio, cosa vuole da loro. Solo conoscendolo, possono comprendere e accogliere la sua Volontà su di essi, che è il meglio, l'eccellenza del compimento della loro vita, che il Signore ha preparato.

Con queste mie parole in te, richiamo all'intimità, alla fiducia, alla confidenza, in una comunione che si fonde con l'anima che si pone in ascolto, e si fa arrendevole, morbida al Volere di Dio. Iddio non è distante o estraneo alla vostra esistenza, ma ne partecipa e vi ama: vuole condividere, ma lo può solo se aprite il cuore, allora l'opera si può compiere. Ti benedico".
 
(*) Sam 3,3-10-19

 


19 gennaio 2009
"Oggi la Parola parla del sacerdozio"

"Mia piccola Maria, Io non solo ti voglio bene, ma ti amo molto. Vengo a te e mi faccio voce perché tu mi trasmetta e mi faccia conoscere a tanti che vogliono ascoltare le mie parole, il mio pensiero. Sei la mia portavoce.

Oggi la Parola parla del sacerdozio. La chiamata al sacerdozio è particolarissima. Essa sussiste in ognuno già nel pensiero del Padre: in esso vi era già presente ogni sacerdote. La cui chiamata non è quindi casuale. Il sacerdote è formato, e reso atto a compiere il suo ministero, già dal grembo materno. E ci sono, nel corso delle generazioni e dei secoli, madri nello spirito, che si offrono e consacrano la loro vita a Dio perché vengano alla luce vocazioni al sacerdozio, per dare fortezza alla risposta del loro consenso, e santità nell'opera che compiono, e perché nascano consacrati alla vita nello Spirito.

Il Signore chiama, ma lascia liberi. E molti che sono chiamati, non accetteranno. Altri, pur se consacrati al sacerdozio, lasceranno. Ma Io ti dico che chi ha accolto, è sacerdote per sempre dinanzi a Dio. Se il sacramento del matrimonio con la fine della vita cessa, il sacerdozio è perenne, per l'eternità; e se ne mantiene la dignità in Cielo.

Il sacerdote è colui che si fa tramite dei divini Misteri, tra Dio e il popolo. Egli aiuta a far vivere Dio per condurre alla santità. Egli è chiamato a raffigurarsi in Aronne, che ha difeso la Parola, i Comandi del Signore nel popolo, e a difendere i profeti, che l'annunciano, così come Aronne ha fatto con Mosè. Il sacerdote deve raffigurarsi con Melchisedech, sacerdote per sempre, in colui che offre, pur nel semplice e umile pane e vino, ma che, offerto al Padre, si fa offerta santa, ed è un segno che già annuncia l'Eucaristia.

Il sacerdote si deve raffigurare in Gesù Cristo, il Sommo sacerdote, Colui che offre Se stesso per la santità degli uomini, che con le braccia aperte, è croce di salvezza. Il sacerdoti debbono essere altri Cristi che offrono e celebrano l'Eucaristia, ma debbono essi stessi farsi Pane santo che sfama il popolo. Così diventano 'l'uomo mangiato per sfamare alla santità'. Ti benedico".

 


20 gennaio 2009
"La santa Messa ci sarà sempre"

"Mia piccola Maria, sulle creature che mi raccomandi mi protendo. Sono già presso di loro: li accarezzo, li benedico, do loro forza perché possano compiere ciò che è la Volontà di Dio nella loro vita.

Pure oggi la mia Parola vi parla del sacerdozio. Come nel Vangelo di ieri, i farisei mi mettono alla prova. Vanno cercando, in un gesto così semplice e povero come quello di sgranare dei chicchi di grano, vanno vagliando per trovare il male. Io mi pongo in difesa dei miei, della Chiesa. Il demonio non comprende pienamente, ma subodora che ci sia, in questo gesto, qualcosa di santo. Esso prefigura l'Eucaristia: sono presenti le spighe di grano, che diverranno pane; i miei apostoli, che saranno i miei sacerdoti, che consacreranno questo pane; ci sono Io, la mia Persona che santifica. Nel corso della storia e delle generazioni questo gesto si perpetua e continua: c'è il pane, i sacerdoti che consacrano, ci sono Io che santifico.

La Santa Messa ci sarà sempre. Il demonio verrà a tormentare, a vagliare, particolarmente quelli uniti intimamente all'Eucaristia. Il sacerdote è colui che deve vivere in unione e fuso all'Eucaristia più di qualsiasi creatura. L'Eucaristia e il sacerdote devono farsi un tutt'uno, non solo celebrando e consacrando l'Eucaristia, ma fondendosi nella stessa offerta. Iddio offre il suo Corpo, la sua persona, il sacerdote offre il suo essere, il suo operato per divenire, per essere parte integrante di essa, un'unica Comunione. Ciò sarà possibile nella misura con cui il sacerdote vive in unione, ama e adora, nell'Eucaristia! Egli stesso si fa pane, che arricchisce l'offerta di Gesù Cristo per sfamare il popolo. Ti benedico".

 


21 gennaio 2009
"In questo mondo ove verginità e purezza non hanno più credito"

"Oggi in Paradiso Agnese è tutta radiosa, traspare nella sua bellezza dinanzi al trono di Dio: bella nelle sue fattezze, rinomata già sulla terra, ma che ora ne è tutta irradiata dallo Spirito. Lei, così illuminata dallo Spirito, si porta dinanzi alla Maestà di Dio per offrire al Padre il martirio della sua vita, la sua verginità e la sua fedeltà. Agnese è stata coerente e fedele alla sua fede sino agli estremi del sacrificio di sé. Per esserne fortificata non ha fatto che invocare e pregare lo Spirito Santo che le desse il vigore d'essere fedele, e la divina Colomba si è posata su di lei, accompagnandola sino al suo ultimo respiro. Ancora lo Spirito Santo irrora Agnese: vive accanto e sotto le ali della divina Colomba.

In questo mondo, cosparso di oscurità, ottenebrato dal peccato della lussuria, ove verginità purezza non hanno più credito, dove il rispetto e la sacralità del corpo viene gettato alle ortiche, il peccato della carne si è fatto così malsano che è giunto sino ai limiti inconcepibili alla natura umana, che va a toccare le più tenere età. Come può l'uomo, schiavo della carne, riconoscere Dio? Iddio fermerebbe tanto male. La sua mano si scaglierebbe su questa onta di fango nella sua Giustizia, ma è per le preghiere delle Vergini Sante che, come Agnese, pregano e invocano lo Spirito Santo, che ancora fermi il cuore dell'uomo ad essere puro, che dia tempo alla sua conversione. C'è poi l'Immacolata, la Vergine Santissima, Lei, la tutta Pura che, a mani aperte, intercede e prega.

Siate puri, siate puri! Anche se vi siete macchiati di questo peccato, ma siete venuti a lavarvi nel Sangue di Cristo, vi siete riverginezzati nell'anima. Ora siate puri, mantenete la purezza nella totalità del vostro essere: puri nel pensiero, puri nello sguardo, puri nella parola, puri nel corpo, dato che solo chi è puro può riconoscere, amare e seguire Dio. Ti benedico".

 


22 gennaio 2009
"La Chiesa non h ancora sviscerato
la profondità dei doni, del potere del sacerdozio"

"Mia piccola Maria, solo quando giunge il grido di aiuto a Me allora Io accorro per sanare. Ci vuole la fede, figlia, sempre, perché Io operi. Ai miei tempi quanti malati, posseduti e schiavi del maligno, incatenati nel peccato; ed essi gridavano, mi si gettavano addosso. Credevano nel potere della mia Persona, e tutti sanavo. Pure oggi i sacerdoti, che sono altri Cristi, hanno gli stesi poteri: possono sanare, liberare, guarire i malati, i posseduti, gli schiavi del peccato. Ma lo possono nella misura in cui sono uniti a Gesù Cristo; se Lo vivono e credono, se hanno fede nella sua azione, allora compiono le opere di Gesù Cristo. La Chiesa non ha ancora sviscerato la profondità dei doni del potere del sacerdozio per diffondere questo servizio di liberazione sul popolo. Quando la Chiesa si farà umile, povera, allora potrà scandagliare i Misteri della potenzialità del sacerdozio. Solo nell'umiltà Dio fa conoscere i suoi carismi e i suoi doni. Ti benedico".

 


23 gennaio 2009
"In questo tempo il sacerdote
viene soprattutto preparato nella cultura…"

"Oggi nel Vangelo Io edifico la mia Chiesa: chiamo i miei Apostoli, che erano già disposti, uno ad uno, e presenti nel pensiero del Padre, nati e formati per essere tali e vivere questa missione. Io li rivesto di grande dignità, e dono loro molti poteri, che si perpetueranno nei secoli, nelle varie generazioni future di sacerdoti. Tra quei poteri c'è quello di cacciare i diavolo. É compito del sacerdote porsi in combattimento contro le forze del male. Egli ha potere di scacciare, allontanare, mitigare l'azione della sua presenza.

In questo tempo il sacerdote viene soprattutto preparato nella cultura, intellettualmente, per sapere esporre bene le sue parole e la sua persona, e poco si prepara e si dà rilievo al suo compito e al potere che ha nel combattere le battaglie del nemico, che il suo ministero è un combattimento al male. Questo servizio è relegato solo a qualche figura di esorcista, e ce ne sono così pochi, mentre tutti i sacerdoti hanno il potere e il compito di combatter il male e cacciarlo, offrendo le Sante Messa, preghiere e benedizioni, poggiando le loro mani consacrate sul capo delle persone (così pochi lo fanno!) per esercitare il ministero di liberazione. Liberazione che può anche essere effettuata da lontano. Se il mio popolo è così posseduto, oscurato, malato di mille mali spirituali, psichici, fisici… perché pure poco è praticato il ministero di liberazione.
Oggi celebrate la figura di P. Pio, grande Padre, gigante nel suo ministero sacerdotale. É vissuto nella profondità della santità. E cosa ha fatto P. Pio se non porsi in combattimento con il diavolo, per allontanarlo dalle anime, e per toglierle dal suo possesso?. E proprio perché riconduceva così le anime a Cristo, il maligno lo attaccava. Ma sempre ne è stato vittorioso! Lui ha vissuto da pilastro della Chiesa, l'ha sostenuta! Imitatelo, anche se non giungete alla sua santità, tutti i sacerdoti possono e devono vivere questa battaglia per la salvezza delle anime.

Ricordate oggi anche le nozze di Maria e Giuseppe. La Chiesa quasi non le ricorda, pochi conoscono questa data. Viene considerato quasi un matrimonio fittizio, di parvenza, mentre sono nozze reali, autentiche: un matrimonio celebrato e benedetto, consacrato alla presenza del Padre. Sono vere nozze che hanno vissuto l'eccellenza di un amore che si eleva a Dio, una fusione di cuore che s'innalza e vive di puro spirito, privo di ogni carnalità e istinto, rivestito di purezza celestiale, dato che dovevano vivere di una specialissima missione, di un amore che dà vita a Dio sulla terra. Il loro matrimonio supera i limiti umani, ma è la primizia che dà compiacenza al Padre e si fa esempio e protezione di tutti i matrimoni che saranno. Invocate e pregate queste nozze sante, esse alimenteranno e nutriranno il vostro amore sponsale. Ti benedico".

 


24 gennaio 2009
"Io sono la Misericordia, ma anche la Giustizia"

"Mia piccola Maria, lo so che mi vuoi bene, lo so che il tuo amore per Me crescerà. Oggi vengono promulgate queste leggi contro la vita, ed Io dico che esse sono fomentate da satana, che è omicida da sempre. Egli attacca la vita per attaccare Dio, che ne è l'Autore, che crea continuamente la vita, dai suoi albori sino al suo tramonto. Coloro che screditano, diffondono, appoggiano, promulgano, sia politici, sia semplici persone, o i cosiddetti potenti della terra, sono coloro che assistono l'iniquo, sono i suoi collaboratori. Non guardate all'apparenza, non dite di un personaggio, di un politico: "Com'è buono, com'è simpatico!", non incantatevi alla forma: il loro cuore oscuro si rivela dalle leggi che dichiarano e promulgano, che vanno ad attaccare la stessa vita.

Io sono la Misericordia, ma anche la Giustizia. Chiederò conto ai politici, ai potenti, e a chi avrà sostenuto queste leggi, e…dinanzi al mio Giudizio ove andranno a nascondersi? Chi li difenderà? Non basterà l'eternità per soffrire. Giungono a Me le grida di dolore degli innocenti, che vengono uccisi; vedo il pianto di coloro che dovevano venire a nascere, e non potranno versare le loro lacrime, né i loro vagiti; vedo la crescita di vite che non ci saranno, il bene e la santità che poteva venire e non può più così esser attuata. Chiederò conto a questa generazione! Saranno proprio queste leggi che porteranno a far decadere nel precipizio questa umanità. Per lavarsi da tanto peccato c'è bisogno di conversione. Solo nella conversione c'è il pentimento e il perdono, e solo in Gesù Cristo voi trovate la via della conversione e del riscatto dal vostro male. Se a Ninive hanno accolto il richiamo di Dio, e si sono rivestiti di sacco e digiuni, quanto più sarà richiesto a questa generazione così colpevole! Stasera Io piango, ma voglio ancora sperare, ancora credere nella bontà dell'uomo, riposandomi nel cuore dei miei diletti. Ti benedico".

 


25 gennaio 2009
"É in purgatorio, ed è nella sofferenza"

"Mia piccola Maria, A… è in purgatorio ed è nella sofferenza. É stata una brava donna e veniva in chiesa, s'accostava ai sacramenti, ma poco fervorosa. Con il suo fervore poteva accrescere la fede nella famiglia e in altri, ma non lo ha fatto, e la morte giunge improvvisa e trova impreparati. Ma per le buone opere e per le preghiere che riceve, và in Paradiso… Ti benedico".

 


26 gennaio 2009
"Il maligno è riuscito a iniettare il suo veleno nella mente degli uomini"

"Cosa dice stasera la mia Parola? Io sono Colui che viene a portare la salvezza, a liberare il popolo dalla schiavitù di satana, che li odia e li vuole distruggere. Io chiamo il mio popolo e lo amo ma, per paradosso, la maggior parte dell'umanità corre dietro alla sua voce, a chi è il padre della menzogna, l'omicida sin dal principio, colui che li vuole annientare e condurre nell'impero del suo male e del suo terrore. Per pochi piaceri, di pochi anni, il demonio paga, piaceri che finiscono per dare poi angoscia e morte, l'uomo baratta il mio amore. Nella sua perversione il maligno è riuscito a iniettare il suo veleno nella mente degli uomini, a far credere e travisare la mia Essenza, che è l'Amore. Fa credere che sono il nemico, che Io, che sono l'Autore di ogni bene, di ogni bene che nasce, sono il male per loro, l'autore e causa della loro infelicità, un Dio da rifiutare, da aborrire.

Non credere all'Amore di Dio e ritenere che Egli sia il male è la bestemmia allo Spirito Santo. Perseverare nel peccato, ostinarsi sino alla fine dei propri giorni e rifiutare il Signore, rifiutare il suo Amore, il suo perdono, è ancora la bestemmia allo Spirito Santo. Ma ancor di più quanti arrivano palesemente ad osannare satana, a inneggiare il suo male come fosse il bene supremo, e viverlo apertamente, ciò è bestemmia allo Spirito Santo. E satana è riuscito a fare di più: far dimenticare, accantonare, a banalizzare Dio, a renderLo indifferente e inutile per l'esistenza umana. Rendere inutile l'Amore di Dio, svalorizzarlo… questo è il peccato contro lo Spirito santo. Io però alimento le fiammelle dei piccoli cuori che sono rimasti amanti, il cui battito ancora batte per Me, per far sì che, da queste fiammelle, rinasca, nei nuovi tempi, la fiamma dell'Amore di Dio nell'umanità. Ti benedico".

 


27 gennaio 2009
"Chiamo i miei sacerdoti a celebrare ogni giorno"

"Oggi la mia Parola vi annuncia: sono venuto nel mondo per far la volontà del Padre mio, che mi ha dato un corpo perché Io lo immolassi per la vostra salvezza, il mio Sangue perché fosse Riscatto, l'unico vero Sangue che paga per ogni peccato. Tutt'ora questo mio Corpo e Sangue vengono immolati ogni giorno, su tutti gli altari del mondo. É il Sangue che sostiene, che mantiene e dà vita al mondo. Chiamo i miei sacerdoti a celebrare ogni giorno, perché ne facciano offerta per la salvezza dell'umanità. Voglio però che essi si uniscano all'offerta, siano parte integrante, formino unità con l'Eucaristia, con l'Immolazione di sé, del loro corpo, delle loro opere, delle loro menti, dei sentimenti, del loro cuore, che è passione nell'amore vissuto, che è sangue nello spirito che si offre, e a volte sangue delle proprio vene, nelle malattie, sangue della propria donazione. Solo quando ci sarà questa adesione all'offerta con Cristo essi vivranno un sacerdozio santo.

Ma anche voi, figli miei, anime care, dovete offrire il vostro corpo che vi è stato dato in dono, donandolo in immolazione, con l'offerta di una vita santa. Solo quando si fa offerta si compie la volontà di Dio in voi: voi aderite al suo progetto, all'opera che dovete compiere, e nella sua volontà vi fate congiunti, e fratelli di Gesù Cristo. Ti benedico".

 


29 gennaio 2009
"La vostra vita deve essere luce che illumina tutto il vostro essere e tutt'intorno a voi"

"Mia piccola Maria, non disperare. Quando l'oscurità par ricoprire la tua vita e ogni aspetto che la circonda, pensa a Me, poni la lucerna della tua fede nella tua mente e nel tuo cuore, ed essa illuminerà ogni sua circostanza, tutt'intorno a te. Il demonio cerca di attaccarti, ti mette paura, ti vuol portare alla disperazione, è molto arrabbiato per questi scritti, e tu sei così fragile, così timorosa, eppur credi in Me, e… torna ad illuminarsi la tua lucerna.

Cosa dice questa sera la Parola? "La lucerna va posta in alto perché faccia luce a tutta la casa" (*) e così la vostra fede. La vostra vita deve essere luce che illumina tutto il vostro essere e tutt'intorno a voi. Ecco, pur nelle tue fragilità e paure, Io vengo a farti luce, vengo a far luce non solo in te, ma che tu sia lucerna che porta la mia luce e illumini molti altri figli, figli più forti, più capaci di te, perché Io possa dire: "Vedete, ho fatto luce con una così povera creatura. Cosa non avrei potuto con voi? Bastava la buona disposizione, il consenso,l'apertura del cuore".

Figlia, guarda tutto con grande misericordia, dato che nella misura in cui misurate sarete misurati. Solo Dio può scandagliare con la sua luce le profondità delle viscere umane e sapere quanto l'agire dell'uomo viene per responsabilità della coscienza, o sono conseguenze della vita, o causa di debolezze e malattia. Voi siate misericordiosi, poiché se siete vissuti nella misericordia, dalla misericordia sarete accolti, e se avete vissuto, spargendo luce, siete stati lucerne della mia luce. Dalla luce del Sole di Dio sarete riassorbiti. Ti benedico".

(*) Mc 4, 21-25

 


30 gennaio 2009
"Il demonio sembra allontanarsi, ma si occulta, si nasconde…"

"Mia piccola Maria, mia piccola Maria, dì a don… che può pubblicare l'articolo. Già ho dato il consenso, la mia benedizione, nel rendere pubblici questi miei scritti. Si attenda però qualche dimostrazione, qualche critica. É un mistero di verità, che quando viene annunciato, viene rivelato, ha bisogno di tempo per essere accolto ed incarnarsi nel cuore dell'uomo. É una porta che si apre e lascia che la luce entri. Questi scritti sono miei, è il mio pensiero che vi parla, si manifesta.

Per… digli di continuare a venire per qualche altro mese a… e a continuare ancora per qualche anno, dall'altro esorcista. Non bisogna abbassare la guardia, ma rimanere vigili. Il demonio sembra allontanarsi, ma si occulta, si nasconde per far credere che non ci sia più, e così si smetta di fare preghiere e benedizioni. Queste anime, prese di mira dal maligno, che sono state toccate e occupate da lui, per tutta la vita dovranno difendersi con una intensa preghiera e vita sacramentale, e ricevere, seppur dilazionate nel tempo, continuamente benedizioni.

Ecco, Io cresco la tua anima: è come un seme, e senza che tu te ne avvedi, la faccio crescere ogni giorno di più. É simile alla parabola di questa sera: il seme nella terra, pur piccolo, nascosto, cresce, notte e giorno, senza che nessuno se ne prende cura, germoglia, e se ne fa piantina. Ciò è possibile perché il seme si abbandona all'opera creatrice di Dio, lascia che sia abbeverato delle acque delle sue piogge, che si nutra alla luce del suo sole; così è in voi. Le vostre anime sono semi piccoli, nascosti nelle profondità di voi stessi. Dio se ne cura. Ma può farli crescere se siete abbandonati a Lui, fiduciosi della sua Opera, se vi lasciate irrorare dalle acque dei suoi Sacramenti, irradiare dalla luce del Sole della sua Eucaristia, nutrire il terreno che viene alimentato, concimato nella preghiera e dalle opere buone, e così cresce, si fa pianta forte, rigogliosa, sana, dato che la linfa di Dio vi scorre: la sua fioritura sarà ricca, avrà i colori della sua bellezza; i suoi frutti saranno copiosi, buoni, saporosi, e tutti quelli che vi accorreranno affamati potranno saziarvisi. Così per te, piccolo seme, così piccolo e nascosto alla terra. Io ti cresco e ti faccio pianta grande, forte, rigogliosa, alla quale molti verranno per trovare riposo e nutrimento. Ti benedico".

 


31 gennaio 2009
"Ma Io non permetto che il diavolo parli: "Taci!"

"Figlia cara al mio Cuore, mia piccola Maria, questi scritti sono così preziosi, e porteranno molto bene. Tu così evangelizzi, dato che ne sei il mezzo, che può farlo, proprio perché hai sofferto tanto. É perché ami così che ti ha resa atta all'ascolto, a percepire la mia Voce, anche se la parola è mia. Io vi parlo e la mia Parola è verace, penetra, porta sempre frutto. Essa rimarrà e si prolungherà al tuo tempo, continuerà ad essere dopo la tua vita.

Questa sera il Vangelo parla del mio insegnamento: Io entro nella sinagoga di Cafarnao e insegno come uno che ha autorità, poiché in Me vive la stessa Parola che professo: sono la Parola e la testimonio. La sua essenza è presente in Me, è vivente il suo potere, ed è ad essa, alla sua santità, che il demonio si rivela tramite il possesso di uno degli ascoltatori. Ma Io non permetto che il diavolo parli: "Taci!". Lo scaccio per farlo tacere, dato che la sua parola è menzognera, che la stessa voce che emette è veleno che schizza, e si sparge.

Ai miei sacerdoti dico: se vivete la mia Parola, la vita di Gesù Cristo è presente con la sua autorità e con lo stesso potere e, solo al passaggio della santità che portate in voi, il demonio si rivela attaccando; non può star dove vive il bene, e viene allontanato. Esso va solo cacciato, non gli deve essere permesso di proferire parole: non colloquiare con lui, dato che egli piega l'uomo ai suoi desideri, ai suoi compromessi. Fanno male quegli esorcisti che interloquiscono, che fanno domande, che cercano di sapere: egli mente, e lo stesso suono che emette è odio e malvagità che si diffonde. Oggi il mondo corre dietro alle sue parole: ha riempito la terra del suo frastuono, del rumore, con il suo pensiero che è parola di perversione, oscura le menti umane.

Venite a Me: Dio parla nel silenzio, si fa ascoltare nel silenzio sacro della chiesa, nella melodia, nei suoni armoniosi della natura, nella preghiera orante del cuore. Ti benedico".