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Ave Maria!
2 giugno 2014
"Quando siete soli nelle case parlate con Me: Io vi ascolto, e non mi
stanco mai"
"Mia piccola Maria, Io cerco, di tutte queste persone per
cui preghi, di condurle e trarne il maggior bene. Così come
un genitore sulla terra, quando ama le sue creature, cosa
non fa nel suo dono per darne il meglio! Lo stesso fa il
Padre Celeste per i suoi figli: ne maggiora tutto ciò che è
buono. Ed anche quando sembra che non ci sia risposta Egli
sta operando al suo compimento.
"Coraggio, Io ho vinto il mondo!", dico nel vangelo di
stasera. L'ho vinto su tutte le tribolazioni, i dolori, la
corruzione, e la medesima morte. L'ho vinto per l'intera
umanità, per le generazioni che l'attraversano, per la
natura, per le creature viventi create, l'ho vinto per te.
Se vi alleate con Colui che è il "Potente", il più forte,
non potete che vincere, dato che Io vinco per voi, vi offro
la mia vittoria. Non che non ne abbiate in sofferenze e
prove, ma in Cristo Signore esse non vi abbattono, non vi
schiacciano, non possono sconfiggervi. La loro sofferenza
non vi conduce alla morte, ma è per la vita eterna, è per la
risurrezione: e non vi annienta. Essa si fa produttiva,
copiosa, feconda, per la diffusione di una vittoria nel
bene. Credete questo? Perché se così fosse, i volti dei
cristiani sarebbero ilari, giocondi. Ed anche quando
l'afflizione bussa alle loro porte nel fondo del cuore c'è
pace, permane la luce della speranza che dà motore e avvio
dell'attesa del nuovo giorno. La mia vittoria non vi fa
sentire soli; e quanto più vi stringete ad essa e ne avrete
fede, tanto più sarete i miei conquistatori.
Il Padre mio è sempre stato con Me, non mi ha lasciato solo
nemmeno nel tempo della mia Passione. E se il Santissimo mi
è rimasto accanto, Io lo sono con voi: non vi lascio soli!
Partecipate di Me, vivete la mia interiorità, credetemi
amico, gustate questa mia amicizia: e maggiormente la
condividerete tanto più ne avvertirete la presenza. Quando
siete soli nelle case parlate con Me: Io vi ascolto, e non
mi stanco mai, vi cingo le spalle, vi prendo le mani, poggio
il vostro capo sul mio Cuore. Vengo agli anziani che si
sentono abbandonati, ai malati che non si sentono amati,
alle persone che si sentono tradite. Ecco, gli uomini vi
possono dimenticare, Io non posso! Siete sempre presenti e
vivi alla mia memoria. Gli uomini possono tradirvi: Io sono
l'eterno fedele al mio amore per voi, perché siete figli
delle mie Viscere, del mio Cuore, del mio Sangue; cosa non
faccio per non perdervi…! Vi amo all'infinito. Siete nati
proprio per conoscere, assimilare e condividere questo mio
amore che darà a voi risposta, significato e compimento
della vostra esistenza. Ti benedico.
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5 giugno 2014
"L'unità dei cristiani è più conflittuale, anche nelle
parrocchie,
poiché in ogni gruppo ci si ritiene detentori e possessori
della verità"
"Mia piccola Maria, distaccati dal pensare e parlare
secondo il modo corrente umano; certo, ne saresti più
agevolata se venissi più aiutata spiritualmente, se potessi
vivere in adesione a una realtà più spirituale. Stasera il
vangelo vi descrive, vi presenta l'Unità di Dio. Egli è
l'unico, pur nelle differenti Tre Santissime Persone, la sua
Unità è fusa nella Sostanza del loro Amore. Quell'Unità che
il Padre Santissimo ricerca nelle sue creature. Solo
nell'unione con Dio si vive l'espressione massima del bene,
il cui suo frutto è la pace, l'armonia, la carità. Il
demonio, all'opposto, cerca continuamente, con la sua
distruzione, di dividere; e divide nella zizzania del suo
odio, della sua invidia, dell' avidità, della gelosia, in
ogni ambito sociale, politico, tra le nazioni con i suoi
conflitti, nelle famiglie con le sue lotte, nella Chiesa,
portando divisione anche tra i cristiani. Come poter avere
questa unità? Come i cristiani possono essere uniti, e non
solo a parole? Prima bisogna ricercare l'unità personale con
il Padre Celeste che ricrea l'unità dell'uomo nella sua
integrità.
La prima divisione è proprio nella persona stessa, spesso
lacerata, tormentata, confusa. Alla sua fusione divina la
ricostruzione di un'identità vera e completa, morale e
spirituale: il ritorno della pace fra gli Stati e in ogni
ambito governativo, familiare e lavorativo, che si fanno
unione al servizio per il bene comune; l'unità dei cristiani
è più conflittuale, anche nelle parrocchie, poiché in ogni
gruppo ci si ritiene detentori e possessori della verità, ma
insieme nella ricerca e nel servizio della verità. Come
acquisire tale unità? Nella ricerca autentica dell'amore di
Dio che si attua nella realizzazione del vangelo e il
nutrimento, in grazia, dell'Eucaristia che è il collante ove
Iddio fonde i suoi elementi alla vostra natura, e vi forgia
a Sé, vi unisce alla Sostanza dell'Amore che è: Io e il
Padre mio siamo una cosa sola. Come potete pur voi essere
quest'unico corpo, quest'unico organismo se non venite a Me?
Ti benedico".
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7 giugno 2014
"Lo Spirito è il Dio nascosto e silenzioso, ma perpetuamente
operante"
Mia piccola Maria, c'è un tempo in cui rimangono chiuse
le finestre, altro tempo quando esse si aprono per potersi
librare in volo, ed essere liberi. Come alla notte
sopraggiunge il giorno così sarà la tua liberazione. Sii
paziente! Stasera voi celebrate la Pentecoste, il tempo in
cui la Terza Santissima Persona della Santissima Trinità si
erge in tutta la sua natura, che è fuoco, potenza, energia
santificante che riversa sull'intero Paradiso, sul
Purgatorio, sull'umanità. E di cosa necessita ancora il
Paradiso che è il fulcro di ogni perfezione? Lo Spirito
Santo travasa Sé stesso per maggiorare la beatitudine dei
Beati, dei suoi eletti, e ne maggiora l'ulteriore conoscenza
di Dio. Egli s'infonde sul Purgatorio per intensificare la
sua azione purificatrice per liberare dalle cataratte che
ostruiscono all'accesso del Cielo. Scende sull'umanità,
sulla Chiesa, dando il suo sostegno e santificando nei suoi
Sacramenti: senza la sua azione non potrebbe sussistere.
Scende sulle creature, portandole alla Grazia ed
intensificandone la crescita.
Egli si protende sulla natura: la irrora per dare moto al
suo perpetuo ciclo vitale e per liberarla dalla corruzione
alla quale la sottopone l'uomo. Lo Spirito viene e agisce,
ma lo può nella misura in cui è accolto; e dove c'è solo una
fessura di apertura può portare poco, ove ce ne è molta egli
penetra con i suoi doni, conducendo a santità. Ove la
chiusura è totale rimane fuori, ospite indesiderato e
triste, che non può arricchire con il suo contributo. Lo
Spirito viene e scioglie i ghiacci dell'odio, il freddo
delle angosce, fonde le catene del maligno e la sua
idolatria, irradia la sua luce, disperdendo il caos, la
confusione delle tenebre, riportando ordine nella Verità
purissima del suo Pensiero. Soffia il suo Alito rigeneratore
e creativo per allontanare la morte dell'anima, per
perpetuare e dare vita, la vera Vita.
E da cosa può trarre il potere di dare vita? Dalla sua
natura che è Amore. Egli, Amore del Padre e del Figlio,
nella sua Persona ricicla, vibra, s'infiamma e s'incendia,
accrescendosi e intensificandosi sì da travasare ovunque, e
creare, dato che solo nell'amore divino c'è nascita ad ogni
creazione: fisica, morale e spirituale. Lo Spirito è il Dio
nascosto e silenzioso, ma perpetuamente operante, Potenza
all'infinito, la cui azione è senza limiti. E ove
l'abbraccio si spalanca ed accoglie, ove il cuore si fa
bramoso ed attende la sua venuta, Egli viene e agisce,
discende e opera portando i suoi doni sino all'eccellenza di
ogni bene, ed alla santità. Ti benedico".
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9 giugno 2014
"Il mondo diffonde, in tutti i suoi mezzi, la divisione e il
culto,
l'incitamento, alla violenza. Iddio proclama la vostra
beatitudine"
"Mia piccola Maria, stasera il vangelo vi presenta le
Beatitudini, il Pensiero di Dio, Sapienza che si oppone, che
è contraria al pensiero del mondo. Iddio vi invita ad essere
umili, semplici, poveri in spirito. Il mondo vi chiama alla
superbia, alla grandezza nella materia. Iddio vi chiama
beati quando siete nel pianto e conoscete il dolore, il
mondo lo rinnega e proclama una vita godereccia e di rubare
il massimo dei piaceri della terra. Io esalto i miti, ma il
mondo diffonde la prevaricazione e l'affermazione del
potere. Ancora Io, vostro Signore, dichiaro beati quelli che
ricercano la Giustizia e la Misericordia; il mondo divulga
la menzogna che è padre dell'ingiustizia e l'indifferenza,
nel culto solo di se stessi.
Ricerco i puri di cuore e gli operatori di pace, ma ove è la
purezza? Il mondo diffonde, in tutti i suoi mezzi, la
divisione e il culto, l'incitamento, alla violenza. Iddio
proclama la vostra beatitudine quando siete perseguitati o
incompresi a causa del mio nome, il mondo vi reputa e vi
proclama stolti, e rinnega il mio Insegnamento, spingendo a
mete senza senso che conducono alla disperazione del loro
vuoto. Voi mi direte: "E come, Signore, possiamo vivere le
Beatitudini se esse vanno e sono controcorrente, e se il
mondo procede in modo inverso?" Rimanete vicini a Me! Così
come le perle di una collana debbono rimanere attaccate al
loro fermaglio se no si disperdono mentre, se ad esso unite,
rimangono compatte nel loro ornamento. Ugualmente come gli
organi del corpo che debbono rimanere fusi al capo se no
giunge la morte; invece in unione ad esso si fanno
funzionanti e operativi.
Lo stesso voi, uniti a Me, vivrete le Beatitudini, che sono
la scala che vi conduce diritti in Cielo. Il pensiero del
mondo è l'insegnamento, la pedagogia del maligno: quanto più
le creature lo seguono e peccano, tanto più egli prende
forza nel pensiero comune che si dilata e opera, nel suo
male. Medesima cosa è se le creature vivono le Beatitudini:
esse allontanano, dileguano, dissolvono l'avanzata e la
forza della sua malsana catechesi, e affermano la Verità che
è il Pensiero espresso dalla Sapienza di Dio. Ti benedico".
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13 giugno 2014
"Nella sua breve vita Antonio darà tutto ciò che di più non
avrebbe potuto,
nel suo dono che fu totale"
"Mia piccola Maria, come un bocciolo rimane chiuso e
raccolto, ma sotto l'azione dei raggi del sole si apre e
distende i petali sino alla sua florida fioritura, così
l'anima tua, sotto l'azione di Dio, si apre e si distende
sino alla sua massima possibilità di comprensione e vita.
Oggi la Chiesa celebra S. Antonio, il mio Antonio, uomo di
profondissimo zelo che rimane estasiato di fronte all'umiltà
di S. Francesco, che si annichilisce sulla terra per
scomparire perché ne fosse dato solo rilievo alla persona e
alla gloria dell'Altissimo. Egli dotto, conoscitore delle
Sacre Scritture, riceve in dono la Parola che, come manna,
discende dal Cielo sul suo cuore e sulla sua bocca in una
sapienza che illumina e guarisce; ed Antonio in risposta ad
essa si mortifica per non ritenersene minimamente
meritevole. Ardente nell'amore, sacrifica, combatte contro
di sé per essere purezza pienamente offerta al suo Signore,
ed incanala tale amore nel servizio dei poveri e dei
sofferenti, combattendo contro le ingiustizie del mondo ed
offrendo sé stesso. Nella sua breve vita Antonio darà tutto
ciò che di più non avrebbe potuto, nel suo dono che fu
totale.
Egli non si piega ai compromessi, alle agevolazioni,
lottando anche con la famiglia, la congregazione, il mondo,
pur di essere non solo adesione piena alla Verità, ma per
darne frutto nella magnificenza dell'amore di Dio. Ora S.
Antonio è un astro nel Cielo che rifulge e accresce nella
sua luce, glorificando le altezze del Regno e spandendo la
sua luce sui suoi fratelli sulla terra. Questo esempio è per
voi: guardate ad Antonio per essere coerenti al richiamo del
vangelo di stasera.
Non accettate i compromessi della terra, non alleatevi ai
suoi scandali che conducono al male! Sarebbe meglio per voi
cavarvi l'occhio che vi è di scandalo o amputarvi un arto:
il linguaggio è duro, ma è per richiamarvi all'intransigenza
dell'integrità dei santi principi, alla severità della retta
coscienza nella interezza della vostra persona, di un amore
donativo che per essere tale deve essere puro da intrecci
con il male. Non che Io voglio che vi caviate un occhio o vi
amputiate un arto, ma che scavate e togliete da voi
l'intralcio dello scandalo, a costo anche di grande
sofferenza e sacrificio: che amputiate il vostro io dai
vostri desideri malsani, dai vantaggi acquisiti a discapito
della rinuncia della vostra onestà e a prevaricazione del
fratello, per far si che vi amalgamiate al vangelo, costi
quel che costi, dato che la mèta che vi attende è grande; è
superiore alla terra sia nella sua ricompensa come nella sua
condanna. In modo che diveniate anche voi dei piccoli astri
del cielo che lo illuminano e che propagano la loro luce sui
fratelli che sono tutt'ora nel mondo. Ti benedico".
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14 giugno 2014
"Come poter conoscere il mistero della Santissima Trinità?"
"Mia piccola Maria, Io travaso il mio Divin Sangue su
queste terre lacerate dalla guerra, ma per il dono della
libertà umana, se i cuori rimangono chiusi e non accolgono
il mio Sangue, Esso rimane disperso e abbandonato sulle loro
zolle aride.
Oggi la Chiesa celebra la Santissima Trinità che in Cielo
viene inneggiata e glorificata perennemente: il gaudio del
suo trionfo è eterno. Le Tre Santissime Persone regnano su
un trono di fuoco che avvampa di lingue del loro ardore. E
cosa fanno? Governano, governano sulle miriadi di eserciti
di potenze celesti, sui suoi regni, sulla terra e le
creature, e ogni cosa creata: governano nell'amore,
ponendosi a loro servizio.
É nel servizio dell'amore che il Padre continuamente genera
vita nella creazione e su tutte le creature. È nel servizio
dell'amore che il Figlio, nella sua Redenzione, sempre opera
per condurre a salvezza tutti gli uomini. È nel servizio
dell'Amore che lo Spirito Santo santifica, attraverso la
Chiesa e i suoi poteri, per dare santificazione.
Come poter conoscere il mistero della Santissima Trinità?
Pure i Beati in Cielo, che ne godono la piena visione, sono
in continua ascesi per sondare le sue proprietà altissime e
infinite; e quanto più ne godono e se ne assimilano, quanto
più se ne addentrano nella sua Sapienza. Come voi potete
avere traccia della loro presenza? In ciò che vi è stato
dato: nella creazione che porta il tratto del tocco di Dio:
ne è segno nella vita che continua a perpetuare e
sussistere. In Gesù Cristo, nato nel tempo e nella storia
della vostra umanità, che con la Croce e il Sangue ha
compiuto la Redenzione, e perpetua la sua via di salvezza.
Nell'azione dello Spirito Santo che si fa visibile nella
Chiesa, nei sacramenti, nei doni che vi offre Iddio per
assimilare la sua Grazia, che vi plasma a Sé.
Come potete farne parte? Essere suoi, vita integrante alla
SS. Trinità? Vivendola nel servizio dell'amore. Amando,
rispettando, servendo il creato in tutti i suoi aspetti e
l'esistenza delle creature nei suoi conseguenti stadi,
particolarmente nei più bisognosi, vi farete a vostra volta
creativi e generativi di vita; accogliendo ed offrendo la
vostra croce che si fa dono, innestandolo nella Croce di
Cristo, che vi redime e vi fa redentivi, spargendo
redenzione suoi vostri fratelli; nel fondervi all'azione
dello Spirito, partecipando una vita sacramentale
nell'adesione del vangelo, un'orazione di cuore, e
veritiera, per far si che Egli vi trasfonda la sua Grazia
per farvi santificati e santificanti. In questo servizio
dell'amore vi fate pensiero, cuori, mani della Santissima
Trinità, pur solo una particella di essa: partecipate della
sua Natura, ne assimilate la Sostanza, vi fate Energia
spiritualizzata che ovunque partorisce il suo bene.
E chi vi può aiutare in questo processo d'innesto alla
Santissima Trinità se non la Madonna? Lei, la Trinitaria, è
Colei che è fusa, parte integrante: è innestata come una
pianta che, legno nel legno, ne vive le proprietà. Le sue
radici si fondono nella terra creata dal Padre e ne trae il
massimo della sua potenza generativa, per i meriti di una
figliolanza glorificata in Lei: nel suo abbandono e nella
sua obbedienza, come creatura umana. Chi da figlio, da
essere umano, è più vicino al Padre Altissimo se non Maria?
Ella si protende nel trono mediante il legno della Croce con
il Figlio divino, a suo servizio, e s'innalza offrendosi ad
essa con la sua di croce per estendere la salvezza della
Redenzione all'intera umanità per i meriti della sua
Maternità divina, consacrata e offerta fino al martirio. E
chi, come Madre, è più vicina al Figlio Cristo Signore?
Maria, Sposa dello Spirito Santo, si fonde a Lui,
protendendosi nei suoi rami, che si distendono per giungere
ai figli: ne assorbe l'intera Linfa santificante,
l'abbondanza, la pienezza della sua Grazia, per condurre
tutti la santità. Chi più della Sposa, per i suoi meriti di
Mistica unione che, nella sublimità di un amore condiviso, è
vicina allo Spirito? La Madonna è là presso il trono: ama e
sorride alle Santissime Persone che corrispondono,
travasando nelle sue mani, tutte le grazie. Ti benedico".
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21 giugno 2014
"L'Eucaristia è l'Incarnazione: Iddio s'incarna
nell'umanità"
"Mia piccola Maria, tutte le creature per cui preghi e
porti qui nella Comunione si fanno parte di Me. Le anime che
in stato di grazia, distaccati dal peccato, ricevendomi, mi
portano altri figli, comunione dopo comunione, essi si fanno
da lontani a vicini, da malati a sani.
Oggi nella Chiesa universale viene celebrato il Corpus
Domini, il mio Corpo e il mio Sangue esposto e dato per voi,
non solo nelle celebrazioni delle Sante Messe, ma in
processione, in manifestazioni e atti devozionali che fanno
gioire il mio Cuore, dato che vedo i miei figli, il mio
popolo, farsi accanto, starmi intorno, guardandomi con
devozione e con ricerca, o con stupore. Io desidererei che
lo sguardo da esterno si faccia interiore, che vada alle
origini della sua profondità interna, che penetri l'uomo e
lo congiunga a Me.
Credono essi che sono Io presente nell'Eucaristia esposta?
Credono che sono Io il Dio nascosto e silenzioso che la
folla guarda ed Io guardo, che a Me parla ed Io rispondo,
che si pone in ascolto ed Io sussurro? Quanto più l'anima si
fa pura, si verginizza, e radiosa mi contempla, essa può
gustare persino la visione di Me. "Beati i puri perché
vedranno Dio", dice il vangelo. L'anima può gustare il suono
della mia voce, può trattenersi in intimo e dolce colloquio,
può fondersi in un unico palpito d'amore. Iddio ama la
relazione con l'uomo, non un distacco, né un rapporto
esterno, ma un farsi tutt'uno, in un unica realtà: un'unica
natura, una sola fusione, per essere uno! Uno stato unitivo
più grande di quello di una madre che porta la sua creatura
in grembo, più di due sposi congiunti, più di due cuori
complementari nello spirito: Carne nella carne, Sangue nel
sangue, Spirito nello spirito; un unico organismo che
contiene la totalità dell'essere. A voi, povera carne che
decade nella sua natura, vi viene data la mia: santa,
divina, eterna, in modo che, nutrendovi ad Essa, ne
recepiate, ne ricaviate le caratteristiche; ad Essa voi
evolvete, in un processo che vi porta a far emergere la
perla della vostra eccellenza, la via migliore di
santificazione e il Regno dei Cieli.
Così, come una madre gioisce di trarre il meglio della beltà
di un figlio, nato dalle sue viscere, ugualmente il Padre
Santissimo cerca di portare al massimo le virtù della sua
creatura, donandogli la sua stessa Carne per rivestire dei
suoi meriti e della sua bellezza e trarne il suo
compiacimento. Senza l'Eucaristia non c'è vita! Se
togliendovi un organo vitale come il cuore, il cervello ecc,
per esistere avreste bisogno di trapiantarne e riceverne un
altro; l'Eucaristia supera la vitalità di un organo: Essa li
contiene tutti, e ne forma un intero organismo, anzi ne è il
motore che accende il suo funzionamento, al quale vi vuole
riformare e riunire. Ricevendola, voi ricevete la potenza
creatrice che ogni volta, se venite in stato di Grazia, vi
rinnova e vi porta ciò di cui avete bisogno. Quante malattie
risanate! Quanta forza e sostegno a chi ne soffre per
redenzione! Quanta consolazione all'afflizione, innumerevoli
catene del nemico spezzate, vastità di luce per dissipare
oscurità spirituali, ecc. Se fosse vissuta, amata,
partecipata, incarnata, l'Eucaristia negli uomini, quale
felicità sulla terra! L'Eucaristia è l'Incarnazione: Iddio
s'incarna nell'umanità: ora bisogna che l'umanità s'incarni
in Dio. Il trionfo eucaristico è questo: l'Incarnazione
totale dell'uomo in Essa.
Le mie Carni sono le Carni nate da Maria: Lei è presente
nell'Eucaristia, ove è racchiuso il Paradiso: i Santi, i
Beati, gli Angeli, i vostri defunti, che si sono salvati.
Pregando e adorandola, voi potete pregare anche essi
nell'attesa che, nutrendovene, voi li raggiungiate per
formarne completezza ed unità.
Come mai permangono tanti mali nella Chiesa? E perché l'uomo
rimane prigioniero dei suoi tormenti e dei suoi peccati?
Perché il mondo precipita nel suo male? Perché non è vissuta
l'interiorizzazione, la presa in sé della Carne e Sangue di
Cristo nell'amore! Quanta negligenza, quanta superficialità
verso la Comunione! Quanto poco contegno doveroso al Signore
presente! Quante Celebrazioni vuote, fredde, spente! Si
viene a Me nel peccato, e spesso gli stessi sacerdoti sono
così assenti al confessionale o giustificano i fedeli a
ricevermi ugualmente nello stato gravoso in cui sono,
considerandole banalità! E ne vengo oltraggiato, e la
Comunione così ricevuta torna all'anima solo a condanna.
Ove sono i sacerdoti che insegnano più con l'esercizio che
con le parole a farsi adoranti, prostrati in ginocchio,
dinanzi ai tabernacoli? Ove la cura, la finezza, lo scrupolo
nel darmi al popolo procurando che ci sia accortezza con
veli che non ne permettano la caduta, alla quale spesso si
rimane indifferenti? Molte volte persino gettato, ai
distanti, tra le mani poste tra la folla come cibo gettato
per cani.
Desidero essere accolto con un vestiario decoroso, con
atteggiamento devoto, invece: quali spettacoli e quale
indifferenza dinanzi alla mia Persona, come se non
esistessi. Io sono il Signore della Chiesa, il Fulcro e la
sua ragione, e ove sono molte volte relegato? In anguste
stanzette, nascosto alla visione del popolo, mentre Io
voglio essere esposto al centro di essa, perché ogni figlio,
ogni anima, possa subito incontrarmi e ricordarsi che sono
il suo Dio. Cerco mani consacrate, e mi danno spesso a mani
profane, superficiali e noncuranti, quando non si decade in
peggio; e questo accade per la noncuranza dei sacerdoti.
Desidero che nella Chiesa, ove Io sono, ci sia silenzio, un
canto melodioso e sacro, non il chiasso, il vociare o il
gaudio di una piazza che cerca solo se stessa. Voglio essere
ricevuto in bocca: quante profanazioni e cose oltraggiose da
quando sono offerto tra le mani! Il tempo del ringraziamento
sia tempo di raccoglimento e silenzio. Il demonio fa
frastuono con canti e avvisi, e l'anima si distrae e a Me
non si congiunge, non ne cerca l'interiorità! Date il
massimo della cura, della reverenzialità nell'esteriorità
per vivere il massimo dell'interiorità! Ti benedico".
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23 giugno 2014
"Anche voi siete profeti: nel Battesimo avete ricevuto
questo talento
che lo Spirito ha stampato nel vostro cuore"
"Mia piccola Maria, Io sarò con te. Stasera, alla sua
vigilia vespertina, la Chiesa celebra la nascita di Giovanni
Battista, il grande profeta, il più grande tra i figli nati
da donna. Cosa è un profeta? È colui che annuncia le cose di
Dio. E la vita del Battista è stata tutto un mio annuncio.
La sua esistenza prende motivazione in Me e ne da
glorificazione. Già il suo concepimento è un annuncio in
Dio, dato che è stato, pur se puramente umano, un evento
straordinario, portentoso nell'intervento del Cielo, data la
tarda età dei suoi genitori. Mi annuncia nell'incontro della
Maternità della mia Santissima Madre con Santa Elisabetta
nel quale viene consacrato dallo Spirito al mio servizio. Mi
annuncia nell'esultanza della sua nascita e nella sua
crescita durante la quale si rafforza mediante la preghiera,
la mortificazione, la ubbidienza, per essere atto a
prepararmi la strada all' accoglienza degli uomini. Mi
annuncia nella sua predicazione, offrendo un Battesimo di
purificazione e pentimento, nel distacco dal peccato, per
far si che l'anima si faccia radiosa, pura e cristallina, in
modo che abbia luce per riconoscermi ed accettarmi. Il suo
martirio è un mio annuncio, nel quale mi si offre a mia
testimonianza.
Anche voi siete profeti: nel Battesimo avete ricevuto questo
talento che lo Spirito ha stampato nel vostro cuore, che va
però accresciuto nella via di conversione e perfezionamento.
Sarete profeti non solo con la parola ma con la concretezza
del vostro operato. Percorrendo la strada del Battista,
evolvete il sacramento del Battesimo nel merito del vostro
contributo, in un percorso che è di preghiera,
mortificazione, ubbidienza e, come lui, vi farete profeti:
l'anima acquista trasparenza e lo Spirito Santo vi si tuffa
per abitarla con i suoi doni; dà lume nel vostro pensiero
che è sapienza che scende sui fratelli. Vi fa medici che
risanano i mali altrui, vi dà il dono della profezia per
ricondurre i figli al ritorno del Padre Santissimo. La
vostra sola presenza vi fa profeti e Mi annuncerà nello
Spirito che vi abita. Ti benedico".
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25 giugno 2014
"Siate prudenti! La terra è invasa da falsi profeti che si
ammantano a pecore
mentre sono lupi feroci"
"Mia piccola Maria, tua madre in Cielo è felice: simile a
una bimbetta sgambetta e contempla meravigliata le bellezze
infinite del Cielo. Prega, prega tanto per voi, perché anche
le sue figlie possano giungervi.
Stasera il vangelo vi mette in guardia: siate prudenti! La
terra è invasa da falsi profeti che si ammantano a pecore,
mentre sono lupi feroci. Vengono a voi rivestiti di bei modi
e voci suadenti per trarvi a loro per sbranarvi. Si
ritrovano in tutti i settori del mondo: nella politica, fra
gli educatori, nello sport, nella Chiesa, ecc.: attraggono
con il loro linguaggio, il volto si atteggia a bontà, fanno
persino un po' di bene per potersi mascherare meglio, simile
a un'esca allettante deposta sull'amo per intrappolare il
pesce, esser preso, per poi divorarlo.
Come poter riconoscere tali falsi profeti? Prima di tutto
pregate! La vostra preghiera perseverante e vera rivela la
falsa luce che nella sua attrattiva può abbagliare,
facendovi scudo. Nutritevi e armatevi nei Sacramenti perché
vi diano forza per distaccarvene. Sappiate guardare oltre
l'esteriorità: osservate con accuratezza se colui, che può
anche condurre nella Chiesa un'opera ammantata di divinità e
rivelazioni, sia discepolo di Cristo, in adempienza concreta
del suo vangelo: purezza, obbedienza, povertà, e ogni altra
virtù, che possegga, oltre che alla fascinosa favella e ad
altre potenzialità, corrisponda a ciò che richiede la Santa
Parola, se segue il mio Divino Insegnamento, se il frutto
del suo operato conduca alla carità, al bene, alla santità.
Poiché se il suo operare comporta divisioni, gelosie,
avidità, lussurie, chiusure a sé ecc., esso non è l'agire e
il frutto di Dio, non ne raccoglie un raccolto che porta il
segno tangibile della sua presenza, ma il saldo, le manovre
del nemico con il suo conto. Ciò che viene da lui, pur
celandosi nel fare un po' di bene e in false santità, si
rivela nel suo vissuto. La sua risposta è nel frutto che vi
nasce e, ciò che è suo, conduce nel suo oscuro regno.
Scampatene, figli miei! Ti benedico!
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28 giugno 2014
"Se Roma non ascolterà il mio grido e quello dei miei
martiri,
decadranno le sue pietre e le sue difese"
"Mia piccola Maria, tutto ritorna, anche la famiglia.
Stasera si celebra la festa dei Santi Pietro e Paolo, le
travi portanti della Chiesa. Non perché solo essi ne abbiano
attuato l'edificazione, ma ne sono stati i solchi: ne hanno
tracciato, scavato il suolo; e lo hanno potuto per il loro
sacrificio, il loro martirio, l'oblazione del loro amore, sì
che da questi solchi potesse crescere ed attuarsi la sua
intera costruzione.
Pietro ne è il Pastore che indica il percorso ai fedeli.
Paolo è il soldato che combatte in mezzo a prove e
tribolazioni per difenderla, sì da farsi essi pietra e
spada, costruzione e difesa della Chiesa. Non è che fossero
nati santi, anzi erano dei poveri uomini, prigionieri l'uno
nella sua paura, l'altro nel suo bigottismo orgoglioso, che
ne ha prodotto viltà nel tradimento e persecuzione su giusti
e innocenti! E come hanno potuto divenire tali Santi?
Nell'incontro della mia Persona, nell'amore del loro
Maestro, hanno superato la paura che è divenuta coraggio e
ardimento: il bigottismo e l'orgoglio si è cambiato in umile
servizio, e di essi ne ho fatto dei capolavori.
Anche voi siete chiamati ad essere cardini della Chiesa, a
divenire, pur una minima parte, un mattone, un ornamento, a
sua crescita, divenendo come Pietro e Paolo, Pastori nella
testimonianza del vostro bene che indica la via ai fratelli,
combattenti che difendono la sua Casa nella diffusione del
mio Insegnamento. Vi fate così pietra e spada, mura che la
recingono e la difendono nella vostra santità! Come lo
potrete? Nell'incontro con Me vostro Signore, nell'amore mio
che si fa primario, che diviene forza, mèta, e supera le
vostre paure, i limiti e gli orgogli.
I Santi Pietro e Paolo da sempre difendono Roma, bagnata non
solo del loro sangue, ma di quello d'innumerevoli cristiani
che sul suolo hanno dato testimonianza. I Martiri l'hanno
risparmiata da molti attacchi e dolori, ma richiedono
l'adesione dei cristiani, dei suoi abitanti, dato che
l'occhio e il passo del nemico è sempre sopra questa città,
che porta il vessillo e l'emblema, la Sede di una realtà
spirituale che qui si fa fattiva e ne racchiude il senso
della sua sussistenza. È nella santità dei suoi cristiani
che si ergono a mura, la sua difesa. Roma è invasa dalla
spazzatura, che è segno nella sua esteriorità, della
pattumiera del suo male interno: corruzione nei suoi
peccati. Se Roma non ascolterà il mio grido e quello dei
miei Martiri, decadranno le sue pietre e le sue difese: il
demonio con il suo esercito l'invaderà, vagliandola nel
sangue. Ed Io ne farò una storia di purificazione e
rinascita. Ti benedico". |
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