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Ave Maria!
2 marzo 2018
"La voce di Dio è luce che acceca, che irrita il malvagio:
non la vogliono,
e per questo motivo perseguitano e uccidono
per far tacere la sua voce"
"Mia piccola Maria, questo figlio che tu
consacri al mio Divin Sangue, sarà unito e vincolato a Me
per sempre. Non temere per le spese, Io provvederò come è
accaduto per il mese passato. Ecco, i miei profeti sono
stati sempre perseguitati, e persino uccisi; i miei veri
profeti hanno vissuto una vita di martirio, martiri anche se
non hanno pagato con il sangue. Questo accade poiché essi
parlano in nome di Dio, rivelano la sua volontà che
smaschera le cattive conoscenze, mentre gli uomini vogliono
fare di testa loro ed errare e continuare ad errare,
giustificando il loro stesso errore. La voce di Dio è luce
che acceca, che irrita il malvagio: non la vogliono, e per
questo motivo perseguitano e uccidono per far tacere la sua
voce.
Nella 1ª lettura Giuseppe possiede il dono dei sogni nel
quale il Padre Celeste rivelava i suoi disegni, Giuseppe è
un prediletto che suscita però gelosie e contese fino a
cercare di ucciderlo; tramutata poi la decisione finale di
venderlo schiavo a un popolo straniero, lo abbandonano a
chissà quale misera sorte. Ma sarà proprio Giuseppe riscatto
e liberazione per interi popoli e per la sua medesima
famiglia che lo aveva tradito. Il Padre Santissimo ha
continuato a mandare profeti, tra i quali il Battista, e ha
mandato Me, suo Figlio: non sono stato né accolto, né
compreso, ma vilipeso e tormentato sino ad essere
martirizzato.
Pure oggi i miei autentici profeti vengono perseguitati e
pagano con il sangue la loro testimonianza a Me. I miei
fedeli cristiani cosa possono fare per difendersi dai tanti
attacchi, dai colpi inferti dal mondo, dalle prove e dalle
durezze di ogni persecuzione se non aggrappandosi, se non
amando, unendosi al mio Divin Cuore, di cui oggi nel 1º
venerdì del mese ne ricorre la memoria? Il mio Cuore darà la
fortezza, il sostegno, la speranza, la perseveranza,
eccetera. Portate a Me tutti coloro che potete, consacratevi
al mio Divin Cuore per la loro salvezza. Il mio Cuore è
l'ombrello che vi ripara, è la casa che vi fa da rifugio, è
la mamma che vi nutre della sua sostanza, che vi infonde una
tale fede, un tale amore che supera ogni martello doloroso
che vuole colpirvi, ogni colpo dato alla vostra esistenza,
anche all'interno della famiglia. Esso vi sostiene, vi fa da
scudo, vi è di corazza per proseguire sino alla fine, si fa
in voi il mio rintocco, Il mio amore che è più grande di
ogni dolore e ingiustizia. Ti benedico".
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3 marzo 2018
"Rimarrà un 'piccolo resto' fedele, e con esso
Io ricostruirò un nuovo tempio dell'umanità,
un nuovo tempio
della Chiesa, un nuovo tempio del mio Corpo Mistico
che
tornerà a ricostruirsi e risorgere in Me"
"Mia piccola Maria, è bene pregare per chi è nel peccato,
quanto più per i propri cari. Stasera la Santa Parola vi
esorta fortemente, nella 1ª lettura, a vivere la Santa
Legge, ad adempiere ai Divini Comandi che rendono l'uomo
degno, libero, vero, di essere figliolanza divina. I
Comandamenti sono però tutti trasgrediti, ancora si balla
intorno al vitello d'oro che rappresenta satana con ciò che
offre; e l'uomo decade, l'umanità precipita e perde il senso
autentico dell' esistenza: ha perso l'orientamento al retto
cammino, e si è dispersa.
Nel Vangelo Io entro nel tempio e vi ritrovo cambiavalute e
commercio di capri e montoni, banchi vendita, la mia verga
s'innalza per abbattere tutto ciò, poiché è Casa del Padre
mio, e seppur ciò si svolge nel suo recinto esterno, è
sempre luogo sacro che deve essere adibito interamente al
luogo di preghiera e adorazione a Lui. Io sono il mezzo di
divisione dall'antico al nuovo testamento, sono la verga che
colpisce il sacrifico antico di capri e agnelli, che spezza
e purifica il sangue offerto di animali per offrire una
nuova alleanza, un tempio santo nel sacrificio del mio Divin
Sangue. Oggi cosa dovrei fare, quante verghe toccherebbe
alzare per togliere tanta corruzione, tanta umanità decaduta
e perversa, che trasgredisce e inveisce contro il suo Dio?
Su una Chiesa che fa commercio e intrallazzi di valuta e
compromessi con il mondo, che vende il mio Divin Sangue
inquinandolo e mescolandolo con gli idoli della terra?
Pensate: verrebbe distrutto tutto, ma Io tornerei in tre
giorni a ricostruire ogni cosa, così come ho risorto il mio
Corpo; se ancora non accade che Io alzi la mia verga per
colpirvi, è perché do' il tempo alla vostra conversione per
far sì che non andiate perduti, ed anche perché c'è un Cuore
materno che batte dinanzi al mio Trono e perora la vostra
causa, e piange per i suoi figli che vuole salvi, e oggi,
nel 1º sabato del mese, che voi ricordate nel Cuore
Immacolato di Maria. É questo Cuore ancora itinerante verso
le creature, ma chiede che essi si volgano a Lei con preci e
suppliche per unirsi ad esso. Da tutti voi, dalla vostra
unione Ella riceverebbe forza, potenza, e alito con molti
cuori uniti al suo, e formerebbero dinanzi al mio altare ad
invocare misericordia, e con un soffio caccerebbero tutti i
cambiavalute, e tutti i diavoli sarebbero cacciati agli
inferi.
Pochi rispondono e dovrò intervenire Io; e del mio di
Soffio, che taglia il male dal bene, rimarrà un 'piccolo resto' fedele, e con esso Io ricostruirò un nuovo tempio
dell'umanità, un nuovo tempio della Chiesa, un nuovo tempio
del mio Corpo Mistico che tornerà a ricostruirsi e risorgere
in Me. Ti benedico".
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9 marzo 2018
"Una croce, figli, la dovete portare e amarla,
e lo potrete solo nell'Amore Divino,
potrete chiederne di
esserne liberati, se profondamente ingiusta poiché viene dal
peccato.
Chiedete che vi sia data una croce vissuta nella
pace"
"Mia piccola Maria, sii paziente! É tempo di maturazione per
la liberazione di G. Non spaventarti, non prenderti paura
per lui: c'è la gloria di Dio che è certezza della mia
Presenza. Ah, se tutti avessero questa certezza, questa fede
nella gloria di Dio che vi attende, tante peripezie,
problemi, difficoltà, verrebbero affrontate con un nuovo
coraggio, con un nuovo cuor! Il cristiano vivrebbe la sua
dimensione nella gioia di questa speranza che vive, e si
attua nella sua realtà già nel presente. L'uomo ha necessità
di amare, e se non finalizza quest'amore in Dio, va alla
ricerca degli Dei pagani, di idoli che lo rendono dipendente
e prigioniero. Se amaste Dio nella sua priorità, così come
vi annuncia il Vangelo di stasera: "Amerai il Signore Dio
tuo con tutto il cuore, la mente, le forze", voi non
temereste: l'amore suo si compenetrerebbe nella vostra
croce, sì che vi darebbe fortezza, sostegno, consolazione,
vita.
Una croce, figli, la dovete portare e amarla, e lo potrete
solo nell'Amore Divino, potrete chiederne di esserne
liberati, se profondamente ingiusta poiché viene dal
peccato. Chiedete che vi sia data una croce vissuta nella
pace.
Come avere questo Amore Divino se non ascoltando e mettendo
in pratica la Santa Parola? Vivendo in santità i Sacramenti,
rivestendovi di bene, partecipando con l'innocenza, sapendo
guardare e apprezzare il bene anche degli altri, alzando gli
occhi al cielo nella sua contemplazione e grati
contemplereste le meraviglie del creato che vi riconducono
al mio amore. Voi mi direte: "Signore, io ho si una forza di
devozione, ma se scruto dentro di me, riconosco che prima vi
sussistono altri amori, che possono essere per sé stessi,
per i propri cari, per i propri interessi, eccetera; ma
quest'amore partecipato con Dio è un amore limitato,
inquinato, non è la primizia santa da dare ed offrire
all'Altissimo.
In molti dicono "Signore, tu chiedi troppo, sei esigente!".
Figli, Io voglio il vostro tutto, dato che tutto io ho dato,
tutto quel che possedevo, Mi sono lasciato martoriare su una
Croce per voi e immolare; vi santifico e vi sostengo
perennemente. Io sono il vostro Creatore, e voi le mie
creature. Io sono il vostro Redentore, e voi i miei figli
redenti dal mio Sangue. Io sono lo Spirito che vi irradia,
che porta a santificazione continuamente. Voi, miei poveri
figli peccatori, tuffatevi in quest'amore, e scoprirete il
senso autentico della vostra vita. Ti benedico".
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10 marzo 2018
"Ma vivete un tempo tenebroso, oscuro, e la
croce si fa vitale:
è luce che permette di vedere il suo
percorso, è la cura che vi risana.
Chiedete il mio aiuto,
pregate! Io vi sarò vicino, vi sosterrò, ed essa vi condurrà
con Me
alla conquista della pienezza di ogni salute
spirituale"
"Mia piccola Maria, puoi dire a D. F. che la strada che Io
ho scelto per lui è quella della liberazione dei sofferenti;
e molti verranno a cercare soccorso alla sua porta. Non
tema! Io gli darò tutti i mezzi per adempierla, ma richiedo
fermamente che non aggiunga nessuna stranezza, niente di suo
o altri, nessun'altra iniziativa, ma rimanga ed usi solo ciò
che le regole canoniche della Chiesa offrono, in esse c'è
già tutto ciò che occorre.
Ecco, Mosè innalza il serpente su un palo: lo sguardo ad
esso si fa da antidoto al veleno dei morsi dei diavoli
rappresentati dai serpenti, i diavoli, che hanno origine e
prendono potere dal peccato e da ogni male. La mia Croce è
la medesima cura, la cura per eccellenza, ad ogni forma di
sanità e liberazione. Il mio Sangue, che la ricopre, redime,
lava e scioglie dalle catene del nemico; le mie Piaghe è
Carne immolata e lacerata in essa, nella quale immergervi
per essere guariti. Quel Sangue e Carne offerti sull'altare,
di cui vi nutrite, sono scaturiti dalla mia Croce: liberati
dal nemico, sanati dal peccato, spesso venite poi anche
colpiti da malattie mentali o da patologie fisiche di cui ne
sono conseguenza.
È richiesto però adesso la partecipazione della vostra croce
che vi lava dalle vostre colpe: la vostra anima e quelle
altrui. Essa vi risana e vi ricrea a creature nuove: la
croce vi si fa da tavola che non permette che cadiate negli
anfratti degli abissi dell'inferno, vi si fa da scala che
v'innalza al cielo: le sue sofferenze offerte sono gli
scalini che vi fanno salire in alto. Lo so: fa male, ma
spesso essa è appesantita dal fatto che non è sostenuta da
una vera fede, da una preghiera perseverante, dal soccorso
della carità dei fratelli, e il loro sostegno, per cui nella
solitudine tutto si fa più duro e inaccettabile. Se viveste
in un mondo senza tanto male, portereste una croce gloriosa,
che non pesa, poiché già fa parte del Cielo: non ha bisogno
di riscatto.
Ma vivete un tempo tenebroso, oscuro, e la croce si fa
vitale: è luce che permette di vedere il suo percorso, è la
cura che vi risana. Chiedete il mio aiuto, pregate! Io vi
sarò vicino, vi sosterrò, ed essa vi condurrà con Me alla
conquista della pienezza di ogni salute spirituale. Ti
benedico".
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13 marzo 2018
"Oggi, che siete qui a ricordare la Madonna di
Fatima,
cosa Ella è venuta ad annunciare se non la
conversione e la penitenza?
In coloro che attuano il suo
messaggio c'è la cura e la purificazione.
Nel cambiamento di
vita e nella riparazione al male fatto, cicatrizza le sue
ferite nel suo Cuore,
e troverete ogni forma di rifugio,
aiuto, sostegno per vivere la vita cristiana.
Ai suoi occhi
amanti voi troverete la forza di non peccare più"
"Mia piccola Maria, ecco, mi accosto alla piscina di Siloe
ove una moltitudine di malati si appressano: sordi, ciechi,
zoppi, eccetera. per ricevere guarigione, ed Io mi avvicino
a un paralitico che, per evidenti motivi, non poteva
gettarsi nelle sue acque, e Io gli chiedo: "vuoi guarire?" .
Al suo grande desiderio e fede lo risano, ma gl'intimo di
non peccare più! Oggi il mondo tutto è malato, inquinato,
corrotto, gli uomini ne sono colpiti nello spirito, nel
corpo e nella mente, ed Io mi avvicino loro per sanarli, ma
non credono in Me, non mi vogliono e vogliono persistere a
peccare.
Quando si comprenderà che è dal peccato che deriva ogni male
e sorta di malattie? Quando si capirà che ogni uomo che
pecca porta in sé le sue conseguenze di sofferenza e male, e
che simile a una ramificazione si espande ovunque; sì , è
come chi vive il bene porta la sua diffusione nella
benedizione e nella salute. E oggi, che siete qui a
ricordare la Madonna di Fatima, cosa Ella è venuta ad
annunciare se non la conversione e la penitenza? In coloro
che attuano il suo messaggio c'è la cura e la purificazione.
Nel cambiamento di vita e nella riparazione al male fatto,
cicatrizza le sue ferite nel suo Cuore, e troverete ogni
forma di rifugio, aiuto, sostegno per vivere la vita
cristiana. Ai suoi occhi amanti voi troverete la forza di
non peccare più.
Cosa rappresenta quest'acqua della piscina di Siloe se non
la purificazione dal peccato, il lavaggio della propria
sporcizia per riacquistare purezza, grazia e guarigione? La
Madre vi aiuta a tuffarvi in Lei per ritrovare a nuova vita
il figlio che era perduto. Ti benedico".
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15 marzo 2018
"La prima liberazione è proprio nella
confessione; eppure quanta ostilità verso questo sacramento!
Ma è difficile per voi, figli, seguire Dio? Venite dalla
Santa Madre, che vi aiuterà.
Ella è la Mediatrice tra Dio e
l'uomo: è Lei che taglia le catene, le funi,
e scioglie i
nodi del male e vi aiuta a rincontrare, ad accogliere Me, e
con Me la vostra liberazione"
"Mia piccola Maria, la signora I. deve analizzare
profondamente la sua coscienza per confessare peccati che
non ha confessato, per poter avere piena liberazione dal
nemico. La sofferenza che prova è di espirazione per il
tempo passato, deve pazientare. Per le suore è bene che
anch'esse si confessino meglio, da peccati mai detti.
Per D.F. : Va bene riguardo a queste Sante Messe offerte per
la liberazione, ma deve parlare meno e attenersi di più e
solo alla preghiera canonica della chiesa, fare preghiere di
liberazione, imporre le mani sul capo e dare l'olio degli
infermi.
La Santa Parola di stasera si attua continuamente nei tempi
ed anche in questo tempo: Io non sono accolto, creduto,
amato poiché l'uomo cerca la sua gloria e non quella di Dio,
cerca la menzogna e non la verità, non segue i Divini
Comandi ma innalza il vitello d'oro che è il trono di satana
che paga soddisfacendo le loro nefandezze e depravate
passioni. Vitello d'oro che è penetrato anche all'interno
della Chiesa, e per questo l'umanità decade e si fa sempre
più pervertita, e miriadi sono i malati e i sofferenti di
ogni genere.
La prima liberazione è proprio nella confessione; eppure
quanta ostilità verso questo sacramento! Ma è difficile per
voi, figli, seguire Dio? Venite dalla Santa Madre, che vi
aiuterà. Ella è la Mediatrice tra Dio e l'uomo: è Lei che
taglia le catene, le funi, e scioglie i nodi del male e vi
aiuta a rincontrare, ad accogliere Me, e con Me la vostra
liberazione. Sei venuta oggi in questo monastero proprio per
dire a S.B. che bisogna ritornare dalla Santa Madre,
aprirgli degli spazi, fare i 3 giorni al mese di preghiera
eucaristico-mariana, e piano, piano si riaccenderà la fiamma
del fervore religioso e l'apertura a nuove vocazioni.
Nei monasteri benedettini, che sono stati i primi ad aprire
l'evangelizzazione all'Europa, la fiamma che Io voglio si
riaccenda! E proprio dai monasteri, se si vivrà Maria, si
rinfiammerà la santità della Chiesa: dalle loro mura al
mondo intero! Santità della quale devono essere impregnate
le mura, e le loro porte si riaprano per i fedeli che,
entrando, al solo respiro, tutti ne traspirino e ricevano
nuova salute. Ti benedico".
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16 marzo 2018
"Cosa dovete fare voi figli, miei? Ambite la
Sapienza, chiedetela come un dono prezioso,
ricercatela
seguendomi, ponendovi gli occhi nei miei occhi, amando la
Santa Legge, vivendo la Carità.
Sappiate che sarete
giudicati e perseguitati come Me!
Ma il suo possesso dà
discernimento al bene, libera dalle ingiustizie, sostiene il
mondo.
La Sapienza è sempre vittoriosa su ogni
ripercussione, essa è libera e forte"
"Mia piccola Maria, le anime che mi porti Io le tengo tra le
mani raccolte come in un cristallo prezioso, ove Io soffio
gli eventi e spando le mie grazie. Stasera, nella prima
lettura, vi viene descritta la Sapienza. La Sapienza è degli
eletti che seguono, amano e parlano in vece e in nome di
Dio. Essa è Luce che acceca la menzogna, è Verità che denuda
gli errori, è Via che indica il cammino, è Sole che dà
sapore alla vita cristiana. Ma la Sapienza, in un mondo
tanto insipiente, viene giudicata e perseguitata, poiché
irrita la coscienza corrotta dei corrotti e dei malvagi.
Io sono la Sapienza, e vengo giudicato e perseguitato. Nel
Vangelo di stasera mi allontano dalla Giudea perché vogliono
uccidermi: vago per la Galilea; entro nelle sue città, ma
non vengo riconosciuto come il Cristo, il Messia, nonostante
che la mia Sapienza sia Divina, la mia Parola autorevole che
mi testimonia nelle opere che compio. Ma essa viene
rifiutata, dato che irrita la coscienza ingiusta e malsana,
lo spirito ipocrita e falso.
Cosa dovete fare voi figli, miei? Ambite la Sapienza,
chiedetela come un dono prezioso, ricercatela seguendomi,
ponendovi gli occhi nei miei occhi, amando la Santa Legge,
vivendo la Carità. Sappiate che sarete giudicati e
perseguitati come Me! Ma il suo possesso dà discernimento al
bene, libera dalle ingiustizie, sostiene il mondo. La
Sapienza è sempre vittoriosa su ogni ripercussione, essa è
libera e forte: va oltre la vostra vita, e rimane retta e
luminosa per l'eternità. Ti benedico".
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17 marzo 2018
"Le creature sentono il mio calore e la mia
Presenza!
Alla vostra fede testimoniata ancora la mia Opera
si spande sulla terra,
sicché vedendovi, sentiranno e
diranno: "Abbiamo incontrato e visto il Signore!".
"Mia piccola Maria, chiedono di Me, vogliono vedere Gesù,
dice Bartolomeo ad Andrea e lo conducono da Me, ma Io
insegno che: non è vedermi solo nel mio aspetto fisico,
toccare la mia presenza, ma è 'seguirmi e vivermi'.
Cosa si fa oggi per vedermi che non potete più incontrarmi
nella mia Persona fisica? E in quanti c'è questo desiderio
che trabocca? Dato che, se così fosse, Io verrei incontro,
mi farei percepire nel cuore, e ne verrebbe illuminato il
pensiero. Del cuore, che si infiamma del mio amore, della
fede esercitata, che rende testimonianza alla mia Persona e
accresce la speranza. Con la Sapienza voi salite sempre più
in alto, sino a raggiungere la Visione santificata del mio
aspetto in Cielo nella sua totalità e perfezione.
Ora voi, nel seguirmi, nel portare la vostra croce, nel
rinnegare voi stessi, odiando la fallacità del mondo, darete
priorità a Dio e al suo primato, farete vivere la sua Santa
Volontà e gli darete gloria. In voi si riformano le fattezze
del suo Spirito, i tratti delle sue potenzialità e virtù, si
delinea la forma della sua Persona che si riflette in voi,
nell'anima vostra, nella vostra condotta, sicché voi mi
riportate nel mondo, nel vostro essere, che si infiamma
dell'amore mio: e le creature sentono il mio calore e la mia
Presenza! Alla vostra fede testimoniata ancora la mia Opera
si spande sulla terra, sicché vedendovi, sentiranno e
diranno: "Abbiamo incontrato e visto il Signore!". Ti
benedico".
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19 marzo 2018
"Andate da Giuseppe: Egli allarga le braccia, vi
dona il cuore, e tutti vi può contenere ed aiutare!"
"Mia piccola Maria, San Giuseppe ti ha sempre protetto.
Oggi celebrate San Giuseppe e in lui celebrate la Paternità,
la divina Paternità di Dio, dato che Egli è un suo riflesso,
che filtra nella sua Persona le sue virtù, vissute da
Giuseppe nella sua massima potenzialità, per quanto può una
creatura contenere. Abbracciando la missione di Padre del
figlio Divino, Egli abbraccia la paternità di tutti gli
uomini. Giuseppe forte, umile, di bell'aspetto, dal cuore
buono, sensibile e giusto, accoglie la Divina Volontà nella
sua missione di Sposo e Padre nella Santa Famiglia, che Egli
adempie fino al suo ultimo Fiat, fedele pur in mezzo a
tribolazioni, persecuzioni e povertà.
Egli, come porcellana finissima, simile a cristallo delicato
e di gran valore, ha cura e protezione della sua Sposa e di
Me suo Figlio.
Sin da piccolo Egli veniva preparato dallo Spirito Santo che
lo illuminava e lo seguiva, e Giuseppe, fra i suoi fratelli,
è il più umile, buono, generoso e ubbidiente. Si rifugiava
spesso nella preghiera al Padre Santissimo e fece voto,
nella sua tenera età, di essere sempre casto e puro, come
oblazione e offerta a Lui. E Giuseppe è stato sempre
adempiente.
Egli si sposò giovane, ed amava sicuramente Maria: il suo
amore per Lei e per Me è stato immenso; ma sono rimasti
entrambi Vergini per divenire un'unica primizia di purezza
solo per il Signore Dio. E come è possibile questo? Poiché
essi amavano in Dio: amavano nel cuore e nello Spirito che
s'innalzava in modo tale da superare ogni istinto fisico,
pur avendo molti gesti d'intensa tenerezza. Essi erano
protesi al primato dell'adorazione all'Altissimo che
sosteneva e andava oltre ogni umanità. Giuseppe era di
un'operosa attività, di cui molta era protesa per la carità,
per dare soccorso ai poveri, non solo, ma voi non sapete che
Egli si è fatto dono nella sua Persona e nella sua vita,
rinnegandosi, e donandone ogni gesto, opera e pensiero, per
sostenere la mia Predicazione e la mia Redenzione.
Per la sua missione Egli ha offerto la sua lunga malattia,
soffrendo di non poter starmi accanto a sostenermi anche
nella mia Santissima Passione. Quante volte il mio tenero e
forte Padre mi conduceva alla bottega ove con sollecitudine
mi contemplava e rimirava, dandomi trucioli e pezzetti di
legno per poter fare e costruire giochi, insieme a Me, e poi
pian piano, crescendo, mi istruiva al suo lavoro. Quanti
giorni, anni vissuti insieme, cosa non ho condiviso con
Giuseppe! Ora Egli brilla tra le mie altezze celestiali!
Il Padre mio ve lo indica a modello: se tutti i padri lo
prendessero ad esempio quale benedizione ci sarebbe sulla
vostra figliolanza! Andate da Giuseppe: Egli allarga le
braccia, vi dona il cuore, e tutti vi può contenere ed
aiutare! Ti benedico".
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22 marzo 2018
"Figli miei, vivete la mia Santa Parola, che
vi procurerà incomprensioni e persecuzioni,
ma Essa sarà
vincitrice, e nessuno potrà abbatterla: andrà oltre la
vostra esistenza, che vi farà eterni"
"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo vengo accusato di
essere un demonio, poiché dichiaro di essere ciò che sono,
nella mia Divinità: di seguire la mia Parola, così non
conosceranno la morte. Ma gli uomini si scandalizzano. E:
"Chi credi di essere?", mi dicono, e cercano di uccidermi.
La mia Parola è Pace, è Carità, è Verità: chi la vive si fa
parte di Me, ne assorbe la natura, la mia sostanza, e si fa
Divino; e ciò che è Divino non può morire. Se io sono 'Colui
che sono' , egli sarà nell'eternità. Chi compie la mia
Parola ne conseguirà l'opera, e l'opera sarà testimonianza e
si farà feconda. Così il suo raccolto proseguirà nella sua
figliolanza, che sarà numerosa.
Abramo, per ubbidienza alla chiamata dell'Eterno ricevette
un'abbondanza di progenie che ancora oggi sussiste in intere
popolazioni. Figli miei, vivete la mia Santa Parola, che vi
procurerà incomprensioni e persecuzioni, ma Essa sarà
vincitrice, e nessuno potrà abbatterla: andrà oltre la
vostra esistenza, che vi farà eterni. Ti benedico".
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23 marzo 2018
"Stasera, a Me uniti e fedeli, non vi
distaccate dalla mia tunica, rimanendo ad essa attaccati:
è
nella mia unione che voi vi fate autentica Figliolanza
Divina;
ed Io dirò di voi dinanzi alla vostra fede
testimoniata: "Essi sono realmente figli di Dio!"
"Mia piccola Maria, anche se preghi continuamente per la tua
famiglia ed anche per le medesime intenzioni, non temere
perché Io dilago: diffondo la tua preghiera alle altre
creature nella sua dimensione Divina. Per M. puoi dirgli che
è sulla strada giusta che Io le sto tracciando. Se vive il
deserto è normale: le creature che mi seguono vivono i vari
stadi, le varie tappe della mia vita nella misura in cui
possono partecipare. Non abbia a temere perché Io sono nel
suo pensiero, nel suo cuore e nelle sue mani. Le ho donato
il carisma di occuparsi dei giovani. Fondi una Casa per
raccoglierli per dare ad essi un mezzo di salvezza. Io le
dono la grazia, i mezzi, e la capacità. Sono i giovani che
hanno bisogno: gridano i loro spiriti agonizzanti nel loro
abbandono, nel loro dolore e nel loro peccato in un mondo
che vuole la loro distruzione: non trovano a chi rifugiarsi
per salvarsi! Aiuti G.! Non è stato casuale il suo incontro,
e in Lei trovi la via del rifugio e della ricostruzione.
Stasera nel Vangelo: cercano di nuovo di uccidermi, dato che
non accolgono la mia Divinità, che non è creduta, e quindi
viene ritenuta una bestemmia contro Dio stesso. Io offro le
mie opere che mi testimoniano: opere buone che, nel loro
portento e dall'autorità che ne scaturiscono, danno segno
che solo da Dio possono venire e portano il loro effetto
nella carità. Ma l'uomo ragiona con i suoi schemi e
preconcetti, e non va alla ricerca del vero per comprendere,
ma rifiuta a priori, poiché non vuole la Verità Divina, ma
vuole solo sé stesso.
E anche voi, quando vi dichiarate cristiani, sappiate che
ciò va testimoniato con le opere! Sono infatti le vostre
opere che possono provare che portano la mia effigie, di Me
significata. Sappiate però che, nonostante la carità
testimoniata, riceverete, come Me, discriminazioni e verrete
attaccati perché molti non cercano la Verità e non vi
accoglieranno, seppur lo fate in onore mio, dato che sono
presi da sé stessi, dal mondo e da Satana, ed è quella la
vita che vogliono vivere. Stasera, a Me uniti e fedeli, non
vi distaccate dalla mia tunica, rimanendo ad essa attaccati:
è nella mia unione che voi vi fate autentica Figliolanza
Divina; ed Io dirò di voi dinanzi alla vostra fede
testimoniata: "Essi sono realmente figli di Dio!". Ti
benedico".
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24 marzo 2018
"Tocca a voi ora vivere la vostra piccola
Passione che, unita alla mia, vi fa risorgere.
Io sono
venuto con amore in pace, nel bene massimo da donare, ma
l'uomo non ha voluto:
ha continuato a persistere nei suoi
peccati.
Per questo ho dovuto dare la croce, la sofferenza
che lava, che redime e restituisce la primaria purezza"
"Mia piccola Maria, tua madre è in Paradiso, tuo padre lo
sta raggiungendo. Questa Santa Messa, offerta per loro è
stato uno sbalzo al suo avvicinamento. Vincenzo ha la mia
grazia, ha l'Angelo custode che lo assiste, e tua madre che
molto lo aiuta a sostenerlo. Ora egli mi ama e vive di
desiderio di raggiungere il Paradiso. Per M. non è bene
l'annullamento: gli uomini di chiesa cambiano a loro piacere
e secondo le proprie vedute ciò che non è nella Verità
Divina. Essi si sono sposati innamorati, consapevoli e
coscienti del Sacramento, che hanno assunto, pur se il
marito ha delle problematiche e turbe psichiche, che
necessita di esorcismi e di benedizioni per la sua
guarigione, più di ogni altra cura. Ecco, ella può
distanziarsi in altra abitazione con la sua figliolanza, ma
la separazione è già bastante, non è bene sciogliere il
sacramento poiché, nella dissacrazione della mia Legge, non
può compiersi nella mia grazia l'opera che Io richiedo.
Ecco, stasera voi celebrate la mia Santa Passione: Essa è
scolpita nelle mie carni, è intessuta, inabissata nel mio
intimo, si che non può essere cancellata. Passo dopo passo,
entro nel dolore e vengo ad offrire la mia Vita, e mentre
gli uomini mi crocifiggono e mi odiano, Io vengo per amarli:
porto la Salvezza, ma essi mi rifiutano; non sono compreso,
e né mi viene dato modo di poter avere una difesa. Vengo
ripudiato, tradito e abbandonato, ma il mio Amore, la mia
Passione ama, supera, e va oltre il peccato dell'uomo. Essa
supera i tempi e i secoli della storia e, nella sua
sofferenza redentrice, dà continua risurrezione, ed è
vincente. Tocca a voi ora vivere la vostra piccola Passione
che, unita alla mia, vi fa risorgere. Io sono venuto con
amore in pace, nel bene massimo da donare, ma l'uomo non ha
voluto: ha continuato a persistere nei suoi peccati. Per
questo ho dovuto dare la croce, la sofferenza che lava, che
redime e restituisce la primaria purezza. Una Passione che è
personale, ma può essere anche collettiva, di vari stati e
nazioni, espiatrice per l'intera umanità. Ti benedico".
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29 marzo 2018 (giovedì santo)
"Ecco, Io mi addentro
nell'orto del Getsemani: il mio passo si addentra, si
inoltra nell'oscurità del tormento,
vado a vivere la mia
grande battaglia: seguitemi, non mi lasciate solo, rimanete
desti,
non lasciatevi appesantire dal sonno del nemico, dato
che ora è tempo della vostra di battaglia!"
"Mia piccola Maria, tutto ciò che avete fatto per dare
consolazione, sostegno alla mia agonia nel Getsemani,
particolarmente la Santa Messa, non verrà mai dimenticato;
Io verrò poi in soccorso alle vostre di notti oscure. Mai me
ne dimenticherò. Non temere quindi quando giungeranno i tre
giorni di buio poiché Io difenderò i miei da ogni male.
Ecco, è la notte dell'abbandono, del tradimento, della
solitudine, ma anche la notte dell'Eucaristia e del
Sacerdozio, scaturiti proprio da questo grande Sacrificio. É
così grande che voi non potete comprenderne mai la
profondità, l'acume, l'intensità del suo patimento. È la
notte dell'ultima cena nella quale Io celebro l'offerta di
Me stesso, offro le mie Carni Immacolate e Immolate, per far
si che sia a vostro nutrimento: conficcate su una Croce,
offerte a vostra salvezza.
Chi poteva riparare e saldare l'offesa del vostro peccato
alla Maestà Sovrana se non Io? Chi poteva riformarvi,
stipulare la Nuova Alleanza con l'Eterno se non Io con il
mio Sangue? Chi si sarebbe salvato senza il mio estremo
Sacrificio? Perché mi offro in tanto supplizio se non per
amore, per l'immensità di un amore che, da Padre, vuole
salvare tutti i suoi figli? Come potete vivere bene
quest'Alleanza con Dio? Come vivere l'Eucaristia e il
Sacerdozio? La lavanda dei piedi portata ad emblema nel
Vangelo è il segno che vi porta all'umiltà, a piegare voi
stessi per porvi a servizio dell'altro. Solo nel servizio,
nell'umiltà che vi fa piegare al soccorso, voi vivrete bene
il rapporto con il Signore, l'Eucarestia e il Sacerdozio.
Siete chiamati a fare del vostro essere Oblazione, Offerta,
con il dono delle vostre carni, della vostra vita, così vi
fate Eucarestia, vi fate Sacerdoti della celebrazione della
vostra Messa con il vostro operato e vissuto. Lavate con le
vostre lacrime, scaturite dalla brocca della vostra anima,
con le mani che sono la manifattura della vostra esistenza,
lavate le miserie, le lordure del vostro prossimo: voi ne
lavate e purificate il peccato, vi fate liberazione,
guarigione, conversione per il fratello, venite in soccorso
alle molte povertà, non solo materiali, ma anche spirituali
e morali, ridonando la nuova immagine a mia appartenenza
all'altro.
Ecco, Io mi addentro nell'orto del Getsemani: il mio passo
si addentra, si inoltra nell'oscurità del tormento, vado a
vivere la mia grande battaglia: seguitemi, non mi lasciate
solo, rimanete desti, non lasciatevi appesantire dal sonno
del nemico, dato che ora è tempo della vostra di battaglia!
Ti benedico".
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30 marzo 2018 (venerdì santo)
"La mia Passione è stata
bastante a se stessa per riparare e dare Risurrezione,
ma è
l'uomo che persiste nella malvagità, che continua a peccare
grandemente,
e c'è bisogno perciò di una continua Croce per
riparare e salvarsi.
Io vi sostengo, vi sono vicino, vi
tengo le braccia, e asciugo le vostre lacrime:
Io che, per
primo, ne ho pianto"
"Mia piccola Maria, è il giorno della mia Santissima
Passione e della mia morte. Le vado incontro nella
lacerazione tra il desiderio veemente di dare la vita per la
salvezza degli uomini e il terrore per l'aggressività, la
violenza e l'odio che dovrò affrontare da essi. Patisco in
ogni viscera del mio Corpo e del mio Cuore di sì immensi
dolori da non potersi descrivere. Entro nell'orto per
combattere ogni tormento e angoscia: vengo tradito e
umiliato, posto in tribolazione e messo in prigionia,
esposto al ludibrio e alla derisione, al malvagio giudizio.
Vengo flagellato da mani impietose che con tempesta di colpi
devasta il mio corpo, sì che non c'è spazio in ogni suo
lembo di piaghe; e ogni colpo riapre e scava maggiore il
solco, si forma una pozza di sangue tutto intorno e ogni
sembianza umana mi è tolta.
Vengo coronato di spine e deriso, offeso nella mia dignità
Divina, ogni balzo e colpo inferto rinnova, scavando le
ferite nel capo. Il peso del legno deposto su un corpo
sfiancato, martoriato e moribondo, che ad ogni passo le
spine si conficcano e il legno scopre le ossa. Giunti al
Calvario, mani e chiodi non hanno tremore del loro Creatore,
e si infilano spezzando le carni. Quale patire, figli miei,
quando la Croce s'innalza e, nelle ore eterne, agonizzo di
dolori inenarrabili, per cui nel Cuore non trovo sostegno,
sino spezzarsi nell'ultimo grido!
Figli miei, non sono le poche parole che possono far
comprendere le durezze e le asprezze di tale Sacrificio, ma
la mia Passione dona nel suo martirio la Redenzione, la mia
Morte la Risurrezione, nell'abbraccio della Croce la Vita.
Ora, figli, dovete voi accogliere la vostra piccola Passione
che non avrà l'intensità e la vastità dell'immensa
sofferenza della mia, che varca i dolori dell'intera
umanità. Voi dovete soffrire per la vostra salvezza e quella
di altri legati alla vostra esistenza e allo spazio del
vostro tempo. Io ho vissuto il travaglio di un parto che
porta a nascere l'umanità. Lo so: è dura, fa patire, ma non
la respingete! Io ne comprendo ogni pena: la mia Passione è
stata bastante a se stessa per riparare e dare Risurrezione,
ma è l'uomo che persiste nella malvagità, che continua a
peccare grandemente, e c'è bisogno perciò di una continua
Croce per riparare e salvarsi. Io vi sostengo, vi sono
vicino, vi tengo le braccia, e asciugo le vostre lacrime: Io
che, per primo, ne ho pianto. Ti benedico". |
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