Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Luglio 2016

"Oggi Io vi chiedo di pensare al Cielo, di desiderare, bramare, anelare al Paradiso"

 

 

 Ave Maria!

 

2 luglio 2016
"I cristiani presto saranno purificati dalla grande tribolazione,
e non se ne preoccupano!"

"Mia piccola Maria, scorre il sangue degli uomini a terra, e questo perché non è stato invocato il mio divin Sangue. Il terrorismo prende potere dal peccato: il male compiuto lo attira e ne trae forza per maggiormente perpetuarlo. La Chiesa sarà inondata di sangue, e non se ne avvede, non prende difesa: i cristiani presto saranno purificati dalla grande tribolazione, e non se ne preoccupano. Io chiamo, chiamo, continuo ad insegnare, ma chi mi ascolta? Gli uomini continuano a peccare, e finire nel precipizio del destino che essi stessi si costruiscono. La Madonna cosa non fa per radunare il popolo di Dio! Ma sono sempre gli stessi a seguirla, e il numero si sta chiudendo. Quanti di coloro che si recano alla Santa Messa scindono le loro persone: una parte sembra che ascolti, ma senza partecipare con il cuore, e l'altra parte di loro accoglie e vive il compromesso con il mondo. Io richiamo i sacerdoti ad andare come agnelli in mezzo ai lupi, e lo dico e lo affermo anche nel Vangelo di stasera. Invece essi si rinchiudono timorosi nelle loro chiese: non fanno che parlare, parlare, fare catechesi, riunioni, e tavole rotonde alla medesime creature, e rimangono solo parole umane sterili, ma che non vibrano di Spirito!

Quanti sono i sacerdoti rimasti che fanno adorazione, che vivono di preghiera profonda e di un amore sincero e partecipato, che li unisca alla Santa Madre, dato che, se così fosse, se vivessero un tale stato di unione con Dio, sarebbero impregnati e ricolmi di Spirito Santo, che li renderebbe intrepidi, dimentichi di sé stessi ed arditi cosicché, pur solo con poche parole dette, con la sola propria presenza, feconderebbero di santità, e in ogni atto compiuto, ci sarebbe rinascita!

Quanti quelli che vanno alla ricerca dei giovani nelle strade, che ancorano sbandati nelle stazioni? Quanti quelli che danno cura e sostegno alle famiglie disastrate o, che solerti, sono accanto ai malati per portare Gesù Cristo? Voi mi direte: "Ma sono pochi!". E di chi è la responsabilità? Primo: di una Chiesa che ha ricercato sé stessa e il suo prestigio, le ricchezze temporali, mentre Io chiamo ad una sequela umile, povera: "Andate senza borsa, né sandali, né sacca…!", cercando di operare solo per la gloria di Dio e per il bene delle anime. Perché tutto nasce dalla preghiera. Poiché, pur se sono pochi nella qualità, ne nasce anche il numero.

Oggi in cui ricorre la Celebrazione del mio Preziosissimo Sangue, di cui il sacerdote non fa menzione, Io affermo che il mio Sangue vive, è presente: non ne è rimasta bagnata, al suo tempo passato, solo la mia Croce, ma tocca a voi farlo vivere partecipandolo oggi: invocatelo! pregatelo!, confessatevi in verità, partecipando all'Eucaristia in grazia! Operate nella carità per far sì che il mio divin Sangue tutto si diffonda e penetri, irrorandosi su ogni angolo della terra, del Purgatorio, e su ogni creatura! Sarà allora che il demonio fuggirà, non potrà sussistere, perderà potere, non potrà recarvi danno o offesa, così come avvenne agli stipiti delle porte degli ebrei nella notte, prima dell'Esodo: bagnati con il sangue dell'agnello, non ha permesso che l'angelo della morte, varcasse soglia. Ugualmente il mio Preziosissimo Sangue ovunque avrebbe vittoria e trionfo. Solo Io ho potere di sconfiggere il male, l'autorità per annientarlo, e solo il mio divin Sangue vi può dare vita e risurrezione. E tutto ciò che dovrà accadere non accadrebbe! Ti benedico".

 


5 luglio 2016
"Nella mia Umanità ho compassione del vostro stato,
dato che siete come pecore senza pastore"

"Mia piccola Maria, tu ti lasci prendere dal timore e dall'agitazione, figlia mia, ma di questa ditta che ti assilla, Io ti dico che ormai i tempi che verranno porteranno situazioni e cambiamenti per cui essa non potrà più opprimerti. Stasera nel Vangelo: Io opero continuamente nella mia terra, in liberazione dai demoni, in guarigioni dei malati, nelle conversioni dei cuori, eppure la mia carità, pur così evidente, non riceve, nonostante lo stupore, gratitudine e lode, ma viene ritenuta proveniente per opera del maligno. I miei avversari dicono: "Può quest'uomo farle Lui queste cose?". Credono al male, e non credono e non riconoscono Dio nella sua opera, portata al bene.

Oggi questo mondo è permeato di male: non c'è luogo e Stato, che non trovi danno dalla devastazione del maligno, che trova dinanzi a sé una strada aperta, indifesa; tanta è la noncuranza, la superficialità, l'indifferenza, sicché la sua corruzione invade e distrugge, divenendo cancrena ovunque. Non viene posta medicina al suo malessere, ed essa si fa putredine; non vengono aperte e liberate dalle sue prigioni, ed egli riavvolge, incatenando alla sua schiavitù. Se sapeste quanti posseduti nelle creature, quanti vessati, quante malattie fomentate e di provenienza malefica! E cosa si fa? Poco o nulla. E questo perché non si ha fede, non si ricorre alla mia Persona.

Nella mia Umanità ho compassione del vostro stato, dato che siete come pecore senza pastore, nella mia Divinità ho il potere di sanare tutto. Ma se non si ha fede non c'è più preghiera, e non vengo invocato in verità. Spesso c'è una preghiera scarsa, fredda, legata solo ai propri egoismi e bisogni. Sono pochi gli operai e i sacerdoti che vivono nella mia profondità e santità; ancor meno gli esorcisti. É un campo incoltivato. Non nasce vita nella Chiesa che non nomina altri esorcisti, ed è scarsa la preparazione su questo settore. Ed è in questo torpore che il demonio prende potere, allarga la sua ramificazione, riuscendo a rendere muta l'intera persona, ottenebrando la mente, rendendo duri i cuori, ammutolendo la parola e inoperose le mani, non perché esse non siano utilizzate, ma sono prive del mio Spirito; e senza di Me non c'è risurrezione al bene. Tornate ad amarmi, e sarà vittoria e liberazione! Ti benedico".

 


6 luglio 2016
"Convertitevi! Vi siete convertiti? Cosa amate?
Avete fede, ed è vissuto il mio Vangelo?
Vi ho invitato a pregare, a fare mortificazione; che avete fatto?"

"Stai serena, mia piccola Maria! Tu già mi offri, con la Santa Messa, con la preghiera, con l'offerta di te stessa, e con lo scritto di Gocce di luce. Disponiti, così come vengono i giorni e il lavoro, e se Iddio te ne dà la possibilità di fare ancora di più, ma serenamente. Ecco, dice il vangelo stasera e lo proclama: Il Regno di Dio è vicino!". Il Regno di Dio è presente. É più vicino di quanto voi potete immaginare! Voi pensate che il Cielo e la terra siano due realtà separate e distaccate, mentre invece sono unite, un'unica cosa. Il Regno di Dio viene nei vostri cuori, se mi seguite e mi fate vivere in esso. É un Regno vicino poiché questa vita è un soffio: volano i suoi giorni, e vi ritroverete presto nel suo luogo, se mi avete amato.

Il Regno divino partecipa della vita terrena: la osserva, vigila, vi assiste. E come vi aiuta! Ma voi non ve ne avvedete. Quando le cose vi vanno bene dimenticate tutto, ve ne sentite accreditati e non ne date riconoscenza. Quando le cose, secondo voi, vanno male, allora gridate contro Dio. Quando la Croce, la tribolazione e la prova, si affacciano nella esistenza vostra, vi lamentate e dite: "Ove la sussistenza, la protezione del Cielo? Io vi ho dato gli strumenti, i mezzi, le indicazioni, per seguire la retta via, vi ho offerto Me stesso, ed Io domando a voi: "Che cosa ne avete fatto? Avete seguito ciò che Io vi ho detto? Avete condotto una vita santa?".

Il Vangelo vi interpella continuamente: "Convertitevi!". Vi siete convertiti? Cosa amate? Avete fede, ed è vissuto il mio Vangelo? Vi ho invitato a pregare, a fare mortificazione; che avete fatto? Vi stancate, pregate poco, o non mi rivolgete nemmeno un pensiero, non fate nessuna mortificazione, ma siete sempre alla ricerca dello stare bene, del godimento e di possedere ogni idolo terreno. Dato che, se aveste compiuto ciò che Io vi ho richiesto, questo mondo sarebbe già un Paradiso: già pregustereste l'assaggio di ciò che è il Regno celeste, che vivrete poi nella sua perfezione e pienezza, nella dimensione spirituale acquisita. Io vi ho offerto il Cielo, vi ho dato le chiavi per aprirne la porta; tocca a voi saper entrare. Coraggio, cercate il Regno di Dio, ed esso sarà parte di voi! Ti benedico".

 


9 luglio 2016
"Vuoi che ora che c'è stata la mia Redenzione a questa terra,
che è stata bagnata dal mio divin Sangue,
Io non venga in soccorso e salvi i giusti, i miei eletti?"

"Mia piccola Maria, prendi pace! Quelli che sono nella mia Grazia non possono temere; non ho salvato Lot da Sodoma e Gomorra? E Noè con la sua famiglia al tempo del diluvio universale? Vuoi che ora, che c'è stata la mia Redenzione, a questa terra che è stata bagnata dal mio divin Sangue Io non venga in soccorso e salvi i giusti, i miei eletti? Io vengo e verrò nei tempi di grande purificazione nella mia divina Misericordia. Il demonio viene a scatenare e sobillare nella tua casa. Poi giungo Io a cacciarlo e dare pace, e la sofferenza che te ne è venuta è di purificazione.

"Ecco, dice la prima lettura, Io sono lo Sposo della anime vostre, sono Sposo di tutti, e tutti siete invitati alle mie nozze, che Io ho stipulato e celebrato con voi nell'effusione del mio divin Sangue. Io ne preparo il Banchetto ma, perché voi possiate accederne, siete chiamati, come spose, ad averne l'abito nuziale, un abito degno che è intessuto nel filo d'oro della Regalità della mia Fede, impreziosito nelle mie virtù, adorno del profumo di santità, e portato nell'umiltà. Dove però poter acquistare l'olio della mia Grazia che contengono tali doni? Nei miei sacramenti e nella preghiera, che v'intessono quest'abito e vi tengono pronti e degni di essere accolti alla mia chiamata.

Io sono l'Olio della Grazia! Sono la pianta dell'ulivo che ve ne dà il frutto. A voi l'opera di saper lavorare e curare la pianta, la raccolta delle olive, la spremitura e la filtratura per eliminare ogni pulviscolo alla sua purezza, il deposito negli otri di vetro per mantenerlo per i tempi in cui ne avrete bisogno, in modo che ne abbiate sempre per nutrirvi e tenervi desti, saldi, e pronti, come le vergini sagge del Vangelo, quanto Io, il Principe Regale, aprirò le porte del Banchetto celeste e farò entrare coloro che si sono mantenuti tali. Arricchite della mia fede, impreziosite delle gemme delle virtù, adorne del santo profumo e, portato nell'umiltà, ne guarderò la fiamma dell'ardore dell'amore mio nel cuore; allora, rimirandovi, dirò: "Entra, mia sposa! Entra, mia diletta, a partecipare delle delizie del tuo Sposo!".

Amate la Madonna! Unitevi continuamente a Lei, che vi soccorre e vi aiuta a mantenere l'olio della mia Grazia, perché non abbiate a perderne, ma a mantenerne viva la sua fiamma. Lei è Colei che vi cuce l'abito per rendervi degni e regali. Se sapeste come ci tiene che le anime, sue figlie, vengano a Me belle, radiose, pure, pronte come spose di suo Figlio, perché Io, contemplandone la nobiltà e la bellezza, le gradisca, e ne sorrida. E voi non potete immaginare quali delizie ho preparato per le mie nozze per voi! Ti benedico".

 


12 luglio 2016
"Guai a te, Roma, che dovevi essere il fulcro, il segno della cristianità,
l'esempio vissuto, ed hai finito per svilire il tuo cristianesimo,
snaturandone la sua natura!"

"Mia piccola Maria, Io sono già accorso: il mio Cuore e le mia mani già prestano aiuto, tramite i soccorritori. Alcuni dei deceduti di questo incidente del treno sono già presso di Me, altri faranno il loro percorso in Purgatorio, ma qualcuno è andato perduto. Nessuno si prepara alla morte: l'uomo pensa di essere eterno, e la morte giunge quando meno ve lo aspettate. Credete che la vita sia di diritto, mentre è un dono di Dio: tutto nasce da Lui, tutto a Lui deve ritornare.

Stasera il mio Vangelo grida forte: "Guai a te, Corazim! Guai a te, Cafarno, perché se i prodigi e i miracoli che voi avete ricevuto, fossero stati compiuti in altre città pagane, esse si sarebbero già convertite! Voi sarete vagliati nel Giudizio molto più duramente. Lo dissi alle città del mio tempo; lo dico oggi a voi: "Guai a voi, città cristiane, città Cattoliche! Guai a te, Roma, che dovevi essere il fulcro, il segno della cristianità, l'esempio vissuto, ed hai finito per svilire il tuo cristianesimo, snaturandone la sua natura! Ti sei chiusa ai tuoi idoli, prigioniera della tua tracotanza e boria; e ove lo sguardo proteso di lode al tuo Signore per i benefici ricevuti? Ove il cuore traboccante di gratitudine? Sei precipitata nel baratro del tuo peccato, invasa dalla tua corruzione. Ma se tu fossi stata ciò per cui ti ho arricchita nei miei doni divini di adesione, di Vangelo vissuto, la tua luce si sarebbe diffusa nel mondo intero e l'avrebbe convertito!

Le vostre città sono state percorse da Santi che le hanno impreziosite con la loro testimonianza; ne hanno lasciato segni e prodigi. Voi potete venire a Me e professare la vostra fede nella libertà: di quanti doni sono arricchite, nei miei attributi divini, dei miracoli compiuti le vostre chiese, e voi cosa ne avete fatto? Turismo e guadagno! Poche nel confronto del numero sono le anime che alzano il loro sguardo e il loro cuore, in verità e sincerità, verso di Me. Per questo, quando giungerà il Giudizio sarà più duro che per le città pagane, che non hanno ricevuto sì tali doni, testimonianza e prodigi. Dovrò giungere Io a soffiare il mio Alito forte sì da scacciare tanta nebbia malefica: scuotere le fondamenta del loro torpore, del loro sonno demoniaco, in modo che si risvegli e comprenda che tutto nasce da Dio, e a Dio deve essere offerto e tornare, riconoscendolo come vero Padre, per tornare ad essere degni figli. Solo allora ci sarà rinascita e risurrezione, ed Io sarò l'incontrastato Re delle vostre città, nello spirito e nella fede. Ti benedico".

 


15 luglio 2016
"Ah, se la Chiesa, e il mondo, avesse questa fede in Me!
Ove sarebbero più le croci che schiacciano?
Ove più la disperazione o il tormento che porta via ogni pace?"

"Mia piccola Maria, mia piccola figlia, Io ascolto ogni tua invocazione, ogni tua lamentela, particolarmente quando mi ricevi nella Comunione: è il mio Corpo e, nel mio Corpo è presente l'orecchio, e non posso non ascoltarti! Stasera nel Vangelo vi esorto calorosamente: "Venite a Me!". Venite a Me! Questo è il segreto della felicità. É il segreto della bellezza della vostra esistenza. Se state con Me Io condivido ogni vostra pena e sofferenza. Io mi carico delle vostre croci e ne prendo il maggior peso. Sono con voi a condividere, con la mia Persona, la vostra vita: sono la vostra metà, e mi prendo cura di tutto ciò che di cui voi mi volete offrire. Quante volte vi sentite soli, abbandonati e sconsolati; la sfiducia vi penetra, e gridate d'esser senza nessun sostegno e aiuto: vi dimenticate di Me! Perché Io sono il vostro giogo leggero che unisce l'esistenza umana al Cielo, e con Dio che cosa dovete temere?

Credetemi! La sfiducia e la paura fanno il maggior danno, mentre con Me voi non affondate in esse ma galleggiate sulle acque, pur se fossero tempestose nei loro problemi ed affanni. Quando il vostro matrimonio non viene partecipato dall'altro, o siete stati lasciati, date a Me! Io supplisco ad una delle parti mancanti: Io sono pure il vostro Sposo e il collante che le mantiene unite, anche da lontano. Se il vostro figliolo vi tormenta nei suoi gravosi problemi ed errori, date a Me! Io ne prendo l'incarico e lo curo. Se voi non lasciate la mia mano, perpetuando la vostra adesione, fedeltà, e preghiera, giungerà la vostra liberazione. Se siete nella tribolazione della malattia, date a Me! Io con voi ne condivido ogni pena; ve ne tolgo l'angoscia, e vi conduco alla guarigione qui su questa terra o, se è giunto il vostro tempo, sanati al Cielo!

Solo chi non viene a Me è solo! E, senza Me giunge il demonio che, come un male sottile, s'insinua e penetra, vi schiaccia e vi ottenebra, vi pressa fino allo sfiancamento per condurvi non solo alla disperazione, ma alla morte! Se venite a Me, vostro Signore, ove sarà più il suo potere? Egli si arresta, e arretra; rimane solo una vespa fastidiosa che può pungere, ma il cui veleno non entra e non può arrecare danno. Io sempre lo vinco, e ve ne libero.

Ah, se la Chiesa, e il mondo, avesse questa fede in Me! Ove sarebbero più le croci che schiacciano? Ove più la disperazione o il tormento che porta via ogni pace? Ma non c'è questo abbandono, questa fiducia in Me: non mi amate! Io grido ancora: "Ricorrete a Me! Venite al vostro Salvatore!". Io sarò sempre con voi: posate il vostro capo sul mio Cuore, ed Io vi donerò la fortezza, la consolazione: ogni ristoro. Ti benedico".

 


16 luglio 2016
"Cosa, Signore, ti è più gradito?
Cosa riceve benedizione ai tuoi occhi nel servizio a Te?". Io vi rispondo:
"Figli, l'unione, il fondersi di queste due realtà:
l'opera e l'adorazione sono la via perfetta per amarmi e santificarsi"

"Mia piccola Maria, non avere paura del demonio che accusa ed alza la sua voce, e minaccia, usando queste povere creature che vivono nelle sue tenebre. Io ti riparo, e ti ricopro, e proteggo anche il tuo sventurato figlio. Il terrorismo, figlia mia, è il peccato che lo richiama. Se gli uomini invocassero Me, se scegliessero Me con il mio bene, Io mi porrei dinanzi, in difesa, ed il nemico, vedendomi già da lontano, nel suo di terrore, fuggirebbe; e quale danno potrebbe arrecare!?

"Signore, se ho ricevuto grazia ai tuoi occhi, non oltrepassare, fermati alla mia casa!". Era l'invito, la richiesta di Abramo. Se voi mi desideraste, se mi invocaste: "Signore, se ho ricevuto grazia ai tuoi occhi, non oltrepassare il tuo cammino, vieni nella mia casa!". Io di certo da voi ricorrerei, non solo alla vostra dimora, non solo presso i vostri cari e ciò per cui pregate: Io vengo a vivere in voi per prendere possesso e abitazione nell'anima vostra.

Nel Vangelo mi reco presso Marta e Maria che desiderano di Me, e mi ospitano. Una si appressa e si affanna con i suoi servizi per onorarmi, l'altra si sofferma, adorante, alle mie ginocchia per ascoltarmi. E si riapre in questa scena il famoso dilemma: "Cosa, Signore, ti è più gradito? Cosa riceve benedizione ai tuoi occhi nel servizio a Te?". Io vi rispondo: "Figli, l'unione, il fondersi di queste due realtà: l'opera e l'adorazione sono la via perfetta per amarmi e santificarsi. Esse, unite nella loro fusione, sono la completezza, poiché se ci fosse l'azione concreta, solo il fare, pur fatto sempre a fin di bene, e se non fosse unito alla mia Persona, è un' opera che si chiude all'umano e si spegne: richiede per sé la propria gratificazione, il premio e la benevolenza del prossimo che, se non è effettuata, porta all'esasperazione e la chiusura dall'altro.

L'adorazione di Dio non può chiudersi a sé mai, dato che essa, per natura, per sua proprietà, è la carità divina che si espande e porta il suo raccolto e il suo segno nel soccorso ai fratelli. Per questo vi invito: prima lodate Dio, adoratelo! Unitevi, come Maria, alla sua intimità e confidenza nell'ascolto e l'unione nella preghiera, e poi, in questa fusione, Io vi ricoprirò di Me: sono la batteria che sempre ricarica le vostre energie, la volontà, il cuore, e le mani che non si esauriranno. Piene del mio Amore, e per amore mio, poi andate: i vostri piedi vadano a portare ciò che il Signore vi ha dato, per beneficiarne il prossimo. Poiché se l'adorazione al Santissimo Signore fosse ristretta in una devozione che non porta risposta ai fratelli nella sua offerta sincera, non è vero amore, non c'è stata devozione autentica, e né fusione con Me. Chiamatemi, e se cosi operate, i miei piedi varcheranno la soglia di tutto ciò che vi appartiene e sarà benedetto. E non saremo più due, ma un'unica entrata perché non sarete solo graditi ai miei occhi: diverrete il mio stesso sguardo che ama. Ti benedico".

 


18 luglio 2016
"É nella purezza di spirito che si acquisisce la fede, che vi fa credere e amare"

"Mia piccola Maria, il mio Sangue si apposta, è pronto per fermare la corruzione e il terrorismo, ma dipende dalla vostra scelta la liberazione nel suo potere: Iddio vi ha dato comprensione del bene e del male; se scegliete il bene, scegliete Me che mi pongo innanzi con il mio Sacrificio di salvezza che ha il potere di arrestare e annientare ogni male, ma se scegliete il peccato mai ne sarete liberi. Ho le mani legate, e nulla posso dinanzi alla vostra volontà.

Oggi nel Vangelo mi viene richiesto un segno, un segno straordinario, un portento, perché si possa credere alla mia divinità, ed Io grido: "O generazione malvagia e perversa!", poiché non crede a Colui che è presente, ed è il Segno stesso: è Dio che si manifesta e dà testimonianza nella mia opera e nei prodigi di bene, della carità nella quale non posso che operare.

Ah, Ninive si era convertita alla predicazione di un profeta: Giona è stato creduto come segno mandato dall'Eterno, la Regina di Saba si pose in cammino per ascoltare la Sapienza di Salomone, e in essa vedeva espressa la Parola del Creatore. E loro, pur dinanzi alla mia Persona, che nella mia divinità discendo dai Cieli ed entro nel tempo della storia umana, e ne prendo Carne, rivelandomi Io ciò che compio e sono, non sono creduto, né accolto.

Tutt'ora è continua l'affermazione degli uomini: "Ah, se vedessi Dio o un suo intervento straordinario, allora sì, nei suoi segni io crederei e tornerei a seguirlo! Ma Io vi dico che già tutto ciò che vi circonda porta scolpito, vi è impresso, il segno dell'Altissimo, nella vita che si perpetua e si rinnova: la vostra medesima persona è segno di Dio, ma non Lo sapete vedere e né riconoscere. Non volete credere alla mia Venuta, e ciò che sono: alla mia Redenzione e alla mia Vittoria, all'Eucaristia che vi ho lasciato: quale grandezza di miracolo! Eppure quanti La rifiutano e non La credono, dato che ciò sfugge alla loro ragione limitata alla materia e al razionale.

Vi ho lasciato mia Madre che sempre vi offre i suoi segni e richiami, vi ho continuamente attorniato di Santi ad irrorare la terra con i loro miracoli e santità, ma non vi è bastante. Anzi, Io ribadisco, che se anche apparisse un vostro defunto, se uno non vuol credere, non crede! Questo accade perché lo dice la prima lettura: Iddio vi ha dato coscienza del bene e del male, ammaestrandovi: seguite la retta via, perpetuate la Giustizia, amate la bontà, siate uomini di pace, dato che solo nella purezza di spirito l'uomo sa riconoscere, vedere, ascoltare, percepire la presenza di Dio e valutarne tutti i suoi segni e la sua Opera. É nella purezza di spirito che si acquisisce la fede, che vi fa credere e amare.

Voi non vedete perché le coltri del peccato sono scaglie che ricoprono le vostre palpebre, e non avete luce; solo se illuminate dal bene esse decadranno, e voi riacquisterete la visione e la presenza divina in tutto ciò che vivrete e, in ogni cosa creata, ne riconoscerete l'impronta. Anzi riconoscerete nella vostra persona, in voi stessi, che siete segno di Dio. Ti benedico".

 


20 luglio 2016
"Per quelli che, se pur non conoscono il mio Nome,
ma scelgono la via della rettitudine e della carità,
essi vivono ciò che Io desidero e predico"

"Mia piccola Maria, Io cerco sempre di liberarti dalla paura, anche stasera non temere di tornare a casa per l'ira di tuo figlio; tu vedrai come giungerà quel giorno con quel che desideri accada; ah, se accadrà!

A coloro che praticano la Giustizia, che operano il bene, che vivono nella Verità, sulla loro bocca Io porrò le mie parole e ovunque le diffonderanno. Io mando dinanzi a Me in miei messaggeri, i miei profeti, i Santi, a proclamare la mia Parola; ma anche in voi, in coloro che vivono di Me, del mio bene, Io stampo le mie parole; pure in coloro che sono di diversa religione, che non mi conoscono, perché Io spargo il mio seme abbondante ovunque: in ogni terra, in ogni anima, e ognuno possiede il discernimento nel bene e nel male, nella coscienza data. Per quelli che, se pur non conoscono il mio Nome, ma scelgono la via della rettitudine e della carità, essi vivono ciò che Io desidero e predico.

Il mio seme si sparge sulla terra dell'anima vostra ma, per fare in modo che attecchisca, la terra si deve aprire, saper accogliere, recepire, amalgamarsi ad esso, farsi un tutt'uno: terra e seme uniti, perché il seme sia fecondato e ne possa scaturire la nascita di una nuova pianta; Il processo di cura continua: Quando poi è penetrata e fecondata, bisogna nutrirla con le sostanze, abbeverarla con l'acqua, riscaldarla al sole, come feto nel grembo materno, per far sì che cresca e possa venire a maturazione e alla luce. Deve essere abbeverata dalle acque della preghiera, nutrita alle sostanze dei miei Sacramenti, riscaldata dal sole della mia Eucaristia, sicché le sue radici si dilatino e ramifichino nella terra, si alzi lo stelo e si faccia tronco; e possa poi protendersi nei rami, perché sia pianta forte che dà nutrimento, riparo, riscaldi; e i cui frutti daranno altri semi, germoglieranno altre piante che si uniranno ad altre per divenire un rigoglioso bosco, o giardini di ricca e variopinta fioritura, o prati ricolmi di messi dorate e ondeggianti, e secondo la chiamata di ciascuno.

Invece se il seme non verrà accolto, se rimane disperso sulla dura terra o mangiato dagli uccellacci, che sono i diavoli, a cui lasciate indifeso il campo, non ci sarà raccolto, né crescita, né germoglio, ma ci sarà una steppa arida, una landa desolata, una zona desertica; ove potrò trovare nutrimento, riparo e calore per me e i miei figli? Date a Me, date a Me! Pur se fosse roccia, o dura come cemento, se date a Me: Io la plasmo, la rendo duttile, la modello perché si faccia creta morbida, atta a prendere la forma di un grembo che sa accogliere il seme della mia Parola, ed essere feconda. E la mia Parola vive! Ti benedico".

 


22 luglio 2016
"Le cose vecchie sono passate, faccio nuove tutte le cose!
L'Onnipotente Dio ha il potere di riformare a nuova vita tutto il creato e,
nell'alternarsi delle stagioni, di far dare sempre nuova nascita alla sua continuità"

"Mia piccola Maria, dice la prima lettura: "Le cose vecchie sono passate, faccio nuove tutte le cose!". L'Onnipotente Dio ha il potere di riformare a nuova vita tutto il creato e, nell'alternarsi delle stagioni, di far dare sempre nuova nascita alla sua continuità. Sembra che tutto decada, ma poi ritorna la sua rifioritura: la morte tocca ad ogni uomo, ma c'è sempre il vagito di una nuova creatura. Così come Egli ha il potere di dare perenne sussistenza alla sua perenne creazione, ha il potere di riformare e ricreare l'interiorità dell'uomo, di trarre dalle tenebre e ricondurre alla luce, di trarre dal peccato alla Grazia, dalla morte alla risurrezione. Egli può riverginezzare lo spirito nelle acque delle lacrime del vostro pentimento che si fondono al Sangue della mia Redenzione: vi ricrea nel pentimento sincero che, con dolore, si accusa, e riceve il perdono nel Sacramento della Confessione ove unisco il Sangue mio, dato per voi per rigenerarvi, per riportarvi a rinnovata vita. Meditate: come l'acqua e il Sangue scorrono in voi e danno sussistenza alla vostra corporeità, similmente avviene nel processo spirituale.

Oggi che ricordate Santa Maria Maddalena, lei, il simbolo della creatura che si fa risorta, che dal sepolcro torna alla risurrezione, lei che era stata una grande meretrice, nell'incontro con Me, Cristo Signore, si trasfonde, ama e si purifica, sicchè le colpe del passato vengono cancellate, e una nuova Maddalena germoglia alla santità. Maria aveva un'arsura di sete d'amore, una brama di desiderio di amare, e di questo gli uomini ne hanno abusato: prima violata, e poi usata per le proprie bramosie. La sua responsabilità è che si è adagiata al peccato per non perdere la posizione acquisita, i vantaggi e le ricchezze, ma nel suo cuore si agitava e albergava pure l'odio per gli uomini che ne erano causa, e la usavano per i propri scopi. Alla fornicazione si è unito l'odio, che hanno dato modo al demonio di entrare e possederne lo spirito. É stato il mio incontro, l'amore vero, che si unisce e l'ama nella sua dignità di persona, e che vuole solo il suo autentico bene, che l'ha liberata da ogni male. Maddalena darà in cambio tutta sé stessa, abbandonando le strade peccaminose per incamminarsi per la via della penitenza sin da essere degna di poter stare sotto la mia Croce e divenire prima apostola della mia Risurrezione. Ella vivrà il resto della vita come penitente e testimone del Risorto, che di lei ne è segno tangibile.

Vi dico nel Vangelo che le prostitute che si sono pentite, non quelle che hanno perseverato nel male e magari per diletto e ricchezza propria, ma di quelle povere figlie disprezzate e dileggiate che, nella maggioranza, hanno vissuto un'infanzia di violenza e abusi, che vengono obbligate con la forza, a rischio della vita, o sfruttate per ricatto, o per debolezza mentale che, violate, percosse, derise, quando tornino per venire a Me pentite, dato che sono state mezzo di peccato con le sue conseguenze, e mi dicono: "Signore, perdonaci, accoglici Tu!". Non solo Io le accoglierò, ma le condurrò al Regno, poiché esse sono state delle vittime che hanno già grandemente sofferto e pagato. Ma per coloro che ne sono stati causa, che ne hanno abusato per i loro loschi affari e istinti, se non si convertiranno con una vita di espiazione e sincero pentimento, quali fauci eterne li divoreranno!

Figli miei, lavatevi nelle vostre lacrime e nel mio Sangue, ed Io farò in voi nuove tutte le cose, simili ad un quaderno che viene cancellato di tutte le sue brutture ed errori e torna ad essere bianco, pronto per riscrivere la prima pagina. I peccati vengono perdonati e dimenticati, ma il proseguo dell'esistenza sarà di purificazione e riparazione per le conseguenze che hanno causato, e di preparazione per la vostra risurrezione. Ti benedico".

 


23 luglio 2016
"Figli miei, se le genti del mondo aprissero il cuore e le mani,
riconoscendo il loro Padre Celeste, che potere avrebbe la preghiera!"

"Mia piccola Maria, la Chiesa non ha sviscerato questo Mistero sulla vita oltre la morte degli animali. Io vi dico che esiste una forma di esistenza, che non è glorificata come quella degli uomini, ma il Creatore dà loro uno stato di benessere in un mondo di tipo come una pace terrena. Ma non ti crucciare pensando ora ad essi, ma pensa al sangue di quanti figli di Dio viene sparso per le strade del mondo!

Stasera gli Apostoli mi chiedono: "Signore, insegnaci a pregare!". E qual è il compito del Maestro se non quello d'insegnare, di educare? Ah, se le genti avessero questo sincero desiderio di saper pregare e mi chiedessero, pur essi: "Signore, insegnaci a pregare!". Dinanzi ad una richiesta veritiera, un anelito autentico, una ricerca appassionata di Me, non vuoi che il Padre Santissimo, come vi viene detto nel Padre nostro, non vi dia lo Spirito Santo che ve ne illumina i cuori? La preghiera, come spiega il Vangelo, deve essere vissuta nelle condizioni delineate, perimetrate nei suoi dettami, perché sia vera ed accolta. La prima condizione è che si creda e si ricerchi la Paternità celeste, che a Lui vi affidiate e abbandoniate, che vi mettiate in rapporto filiale che, simile a un conduttore, si trasmetta il suo legame nel vostro sviscerare il cuore a Lui.

Vi ribadisco soprattutto di dargli lode, di ricercare la sua compiacenza per dargli glorificazione poiché è in essa, alla fede in Lui, il vostro massimo bene. Per glorificarlo dovete adempiere ciò che vi comanda: vivere il suo insegnamento e i suoi Dettami. Allora, chi Lo riconosce come Padre e Lo ama, onorerà il padre e la madre terreni: non li abbandonerà ai loro bisogni nella tarda età, non ucciderà il fratello, non solo nel corpo ma anche non devastandolo nell'anima opprimendolo e defraudandolo; non farà falsa testimonianza, e darà rispetto al corpo che gli ha donato, non prenderà ciò che non gli appartiene nei beni e negli affetti altrui, vivrà questa vita di adesione e comunione con Lui; è in questo stato vissuto che la vostra preghiera sarà accolta, benedetta, vi sarà di riparo e sostegno, di consolazione, e come Manna di Grazia, discenderà su di voi. Perché se avrete le mani alzate al Cielo per invocare, ma siete distanti dalla concretezza del suo Cuore e Pensiero vissuto, che valore ha? Come potrà essere ascoltata e beneficata?

La preghiera, quando si fa veritiera, operata ed attuata nella concretezza della vostra carne, diviene un parafulmine, uno scudo che vi protegge dai dardi infuocati del nemico, e non solo: essa diviene riparo e intercessione per i fratelli che sono nell'errore, dato che su essi discende per voi l'effluvio dello Spirito Santo per condurli a conversione.

Guardate ad Abramo: come ha l'ardire di un figlio che implora l'Eterno per chiedere e supplicare la salvezza di Sodoma che è colpevole di grande peccato; e iddio risponde per la confidenza e la fede del figlio: "Ci fossero pur solo 10 giusti in essa, essi farebbero da scudo e protezione alla sua distruzione!". La rettitudine e la giustizia vissuta nell'autentica carità si fa preghiera, invocazione e intercessione potente che salva i molti colpevoli.

Figli miei, se le genti del mondo aprissero il cuore e le mani, riconoscendo il loro Padre Celeste, che potere avrebbe la preghiera! Cambierebbe gli eventi e le sorti umane e, da ciò che era decretato a condanna, diverrebbe Grazia di Risurrezione e salvezza! Non vedreste sangue e desolazione sulla terra, ma trasformata in vita e pace. Venite a Me! Scevrate il vostro cuore nell'intimità sincera al mio. Ti benedico".

 


26 luglio 2016
"Un figlio non eredita solo i caratteri fisici, la struttura, il DNA, la natura genetica,
ma anche quella spirituale dalla quale provengono"

"Mia piccola Maria, i tempi si affrettano e il demonio corre, corre per attaccare le vostre città. Il popolo si allontana da Dio con la sua difesa; e il peccato, che viene ovunque commesso, chiama il nemico e lo rafforza. Voi però, figli miei, che siete nella Grazia, non dovete temere.

Oggi la Chiesa ricorda Sant'Anna e San Gioacchino, i miei Santi Nonni, coloro che hanno dato vita alla Madre Santissima: e dove poteva nascere Maria se non nella santità? Ella è stata accolta in un Grembo Santo, nella culla delle loro braccia sante: ha succhiato latte santo; il respiro di cui profumava l'aria nella casa era santo: si è nutrita e formata nella santità. La casa di Sant'Anna e San Gioacchino era un inno a Dio: la loro carità è sopravvissuta come i loro santi nomi nell'eternità. Ancora le loro opere sono edificazione nel bene, nell'eredità che ne hanno lasciato, e il cui tesoro, in cui risplende e primeggia, è nella Nascita di mia Madre, la Maternità di Dio.

Guardate a questi Santi Genitori! Prendetene ad esempio; pregateli per l'educazione dei vostri figli, particolarmente in periodi difficili sulla terra, come questi. I genitori non diano solo cose alle proprie creature, ma trasmettano il bene che è per eccellenza la fede, dato che, cresciuti lontani da essa, li condannereste nelle mani del maligno, li abbandonereste a lui, poiché non avranno né luce, né protezione, né il senso autentico della vita. Educateli alla preghiera, nella Santa Parola, nell'amore all'Eucaristia, perché da una famiglia santa non può che nascere santità.

Un figlio non eredita solo i caratteri fisici, la struttura, il DNA, la natura genetica, ma anche quella spirituale dalla quale provengono: ne portano l'eredità della benedizione che la loro stirpe ha vissuto nella loro alleanza con il Padre Celeste, nella loro preghiera e carità che discende già a costituire bene la persona, completata poi nella sua formazione e arricchimento del suo sano nutrimento pedagogico nella crescita. Se una creatura respira nel suo ambiente bontà, verità, amore, dirittura nei Comandamenti, se assorbe di questa atmosfera, ne acquisterà il suo bagaglio di equilibrio e tesori. Se un figlio porta un'eredità di maledizione in una famiglia lontana dal Signore Dio e dalla sua legge, che ne vive il male, e persiste nel peccato e nella bestemmia, e ne segue nella conseguente crescita, ne porterà la sua negatività nella sua persona, nell'intero essere che dovrà purificarsi e riscattare nella scelta del suo vissuto.

Anime mie, le conseguenze della lontananza da Colui che è il Bene, che viene rifiutato, negato, tradito nel suo spirito, travisato nel suo insegnamento, particolarmente nell'interno della Chiesa, richiederà il suo tributo di sangue e purificazione; ed è l'uomo stesso che lo richiama e chiede, con il persistere con il suo male. Io vi dono l'albero della Vita: ancora vi indico e vi chiedo se volete venire presso di esso per trovarvi la Verità e la Salvezza. Ti benedico".

 


28 luglio 2016
"Sarete vagliati non solo nel Giudizio universale, ma nel vostro giudizio personale:
tutti v'incontrerete con Me, tutti!"

"Mia piccola Maria, stai serena! Puoi chiedere per questo sacerdote, e dirgli che Iddio lascia sempre la libertà della scelta: può chiedere ai suoi superiori, se vuole andare, poiché nella risposta dei superiori si esprime sempre la Volontà di Dio, ma è mio desiderio che egli resti in questa parrocchia che è terra di bisogno: le anime hanno grande necessità. Non basta il rigore caratteriale del parroco, ci vuole pure la parte materna e misericordiosa di Maria che egli possiede. Non si preoccupi di non vedere il frutto nell'Opera compiuta; Io dico che se uno ha in sé la Luce, vive la mia Grazia, tanto più se si è sacerdoti. Egli, pur tacendo, nella sua sola presenza, la diffonde, seppur qui non avrà modo di recepire il raccolto; gli sarà palese quando sarà da Me, e vedrà in quanti cuori è entrata la sua luce ed ha sparso il suo bene, e in quante anime non ha permesso che decadessero, o che peggiore fosse il loro male.

Stasera il Vangelo vi dona la similitudine nella grande rete che, nel suo pescato, raccoglie tutti i pesci, che la colmano e che, giunti a riva, i pescatori si preoccupano di vagliare, ponendo quelli buoni nei canestri e i cattivi gettati e riarsi al fuoco perché inutili. Ecco, il Regno dei Cieli è la grande rete che prende in sé tutti i figli degli uomini e, terminata la sua raccolta, vengono portati a giudizio e selezionati dagli Angeli che portano i buoni verso il Cielo, e i cattivi nelle tenebre degli abissi. Quanto poco l'uomo esamina la sua coscienza! E quanto poco pensa alla finalità della sua vita, vita che non possiede, ma è prestito, e dovrà essere restituita al suo Creatore, che chiederà conto del suo stato, e di come l'ha vissuta. Sarete vagliati non solo nel Giudizio universale, ma nel vostro giudizio personale: tutti v'incontrerete con Me, tutti!

Sapeste quanti giungono dinanzi a Me meravigliati dell'esistenza di un'altra vita e della mia presenza; e non parlo solo di quelli di altre religioni, ma dei cosiddetti cristiani che, esterrefatti, dicono: "Ci sei, Tu ci sei realmente!". Ancora Io torno a chiedere sulla loro scelta, se vogliono stare con Me: e coloro che sono stati buoni e veritieri, seppur nelle mancanze, acconsentono; ma non credereste che quelli che non si sono pentiti prima del loro transito, che sono vissuti nella malvagità e nella menzogna, la loro oscurità li accompagna e, digrignando i denti, ancora mi avversano e mi rifiutano, preferendo la profondità della tenebre, alle quali appartengono.

L'inferno esiste, non se ne parla più; la mia Chiesa non fa più menzione dei Novissimi, tantomeno del luogo che Io descrivo bene nel Vangelo: "Ove si stridono denti, ed è il terrore". L'inferno è realtà terribile, presente, eterna, e vi vanno molti. Se voi potreste sentire le grida dei dannati!... A cos'è servita la loro vita malvagia? Esso è un luogo e uno stato, che varia a secondo del male compiuto e delle responsabilità avute, per cui: coloro che più hanno ricevuto nella fede, nei Sacramenti, nei posti di rilievo nella mia Chiesa, e mi hanno tradito, sono quelli che risiedono ai suoi sprofondi, accanto a satana, che li sbrana e li divora per l'eternità.

In Purgatorio vanno i più che però, pur buoni e veritieri, non hanno vissuto della Luce piena, e sono in esso per acquistarla pienamente, purificandosi dei propri errori. Nella Beatitudine sono pochi quelli che vi salgono direttamente, e sono i Martiri, gli innocenti, quelli che hanno dato la loro vita per i fratelli e lavato nel Sangue del loro sacrifico le loro colpe, e coloro che santamente mi hanno seguito, fedeli per l'intera esistenza.

Figli miei, preparatevi! Non siate sconsiderati! Pregate per la vostra morte, e fate celebrare Sante Messe per il vostro transito, e il vostro Purgatorio. Unitevi alla Madonna perché vi stia accanto e vi accompagni al Giudizio. Lasciate scritto che vi siano celebrate in suffragio Sante Messe, particolarmente quelle Gregoriane. Pregate ora per i moribondi e per le anime purganti: sarete ricambiati nella carità al vostro di bisogno. Siate avveduti! Colmatevi di difese e armi di bene, che vi tutelino per la salvezza. Figli miei, Io sono qui a braccia aperte: vi voglio tutti salvi! Ma tocca a voi accogliermi. Ti benedico".

 


30 luglio 2016
"Oggi Io vi chiedo di pensare al Cielo, di desiderare, bramare, anelare al Paradiso"

"Mia piccola Maria, hai notato come poi ti vengo sempre in soccorso anche con la Confessione urgente e i Sacramenti che poi puoi ricevere? Io lavoro per questo figlio, ma il peccato che egli compie non permette che la mia Luce lo penetri; giungerà, giungerà il tempo in cui egli aprirà il canale perché possa penetrarlo, e sarà allora tutto ricoperto e infuso dell'intera luce che si era come accatastata, perché entri e lo rivesta completamente di sé.

Per questo parroco abbi compassione: è un povero sventato che porta le sue ferite e il suo disamore; non riesce ad amare, e scarica sugli altri le sue problematiche. Figlia mia, per questo ti è data questa maternità per i sacerdoti che patisci nelle tue sofferenze di vita. Se essi fossero stati tutti buoni, gentili, santi, non ne avrebbero bisogno, ma poiché il demonio li attacca fortemente ed essi non pregano, o pregano poco, a Me non s'abbandonano, ecco che le luci del mondo li abbagliano, e decadono nei loro rigori o nelle loro pulsioni. Hanno bisogno di anime madri che, nella loro intercessione di preghiera e sofferenza, li aiutino a ritrovarmi e ritrovare la profondità della natura autentica del loro ministero.

Oggi Io vi chiedo di pensare al Cielo, di desiderare, bramare, anelare al Paradiso. Tutto passa, e lo sapete: "Vanità delle vanità!", dice Quoelèt; tutto è relativo, transitorio, fugace su questa terra. Ogni cosa vi verrà tolta e tutto perderete, lo sapete; ma il demonio, con la sua nebbia oscura, ve ne memorizza, e voi credete che tute le vostre cose saranno vostre in eterno. Io voglio darvi la certezza, la saldezza, la stabilità di ciò che è perpetuo, e non vi verrà più tolto, e che viene vissuto nel mio Regno: darvi l'eternità! Solo in Cielo potrete capire e gustare ciò che è eterno, immutabile, vero: di un tempo che non sussiste, non scorre, dato che è l'oggi presente perenne. Siate avveduti, saggi! Conquistate il Regno dei Cieli, operate per esso, fatevi forzieri e tesori che vengono tenuti nascosti, in attesa che vengano aperti e rivelati in Cielo, ove vi attendono. Fatevi ricchi di beni e possedimenti spirituali poiché essi saranno le ricchezze della vostra Beatitudine.

In Paradiso non vivrete tutti allo stesso stato di felicità, il medesimo gaudio. Là ci sono i ricchi dei ricchi, divenuti tali nella santità della loro vita, e spesso coloro che li hanno fatti soffrire, per cui, per i loro meriti, si sono salvati: essi divengono coloro che sempre gli saranno accanto, riconoscenti e grati servitori, che li osanneranno, dato che sono stati la causa della loro salvezza ed elevazione. Venite alle mie braccia che contengono il Paradio, e conquistatemi! "E come potremo, direte voi, accumulare tali possedimenti?". Prima cercate di vivere in Grazia di Dio, di avere un'anima pulita, rivalutata, visitata spesso dal Sacramento della Confessione, che non solo vi cancella i peccati, ma vi dona la forza di non compierli più, e vi risana dalle vostre ferite: è una forma di guarigione.

Siate amanti dell'Eucaristia, della sua adorazione, nutriti più che potete ad essa. Pregate e comunicate con il Padre Santissimo, fate del bene, accumulate opere di carità verso il prossimo. La carità vissuta con Dio e i fratelli non solo vi accompagnerà, ma vi rivestirà e vi preparerà il posto nei Cieli. Allora potrete comprendere cosa sia il non soffrire più, vivere solo di gaudio, possedere un cuore colmo e traboccante di felicità che si evolve sempre più nella conoscenza dell'Altissimo Sovrano. Potrete deliziarvi allo sguardo di colori mai visti, ascoltare melodie sì suadenti e dolci, come mai suonate sulla terra, suoni e profumi sconosciuti, sapori al gusto mai provati!

Voi vedrete e conoscerete situazioni e luoghi infiniti, meraviglie che non possono essere descritte, poiché non li potete recepire ora nel vostro corpo mortale, che deve farsi interamente spiritualizzato. Una Beatitudine che non sarà solo spirituale, ma corporea, carnale, dato che anche i vostri corpi saranno risorti; la vostra carne, presente e vivente, ma spiritualizzata e risorta, che acquisisce le proprietà divine e permette una Beatitudine che si fa anche concreta, tattile, gustata, autentica, reale.

Figli miei, non ci sono parole per poterne descrivere la bellezza e lo stupore: venite a Me, Io tutti vi voglio in Paradiso! Ti benedico".