Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Settembre 2008

"Ci sarà la purificazione, e poi il Fuoco dello Spirito Santo che scenderà sulla terra per bruciare il male"

 

 

Ave Maria!

 

1 settembre 2008
"Gli uomini credono e pensano che lo straordinario sia lontano"

"Mia piccola Maria, mi può dispiacere che tu affida la tua casa e la tua famiglia a San Giuseppe? Può dispiacere se lo stesso Dio Padre gli ha affidato i suoi beni più preziosi: la mia Persona, suo Figlio, e la Madonna? Nello sguardo di Giuseppe Io sono, nel suo Cuore Io sono, nelle sue mani sono Io che opero. Giuseppe si prenderà cura della tua famiglia nello spirito come nel corpo, e sarà sollecito. Tu rimani fiduciosa e abbandonata; non preoccuparti di nulla: ci penso Io! Ci pensa Giuseppe! Se i tuoi figli non ti comprendono come vorresti, abbi pazienza; c'è bisogno che facciano il loro cammino.

Guarda: Io vado a Nazareth e parlo ai miei parenti e paesani, e la Sapienza di un Dio non viene compresa: "Può venire qualcosa di buono da Nazareth?". "Non è il figlio di Giuseppe, il carpentiere?"… Gli uomini credono e pensano che lo straordinario sia lontano, che non appartenga a ciò che conoscono ed è nel nascondimento; gli uomini pensano in modo così distante dal Pensiero di Dio!

La Sacra Parola, che è Verità, non viene accolta, o non lo è pienamente, e il Signore, da Padre, dà piccoli bocconi di Essa per far sì che ne possano giungere a farne un pasto completo, ad averne la conoscenza sì da esserne sazi. Nel tuo cuore, in te, Io sono: ci sono con la mia Sapienza e la mia Verità. Ti benedico".

 


2 settembre 2008
"Lo so, è un tempo difficile: il mondo è tutto incatenato nel male,
i tuoi figli sono anch'essi frastornati: ma viene, viene il tempo della liberazione!"

"Mia piccola Maria, riposa sul mio Cuore fiduciosa e abbandonata come sul tuo cuscino quando sei nel sonno più profondo. Giunge ciò che ti è necessario, e non sarai tu ad esser prima ad intervenire, ma Io mi pongo innanzi e ti apro la strada. Mio desiderio è che tu continui a portare avanti il cammino del Cuore Immacolato e ad accompagnare la Madonna nel luogo ove deve andare.

Lo so, è un tempo difficile: il mondo è tutto incatenato nel male, i tuoi figli sono anch'essi frastornati: ma viene, viene il tempo della liberazione! Ecco, Io ancora grido: "Satana, esci dall'uomo!", e voglio liberarlo dal suo male. Ma ci vuole la volontà e la preghiera; se l'uomo persiste nel peccato, vuol essere possesso di satana, Iddio si ferma. Il demonio è riuscito a far credere, ingannando gli uomini, che seguire Dio è doloroso, limitante, soffocante, mentre seguire lui vuol dire essere liberi di vivere tutte le gioie che egli può offrire, anche se poi li incatena e li possiede, ritrovandosi a soffrire mille volte di più.

Ci vogliono anime generose, quelle che si pongono davanti, in prima linea e, unite agli Arcangeli e agli Angeli, combattano per liberare la strada dagli attacchi e le insidie dei diavoli, che aiutino, come ai tempi del popolo ebreo, ad uscire dal deserto ove si trovava frastornato e confuso, e non più capace di ritrovare la terra Promessa. Con l'aiuto di queste anime sante e degli Angeli, dopo una grande purificazione, l'uomo ritroverà la via che lo riconduce nella terra di Dio. Non temere nei tempi che saranno sconvolti; ti terrò nel Grembo materno nascosta, come tutti quelli che serviranno per la rinascita di questo mondo. Ti benedico".

 


3 settembre 2008
"La mia Giustizia non è simile alla giustizia umana;
il mio modo di pensare e agire non è quello dell'uomo"

"Mia piccola Maria, hai visto come San Giuseppe è stato sollecito e come ti è giunto ciò che ti necessitava per andare avanti? Io sono il Buon Pastore che conosce le pecore, una ad una. Io solo le conosco, e so di quale cura ciascuna ha bisogno; e anche di quelle pecore divenute caproni Io mi curo per ammansirli, per renderli miti e di nuovo mie pecore. Molti mi dicono inoperoso, molti mi giudicano per il mio non agire; eppure Io opero continuamente: di tutti ho attenzione e cura, ma vengo condannato dagli uomini, dato che la mia Giustizia non è simile alla giustizia umana, il mio modo di pensare e agire non è quello dell'uomo; ma in Cielo voi vedrete come la mia opera è stata per il bene di ciascuno, e come tutto ciò è servito per radunare il mio gregge celeste nell'Ovile del Paradiso.

Nel vangelo già annuncio che mi occupo persino delle pecore che non mi seguono, di quelle che vivono altre religioni, e tutto dispongo per esse, il dolore stesso e la grande purificazione, per far sì che esse giungano a saper riconoscere il vero Dio, l'unica fede, l'unico autentico Pastore, e unirsi al mio Gregge intero. Ti benedico".

 


5 settembre 2008
"In India ove c'è stata questa prima grande ondata di persecuzione ai cristiani…
Presto si acquieta, ma riprenderà poi con più violenza sul mondo intero"

"Mia piccola Maria, il mio Cuore pulsa, il mio Cuore pulsa, e in questo giorno, dedicato al mio Cuore, la Chiesa ve lo indica per dirvi che è vivo, presente, che batte, non solo vero e pulsante in Paradiso, ma in tutti i tabernacoli il mio Cuore batte, e batte nei miei cristiani che mi seguono, ed è per questo che essi vengono perseguitati: i leoni feroci vogliono dilaniare in essi sempre la mia Persona; vogliono distruggere la mia presenza, perseguitarmi per continuare ad uccidere in loro Gesù Cristo.

In India ove c'è stata questa prima grande ondata di persecuzione ai cristiani: è sempre a causa del mio nome, e per la loro fede. Presto si acquieta, ma riprenderà poi con più violenza sul mondo intero, particolarmente in Europa e nella Chiesa intera: perché ciò sarà possibile e cosa potrebbe fermarli? Se i cristiani amassero il mio Cuore, se amassero in Me, l'amore ferma l'odio; lo allontana, lo blocca.

Oggi che ricordate Madre Teresa sappiate che la sua Opera d'amore ha già fermato ondate di persecuzioni, di odio. Questo suo amore ha già limitato, arrestato il male, poiché l'amore è segno, l'amore distende, l'amore dà pace. Ti benedico".

 


7 settembre 2008
"La Madonna nasce per essere "la Maternità": Colei che accoglie in Sé
e concepisce il Cristo, e in Lui concepisce tutte le creature"

"Piccola Maria, oggi ricordate la Nascita di Maria, la Chiesa la ricorda. Data storica, memorabile, il Natale della Madonna, che preannuncia l'aurora della Salvezza. Lei, che è già stata concepita nella mente di Dio Padre negli albori della creazione, nasce nel tempo maturo per accogliere il Figlio di Dio. La Madonna nasce per essere "la Maternità": Colei che accoglie in Sé e concepisce il Cristo, e in Lui concepisce tutte le creature per rigenerarle a vita nuova. È la Madre d'una umanità redenta e rinata dal suo Grembo e dal suo Cuore. Maria nasce per aprire le porte chiuse dei prigionieri, per essere la Porta di una nuova Patria.

Com' è benedetta anche colei che l'ha generata, la Benedetta sant'Anna, che ha portato in sé la Madre, la Madre di Dio e di tutto il genere umano! Quanto è stata insidiata la sua gravidanza… e come i demoni hanno cercato di attaccarla, e lei ha cercato di nascondersi per proteggerla: quante miriadi di Angeli il Signore le aveva posto intorno per difenderla!

Il Cielo, al tempo della giunta nascita, quali segni portentosi ha dato…! Le stelle brillavano così tanto e si avvicinavano alla Terra sì da sembrare una pioggia di manna di luci che preannunciavano le grazie che veniva a spandere. Nasce Maria Bambina che, con la sua piccolezza e umiltà, incanterà il Cuore della Santissima Trinità si da farne parte tutta in Sé. Non c'è mai stata creatura che si sia così inabissata in Dio come la Madonna e fusa nella Volontà del Padre Creatore, nel mistero di Redenzione e di Salvezza del Figlio, nella santità e nell'amore dello Spirito Santo. Ti benedico".

 


8 settembre 2008
"Per entrare nel Regno bisogna accogliere Dio come Padre,
e in tal modo bisogna prendere Maria per Madre"

"Mia piccola Maria, tu sai cosa si fa in Paradiso nel giorno che si celebra la sua Nascita? É come nella festa dell' Assunzione della Madonna. Maria diviene piccina come quando è nata: è tra le braccia di sant'Anna, e i suoi Genitori La guardano rapiti. Di nuovo La portano dinanzi al trono della Santissima Trinità per offrirla loro, e Iddio si compiace estasiato rimirando questa Creatura che sarà ed è la sua Casa ove potrà trovare vita e rifugio l' Infinito. Le anime dei Beati e dei Santi vengono a rimirarla, a farne le lodi, a portare doni di riconoscenza, dato che, la sua Nascita è stata la loro nascita al Cielo. La Nascita della Madre Santissima è la nascita dei figli alla vita di grazia e al Paradiso.

Maria è piccolina, dato che piccola è rimasta nel cuore, nell'anima, nello spirito; così piccola e cristallina nella sua purezza che solo Lei poteva essere "la Maternità, la Madre di colui che è il Signore, e in Lui Madre di tutti voi che potete tornare ad essere generati in Cristo. Voi nascete in Maria: potete nascere solo se vi tuffate nelle acque materne del suo utero verginale, nelle acque dell' Immacolata Concezione, e la riconoscete come Madre. Voi cristiani qualcosa conoscete della Madonna, ma anche quelli di diverse religioni saranno chiamati dinanzi al Giudizio, in Purgatorio, e poi alle porte del Cielo, ad accoglierla nella sua Maternità": per entrare nel Regno bisogna accogliere Dio come Padre, e in tal modo bisogna prendere Maria per Madre. Il Signore Iddio si è compiaciuto di donare a Lei la sua Maternità nello spirito perché essa fosse mezzo per far fluire le sue acque che rigenerano i suoi figli alla Grazia. Ti benedico".

 


9 settembre 2008
"Ciò che è scritto nei quaderni, che sono le mie parole, non servono solo alla tua vita,
ma a tanti, e sopratutto ai sacerdoti"

"Mia piccola Maria, Io do una risposta precisa e chiara: non è bene che questo Padre vada in televisione, pur se sembra per fini buoni. Non sa egli che ciò porta discredito al sacerdozio? Si nasconde il demonio dietro questa trasmissione apparentemente innocua e a favore della famiglia, per rappresentare un sacerdote intento a pensare al cibo, alla cucina, non sa che il sacerdozio ne viene ridicolizzato? Si cerca scandalo nelle anime che diranno: "Ecco, i sacerdoti non hanno altro da fare che occuparsi di mangiare? Pensano solo ad ingrassare se stessi!". I mezzi di comunicazione possono servire al sacerdote solo e sempre per annunciare la Parola di Dio e il Vangelo. Il sacerdote deve rappresentare sempre la Persona di Cristo: è il portatore di ciò che è Sacro. Tutto quello che allontana da ciò, che è puramente umano, e che pur si ricopre in fini buoni, va decisamente escluso! Il demonio paga: si apre la porta, e se ne viene legati.

La Provvidenza è bene attenderla nella preghiera e nella mortificazione, facendo penitenza, rinunciando a tanta sovrabbondanza nei pasti e offrendo il digiuno per coloro che non ne hanno; ed anche questi Paesi che attendono la carità è bene che si pongano in preghiera per avere la Provvidenza divina.

Ciò che è scritto nei quaderni sono le mie parole, che non servono solo alla tua vita, ma a tanti, e sopratutto ai sacerdoti che devono interiorizzare una vita intima nell'unione con Dio. A questo sacerdote chiedo di raccogliersi più profondamente nel Cuore della Madre per una nascita nello spirito che lo conduca alla piccolezza e all' umiltà! Che invochi, che chieda nella preghiera continuamente l'umiltà! Guarda: Io vado sulla montagna a pregare prima della scelta degli Apostoli, e ugualmente i miei sacerdoti, ad ogni scelta del giorno dopo, preghino e sopratutto dinanzi ad una scelta importante.

La via dell'infanzia spirituale e dell'umiltà è la via alla santità. Raccoglietevi nel cuore. Ti benedico".

 


10 settembre 2008
"Questo martirio giungerà anche nel vostro Paese
e attaccherà particolarmente la Chiesa, i sacerdoti"

"Mia piccola Maria, ho chiuso nel tesoro del mio Cuore questi figli che tu mi porti. Placati, tu vedrai in questo mese realizzarsi varie iniziative. In India i miei cristiani vengono uccisi; ma non solo in questo Paese, anche in altri, seppur non se ne parli. Beato martirio, che dono…! E, per breve dolore e per quanto lacerante, si ha la vita eterna! E poveri coloro che hanno le mani macchiate di questo sangue santo, seppur si pentiranno del male compiuto e si ravvedranno, molto e molto più grande sarà il loro dolore purificatore per poter entrare nel Regno dei cieli. Questo martirio giungerà anche nel vostro Paese e attaccherà particolarmente la Chiesa, i sacerdoti, e coloro che nel cristianesimo portano i vessilli su di essi, dato che è stata responsabilità della Chiesa che non ha difeso, non ha posto muro ai corvi e ai lupi che sono entrati in essa e, rapaci, hanno devastato il raccolto e sbranato l'ovile.

C'è bisogno del sangue che di nuovo lava, purifica e ne caccia il male. Anche i miei santi dovranno dare la vita, il loro sangue, per santificare, perché il Signore possa tornare sulla terra. Solo un piccolo resto rimarrà per la ricostruzione, e sarà nascosto nel Cuore della Madre come un infante nel grembo materno, che da Esso viene nutrito, protetto sino alla sua nascita. È la nuova generazione che, simili ai figli d'Israele, entreranno nella Terra promessa, terra nuova, terra di pace ove Dio sarà amato e servito. Tu sei tra questi per servire per la ricostruzione: saranno anni dedicati ad essa. Passa la scena di questo mondo, e beati quelli che hanno donato la loro vita con il sangue del martirio o nel martirio delle lacrime del cuore. Ti benedico".

 


11 settembre 2008
"La chiesa venga aperta per far si che le anime vengano a pregare"

"Mia piccola Maria, per il luogo dove lavora M… questo luogo è infestato dal male, l'infestazione dei grossi topi che ne riempiono la cantina ne sono segno, il diavolo, o anime senza pace, vanno a irretire i monaci e le persone che vi lavorano. Tutt'intorno a questa parte storica di Roma ci sono abitazioni che praticano il peccato e l'occultismo, e riversano i lori riti su questo luogo sacro che è nei pressi. I lavoranti che sono lontani dai Sacramenti e dalla Parola di Dio si lasciano irretire e prendere nella tentazione. C'è bisogno di esorcismo ovunque nella chiesa come nelle abitazioni, e di preghiera; la chiesa venga aperta per far si che le anime vengano a pregare e che il Signore sia posto al centro per poterlo adorare. I monaci debbono pregare, dato che pregano pochissimo. Ti benedico".

 


12 settembre 2008
"Non si può dare ciò che non si possiede!"

"Mia piccola Maria, stasera il mio Vangelo annuncia la mia luce, luce su quelli che mi affidi. Io porto la luce. Come può un fratello togliere la pagliuzza nell'occhio dell'altro se il suo è ostruito da una trave? Chi può nelle tenebre vedere, dato che il suo sguardo è occupato da un corpo così grande da ostruirne la vista? Senza luce come si può aiutare l'altro? Ciò è valido per tutti i settori sociali, e per la Chiesa che, se non si libera dai grandi pesi che la occupano e impediscono di ricevere la luce piena di Dio, come può essere annunciatrice di Verità, Maestra e guida nello Spirito? Prima si liberi dai suoi mali e poi potrà essere Maestra e guida illuminata. È valido questo anche per gli insegnanti nelle scuole, e per genitori con i figli. Non si può dare ciò che non si possiede!

Venite a Me, venite al Cristo che vi lava, vi purifica, vi libera da ogni trave di male che impedisce il chiarore e la trasparenza della Verità. Venite a Me, e Io vi donerò la luce, la luce che avevate perso: vi irradierò di tale chiarore con il quale potrete poi illuminare anche il Mondo intero. Sono con te, figlia mia, e vedrai in questo mese il mio soccorso. Ti benedico".

 


13 settembre 2008
"Ci vorrà la discesa dello Spirito Santo che riformerà tutta la Chiesa:
allora si vivrà in una preghiera di pace, di melodia, tendente a ciò che è sacro"

"Mia piccola Maria, Io vengo e sto curando, sanando, liberando i miei figli. Vengo a guarire, come ai miei tempi quando percorrevo le strade della Palestina, ma il mio Cuore si addolora dato che, molti di questi figli, vengono a chiedere la guarigione dei propri mali, particolarmente quelli fisici, e non sanno che questi mali spesso sono la conseguenza e la purificazione del loro peccato? E che prima ancora di venire qui a chiedere benedizioni e guarigioni dovrebbero ricorrere alla Confessione, e staccarsi dal peccato?

Essi vengono, ed Io li benedico; e nella benedizione do espressione della mia Presenza e del mio Potere nel guarirli, ma poi perché per essi sia segno per una più vicina e prossima Confessione. A che serve venire qui ed essere benedetti, sanati, se poi si ritorna al peccato e ci si ritrova peggio di prima? Lo Spirito Santo scende… lo so, c'è trambusto… e non è questa proprio la preghiera che lo Spirito Santo desidera. E, se fosse qui, San Pio si adirerebbe e non ne accetterebbe il modo; ma per ora Io accolgo per la liberazione di questi figli, dato che molti sono in buona fede, o non sanno. Ci vorrà la discesa dello Spirito Santo che riformerà tutta la Chiesa: allora si vivrà in una preghiera di pace, di melodia, tendente a ciò che è sacro. Sono con te!".

 


14 settembre 2008
"Meditate e amate la mia Croce,
ed Io vi darò la forza e l'Amore di amare la vostra, e unirla alla Mia"

"Mia piccola Maria, sono felice! Dì a queste anime che sono felice! Qui, questi figli, pur nelle loro miserie, nelle loro povertà, mi cercano, mi amano, sono pieni di buoni propositi nel voler accogliere la mia Santa Volontà. Non sono le loro umanità che mi scandalizzano, mi basta in essi la buona volontà, e lascio le loro miserie per mantenerli nell'umiltà. Chiedo però a questi figli, con i quali il Signore vuole fare cose grandi, di riportare ciò che hanno qui ricevuto per esserne testimoni nella loro terra. Si sale sul monte Tabor e si riceve, ci si inebria della luce di Cristo, ma poi bisogna riportare questa luce tra i fratelli. È un dono che si riceve, ma anche una responsabilità.

Oggi celebrate la Santa Croce e vi chiedo di guardare a Me. Non riuscite a portare la croce, ed Io vi dico: "Guardate fisso a Me!", meditate e amate la mia Croce, ed Io vi darò la forza e l'Amore di amare la vostra, e unirla alla Mia. Il diavolo vi fa credere che essa sia brutta, ma da Dio non possono che nascere cose belle; ed è bella la Croce! A voi l'amore di fonderla in Me e, da legno duro, diverrà pianta rigogliosa di fiori e frutti.

I canti, le melodie, la preghiera servono per aiutarvi ad arricchire e profumare d'amore la Croce che è la vera essenza. Non c'è redenzione, né vita, niente che glorifichi il Santissimo e vi conduca alla salvezza, se non la Croce. Dinanzi al palo eretto con il serpente nel deserto, che ha salvato, al suo sguardo, dalla morte, dal veleno dei serpenti, gli ebrei peregrinanti, esso era segno di salvezza che prefigurava il segno della Croce che salva e redime ancora oggi. Dovete voi stessi, con la vostra croce, fusa nella mia, innalzarvi sulla Terra perché, eretta, salvi il mondo intero e sconfigga il demonio. Pure la tua croce, mia sposa unita a Me, darà alla luce tanta vita, per far nascere nel cuore dei sacerdoti un nuovo amore: il legno sia legno d'amore. Ti benedico".

 

 

 

14 settembre 2008
"Ogni pezzetto del legno della vostra croce forma
la Croce grande, unica, completa, della mia".

"Mia piccola Maria, si aprono nuovi orizzonti sulla tua casa. Io stesso busserò alla tua porta per provvedere, e curarmi delle vostre necessità. Oggi la Chiesa celebra la mia Santa Croce. Essa parla e indica Colui che hanno trafitto, invita a contemplare, a meditare, ad alzare lo sguardo verso la mia Croce che vi ha donato la Redenzione e la Salvezza. Poco però la Chiesa parla della vostra: che ogni croce, vissuta e unita alla mia, la benedico, la santifico, e si fa redenzione. Ogni pezzetto del legno della vostra forma la Croce grande, unica, completa, della mia. Ogni croce delle vostre formano la storia della salvezza. Il Signore viene per liberare, guarire, salvare, con la sua Redenzione, ed è vero, ma spesso la guarigione dai mali fisici è un segno, una testimonianza a Colui che può operare e liberare dai mali maggiori, che sono quelli dello spirito, perché se voi avete la croce della malattia, ed è croce di purificazione, essa vi salva, vi conduce a Me, vi libera dal male: si fa redentiva.

Lo so: la croce è dolore, è sofferenza, …anch'io ho gridato su di essa. Aggrappatevi fortemente alla Madonna, pure Io ne ho avuto bisogno per saper portarne il suo carico; vivete i sacramenti, la preghiera, ed essi vi daranno la grazia, la forza, la consolazione, per poterla vivere. Sono insieme con te nella tua croce. Ti benedico".

 


15 settembre 2008
"Maria ha sofferto in modo mistico tutti i miei dolori,
per quanto la sua natura permettesse"

"Mia piccola Maria, stringo e abbraccio forte a Me queste creature. Non prendertela con Don…, a volte anche i sacerdoti non hanno quelle delicatezze che sono nel cuore di una madre. Oggi la Chiesa vi indica la Madonna Addolorata che viene ricordata in questo giorno, e nel tempo della settimana santa: Maria ha vissuto dolori indicibili; straziata e lacerata fra il suo dolore per il Figlio, il suo amore umano di madre, l'amore e l'ubbidienza nella fusione alla Volontà del Padre e l'amore verso gli uomini che tra queste doglie sono stati partoriti a figli.

Maria ha sofferto i suoi dolori sin dalla più tenera età per l'attacco dei diavoli alla sua persona, per quanto Dio Padre le avesse avvolto intorno le più grandi difese. Ella, tutta protesa, innestata nella divinità, ha sofferto per la sua profondissima sensibilità, nella sua delicatezza spirituale, trasparenza purissima, che si infrangeva nel rapporto con la materia del mondo: era simile a un petalo di rosa che si sgraffia continuamente nel contatto con l'ortica: Lei immersa nelle altezze del Cielo, già librava nell'aria, e… quali dolori provava di fronte alla carnalità e alle pesantezze umane! Il suo dolore continuò quando, Madre del Signore, non sentiva essere corrispondente alla sua vocazione, nel sentirsi inadempiente ad essere Madre del suo Dio, sofferenza condivisa nella mia persecuzione, quando venivo rifiutato, nella perdita di Giuseppe, che mai sposa ne soffrì come lei, nel mio distacco, nel travaglio del suo amore nel seguire la mia vita pubblica sino alla Croce.

E sul Calvario la Madonna si può ben dire che sia morta dentro, in quanto si è rotto ogni filo umano che La teneva legata alla terra ed è rimasta viva, obbediente alla vita, per volontà del Padre. Maria ha sofferto in modo mistico tutti i miei dolori, per quanto la sua natura permettesse, dolori nel Cuore e nello Spirito, dolori che si sono fatti fisici, concreti. La Madre Santissima poco è ricordata nella sua grande pena del sabato quando, in torrenti di lacrime, ripercorreva le mie tappe di Passione ed ha, nella sua sofferenza feconda, anticipato la mia Risurrezione.

Ancora Lei soffre dolori indicibili per la persecuzione che viene fatta alla mia Persona e alla Chiesa, per come ancora Ella non venga accolta come Madre, come desidera sia nella Chiesa o tra gli uomini. Onoratela, amatela, consolatela! Ella piange ancora per la perdita dei suoi figli. Ti benedico.

 


16 settembre 2008
"In Cielo sarete giovani, belli, glorificati, rivestiti di queste vesti
che esprimono le virtù che voi avete vissuto"

"Mia piccola Maria, le creature che mi porti, ognuna di loro dovrà fare il suo cammino e il suo incontro con il dolore: solo nel dolore l'uomo può realmente incontrare Gesù Cristo. E, chi ha avuto questo incontro, Lo amerà. É in questo amore che si sovrastano i propri piccoli interessi umani, superate voi stessi, e si è capaci di dare la vita per affrontare anche il martirio. La sofferenza mette a nudo l'uomo, lo scopre per quel che è, lo rivela: il dolore è verità. Se non riuscite ad accogliere la sofferenza date a Me, ed Io ve ne cucio un abito che ricopro del calore dei miei colori, lo rendo caldo del mio amore e voi, così rivestiti, sarete capaci di offrire la vostra croce. Quest'abito contiene ciò che avete dato, vi rivestirà in eterno: in Cielo sarete giovani, belli, glorificati, rivestiti di queste vesti che esprimono le virtù che voi avete vissuto.

Ecco, io passo a Naim e risorgo il fanciullo, figlio di madre vedova: il lei rivedo mia Madre, e in quelle lacrime che lavano purificando, lacrime che sono il sangue dello spirito, c'è la rigenerazione, c'è la risurrezione. Nelle lacrime vostre voi rigenerate l'anima vostra e quelle altrui: nelle lacrime, che è sofferenza, c'è il sorgere di una vita nuova, e se non c'è la risurrezione del corpo, di certo c'è quella dello spirito, che permetterà poi il ricongiungersi con quello del corpo risorto. Ti benedico".

 


17 settembre 2008
"Vivi per amare!"

"Mia piccola Maria, le donne ma anche gli uomini, amano molto parlare, e nel parlare si cade spesso nelle critiche e nelle condanne o nel gratificare se stessi, e poco per l'edificazione altrui. Se hai avuto questa luce prendila in te, interiorizzala per un cammino che cresce nello spirito. Spesso pure tu hai parlato per criticare e finire nella condanna, a volte anche severa, seppur scatenata da motivazioni vere. Io ti chiedo di superare tutto questo per guardare nella mia misericordia e, nell'amore di madre, di vedere nei fratelli le miserie che vengono da tanti mali, e che hanno bisogno di guarire. E come si possono aiutare se non con la misericordia e le preghiere perché vivano della tua cura? So che sei piccola e ti senti già gravata da ciò che fai, ma quel che puoi fare fallo per amore. Se scrivi fallo per amore, se preghi per amore, le cure di casa per amore, andare ai cenacoli e intrattenerti con gli altri per amore.

Dio non vi chiede grandi opere, ma quel poco che dovete fare sia fatto però per amore: ciò dà valore e lo rende prezioso.

Perché io vado nella casa a pranzare con i peccatori? Dice bene Don… Io vado a mettere in rilievo un cibo che non è quello che nutre nello stomaco, ma porto un cibo che nutre nel cuore, ed è l'amore. Non c'è fame più grande negli uomini che la fame d'amore, solo l'amore di Dio può saziarla. Vivi per amare! Ti benedico".

 


18 settembre 2008
"Cerco consolatori che, come la Maddalena, sappiano ungermi della loro adorazione"

"Mia piccola Maria, ti aiuto Io nei lavori da sostenere. Oggi il vangelo richiama al perdono e al pentimento che scaturiscono dall'amore. Dinanzi al pianto della Maddalena, al suo amore purificante e penitente, che piange sui suoi peccati, e adora, Io perdono. Dinanzi al vero pentimento, ad un amore autentico, molti sono i peccati rimessi: il Signore condona anche quelli gravi; mentre dinanzi a coloro che, pur adempienti, seguono i divini Comandi ma rimangono freddi, non amano, e si ritengono giusti, non vengono giustificati. Sono figli che non hanno conosciuto, incontrato l'Essenza di Dio che è l'Amore, e perché? Non c'è umiltà, non c'è pentimento di sé: rimangono chiusi nelle loro anime.

Il Padre Celeste cerca l'adorazione. Egli è la purezza che arde, il desiderio ardente, il roveto che brucia e cerca, desidera, nella sua attrazione, l'adorazione. Gli uomini sono chiamati ad amare: sono nati per questo, ma si drogano di ogni tipo di amore, che non è tale, e rimangono freddi, vani, infedeli; non riescono ad incontrarsi con l'amore, che è Dio, dato che non piangono i propri peccati, non chiedono al Signore, non si pongono in ginocchio in adorazione. Ponetevi genuflessi al Signore della vita ed Io vi rivestirò della mia adorazione. Cerco adoratori: mi basta un cuore solo che arda per Me, e quanti cuori con esso ne potrò accendere! Se il mondo è così freddo è perché sono poche le anime amanti. Cerco consolatori che, come la Maddalena, sappiano ungermi della loro adorazione. Ti benedico".

 


19 settembre 2008
"Vedi, il Signore desidera che il sacerdote ami, e può amare tutti, comprese le donne,
con cuore di padre, di fratello, di madre: può amare!"

"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo ricordate Me che cammino e vado per le strade, le vie, le piazze polverose d'Israele; ed ho avuto bisogno nel mio peregrinare, nell'annuncio del Regno di Dio, del sostegno e del servizio indispensabile delle pie discepole che mi hanno amato e seguito con amore materno, alle quali si univa spesso mia Madre. Il loro era un servizio non solo manuale ma anche morale, per la tenerezza, la consolazione, l'appoggio, l'esortazione, che solo il cuore di una donna sa donare, solo il cuore di una madre sa offrire. Vedi, il Signore desidera che il sacerdote ami, e può amare tutti, comprese le donne, con cuore di padre, di fratello, di madre: può amare! Basta che abbia lo sguardo puro e il cuore santo, e il tutto può amare.

Il diavolo ha sporcato ogni cosa, si insidia ovunque, e l'uomo è fragile; per questo deve rimanere lontano. Ma se è un sacerdote di preghiera, di mortificazione, di santità, egli riuscirà ad amare liberamente, dato che questo amore è il più vicino alla perfezione di Dio, che desidera che venga vissuto pure sulla terra. Il servizio delle donne è un servizio indispensabile nelle chiese che prosegue, non solo in quello manuale, e pratico, ma possono essere di sostegno nel donare la propria vita nella diffusione della Parola del Signore, nella diffusione della preghiera, nel donare i propri beni per i poveri, per sostenere i fabbisogni delle varie realtà nella Chiesa, e in tutti i modi e i doni che lo Spirito ispira. Ciò che però è più prezioso è l'offerta della propria persona, del suo amore, del dono della sua vita e della sua sofferenza a Cristo. Questo è il bene per eccellenza. Mia piccola Maria, l'offerta di te è la tua gemma preziosa. Ti benedico".

 


21 settembre 2008
"Beati gli ultimi, dato che, nel breve tempo, operano e sono le anime generose
che completano in un' azione che dona il tutto di sé!"

"Mia piccola Maria, Io ti stringo la mano, la prendo, e ti conduco: non lasciarti prendere dallo smarrimento simile a una bambina che si ritrova in una via sola, e al buio, e non sa quale strada prendere nella paura di vedere qualche lupo ghermirla improvvisamente; ci sono Io che ti tengo la mano e ti porto, e tu vedrai adempiersi tutte le promesse. Per S… giunge una sofferenza: è nel male, e a volte certi figli devono cadere sino in basso e sentirne il colpo perché poi non rimane che risalire, e spesso queste anime che si ravvedono, proprio perché più debitori, sono riconoscenti, i più grati; e sono poi le anime più generose, quelle capaci di dare tutto di sé, di ardere, e di compiere per il Signore, nel breve tempo magari ultimo, in un compendio, quello che altre hanno dovuto compiere e raggiungere nell'arco dell' intera vita. Dio non guarda al tempo, al lavoro: Dio guarda all' intensità dell'amore, e in ciò paga.

Beati gli ultimi, dato che, erano quelli che andavano perduti ed hanno riavuto la vita: sono i risorti, e ottengono il Paradiso. Beati gli ultimi, dato che nel breve tempo operano e sono le anime generose che completano in un' azione che dona il tutto di sé! Tutti pensano alla fatica degli operai, e poco alla fatica del Datore di lavoro: come Egli opera per essi, per amore li va a cercare sin dal mattino; pur Egli sopporta le ore calde del giorno per cercare e donare sino alla sera a quanti figli il lavoro che è l'opera nella sua vigna, e sarà la paga, il riscatto per il Cielo. Non preoccuparti della vita; essa sembra preponderante con le sue esigenze, i suoi bisogni, ma poi passa, tutto passa, e la vita stessa; e dell'uomo rimane solo Dio e l'opera vissuta in Lui. Ti benedico".

 


22 settembre 2008
"Piange Padre Pio per l'umanità che è così decaduta nel peccato,
come non mai, e non c'è paragone con il suo tempo"

"Mia piccola Maria, Padre Pio è presente fra voi ed è felice che siate qui riuniti in sua memoria. Egli vi benedice e vi aiuta, vi prende per figli, pur tra i vostri limiti e le vostre miserie, dato che questo è stato sempre il compito di Padre Pio: la compassione e l'aiuto al popolo, ai suoi fratelli; aiutare i poveri peccatori e le creature che sono nel bisogno e in difficoltà. Ancora Padre Pio aiuta, soccorre le creature dal Cielo: egli intercede, prega e attende che tutti i figli siano entrati per poterne godere insieme. Grande è la sua gioia nel vedere ogni figlio che entra e lo può anche per merito delle sue preghiere se ha potuto operare per le anime, se le creature si sono volute offrire a lui nella figliolanza.

Padre Pio però anche piange, piange per i luoghi di San Giovanni Rotondo, e per i luoghi della sua nascita, perché hanno perso la primitiva semplicità; piange, e le sue lacrime si versano su questi luoghi per rigenerarli all'antica bellezza. Piange Padre Pio per l'umanità che è così decaduta nel peccato, come non mai, e non c'è paragone con il suo tempo. Piange, e se tornasse sulla terra, tornerebbe a gridare; e se allora era burbero e cacciava la gente era perché vedeva l'ostinazione nel peccato, il perseverare nel male, l'ipocrisia, quanto ancor più griderebbe ora…!

Invocate e chiedete a Padre Pio che possiate emulare le sue virtù: il nascondimento, la preghiera, l'amore alla meditazione della Santa Passione, l'amore per il soccorso alle creature in difficoltà. Oggi che i cristiani non annunciano, hanno vergogna di nominare persino il nome di Gesù Cristo tra i propri famigliari, chiedete a Padre Pio che vi darà la forza di annunciare e divenire così diffusori della luce di Cristo ovunque. Ti benedico, mia piccola Maria".

 


23 settembre 2008
"Per il sì ci vuole un cuore umile che si piega, un cuore buono
come un pezzo di pane che si lascia mangiare"

"Mia piccola Maria, ma tu sai che Padre Pio era qui sull'altare e vi guardava? Vi guardava con Me. Ha presieduto alla Santa Messa, ha benedetto l'Eucarestia e poi, gioioso, uno ad uno, vi presentava a Me e diceva: "Ecco, questi figli ti conduco, di cui misero mezzo sono stato per portarli tutti a Te!". E ancora mi ringrazia perché egli possa essere stato questo mezzo che ha potuto ricondurli all' amore di Colui che è la salvezza, il Signore, a cui vanno tutte le lodi. Padre Pio, nel Paradiso gioioso, non soffre più come quando era sulla terra, attaccato dal maligno, lacerato dai mali degli uomini; ora egli, pur nella gioia, ha sofferenza per voi: intercede e ancor geme e invoca per il popolo così decaduto per far si che ritorni a Dio.

Cosa dice stasera il mio Vangelo? Vi indica di compiere la Volontà del Padre, e voi sapete che ciò che vi aiuta è la Sacra Parola, la Preghiera, i Sacramenti. Ma Io ti dico che c'è una risposta che nasce dall'intimo del cuore dell'uomo, una risposta autentica, un consenso vero; c'è sempre una responsabilità umana che nasce dalla coscienza, al si del Volere del Padre; poi si è sostenuti, illuminati e rafforzati dallo Spirito Santo. È lo Spirito che vi aiuta ad attuarla. Per il sì ci vuole un cuore umile che si piega, un cuore buono come un pezzo di pane che si lascia mangiare; e per aver questo cuore Padre Pio vi indica la Madonna. Vi dice: "Amate la Madonna! Lei vi aiuta, e forma in voi il cuore per adempiere la Volontà del Padre". Ti benedico".

 


24 settembre 2008
"Più una persona s'impoverisce di sé tanto più si arricchisce di Dio,
e potrà arricchirne"

"Mia piccola Maria, se ti è venuto lo scoraggiamento Io ti riporto il coraggio, se ti è venuta la tristezza Io ti riporto la gioia e la speranza. Non t'ho detto che ti sarebbero giunte nuove, ed è forse terminato il mese? Bisogna credere e sperare quando non c'è più nulla da sperare. Così facevano i Santi, e dinanzi ad un figlio che persevera con le mani aperte, fidandosi, vuoi che il Padre volti le spalle? E le può voltare a te? Sii fiduciosa! Più la persona è povera di sé e più è fiduciosa. Perché dico nel Vangelo di andare senza bisaccia, senza pane, senza calzari, ecc. ? Perché più una persona s'impoverisce di sé tanto più si arricchisce di Dio, e potrà arricchirne; ma se la persona è piena di pesi di necessità è ancora molto piena di amor proprio; e lungo è il cammino che deve fare per impoverirsi; e cosa può annunciare se non sé stesso? Poveri quegli uomini che non comprendono che sono Io che li sfamo, che apro le porte, che traccio la strada, che persino creo, dipingo il luogo, il paesaggio da attraversare, che preparo le persone da incontrare; che sono Io l'Artefice di ogni cosa! Gli uomini si fanno necessari e si pongono davanti all'opera, pur nelle cose buone, prioritari al Signore. Oggi che è festa della Madonna della Mercede, Lei che libera gli uomini dalla schiavitù, libererà anche te dai problemi che ti rendono schiava, e libererà le creature che mi porti. Ti benedico".

 


25 settembre 2008
"Gli uomini si arrabattano, fanno violenze, conquiste, si arrovellano tutta l'esistenza
per accaparrarsi le poche miserie che la terra possa offrire"

"Mia piccola Maria, prometti al tuo Gesù di non preoccuparti più, di rimanere fiduciosa nella mia Provvidenza? Io sono Colui che è la Vita, e dà vita. Nota come la mia Parola stasera parla dell'ineluttabilità dell' esistenza, di come tutto sia vano e perisca, come ciò che era ieri oggi non esiste più, e ciò che è oggi continuerà in altri nel domani in un susseguirsi del tempo che ogni cosa porta a perire. Eppure gli uomini si arrabattano, fanno violenze, conquiste, si arrovellano tutta la vita per accaparrarsi le poche miserie che la terra possa offrire. Dovrebbero rivolgere lo sguardo a Colui che è l'Artefice della creazione, al Padre, da cui nasce ogni cosa e al quale tutto ritorna. Il Signore Dio farà il massimo, nell'esistenza di ogni uomo, perché sia irrorato dalla sua presenza, benedetto dalle sue opere, per far sì che ne acquisti il valore e non vada perduto, dato che ciò che rimane della sua vita, ed è eternamente presente, è la sola presenza di Dio. Pochi eletti incarnano questa verità e la vivono; molti la conosceranno e cercheranno di vivere solo una vita giusta, molti altri rifiuteranno: continueranno a combattere per ciò che perisce, e allontanare chi è la Verità.

Ai miei tempi terreni, dinanzi ai miracoli compiuti, la gente restava meravigliata: i miracoli decretavano il potere, la presenza divina, e… chi poteva compiere tali opere? Non certo una natura umana. E se esse erano vissute e date solo per amore, senza interesse alcuno, le folle venivano fortificate nella fede e credevano nell'azione del Signore, Autore della vita, e ne dichiaravano l'autenticità della sua presenza. In questo tempo l'uomo, pur di fronte all'evidenza di un'opera, di un miracolo del Cielo, ancora si arrabbia, è preda dell'ira, lotta e fa guerra per non perdere le povere miserie che ha acquistato con il terrore che le possano essere richieste e prese, si trovassero pure dinanzi al Figlio di Dio.

Stai serena! Io sono la Vita e do' vita, Io ti faccio portatrice di vita. Scrivi quello che puoi e che ritieni più urgente. Ti benedico".

 


26 settembre 2008
"Il tempo donato al Cielo è santo, è una gemma,
un tesoro che vi verrà, sette volte sette, moltiplicato per il Regno dei Cieli"

"Mia piccola Maria, io sono l'Autore del tempo, Io ne sono l'Artefice: Io sono il tempo. Sono Colui che lo regola, che fa sorgere il sole di ogni giorno e lo fa perire al tramonto: ogni dì fa nascere nuove creature alla vita, e ogni dì altre terminano i loro giorni, e muoiono. Il tempo scandisce la vostra esistenza, ma è anche il mezzo che vi permette di santificarvi e poter giungere così nel Regno dei Cieli, ove il tempo è in Dio: è il presente perenne che non termina mai, che non è scandito da ritmi segnati da ore, giorni o anni; è il presente che non vi porta più il deterioramento, i cambiamenti, la vecchiaia, le malattie, la morte, ma la realtà di un oggi eterno di gioia infinita. Seppur ti pare di perdere dei giorni in cui non vedi e non puoi godere del suo sole, e rimani chiusa nella solitudine, ma lo hai fatto per offrirlo a Me, al tuo Signore: se lo hai speso per scrivere, esso si fa preghiera, diviene un tempo prezioso che santificherà nel tempo futuro altre creature che, leggendo, conosceranno ciò che Iddio vuole e come essi usino e santifichino il loro tempo. Il tempo donato al Cielo è santo, è una gemma, un tesoro che vi verrà, sette volte sette, moltiplicato per il Regno dei Cieli. Ti benedico".

 


26 settembre 2008
"Anche in queste Celebrazioni, quanti tiepidi, quanta freddezza?
Cosa ci vuole per far accendere il fuoco dell'amore di Dio?"

"Mia piccola Maria, Io ti aiuto a crescere nell'amore: mi basta il lumicino per farlo crescere e farlo diventare un incendio. Mi basta la buona intenzione in un'anima, il desiderio di amare, e Io faccio crescere questa fiammella sino a un crescendo che si fa fuocherello e poi fuoco robusto e forte, fino ad essere un incendio che divampa e brucia una foresta.

Guarda la parabola di questa sera: alla richiesta del consenso del primo figlio al padre per il lavoro da fare alla sua vigna, il figlio si fa prendere dagli entusiasmi e va', ma è un sì che non ha radici, non è motivato da un amore profondo, e quindi decade, e lascia. Il secondo che risponde con un rifiuto perché lontano dal padre, quando però ha l'incontro con il suo amore, che lo conosce, si pone in conversione, e ciò gli fa comprendere quanto sia utile e prezioso il servizio offerto a lui, e il suo sì è perenne e duraturo: è ancorato nell'amore.

Hai notato come, anche in queste Celebrazioni, pure tra i tuoi parenti, quanti tiepidi, quanta freddezza? Cosa ci vuole per far accendere il fuoco dell'amore di Dio? Uso voi, miei piccoli, pur se un lumicino, come se foste un accendino: diventate piccola fiamma per scaldare intorno a voi perché a questo calore essi possano sciogliere il loro gelo e incontrarsi con il Fuoco di Dio. Pure te uso come un piccolo accendino: hai già dato il tuo si, ma dal consenso c'è poi un crescendo nell'intensità dell'amore che può divenire un falò che divampa. Io aiuto, c'è la mia Grazia santificante che è onnipresente e opera continuamente in voi, dandovi vita. Ti benedico".

 


28 settembre 2008
"Lo so, ci sono le lacrime, ma anch'Io ho pianto:
è normale nel tempo del dolore, ma poi da queste lacrime tutto è per la vittoria"

"Mia piccola Maria, sembra che si faccia un deserto, che tutto precipiti, e proprio quando tutto sembra una sconfitta…, essa non può che essere poi risurrezione e vittoria. Lo so, ci sono le lacrime, ma anch'Io ho pianto: è normale nel tempo del dolore; ma poi da queste lacrime tutto è per la vittoria. Vedi, sei seme, e ciò che tu operi oggi, altri raccoglieranno, simile ai pionieri che sono quelli che vanno a colonizzare, vanno verso terre ancora aride e vi portano la vita e, con la loro opera e le loro fatiche, nasceranno poi vegetazione e case; ed altri nei tempi successivi godranno del loro lavoro. Sei seme: quello che fai oggi nella precarietà, nelle lacrime, sembra nel poco, ma è la crescita di domani.

Nota la mia parabola di due figli: c'è chi ubbidisce e poi lascia e chi non ubbidisce ma poi torna per rimanere per sempre. Così è nella tua vita. Io chiamo all'ascolto della mia Parola, e molte volte; così come era ai miei tempi, le prostitute e i pubblicani precedevano perché ascoltavano: il loro cuore si faceva duttile, e donavano il molto che tanta gente, che pure oggi viene in chiesa, così critica e severa, non faranno, dato che non amano. Per questo ti uso come seme per fare si che tu operi per il Cuore della Madre, in modo che si formi un amore vero, autentico, forte, che aderisce e segue il Signore. Ti benedico".

 


29 settembre 2008
"Un tempo c'era, ad ogni fine celebrazione della Santa Messa,
l'invocazione a San Michele"

"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra S. Michele, Gabriele e Raffaele: i Tre Arcangeli che sono sempre dinanzi al trono di Dio, nella sua adorazione, i più grandi degli Angeli, e sai perché? Sono i più umili, devoti, adoranti, che attendono trepidanti che Dio doni loro un compito per poter operare per Lui. Ma essi operano e lavorano anche per voi. Michele, con gli eserciti angelici, combatte contro il diavolo che così imperversa contro l'umanità. Gabriele aiuta nel portare l'annuncio della Parola di Dio e aiuta l'uomo ad incarnarla in sé. Raffaele assiste nella guarigione del cuore, nella guarigione dei rapporti santi, sacri nelle loro unioni, per liberarli dal maligno che cerca di colpire continuamente.

Pregate i Santi Arcangeli! Essi vi proteggeranno, vi aiuteranno. Un tempo c'era, ad ogni fine celebrazione della Santa Messa, l'invocazione a San Michele, che tanto ha difeso la Chiesa. C'erano le devozioni dei semplici fedeli verso gli Arcangeli, che hanno tanto protetto le loro vite, le loro case. Allontanandosi da questa devozione, è venuta la decadenza nel male che si vive oggi. Nei nuovi tempi in ogni chiesa ci sarà, all'ingresso, la statua di San Michele a protezione continua. La devozione che hai sempre avuto per i Santi Arcangeli ti hanno difesa e non hanno permesso che il maligno ti sconfiggesse. Ti benedico.

 


30 settembre 2008
"Ci sarà la purificazione, e poi il fuoco dello Spirito Santo che scenderà sulla terra
per bruciare il male, il Signore viene"

"Mia piccola Maria, Io sono qui sempre con te. Sei tu che dimentichi, per via dei tuoi affanni, ma sono presente. Giunge la provvidenza pure per la spesa, e il Signore viene ulteriormente a sostenerti. É vero che il matrimonio è santo, benedetto, voluto da Dio e vi santifica, che è Sacramento, segno del suo Amore. L'amore coniugale è dato da Dio, oltre che per generare la vita, anche per rafforzare l'unione degli sposi, e perché ne rendessero grazie al Signore e si unissero a Lui con la preghiera. Io ho già risposto però ove risiede il fulcro massimo dell'amore di Dio: Maria ha scelto la parte migliore. La vocazione più santa, quella che ti unisce a Cristo per eccellenza, che ti fa giungere a maggior santità, è la croce e lo spirito. L'amore che si unisce a Dio, che nel suo cuore vive la sua priorità e a Lui dona l'intera sua vita e sé stesso: è la via della santità che giunge alla perfezione. Lo spirito è superiore a ciò che, pur benedetto, unisce nella carne: per questo amore assoluto, a tu per tu con il Padre, vi viene dato un amore più grande e la capacità di amare in Lui tante creature.

Ci vuole il tempo però per capire un cammino. Quando i miei apostoli, dinanzi al rifiuto della mia accoglienza perché vado a Gerusalemme, chiedono un fuoco che possa scendere, ardere e incenerire quel luogo, Io li rimprovero: ci vuole il tempo per capire Gesù Cristo, per accoglierlo; e solo quando questo tempo si è esaurito, è giunto a maturazione, allora interviene.

In questo periodo dei vostri tempi, ove ci sarà la purificazione, e poi il Fuoco dello Spirito Santo che scenderà sulla terra per bruciare il male, il Signore verrà, perché il tempo sarà giunto, maturo: l'uomo ha avuto la grazia per dare il suo consenso, per convertirsi; e la purificazione diviene l'unico mezzo per salvare l'umanità. La Giustizia di Dio interviene sempre come ulteriore Misericordia, come mezzo di salvezza estrema per l'uomo. Questo è il modo di agire dell'Eterno. Ti benedico".