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Ave Maria!
18 dicembre 2015
"Non temete nemmeno il terrorismo: Iddio è più potente, è il
Vittorioso! Egli è presente e guida tutto"
"Mia piccola Maria, "non temere, non temere!", dice il
Vangelo stasera. Non sono le miserie ad allontanarmi da te,
anche se da esse sempre ci si può perfezionare. Dio è con
voi, Dio è in te, dice bene il sacerdote. E se Io sono con
te cosa devi temere? Cosa vuoi che ti accada che Io non
voglia? Non preoccuparti: della casa non prenderti affanno,
delle difficoltà economiche, dei muri divelti, dei tuoi
figli: ci sono Io! Lascia che sia Io a camminare dinanzi a
te, abbandonati a Me, e le situazioni dell'esistenza si
apriranno da sole. Tu pensi alla terra, alle sue incombenze;
non è questa la vera vita: essa attende in Cielo, è lì la
vostra vera casa.
Se ci fosse solo questa misera esistenza terrena, se fosse
solo per questa manciata di anni fatti di lacrime, di
ingiustizie e affanni, quale fallimento! La vita vi attende,
e la terra ve la preannuncia con la bellezza del suo creato,
con il fervore di sentimenti di amore autentico,
dall'entusiasmo e la saldezza della fede. Ecco, Io vi
preparo la vostra Casa celeste.
Non temete nemmeno il terrorismo: Iddio è più potente, è il
Vittorioso! Egli è presente e guida tutto. Sembra che Egli
resti nascosto e nel silenzio, ma opera perennemente. E come
mai non interviene, e lascia che si operi la morte e
l'ingiustizia sull'innocente? Iddio è fedele alla sua
Parola: lascia libero l'uomo e non si impone, ma sappiate
che da una morte, da un'ingiustizia, il Padre opera per la
creatura la sua vittoria, la sua risurrezione, la sua vera
vita. Voi giudicate secondo il mondo, Io guardo e agisco
secondo l'eternità, ove non sarà più né morte, né
ingiustizia, né timore; e per coloro per cui preghi, per
essi e per ciascuno Io opero a secondo di ciò di cui
abbisognano per la loro salvezza. Io sono in te, figlia mia,
e se sono in te, ove vuoi che ti conduca se non nella mia
Casa? Ti benedico".
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19 dicembre 2015
"Come Maria che visita Elisabetta, voi dovete dare voi
stessi, portare la vostra persona"
"Mia piccola Maria, quando un'invocazione, una prece, è
fatta con il cuore e in verità, è preghiera, e non può
essere non accolta; essa scende come benedizione in coloro
per cui si prega e per i molti di cui solo Dio conosce: Egli
la dilata e la offre per altri suoi figli.
La preghiera è la prima visita che potete fare per i
fratelli: con essa voi potete giungere lontano. É visita
l'eucaristia che offrite: la sofferenza, l'amore che
portate, l'opera fattiva. Come Maria che visita Elisabetta,
voi dovete dare voi stessi, portare la vostra persona: i
soli pensieri, convenevoli, le belle parole si fermano ad
esse, ma la concretezza della vostra azione porta la mia
testimonianza, ed essa si fa autentica, riapre i cuori; e
molti, dinanzi a tale testimonianza, ritornano a Dio.
Date, figli miei, il vostro tempo, il vostro sostegno, la
vostra consolazione, in ciò che possedete e potete con il
cuore e con le mani, e la mia benedizione scenderà su di voi
e sull'umanità intera. Ti benedico".
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24 dicembre 2015
"La mia Nascita, come la mia Risurrezione,
è vittoria poiché porta la salvezza, la fioritura di una
nuova vita"
"Mia piccola Maria, non ti smarrire. Ecco, Io nasco, vengo
sempre a nascere e, nascendo, vengo a vincere. La mia
Nascita, come la mia Risurrezione, è vittoria poiché porta
la salvezza, la fioritura di una nuova vita. E se in una
casa, in una famiglia qualcuno crede in Me, ha fede nella
mia nascita, per lei e per coloro che vi abitano Io risorgo,
e non potranno andare perduti.
Tu sei la lampada che tiene viva questa luce, pur se ora i
tuoi cari sono nelle tenebre, ma la luce che tu avrai
continuamente tenuto accesa, giungerà a suo tempo ad
illuminarli per far sì che in essi nasca la mia vita. Io
nasco per te, per i tuoi cari, per l'umanità intera, e la
mia Nascita farà germogliare l'intero genere umano: si
alzerà presto l'alba di un nuovo giorno di risurrezione. Ti
benedico".
(*) Voglio ricordare ancora che tutto quello che Gesù dice
alla piccola Maria intende dirlo ad ogni mamma, ad ogni
papà, e ad ognuno di noi. Ed è per questo che Egli ci dona
queste Gocce di luce.
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29 dicembre 2015
"Chi è il più grande dei Martiri innocenti
se non Io, il Cristo Signore?"
"Mia piccola Maria, Io sento il tuo lamento e ti sono
vicino, conosco i tuoi problemi e le prove che devi
sopportare, e sono con te"
Oggi celebrate i Martiri Innocenti, i Santi Bambini uccisi,
la strage di Betlemme. Ma Io ti dico che ogni secolo ha
avuto continuamente le sue stragi di innocenti uccisi. Essi
sono i piccoli Angeli che, a miriadi, sono i più vicini al
trono dell'Altissimo che, volteggiando, accarezzano il suo
Volto, ed Egli li ricolma, travasando delle sue effusioni di
tenerezza d'amore: Innocenti perché piccoli, senza peccato
proprio, che hanno subito la grande onta per il martirio nel
sangue e per la rinuncia ad una vita donata, che non
potranno più vivere. Il Padre Santissimo fa del loro
martirio un dono di salvezza per tutti gli uomini.
Santi innocenti però sono anche gli adulti, persino i
vegliardi che, se non hanno subito il martirio di sangue,
hanno vissuto quello delle lacrime nelle ingiustizie, nei
dolori del cuore e nelle prove di ogni genere, portate ed
offerte nella purezza di cuore.
Chi è il più grande dei Martiri innocenti se non Io, il
Cristo Signore? Innocente poiché sono il Purissimo la cui
trasparenza dell'assoluto riveste d'innocenza l'intero mio
animo, la cui santità è un Fuoco che incendia e le cui
fiammelle, che si diramano nei suoi multiformi colori, sono
le virtù che irradiano nell'infinito. Venite a Me, ed Io vi
ammanterò della mia innocenza e della mia santità voi e i
vostri cari. Ti benedico!".
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31 dicembre 2015
"Stasera nel vangelo i Magi giungono alla
grotta e si prostrano adoranti dinanzi al Santissimo
Bambino"
"Mia piccola Maria, Io non ti sopporto. Io ti amo. Pur in
mezzo ai tuoi brontolii, tu mi ringrazi ogni giorno
nell'offerta quotidiana che vivi. Stasera nel vangelo i Magi
giungono alla grotta e si prostrano adoranti dinanzi al
Santissimo Bambino. Essi ricevono una grazia speciale
dall'Onnipotente: di vedere ciò che all'altrui sguardo era
precluso: di contemplarlo nell'essenza della Luce che,
radiosa, ammantava della sua luce d'oro, riflessa e
splendente sul divino Infante, e dell'aurea di luce il capo
di Maria e Giuseppe. I Magi, rivestiti da tale luminosità,
ne ricevono scienza infusa sì da poter comprendere e
partecipare dei tratti dei Misteri e dell'interiorità di
Dio. Essi, dopo un viaggio di peripezie e speranze, si
ritrovarono gioiosi e confortati di riconoscere e
d'incontrarsi con la divinità e la santità.
Il ritorno sarà un viaggio di lode e di ringraziamento per
ciò che hanno ricevuto in premio per la fede perseverata,
pur in mezzo a sì tortuoso cammino. I Magi compresero come
l'incontro e la fusione nella adorazione nel Signore Dio può
avvenire nel cercare non i piaceri mondani, né le grandezze,
né ricchezze e potere, ma nella semplicità di una povertà
nascosta e ordinaria, nell'umiltà della piccolezza nella
Verità, che solo dà il primato allo spirito.
Ugualmente voi, figli miei, riconoscerete e incontrerete
Iddio, la sua reale presenza, e l'amerete, vivendo la croce
nel percorso del viaggio della vita tra i suoi problemi,
ostacoli e oscurità, nella luce di una fede che conduce alla
mia grotta che è il mio Cuore, vivendo un'esistenza di
umiltà, povertà e verità che vi fanno vivere l'adorazione,
l'incontro con la divinità e la santità per farvi voi stessi
divini e santi. Ti benedico". |
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