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Ave Maria!
1 aprile 2016
"Abbiate fede in Me, credete nella mia Persona, pur se non
vedete le mie sembianze,
credete in ciò che ho detto, che ho fatto, in ciò che Io
sono"
"Mia piccola Maria, è il tempo della
Risurrezione, ma in ogni Santa Messa sempre si tornano a
vivere le tappe della mia Santissima Passione che vi porta
ad offrirmi, a farmi dono a voi nell'Eucaristia; e per
questa donazione Io torno a risorgere. Il demonio fa di
tutto per dare distrazione, ilarità, pensieri futili, perché
non ci sia concentrazione, meditazione e adorazione verso il
Santissimo Sacramento.
Ecco, Io riappaio Risorto dinanzi ai miei Apostoli: li
attendo sulle rive del lago, ed essi tornano da una notte di
fatica senza aver pescato nulla, sconsolati e afflitti; ed
Io intimo loro di prendere di nuovo il largo. San Pietro mi
dice: "Sulla tua Parola, Signore, getteremo le reti!". E
sulla mia Parola il pescato sarà abbondante.
Abbiate fede in Me, credete nella mia Persona, pur se non
vedete le mie sembianze, credete in ciò che ho detto, che ho
fatto, in ciò che Io sono. Siate fiduciosi, abbandonati,
confidenti! Nella misura della vostra fede voi
compartecipate di Me, ed Io mi trasfondo in voi e compio.
Guardate ai Santi: erano creature, ma hanno compiuto cose
grandi per la loro fede e la fiducia in Me. Invano faticano
gli operai, dice il salmo, se non viene data l'opera al
Costruttore, dato che Egli è Colui che offre il progetto, le
potenzialità, i mezzi, che offre le fondamenta e la finalità
dell'edificazione; e se voi restate fissi a Me: occhi negli
occhi, mani nelle mani, il vostro capo sul mio Cuore, la
vostra persona a Me data, Io vengo a vivervi, e con Me
compite le medesime opere; e non solo costruite l'edificio a
santità della vostra anima, ma vi rendo capaci di costruire
l' edificazione della santità altri.
Vi farò pescatori di uomini, dico agli Apostoli, ma l'invito
è per tutti voi, per tutti i battezzati che, in virtù del
Battesimo, siete parte di Me; e se farete vivere la fede in
esso, se anche sulla terra non ne vedrete il raccolto, in
Cielo si aprirà la cesta dell'anima vostra che sarà colma di
anime pescate alla salvezza, per amor vostro: esse
zampilleranno felici e si getteranno per nuotare
nell'infinito del mare di Dio. Abbiate fede, figli!
Chiedetemi la fede, e sulla mia Parola voi opererete. Ti
benedico".
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3 aprile 2016
"L'unità di questa fusione: l'amore al mio Corpo Santissimo
e al corpo del vostro prossimo v'accrescerà lo spirito"
"Mia piccola Maria, non temere le parole
del sacerdote su di te: la tua morte non sarà così dolorosa:
pochi istanti e ti ritroverai presso di Me e dirai:
"Signore, è già accaduto?". E G. rinascerà! Stasera nel
Vangelo Tommaso è incredulo alla mia Risurrezione e solo
dinanzi alla mia Persona Risorta Io gli dico: "Metti le tue
dita nelle mie piaghe e nel mio costato, e non essere più
incredulo ma credente!". Voi che giudicate e condannate
spesso Tommaso, che ha dato poi la vita per Me, siete forse
diversi? Se credeste alla mia Risurrezione e alla vita
eterna, compireste opere di vita eterna. Come mai nella
Chiesa di oggi non ci sono più i miracoli, i prodigi dei
primi tempi quando la sola ombra di San Pietro sanava?
Quando tutti, e ripeto tutti: malati, posseduti e ogni altro
genere di male veniva sanato? Perché c'era la fede: si
credeva in Me, al mio Potere, alla mia Risurrezione.
Come potete voi quindi tornare a credermi? Dico anche a voi,
come a Tommaso: tornate a toccare le mie piaghe nelle mie
membra risorte che oggi sono nell'Eucaristia, adorandola e
ricevendola. Tanto più ad Essa vi unirete e vi assimilerete,
maggiormente crescerà la vostra fede sì da dire come
Tommaso: "Mio Dio e mio Signore!". Toccate poi le Piaghe
nelle membra dei vostri fratelli sofferenti, piagati da
malattie, dolori, miserie di ogni genere, per portare
conforto, sollievo, aiuto, sostegno, ecc… L'unità di questa
fusione: l'amore al mio Corpo Santissimo e al corpo del
vostro prossimo v'accrescerà lo spirito. Vi farà salire in
alto: incontrerete e vi assimilerete allo Spirito Santo che
vi darà luce e vi conformerà alla Sapienza e all'adorazione
del vostro Dio Risorto. Ti benedico".
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5 aprile 2016
"Essi condividevano i beni, le proprietà,
in modo che fosse di sostentamento per tutti, e nessuno
mancasse di sostegno"
"Mia piccola Maria, non pensarci: questo
sacerdote è preso dalla sua oscurità, ma nella prossima
confessione te ne prenderai pace. Stasera la Santa Parola vi
pone in evidenza l'unità e la compartecipazione nella carità
delle prime Comunità cristiane che non sono una favola, come
ha detto il sacerdote, che prefigura solo un'idea, quello
che dovrebbe essere la Chiesa, ma non è stato vissuto. Io ti
confermo che realmente è stato attuato, se no non sarebbe
Parola di Dio: ciò che è scritto è stato compiuto! Essi
condividevano i beni, le proprietà, in modo che fosse di
sostentamento per tutti, e nessuno mancasse di sostegno,
delle cure, della fraternità, dato che queste prime Comunità
cristiane erano vincolate fortemente alla fede della mia
Persona di cui ero incontrastato Signore e motivazione alla
loro carità.
Come mai oggi tanta infelicità, perché tanta inquietudine,
solitudine e vuoto, che si cerca di colmare poi nel peccato?
La risposta è che manca proprio questa unità d'amore, questa
partecipazione fraterna: si rimane chiusi nel proprio
egoismo e si precipita nel male. Non che Io non voglia che
si abbiano dei beni personali per la propria sussistenza, ma
chiederò conto della sordità, della cecità,
dell'insensibilità nei confronti del fratello. Vedo tanti
armadi ripieni e altrove le nudità di altri miei figli. Vedo
dispense ricolme, e quando cibo gettato, e altrove figli che
gridano la loro fame, e l'indigenza. Vedo il vuoto del
vostro frastuono e del vostro star bene tra le vostre mura,
e la dimenticanza di chi vi è accanto che soffre e geme
nella sua solitudine; quante morti vi sfiorano vicini e non
ve ne rendete nemmeno conto!
Dico; "Ne sarete responsabili!". Perché tanta durezza e
chiusura? Perché non c'è più il vincolo e l'unità con Me,
vostro Signore, che vi alimento alla carità e a farvi dono.
E come potrete riavere questa mia fede e questo mio amore?
Torno e continuerò a ripeterlo: "Amate la Madonna! Andate da
Lei che vi riforma e vi rigenererà al mio amore. Ella, Sposa
dello Spirito Santo, ve lo infonde, ve lo irradia, ve ne
alimenta per far sì che vi formi, vi ricrei alla mia Carità
e alla mia Grazia. Questa è la Rinascita di cui parlo nelle
notti in cui Nicodemo veniva a farmi visita e a chiedere: è
la Rinascita nel Grembo della Madre mia, in Maria, che vi
gestisce ricreandovi, in modo che voi possiate riaprirvi
allo Spirito, alla felicità ritrovata dell'amore di Dio, che
vi partorisce alla Carità del prossimo, Ti benedico".
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7 aprile 2016
"Spesso potete anche ascoltare catechesi dotte, molto colte,
discorsi difficili e importanti, e voi ne rimanete ammirati
e dite:
"Come parla bene, ma ho capito poco o nulla!"
"Mia piccola Maria, sono con te! Non temere
G.! Quel che viene dal Cielo parla del Cielo, ed Io parlavo
di cose altissime e sublimi nella loro semplicità, dato che
dal Cielo venivo, e la mia Parola continuava, vivendo
nell'opera fattiva e concreta del suo frutto nella Carità
data alle creature, e che ne confermava la sua veridicità.
Ma gli uomini non l'accoglievano poiché metteva in
discussione la loro vita e il loro atteggiamento, che non
voleva porsi in cambiamento al loro peccato.
Come riconoscere che la Parola sia del Cielo? Se voi sentite
parlare nelle creature soltanto di ciò che è umano, o solo
del vuoto del mondo, se non addirittura di ciò che è
triviale e delle sue bassezze, può venire da Dio?... Dice il
mio Vangelo: "Esce dalla bocca ciò che c'è nel cuore!". La
Parola deve essere umile: osservate attentamene il discorso
delle persone, come sono concentrati su se stessi! Come il
proprio io è continuamente ripetuto, quanto si è poco
inclini o incapaci di ascoltare l'altro e partecipare del
suo problema! L'attenzione è altrove e su di sé, subito si
riporta la parola alla propria persona, al proprio vissuto,
e se si è così concentrati su sé stessi, può esserci entrato
il Cielo?
Spesso potete anche ascoltare catechesi dotte, molto colte,
discorsi difficili e importanti, e voi ne rimanete ammirati
e dite: "Come parla bene, ma ho capito poco o nulla!".
Oppure il giorno dopo non è rimasto niente di quel che avete
ascoltato: non ha lasciato traccia, non ha scavato solco
all'anima vostra, e questo perché non c'era Spirito: non era
infuso dello Spirito Santo che opera. Quando riconoscere se
un sacerdote ha la Parola del Cielo? Non dalla cultura,
figli miei! Non se è dotto, ma se essa ama e prosegue nella
sua fattura concreta. che porta il suo prodotto di un
raccolto d'amore, se vive, proseguendo nella Carità dei
fratelli, e nei cuori dei figli, se partecipa e dona: se
vedete che questo sacerdote si raccoglie in preghiera, se
ama stare dei tempi in dolce colloquio con il suo Signore,
se vive di adorazione, dato che la Parola umana senza lo
Spirito è sterile e rimane ferma a sé, e và avanti solo una
povera capacità d'uomo che stenta a fiorire.
Nell'adorazione è lo Spirito che vive, e si infonde e vi
porta il Cielo: v'irradia il suo Pensiero, per cui se un
piccolo e umile Padre dice semplici cose, si diffonde ed
opera tramite gli spiriti. Lo Spirito parla ad essi, e li
nutre del suo Cielo. Ti benedico".
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9 aprile 2016
"Come mai il male rimane perpetrato e perdurano le sue
conseguenze?
Perché non c'è obbedienza, e né è vissuta la mia Parola: non
si ama!"
"Mia piccola Maria, il tuo cuore è nelle
mie mani. Puoi dire a don F. che se vuole rendere lieta e
dare onore alla Madonna, Ella gli domanda tre cose da fare:
-I°- che si faccia promotore della diffusione della sua
preghiera, il santo Rosario, particolarmente scegliendo un
giorno, possibilmente prima della Santa Messa, guidando egli
stesso il Rosario, e formare un gruppo di suoi apostoli.
-2°- Onorarla il 1° sabato del mese con un'ora di preghiera
e formazione pedagogica della conoscenza del suo Cuore in
riparazione alle offese ad Esso arrecate. Questo tempo di
orazione nella propria chiesa o in altra cappella del luogo.
-3° - Una raccolta che riunisca tutti i messaggi che di Lei
trattano, in Gocce di luce, anche quelli del passato, e che
pongono in evidenza la profondità della sua Sapienza,
l'importanza della sua missione nella scoperta della Grazia
da Iddio donatele, per il bene che ne potrà trarre il
sacerdozio e le anime.
Ecco, dinanzi a coloro che lo interpellano, Pietro dice
loro: "É bene ubbidire a Dio e non agli uomini, dato che è
nell'obbedienza al Santissimo Padre che nasce ogni raccolta
della vostra santità. Ed Io ribadisco nel vangelo dinanzi
agli Apostoli che non hanno pescato nulla: "Gettate le reti
dalla parte destra!". Ed è alla loro obbedienza,
all'accoglienza della mia Parola, che essi faranno un
abbondante pescato. Richiamo Pietro a darmi conferma del suo
amore per riparare ad un amore tradito e rinnegato; ed è al
suo sincero consenso che gli si riapre di nuovo la missione
alla guida della Chiesa. É dall'obbedienza a Dio ogni
raccolta al bene; è all'accoglienza alla mia Parola
l'abbondante pescato di anime. Éad un amore rinnovato la
riparazione al male compiuto, al tradimento a Me perpetrato
nel peccato.
Come mai non c'è questa ricchezza di frutto nella Carità?
Perché non c'è questa abbondanza di pescato di anime? Come
mai il male rimane perpetrato e perdurano le sue
conseguenze? Perché non c'è obbedienza, e né è vissuta la
mia Parola: non si ama! Figli miei, cosa può mai volere un
Padre dai propri figli se non il loro massimo bene? Se così
credeste e operaste, ci sarebbe una rigenerazione, una
rinascita nella Grazia, e una risurrezione nel creato e
nell'umanità, in un rinnovato Spirito di pace e verità
fraterna. Ti benedico".
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11 aprile 2016
"É cosa buona la Comunione che viene consentita ai
risposati?"
"Mia piccola Maria, quante volte torno a
ripeterti di non aver paura del demonio che fa fracasso e
usa tuo figlio. Guarda fisso a Me, guarda Me! Stasera nel
vangelo Io prego per l'unità: prego e intercedo presso il
Padre mio per l'unità dei miei Apostoli, dei miei cristiani,
della mia Chiesa: che siano un tutt'uno con Me e fra di
loro, in modo che sia un unico Corpo. Cosa sarà infatti il
Paradiso se non la completezza di un unico Corpo glorioso,
divino e risorto nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo
con tutti i figli che si sono salvati e ad Esso ricongiunti?
E come poter vivere questa unità lo dico nel Vangelo: "Nella
Verità! Solo nella Verità c'è unione. Si farà Unità poiché
chi è veritiero non si adegua, ma aborrisce ogni falsità,
menzogna, compromessi e peccato; chi la segue non segue il
mondo che è menzognero, ma vive per il Cielo: testimonia Dio
che è Verità. Egli riforma ad unità sé stesso con i
fratelli, nella Chiesa e con il Regno divino.
Ulteriormente si forma unità nell'Eucaristia vissuta, amata,
partecipata in autenticità e amore. Nell'unione al mio Corpo
voi vi fate parte di Me: ricreate l'Alleanza con l'umanità e
il divino, riportate unità tra la terra e il Cielo. Chi
invece dissacra il mio Corpo, lo lacera, lo disprezza, lo
divide: chi Lo riceve nel peccato questo riporta lacerazione
e divisione con sé stesso, con i fratelli, nella Chiesa e
tra l'uomo e Dio.
Tu chiedi allora: "É cosa buona la Comunione che viene
consentita ai risposati?". Io ribadisco: la Parola di Dio è
Verità ed è eterna, e non può essere contraddetta: il
Matrimonio è Sacramento indissolubile; bisogna in ogni modo,
con l'aiuto della preghiera e dei sacramenti, con il
soccorso reciproco, e con un percorso con la Chiesa, cercare
di salvarlo per mantenere l'unità. Ma quando la Chiesa, non
opponendosi alla Santa Parola, dona, nella Misericordia, di
sciogliere (con la dichiarazione di nullità n. d. r.) certi
legami, anche nei Cieli questo viene accolto. Già la Chiesa
concede di avere la separazione nei casi di grave necessità:
in situazioni di pericolo per la vita o di violenza sul
coniuge o sui minori; e quando l'unione ormai arreca molto
danno e conduce al male, ed anche in caso di abbandono, di
grave indigenza colpevole con prole da crescere, il
Matrimonio ne è dissacrato e, se la Chiesa concede la
possibilità dell'annullamento (dichiarazione di nullità n.
d. r.) e di potersi risposare in chiesa, il Sacramento torna
a vivere nel nuovo Matrimonio, e allora si può accedere ai
Sacramenti, in Grazia.
Questo processo è valido quando viene valutata in maniera
approfondita dalla Chiesa, caso per caso, l'autenticità del
problema vissuto, e delle nozze, se sono state profanate, in
modo che non ci sia un abuso. Si segua poi la coppia per
valutare, in un percorso vero, di un'autentica ricerca
cristiana, la loro accoglienza.
Se invece se ne fa uso con superficialità e inganno, per
avere comunque l'annullamento, oppure si sceglie di andare a
ricevere la Comunione senza un nuovo Matrimonio religioso
presso Dio, per poter mantenere i propri interessi e
istinti, sarà a loro grave responsabilità. Essi tornano non
a farsi del bene, ricevendomi nella Santa Comunione, ma
decretano la propria condanna, creando divisione con sé
stessi e con Dio: non avranno congiungimento con il Cielo.
Ti benedico".
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13 aprile 2016
"Se l'umanità mi ricevesse in Grazia, si preoccupasse di
cibarsi delle mie Carni,
ove più sarebbero le carestie, ove ogni fame e nudità, ove
le indigenze e le miserie?"
"Mia piccola Maria, vai dal parroco! Ti
mando Io: sono Io che ti farò parlare. Non è per te, ma è
per dare una grazia a lui, che delle volte ha delle luci, di
modo che accolga questo aiuto. Io gli tendo la mano, ma se
non vorrà accogliere, tu hai fatto il tuo compito e non
avrai bisogno di tornare. Per G. fai celebrare una novena di
Sante Messe che allenta la pressione del demonio su di lui;
sappi però che anche quando egli si scatena con il suo
frastuono e rompe i mobili e impreca, non potrà più di
tanto: Io ti recinto intorno, e non ti arrecherà altro
danno.
Dice stasera il mio Vangelo: "Lo risusciterò nell'ultimo
giorno". E come potrete risuscitare lo dice ugualmente al
suo inizio: ricevendo, mangiando le mie Carni divine, che
sfamano ogni fame e ogni sete, Carni risorte che fanno di
voi un'unica entità: assimilate in voi, vi fanno risorti.
Per riceverle e per averne il suo effetto vi è richiesta una
condizione: stare in Grazia. E come lo potete se non come vi
dico: facendo la Volontà del Padre Santissimo? Sono venuto
non per fare la mia volontà, ma la Volontà del Padre mio,
così voi, adempiendola, seguirete i divini Comandi, e
l'anima vostra, in stato di Grazia, potrà ricevermi e farvi
risorti già da questa terra, ove verrete ancora colpiti
dalle sue pene, ma ne sarete vincitori sino all'ultimo dì,
che vi conduce alla sua maturazione nella Risurrezione
eterna.
Cosa faranno invece le genti, di cosa si affannano i popoli?
Il loro affanno è solo per sfamare le proprie fami, gli
appetiti di ogni senso e di ogni corporalità. Poco o nulla
si dà pensiero del nutrimento spirituale, dato che, se
l'umanità mi ricevesse in Grazia, si preoccupasse di cibarsi
delle mie Carni, ove più sarebbero le carestie, ove ogni
privazione e nudità, ove le indigenze e le miserie? Chi
riceve Dio avrà tutto! Il Signore lo ricompenserà di ogni
bene, e lo sazierà di ogni fame; lo abbevererà di ogni sete,
lo ricolmerà di ogni abbondanza.
Dì a Padre S. che Io desidero che egli continui l'opera di
don A. qui in parrocchia: che propaghi il culto e la
devozione al Cuore Immacolato di Maria con i Cenacoli nelle
case, con la preghiera del Santo Rosario, con la
Consacrazione al suo Cuore Immacolato e con l'educazione
dell'emulazione alla vita e alle virtù della Persona della
Santissima Madre. Ne sia poi il fulcro, il punto di riunione
dei Cenacoli, presso la Cappellina della Madonna in date
fisse, con particolare riferimento al primo sabato del mese,
in sua riparazione. Secondo i suoi impegni pastorali cerchi
di esser presente con il popolo alla preghiera serale del
Rosario o all'adorazione eucaristica. Aiuti nella diffusione
di Gocce di luce. Sia egli in questa parrocchia il cuore che
palpita di Maria. Ti benedico".
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15 aprile 2016
"In ogni Eucaristia avviene il prodigio dell'Incarnazione:
in ogni Eucaristia c'è Maria presente che dà il suo
consenso,
che offre il suo Cuore e il suo Grembo per far sì che
accolga Dio"
"Mia piccola Maria, il Santo Padre è un
uomo di Dio, un uomo di carità; ma egli, nella sua
misericordia, vorrebbe portare tutti alla salvezza: una
misericordia, che giunge a coprire, a volte, e a non dare
chiarezza completa ai dettami della mia Verità, che non
possono essere contrastati. Ti ho già spiegato e
ulteriormente rivelato quale deve essere il senso autentico
della Comunione per i risposati. Ecco, Io sono il Pane
disceso dal Cielo, un Pane divino che è Dio stesso. Discendo
nello Spirito e mi unisco alle specie naturali umane per
farle divenire mie Carni. Entro nella materia per farla
divina, entro nel tempo per darvi la mia eternità e farvi
eterni: entro nella corporeità per farne Risurrezione.
In ogni Eucaristia avviene il prodigio dell'Incarnazione: in
ogni Eucaristia c'è Maria presente che dà il suo consenso,
che offre il suo Cuore e il suo Grembo per far sì che
accolga Dio. Ella è la povera natura corporale che
rappresenta l'umanità; ma Lo può accogliere, ed intercede
nella sua natura degna, per poterlo poi ricevere voi, in
modo che ne abbiano a nutrirsene le genti.
In coloro che mi ricevono in Grazia avviene la stessa
Incarnazione: Io vengo concepito come avvenne nella Madonna.
Le carni delle genti si fanno culla nel loro cuore, pronte
ad accogliermi, si fanno grembo perché Io vi abbia a
crescere. Le mie Cellule si fanno vostre cellule, le mie
proprietà si fondono alle vostre membra per farsi un
tutt'uno con le mie Carni. Io in voi, nella vostra storia di
crescita eucaristica, nutrendovi al mio Corpo e al mio
Sangue, ne siete fecondati, e mi concepite come embrione, e
poi nella crescita come feto, sino a quando giunge a
maturazione la completezza delle fattezze del divino Bambino
che è pronto a nascere nel Regno: vi fate altri Me!
E come potete raggiungere quest'intensità di fusione e
maturazione se non stando accanto a Maria, se non facendovi
Maria? Lo Spirito Santo è attratto irresistibilmente da Lei:
ove ne sente il profumo, ne vede la fisionomia, ne sente
battere il Cuore, il passo del suo cammino, le sue mani
operose di carità, ecc…; Egli viene ed effonde i suoi doni,
le ricchezze del suo Spirito, la sua Essenza che v'impregna
di Sé e vi feconda per formarvi un'entità che si fa sempre
più degna e santa per ricevermi, per vivere la mia
Incarnazione in voi, e farvi nascere.
Vengo, figli miei, e mi dono: mi faccio mangiare perché non
siate solo un istante di passaggio nella storia che si
cancella nel tempo, non un'impronta sbiadita che il vento
come sulla sabbia cancella, ma un segno tangibile che in Me
è un' entità Risorta, e quindi eterna. Ti benedico".
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17 aprile 2016
"Al richiamo della vostra orazione la Madre Santissima vi
ricondurrà amorevole
alla Verità e alla fedeltà dell'unico Maestro e Buon
Pastore"
"Mia piccola Maria, Io entro nella tua
anima, e già vedo, vedo i tuoi desideri, le grazie e le
intenzioni che vuoi chiedere. Io già conosco, già opero. Io
sono il Buon Pastore che guida le sue pecore verso le verdi
praterie del Cielo, sono Colui che ne traccia il sentiero,
che guida, che cammina dinanzi alle sue greggi; con quanta
sollecitudine le curo per far sì che non si disperdano, non
cadano nei burroni, che non precipitino nei dirupi, che il
lupo non le sbrani; e le chiamo una ad una e, fintanto
ascolteranno la mia voce, seguiranno il mio richiamo e
riconosceranno la mia Persona, esse non potranno esser tolte
dalla mia mano, dalla mia protezione e salvezza. Cerco però
anche collaboratori, aiutanti nei miei sacerdoti, che si
facciano con Me altri pastori, che si pongono a difesa sul
ciglio del percorso del mio sentiero, che con Me chiamino,
in modo che sia più forte il mio richiamo ed indichino
continuamente la via da seguire e l'immagine dell'unico vero
Pastore.
Oggi, nel giorno in cui ricordate le vocazioni sacerdotali e
religiose, quante poche sono quelle che vengono accolte
nella loro chiamata, e questo perché accade? Nelle famiglie
non c'è più il clima di fede in cui venivano fecondati un
tempo i propri figli. E poi il frastuono, il chiasso del
mondo, e i falsi insegnamenti conducono lontano da Me. E
anche molti buoni Pastori nel loro sacerdozio cambiano e si
fanno cattivi, fuorviando le mie pecore, e ciò accade perché
pur essi si lasciano abbagliare dalle menzognere luci del
mondo con le sue attrattive, o seguono il lupo che si
traveste e si camuffa così bene che li trasforma in maestri
manipolatori nelle loro errate ed eretiche teologie.
Vi chiamo, figli miei, a pregare tanto per loro. Ogni buon
Pastore conduce a Me e mi guida moltissime pecorelle salve.
Ci vuole la preghiera e l'invocazione alla Madonna.
Pregatela! Ogni sacerdote che l'ama, che realmente le è
devoto e La segue con amore filiale, difficilmente verrà
preso dagli ammaliamenti del mondo. Seppur per breve tempo
qualcuno di loro si disperde, al richiamo della vostra
orazione, la Madre Santissima li ricondurrà amorevole alla
Verità e alla fedeltà dell'unico Maestro e Buon Pastore. Chi
rimane vicino alla Madonna non potrà essere sottratto alla
cura delle mie mani e sarà condotto al sicuro Ovile del mio
Regno. Ti benedico".
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18 aprile 2016
"Richiedo alla Chiesa, ripetutamente, di esser ricevuto solo
in bocca!"
"Mia piccola Maria, sapessi quanto dolore,
quanto strazio ricevo in tante chiese nel mondo dove vengono
a colpirmi, a mettermi a morte, lacerando e dissacrando le
mie Sacre Specie! Vengono con deliberata e piena volontà di
dissacrarmi; per questo richiedo alla Chiesa, ripetutamente,
di esser ricevuto solo in bocca; in questo modo quanto più
difficilmente c'è possibilità di compiere tali atti
sacrileghi! E chiedo a voi, anime mie, di essere avveduti,
di saper notare se vedete dei fedeli in atteggiamenti strani
e colpevoli nei riguardi delle mie divine Specie.
Ecco, Io sono la Porta che dà accesso al Regno dei Cieli.
Essa qui in Paradiso è una Porta sconfinata, aperta,
smisurata, le cui braccia a chi vi è entrato accoglie e
abbraccia; si dispone a ricevere, non ha limiti, né confini,
né orizzonti.
Invece sulla terra è una porta angusta, stretta, piccola:
per entrarvi dovete piegarvi, curvare voi stessi
all'adorazione del vostro Dio, ascoltando la sua Voce e
adempiendo ai suoi Voleri. Ma per saper far questo e
disporvisi voi dovete essere umili, poiché solo chi è umile
obbedisce, li attua, e si piega per entrare in Me. Dinanzi
alla mia porta però ve ne ho posta un'altra, ed è la porta
di mia Madre: una porta che vi agevola, vi facilita alla mia
entrata. Vi rimane difficile varcare la mia soglia?
Accoccolatevi attraverso quella della mia Santissima Madre:
essa è una Porta morbida, che ammorbidisce le sue
ristrettezze, che modella i suoi angoli pungenti, vi
accoglie e vi aiuta con la sua tenerezza materna: smussa le
difficoltà con la sua misericordia, vi riveste della sua
umiltà in modo che, con Lei, possiate entrare nella mia
porta.
Vi offro poi le chiavi dei miei Sacramenti per aprirla, ma
lo possono se sono mani veritiere e amorevoli, come le
chiavi dei miei sacerdoti che aiutano il popolo ad entrare
al mio accesso; ma lo possono nella misura che anch'essi si
pieghino nell'umiltà, e siano mani sante, autentiche,
amorevoli. Allora una moltitudine di anime potranno accedere
attraverso la porta della mia salvezza. Ed entrati, figli,
cosa non vi attende allo sguardo!... Immense praterie
celestiali, delizie di giardini sconosciuti, il gaudio di
una felicità perenne che fa scoppiare il cuore per l'incanto
e lo stupore, che si rinnova nell'infinito. Entrate, figli,
entrate per la mia porta! Io vi invito: entrate! Ricordate:
Io solo ne sono l'accesso. Ti benedico".
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20 aprile 2016
"Venite ad abbeverarvi al mio Cuore divino!
Saziatevi nella Carne mia che è Carne del mio Cuore!"
"Mia piccola Maria, se ascoltare l'omelia
del Parroco ti arreca dolore per il suo sarcasmo, per la sua
durezza, tu non l'ascoltare; ascoltato il Vangelo, poniti in
ascolto solo di Me. Chi più di qualsiasi sacerdote ti può
insegnare se non Io, il tuo Signore?
Ecco, stasera mi chiedono se sono il Cristo che deve
arrivare ed Io rispondo: "Ve l'ho detto, ma non mi
credete!". Anche oggi il mio Nome e la mia missione è
ribadita e declamata in tutte le chiese del mondo, eppure
quanti credono che Io sia il Cristo, il Figlio del Dio
Vivente, Colui che solo può dare la vita eterna? E come mai
non mi si crede, non mi si accoglie e non mi si segue?
Perché non sono le mie pecore, non appartengono alla mia
sostanza, non hanno gli elementi delle mie proprietà che vi
fanno a Me simili: la medesima natura si attrae e si
completa nella sua fusione. E quali sono queste proprietà,
questa mia sostanza, se non gli elementi del cuore,
dell'umiltà, della veridicità? Se li possedete e li
mantenete voi siete parte di Me, assimilati a Me; e chi a Me
vi può strappare?
Se però al posto del cuore c'è la durezza, al posto
dell'umiltà c'è la superbia, al posto della veridicità c'è
la menzogna, non mi appartengono. Essi sono figli del padre
loro che è il malvagio e l'infingardo: le sue tenebre li
ricoprono; non possono riconoscermi, né accogliermi. Come
poter riconoscere un buon Pastore nel sacerdote? Proprio
quando la sua parola è mia e si esprime col cuore
nell'umiltà e nella veridicità, poiché se egli, pur dotto e
mantenuto nella dottrina, ha un linguaggio duro, offensivo,
saccente e, pur nel mio insegnamento, ricoperto e
sovrapposto dai suoi modi di pensare umani, non mi
appartiene. Non l'ascoltate! Ma udite e leggete solo il
Vangelo e recatevi da chi parla in Verità in mia vece, e
potrete seguirlo.
Arricchitevi, figli miei, della mia sostanza, della mia
proprietà! Venite ad abbeverarvi al mio Cuore divino!
Saziatevi nella Carne mia, che è Carne del mio Cuore, e ve
ne darò in abbondanza. Vi farò parte di Me, sarete innestati
come in uno scrigno in questo mio Cuore ove vi terrò come
tesoro geloso, le mie gemme preziose: nessuno potrà
arroccarsi il diritto ad aprirlo, né ladri a ghermirlo; solo
le mie mani sante possono per rimirarne tutta la preziosità
della bellezza delle mie anime. Ti benedico".
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22 aprile 2016
"Non seguite la via della false dottrine!
Non seguite gli idoli del mondo, del vuoto e
dell'incredulità,
che vi conducono agli abissi! Io sono la Verità!"
"Mia piccola Maria, Io benedico tutte
queste creature e la tua casa. Ecco, dico nel Vangelo: "Io
sono la Via, la Verità, la Risurrezione!". Solo Io sono la
Via diretta che conduce al Regno, non vi è altra strada;
tutto ciò che vi allontana da essa vi conduce alla
dispersione, allo smarrimento, alla perdizione. Non seguite
chi vi conduce lontano dalla Via che vi indico di
percorrere, e che Io traccio! Non seguite la via delle false
dottrine! Non seguite gli idoli del mondo, del vuoto e
dell'incredulità, che vi conducono agli abissi! Io sono la
Verità! Sono Verità nella Parola che si è fatta Carne per
darvi la salvezza. Verità nella Parola che crea, che redime
e vi santifica: Verità che è, e che nasce per la Verità
poiché solo essa può essere causa di tale bene nella
creazione, nella redenzione e nella santificazione
dell'umanità. Io sono la Risurrezione, Colui che solo può
darvi la vita eterna: al di fuori di Me non vi è data. Solo
chi ha fede e crede nella mia Persona si fa parte di Me,
vive nella mia Via, segue il mio insegnamento, e si fa
risorto. Egli risorge, già in questo spazio temporale del
suo tempo, che gli dà modo di partorire alla Risurrezione
eterna.
Ecco, Io dirò di voi, come dice il salmo stasera: "Tu sei
mio figlio, oggi ti ha generato!". Vi siete fatti miei: mia
natura, mia proprietà ed eredità non soltanto nell'avervi in
questo modo generato, ma vi faccio a vostra volta
generatori, generatori di anime, per far sì che voi
riconduciate alla mia Via, diffondiate la mia Verità, e
spargiate intorno a voi Risurrezione perché, figli miei, non
si viene in Cielo da soli: la mia natura, acquisita in voi,
moltiplica, genera, diffonde il suo bene, e voi torniate in
Paradiso con il vostro raccolto di anime. Ti benedico".
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23 aprile 2016
"Come poter amare se non venendo a Me?
Solo Io vi posso dare questo amore, solo amando Dio voi
amate il prossimo"
"Mia piccola Maria, presto la tua nipotina
si riprende, non prendetene così pena! "Ecco, Io vi dono un
Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come Io
vi ho amato!". Da questo riconosceranno che siete miei
discepoli: dal vostro amore. E come si testimonia questo
amore fra voi se non nella misericordia, nella pietà, nella
empatia, nella partecipazione dell'altro? Che non lo vediate
distante da voi: lontano, distaccato dalla vostra vita, un
estraneo, e non addirittura un nemico, e non vi sia odio o
rivalità. Siete fratelli, pur se venite da razze diverse,
tradizioni e usi non conosciuti, di altre religioni, ecc…
Guardatevi!... siete simili nella fisionomia: avete le
stesse gambe, braccia, volti, il medesimo sangue, cuore,
ecc…, amate, soffrite, nascete, morite: venite tutti dallo
stesso Creatore, avete la stessa origine; a Lui tutti
ritornerete: siete figli dell'unico Padre.
Dato che, se non amate l'altro, se lo vivete, non come parte
distaccata da voi, ma come parte integrante della vostra
persona, voi partecipate del suo dolore, prestate soccorso,
venite incontro ai suoi problemi, che non sono solo suoi ma
si fanno vostri, lo amate! L'amore è diffusivo: porta al suo
bene comune, all'aiuto reciproco, alla giustizia assolta,
alla pace; ne vivrete bene sulla terra e ne avrete la vostra
santificazione. Invece nel distacco, nell'estraneità o nel
disamore si creano divisioni, lotte, antagonismi,
ingiustizie, che portano alla violenza e alle guerre: ne
vivrete male sulla terra e non vi santificherete. Come poter
amare se non venendo a Me? Solo Io vi posso dare questo
amore, solo amando Dio voi amate il prossimo, poiché, se pur
pensate di amare almeno i vostri cari, spesso sono soltanto
possessi, egoismi: ne nascono tradimenti e a volte tragedie.
É un affetto egoistico che si chiude a sé e non porta vita,
non diffonde Il suo bene diffusivo al mondo.
Guardate a Me! Io vi dono i miei occhi per saper guardare i
fratelli, vi offro i sentimenti del mio Cuore per amarli, le
mie mani per soccorrerli. Cosa sarà il Paradiso se non
quest'amore fattosi pieno, completo, perfetto, non più
turbato da angosce, limiti, sofferenze, lutti, ecc…; voi
vivrete di quest'amore che dalla terra si è fatto in Cielo
trasformato e risorto, ne assorbirete e vi trasfonderete
nell'amore con l'Eccelso Sovrano e tra tutti i Beati: e
ognuno potrà unirsi e fondersi alla spirito dell'altro e
riceverne e assorbirne beatitudine. Sarete sempre Uno e
sarete tutti, nell'Unità dell'amore che è il gaudio
infinito. Ti benedico".ù
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25 aprile 2016
"Libera dai demoni non solo il sacerdote con l'esorcismo sui
posseduti e vessati,
ma voi, con la vostra vita benedetta, sarete e vi farete
esorcismo vivente"
"Mia piccola Maria, oggi è un gran dono
quello che ti offro, e sono dinanzi a te tutti e tre i
sacerdoti che ti aiuteranno. Ecco, nel Vangelo vi viene
annunziato: chi mi segue e si fa realmente mio discepolo e
mi ama, costui compie le mie opere ed anche di più grandi:
libererà dai demoni, sanerà dai malati, se berrà veleni non
ne verrà toccato, ecc…
Libera dai demoni non solo il sacerdote con l'esorcismo sui
posseduti e vessati, ma voi, con la vostra vita benedetta,
sarete e vi farete esorcismo vivente: ove andrete voi
fermerete, limiterete l'azione del nemico, e spargerete con
la vostra persona il bene di Dio, la sua energia vitale che
è l'amore: una potenza che supera il male, dato che, se esso
è forte e diffusivo, quanto più l'amore divino in voi può
abbattere e liberarne dalla sua opera malvagia. Voi sanate
dalle malattie fisiche e psichiche già prevenendo con la
vostra azione la limitazione o l'arresto del peccato che
fomenta e alimenta le malattie, dando sollievo, alleviando,
e prestando soccorso; a volte ottenete i miei medesimi
miracoli, per i meriti della vostra fede, nelle guarigioni
fisiche; e da quanta oscurità e tenebre dell'anima sanate!
Voi non verrete toccati dal veleno delle lingue biforcute
che lo spargono con le eresie, con le menzogne ed con ogni
falsità, ma voi le combatterete, le scoprirete e le
sventerete; e le ricambierete, spargendo in voi la mia
Verità. La strada di Dio è dei forti, non dei deboli, di chi
piega sé stesso, ma di chi violenta sé stesso per l'amore. E
voi, acquistando amore e ricolmandovi della sua energia e
potenza, ricreate, vi fate sempre creatori di cose nuove:
della creazione santificata, risorta e gloriosa che si attua
nell'amore di Dio. Ti benedico".
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28 aprile 2016
"La mia gioia non è il godimento che vi offre il mondo;
la mia gioia nasce dallo Spirito"
"Mia piccola Maria, andrà tutto bene. Dice
il mio Vangelo: "Voglio che la vostra gioia sia piena!", e
voi mi direte: "Come è possibile avere tanta gioia in mezzo
a tanti dolori, contrasti, malattie, problemi, una fede
perseguitata?". La mia gioia non è il godimento che vi offre
il mondo; la mia gioia nasce dallo Spirito. Esso vi libera
dalla paura, dalle angosce, dai limiti in cui vi incatena il
mondo: vi apre alle prospettive e alla speranza del Cielo,
sicché, pur nella sofferenza, nelle prove di ogni genere,
pur tentati dal nemico, voi avete il sostegno, la fortezza,
la perseveranza, la fede che vi dà pace di vivere protesi a
Me, al mio ideale che eccella e supera ogni aspetto terreno.
Come acquistare questa gioia? Come colmarsene? Venite al
banchetto delle Nozze dell'Agnello ove Io non solo vi
accolgo come commensali, ma vi sposo nell'anima: vi offro il
mio divin Sangue, trasformo la vostra acqua naturale umana
nel mio Spirito divino con il mio Sangue, e voi vi
arricchite di Me; Io vivo in voi che libero dalle vostre
angustie e dalle vostre prigioni. Venite alle Nozze ove la
Madre Santissima è lì ad intercedere per voi per far sì che
abbondantemente ne riceviate. Quando vi sentite felici?
Quando vi sentite amati: l'amore che provate vi dona gaudio
e felicità. Nel mio amore voi avete la pienezza della mia
gioia. Ecco, in questa Santa Messa di liberazione Io vengo a
sollevarvi, a consolarvi, a guardarvi e a dare liberazione,
ma soprattutto Io vengo a donare la fede, poiché la fede è
la vera ricchezza che và oltre e supera ogni dilemma umano e
vi fa innalzare alla felicità del Cielo. Ti benedico".
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29 aprile 2016
"Chi è piccolo viene a Me e la sua croce non lo schiaccia
più:
continua a soffrire, ma nella pace, nella serenità;
alcuni sono persino gioiosi dell'offerta che li santifica"
"Mia piccola Maria, continuamente le mie
mani cercano di travasare la mia Misericordia e la mia pace
su questi Paesi travagliati dalle guerre: sulla Siria e
altri, ma pongono delle coltri impermeabili alla mia azione;
perennemente busso al cuore dei potenti della terra e sui
loro governanti perché abbiano pietà delle popolazioni, ma
trovo dei muri simili a rocce inaccessibili. Credi però che
tutte queste sofferenze Io le trasformo e ne rendo il
massimo bene: nemmeno una goccia di sangue o di lacrime,
anche per chi ne rimane ucciso, andrà perduto: mando i miei
Angeli a raccoglierne perché ne facciano gemme preziose
stampate sugli abiti dello loro anime e ne vivano le delizie
nella potenza del mio gaudio.
Oggi voi celebrate la Grande Santa Caterina da Siena: grande
nell'amore e intrepida nella fede, pur se così piccola,
umile, semplice. Su quest'amore e sopra questa umiltà Io ho
travasato la mia divina Sapienza e il mio ardore, e lei,
senza cognizione di lettere e cultura, ha lasciato scritti
di tale altezze di luce che ancora la Chiesa se ne illumina,
sì da divenire suo Dottore.
Io cerco sempre i piccoli, gli umili, per compiere le mie
Opere: con essi Io compio le mie meraviglie. Anche con
ognuno di voi potrei, e appena ne trovo uno, su di lui mi
tuffo, e agisco e creo opere di carità, di evangelizzazione,
di scritti, di una vita santificata nell'offerta, ecc…, e
tutto in ragione della salvezza e della gloria divina. Come
poter avere questa piccolezza? Nella fiducia e
nell'abbandono, come le piccole creature, solo allora voi
venite a Me!
"Siete stanchi, oppressi, dico nel vangelo: venite a Me ed
Io vi ristorerò!". Vi sentite oppressi dalle croci,
schiacciati dai pesi della vita con i suoi problemi, delle
mille difficoltà sulle quali, se non c'è Dio, il demonio
carica e vi conduce alla disperazione. Chi è piccolo viene a
Me e la sua croce non lo schiaccia più: continua a soffrire
ma nella pace, nella serenità; alcuni sono persino gioiosi
dell'offerta che li santifica, dato che l'hanno deposta a
Me: Io ne porto il maggior peso. Io la sostengo e non vi
lascio soli, e fino alla fine dei vostri giorni. In Me voi
sentite l'amore: Io sono l'Amico, lo Sposo; Io vi amo, e
quest'amore vi illumina, ne dà senso e ragione. La croce vi
si alleggerisce: è una croce che vola verso il Cielo, e voi
andate oltre il suo dolore e la sua angoscia. Voi la
guardate e sospirate, sospinta nel desiderio e nell'attesa
della Patria celeste.
É un breve tratto questo sulla terra, ed Io sono con voi a
fare ogni passo. Non direte più: "Sono solo e abbandonato,
nessuno mi ama!"; non sentirete più la solitudine, la
mancanza d'amore e di essere abbandonati: non temerete più.
Voi venite innalzati, elevati da questo mondo: sentirete Me.
Avete Me che vi amo e non vi lascio mai soli. Voi vivrete di
una croce che sale: si eleva verso le altezze sublimi di ciò
che vi attende. Voi vivrete di una croce non più della
terra, ma che è risorta, figli miei! Ti benedico". |
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